Jump to content

I gay sono allergici alle relazioni serie?


Recommended Posts

è tirata per i capelli anche la condizione per la quale un gay che cerchi solo sesso sia poco serio, con l'aggravante che, oltre che sbilenca, questa posizione risulta anche inutilmente moralista, bigotta e persino eterocentrica, perché mette i gay sotto il giogo maschilista-ipocrita come succede alla donna, che se cerca solo sesso è troia e quindi poco seria perché "non da sposare" quando poi sappiamo tutti che le prostitute per strada non stanno certo lì per le donne. ma proseguiamo. io credo che le persone poco serie siano quelle che mentono, che fingono e che tradiscono, poiché le loro azioni danneggiano un'altra persona, ma certo non mi prenderò l'insulto e permetterò che sia esteso a tutta la categoria senza gli opportuni distinguo che qualsiasi persona razionale, anche chi tace gli altri di non esserlo, dovrebbe comprendere al volo.

 

Ogni volta che conosco un ragazzo lui ha solo voglia di scopare e diventare trombamici..un sacco di volte e successo cosi, ma adesso avrei voglia di condividere qualcosa con qualcuno,di poterlo abbracciare quando mi va e condividere bei momenti con lui..

Ma esistono gay che non hanno solo voglia di scopare?

 

in ogni caso questa è stata la frase che ha dato inizio al topic, qualora ci si chiedesse "cosa mai c'entrasse" la mia gentile richiesta, a chi chiaramente rimasto ferito da esperienze precedenti, di evitare di generalizzare, dato che a quanto pare, e purtroppo, trova sin troppo terreno fertile per giocare al "i bambini perché nessuno pensa ai bambini".

 

 

Non c'è alcun motivo di ritenere un gay non dichiarato meno serio di un gay dichiarato che, per seguire il tuo esempio, cerchi solo sesso.

 

Vogliamo assumere il tuo punto di vista, e cioè che chi non è dichiarato è, ipso facto, poco serio, o non serio? Ci sto: ne deduciamo che la quasi totalità dei gay, non essendo dichiarata, è fatta di persone non serie. A queste dobbiamo aggiungere anche le persone non serie per altri motivi: perché mi concederai che essere dichiarati è condizione necessaria, ma niente affatto sufficiente per essere considerati seri. Ne consegue che, se sei gay, con quasi assoluta certezza non sei serio. E io, che sono considerato, in generale, una persona seria, in quanto gay non dichiarato evidentemente smetto di essere serio, subendo una sorta di curiosa dissociazione. Le considerazioni che fai portano a questa conseguenza.

 

vedi paris hilt privateuniverse, la differenza tra il mio avercela con i gay velati e il tuo avercela con i gay poco seri, è che le tue considerazioni risultano moralistiche e fini a sé stesse, come moralistico è il comportamento degli etero nei confronti della donna, da secoli, il tuo è una sorta di proiezione dello stesso in chiave omo, il che mi fa pensare che se tu stesso fossi etero saresti d'accordo nel dire che le ragazze libertine sono "poco serie", chissà... uno di quei ragionamenti dall'euristica facile di cui mi auguro l'umanità si liberi prima o poi. invece, i miei fastidi nei confronti di chi vive una vita velata riguardano un ragionamento di ampio respiro che ci coinvolge tutti. dovrebbe essere piuttosto basilare rendersi conto di come la mancanza di un coming out e una vita allo scoperto danneggi la comunità gay molto più di quelli che almeno ci mettono la faccia (e altro) sui siti di soli incontri occasionali. certo, qualcuno potrà dire che tale "promiscuità" fa una pessima pubblicità a tutti (come le trans e i ballerini sul pride, perché è l'abito che conta) ma in quel caso credo che inizierò a sfogliare una rivista e attenderò paziente che i loro mg di xanax facciano effetto.

  • Replies 446
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • wasabi

    36

  • Almadel

    31

  • ben81

    31

  • privateuniverse

    30

Rileggendo i punti appena citati e il tuo commento mi sorgono delle domande:

 

1) Forse il tipo di approccio che hai con i ragazzi ha qualche aspetto debole? prova ad analizzare i diversi incontri e cerca di capire le analogie..e prova a interrogarti su quelle. Il mio consiglio è cmq di ' non cercare le farfalle ma di prenderti cura del giardino'

 

2) Il famigerato C.O. è un passo importante sia per l'inidividuo che per la coppia. Credo cmq che il gay debba rivelare la propria sessualità, qualora non si sente pronto, situazione familiare complessa, alle persone di cui si fida. A chi faceva menzione delle feste comandate rivolgo la seguente domanda : Non fai C.O. le feste comandate nn sono belle perchè non c'è il tuo moroso. Ma se fai C.O. e nn puoi fare le feste comandate eprchè la tua famiglia nn ti accetta?...E' semplice dire si fa C.O. e siamo tutti felici e contenti ...ognuno di noi vive una sua storia che è Completamente diversa da quella di ogni altro su questo mondo .... quindi gli assolutismi le eviterei ..per quanto idealmente buoni possano essere. Personalmente credo che si possao fare viaggi, feste comandate e tutta una serie di attività insieme senza alcun problema vivendo liberamente ... stando accorti a nn far giungere novelle a chi nn vogliamo che sappia.

@@Yken Io non giudico nessuno e lungi da me voler far sentire qualcuno obbligato a fare qualcosa.

Capisco che ognuno ha la sua storia, le sue difficoltà e non si può assolutamente entrare nel merito dei singoli casi.

Però, permettimi di dirlo, discorsi come il tuo, della serie "mi faccio la mia vita e agli altri non deve interessare", non fanno il bene né del singolo gay, né delle coppie gay né della comunità GLBT nel suo insieme.

Secondo me, noi gay dovremmo avere maggiormente le palle di mostrarci orgogliosi delle nostre scelte e della nostra vita, essere "seri" e coerenti prima di tutto in questo senso.

 

Il fatto di temere di non essere accettati dalla famiglia è plausibile fino ad una certa età, ma quando si raggiunge l'indipendenza economica si può dire a mamma e papà: "Io sono così, vi piaccia o no e questo è il mio ragazzo, vi piaccia o no". Può essere spiacevole, brutto fin che vuoi, ma sarà sempre meglio che vivere una vita a metà.

 

Sottolineo per l'ennesima volta: ci vogliamo sposare? Vogliamo avere figli? Tutto ciò non si può fare di nascosto, bisogna prendere il coraggio a due mani e farsi vedere e sentire.

