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Pannella: accogliamo l'invito di Storace Per il Lazio, patto con Destra e Pdl


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Da ventenne a (quasi) settantenne!

Caspita! Non ci avevo pensato... E bhé, mica male.. :D

Mah, mi pare che qua la gente più che far politica stia giocando al mercante in fiera.

E tanto a loro cosa frega? L'importante è la poltrona, e le alleanze possono dare speranze anche a chi non conta niente (o quasi)..


Sai qual'è il problema di Sel? La sua coalizione che in fatto di coerenza non è particolarmente migliore del signor Hood. Ho conosciuto candidati di Sel ben motivati e desiderosi di fare qualcosa di positivo, buona parte di quel partito attira a se persone capaci e intenzionate, tuttavia a livello nazionale è un altro discorso ed il capo di coalizione che è stato scelto dal tuo tanto amato voto utile è il peggiore che una sinistra europea potesse immaginarsi.
Ci sto pensando, comunque.

Sono d'accordo.. Gli "amici" di Vendola sono la sua rovina. Ma quantomeno sono amici che, varie Binetti e Bindi a parte, ancora ancora rappresentano una certa posizione politica...

Mica come la storia.. fortunatamente non andata in porto.. del Pannellone...

Nei miei sogni più spinti avrei visto un'associazione tra vendola movimento 5 stalle e radicali a portare al paese una ventata di riforme d'ordine sociale.

Ovviamente ciò è impossibile (i radicali sono dei pazzi, vendola striscia e lecca l'intera associazione pontificia et simili e 5stalle è un movimento di pecorari -  scherzo!!)

Te la ricordi questo pezzo, di quando ancora Frankie HI-NRG MC faceva canzoni intelligenti?

 

Sai qual'è il problema di Sel? La sua coalizione che in fatto di coerenza non è particolarmente migliore del signor Hood. Ho conosciuto candidati di Sel ben motivati e desiderosi di fare qualcosa di positivo, buona parte di quel partito attira a se persone capaci e intenzionate, tuttavia a livello nazionale è un altro discorso ed il capo di coalizione che è stato scelto dal tuo tanto amato voto utile è il peggiore che una sinistra europea potesse immaginarsi.

Ci sto pensando, comunque.

 

Ma la coalizione ha sottoscritto un programma in cui c'è scritto:

 

l’impegno a perseguire il contrasto verso ogni violenza contro le donne e a una legge urgente contro l’omofobia

 

Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico.

http://www.partitodemocratico.it/speciale/cartadintenti/documenti/cartaintentiitaliabenecomune.pdf

 

Bersani in ogni appuntamento pubblico ha sostenuto la necessità di approvare una legge in tal senso.

 

Per altro vorrei ricordare che questa coalizione ad esempio rispetto a quella del 2006 è molto più omogenea e compatta e non ha più al suo interno:

-Mastella e l'Udeur.

-La Binetti e i Teodem.

 

Poi una volta che un omosessuale ha di fronte la possibilità di votare un partito con un leader omosessuale dichiarato come Vendola e il cui partito ha nel suo programma e nel suo statuto di partito non solo le unioni civili e la legge anti-omofobia ma anche i matrimoni omosessuali:

 

• L'estensione della legge Mancino contro ogni forma di discriminazione motivata da orientamento sessuale e identità di genere.

• Riconoscimento e tutela delle coppie di fatto a prescindere dal genere delle/dei conviventi.
• Possibilità per le persone, nel quadro di un effettiva parità di diritti, di scegliere liberamente con chi contrarre matrimonio indipendentemente dal genere dei contraenti.
 
Più gayfriendly di così non sò...
 
