Jump to content

Avete mai pensato al suicidio?


Recommended Posts

Ciao ragazzi, l'altro ieri parlavo con un amico che si trova in una situazione disperata e mi ha detto che gli è balenata spesso l'idea di farla finita ultimamente. Tra la mia faccia incredula e disperata, ovviamente cercavo di dirgli di smetterla di fare questi pensieri e rivolgersi ad uno psicologo quanto prima.

Avete mai pensato al suicidio come via di fuga? Cosa avete fatto in quel caso?

Io dal canto mio, un po' stupidamente ci ho pensato quando ero piùpiccolo, ma ovviamente fu una cosa passeggera e neanche tanto forte da spingermi a farlo (non avrei mai il coraggio e non sono di certo un tipo che ha voglia di suicidarsi).

Come posso aiutare il mio amico? Adesso che ho paura che commetta un gesto estremo, lo sento spessissimo, cerco di vederlo spesso (lavori permettendo).

Ps: l'idea di andare dallo psicologo è fuori questione dal momento che anche lui vive in giappone e non è abbastanza abile da affrontare una seduta dallo psicologo, per questo gli ho anche consigliato di mollare tutto e tornare in italia.

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/22578-avete-mai-pensato-al-suicidio/
Share on other sites

se ti ha detto che ha pensato al suicidio la cosa non è da sottovalutare. La cosa migliore è che vada da uno psicologo o da uno psichiatra. Lui sta ora in giappone e parla giapponese o inglese in modo sufficiente per potersi intendere con uno psicologo o psichiatra in giappone ?

 

o cercarne uno che parla un po' italiano, magari c'è se si trova in una grande città.

 

l'altra possibilità è che si colleghi via skype o simili con uno specialista in italia.

 

sta in giappone per studi o lavoro e non torna in italia prossimamente o per dire tra 2 settimane ritorna in ogni caso perchè in vacanza in giappone ad esempio ?

 

hai scritto che si trova in una situazione disperata. questa situazione è obiettivamente disperata o è risolvibile ? se ti va di accennare cosa è la situazione disperata puoi farlo altrimenti non scriverlo....

Edited by marco77

Io ci ho pensato ma non come via di fuga, come scorciatoia contro la sofferenza, ma sono troppo attaccato alla mia schifosa vita per farlo.

Ho conosciuto una persona che l'ha fatto, il mio vicino di casa, un giorno ha preso l'auto è uscito per andare nella casa di villeggiatura e lì si è impiccato.

Non sembrava che soffrisse, il suo dolore era celato in sé e non usciva mai all'esterno. Questo per dire che chi vuole uccidersi lo fa senza preavviso, mentre chi minaccia di farlo è perché vuole un aiuto, e in realtà non lo farebbe.

Stagli vicino sentimentalmente parlando il più possibile se tieni a lui, sentirsi dire "vai dallo psicologo" di sicuro non lo aiuta

Edited by Fantom

Questo per dire che chi vuole uccidersi lo fa senza preavviso, mentre chi minaccia di farlo è perché vuole un aiuto, e in realtà non lo farebbe.
Stagli vicino sentimentalmente parlando il più possibile se tieni a lui, sentirsi dire "vai dallo psicologo" di sicuro non lo aiuta

 

mi sembra una generalizzazione eccessiva dire che chi "minaccia" non si ammazza.

 

lo psicologo o lo psichiatra è la persona preparata professionalmente per chi pensa di ammazzarsi e sa come rapportarsi al meglio con chi pensa di ammazzarsi, cosa che una persona senza formazione specifica non sempre sa fare. ad esempio dire "tirati su che poi stai meglio" non serve a nulla ed è spesso controproducente.

