ryan92 Posted January 14, 2013 Share Posted January 14, 2013 Voto: 5- Aspetti tecnici: La realizzazione artistica è suprema. La fotografia è spettacolare, abbacinante di luce. Gli attori sono tutti convincenti e, almeno in un caso, cioé quello del (co?)protagonista Joaquin Phoenix, eccellenti. Allora, dite voi, sei schizofrenico. No no, affatto. Il grosso problema sono regia e sceneggiatura, curate entrambe da PTA. La storia: La trama è labile e tendenzialmente inesistente. Gran parte dei 137 interminabili minuti del film si sprecano a cercare di prevedere (invano) uno sbocco narrativo di qualche tipo. Grosso modo l'azione gira attorno al capo carismatico di una setta mistica che opera negli Stati Uniti dell'immediato secondo dopoguerra. Per caso questi incontra un reduce sciancato e ubriacone senz'arte né parte. Seguono grandi pipponi. Due reali e gli altri metaforici. Un po' di quelli reali riguardano il rapporto del capo della setta con la sua famiglia. Decisamente poco interessante. Gli altri invece sviluppano la relazione tra i due protagonisti, che è il tipico sodalizio che si sperimenta tra psicolabili, ma che nel finale diviene combattuto e forse anche latamente omoerotico. A supporto di questa esile trama, la regia fa quel che può, cioé asseconda i deliri di onnipotenza del guru della setta con piani sequenza impressionistici e larghe inquadrature su insignificanti scene corali. Impressioni: Il film pretende a torto di fornire materiale per la riflessione su un sistema sociale, quello americano, che si dimostra sempre pervio a forme di irrazionalismo. Alcune dotte recensioni vedono nel personaggio del capobastone Lancaster Dodd un riferimento a Ron Hubbard, il fondatore di Scientology. Quel che invece il film dà, oltre che qualche sbadiglio nella parte finale, è una qualche ben assortita carrellata di immagini vivide e scollegate tra loro. Il succo: pallosetto e pretenzioso, si può benissimo evitare Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted January 14, 2013 Share Posted January 14, 2013 Avendo avuto a che fare con delle sette, mi piacerebbe vederlo. Magari aspetto che lo diano in tv e poi do un voto qui. :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ainelif Posted January 14, 2013 Share Posted January 14, 2013 Ma è mica la storia velata di Scientology? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ryan92 Posted January 14, 2013 Author Share Posted January 14, 2013 Alcune dotte recensioni vedono nel personaggio del capobastone Lancaster Dodd un riferimento a Ron Hubbard, il fondatore di Scientology Così dicono alcuni, credo anche il Mereghetti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
italosvevo Posted January 14, 2013 Share Posted January 14, 2013 Voto: 5- Aspetti tecnici: La realizzazione artistica è suprema. La fotografia è spettacolare, abbacinante di luce. Gli attori sono tutti convincenti e, almeno in un caso, cioé quello del (co?)protagonista Joaquin Phoenix, eccellenti. Allora, dite voi, sei schizofrenico. No no, affatto. Il grosso problema sono regia e sceneggiatura, curate entrambe da PTA. La storia: La trama è labile e tendenzialmente inesistente. Gran parte dei 137 interminabili minuti del film si sprecano a cercare di prevedere (invano) uno sbocco narrativo di qualche tipo. Grosso modo l'azione gira attorno al capo carismatico di una setta mistica che opera negli Stati Uniti dell'immediato secondo dopoguerra. Per caso questi incontra un reduce sciancato e ubriacone senz'arte né parte. Seguono grandi pipponi. Due reali e gli altri metaforici. Un po' di quelli reali riguardano il rapporto del capo della setta con la sua famiglia. Decisamente poco interessante. Gli altri invece sviluppano la relazione tra i due protagonisti, che è il tipico sodalizio che si sperimenta tra psicolabili, ma che nel finale diviene combattuto e forse anche latamente omoerotico. A supporto di questa esile trama, la regia fa quel che può, cioé asseconda i deliri di onnipotenza del guru della setta con piani sequenza impressionistici e larghe inquadrature su insignificanti scene corali. Impressioni: Il film pretende a torto di fornire materiale per la riflessione su un sistema sociale, quello americano, che si dimostra sempre pervio a forme di irrazionalismo. Alcune dotte recensioni vedono nel personaggio del capobastone Lancaster Dodd un riferimento a Ron Hubbard, il fondatore di Scientology. Quel che invece il film dà, oltre che qualche sbadiglio nella parte finale, è una qualche ben assortita carrellata di immagini vivide e scollegate tra loro. Il succo: pallosetto e pretenzioso, si può benissimo evitare Non sono un critico, ma mi sento concorde con la tua analisi. A fine proiezione la gente si alza e accorre frettolosamente verso l'uscita. Secondo me manca una qualche descrizione della visione del mondo del "Maestro", che non ha un gran fascino perché più che un folle lucido sembra un folle e basta. Deluso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted January 21, 2013 Share Posted January 21, 2013 Forse se facevano un film su Jonestown era più interessante. A volte la realtà supera la fantasia! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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