LouisGarrel Posted January 9, 2013 Share Posted January 9, 2013 (edited) Sono qui ad esporre un particolare momento che sto vivendo nella speranza di capirne qualcosa di più nel confronto con gli altri. Allora parto dicendo che la mia ultima relazione risale a circa 2 mesi fa. Una storia breve (ma molto intensa dal punto di vista emotivo) con un ragazzo molto più piccolo di me (23 anni) ma molto maturo per alcuni aspetti. Lui mi ha lasciato con le solite parole di circostanza (anche se ancora oggi continua a ripetermele), quelle parole che non sopporti, che ti fanno odiare la persona a cui tenevi, quelle parole di un'incoerenza che ti lascia impietrito.....quel "ti voglio un bene da morire, MA.....", e ancora "non posso perderti...MA" e infine "sei la cosa più bella che mi sia mai accaduta, MA...".Storia archiviata. Ho passato i giorni successivi a farmene una ragione, a superare le aspettative investite, a sentirne la mancanza, ad odiarlo ed infine a dimenticarlo. Ogni tanto LUI riappare per dirmi quanto ci tiene a me e quanto mi consideri una delle persone più importanti della sua vita, di quanto mi consideri "speciale". Ora viene il punto. Dopo circa 3 settimane mi sono lanciato in un'altra storia. Un ragazzo carino, sensibile, dolce ma anche molto emotivo e soprattutto molto geloso. Nonostante tutto questo, decisamente non il mio tipo. Si...ebbene si.....NON IL MIO TIPO. Mi sono consapevolmente buttato in una storia che sapevo finita in partenza. Ho sempre provato affetto nei suoi confronti ma nulla più e ciò nonostante ho continuato a frequentarlo e quindi ad illuderlo. Gli ho detto cose che non pensavo veramente ed ancora non capisco il perchè e soprattutto non riconosco me stesso in questo atteggiamento. Ma non è abbastanza......Due settimane fa, conosco una nuova collega di lavoro. Fin dall'inizio c'è stato un feeling che mi ha lasciato senza parole (aggiungo una precisazione...non sono bisex). Abbiamo iniziato a scherzare, a prenderci in giro e a dirci parole di reciproca stima ed affetto. Lei è tutto ciò che potrei desiderare: è molto carina,intelligente, ironica, colta, spiritosa, semplice, sexy, affascinante. Ha solo un problema...è una ragazza!!!! Ha tutto ciò che potrei desiderare in un uomo, insomma è il "mio uomo ideale". Sulla scia di queste considerazioni, ho finito per complicare le cose flirtando con lei....e ora penso che lei sia interessata a me in modo particolare. Non so come spiegare.....provo una sorta di compiacimento nel fatto di piacerle e allo stesso tempo di provarci, di affascinarla e sedurla. E tutto questo nella piena consapevolezza che non potrei mai costruire un vero rapporto con lei dati i miei appurati interessi per "l'altra parte del cielo". Concludendo le fila del mio discorso...sto facendo un disastro. Se considero la mia vita, i miei valori, ciò che fino ad ora è stato il mio percorso, è come se avessi perso totalmente la bussola. Agisco volontariamente nell'interesse di sbagliare e far del male. Come posso far soffrire qualcuno ed illudere delle persone, soprattutto se ho conosciuto quel dolore...quella sofferenza, quella mancanza che non ti fa respirare...??? Come posso essere così egoista e pensare ad un divertimento così meschino e brutale ferendo i sentimenti di persone che di sicuro non meritano un simile trattamento?..... Non sono più io....e la cosa che più mi spaventa è che sento che qualcosa dentro di me è cambiato. Se da una parte la coscienza bussa alla porta del mio cuore per gridargli "bastardo!!!"....dall'altra, continuo irrefrenabilmente a prendere in giro non solo me stesso ma due persone "speciali". Come un vissuto prestigiatore, che da sempre si allena in giochi di illusione, mi prendo gioco di loro.....prendendo quei pezzi di affetto come per colmare forse un senso di "solitudine" e di tristezza che sento dentro. Non so se è questa la spiegazione ma mi accorgo di camminare in una strada oscura che non conosco.....che mi spaventa ma che allo stesso tempo mi affascina. Ho paura di me e di ciò che potrei essere capace.......C'è un dubbio sopra ogni cosa che mi assale.....e se fino ad ora avessi finto ed invece il mio vero "io" sia questo....se in realtà sono una persona meschina e spietata......traditrice e subdola......???..mi aspetto consigli.......grazie!!!! Edited January 9, 2013 by LouisGarrel Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wasabi Posted January 9, 2013 Share Posted January 9, 2013 (edited) Io credo che tu sia solo in una fase di transizione: stai elaborando un dolore