Edited by wasabi

2) Il famigerato C.O. è un passo importante sia per l'inidividuo che per la coppia. Credo cmq che il gay debba rivelare la propria sessualità, qualora non si sente pronto, situazione familiare complessa, alle persone di cui si fida. A chi faceva menzione delle feste comandate rivolgo la seguente domanda : Non fai C.O. le feste comandate nn sono belle perchè non c'è il tuo moroso. Ma se fai C.O. e nn puoi fare le feste comandate eprchè la tua famiglia nn ti accetta?...E' semplice dire si fa C.O. e siamo tutti felici e contenti ...ognuno di noi vive una sua storia che è Completamente diversa da quella di ogni altro su questo mondo .... quindi gli assolutismi le eviterei ..per quanto idealmente buoni possano essere. Personalmente credo che si possao fare viaggi, feste comandate e tutta una serie di attività insieme senza alcun problema vivendo liberamente ... stando accorti a nn far giungere novelle a chi nn vogliamo che sappia.

 

Sai quanti anni mi sono serviti per fare le "feste comandate" con mio moroso? Quindici anni di CO.

A volte la strada è lunga, ma chi non comincia non arriva mai da nessuna parte.

 

Nel frattempo cosa si fa? Si fanno le feste comandate a casa del proprio fidanzato.

Il 21 dicembre hanno detto che "la mia presenza era innopportuna"

e il 25 dicembre quasi piangevano e mi dicevano "sei i tuoi non ti accettano, qui hai una famiglia".

 

A chi non fa niente non succede niente: né di brutto né di bello.

Sì, vale per tutti: il coming out ti migliora la vita.

Te la migliora da subito per il peso che ti togli

e te la migliora col tempo perché serve tempo per venire accettati.

 

Puoi far finta di non crederci e ignorare le centinaia di ragazzi

che ti dicono "sto meglio da quando l'ho detto" o che dicono "il mio rapporto con loro è migliorato";

ma la tua stessa storia ti insegnerà che così. Non la mia o quella di altri: la tua.

 

Puoi non dichiararti, ovviamente.

Ma fra dieci o vent'anni anni ti chiedere come è possibile

che tipi molto più bruttini di te si amano e hanno un ragazzo e tu no.

 

Io lo so so che con un tipo come te non potrei convivere,

non potrei lottare con te per il matrimonio o l'adozione.

E quindi "se voglio mettere la testa a posto" ti scarterò da subito.

Mentre se so che sei "discreto" perché "mamma non lo sa"

ti contatterò anche se sono sposato e voglio solo svuotarmi i coglioni.

 

Essere "non dichiarati" vi fa vivere in un mondo di merda:

un mondo pieno di "discreti, sposati, curiosi, insospettabili"

che si cacherebbero addosso all'idea di parlare con uno come me.

 

E - per ricollegarsi all'altro genere di "serietà presunta" -

vivere con molta libertà la mia sessualità

mi ha messo al riparo ANCHE dai tipi "solari, romantici,

cerco il principe azzurro, ho bisogno di sentirmi protetto, sono un cucciollino"

Senza contare che la mia povertà e il mio moralismo

mi hanno protetto anche da "escort & cerco distinto; benestante & faccio regali"

 

Tripla protezione.

Per questo conosco solo gay meravigliosi (davvero)

che consiglio a tutti ampiamente e se sei mio amico

ti trovo il fidanzato giusto in quindici secondi.

A chi non fa niente non succede niente: né di brutto né di bello.

Sì, vale per tutti: il coming out ti migliora la vita.

Te la migliora da subito per il peso che ti togli

e te la migliora col tempo perché serve tempo per venire accettati.

 

Puoi far finta di non crederci e ignorare le centinaia di ragazzi

che ti dicono "sto meglio da quando l'ho detto" o che dicono "il mio rapporto con loro è migliorato";

ma la tua stessa storia ti insegnerà che così. Non la mia o quella di altri: la tua.

 

Puoi non dichiararti, ovviamente.

Ma fra dieci o vent'anni anni ti chiedere come è possibile

che tipi molto più bruttini di te si amano e hanno un ragazzo e tu no.

 

Io lo so so che con un tipo come te non potrei convivere,

non potrei lottare con te per il matrimonio o l'adozione.

E quindi "se voglio mettere la testa a posto" ti scarterò da subito.

Mentre se so che sei "discreto" perché "mamma non lo sa"

ti contatterò anche se sono sposato e voglio solo svuotarmi i coglioni.

 

Essere "non dichiarati" vi fa vivere in un mondo di merda:

un mondo pieno di "discreti, sposati, curiosi, insospettabili"

che si cacherebbero addosso all'idea di parlare con uno come me.

 

So che non dovrei quotare un pezzo così lungo o fare commenti monoriga, ma queste sono parole sante e le condivido pienamente.

Davvero ragazzi, questi sono consigli preziosi, soprattutto per chi sta cercando storie "serie", vale la pena rifletterci.

E @@Almadel ha espresso ciò che cercavo di dire io più efficacemente di me :-)

Edited by wasabi

Bell'intervento di Almadel ... complimenti.

 

In finale, io non sopporto i tipi seri ... specie quelli che si credono damigelle da impalmare.

 

Diciamo che cambierei la dicitura "serio" in "consapevole". Io rispetto chi è quello fa, senza dover apparire per farsi accettare. Che poi vuol dire fregarsene di farsi accettare, ovvio. Sì, ho un debole per le testa di cazzo; cioè, del resto ...

Vista la piega che sta prendendo la discussione, mi tocca autoquotarmi

 

 

 

Ovvero nel topic si parla di "serio" inteso nel senso sopra evidenziato, non inteso come persona che ti compra un cellulare e non te lo paga, o persona che dice una cosa e ne fa un'altra... il termine viene fuori dal cercare una "storia seria", ovvero non una scappatella, il topic non parla di persone "poco serie" nell'accezione del termine che indica le persone "poco corrette", il che mi sembrava chiaro.

 

 

Quindi le code di paglia abbondano, vi sentite offesi quando offesa non c'è, e vi state intrippando in pippe mentali senza fine: in Italiano, quando si parla di rapporti amorosi/sessuali e si cita la serietà, si sottintende il fatto che la relazione sia finalizzata a qualcosa che va oltre il sesso. Mentre, al contrario, quando si parla di poca serietà, ci si riferisce a persone libertine, interessate al sesso piuttosto che ad una relazione.

