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Paola Concia fuori dal Parlamento? Quanti gay nella prossima legislatura?


calvin2010

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Probabilmente Sinistra e Libertà, pur non condividendo in toto il loro programma, però attualmente, a parte i Radicali appunto, sono gli unici che propongono il matrimonio per le coppie gay. E la tematica gay per me viene prima di altre questioni.

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La Concia ha scritto di essere la terza candidata al Senato in Abruzzo per il PD, vuol dire che se il csx vince nella regione dovrebbe esserci, altrimenti è molto difficile, regione ostica tra l'altro. 

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La notizia è doppiamente positiva non solo perchè la Concia sarà candidata ma anche perchè sarà candidata al Senato che è il ramo del Parlamento più delicato e in cui ci sarà bisogno del maggior supporto possibile per le leggi sulle unioni civili e quella antiomofobia.

 

L'Abruzzo cmq non è una regione in bilico, il centrosinistra in Abruzzo è saldamente in testa, per altro già nel 2006 in Senato in Abruzzo il centrosinistra vinse e anche nel 2008 quando il centrosinistra perse a livello nazionale con circa 10 punti percentuale invece in Abruzzo fu con un margine di solo il 2%.

Quindi dovrebbe stare piuttosto tranquilla.

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Anche la candidatura di Scalfarotto risulta confermata, però alla Camera in Puglia alla posizione numero 13, che dovrebbe essere una posizione considerabile come sicura.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/01/08/news/pd_bray_e_scalfarotto_alla_camera-50151169/

 

Anche Alessandro Zan sarà il capolista di Sel, però anche lui alla Camera nella circoscrizione Veneto1 quindi anche lui dovrebbe essere eletto sicuramente.

http://gaynews.it/elezioni-per-sel-in-testa-alla-lista-lassessore-di-padova-zan-lassessore-comunale-allambiente-nonche-padre-dei-pacs-alla-padovana-e-promotore-di-importanti-manifestazioni-a-favore-dei/

 

Quindi alla fine i candidati quasi sicuramente eletti nel prossimo parlamento dovrebbero essere:

-Nichi Vendola (alla Camera)

-Alessandro Zan (alla Camera)

-Paola Concia (al Senato)

-Ivan Scalfarotto (alla Camera)

-Sergio Lo Giudice (al Senato)

 

Cmq qui ci sono tutti candidati di Camera e Senato del Pd:

-Camera:

http://www.partitodemocratico.it/Allegati/liste-candidati-camera.pdf

-Senato:

http://www.partitodemocratico.it/Allegati/liste-senato.pdf

 

Poi va sottolineato che al Senato il Pd candida anche come capilista gente come Ignazio Marino capolista in Piemonte e Laura Puppato capolista in Veneto che non saranno candidati omosessuali ma sono tra le personalità più laiche del partito.

Edited by Sbuffo
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Fabio Castorino

Da 1 a 5 mi sembra un bel passo avanti. Spero veramente che la tredicesima posizione in Puglia sia sicura, perché Scalfarotto mi piace molto e, in coppia d'attacco con Zan, potrebbe dare un impulso significativo alla legislazione sui diritti civili, più della Concia.

Edited by Fabio Castorino
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Lo Giudice 12° è in una brutta posizione, vero che i senatori per l'E-R sono 13 per la coalizione vincente e, in teoria, potrebbero prenderne anche di più, ma di questi 13 ne andranno anche a SEL, quindi dubito fortemente che passerà.

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Dipende dal risultato di Sel, con il 4/5% mi pare spetti un solo seggio al Senato in Emilia quindi gli altri 12 andrebbero al Pd e Lo Giudice ce la farebbe, se Sel prendesse molti voti arrivando a percentuali più alte invece le spetterebbe almeno un secondo seggio e quindi al Pd andrebbero 11 seggi e Lo Giudice rimarrebbe tagliato fuori.

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La Concia ce la dovrebbe fare a meno che il PD

non perda la Regione

 

Scalfarotto pure, anche se non so se un effetto Vendola

in Puglia non possa togliere al PD un paio di deputati, nel

qual caso mi pare più a rischio nel senso che in Emilia Romagna

SEL farà fatica ad eleggere un deputato

 

Il chè peraltro introduce il dubbio Zan...visto che in Veneto SEL

sta fra l'1,2% e l'1,5% ed è la regione italiana in cui prende meno voti

a parte la Val d'Aosta.

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Fabio Castorino

Insomma la presenza di tutti e  5 in Parlamento non è affatto garantita a quanto pare. Per ora gli unici certi sembrano Vendola e Concia, con gli altri 3 in forse...

