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Manifesto dei privilegi quotidiani degli Eterosessuali


Ainelif

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In realtà non sappiamo cosa rimarrà della sottocultura gay

quando l'identità gay avrà smesso di essere una identità politica,

nata da un'oppressione oggettiva.

Forse diventeremo davvero come i mancini :)

 

Straquoto, la cultura etero è nata dal tradizionalismo e una presunta superiorità "sessuale", la cultura gay è nata underground in contrapposizione alla prima, sparita la prima, sparisce anche l'altra, speriamo.

Edited by Ainelif
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AndrejMolov89
E tu fai parte di quella comunita' da cui mi sono felicemente disgiunto da anni. Fra l'altro sei un perfetto italiata, bravo ad estrapolare frasi solo per titillare il tuo Super-Ego. Impara a leggere ed a capire. Cresci.

 

I PaCS non passarono per colpa del cilicio della Binetti. La realta' resta piu' semplice e meschina di quello che sembra.  Una povera pazza complessata con le manie di grandezza, proprio come la maggioranza degli italiani, puo' fare danni enormi.

Tu semplicemente non sai leggere e sei molto più offensivo di un ragazzo che ha almeno 20 anni in meno di te e si sta facendo le ossa per affermarsi.(mi riferisco al post che hai fatto ad Almadel, che non si meritava simili offese) 

 

Parliamoci chiaro, confrontata all'uganda l'italia non è sicuramente omofoba; ma riferita agli stati europei manca di alcune tutele per le coppie, e seppur la coppia possa essere riconosciuta in un ambiente famigliare, non lo è a livello giuridico. Inoltre, l'omofobia è un fenomeno che si ripresenta quotidianamente, quindi il senso del fare volontario gay, è strettamente locale e "regionale" per quanto riguarda i diritti civili. L'omofobia è un dato, ma è un dato quotidiano, visto che ci siamo evoluti. Sensibilizzare a determinate tematiche non è assolutamente sbagliato, non è assolutamente da fregne... semplicemente diventa un modo per migliorare il migliorabile. Io posso aiutare la cultura ad accettarmi vivendo la mia omosessualità alla luce del sole, ma non posso pretendere di aiutare con ciò a vivere l'omosessualità degli altri che magari hanno situazioni particolari che li mette sotto stress. Tu ritieni banalmente che non avendo problemi gravi, che tutti gli altri siano solo deboli. Mi pare che tu sia irrispettoso anche di tutte le particolarità possibili, togli valore all'esperienza individuale facendo emergere soltanto la tua. In linea di massima l'operato dei volontari, degli attivisti, si focalizza a permettere che tutti riescano a vivere la propria omosessualità per attivare un circolo virtuoso.

 

 

Sono praticamente dichiarato con chiunque, soprattutto con chi me lo chiede, e vivo la relazione con il mio ragazzo in maniera salutare e alla luce del sole. Non ho mai subito omofobia, ma come ogni persona dotata di raziogno tendo a non dare valore statistico alla mia esperienza. 

 

 

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@Ainelif

Ottenuti i diritti civili, rimangono alcune cose che ci distingueranno dagli etero.

Film e libri a tema sentimentale e pornografia.

Ang Lee e Cadinot faranno sempre parte più del "nostro mondo".

 

Le varie applicazioni degli smartphone invece suppongo annichiliranno

i tradizionali luoghi di aggregazione.

 

@Greed89; tranquillo che non mi sono offeso.

Sono diventato abbastanza bravo a non leggere i flamer :)

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faccio ancora fatica a capire perche anche ipoteticamente un gay in italia non dovrebbe sentirsi inferiore (o non so quale altro colorito aggettivo sia stato dato). io in italia mi ci sono sempre sentito, a vivere così senza uno straccio di legge che tutelasse la mia unione o che punisse eventuali discriminazioni subite a riguardo. non è che bisogna sempre finire accoltellati fuori il gay village per ripensare a come la propria posizione, sia socialmente che legalmente, sia in effetti abbastanza svantaggiata. non vedo nemmeno lo scandalo nell'ammetterlo, direi che è un dato di fatto.