Chiamasi modi di dire.

E' come dire "pincopallino c'ha l'amica"...è ovvio che in quel contesto il termine "amica" ha un significato diverso e preciso rispetto a quello prevalente, ovvero è sinonimo di "amante"...come del resto il termine "serio", usato nel contesto di cui stiamo parlando, è sinonimo di "interessato ad una storia seria". Punto. Il resto sono solo vostre elucubrazioni.

 

 

p.s. passa il tempo ma il fintotontismo dilaga, e servono sempre i sottotitoli: tutto cio' è disarmante.

Edited by ben81
privateuniverse

è tirata per i capelli anche la condizione per la quale un gay che cerchi solo sesso sia poco serio, con l'aggravante che, oltre che sbilenca, questa posizione risulta anche inutilmente moralista, bigotta e persino eterocentrica, perché mette i gay sotto il giogo maschilista-ipocrita come succede alla donna, che se cerca solo sesso è troia e quindi poco seria perché "non da sposare" quando poi sappiamo tutti che le prostitute per strada non stanno certo lì per le donne. ma proseguiamo. io credo che le persone poco serie siano quelle che mentono, che fingono e che tradiscono, poiché le loro azioni danneggiano un'altra persona, ma certo non mi prenderò l'insulto e permetterò che sia esteso a tutta la categoria senza gli opportuni distinguo che qualsiasi persona razionale, anche chi tace gli altri di non esserlo, dovrebbe comprendere al volo.

 

Non mi pare tanto tirata per i capelli.

 

Se tu fossi etero e volessi sposarti o avere una relazione stabile con una donna, ti metteresti con una che dice di cercare solo sesso? Ne dubito.

 

E, secondo te, potresti convincere una donna che volesse sposare un uomo o avere una relazione stabile con un uomo a mettersi con te dicendole che vuoi solo sesso? Provaci pure, ma credo che ti riderebbe (giustamente) in faccia; a meno che non sia una di quelle crocerossine che s'illudono che il loro amore incondizionato possa cambiare un uomo, convincendolo a fare il contrario di quel che intende fare.

 

Perché per un gay dovrebbe essere diverso? Secondo te, tu puoi dire a un gay che volesse una relazione che tu sei la persona giusta anche se cerchi solo sesso, e dissipare i suoi dubbi dicendogli che nascono da una concezione "moralistica, bigotta ed eterocentrica"?

 

Buona fortuna.

 

in ogni caso questa è stata la frase che ha dato inizio al topic, qualora ci si chiedesse "cosa mai c'entrasse" la mia gentile richiesta, a chi chiaramente rimasto ferito da esperienze precedenti, di evitare di generalizzare, dato che a quanto pare, e purtroppo, trova sin troppo terreno fertile per giocare al "i bambini perché nessuno pensa ai bambini".

 

E, secondo te, il tuo invito a "evitare generalizzazioni" è coerente con la generalizzazione che fai tu, e cioè che un gay non dichiarato sia intrinsecamente poco serio, addirittura meno serio di uno che cercasse solo sesso?

 

vedi paris hilt privateuniverse, la differenza tra il mio avercela con i gay velati e il tuo avercela con i gay poco seri, è che le tue considerazioni risultano moralistiche e fini a sé stesse, come moralistico è il comportamento degli etero nei confronti della donna, da secoli, il tuo è una sorta di proiezione dello stesso in chiave omo, il che mi fa pensare che se tu stesso fossi etero saresti d'accordo nel dire che le ragazze libertine sono "poco serie", chissà...uno di quei ragionamenti dall'euristica facile di cui mi auguro l'umanità si liberi prima o poi.

 

Tanto per cominciare, togliamo di torno un equivoco: a me, dei gay poco seri, così come dei gay promiscui, come ho già avuto modo di spiegare in un'altra discussione, non me ne frega niente. Mi limito a tenermene a distanza. Sebbene abbia le mie opinioni in merito su cosa sia giusto e sia sbagliato, non soltanto per me, ma in astratto, non ho intenzione di convertire alcuno. Non me ne frega niente se una persona preferisce avere mille partner sessuali nella vita invece di dieci.

 

Certo, però, che se mi si viene a dire che una persona del genere, dal punto di vista di chi cerca una relazione stabile, è intrinsecamente più seria, e quindi più credibile, di qualunque persona non dichiarata, quale che sia il livello del suo non essere dichiarata, strabuzzo gli occhi.

 

E mi pare evidente che, se fossi etero, non mi sognerei mai di mettermi con una che cercasse soprattutto di massimizzare la propria soddisfazione sessuale; se fossi un uomo etero non mi metterei mai con una donna così, e se fossi una donna etero non mi metterei mai con un uomo così.

 

Non è questo il moralismo Sgarbi de noantri: il moralismo consiste nel pretendere dagli altri il rispetto di regole dalle quali si esonera se stessi. Sono moralista, da etero, se pretendo che una donna mi sia fedele mentre rivendico per me il diritto di fare come mi pare. Sono moralista, da etero, se pretendo che l'infedeltà di una donna la renda troia mentre la mia infedeltà è solo il soddisfacimento di un mio desiderio, legittimo in quanto mio. Sono moralista se pretendo che il divorzio sia illegale ma, quanto a me, mi faccio annullare il matrimonio. Sono moralista se pretendo che gli altri siano onesti mentre io faccio quel che mi pare.

 

Questa non è "euristica facile", ma pura e semplice logica, nel senso comunemente inteso dalla filosofia occidentale.

 

E' chiara la differenza o devo farti i disegnini?

 

 

invece, i miei fastidi nei confronti di chi vive una vita velata riguardano un ragionamento di ampio respiro che ci coinvolge tutti. dovrebbe essere piuttosto basilare rendersi conto di come la mancanza di un coming out e una vita allo scoperto danneggi la comunità gay molto più di quelli che almeno ci mettono la faccia (e altro) sui siti di soli incontri occasionali. certo, qualcuno potrà dire che tale "promiscuità" fa una pessima pubblicità a tutti (come le trans e i ballerini sul pride, perché è l'abito che conta) ma in quel caso credo che inizierò a sfogliare una rivista e attenderò paziente che i loro mg di xanax facciano effetto.

 

Non mi pare che la discussione verta su cosa danneggi la "comunità gay" (e, anche qui, potrebbero venirne fuori delle belle), ma su un problema strettamente privato, e cioè il dubbio di chi ha aperto la discussione sul fatto che esistano gay seri, che non siano interessati soltanto al sesso ma anche ad avere una relazione.