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Beh anche Scalfarotto se teniamo conto che alle precedenti elezioni politiche il Pd pur perdendo e non prendendo il premio di maggioranza in Puglia riuscì a far eleggere 14 deputati.

Quindi teoricamente dovrebbe essere una posizione abbastanza sicura quella di Scalfarotto essendo la 13.

 

Poi logicamente non c'è ma nulla di certo perchè le variabili sono tante, però mi pare ci sia un certo grado di tranquillità.

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Scalfarotto e Vendola dovrebbero essere sicuri, anche se Scalfarotto ha scritto che passa se vince il csx, ma non capisco in che modo potrebbe venire escluso considerando che la Camera non funziona come il Senato.

Concia è più sì che no, Lo Giudice più no che sì, Di Zan non ne ho idea.

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privateuniverse
Il chè peraltro introduce il dubbio Zan...visto che in Veneto SEL

sta fra l'1,2% e l'1,5% ed è la regione italiana in cui prende meno voti

a parte la Val d'Aosta.

 

Suppongo che il dato sia basato sui risultati di SEL alle regionali (ero un fissato dell'analisi dei risultati elettorali ma non li seguo più come un tempo); rispetto al 2010, però, SEL dovrebbe aumentare i propri voti in tutta Italia, Veneto compreso.

 

Considerato che la percentuale di SEL alle politiche probabilmente si posizionerà su livelli simili a quelli del partito di Di Pietro nel 2008, e che altrettanto avverrà per il rapporto tra voti al PD e voti a SEL all'interno della coalizione, per avere un'idea delle chance di elezione di Zan in Veneto (o, più correttamente, nella circoscrizione Veneto 1, l'ex circoscrizione Verona-Vicenza-Padova-Rovigo), bisogna andare a vedere se, nella stessa regione, il partito di Di Pietro nel 2008 riuscì a far eleggere dei deputati e, in caso positivo, quanti.

 

Nel 2008, senza premio di maggioranza, in quella circoscrizione furono eletti 8 deputati del PD (con il 25,6% contro la media nazionale del 33,2) e 1 dipietrista (con il 3,9% contro una media nazionale del 4,3).

 

Direi che le chance di Zan sono ottime: nel 2008 la coalizione che vinse le elezioni alla Camera ottenne 19 seggi, il che significa almeno 1 seggio a SEL in quella circoscrizione, salvo disastri della coalizione (e di SEL, che nei sondaggi sta perdendo quota). 

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Il problema col porcellum è che mentre è estremamente facile dire al Senato

che in Abruzzo chi vince prende 4 seggi su 7 e quindi fare delle previsioni

il premio di maggioranza alla camera è un po' più ostico capire come funzioni

una volta che debba essere ripartito su scala di 27 circoscrizioni plurinominali

e in base alla distribuzione dei voti di lista.

 

Vedo che su wikipedia si dice che alla Puglia in base ai dati dell'ultimo

censimento spetterebbero 2 seggi in meno e due in più al Veneto

 

 

Veneto1 : 31 Puglia 42

 

Non so però come vengano ripartiti fra gli scrutini di lista circoscrizionali, i seggi del

premio nazionale ( gli scarti migliori? )

 

Secondo me Zan ha buone chances, in base ai sondaggi SEL dovrebbe

prendere più voti su scala nazionale dell'IDV nel 2008, anche se rispetto all'IDV sul

totale insiste un 9% in Puglia ed un insediamento relativo più forte al Sud

 

Resta il fatto che il Veneto è la regione più debole in assoluto, ma dovrebbe essere

sufficiente fare un 3%.

 

Forse se la Puglia ha due seggi in meno e SEL fa un exploit invece il PD

potrebbe perdere qualcosa rispetto al 2008

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Mi rimangio tutto quello che ho scritto sulla Concia di fronte a ciò:


"Ho accettato la candidatura in Toscana, al Senato, per la lista Monti. L'ho fatto con convinzione, sapendo che l'agenda Monti conteneva gran parte delle proposte che erano nel programma per le primarie di Matteo Renzi salvo che per la parte sui diritti civili - che io stesso avevo contribuito a costruire ed a scrivere -, lacuna che viene però coperta dalla scelta che è stata fatta sul mio nome che... non è certamente un nome neutro o leggero su questi temi. Mi candido comunque in una lista civica, non in un partito politico con una disciplina interna, che dentro ha anche molte personalità provenienti dal mondo cattolico alcune delle quali sicuramente distanti dalle mie posizioni, nella quale la scelta che è stata fatta sul mio nome è un chiaro segno di pluralismo. Se entrerò al Senato lo farò con le mie idee, la mia storia, le mie passioni, non cambiando una virgola di quanto ho pensato in questi anni: resto un uomo di centro-sinistra, che presta il suo nome per una operazione politica che intende innanzitutto evitare la deriva a sinistra del Partito nel quale per anni sono stato iscritto, il Partito Democratico. Trovo infine significativo, quasi storico, che finalmente anche nel nostro paese una formazione politica di centro decida di candidare un omosessuale dichiarato che negli anni, anche se su posizioni mai massimaliste, si è speso sul tema dei diritti civili e del riconoscimento delle convivenze omosessuali.Ho accettato la candidatura in Toscana, al Senato, per la lista Monti. L'ho fatto con convinzione, sapendo che l'agenda Monti conteneva gran parte delle proposte che erano nel programma per le primarie di Matteo Renzi salvo che per la parte sui diritti civili - che io stesso avevo contribuito a costruire ed a scrivere -, lacuna che viene però coperta dalla scelta che è stata fatta sul mio nome che... non è certamente un nome neutro o leggero su questi temi. Mi candido comunque in una lista civica, non in un partito politico con una disciplina interna, che dentro ha anche molte personalità provenienti dal mondo cattolico alcune delle quali sicuramente distanti dalle mie posizioni, nella quale la scelta che è stata fatta sul mio nome è un chiaro segno di pluralismo. Se entrerò al Senato lo farò con le mie idee, la mia storia, le mie passioni, non cambiando una virgola di quanto ho pensato in questi anni: resto un uomo di centro-sinistra, che presta il suo nome per una operazione politica che intende innanzitutto evitare la deriva a sinistra del Partito nel quale per anni sono stato iscritto, il Partito Democratico. Trovo infine significativo, quasi storico, che finalmente anche nel nostro paese una formazione politica di centro decida di candidare un omosessuale dichiarato che negli anni, anche se su posizioni mai massimaliste, si è speso sul tema dei diritti civili e del riconoscimento delle convivenze omosessuali."

 

(Alessio de Giorgi).
Della serie  "Per un posto al governo tornerei pure eterosessuale." La coerenza di quest'uomo è qualcosa di vomitevole. Tralasciando le ultime uscite ("Ai gay non serve il matrimonio, basta la civil partneship", "Ma davvero ai gay interessa diventare genitori?"), così come quelle più vecchie, come di quando su gay.it uscì una sua intervista in cui si lamentava dell'immoralità del mondo omosessuale salvo poi organizzare all' Hub a Lucca "spettacoli" hard con pornoattori che si inculavano bellamente nei bagni trasformati per l'occasione in stanzine pre-dark (alla fine se pagano vanno bene pure le mignotte evidentamente), mi chiedo: ma come si è permesso a certi personaggi di andare a capo del movimento gay italiano?

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Sembra che ci siano anche 2 candidati omosessuali nelle liste di Monti: Alessio de Giorgi e Giuliano Gasparotti.

 

Più forse anche Grillini candidato da Centro Democratico, il partito degli ex-Idv di Donadi e Tabacci.

 

Fonte:

http://www.huffingtonpost.it/2013/01/10/elezioni-2013-mario-monti-parlamentari-gay_n_2445723.html?utm_hp_ref=italy

Edited by Sbuffo
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Fabio Castorino

Da una parte sono contento che ci siano candidati gay anche al di fuori della sinistra, dall'altra l'opportunismo di De Giorgi, fino a ieri impegnatissimo nel PD con Renzi, mi lascia molto perplesso. Alla fine il sindaco di Firenze si è dimostrato molto più corretto di molti dei suoi sostenitori, prontissimi a traslocare armi e bagagli in altre formazioni politiche.

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Se i gay di sinistra nulla hanno potuto per i diritti glbt, ancora meno faranno quelli candidati in altri schieramenti: per me sono banali specchieti per le allodole

Francamente non ci sto più a capire nulla, pare che molti leader svendano i propri ideali in favore del tornaconto personale, bah... in fin dei conti perchè aspettarsi troppo da parte di qualcuno solo perchè gay?

Piuttosto ci si potrebbe chiedere quale possa il futuro da imprenditore  di De Giorgi, dopo la sua eventuale entrata in politica?

Esempio: il portale gay.it, che sorte avrà?

Chi vivrà, vedrà...

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