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La mia noiosa storia


Hikami88

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Come accennai nel mio topic delle presentazioni è stata proprio una delusione a spingermi ad iscrivermi a questo forum evitando così il baratro della totale solitudine.
Cominciamo dal principio.
Come ho ripetuto fino alla nausea sono un tipo timido. Estremamente introverso. Trovo grosse difficoltà a relazionarmi con gli altri o meglio, a cominciare a relazionare dato che, superato il primo fatidico passo non sento più problemi.
Ho compreso la mia sessualità a 12 anni, quindi mi son precluso molte gioie date dagli "amori adolescenziali" e nonostante qualche goffo tentativo da parte mia, cominciare una storia con un ragazzo era sempre un fallimento totale. A 19 anni, però, ebbi la fortuna di conoscere il mio primo vero amore, un ragazzo conosciuto per puro caso su di un forum paleontologico (ancora paleontologia?! SEI BANALE, HIKAMI!) con il quale ho passato tre meravigliosi anni.
Per motivi che non sto ad elencarvi decidemmo di lasciarci ma nulla di drastico. Infatti, condividendo la stessa passione e la stessa università, ci vediamo ogni giorno e siamo grandi amici.
Nei due anni che seguirono (oramai quasi tre), non ci furono tentativi da parte mia di trovare un altro ragazzo. I motivi sono semplici: non guido, vivo nella periferia del quartiere periferico di una città in provincia di Napoli e non sono dichiarato.
Qualche occasione d'incontro sporadica ci fu ma sempre finita in modo rovinoso.

Fino ad un paio di mesi fa.

Per una PURA coincidenza, il treno che mi avrebbe portato a casa non funzionò; ciò mi costrinse a cambiare carrozza e lì incontrai un mio amico che conobbi ad un Lucca Comics and Games nel 2008 ma che, solo dopo, venni a sapere che vive nella mia stessa città (e zona). In questi anni non ci siamo frequentati, giusto qualche occasionale incontro con saluto e chiacchierata di routine, così cominciamo a parlare del più e del meno. Sapevamo di essere gay entrambi, quindi potei parlare in libertà di tutto quello che ci eravamo persi e alla discesa dal vagone ci scambiamo i contatti Facebook e lui mi chiede, nel caso fossi uscito col mio gruppo, di chiamarlo, così sarebbe venuto con noi.

Cominciamo quindi a chiacchierare e ad uscire e, nonostante un primo dissapore cominciamo a costruire su una bella amicizia.
Io però comincio a rendermi conto che lui mi piace molto più di un "semplice amico", quindi, dopo avergli confidato il mio opprimente stato di solitudine, prendo coraggio e gli chiedo di uscire con me. Lui accetta. Sono al settimo cielo e quella sera stessa ci incontrammo. Andammo a mangiare un boccone e poi un gelato. Ci sporchiamo amichevolmente il muso dell'altro con il proprio gelato e alla fine rientriamo in auto per tornare a casa. Mentre lo aiuto a ripulirsi la faccia il nostro sguardo s'incrocia e tra l'indecisione di entrambi alla fine di baciammo.
Dio, non baciavo qualcuno con la stessa passione da anni... finalmente intravedevo una luce alla fine di quel maledetto labirinto di solitudine nel quale mi ero perduto da due interminabili anni. Dopo tantissimi altri meravigliosi baci lui mi confessa che gli piacevo già da prima, che ero l'unico il quale, baciandomi, non gli avevo ricordato l'ex e che non si era fatto avanti per paura di rovinare l'amicizia. E lì mi sciolgo: i sentimenti che provavo per lui erano ricambiati! Mi si prospettava davanti una vita nuova, ero prontissimo anche a fare coming out!
Il giorno successivo lo contatto per dirgli che mi ero dimenticato i guanti nella sua macchina e lui mi dice che voleva pensarci un po' su riguardo noi due e, al prossimo incontro, non dovevano esserci baci. Ovviamente ci resto male, ma un po' me lo aspettavo: se non me ne era mai andata bene una, perché sarebbe dovuta andare bene ora?
Ci rivedemmo qualche giorno dopo, io gli regali un cappello che voleva tanto e lui ne fu contentissimo. Vedere il suo volto sorridente e sapere che stavo per perderlo mi fece star male: avevo oramai intuito che quel secondo appuntamento era stata una pessima idea. 
Andammo a bere qualcosa e ci fermammo al porto. Lì mi chiese se volessi ascoltarlo cantare, ovviamente, non potei rifiutare: GROSSO errore. Cominciò a cantare "Home" di Bublé.
Fu una pugnalata al cuore per me.
La sua voce, i suoi movimenti, la sua silouette illuminata in contrasto con il mare scuro dietro di lui... avrei voluto prenderlo e baciarlo con tutta la mia passione, dirgli quanto fosse bello e quanto mi stava facendo sentire bene. E invece restai lì, incantato, pensando solo che avrei dovuto rispettare la sua scelta.
Al ritorno in auto lui mi dice di non essere pronto per una nuova relazione, di pensare ancora al suo ex e di non aver sentito tra noi due "quel click che sentivo io".