Se non sfruttiamo la situazione favorevole attuale non so quando ci ricapiterà.
Edited by Sbuffo
privateuniverse

ma infatti, Zingaretti aveva solo chiesto di fare fuori quei due poveracci di Berardo e di Rossodivita, i consiglieri radicali che si sono fatti un culo come un secchio per far emergere i furti perpetrati da destra e sinistra alla regione Lazio e che con il loro lavoro permetterano allo stesso Zingaretti di diventare da fratello del commissario televisivo a presidente della Regione Lazio, vi pare niente? ma che fratello di commissario ingrato

loro dovevano essere fatti fuori, mentre gli ex consiglieri della regione Lazio del Pd sono stati fatti fuori per finta, dato che sono tutti riposizionati in posti sicuri nelle liste per il Parlamento e il Senato

la verità vera è che i radicali hanno rotto i coglioni soprattutto al PD, che si comporta esattamente come gli altri, solo che da tempi immemorabili sostiene di essere "diverso" (la famosa diversità comunista) e qualcuno ancora gli crede

 

Indubbiamente l'azione di Berardo e Rossodivita è stata molto meritoria, anche se pure loro hanno utilizzato l'aumento dei fondi stanziato per i gruppi al consiglio regionale.

 

Mi limito a fare due osservazioni.

 

Prima osservazione. Nel 2008 fu il PS a subire un diktat del PD veltroniano. Come condizione per potersi alleare con lo stesso PD e con Di Pietro fu detto loro di non presentare la propria lista (che, essendo l'unica sotto il 2 per cento facente parte di una coalizione, avrebbe potuto far eleggere qualche parlamentare). Il PS si rifiutò e fu escluso dalla coalizione; ma non per questo si alleò con Berlusconi. Si presentò da solo, ottenne l'1,0 per cento dei voti alla Camera e lo 0,9 al Senato e restò escluso dal parlamento.

Peraltro, i suoi ex alleati pannelliani, senza proferire parola nei riguardi dell'esclusione di coloro che, due anni prima, avevano consentito a Pannella di rientrare in parlamento permettendone l'inclusione nella coalizione di csx, accolsero allegramente l'invito del PD a presentare loro candidati nelle liste del PD sottoscrivendo accordi che, se non erro, prevedevano, tra l'altro, l'impegno di seguire la disciplina del gruppo del PD.

Sappiamo tutti com'è andata a finire.

 

Seconda osservazione. Così come non posso aspettarmi di rimanere amico di una persona che insulto, o di mantenere una relazione con una persona che tradisco, non posso certo pretendere che vengano a cercarmi alleati ai quali ho fatto lo sgambetto. @@Sbuffo ha già ricordato comportamenti discutibili dei pannelliani in parlamento in questa legislatura, quando rientrarono in aula per non far mancare il numero legale, o come si è comportato Beltrandi in commissione di vigilanza. Discorso analogo vale anche per Di Pietro, che ha fatto la guerra al PD in questi ultimi mesi per poi offrire un'alleanza quando i sondaggi, dopo la puntata di "Report" su Di Pietro, l'hanno dato in crollo verticale.

Mettersi con l'avversario per far dispetto a un ex amico è la manifestazione di un atteggiamento bilioso e stizzoso, non una posizione politica.

privateuniverse
Sai qual'è il problema di Sel? La sua coalizione che in fatto di coerenza non è particolarmente migliore del signor Hood. Ho conosciuto candidati di Sel ben motivati e desiderosi di fare qualcosa di positivo, buona parte di quel partito attira a se persone capaci e intenzionate, tuttavia a livello nazionale è un altro discorso ed il capo di coalizione che è stato scelto dal tuo tanto amato voto utile è il peggiore che una sinistra europea potesse immaginarsi.

Ci sto pensando, comunque.

 

E' legittimo essere scettici; e non solo sulla coalizione, anche su SEL e su Vendola. Non bisogna mai firmare cambiali in bianco.

 

Ma mi concederai che, le pagliuzze, su questa e su altre tematiche, della coalizione PD-SEL (il cui leader è stato scelto con elezioni, sia chiaro), diventano vere travi in qualsiasi coalizione di destra, per di più se guidata da Storace.

Edited by privateuniverse
Mettersi con l'avversario per far dispetto a un ex amico è la manifestazione di un atteggiamento bilioso e stizzoso, non una posizione politica.