che, in fin dei conti, risale solo a due mesi fa, quindi è freschissimo. Buttarsi in "storie impossibili" può essere un modo per difendersi da ulteriori delusioni, perchè ti puoi sempre dire: "Tanto non mi interessava davvero". O forse è un modo per "vendicarti del mondo", facendo provare agli altri quello che hai provato tu, ma non lo credo probabile. Sentirsi apprezzati e corteggiati fa piacere, naturalmente, e appaga il tuo ego che, in questo momento, ha subito forse un po' una mazzata. Certo, non è una bella cosa che tu stia illudendo due persone che sai non interessarti, ma non credo tu sia meschino e spietato, credo solo che tu abbia bisogno di fermarti un attimo (cioè non cercare storie coinvolgenti) e di ritrovare la bussola. Edited January 9, 2013 by wasabi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kador88 Posted January 9, 2013 Share Posted January 9, 2013 Io se fossi in te lascerei il mio attuale ragazzo, spiegandogli i motivi e smetterei di flirtare con la collega: son cose che al momento magari ti distraggono dall'ultima storia finita male (quella di 2 mesi fa), ma alla fine i nodi vengono sempre al pettine. Alla fine rischi di dover rovinare per sempre i rapporti... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nowhere Posted January 9, 2013 Share Posted January 9, 2013 Calma calma, non c'è niente di meschino, solamente una gran confusione. Sei uscito da una storia che, seppur breve, ti ha lasciato l'amaro in bocca. In questi casi ognuno reagisce un pò come crede. Tu ti sei messo in gioco per una storia già morta in partenza: reazione alla rottura probabilmente affrettata se l'hai scelta sapendo di essere ancora scottato da quella precedente, basata un pò sul "chiodo scaccia chiodo", ma presumo che tu abbia poi mollato giusto? In caso contrario, è forse doveroso farlo. Probabilmente l'altra persona ci sarà rimasta male, ma come te alla fine della prima storia citata, se ne dovrà fare una ragione. Insomma non si tratta di essere meschini, a mio dire. Riguardo il discorso della ragazza... potrebbe essere una tua reazione affrettata dopo che ti sei reso conto di non riuscire al momento a gestire una nuova relazione. Insomma, non muore nessuno se trovi una donna con cui hai del feeling. Ok, avrai voluto giocare un pò sul discorso "seduzione", se pensi che tale cosa sia stata stata disonesta, semplicementecambia l'atteggiamento e coltiva con lei una bella amicizia. Capitano periodi neri in cui si arriva a "perdere la strada", il fatto che comunque l'hai riconosciuto ti permetterà però di intervenire e raddrizzare le cose.Al momento prenditi semplicemente un periodo di pausa dalle questioni "romantiche", datti del tempo, vedrai che piano piano riuscirai a tranquillizzarti e a prendere le cose per il giusto verso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LouisGarrel Posted January 10, 2013 Author Share Posted January 10, 2013 ma presumo che tu abbia poi mollato giusto? Si, l'ho fatto ma la cosa si è complicata più del previsto. Forse dato ciò che ho fatto me lo merito. il fatto è che Lui non intende accettare la rottura. Mi tormenta di messaggi e telefonate dicendomi che rima che sono un vigliacco, e poi che è pronto ad aiutarmi. sto cercando di fargli capire che purtroppo il mio è solo affetto ma al momento non sembra capire:-(. Per quanto riguarda la ragazza, sento che le piaccio davvero ed infine la trovo davvero una persona interessante. Ad ogni modo già da ieri sono stato più distaccato e credo che un pò l'abbia capito. Certo, non è una bella cosa che tu stia illudendo due persone che sai non interessarti, ma non credo tu sia meschino e spietato, credo solo che tu abbia bisogno di fermarti un attimo (cioè non cercare storie coinvolgenti) e di ritrovare la bussola. Ne sono convinto anzi certo anch'io che sia necessaria per me un pò di pausa. Un momento per riflettere. Il fatto è che, non so la motivazione, non ci riesco. E' più forte di me. E' come se avessi bisogno di provare certe emozioni per poter andare avanti. Mi sento fortemente instabile ed è la prima volta che provo qualcosa del genere. La rottura di un rapporto è qualcosa a cui in qualche modo sono abituato e quella che sembra aver scatenato la "tempesta" non è neanche di quelle più dolorose. In fondo è stata una relazione breve. Ciò che sembra avermi "sconvolto" è questa sensazione di non aver costruito nulla fino ad ora. Questa mancanza , questo ricominciare da zero per l'ennesima volta. Sono stanco di rialzarmi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nowhere