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I gay sono allergici alle relazioni serie?


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Dare un peso alle relazioni altrui, stabilire da lontano, dal comodo della propria relazione "mulino bianco" se ci sia o no immaturità o meno in chi sta soli, è un atto di presunzione e di superficialità bello e buono.

 

Ci possono essere mille ragioni per cui una persona è sola. Certo, in alcuni casi può essere immaturità sentimentale, ma credo che per la maggioranza dei casi le ragioni siano molto differenti. Ad esempio contestuali: lavoro che assorbe tutta la tua energia, volente (indole personale) o nolente (necessità economiche contingenti), ambiente "solito" nel quale non c'è ricambio e in cui gli esistenti non sono partner accettabili per una relazione (situazione classica in provincia), scorie e cicatrici di precedenti relazioni e difficoltà ad esporsi di nuovo (classico per le persone di mezza età), nell'ambiente omosessuale una difficoltà tra immagine pubblica e privata che in qualche modo "oscura" la volontà di godere di una relazione stabile (classico per le persone con una più tarda scoperta/accettazione della propria omosessualità/bisessualità), semplice sfiga di non aver trovato la persona giusta (vero per tutti). 


E' immaturità sentimentale non accettare di stare con qualcuno "perchè si è di mezza età" senza essere innamorati? E se uno non ha trovato l'anima gemella, chi siete voi per dire che "è immaturo" e non "sfigato"?

 

In che modo uno deve "riuscire ad innamorarsi seriamente", a prescindere dai partner? C'è un corso? un libro? si va in palestra? In che modo uno può "riuscire ad innamorarsi seriamente" prima di arrivare alla mezza età?

 

Quanta presunzione nei soliti noti, quanta superficialità... Che lezione date ai ragazzi che vi leggono? Che "bisogna per forza" avere una relazione sennò si è sfigati? Che alla faccia dell'innamorarsi, l'importante è valicare i 30 accoppiati sennò avete una malattia?

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@ilromantico,

 

Premio Nobel per i contenuti, la verità e l'organicità del tuo post :).

 

Aggiungo che talvolta, poi, questo discorso può allargarsi anche ad altri tipi di affettività, come anche un'amicizia, una "relazione intellettuale/spirituale", e credo che molte colpe abbiano, in questo, non solo - come nel caso specifico dei gay, ma non solo - mancanza di esperienza, il "correre" nella relazione e adattamenti "semi-obbligati" come dicevì tu, ma anche una certa cultura odierna che PROMUOVE l'usa e getta, il non dare nuove possibilità, il pensare che "cambiare" è di moda, il "consumismo affettivo" proposto da certi media e da certe culture.

 

Ma ripeto.. per quanto cosa molto frequente tra gay, escludo la causa "innata" sia perché noi uomini con uomini, sia perché gay in quanto gay.


Io comunque non credo che essere single sia per forza sintomo di immaturità amorosa, anzi a volte mi sembra decisamente sintomo di maturità generale. Sono acerrimo nemico delle persone che devono "stare per forza" con qualcuno o che trovano la loro più unica e sola ragione di vita nel trovare l'amore. Non so mi è sempre sembrato abbastanza patetico e indice di bassissima autostima. Io ho passato alcuni periodi da single e devo ammettere che non mi pesava affatto e seppur diversamente sono sempre stato abbastanza felice come lo sono ora. Preferivo star mille volte solo con la mia vita da single sognatore che perdere tempo con una persona "tanto per starci" e invece attorno a me vedevo gente che appena si lasciava o era single entrava nel panico più totale. Sono tuttavia d'accordo sul fatto che se a una certa età uno non è mai stato capace di innamorarsi seriamente o non riesce a mantenere per più di 2 mesi le sue relazioni, allora c'è qualcosa che non va (e molta seria pure).

 

Sono d'accordissimo con quanto detto qui e soprattutto col post di @@korio .