 

a me pare che il tuo discorso, in certi punti anche condivisibile (ad esempio sono d'accordo che i radicali hanno sbagliato clamorosamente a prendere quei finanziamenti alla regione Lazio), non colga il senso del mio intervento che voleva essere anzitutto una feroce critica al PD, un partito che non ha assunto o espresso una posizione politica seria e DI SINISTRA da tempo immemorabile

a quelli del PD piace sempre puntare il ditino contro qualcuno, ma cosa pensi il PD dei maggiori problemi del paese non è dato sapere, ormai vivono di "proclami di principi" che si nutrono della loro presunta integrità morale

a me non serve essere rassicurato sulla mia "purezza politica" votandoli, ma pare che c'è ancora qualcuno in Italia che guardi a questi personaggi come al "sol dell'avvenire": auguri a lui e agli altri

Edited by conrad65
:asd:

 

radicalistorace_valigiablu1.jpg

 

 

wunderschon.

 

 

Ad ogni modo concordo con voi: è motivo di grande perplessità che Francesco Storace si sia mescolato con un politicante impresentabile della prima repubblica come Marco Pannella  (come vedete ci sono punti di vista diversi sulla stessa questione...)

privateuniverse
a me pare che il tuo discorso, in certi punti anche condivisibile (ad esempio sono d'accordo che i radicali hanno sbagliato clamorosamente a prendere quei finanziamenti alla regione Lazio), non colga il senso del mio intervento che voleva essere anzitutto una feroce critica al PD, un partito che non ha assunto o espresso una posizione politica seria e DI SINISTRA da tempo immemorabile

a quelli del PD piace sempre puntare il ditino contro qualcuno, ma cosa pensi il PD dei maggiori problemi del paese non è dato sapere, ormai vivono di "proclami di principi" che si nutrono della loro presunta integrità morale

a me non serve essere rassicurato sulla mia "purezza politica" votandoli, ma pare che c'è ancora qualcuno in Italia che guardi a questi personaggi come al "sol dell'avvenire": auguri a lui e agli altri

 

Purtroppo ho qualche esperienza di cosa significhi trattare a un tavolo di coalizione per conto di un piccolo partito.

 

Come spesso accade per i rapporti interpersonali, I rapporti politici, all'interno di una coalizione di alleati, sono fatti, allo stesso tempo, di collaborazione e di competizione, di appoggio e di critica. Quando in una coalizione ci sono partiti grandi e partiti piccoli, i partiti grandi devono capire che non possono sempre appellarsi ai rapporti di forza e i partiti piccoli devono capire che non possono sempre pretendere di imporre i loro punti di vista a chi ha dieci volte i voti che hanno loro. Certo, né il partito grande, né il partito piccolo possono pensare di tirare calci negli stinchi e poi pretendere che la controparte dimentichi tutto sotto elezioni.

 

Quando si fa un'alleanza bisogna stare attenti a non tirare troppo la corda. Prendiamo il caso dei rapporti a livello nazionale tra il PD e Di Pietro: Di Pietro ha fatto cinicamente la guerra al PD per atteggiarsi a oppositore intransigente; il risultato è che, quando le elezioni si sono avvicinate e il partito di Di Pietro è crollato nei sondaggi a causa del servizio di "Report", Di Pietro ha bussato alla porta del PD per entrare in coalizione e la porta gli è stata, giustamente e comprensibilmente, sbattuta in faccia. Di esempi del genere se ne possono fare tanti, ma me li risparmio per non dilungarmi.

 