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Ma io sinceramente non mi sentirei di parlare di cultura gay e di cultura etero.. bensi di parlare della cultura dei *chiusi* e degli *aperti*..ma vabbè sono opinioni

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faccio ancora fatica a capire perche anche ipoteticamente un gay in italia non dovrebbe sentirsi inferiore (o non so quale altro colorito aggettivo sia stato dato). io in italia mi ci sono sempre sentito, a vivere così senza uno straccio di legge che tutelasse la mia unione o che punisse eventuali discriminazioni subite a riguardo. non è che bisogna sempre finire accoltellati fuori il gay village per ripensare a come la propria posizione, sia socialmente che legalmente, sia in effetti abbastanza svantaggiata. non vedo nemmeno lo scandalo nell'ammetterlo, direi che è un dato di fatto.

 

Ok mancano le leggi ..ma quelle non cambieranno la mentalità delle persone .....secondo me  i chiusi dovrebbero vedere che alla fine la 'frociaggine' non è il male primordiale che intendono loro .... anche se talvolta mi rendo conto che è una causa persa in partenza.

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AndrejMolov89

Yken esiste una cultura geologica, esiste una cultura tennistica, esiste una cultura dei giochi di ruolo. Perché, quando si parla di froci, questa cultura diventa chiusa? La cultura è ciò che si produce all'interno di piccolo insieme di persone che condividono l'interesse per i minerali, per le rocce di mantello eccetera. Poi, non consideri il dato che determinate leggi possano iniziare a creare circoli virtuosi sociali. Se mi sento tutelato, andrò più fuori, se andrò più fuori, la società mi accetterà velocemente e tutto il resto; se la coppia viene vista dalla legge, lo dichiarerò, dichiarandolo spesso in documenti ufficiali, renderò nota la mia esistenza eccetera. Sono questioni particolarmente sistemiche con feedback virtuosi immaginabili. 
Io personalmente non amo questo genere di discorsi. Li ritengo piuttosto immaturi. La produzione culturale, non implica chiusura, implica semplicemente che ti interessa qualcosa di frocio, di geologia, di chimica o astrologia. Questa questione della cultura gay la posso applicare a qualsiasi sottogruppo umano: esiste la comunità dei Geologi, esiste la comunita dei Tennisti mancini ma non vedo nessuno all'interno di queste comunità che si ponga il problema di essere una realtà chiusa. Personalmente noi geologi non forniamo un martello onorario e obblighiamo a raccogliere rocce per fare la propria collezione a tutti coloro che aderiscono formalmente o informalmente alla nostra comunità.
Ho semplificato il discorso, per affermare che l'esistenza di una sottocultura, non è assolutamente indice di chiusura rispetto alle altre realtà. Infatti, paradossalmente la comunità è considerata chiusa, da chi molto apertamente non ci vuole partecipare. 

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Ho espresso male il concetto ...   nel senso che fra la popolazione mondiale si possono individuare due categorie .. la categoria dei chiusi: Le persone chiuse nelle proprie posizioni, ostinate fino al midollo a  rifiutare ciò che diverso da loro ..e la cultura degli aperti: Le persone aperte: tutte quelle persone che rispettano e accettano l'altro nella sua totalità

 

 

ES1: Uomo nero che  discrimina  una fashion victim --> Il nero è esponente della categoria dei *chiusi*

ES2: Donna  europea etero cristiana che   ha un bellissimo rapporto di amicizia con una trans musulmana egiziana --->  La donna europea è esponente della categoria  degli *aperti*

 

 

Spero di aver  distrutto il malinteso @Greed89

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Almadell credo abbia affermato diverse volte di essere disoccupato. Credo abbia scritto di non aver mai lavorato in vita sua. Posso anche rispettare questa scelta, ma la vita di un gay non deve essere per forza cosi' estrema. Fra l'altro non si capisce perche' una persona con lavoro dovrebbe esporsi in rete come fa Almadell che chiaramente non ha nulla da perdere e cerca invece di autopromuoversi. Tornado in tema... Non possiamo negare che la qualita' di vita di in gay dipenda dal suo grado di auto-accettazione. Chi ha introiettato l'omofobia ed ha un complesso d'inferiorita' difficilmente vivra' bene. Far l'altro la Consulta ha dichiarato piu' volte che resta incostituzionale non riconoscere le coppie dello stesso sesso. Il problema resta la classe politica attuale.