Al sopracitato "click" io sentii un "crack". 

Mi faccio coraggio, accetto la sua decisione e decidemmo di restare amici. Al cancello di casa mia io lo abbraccio, nel sollevare la testa le nostre labbra si sfiorano. Lui non si allontana. Gli imploro di spostare le labbra perché io non ci riuscivo ma lui in tutta risposta mi dice di lasciarmi andare, di ascoltare i miei istinti.

Non reggo.

Infrango la promessa e lo bacio.
La speranza divampò nel mio cuore, mi sentivo di nuovo e finalmente VIVO.
Lì però nacquero le domande. Perché l'ha fatto? Cosa voleva dirmi con quell'ultimo bacio? Volevo delle risposte ma su internet aveva cambiato atteggiamento: era freddo, distante, se non lo contattavo io lui non lo faceva.
Non era da lui. Provo a chiedergli spiegazioni ma lui ribadisce che vuole restare amico.

Che devo voltare pagina.

Ma allora perché baciarmi?! Cosa diavolo stava succedendo?!
Sotto consiglio di amici chiedo di rivederlo per mettere la parola fine alla questione. Quella sera non andiamo neanche a prenderci qualcosa e ci fermiamo per strada per parlare. Lui fermo e convinto che non ci poteva essere una relazione tra di noi che non fosse mera amicizia, che non sentiva le stesse cose che provavo io. Gli chiedo allora del perché mi avesse baciato ma lui mi fa notare che fui IO a baciarlo. 
In quel preciso istante il mondo mi crollò sotto i  piedi. Ero DAVVERO arrivato al punto di CREDERE di essere stato baciato? In un primo momento tento di controbattere ma lui era determinato, convinto di quello che diceva! Non ci capivo più niente... comincio a farmi domande: perché la prima volta ha accettato di uscire con me? Lo ha fatto per mera pietà? E' stato davvero sincero? Oppure mi sono inventato tutto come ho fatto con l'ultimo bacio? Ho attacchi di panico... comincio a piangere e a rendermi conto che quella luce che avevo visto nel labirinto era solo un maledetto fuoco fatuo.

Ero di nuovo lì, completamente solo...

Sono stato male per un po' di giorni ma oramai la "cotta" nei suoi confronti mi è passata e siamo rimasti amici, anche se lo sento davvero distante. Ora capiso cosa intendeva con "rovinare l'amicizia"...
Quello che è rimasto però è l'incolmabile senso di solitudine che ha ricominciato ad attanagliarmi il petto ogni giorno. Ed ora lo sento più forte.
Io ho sempre odiato la rete per "cercare incontri", ma oramai non vedo altra soluzione... 
Vi chiedo dunque umilmente perdono per il poema appena scritto e vi chiedo consigli su come fare a superare questo maledetto periodo.