Per i pannelliani alla Regione Lazio sta accadendo qualcosa di simile. Non si può fare i solisti per tutta una legislatura e poi, all'avvicinarsi delle elezioni, pretendere di essere rimorchiati dallo stesso partito che, fino al giorno prima, è stato oggetto di pesanti critiche. Ci sarà pure un motivo se Pannella da trent'anni non finisce mai una legislatura dalla stessa parte dalla quale l'ha cominciata? Da parte sua sono trent'anni che sento sempre gli stessi discorsi: se i rapporti si sono guastati è sempre colpa degli altri, che non avrebbero rispettato i patti, e questo viene sempre addotto a buon motivo per giustificare i funambolismi più spregiudicati. Qualche precedente? L'alleanza con Craxi alla metà degli anni Ottanta (contro i magistrati) e poi la sua rottura dopo il referendum del 1987, l'alleanza con PRI e PLI alle europee del 1989 (in funzione anticraxiana) e poi la sua rottura, i flirt con il PDS tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta e poi la sua fine, il sostegno alla candidatura di Scalfaro alla presidenza della repubblica nel 1992 e poi le critiche feroci nei suoi confronti, l'alleanza con Berlusconi nel 1994 e la sua rottura l'anno dopo, l'alleanza con gli SDI nel 2006, con la presentazione della Rosa nel Pugno, e poi la sua rottura, l'alleanza con il PD nel 2008 e poi la sua rottura. Ogni volta, alleanze spregiudicate (una spregiudicatezza che Pannella rivendica, perché lui ha sempre detto di considerare partiti e alleanze semplici veicoli per promuovere le posizioni che, di volta in volta, gli stanno più a cuore) e rotture con lanci di piatti (la rottura dell'alleanza con Berlusconi nel 1995, dopo aver incassato la nomina della Bonino a commissario dell'UE, fu accompagnata da una causa vinta da Pannella con tanto di risarcimento miliardario), seguite da alleanze di segno opposto subito dopo: prima con Craxi e poi intransigentemente contro, prima contro i comunisti e poi a fianco in funzione ostile agli alleati socialisti di un tempo, poi di nuovo contro il PDS e il centrosinistra con Berlusconi, poi contro anche Berlusconi, di nuovo a favore del centrosinistra (nel 2006), a fianco dei socialisti, poi scaricati nel 2008 a favore del PD e di nuovo contro il PD a cercare l'alleanza prima con Monti e poi con Storace.

 

Siccome i politici non sono del tutto idioti non si può fare politica in questo modo, e questo non è fare politica; con i piagnistei e le rivendicazioni, in politica come nella vita, non si va lontano; e neanche con il "chiagni e fotti". Purtroppo Pannella e i suoi non sono alleati affidabili per nessuno; quindi non c'è da stupirsi se devono subire diktat.

 

Ma, allo stesso tempo, proprio perché, come giustamente dici tu, non si deve credere incondizionatamente alla purezza politica di nessuno, questo non può giustificare qualsiasi giravolta.

Edited by privateuniverse

ricostruzione puntuale e molto accurata su cui non ho nulla da contestare: si tratta di una resa dei conti tra PD e Radicali, che poi la si legga da una parte come giustificata dai comportamenti e dall'altra come una sorta di "epurazione stalinista" il risultato non cambia

capisco anche che in politica contino soprattutto i proclami, però trovo indigesto il moralismo del PD, che applica agli altri la regola del rinnovamento con il bilancino in mano, fa finta di applicarla in casa propria ma poi nasconde sotto le ampie connivenze di un inutile giornalismo da agenzia ANSA la promozione generalizzata della propria classe politica regionale

tutti via dalla regione, si capisce.... ma per andare in Parlamento

privateuniverse
ricostruzione puntuale e molto accurata su cui non ho nulla da contestare: si tratta di una resa dei conti tra PD e Radicali, che poi la si legga da una parte come giustificata dai comportamenti e dall'altra come una sorta di "epurazione stalinista" il risultato non cambia

capisco anche che in politica contino soprattutto i proclami, però trovo indigesto il moralismo del PD, che applica agli altri la regola del rinnovamento con il bilancino in mano, fa finta di applicarla in casa propria ma poi nasconde sotto le ampie connivenze di un inutile giornalismo da agenzia ANSA la promozione generalizzata della propria classe politica regionale

tutti via dalla regione, si capisce.... ma per andare in Parlamento

 

Non m'interessa difendere il PD. Non m'interesserebbe difendere neppure SEL, per quanto sia il partito al quale mi sento più vicino e per il quale ho votato in quattro elezioni a partire dal 2009 (e per il quale voterò anche il mese prossimo).

 

Il punto è sgombrare il campo dalle giustificazioni ideologiche; se si vuole capire. Ho avuto la passione della politica fin da quando ero bambino, e la mia esperienza, molto limitata ma comunque significativa, di militanza politica, mi ha insegnato che gli errori di valutazione si fanno quando non si vuol vedere la realtà per quel che è.

 

In Pannella questa componente ideologica, mistificatoria, giustificazionista a prescindere, è molto presente; è per questo, oltre che per il fatto che, per un certo periodo, ci sono cascato anch'io, che lo detesto particolarmente.

 

Niente giustifica dei cambiamenti di alleanza tanto radicali quanto quelli cui Pannella ci ha abituato.

