Giacinto Posted January 18, 2013 Share Posted January 18, 2013 Dei cento e ottanta giorni appesi ad una croce ne restano i rimpianti di mani nascoste sotto tavoli di legno a cercarsi rubavano tremori. Ingoiai fiero le tue ansie fitto tra le dita e lo sterminio della folla intorno nella mosca cieca di parole gettate ai sordi a supplicarti la pelle e il respiro. Non conoscevo altro che il sole e tu mi insegnasti a mordere falene lo scavare di fosse profonde quel plasmare le macchie estese a parlare della pece di un abbraccio Lo sfioro casuale di ricatti sussurrati erano pane amaro imboccato al pianto rigurgiti soffocati di pene ammaestrate. E la terra nuda della solitudine ormai nostra evocava l'ampiezza di un manicomio abbandonato. Allo schianto delle tue spalle al muro balbettasti a braccia aperte: dimostramelo. Giacinto 2012 Link to comment Share on other sites More sharing options...
SaintJust Posted January 20, 2013 Share Posted January 20, 2013 Visto che l'hai postato anche in un altro topic qui chiudo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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