Grazie mille per tutta la disponibilità ^^

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Ciao ragazzo, :)..... hai scritto un poema? Ma lo sai che scrivono interi libri sull'amore? Mi ricordi Irene, la protagonista del libro che sto leggendo. Anche lei ha ricevuto una grossa delusione. Ma ha deciso dop un peiodo di riflessione interiore di andare avanti. Capire cosa lei voleva veramente dentro di se. E alla fine dopo un lungo ma meritato periodo ha trovato quello che cercava

Per ora Sfogati con altri ragazzi, vai a ballare, usa il condom!

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Credo di essere la persona meno adatta a dare consigli a proposito di questo argomento però credo alla luce delle mie passate e recenti esperienze che dovresti prima lavorare su questo senso di solitudine e poi cercare di "aprirti al mondo". Nessuno, ripeto "NESSUNO", potrà mai colmare quel senso di perdita, di incomprensione, di piacevole ed insieme struggente malinconia. Quella sensazione di essere "soli al mondo"....alieni, quella fame di affetto che nonostante di provenga da chiunque...da tutte le persone della tua vita, ti sembra sempre poco perchè ciò che desideri è l'AFFETTO DI UNA SOLA PERSONA.

Dovresti cominciare a capire che non sei solo, perchè in fondo c'è già un amico su cui contare: TE STESSO. Quando sarai capace di vedere oggettivamente la luce e le ombre della tua vita, potrai avere la forza ed il coraggio di compiere quelle scelte che potranno permetterti di essere felice. Di ottenere ciò che desideri. Perchè alla fine la felicità è una SCELTA. La scelta di saper accettare ciò che si è, di saper combattere...di predisporsi alla gioia ed al dolore. Tutto quà. (non so se sono stato chiaro, ma ci ho provato!!!!)

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Ciao Hikami, bello il tuo topic, lungo ma intenso. Credo sia importante distinguere due elementi fondamentali: la vicenda con questo ragazzo da un lato e il problema personale che porti con te.

 

Riguardo al primo, mi sembra di fare retorica dicendo che si tratta di atteggiamenti che, purtroppo, non sei il primo né l'ultimo a sperimentare. Secondo me c'è davvero molta gente confusa che illude se stessa e nella loro illusione, purtroppo, trascina anche gli altri arrecando per questo sofferenza. Quello che non capisco è la bipolarità dei suoi atteggiamenti: la sera, in auto, dice che nutriva un forte interesse già da tempo nei tuoi confronti, di averti baciato senza pensare al suo ex. Il giorno dopo cambia versione e si rende conto di averti detto un cumulo di stronzate. Evidentemente il tipo deve chiarisi le idee e, credimi, ce ne sono tanti che dovrebbero farlo prima di dare un appuntamento a qualcuno.

 

Per quanto riguardo il secondo punto, quello a mio avviso più importante, mi vengono in mente tante e tante cose. Ognuno di noi ha un suo temperamento, un suo carattere, una sua fisionomia interiore, e questo inevitabilmente crea soggetti molto differenti. Tra questi, vi sono coloro che per natura avvertono e vivono più intensamente questa solitudine interiore. A me pare di aver capito, infatti, che il tuo non è tanto un problema di coming out (o forse non solo quello). Bisognerebbe capire quanto ciò possa essere determinante poiché essere trasparenti con il mondo circostante (cioè con le persone cui vogliamo davvero bene) è importante per vivere serenamente. Ma al di là del coming out, credo occorra un migliore rapporto con te stesso. Una cosa, però, mi preme dirti. Chi sa di aver sbagliato, per qualunque motivo possa averlo fatto, tende a scaricare sempre sull'altro la colpa. Non credo tu abbia avuto visioni, al punto da credere che sia l'altro a voler baciarti. Pertanto, cerca di stare sereno con te stesso, di vivere con maggiore libertà la tua vita e tutto quanto la caratterizza e di avere maggiore stima e fiducia in te stesso.

 

Per quanto ci si illuda e si possa mentire, vivere non è facile. Però così aumenti drasticamente le difficoltà proprie della nostra esistenza. DEVI REAGIRE!

 

In bocca al lupo!