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AndrejMolov89
Almadell credo abbia affermato diverse volte di essere disoccupato. Credo abbia scritto di non aver mai lavorato in vita sua. Posso anche rispettare questa scelta, ma la vita di un gay non deve essere per forza cosi' estrema. Fra l'altro non si capisce perche' una persona con lavoro dovrebbe esporsi in rete come fa Almadell che chiaramente non ha nulla da perdere e cerca invece di autopromuoversi. Tornado in tema... Non possiamo negare che la qualita' di vita di in gay dipenda dal suo grado di auto-accettazione. Chi ha introiettato l'omofobia ed ha un complesso d'inferiorita' difficilmente vivra' bene. Far l'altro la Consulta ha dichiarato piu' volte che resta incostituzionale non riconoscere le coppie dello stesso sesso. Il problema resta la classe politica attuale.

uh, provieni dal forum di gay.it? :D Ma c'è una migrazione da quel forum! Tra ladygodive e altro ... ma va be'...

 Sì, ma tu fai un associazione d'idee sbagliata. Se Almadel è disoccupato, non è perché fa l'attivista. Conosco dottorati che fanno attivismo, ingegneri, avvocati, operai, camerieri call centristi e tu li offendi ad cazzum così, perché te la vuoi prendere nello specifico con Almadel? 

Il lavoro di attivismo serve soprattutto per le persone che hanno complessi di inferiorità, per aiutarli ad affrontarli. Tu da bravo emigrato nella fantasmagorica Londra condanni il pensiero italiota, fantastico, megagalattico è una moda di chi se ne va via così alla cazzo e nutre complessi d'inferiorità oltrealpe, si denuncia il provincialismo eccetera; pur rimanendone vittima. Secondo me un classico pensiero provinciale è quello che esaurisce il dialogo dando un attribuzione ad un discorso. "il tuo discorso è provinciale". Quindi in un certo senso eviti di dare una risposta, non cerchi il dialogo, ma semplicemente etichetti un discorso. Secondo me, tutto questo è molto provinciale, nel senso che si manca il problema sempre e comunque. Io faccio un discorso riguardo A e mi dicono che il mio discorso A è stupido... ma va be', senza entrare nel merito di questa mia riflessione... La cosa fantastica è che come qualsiasi italiano provinciale, dai la colpa al governo. E' il governo che non fa niente, è il governo d'incapaci. Cioè, è sempre colpa del governo, ma di chi dovrebbe richiedere e aspetta seduto su triclino. Come cittadino proprio a causa della sentenza della cassazione devo prodigarmi a lottare e a chiedere a gran voce ciò che mi spetta di diritto, non posso limitarmi a dire, oh guarda, i politici non fanno nulla nonostante la sentenza. 

Ritornando al discorso... 

Ritengo che il concetto espresso da FreakyFred sia molto esaustivo... ti invito a leggere i suoi post ^^ 

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AndrejMolov89

Sì, ma fallo! Non enunciare questi concetti a chi lo sta già facendo. Premetto questa piccola postilla per correttezza: da canto mio, vivo appieno la mia relazione alla luce del sole, pur avendo problemi a dichiararmi completamente in famiglia. Vado in giro col moroso, mi bacio ovunque. Quindi nel quotidiano sono già inserito, ma ciò che rappresenta la mia realtà quotidiana, non necessariamente guarisce ciò che ne è esterna, quindi affermare così semplicisticamente che un metodo è migliore dell'altro, è assolutamente sbagliato, semmai sono complementari :D

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Nessun attacco personale, ma se a 35 anni non sei ancora in grado di sostentarti non credo che tu abbia niente da insegnare a nessuno. Io non sono mai stato provinciale neanche quando vivevo in un paesino del Sud. Il fatto resta che con questa legge elettorale i parlamentari non rappresentano il voto popolare ma quello dei segretari di partito, ammanicatissimi. Nessun altra spiegazione, perche' l'Italia non e' piu' omofoba della Spagna. E la nostra Costituzione resta fra le piu' avanzate del mondo. Confermo invece che l'associazionismo italico sia estremamente disunito e provinciale.

Edited by HugeUnicum
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Io credo che il provincialismo sia una caratteristica della cultura italiana in toto. Essendo provinciale la cultura italiana, anche la sottocultura gay italiana è naturalmente provinciale. Siamo sempre a rimorchio di idee d'oltralpe o d'oltreoceano. E' quasi da mezzo secolo che manca una sottocultura omosessuale italiana  con un minimo grado di autonomia e di originalità, ovvero dai tempi di Mieli. Qualcuno si legga i suoi elementi di critica omosessuale, se ce la fa! Scoprirà che l'omosessualità forse è o può essere qualcosa di diverso da ciò che ci propina il mainstream.

Gli hanno dedicato anche un famoso circolo, a Mieli. per mummificarlo meglio e renderlo inoffensivo. Pura onomastica per un'identità alla ricerca di un patron spendibile sul mercato delle idee. Peccato che sia circolato solo il marchio, senza contenuto.