 

La tua risposta è, tecnicamente, non pertinente; per te, il massimo di non serietà, da questo punto di vista, è rappresentato dai gay "non dichiarati" (non dichiarati con chi, con quante persone, in quali ambiti? boh), perché "danneggiano la comunità gay".

 

In questo senso, la tua risposta è anche ideologica, perché pretendi di fornire una risposta precostituita a una domanda che, con la risposta che dai, non c'entra niente.

Ovviamente sono discussioni che in astratto non reggono perchè ognuno dirotta

il discorso dove vuole condurlo, questi discorsi funzionano solo in concreto e con

riferimento a casi personali.

 

In primo luogo esistono un sacco di gay che cercano solo sesso, perchè sono velati

o non dichiarati

 

Chi cancella la parte affettiva perchè riduce l'omosessualità ad una sessualità ripetitiva

direi sia da evitare se ci si ripropone una relazione "seria" perchè ha una preclusione

forte. Non ci deve interessare se scopa 1 o 10 o 100 volte in un anno, può essere che

più serio sia peggio è, perchè riuscendo a contenersi ad un raro sfogo non cambierà mai

non è detto però che cambi nel caso faccia sesso più spesso.

 

Chi cerca solo sesso nonostante sia dichiarato deve avere dei motivi suoi per il fatto

di porre una preclusione, la differenza è che nel primo caso si aderisce ad una preclusione

sociale, nel secondo caso la decisione nasce dalla volontà dell'individuo.

 

Qui i casi possono essere 1000...al più si può dire che questa persona potrebbe cambiare

idea, mentre la prima subendo una situazione esterna a lei forse no, ma non è detto.

Infine esiste la possibilità di una persona che ha una sessualità svincolata dalla parte

affettiva ma vive in una coppia aperta felice e funzionante, è una possibilità che fra gay

è data, fra gli etero no....questa persona di fatto è già impegnata, ama di già. Non si può

certo dire che non sia seria

 

Ciò che è sicuramente sbagliato è ragionare come se fossimo etero perchè questo

cancella il rilievo dell'espressione "gay serio" la nostra situazione è diversa

da quella di un etero, quindi paragonarci agli etero funziona male

@@Hinzelmann non sono d'accordo. Non esistono differenze fra gay ed etero nelle relazioni. Ci sono relazioni aperte anche fra gli etero con le stesse meccaniche e la stessa frequenza delle coppie gay, l'unica differenza notevole è che in ambito gay non c'è il vincolo del substrato sociale, che ci vede già di partenza "pervertiti" nel giudizio dei benpensanti e quindi affrancati da regole di ipocrisia millenarie, e quindi la cosa si può ammettere con franchezza senza essere una "falsa" mosca bianca.

 

Come non ci sono differenze in ambito sentimentale. Ci sono etero interessati al sesso e basta, e ci sono etero interessati al matrimonio e alle relazioni. C'è chi si sposa per "sistemare le cose" e poi continua a trombare in giro, e questo vale per un buon 20-30% delle coppie, con o senza il beneplacito del partner.

 

Non serve pensare da "etero". Ne questo deve giustificare a mio parere atteggiamenti e comportamenti. Il fatto di essere gay non ci deve costringere ad accettare e adottare comportamenti che non sono per noi validi, solo perchè "l'usanza gay" è quella. Per dire: io non andrò mai in una dark, indipendentemente dal fatto che sia "una usanza diffusa".

 

Riguardo alla serietà di una relazione, quindi, si torna sempre al punto che dipende dalla persona con cui si sta.

 

E' evidente che, in una relazione che diventa seria, l'aspetto di Coming Out è qualcosa che deve essere orientato verso una risoluzione. Quando è stato il mio turno, mi è parso naturale: è una tendenza umana fare in modo che le persone che noi amiamo siano parte di un clan, comunichino fra loro il più possibile e che non ci siano barriere o incertezze nel fluire del nostro affetto e amore.

 

Se questo non accade, qualunque sia la ragione che c'è dietro, allora inevitabilmente c'è un blocco, un ostacolo, a questo flusso e la relazione ne risente. E in generale, quello che ha postato @@Almadel è pienamente condivisibile.

Dici che non ci sono differenze, ma poi ti contraddici da solo dicendo che ce ne sono

 

Tu vedi la condanna morale come assenza di vincoli, ma è l'altra faccia rispetto a

chi da quella condanna morale si fa condizionare, nascondendosi e precludendosi

di fatto una serie di possibilità sul piano affettivo.

 

Esistono entrambi i tipi di gay, sia quelli che dici tu, sia quelli che dico io.

 

Quindi le differenze non esistono potenzialmente, ma di fatto ci possono essere

si tratta di vedere come il singolo assume la propria omosessualità e ci fa i conti

 

Come in un mio intervento precedente avevo replicato ad un ragazzo che lamentava

l'assenza di spontaneità dell' innamoramento adolescenziale tipico fra etero. E' vero

che potenzialmente anche un gay può avere un fidanzatino, ma per poterlo avere

come l'etero che ha la fidanzatina deve prima creare le condizioni perchè possa accadere,

il chè sul piano pratico ed effettivo non è sempre facile

 

Semmai si può dire che a posteriori possono non esserci differenze, se si rimuovono

OFF TOPIC

 

Non ho voglia di spendere altre parole a riguardo, solo un paio di battute finali:

 

1) Per me in questo preciso momento storico, in questo preciso luogo, non è necessario essere dichiarato. Ovviamente le vostre esperienze positive vi fanno proferire consigli, ma il criterio induttivo in tal senso nn regge ..e se io personalemnte mettessi in pratica il vostro consiglio mi troverei in una situazione ancora più complessa di quella che vivo. Se sono single, se nn sto conoscendo nessuno, se nn faccio sesso occasionale .. se sono in una pausa dalle relazioni interpersonali di livello amoroso/ sessuali con i gay, perchè, perchè dovrei fare come out?