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Innanzitutto vi ringrazio tutti per le belle risposte^^

Per ora Sfogati con altri ragazzi, vai a ballare, usa il condom!

Il problema qui è che non sono il tipo che si comporta in questa maniera. Per darti un esempio, dopo tutta questa cagnara pubblico un annuncio su di un sito d'incontri. Non l'avessi mai fatto: dopo due giorni cancello l'annuncio e chiamo in lacrime una mia amica.
A me piacerebbe conoscere gente in maniera "normale", come fanno tutti, che ne so... un locale, durante un convegno, a teatro... Inoltre, anche se volessi, ci sono i problemi di cui ho parlato nel topic...
Lo so, forse esagero e mi tarpo le ali da solo... ma ho il terrore di "ghettizzarmi" da solo.


 

Dovresti cominciare a capire che non sei solo, perchè in fondo c'è già un amico su cui contare: TE STESSO. Quando sarai capace di vedere oggettivamente la luce e le ombre della tua vita, potrai avere la forza ed il coraggio di compiere quelle scelte che potranno permetterti di essere felice. Di ottenere ciò che desideri. Perchè alla fine la felicità è una SCELTA. La scelta di saper accettare ciò che si è, di saper combattere...di predisporsi alla gioia ed al dolore. Tutto quà. (non so se sono stato chiaro, ma ci ho provato!!!!)

 

 

Pertanto, cerca di stare sereno con te stesso, di vivere con maggiore libertà la tua vita e tutto quanto la caratterizza e di avere maggiore stima e fiducia in te stesso.

 

Per quanto ci si illuda e si possa mentire, vivere non è facile. Però così aumenti drasticamente le difficoltà proprie della nostra esistenza. DEVI REAGIRE!

questo lo so, e anzi, sono sicuro che supererò anche questa situazione: se l'ho fatto con la perdita del mio primo amore durato tre anni con la persona migliore che abbia mai conosciuto sotto tutti i punti di vista, allora posso superare tutto. ^^

Il problema è che sono stanco di vivere nel futuro, di attendere il "giorno migliore", di dirmi che dopo la tempesta c'è l'arcobaleno... so che prima o poi arriverà ma vorrei tanto vederlo oggi quest'arcobaleno...

 

 Quello che non capisco è la bipolarità dei suoi atteggiamenti:

E' ciò che ho pensato anche io... per questo sono sempre più convinto che il primo appuntamento sia stato per pietà nei miei confronti e che la passione non era altro che mera voglia sessuale...

 

 

 A me pare di aver capito, infatti, che il tuo non è tanto un problema di coming out (o forse non solo quello). Bisognerebbe capire quanto ciò possa essere determinante poiché essere trasparenti con il mondo circostante (cioè con le persone cui vogliamo davvero bene) è importante per vivere serenamente.

Non so quanto sia effettivamente determinante, ma stavo davvero seriamente pensando di farlo: sarebbe comunque un peso in meno da sopportare...

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Per quanto riguarda il tipo: come detto nel commento precedente, gente che ha bisogno di schiarirsi le idee ce n'è tanta. Però il tuo problema principale rimane il senso di solitudine. Mi domando perché hai scritto nei dettagli la storia con questo ragazzo? Ti è passata realmente la cotta?

Riguardo al senso di solitudine, poco c'è da dire che alle volte è persino piacevole piangersi addosso, dato che volentieri il pensiero struggente di essere solo e non poterci fare niente attanaglia pure me. Però quando ci stanca si può sempre uscire, ampliare le proprie amicizie, conoscere altre persone. I gay non si conoscono solo nei club o su grindr, c'è qualche circolo nella tua città? Vai all 'università

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Come "si legge" che sei napoletano xDxD  infatti se non lo fossi stato non avrei manco letto sto benedetto romanzo rosa :asd: alla fine ti sei scottato da solo xD ricorda morto un papa se ne fa un altro! 