Avete mai riflettutto sul fatto che tutti i termini riferiti alla sessualità gay e ai vari sottogruppi hanno origine anglo-america

na (fetish, bear, top, bottom twink, sex toy rosebud - e mi fermo qui) ? E a proposito di pornografia, che secondo qualcuno sarebbe uno dei due elementi fondamentali della sottocultura gay, ciò che ha colonizzato l'immaginario gay italiano  temo siano più i porno performer anglo-americani o dell'Est europeo, che Cadinot.

Poi, francamente, mettere sullo stesso piano Proust e Trentalance mi sembra un pochino velleitario :-) (mi riferisco al simpatico goliarda secondo il quale l'elemento sentimentale e quello pornografico sarebbero i due elementi della sottocultura gay :-)

Quando parlo di sottocultura gay, precisiamo. mi riferisco comunque ad una sottocultura della differenza, anzi différence...non so se qualcuno può seguirmi, mi sembra prevalga l'intento di flammeggiare imponendo un punto di vista assoluto che si erge ad espressione unica dell'omonormatività.

 

Infine,  pornografia e letteratura, quando sono arte, hanno un valore universale, non possono essere espressione di ghetti e sottoghetti. Proust, era omosessuale ma la sua Ricerca è un apprroccio gnoseologico che può condividure ogni essere umano - con gli adatti strumenti - a prescindere dal suo orientamento.

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AndrejMolov89
Nessun attacco personale, ma se a 35 anni non sei ancora in grado di sostentarti non credo che tu abbia niente da insegnare a nessuno. Io non sono mai stato provinciale neanche quando vivevo in un paesino del Sud. Il fatto resta che con questa legge elettorale i parlamentari non rappresentano il voto popolare ma quello dei segretari di partito, ammanicatissimi. Nessun altra spiegazione, perche' l'Italia non e' piu' omofoba della Spagna. E la nostra Costituzione resta fra le piu' avanzate del mondo. Confermo invece che l'associazionismo italico sia estremamente disunito e provinciale.

 Ma ti rendi conto di quello che stai scrivendo? Semplicemente ha espresso la sua opinioni e tu fai un attacco personale. Tu sei l'italiano medio! Tu sei una persona che non potendo argomentare fa attacchi ad personam. Quindi, in linea teorica, io essendo uno studente non posso dire nulla, né consigliare nulla?

  Sinceramente non potrei affrontare questa affermazione :"perche' l'Italia non e' piu' omofoba della Spagna. E la nostra Costituzione resta fra le piu' avanzate del mondo" perché non ho conoscenza dei dati, né ho studiato la costituzione italiana in modo approfondito, ma solamente didattico, né di conseguenza ho studiato le altre costituzioni per dirlo. 

  La produzione di una particolare cultura, non è necessariamente ad uso e consumo della stessa. Io produco letteratura geologica, se parlo del monte Grappa e della sua geologia, logicamente questa letteratura è ad uso e consumo di tutti. Però, è innaturale non definire un libro sulla geologia del monte grappa come non facente parte della cultura geologica.Come  del resto tutto ciò che viene prodotto da un omosessuale, non è cultura che parla di omosessualità. Io ho fatto una tesi sul Paranà, non credo che in quanto Gay, questo testo rappresenti il mondo geologico LGBTQI :D. Secondo me, mescoli un po' i piani. 

Non tutto ciò che viene prodotto da un omosessuale, è cultura omosessuale e tutto ciò che non parla di omosessualità o di come si vive l'omosessualità non è propriamente cultura omosessuale. 

 Nessuno propone un omonormatività, per lo meno da canto mio, non la propongo. Rimane il fatto che è fastidioso sentire commentini riguardo una cultura o comunque determinate realtà che le si osserva da una prospettiva eterosessuale a parer mio, ma non saprei come argomentare questo mio sentimento. 

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L'Italia non è più omofoba della Spagna??Eh??? Non che la cosa mi rallegri o abbia chissà quale sindrome da tifoseria. Poi ci andrei piano con la faccenda della Costituzione moderna o invidiabile, non ci sono elementi per paragonarle visto che in Spagna il matrimonio gay è Costituzionale e in Italia ancora non si sa.