Posted January 10, 2013 Share Posted January 10, 2013 Il non accettare la fine di una storia è un suo problema, non tuo. Così come tuo è stato accettare la fine della storia precedente. Perciò non è che meriti un trattamento del genere, diciamo che ti tocca perchè lui non è sceso a patti con la fine della vostra storia e tu poco ci puoi fare a parte che mantenere il punto della situazione con lui. E' su questo che devi lavorare, il bisogno. E' ovviamente piacevole e bello avere un partner, ma se diventa un bisogno, è normale che non riesci a farti coinvolgere nelle storie o che tu finisca per prendere decisioni affrettate senza capire esattamente cosa vuoi, solo perchè al momento cerchi di appagare quel bisogno emotivo che ti scava dentro. Ma, come tu stesso hai affermato, poi ti ritrovi in situazioni in cui quello che ottieni è solo un pallativo delle tue reali necessità. Prova a fermarti un momento e vederla sotto questo punto di vista: Non è che semplicemente il tuo è un problema di scarsa autostima che è nato e cresciuto nel momento in cui, stanco di vedere nascere e morire delle relazioni? Perciò continui a buttarti in situazioni complicate perchè credi che non sei in grado di trovar la felicità in altro modo se non nella realizzazione di coppia, quando forse il primo passo da fare sarebbe di trovar la felicità con te stesso? L'autostima gioca un ruolo fondamentale secondo me nelle relazioni per un semplice motivo: premessa, non è che bisogna essere degli egocentrici narcisisti eh, però è anche vero che se si vuole amare ed essere amati, prima bisogna avere un rapporto con noi stessi al limite del civile.Per un paio di semplici motivi: come puoi pretendere di prenderti cura di una persona se non sei in grado di prenderti cura di te stesso? E come puoi pretendere che una persona abbia cura di te se tu per primo non te ne prendi cura? Mi sembri una persona estremamente riflessiva e già che nella prima frasi del reply hai scritto che "ti meriti" che il tuo ex ti tormenti, fa capire come sei troppo incline a punirti e a farti carico di colpe che non hai. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
privateuniverse Posted January 10, 2013 Share Posted January 10, 2013 E così, hai scoperto di essere qualcosa di diverso da quel che credevi di essere. E ora? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LouisGarrel Posted January 10, 2013 Author Share Posted January 10, 2013 E così, hai scoperto di essere qualcosa di diverso da quel che credevi di essere. E ora? XD..........se effettivamente è avvenuto un cambiamento in me, ne prenderò atto!!!!...il punto è che si spera di cambiare in meglio anzichè in peggio, ma vedremo:-) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LouisGarrel Posted January 10, 2013 Author Share Posted January 10, 2013 L'autostima gioca un ruolo fondamentale secondo me nelle relazioni per un semplice motivo: premessa, non è che bisogna essere degli egocentrici narcisisti eh, però è anche vero che se si vuole amare ed essere amati, prima bisogna avere un rapporto con noi stessi al limite del civile.Per un paio di semplici motivi: come puoi pretendere di prenderti cura di una persona se non sei in grado di prenderti cura di te stesso? E come puoi pretendere che una persona abbia cura di te se tu per primo non te ne prendi cura? Probabilmente nelle tue parole c'è una parte di verità. Pensare di aver bisogno di qualcuno nasconde forse il fatto che non si basta a sè stessi. Si preferisce dare agli altri incondizionatamente per dimenticare ciò che non riesci a dare fondamentalmente a te. Nella presunzione di dare tutto al prossimo, di perdonare e giustificare c'è la grande severità e imparzialità che si infligge alla propria persona. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 11, 2013 Share Posted January 11, 2013 Il cd. "chiodo schiaccia chiodo" funziona a condizione che lo si intenda correttamente per ciò che è: un periodo di evasione e di esperienze solo sessuali La qual cosa in ambito gay è abbastanza facile realizzare purché lo si dica chiaramente o lo si faccia in luoghi deputati ad incontri solo sessuali. Se invece diventa un caotico sommarsi di esperienze in cui non si evade spegnendo la funzione sentimento, bensì si proietta la propria incapacità di elaborare le emozioni negative precedenti, su ignare vittime a cui infliggere ciò che si è subito in prima persona...ovviamente si fa casino. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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