 

2) Mi sono sempre battutto per le minoranze di qualunque genere e tipo, ho difeso i più deboli ..singoli e gruppi .( ma nn mi sono mai battuto per i miei diritti)....cercando di distribuire nel mondo la consapevolezza che il mondo è un ricco arcobaleno ..ove nessuno è uguale a nessun altro sebbene in parte gli somigli... Quindi la morale nn mi tocca minimamente... Sono una persona con un codice etico .. nn tradisco se in coppia, non vado a eltto con sposati o fidanzati se io sono single.. Il sottoscritto non si preclude nè una relazione seria nè un eventuale convinvenza ..nè nulla ... una volta indipendente economicamente giostrerò la mia vita come vorrò. Personalemnte ci ho già pensato su come fare come out ... tornare sposato col mio moroso e nostro figlio d'estate ...a cose fatte .. avrà ben poco da opporsi ..

 

 

 

QUESTO NON E' IL MIO TOPIC

 

 

 

L'unica cosa che vi chiederei di non dispensare consigli, poichè i vostri ragionamenti si basano su fatti circoscritti ad esperienze accadutevi e ciò non le rende LEGGI UNIVERSALI( il ragionamento induttivo è spesso fallace) .. le vostre come quelle di tutti sono OPINIONI..... se qualcuno avesse la male augurata voglia di metterli in pratica potrebbe anche scavarsi la fossa da solo ...e poi voi che fareste?

Si scrive su un forum per chiedere opinioni, non ci si può certo aspettare che gli utenti ti rispondano citandoti leggi universali. Ti rispondono citandoti le loro esperienze.

Di gay dichiarati con tutti, scontenti della loro situazione di dichiarati non ne ho conosciuti. Tutti gli omosessuali dichiarati che conosco sono felicissimi di esserlo.

Questo non vuol dire che tutti hanno avuto vita facile dopo essersi dichiarati, anzi, la maggior parte ha dovuto affrontare situazioni molto dure e spiacevoli e ci hanno messo molto per farsi accettare dalla famiglia. Ma dopo la qualità della loro vita è migliorata talmente tanto che non tornerebbero mai indietro.

 

Questo non vuol dire che tu o chi è ancora nell'armadio dobbiate fare CO con qualcuno. Il CO è una cosa molto personale e nessuno può forzare nessuno a farlo.

E' normale anche rimandarlo a quando ci si sente più indipendenti e più sicuri di saper gestire certe situazioni, ma chiedere di non raccontare quanto ci si sente bene a essere out mi sembra un assurdo.

Raccontarlo invece è molto importante per dare speranza a chi ancora non è out e far capire alle persone, che per mille motivi ancora si nascondono (nel limite di ciascuna storia personale ovviamente), che una vita out felice è possibile e se la si riesce ad ottenere è decisamente meglio di una vita passata a nascondersi.

 

Per tornare un po' più in topic mi trovo d'accordo con quanto detto da Hinze.

Ragazzi ce un dubbio che mi assilla da troppo tempo.

Ogni volta che conosco un ragazzo lui ha solo voglia di scopare e diventare trombamici..un sacco di volte e successo cosi, ma adesso avrei voglia di condividere qualcosa con qualcuno,di poterlo abbracciare quando mi va e condividere bei momenti con lui..qualcuno che mi capisse e si lasciasse capire insomma. Ogni volta che incontro qualcuno di serio non e mai il mio tipo(troppo gay,troppo questo,troppo quello..)

Ma esistono gay che non hanno solo voglia di scopare? sono veramente depresso :|

 

Thanks to everyone mates!

 

 

Dipende da cosa intendi per "serio". Il punto è che dovresti, a mio parere, cercare di vedere tutto nella giusta ottica. Cercare del sesso non implica necessariamente essere persone "poco serie". Così come ci sono persone alla continua ricerca dell'amore che sono molto più indecise, volubili, poco responsabili di quanti si prongono una mera soddisfazione fisica. Sono ormai del parere che quanti si dichiarano "seri" siamo le persone più pericolose che si possa incontrare.

Poche sono le eccezioni. Cio' che cercano queste persone è un sogno, una favola, un'idea che trova poco spazio nella realtà. La vita non è UN FILM dove tutto è perfetto, E' ben altro......e aggiungerei.....meno male!!!!!!

Edited by LouisGarrel
Fior.di.Campo

Ma per me non è questione di serio o non serio..

uno che da te vuole solo sesso e non desidera altro, non è che sia una persona poco seria... perchè magari si impegna di più in altre cose, perchè ci da un peso diverso e quindi per lui quella cosa diventa seria..e lo affronta seriamente.

Allora..quando una persona si impegna con te, per conoscerti, per prendersi cura, per amarti nel bene e nel male.. è seriamente intenzionato a... quindi automaticamente ai tuoi occhi diventa serio, ma perchè ha delle motivazioni serie.. altrimenti, semplicemente.. non gli interessi. Basta..punto.. non si può fare di tutta l'erba un fascio, nonostante siamo tutti quanti pieni di condizionamenti.. ecco...tutto qui, per me. XD

Edited by Fior.di.Campo

Si ma se non leggete i post precedenti è inutile http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/18999-gay-seri/page__st__150#entry614056

La serietà, quando si parla di storie serie, o qui di gay seri, non è intesa come persona che ti vende una macchina coi km scalati o che ti rifila un cellulare rubato, ma come sinonimo di "persona intenzionata ad una relazione d'amore, e che quindi non si limiti al solo sesso"...

E' un modo di dire, peraltro molto diffuso, usato per evitare ogni volta la pappardella sopra sottolineata!

Dipende da cosa intendi per "serio". Il punto è che dovresti, a mio parere, cercare di vedere tutto nella giusta ottica. Cercare del sesso non implica necessariamente essere persone "poco serie". Così come ci sono persone alla continua ricerca dell'amore che sono molto più indecise, volubili, poco responsabili di quanti si prongono una mera soddisfazione fisica. Sono ormai del parere che quanti si dichiarano "seri" siamo le persone più pericolose che si possa incontrare.

Poche sono le eccezioni. Cio' che cercano queste persone è un sogno, una favola, un'idea che trova poco spazio nella realtà. La vita non è UN FILM dove tutto è perfetto, E' ben altro......e aggiungerei.....meno male!!!!!!

 

Lo dici a lui, che incontra - per l'appunto - persone che ritiene serie, ma

"troppo gay, troppo questo, troppo quello", lo dici ad ipotetici partners che

si presentano per tali o lo dici ad entrambi?

 

Io credo che sia un discorso applicabile ad un qualunque gay ventenne

ancora impegnato a costruirsi una immagine ed una identità e quindi non

maturo per una storia d'amore seria.