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In Spagna hanno dovuto cambiare la Costituzione grazie alle pressioni un un unico uomo, Zapatero. In Italia non ci sarebbe bisogno di farlo, che la cosa piaccia alla Bindi oppure no. Vedo che voi non siete informati su nulla. Non avete un quadro politico chiaro. Vivete di suggestioni senza saper analizzare a fondo la particolarita' italiana. L'Italia e' tenuta ostaggio da una casta immonda che non ha nessun mandato popolare. La gente quando vota veramente  sceglie ed elegge (al governo delle regioni ad esempio) omosessuali dichiarati, non Berlusconi che si pappa premi e contropremi di maggioranza e che per governare fa alleanze discutibili con gente che fa schifo quanto lui. Purtroppo le cose non miglioreranno, ma sono sicuro che il riconoscimento delle coppie dello stesso sesso e' imminente.

Basta con questa rappresentazione drammaticamente negativa della vita gay in Italia. Siete frustrati e teledipendenti. Avete una immagine mediata e falsata delle cose. E non smettero' di farvelo notare.

 

Trovo poi inquietante che qualcuno possa firmarsi con nome e cognome su un forum gay affermando di essere una specie di eroe e di aver reso la sua citta' migliore di altre. Siamo alla megalomania. Per certi versi la stessa che porto' la Binetti a far cadere il governo Prodi. Ma su questo non ci torno piu'.

 

l'Italia sta diventando un paese di merda perche' popolato da gente di merda - autodistruttiva e lagnosa - incapace di qualsiasi azione incisiva, perche' depressa ed appesantita dalla negativita' della rappresentazione mediatica nazionale.

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@HugeUnicum

 

sembri uno pieno di se stesso e che sta su sto forum per autopromuoversi. 

 

un po' più di modestia ehhhhh..... alla fine nella vita di tutti i giorni non credo sei un superdio.

Edited by marco77
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AndrejMolov89

o di essere una specie di eroe e di aver reso la sua citta' migliore di altre. Siamo alla megalomania. Per certi versi la stessa che porto' la Binetti a far cadere il governo Prodi. Ma su questo non ci torno piu'.

 

l'Italia sta diventando un paese di merda perche' popolato da gente di merda - autodistruttiva e lagnosa - incapace di qualsiasi azione incisiva, perche' depressa ed appesantita dalla negativita' della rappresentazione mediatica nazionale.

Fortunatamente certe persone hanno scelto di andarsene, per evitare di aumentare la concentrazione di idioti in questo paese, si sa', se si è alla saturazione, solitamente l'aggiunta di soluto sposta l'equilibrio verso la parte della precipitazione... 

Quanto mi danno fastidio le persone che trasferendosi all'estero criticano così l'Italia, sono persone lagnose e con evidenti complessi d'inferiorità nei confronti degli inglesi, o altre popolazioni. Non dico di essere patriota o altro, ma per lo meno cerco di dare il mio contributo e voglio rimanere qui per migliorare la situazione del mio paese. Tu sei all'estero, ti riteni soddisfatto? Liberissimo, a me piacerebbe studiare in Inghilterra, ma per ambizione personale, non perché voglio fuggire dalla merda che c'è qui, perché incapace di occuparmene. Sinceramente non so la tua storia personale, ma l'impressione che mi stai dando è questa: una persona satura, che resosi conto di essere impotente in patria ha preso armi e bagagli e se ne è andato, con questo non critico la tua scelta personale, sei liberissimo, ma almeno evita di rientrare nel cliché dell'italiano medio all'estero, che ha scoperto il paradiso, mentre critica in maniera spietata il suo paese d'origine, definisce chi è rimasto e magari prova cambiare qualcosa è un lagnone che vive tra gli stronzi. 

Non mi scompongo nella tua analisi politica, perché non sono particolarmente bravo a destreggiarmi. Non siamo in ostaggio di una casta, siamo solo incapaci di ribellarci, e se qualcuno ci prova, c'è sempre il coglione di turno, che palesa le tue argomentazioni ^^ 

Se io vedo che la Geologia in questo paese è messa a rischio, non emigro fuori, a causa di ciò, emigro per studiare chessò l'oldoinyo lengai. In caso contrario, rimarrò qui e denuncerò sempre e comunque lo stato in cui versa la geologia in Italia, inizierò a sensibilizzare le persone ai problemi ambientali e se qualcuno si unisse al mio movimento di Geologi rivoluzionari, farò in modo che ci sia un peso, e farò in modo che le persone sappino che le frane sono un problema economico se non sono tenute a bada. Capisci? 

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Sì, ma fallo! Non enunciare questi concetti a chi lo sta già facendo.