 

ps: un riassunto no eh? <_< 

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Ciao, se la cosa può consolarti io ci continuo a capitare in queste situazioni! :D Comunque, so che è difficile, ma cerca di voltare pagina. Continuando a pensare a lui le cose si complicano secondo me (so che è difficile perchè se ti piace...). Ricordati che non sei solo, quando ti senti così esci con gli amici, perchè più rimani li a pensarci più ti sentirai solo davvero. In bocca al lupo!

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Ci sono diversi utenti di Napoli e dintorni che non hanno fatto CO

e non amano i siti di incontri o i locali, o comunque tutto ciò che è

gay in senso lato....

 

Quanto alla timidezza-introversione, invece, ti aiuterebbe moltissimo

fare CO andare in locali gay e trasformare la tua omosessualità in un

motivo per arrovesciare certe chiusure della tua personalità ( non indifferenti 

al tuo essere gay ovviamente )

 

in ogni caso in bocca al lupo

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La tua storia non è affatto noiosa!! Non hai idea di quanto mi ci ritrovo in quello che hai scritto! Ho avuto un esperienza simile alla tua (anzi più d'una) e a volte sento la tua stessa solitudune interiore. Purtroppo non posso esserti d'aiuto perchè ognuno reagisce alle situazioni in modo diverso, io personalmente cerco sempre di pensare a quel che di bello ho: la famiglia e gli amici! Nonostante abbia i miei momenti di crisi ogni tanto, mi rendo conto di non essere solo! Non ti scoraggiare, alla fine di stupidi ragazzi bipolari non te ne fai nulla, io preferisco stare solo piuttosto. 

un abbraccio 

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Sono molto più giovane di te, però penso in parte di potermi immedesimare nel fatto di vedere "la luce nel labirinto".

So di essere bisessuale (principalmente gay) da due anni, da quando ne avevo 12 e mi ero preso una cotta per un mio compagno di classe e per quelli che dicono che sono troppo giovane per saperlo si aggiustino, perché non ho intenzione di non stare con un ragazzo solo perché "devo aspettarne di essere sicuro", e allora perché non si aspetta di sapere se si è etero?


Comunque, mi sono convinto di voler stare con un ragazzo quando ho avuto una relazione con un ragazzo coetaneo, ci siamo visti una sola volta ma sono stato benissimo... diciamo che forse era la mia luce?

Cioè, non è tanto il tuo amico secondo me, ma il fatto che tu ti sia sentito apprezzato per una volta da un ragazzo talmente tanto da essere stato insieme a lui...

 

Penso tu sia semplicemente molto depresso da questa cosa perché anche le cotte non passano in fretta, soprattutto se lo vedi ogni giorno e siete amici, perché se non lo vedi mai prima o poi riesci a capire che nessuno potrà mai aiutarti a incontrarlo ma abitate vicini...

Non deprimerti, sii sincero con te stesso e soprattutto con lui, forse è vero lo hai baciato tu, e quindi? perché lui ha accettato?

 

So di non essere stato d'aiuto, scusami, ma è quello che mi è venuto in mente ora, siamo con te, forza ;) 

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Premesso che, da quanto ci narrii, si capisce che il tizio era poco serio, se non addirittura bipolare, tu ci dici che non guidi, che cercare ragazzi nella rete non ti piace, e che non frequenti locali gay...non per essere cinico, ma se aspetti che il principe azzurro venga a bussarti alla porta di casa mi sa che invecchierai solo.

Esci dal tuo guscio, renditi indipendente, anche procurandoti un mezzo di locomozione privato, chatta, vai nei locali:  conoscere persone-fregatura fa parte del rischio del gioco, ma, come si dice, chi non risica non rosica.

Edited by ben81
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Be' nella tua storia ci si possono rivedere molte persone sia per la questione 'luci&ombre' sia  per le questione 'il tipello'.

 

 Sento di poter fare alcune  considerazioni :

 

  1) E' stato scorretto?! Forse.Probabilmente non hai travisato nulla di quel che ha detto o di quel che ha fatto, tuttavia al cuore non si comanda (se è vero) che non ha ancora dimenticato il suo ex,è meglio che le cose siano finite prima di iniziare. Chi non chiude col proprio passato, non può iniziare qualcosa di veramente nuovo e bello. Ha fermato le cose prima che potessero andare oltre e rovinare definitivamente la vostra amicizia.