 

Quando una persona incontra ipotetici partner tutti diversamente "troppo"

è perchè immerso nella fase in cui la propria immagine deve costruirsi sui

"poco". Una persona in questa situazione riesce a stabilire delle relazioni

erotiche, ma è più difficile possa innamorarsi.

 

Lo rammento perchè questo topic nasce dall'intervento di una persona che

incontra DUE tipi di persone ( lui ritiene che le persone che incontra sarebbero

di due tipi ) quelli che gli piacciono ma che lo trattano da amante, quelli che non

gli piacciono ma sono "seri", la distinzione la fa già lui...

Lo dici a lui, che incontra - per l'appunto - persone che ritiene serie, ma

"troppo gay, troppo questo, troppo quello", lo dici ad ipotetici partners che

si presentano per tali o lo dici ad entrambi?

 

Io credo che sia un discorso applicabile ad un qualunque gay ventenne

ancora impegnato a costruirsi una immagine ed una identità e quindi non

maturo per una storia d'amore seria.

 

Quando una persona incontra ipotetici partner tutti diversamente "troppo"

è perchè immerso nella fase in cui la propria immagine deve costruirsi sui

"poco". Una persona in questa situazione riesce a stabilire delle relazioni

erotiche, ma è più difficile possa innamorarsi.

 

Lo rammento perchè questo topic nasce dall'intervento di una persona che

incontra DUE tipi di persone ( lui ritiene che le persone che incontra sarebbero

di due tipi ) quelli che gli piacciono ma che lo trattano da amante, quelli che non

gli piacciono ma sono "seri", la distinzione la fa già lui...

 

Concordo con quanto dici. E' chiaro che si tratta di un ragazzo molto giovane che ha ancora molto da capire riguardo sè stesso e gli altri. Quando si è molto giovani o alle prime armi si tende a semplificare, a vedere il bianco e il nero delle cose......non tutto quello che c'è in mezzo.

Però vorrei aggiungere che lo stesso discorso, SFORTUNATAMENTE, l'ho sentito anche da persone che di certo non hanno vent'anni ma ben 10 in più. Persone che si professano "serie" e alla ricerca della "serietà" (????). Persone che confondono il significato di "serio" con MASCHILE, RISERVATO, DISCRETO e altre simili baggianate.Senza delimitare il tutto al mondo "gay", credo che in generale ci sia sempre più spesso una visione "semplificata" dei rapporti, molto egoista e poco aperta alla comprensione del mondo "altrui". Per molti, i propri desideri sono ben al di là della volontà dell'altro. Il mondo è incentrato sui propri bisogni senza considerare la discussione e a volte il compromesso a cui bisogna scendere.Per il resto la penso come te....

ilsoledazzurro

Ma esistono gay che non hanno solo voglia di scopare? sono veramente depresso :|

 

In questo forum per esempio.. c'è molta gente come te.. fidati, ne ho girati di siti web... ma non per questo devi restare sempre a chattare.. se saprai guardare con gli occhi dell'amore, vedrai che qualcuno prima o poi saprà leggere il tuo sguardo e lo sentirete entrambi che quello è amore.

  • 2 weeks later...
jokerthewarrior

Il punto è che, quando si parla di relazione seria, non si tratta più solo di chi entra nel tuo letto.

Se non è una storia di solo sesso, si pone poi la questione di uscire insieme, di stare in pubblico insieme, di fare vacanze insieme, nel lungo termine di vivere insieme ...

Se non si è dichiarati che si fa? Si esce ognuno con la propria compagnia? Si esce con gli stessi amici facendo finta di niente? Si vive insieme di nascosto per poi tornare ognuno a casa propria per le feste con i parenti?

Capisci che è una vita di merda ... e quando si fa una vita di merda, tipicamente, la coppia va a rotoli in breve tempo.

 

Ma in tutto questo non bisognerebbe procedere per gradi? Si può partire come due ragazzi non dichiarati ed arrivare insieme ad esserlo, oppure un dichiarato o un non dichiarato... e poi, sono queste le cose che rendono una relazione seria o il fatto che ci sia un sentimento alla base? Forse parli per esperienza personale.

 

Poi.. un ragazzo che non è dichiarato non è un ragazzo poco serio ma uno che ha paura. Invece di attaccarci al concetto di serietà cercando di slegarlo dal concetto di promiscuità potremmo semplicemente dare una risposta all'utente che ha aperto il topic interpretando semplicemente la sua domanda senza giudicare il suo concetto di serietà. Quindi la domanda è semplice: esistono ragazzi gay che vogliono costruire rapporti umani più complessi oppure sono tutti ossessionati dal sesso?

 

Mi dispiace contraddirvi ma la terminologia "ragazzo serio" anche nel mondo etero viene usata per indicare ragazzi che, fra le altre cose, hanno una determinata condotta sessuale. Non c'è nulla di femminile in questo concetto di serietà (pur ammettendo che, di base, l'espressione potrebbe essere considerata errata vista la realtà odierna)

Io credo che i gay 'seri' esistono, semplicemente perché un ragazzo prima di essere gay è un uomo con dei valori.

L'importante è non arrendersi mai nella ricerca di un ragazzo, non darsi mai per vinti, e lottare sempre,

perché sono convinto che lo sforzo della ricerca che può durare mesi, o anni non sarà vano, :)

Forse parli per esperienza personale

 

Io parlo per esperienza personale, nel senso che, per gradi, ho fatto tutte le cose che ho elencato e, ora come ora, non potrei sopportare di avere un ragazzo non dichiarato o che, comunque, non intendesse intraprendere seriamente il percorso di dichiararsi apertamente, almeno con la famiglia e con gli amici che si frequentano usualmente.

Come già dicevo, quando mi sono messo con il mio ragazzo attuale, lui non era dichiarato e abbiamo impiegato mesi per riuscire ad avere la vita che volevamo. Però era molto chiaro ad entrambi che io non avrei sopportato di vivere una storia nascosta, che avrei voluto poterlo abbracciare e baciare davanti agli amici, che avrei voluto presentarlo ai miei e che non avrei accettato a lungo di essere il suo coinquilino di fronte ai suoi genitori. Da parte sua c'era la volontà di costruire qualcosa di serio, di autentico e duraturo, proprio perchè non stava cercando solo sesso, quindi ha preso il coraggio a due mani e ha deciso che era giunto il momento di guardare in faccia la realtà e, un passo alla volta, di prenderla di petto.

 

Poi.. un ragazzo che non è dichiarato non è un ragazzo poco serio ma uno che ha paura.