 

Ma io agisco da super partes: Le persone che conosco estranee al mondo gay che   hanno una 'bella' mente ma vivono in convinzioni 'sbagliate' cerco di aprirgli gli occhi..senza dire apertamente quali sono le mie preferenze personali non è necessario. Ma  non lo faccio perchè mi piace il cazzo e voglio diritti.. di quei diritti li non me ne faccio una beata mazza ora..non tutti abbiamo il moroso ( e non tutti forse avremo il moroso per la vita---> io sarò un S.G.S)  con relative implicazioni annesse... lo faccio per quelle persone che appartengono alla minoranza che devono essere tutelate ( come peroro la  causa gay, peroro quella per  gli africani e compagnia)..sentiti libero di insultarmi, non mi interessa, sappi solo che molti gay che ho conosciuto non meriterrebbero nessun mio intervento .. meriterebbero tutt'altro. E' poco quel che faccio? E' fatto male ?  be' io lo intendo e lo vivo cosi.

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AndrejMolov89

Tralascia il discorso della tua vita personale. 
Ti sto dicendo che bene o male sono aspetti complementari della vita di tutti giorni. Chi vive in questo modo la propria sessualità, come la vivo io e come tu consigli, fa attivismo che gli piaccia o meno, perché vive a dispetto di ciò che potrebbero pensare gli altri. C'è, chi fa altro, ma sono aspetti totalmente complementari uno all'altro e nessuno è meglio o peggio. Però, ci sono persone che non fanno né uno, né l'altro, e che pretendono di criticare senza di fatto entrarci in queste faccende. Per carità, hanno diritto di criticare, ma non pontificare ex catthedra come papi distanti dal mondo ^^ 

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@@Hinzelmann salto direttamente a risponderti...

 

La mia era una battuta goliardica per invitare l'utente Ainelif a rilassarsi, a rispondere più tranquillamente, pacatamente, senza esordire con "curati", "sei pazzo" etc etc ;)

Non è inerente alla lista!

Take it easy! ;)

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@Greed89

 

Ti sei bevuto il cervello, non c'e' altra spiegazione! Io sto difendendo l'Italia da una massa di complessati lagnosi come voi. Io vivevo bene in Italia come vivo bene a Londra, perche' sostanzialmente ho una vita e questa e' stata la mia piu' grande conquista. Fatti una vita pure tu, facendoti portatore sano di diritti e creando nuove prospettive familiari e assetti sociali. Prima o poi le tue istanze dovranno essere accolte. Il merdume politico parlamentare - non eletto dal popolo italiano - puo' sbattersi quanto vuole.

 

Ci mancherebbe che io non fossi disgustato dalla classe politica italiana. Da Milano come da Londra.

Edited by HugeUnicum
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AndrejMolov89

Devo imparare a non dar da mangiare ai troll, per quanto mi riguarda eviterò di risponderti ^_^. Cioè, a che serve? Sei qui ad offendere e basta. 
Per risponderti, mi sto già facendo una vita. Quello che mi da' fastidio, è il tuo atteggiamento nei confronti di tante persone che neppure conosci, con giudizi sommari e di valore. E' un atteggiamento incivile, puoi trasferirti persino in svezia, ma se ti rapporti così con le altre persone, rimani comunque un incivile :D

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@Greed89

Presumo che la "cultura gay" spogliata dalla politica

somiglierebbe più che altro alla "cultura nerd".

 

Se incontro un nerd newyorkese

so già che conosce parole come Greyjoy, Midi-chlorian, Drow o Sharingam

esattamente come mi aspetto che un gay newyorkese

conosca CO, glory-hole, Frankenfurter, grindr o Querelle.

Magari con dei distinguo tra un termine e l'altro, ovviamente.

Mentre so che "quelli con gli occhi azzurri" non hanno una cultura propria.

 

Ovviamente dubito che vi siano gay che adorano Vasco Rossi,

come dubito che vi siano nerd che guardino "Uomini e Donne":

senza pensare che siano "chiusi" nelle loro culture di origine.

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Ovviamente dubito che vi siano gay che adorano Vasco Rossi

 

questa canzone di vasco

 

 

mi piace, c'è un'altra sua canzone che mi piace ma non ricordo quale.  :fie:

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La mia era una battuta goliardica per invitare l'utente Ainelif a rilassarsi, a rispondere più tranquillamente, pacatamente, senza esordire con "curati", "sei pazzo" etc etc

Non è inerente alla lista!

Take it easy!

 

 

Buon per te, ma il senso del mio intervento era volutamente impressionistico

nel senso che cercavo di fotografare un complesso di reazioni: gli umori che

emergono in discussioni del genere.