Marco, lui vive qui in giappone, non so se il desiderio di rientrare in italia ci sia o meno. Mi informerò sulla presenza o meno di psicologi che sappiano parlare inglese. E' depresso, problemi sul lavoro, famiglia, relazioni. Un po' un casino. Dipende dal modo di reagire delle persone ovviamente. Ma non penso che sia niente di risolvibile, solo che a volte il disagio interiore non lo si percepisce per intero dall'esterno. Fantom, ragazzi che si suicidano dandone l'annuncio su fb, ad esempio, ce ne sono una miriade. Dire di andare dallo psicologo mi sembra che non lo abbia ferito, per non dire che forse l'ho incentivato a farlo. Magari mi sto facendo più pippe mentali del dovuto.

Quello che volevo dire, è che chi sta male e lo manifesta anziché tenerselo dentro di sé, prima di dirgli vai dallo psicologo, ha bisogno che siano amici e persone fidate a capirlo e stargli vicino. Se gli dici subito "vai dallo psicologo" è come per dire "chissenefrega se stai male"

Edited by Fantom

Io ti dico quel che penso io, anche se forse altri sul forum non sono d'accordo.

 

hai scritto che è depresso. la depressione è una malattia i cui sintomi sono anche pensieri suicidi.

 

Lo specialista per le depressioni è un medico psichiatra e per curare al meglio una depressione in generale ci vogliono medicamenti e colloqui col terapeuta. Naturalmente deve essere lo psichiatra a fare la diagnosi e dare le medicine se servono come pure a fare colloqui con lui.

 

spesso si preferisce uno psicologo perchè è più facile accettare di andare da uno psicologo rispetto che andare da uno psichiatra o perchè non si vogliono prendere medicamenti e lo psicologo non può prescrirli in quanto non medico. Lo psicologo però può mandare il paziente dallo psichiatra o da un medico se ritiene necessario che il paziente prenda anche medicamenti ma spesso gli psicologi sono contrari per principio agli antidepressivi e spesso i pazienti degli psicologi non ricevono per questo antidepressivi anche se sarebbe corretto che li prendessero.

 

per questo secondo me è più indicato uno psichiatra, se lo psichiatra ritiene che non servono medicine non le prescrive, altrimenti le prescrive.

 

se lui ha la sua vita in giappone e sa parlare inglese o giapponese secondo me forse dovrebbe curarsi in giappone, deve decidere lui se restare in giappone o tornare in italia.

Sinceramente non mi è mai nemmeno passato nell'anticamera del cervello. Forse sono fortunato, perché ho avuto un'adolescenza serena e priva di discriminazioni (anche perché io non ero poi così ferrato riguardo l'argomento). Tuttavia credo spetti molto all'individuo: c'è chi è forte e combatte e chi è fragile e va difeso.

Credo che il consulto di uno specialista PSICOLOGO sia molto importante in situazioni del genere. Ho evidenziato volutamente "psicologo" in quanto non condivido la linea adottata da moltissimi psichiatri, spesso consistente in un uso sbrigativo di farmaci dannosi e che non risolvono assolutamente nulla. Ciò non toglie che in casi estremi il ricorso a determinati farmaci (che in Italia uno psicologo non può prescrivere, non sappiamo come funzioni in Giappone) può comunque essere d'aiuto.

 

Il tuo amico ha un problema non fisico, un malessere interiore per il quale ha bisogno di due cose fondamentali: parlare ed essere ascoltato. In questi casi la presenza di buoni amici è certamente positiva ma è chiaro che uno specialista può essere più incisivo e sapere come procedere, proprio perché competente in materia. Probabilmente non ha torto chi ha scritto che si tratti di una richiesta di aiuto.

@fear88u

 

dare solo medicamenti senza colloqui non trovo sia il massimo, allora trovo meglio colloqui senza medicamenti.

 

da studi però risulta che i risultati migliori nella cura delle depressioni si hanno con una combinazione di colloqui e medicamenti.

Ciao ragazzi, l'altro ieri parlavo con un amico che si trova in una situazione disperata e mi ha detto che gli è balenata spesso l'idea di farla finita ultimamente. Tra la mia faccia incredula e disperata, ovviamente cercavo di dirgli di smetterla di fare questi pensieri e rivolgersi ad uno psicologo quanto prima.