 

O, almeno, niente che sia di natura politica.

si è dimostrato più liberale di loro

 

 

Ma dove? Lo ha fatto solo perchè è sotto di 8-10 punti

e deve recuperare la fiducia di un elettorato deluso

dopo lo scandalo Fiorito.

 

Poi non ho capito bene neanche questa vicenda del fatto

che l'accordo è pure saltato per motivi solo tecnici, causati

dallo stesso Storace.

 

Col risultato di farsi impallinare politicamente senza neanche aver portato

a compimento l'operazione che ci si riproponeva di fare. Nel complesso mi

pare un fallimento...hai disorientato il tuo elettorato, hai consentito una facile

propaganda ai tuoi avversari, hai fatto uno spot a Storace....e non hai ottenuto niente.

Un suicidio insomma. Penso che sarebbe il caso di far capire al buon Pannella, che ha tanto fatto per l'Italia, che non può fare il despota e che i radicali potrebbero vivere una nuova primavere se si prendesse un po' di pensione.

Ma dove? Lo ha fatto solo perchè è sotto di 8-10 punti

 

 

può essere, anche se rimane un processo alle intenzioni

poi l'operazione è fallita quindi è possibile che sia stata solo propaganda sia lato Pannella che lato Storace

ma alla fine resta il fatto che Storace ha mostrato (sottolineo mostrato, poi chissà cosa pensa, ma questo non mi compete) di voler mettere in lista due rompicoglioni che hanno fatto le pulci alla precedente giunta e che le avrebbero fatte anche a lui stesso, mentre il PD si è mostrato, diciamo così, "infastidito" all'idea e, sicuro di vincere, preferisce avere "mani libere"

E' chiaro che il PD ha meno bisogno di dar prova di trasparenza

rispetto a Storace, tuttavia questa esigenza di trasparenza dovrebbe

esserci sempre e non solo a posteriori e quando si è in svantaggio.

 

Comunque posso ammettere vi sia della malizia nel giudicare Storace

 

Però credo sia difficile negare che quella di Pannella più che propaganda

sia una contro propaganda masochistica ( considerando il voto gay, il voto

ebraico, il voto dei carcerati, il voto dei garantisti, il voto delle donne etc. ) 

Secondo Pannella, Starace, ops scusate, StOrace sarebbe solo un taxi. Insomma se devi andare da qualche parte non stai lì a vedere se il taxi è giallo, bianco, blu, verde o nero, basta che ti porti a destinazione. Detto questo, hanno fatto più due radicali in due anni che non il PD in venti, almeno questo dovete ammetterlo. Chissà come mai il PD non si è accorto di nulla non solo alla regione Lazio ma pure in Lombardia, dove non ci sono i radicali ma c'è la magistratura. In polizia si dice che due indizi fanno una prova. Beh la prova è che il PD preferisce girarsi dal'altra parte e far finta di niente, tanto il partito i soldi li prende, del resto Bersani non è l'anti Silvio ma caso mai ne è la stampella. Con tutto quello che combinano nel PdL e nella Lega, il PD avrebbe di che sputtanarli un giorno si e l'altro pure invece nulla accade, boh ennesimo mistero italiano.

Chi votare dunque? Per ciò che mi riguarda non darò il mio voto a nessuna compagine che sia oggi in Parlamento. Non voglio dare il mio voto ai responsabili dello sfascio sociale ed economico del Paese. Eravamo una delle sette potenze industriali del mondo ed ora siamo con le pezze al culo, B&B (Berlusconi e Bersani) sono riusciti là dove nemmeno il golpe del Principe Borghese, la massoneria di Gelli e il terrorismo, sia nero che rosso, hanno fallito, sfasciare l'Italia e renderla serva di uno stato estero (il Vaticano).

privateuniverse
Chissà come mai il PD non si è accorto di nulla non solo alla regione Lazio ma pure in Lombardia, dove non ci sono i radicali ma c'è la magistratura.

 

In Lombardia i pannelliani si sono dati da fare (anche con successo) per dimostrare che le liste di Formigoni erano state presentate con firme false (ed è un loro merito).

 

Ognuno trae i propri giudizi. Io vado a votare con molto scetticismo, ma non penso che siano tutti uguali o che tutti siano ugualmente responsabili.

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