 

Al di là dell'intento goliardico del singolo intervento e dell'invito a rilassarsi

che ovviamente accolgo, ma dovrebbe essere esteso a tutti...e non solo ad

Ainelif, mi sfugge la logica di certi interventi.

 

Tralasciando ogni riferimento personale etc. vogliamo affermare in generale

che fare militanza gay sia una occupazione per soli disoccupati e/o ragazzini?

 

Lo sarà o sarà stato -forse- in Italia, perchè molti di coloro che si sistemano e si sistemano

in un certo modo ( visto che all'estero non accade ) è incoraggiato a ritirarsi nel

privato...ma allora parliamo di chi - comportandosi così -fa qualcosa che evidentemente

non giova ai gay italiani : prendiamocela con chi non fa, o per le cose che non siamo

capaci di fare....invece che per quel che facciamo o con chi cerca di fare.

 

Il sesso è cultura, quindi non può meravigliare esista una cultura ed una sensibilità gay

esattamente come esiste una cultura etero.

 

Allo stesso modo non ci meravigliamo affatto che non esista una cultura dei mancini

perchè non esiste neanche una cultura dei destrimani, semplicemente la caratteristica

dell'uso di un'arto non produce cultura in generale ( al più si può dire che venga assunto

il fatto di scrivere con la sinistra come un comportamento scorretto in quanto minoritario, stop )

 

Il paragone gay-mancini regge quindi fino ad un certo punto ( discriminazione ) poi bisogna

chiedersi: poichè siamo una minoranza sessuale, come viene trattato il sesso dalla Società

umana? E ci rendiamo conto che il sesso permea la nostra società in modo peculiare, produce

usi, costumi, mode, libri, arte etc. e quindi anche - necessariamente - cultura gay.

 

Per ipotizzare che non esista una cultura gay dobbiamo ipotizzare un futuro in cui non

esista neanche una cultura etero, ma altre fantascientifiche categorie che sostituiscano

entrambe le culture oggi esistenti ( in genere si favoleggia di una utopica bisessualità

anche perchè esistono dei precedenti storici che consentono di immaginarlo...l'antica

Grecia etc. )

 

Questo non significa affatto ritenere la cultura gay o etero come due camere stagne

incomunicanti, anzi...di fatto già comunicano. Vedere un ragazzino etero che fa il

truzzo vestendo abiti che fotografano un immaginario erotico gay dà una certa

soddisfazione, oppure vedere un ragazzino etero che fa palestra come un gay

per motivi suoi - diversi ma analoghi - può essere positivo.

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@HugeUnicum

 

Io sono Ingegnere, 41 anni, laureato con un master. Ho una azienda mia nell'ambito innovazione e sostenibilità e sono stato in passato consulente di realtà internazionali come Telecom Italia, Pirelli, Fodazione Cariplo, Politecnico di Milano e di Ancona. Ho un ristorante, lavoro da quando ho 16 anni. Se servono medaglie ed etichette te ne riempio un cesto.

Sono Bisessuale, dichiarato nell'ambito privato, mentre nell'ambito professionale, che si incrocia spesso con la politica e interagisce/subisce i gruppi di potere in Italia, meglio glissare al momento.

 

Credo che le affermazioni di @ e di @@Almadel sono degne di nota e molto interessanti, e che in generale l'approccio "l'Italia è di merda e io sono migliore degli italiani di Merda" sia, come dire, un po' privo di sostanza e di valore. L'Italia è fatta dalle persone e da quello che fanno. E i politici, che cercano voti, non fanno altro che agire negli spazi concessi dai cittadini. In particolare negli ultimi 20 anni l'Italia ha vissuto un processo di crisi di alcuni modelli culturali e ha vissuto un processo di emarginazione economica e sociopolitica, che ci ha reso noncuranti e fatalisti. I politici che si sono avuti hanno portato avanti questo "sentimento".

Negli ultimi 2-3 anni la forte crisi economica e se vogliamo anche una certa crescita della consapevolezza del nostro nuovo ruolo di Paese non più nel Gotha mondiale, ma che deve ricominciare a tirarsi su le maniche e lavorare, ha creato una reazione, e non è un caso che sia venuto fuori Monti (che è una reazione lato "borghesia") e Grillo (che è una reazione più di pancia e popolare), e che questo poi abbia portato a un cambiamento degli orientamenti delle forze politiche principali, con dei notevoli cambi di programma e anche di potenzialità elettorale.