Avete mai pensato al suicidio come via di fuga? Cosa avete fatto in quel caso?

Io dal canto mio, un po' stupidamente ci ho pensato quando ero piùpiccolo, ma ovviamente fu una cosa passeggera e neanche tanto forte da spingermi a farlo (non avrei mai il coraggio e non sono di certo un tipo che ha voglia di suicidarsi).

Come posso aiutare il mio amico? Adesso che ho paura che commetta un gesto estremo, lo sento spessissimo, cerco di vederlo spesso (lavori permettendo).

Ps: l'idea di andare dallo psicologo è fuori questione dal momento che anche lui vive in giappone e non è abbastanza abile da affrontare una seduta dallo psicologo, per questo gli ho anche consigliato di mollare tutto e tornare in italia.

 

Ciao Shadow,

 

Non hai specificato se il tuo amico ci abbia pensato per il fatto di essere omosessuale o altro, (se l'hai scritto dopo, scusa, non ho letto) quindi ti do una risposta sul problema in generale, sì ci ho pensato e conosco persone che ci hanno pensato o che ci pensano tutt'ora.

Ma come te, io non avrei mai il coraggio di suicidarmi, quindi so che non lo farò, però diciamo che il fatto di suicidarsi ha molte motivanti che spingono l'individuo a compiere tale azione. (da Wikipedia: Il suicidio è il gesto autolesionistico più estremo, tipico in condizioni di grave disagio psichico, particolarmente in persone affette da grave depressione e/o disturbi della personalità di tipo psicotico)

 

Tuttavia credo che il tuo amico non si suiciderà, o almeno, non hai descritto bene i motivi per cui vorrebbe farlo, ma il suicidio non è un atto di coraggio, al contrario di quel che ormai è il pensiero comune, quindi se è coraggioso non lo farà.

Il coraggio è affrontare ogni cosa così come ci viene presentata, affrontare i nostri dubbi, le nostre perplessità, i nostri desideri, le nostre delusioni... il suicidio viene visto come un gesto di coraggio certe volte ma è in realtà un gesto di fuga, una sorta di "Non riesco ad andare avanti quindi mi suicidio", ma questa cosa non ha senso, come diceva una mia prof "Esiste una soluzione a tutto tranne che alla morte".

 

Attenzione, io non metto e non metterò mai in dubbio che il tuo amico abbia delle ottime ed esplicite ragioni per volerlo fare, ma se l'ha confessato a te, purtroppo tocca proprio a te il compito di fargli -diciamo così- cambiare idea.

Cerca di fargli capire che la vita è un dono, non una tortura, e vale la pena di essere vissuta, che ogni cosa gli sia capitata puoi aiutare a risolverla al meglio e che non lo abbandonerai per nessun motivo in momenti di questo genere, cerca di fargli capire che ha qualcuno vicino, che non è solo; perché la principale ragione per cui le persone rifiutano come via di fuga il suicidio è proprio per non far stare male le persone che tengono a loro, quindi devi fargli capire che c'è qualcuno che ci tiene a lui, qualcuno che gli vuole bene...

 

Spero di essere stato d'aiuto, buona fortuna :)

Ziogio, grazie per l'intervento. No, non ha problemi relativi alla sessualità. Diciamo che è un periodo nero in campo lavorativo. Questi periodi capitano a tutti, ma lui reagisce peggio di altri. E' molto insicuro, forse dovuto a traumi del passato.

secondo me se i suoi problemi sono in ambito lavorativo la situazione è gestibile. Il lavoro è importante ma non deve essere l'unico centro della vita. le persone cambiano lavoro nel corso della loro vita e lavoro nuovo, vita nuova.

 

peggio sarebbe se ad esempio non riuscirebbe a metabolizzare dei traumi avuti che gli provocano i problemi attuali.

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...