 

Senza dubbio. Quello che io sottolineavo è che può succedere (e spesso succede) che chi non è dichiarato si riduca a cercare solo sesso perchè sarebbe troppo complicato portare avanti una relazione "seria", continuando a rimanere nell'ombra.

 

E se lo sforzo della ricerca, dopo mesi o anni, dovesse risultare vano, che si fa?

 

Faccio fatica a credere che, cercando davvero di conoscere persone, di entrare in relazione autentica con loro, di mostrarsi per ciò che si è con apertura e non con diffidenza, non si riesca a trovare negli anni una persona adatta a sé.

Se dovesse succedere, prima di rassegnarsi a stare da soli (opzione praticabile, che per alcuni può funzionare anche bene), credo che sarebbe necessario rivalutare un attimo i propri parametri di giudizio e il proprio modo di porsi verso gli altri. Magari si tratta semplicemente di avere uno slancio di fiducia maggiore, dando maggior credito a chi si conosce o, perlomeno, provando a darsi tempo e modo di apprezzarlo e di farsi apprezzare, senza partire subito con i giudizi.

 

A volte, prima di dire che non esistono gay seri o persone interessate a conoscerci (al di là del sesso), bisognerebbe chiedersi come mai questi gay non sono interessati a noi e che cosa noi stiamo comunicando a loro.

Se poi ci si risponde che noi andiamo bene così come siamo e che gli altri sono tutti squallidi, allora si può concludere che stiamo "meglio soli che mal accompagnati".

Edited by wasabi
  • 2 weeks later...

Inizio con il dire che definire "serie" quelle persone (etero o omosessuali che siano) che cercano una relazione nasconde implicitamente un giudizio, diciamo così, alquanto "leggero" in merito a chi, invece, decide di fare della propria vita tutt'altro.

Comunque, tralasciando le questioni di semantica, si capisce cosa intendi.

Devo dirti che più volte mi sono ritrovato a farmi una domanda simile, che quando ero più giovane mi lasciava decisamente con il respiro spezzato dall'angoscia ed in preda ad un'ansia anticipatoria tremenda per la paura di restare da solo per sempre...

Troverai prima o poi la persona che cerchi, nessuno resta solo per sempre, e anche se può suonare alquanto ridondante, c'è una bella differenza tra il sentirsi soli e l'essere soli.

Per 5 anni mi sono trascinato nella mia prima ed unica relazione omosessuale, viziato dalla convinzione che il mio compagno fosse "il male minore", perchè solevo pensare "d'accordo non sono poi così felice, ma è l'unica persona SERIA che ho conosciuto, lì fuori è pieno di checche modaiole che pensano solo a scopare, quindi forse è meglio restare in questa condizione...d'altrone si sa che chi lascia la strada vecchia per la nuova...".

Ma alla fine ho preso coraggio, e dentro di me si è fatta sempre più forte la convinzione che non è statisticamente possibile che io sia l'unico che non ami il sesso fine a se stesso! Certo è ovvio che potrei incontrare qualcuno serio che non sia il mio tipo ideale, ma questo non significa che si debba tornare a pensare di essere soli ed unici in un mare di m....

Cerchiamo di toglierci questi stereotipi dalla testa, siamo gay ma non significa che obbligatoriamente tutti cerchiamo solo avventure...ed il fatto che nel mondo gay forse sia più comune incontrare lo strombazziere piuttosto che l'Amore significa solamente che non si è vissuto ancora abbastanza, che non si è avuto modo di vedere realtà diverse.

Mi trovo in Inghilterra da un paio di mesi, e qui la vita gay non è neanche lontanamente comparabile a quella italiana...locali, ragazzi mezzi nudi per strada il venerdì sera, ragazzi che si baciano in pieno giorno nel centro di piccoli paesi...insomma solo un esempio per mostrarti che diverse realtà includono diverse persone, diversi incontri...il mondo è vario, non limitiamoci alle nostre poco numeros esperienze...diamoci tempo!

Altrimenti se avessi continuato a ragionare così sarei dovuto rimanere con uno che non amavo, che mi ha tradito innumerevoli volte, e che non era disposto a fare niente che non includesse sempre e solo se stesso?!?

MORALE DELLA FAVOLA: NON SEI SOLO, SAPPILO!

io però non capisco questa contrapposizione tra essere single=scopare come ricci, ed essere in coppia=cintura di castità.

Non so voi, ma io le migliori scopate le ho avute in un contesto di coppia consolidata, in cui c'è fiducia, non ci sono inibizioni, in cui sai come far godere il tuo ragazzo, e lui sa come far godere te...

ed il fatto che nel mondo gay forse sia più comune incontrare lo strombazziere piuttosto che l'Amore significa solamente che non si è vissuto ancora abbastanza, che non si è avuto modo di vedere realtà diverse.

 

Beh ovvio che nel Mondo ci siano realtà gay più facili e soddisfacenti, ma la realtà di un luogo quella rimane e con quella si deve avere a che fare. Non tutti hanno la fortuna di vivere in Inghilterra e visitarla e vedere quanto sia "migliore" la realtà gay non cambia quella italiana. Alla fine un ragazzo italiano che vive in Italia dovrà comunque cercarsi un ragazzo italiano in un contesto gay italiano. Inoltre io vivo in Spagna, e sebbene la realtà gay sia abbastanza 'invidiabile' e il gay medio sia abbastanza 'evoluto', anche qui c'è comunque una fetta di gay che non di discosta molto da quelli 'criticati' in questo topic. Dipende pur sempre dall'uso che si fa di una realtà gay più "favorevole", c'è chi decide di vivere una vita a 360° e chi ne 'approfitta' per vivere una vita 'sfrenata' e 'monotematica'.

 

Non capisco poi perché puntualmente ci sono questi esempi di contrapposizione tra l'amore monogamo vissuto come una prigionia e l'essere single e 'avventuriero' e la descrizione di questa fase che puntualmente viene descritta come la felicità estrema e di liberazione. Scusate eh, ma c'è qualcosa che mi fa storcere decisamente il naso! Se uno si avventura in una relazione monogama noiosa e asfissiante la colpa non è mica della monogamia in sé, ma è di chi decide di buttarsi leggermente in queste situazioni ed ostinarsi a rimanere con una persona che non ci rende felici. Non è che ci vuole la laurea per capire se con una persona si sta male. Io riesco a essere felice da single o da sposato, non direi mai "da quando mi sono lasciato mi sento più felice o libero" o "da quando sono sposato la mia vita ha un senso. Ora sì che vivo" perché non ho mai vissuto nessuna delle 2 condizioni da "frustrato". Ovviamente tra le 2 condizioni preferisco essere sposato perché nonostante la routine e gli impegni di una relazione seria non ha prezzo ritornare a casa e trovartelo a casa e vivere la vita in 2 con i nostri progetti. Tuttavia se per disgrazia dovesse finire non avrei nulla da lamentarm e non vivrei l'ipotetica condizioni di single come una "liberazione". Non so se mi sono spiegato.