 

Tornando al tema, in generale credo che la politica, che si accetti o no la cosa, rispecchi l'attività dei cittadini. Fino ad oggi le Pacs non sono state approvate non per colpa della Binetti, ma per colpa di un momento ancora non maturo degli italiani rispetto alla questione dell'omosessualità. Credo che oggi la tendenza sia cambiata, e che ci siano stati notevoli esempi, dal comune della Sardegna che ha tolto agli Scout l'utilizzo delle loro zone per le attività dell'associazione, perchè appunto l'Agesci si era schierata contro l'omosessualità, al recente episodio del poliziotto che ha attaccato due ragazze che si baciavano e che ha ricevuto grande reazione negativa da parte delle varie comunità. Oggi l'Italia è già più pronta e confido che se non nella prossima legislatura ma in quella successiva, si avranno grossi passi avanti.

 

In generale poi credo che l'attivismo e il volontariato siano sorgenti molto forti di "contagio positivo". Chi lo fa si espone e consuma tempo e si prende dei rischi, non è cosa da tutti, ed è meritevole l'esporsi indipendentemente dal reddito e dal lavoro che si ha.

Ognuno ha la propria storia personale e pesare la qualità di una persona sulla base di quanto guadagna renderebbe Briatore o peggio Corona migliore della compianta Rita Levi Montalcini, il che non mi trova personalmente molto d'accordo.

 

Certamente, penso che aldilà delle "missions" più grandi, ognuno dovrebbe essere "attivista" nel suo piccolo dintorno. Nel mio caso, di persona che attivista non è, però con il mio essere dichiarato tra gli amici e in parte della mia famiglia, ho portato un piccolo miglioramento e una piccola evoluzione nel mio contesto sociale. I miei amici ora conoscono un gay/bisessuale, e questo è lo stesso amico di sempre. Sono stati teneri con il mio compagno quando è diventato ex (ed è impazzito, ma ok è un'altra storia), e chissà forse un giorno ci sarà qualcuno di loro che mi chiederà un consiglio per una bisessualità latente e non del tutto risolta.

Penso però che non per tutti è facile fare una cosa del genere e che i contesti sono differenti. 200 mt più in la di casa mia c'è magari un ragazzo con difficoltà di "centramento" della propria sessualità che vive all'interno dei neocatecumenali. Per lui sarà molto difficile venir fuori nel suo ambito, perchè perderebbe completamente affetto e appoggio di famiglia e amici. Gli tocca vivere in clandestinità, vivendo una sessualità mordi e fuggi, di locali lontani 100 km e di relazioni etero portate avanti a spot. Un giorno forse le sue condizioni cambieranno, ma oggi è costretto economicamente e socialmente a recitare un ruolo non suo.

 

Credo infine che la situazione di omofobia in Italia non sia una cosa così pesante e grave come chessò in Uganda, ma sarebbe stupido negarla. Nella mia professione di consulente in ascesa, qualora venisse fuori la questione bisessuale, probabilmente ci sarebbero problemi e ostacoli con alcune caste molto potenti, in cui l'attuale "dominio" è fatto di gente potente e anziana e legata a una tradizione culturale più antica. Con il tempo, questa generazione schiatterà prima o poi (detto con "grande affetto"..) e i nuovi "vecchi" saranno più aperti culturalmente rispetto a fenomeni come la rivoluzione internettiana e l'abbandono di rigidi paletti nella sessualità e nella socialità, fenomeno che vede i paesi anglosassoni più avanti.

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Non solo Vasco Rossi mi eccita quando canta alla Patty Pravo e viceversa, ma credo che in fondo quel tipo di macho sia molto gay-friendly anche se esteticamente in contrasto coi giovani eterosessuali di oggi che in seguito ad una dura contrattazione sociale hanno ridefinito cosa sia da gay e cosa no. Vedi palestra e t-shirt rosa...

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Ovviamente vi sfugge il dato FONDAMENTALE che con la legge elettorale attuale gli italiani non scelgono i candidati da eleggere. Vi sfugge che nessuno ha la maggioranza per governare dovendo contrattare con partitelli immondi ammanicatissimi e singoli pazzi boriosi con vocazione messianica. Da convivente 10 anni fa tutti attorno a me avrebbero accettato la legalizzazione della mia unione di fatto. Io parlo da dichiarato non da semi-velato pieno di paure spesso infondate. Gli italiani sono meno omofobi di quello che vi raccontano. Non abbiate paura.

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