 

  2)Non si può stare bene con gli altri se prima non si sta bene con se stessi: E' difficile trovare un equilibrio interiore, è difficile amarsi per come si deve, è difficile prendersi cura di sè ma è necessario affinchè , se si riescesse a costruire qualcosa, questa cosa sia autentica. Inizia dalle cose più semplici e le cose miglioreranno da sole

 

 3)So bene cosa vuol dire vivere in un quartiere sperduto e non avere un mezzo di locomozione proprio. Ma non abbatterti, non chiuderti o precluderti nulla, frequentare la chat non vuol dire diventarne dipendenti, andare in dei locali gay non è il male primordiale: Fai nuove esperienze. Dici di voler conoscere ragazzi in modo normale, la chat è l'approccio iniziale, non quello definitivo: ci messaggi un po'..poi ci si incontra  e se c'è qualcosa... le cose verranno da sè ..senza imposizioni, senza film o pippe mentali.

 

Ribadisco prenditi cura di te, e non andare in depressione se hai un rifiuto o qualche flirt va male:  Alla fine ci ha perso lui ! =)

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Vi ringrazio tutti per le belle parole di conforto: mi sono davvero di grande aiuto^^
 

ps: un riassunto no eh?  <_<
Mi domando perché hai scritto nei dettagli la storia con questo ragazzo?

Un po' per sfogo, po' per essere il più chiaro possibile. Ma alla fin fine, a meno di miracolosi rinsavimenti da parte sua, non provo ciò che provavo prima.
 

 

 I gay non si conoscono solo nei club o su grindr, c'è qualche circolo nella tua città? Vai all 'università

Qui è la cosa divertente: nella mia città non ci sono circoli o locali (che comunque mi sarebbero difficile da raggiungere)!
E la vuoi sapere una cosa ancora più buffa? All'uni praticamente ci vivo e nonostante qui io mi sia dichiarato (per vivere in maniera serena almeno la passione della mia vita), non ho conosciuto nessuno "come me".
Certe volte credo che l'universo si diverta a percularmi...


 

 comunque tutto ciò che è gay in senso lato....

Non è che odi il "mondo gay" anzi, se ne avessi la possibilità frequenterei volentieri un arcigay.
E' solo che mi mette ansia il frequentare qualcuno di cui non mi possa fidare almeno un po'...


 

ti aiuterebbe moltissimo

fare CO andare in locali gay e trasformare la tua omosessualità in un

motivo per arrovesciare certe chiusure della tua personalità

su questo sono d'accordo... stavo infatti seriamente pensando di farlo a breve (anche stasera nel caso uscissi).


 

ma se aspetti che il principe azzurro venga a bussarti alla porta di casa mi sa che invecchierai solo.

Nulla di più vero, purtroppo XD


 

E' stato scorretto?! Forse.Probabilmente non hai travisato nulla di quel che ha detto o di quel che ha fatto, tuttavia al cuore non si comanda (se è vero) che non ha ancora dimenticato il suo ex,è meglio che le cose siano finite prima di iniziare. Chi non chiude col proprio passato, non può iniziare qualcosa di veramente nuovo e bello. Ha fermato le cose prima che potessero andare oltre e rovinare definitivamente la vostra amicizia.

Aspetta, io non gli biasimo nulla e certamente non lo odio, anzi, come hai detto tu, meglio finirla subito che andare avanti inutilmente.
Avevo dimenticato di aggiungere che l'ultima serata in cui ci vedemmo mi confidò anche di aver smesso di pensare al suo ex, quindi il problema fra noi due non era quello.
E questo è uno dei tanti fattori per cui penso che il primo appuntamento sia stato accettato solo per "farmi contento"...


 

Dici di voler conoscere ragazzi in modo normale, la chat è l'approccio iniziale, non quello definitivo:

Vorrei anche provaci ma non ho idea da dove cominciare...

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