 

E' vero quello che dice @Ben81. C'è sempre questa sorta di vizio nel descrivere le relazioni monogame come noiose, limitanti e con sesso piatto, ma chi parla in questi termini vuol dire che non ha davvero vissuto una relazione monogama coi fiocchi. Non so, ad esempio ieri notte siamo andati con gli amici in discoteca e nonostante gli anni in groppo alla mia relazione (ora matrimonio) mi sono divertito come un matto (allo stesso di come mi divertivo da single) e mio marito non smetteva un attimo di "corteggiarmi", guardarmi, baciarmi e dirmi cose fantastiche. Sembrava come fossimo andati a ballare per la prima volta!:)

Beh ovvio che nel Mondo ci siano realtà gay più facili e soddisfacenti, ma la realtà di un luogo quella rimane e con quella si deve avere a che fare. Non tutti hanno la fortuna di vivere in Inghilterra e visitarla e vedere quanto sia "migliore" la realtà gay non cambia quella italiana. Alla fine un ragazzo italiano che vive in Italia dovrà comunque cercarsi un ragazzo italiano in un contesto gay italiano. Inoltre io vivo in Spagna, e sebbene la realtà gay sia abbastanza 'invidiabile' e il gay medio sia abbastanza 'evoluto', anche qui c'è comunque una fetta di gay che non di discosta molto da quelli 'criticati' in questo topic. Dipende pur sempre dall'uso che si fa di una realtà gay più "favorevole", c'è chi decide di vivere una vita a 360° e chi ne 'approfitta' per vivere una vita 'sfrenata' e 'monotematica'.

 

 

Non credo sia stato compreso il senso del mio intervento.

Non ho mai definito l'Inghilterra come la culla di una realtà gay più facile e soddisfacente, nè tantomento migliore.

Il mio intervento era ben lungi dall'idolatrare questa nazione.

Talvolta gli esempi sono indicati per rafforzare un concetto, talvolta per renderlo più fruibile, spesso per semplificarlo.

E' altrettanto palese che a volte possano essere fraintesi, nonostante la loro sconcertante semplicità.

 

Le mie parole si rivolgevano ad un ragazzo preoccupato alla luce di incontri considerati fallimentari, con l'unico intento di stimolarlo a continuare a cercare ciò che desidera, e non di fermarsi dopo alcuni insuccessi, se vogliamo così definirli.

L'esempio di un altro paese, che personalmente ha stupito per i suoi innumerevoli pregi e per le sue ancora più innumerevoli stranezze, voleva unicamente tentare di illustrare la varietà del mondo, inteso non come globo terrestre, ma come realtà.

Forse è preferibile avvalersi di un gergo da manabile: la vita omosessuale qui è differente rispetto alla realtà italiana che io ho vissuto nel mio paese, e di questa realtà, prima di venire qui, neanche sarei riuscito ad immaginare l'esistenza.

CONCLUSIONE: se il nostro vissuto, specialmente se siamo ancora molto giovani, è stato denso di incontri "non soddisfacenti", non significa che non esista qualcuno che risponda a quello che cerchiamo, semplicemente per definizione, così come se non fossi mai venuto in Inghilterra non avrei mai potuto constatare quanto diversamente sia visto l'essere gay in un paese diverso dal mio, unico mio environment da 29 anni a due mesi or sono.

Edited by Moro1982

E' vero quello che dice @Ben81. C'è sempre questa sorta di vizio nel descrivere le relazioni monogame come noiose, limitanti e con sesso piatto, ma chi parla in questi termini vuol dire che non ha davvero vissuto una relazione monogama coi fiocchi. Non so, ad esempio ieri notte siamo andati con gli amici in discoteca e nonostante gli anni in groppo alla mia relazione (ora matrimonio) mi sono divertito come un matto (allo stesso di come mi divertivo da single) e mio marito non smetteva un attimo di "corteggiarmi", guardarmi, baciarmi e dirmi cose fantastiche. Sembrava come fossimo andati a ballare per la prima volta!:)

 

 

Evidentemente, da cio' che scrivono, e mi spiace per loro, hanno vissuto delle storie alla "tanto per" con compagni alla "tanto per"...poi ci credo che sessualmente si divertivano piu' da singles...comunque andiamo sempre a parare li': com'era la storia della volpe e l'uva?

Ok @Moro1982, ma sembri tu a non avere capito il punto del mio discorso. Un gay di un paesino italiano può anche rendersi conto che ci sono realtà più "fortunate", ma non tutti possono permettersi di cambiare Stato e né magari ne hanno voglia. E' solo una mera consolazione sapere che per un gay di una sperduta provincia italiana da un'altra parte la realtà gay non è così scontata e ripetitiva perché comunque lui non ha altra scelta che doversi confrontare con la sua realtà locale. E se la sua realtà locale è composta in maggioranza da "gay fotocopia" ha oggettivamente meno possibilità e più difficoltà nell'incontrare un determinato tipo di gay. Perché a molti piace buttarla sul bigottismo o altre fandonie, ma il problema reale non è "seri vs divertenti", il problema è che certe realtà pullulano di "gay fotocopia" inchiodati a schemi rigidissimi e apersonali nell'approcciarsi all'amore/sesso. Forse è per questo che ho trovato, e troverei, noiosi certi tipi di gay, alla fine risultano dei cloni di cui già si sa tutto e si conoscono a memoria le dinamiche e quello che verrà. Ad esempio io il modello di ragazza stronza l'ho incontrato parecchie volte, però ognuna si comportava in modo diverso, le dinamiche erano sempre imprevedibili ed ognuna aveva una sua spiccata personalità. Per quanto riguarda invece i ragazzi "poco seri" da quello che ho vissuto erano tutti (o quasi) uno la fotocopia dell'altro. Forse è quello il problema principale, ci si chiude in schemi rigidi e banali e alcuni si dimenticano di avere una propria personalità.

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...