Proprio quello mi sentivo di contestare: certi giudizi perentori. Non so, non sono d'accordo quanto si entra così a gamba tesa sulle scelte sentimentali altrui. E' chiaro che ci sono comportamenti errati, o per meglio dire proprio da stronzi (come quelli che dopo due giorni dicono "ti amo" per scopare e poi al terzo giorno spariscono). Ma che una persona che sceglie di non avere una relazione stabile o anche di non averla proprio, per motivi suoi, debba sentirsi dire che è una persona stupida, immatura, irrisolta e che non sta bene con sè stessa...cioè, può darsi pure, ma come posso arrogarmi il diritto di dirlo dal di fuori con tanta sicurezza? Beati voi che avete tutte 'ste certezze, soprattutto su un campo come quello della vita sentimentale dove le variabili in gioco fra le persone e anche in una stessa persona sono tantissime.

E lo dico da persona che è fan della relazione. :D

 

Da certe parole emerge anche la concezione del single come persona difettosa, che non sa attrarre a sè le persone, che è più diffusa di quanto si possa pensare, nonostante tutto. Il single piangente che anela a tutti i costi una relazione, con quell'atteggiamento da "oddio, nessuno mi vuole, nessuno mi si incolla, voglio un ragazzo entro tre ore consegnatomi a casa dal pony express", nasce proprio dalla percezione dello status di single come persona "errata", che è sola perché ha qualcosa di sbagliato in sè e quindi deve rimediare a tutti i costi (con effetti collaterali pericolosi). E' chiaro che è bello essere fidanzati, l'amore e tutto quanto, avercene a iosa, si cerca l'anima gemella e magari arriva e blablabla, ma che i single debbano essere definiti volpi che non arrivano all'uva....

 

Continuo a ripetere (IMHO) che certe persone hanno una vita così piena, delle aspirazioni personali e un carattere così indipendente che non ci pensano proprio a risolversi completamente nella coppia nucleare o nella famiglia: secondo me, l'errore è sbatterle in faccia come modelli assoluti e indiscutibili e sostenere che chi non si conforma a ciò ha tutti i difetti sopraelencati. L'essere responsabili non significa solo costruire una relazione stabile o una famiglia: si può essere responsabili verso gli altri in tanti modi e persone responsabili a prescindere.

L'importante è sempre la chiarezza: se una persona non vuole legarsi stabilmente e lo dice senza illudere nessuno, va rispettata senza che le si debbano attribuire per forza delle colpe, non ci si può rivoltare perchè non la si riesce ad imbrigliare in una relazione stabile. In tutto questo io posso anche non essere d'accordo con questa condotta, ma finisce lì, senza dare giudizi di valore eccessivi.

privateuniverse

Beh, noi single a vita, spesso per scelta degli altri e quindi sfigati (questo è sicuramente il mio caso, lo ammetto), siamo in buona compagnia: Kant, Pascal, Adam Smith, Brahms, Beethoven, Newton, Händel...

 

http://family.jrank.org/pages/1583/Singles-Never-Married-Persons-Psychosocial-Characteristics-Never-Married.html

 

Spero per @@ben81 e per @@Ilromantico che per loro non verrà mai il momento di dover essere l'oggetto dei giudizi che danno su chi non riesce ad avere relazioni.

 

Perché, se ciò dovesse accadere, sarei proprio curioso di vedere come saranno capaci di far fronte a una tale situazione trovandosi dall'altra parte della barricata.

No i gay seri non esistono... la parola gay è appunto antitetico a serietà!!!

 

Trovo che la spiegazione di @@purospirito sia la più sincera. Nella sua forma di "scherzo" mette in luce il fondamento dell'identità gay.

Piccola domanda inquietante: sarà per questo che i gay non hanno diritti e (forse) non li avranno mai?

Perché essendo troppo "gay", ovvero "non seri", come ci spiega @@purospirito, non spnp credibili come costituenti di famiglie non etero, o "padri adottivi", tanto per dirne due?

Perchè è bello fare l'elogio della "singletudine", del libertinaggio, del divertimento eccetera. Ma poi il serpente si morde la coda e forse forse una riflessione sul fondamento dell'identità gay va pure fatta. E visto che non l'ha fatta nessuno, mi sembra, la faccio io: siamo sicuri che l'identità gay non sia costruita unicamente sulla libertà di fare sesso con una persona dello stesso sesso, e che, oltre questo, non ci sia molto altro da dire?

Attenzione a come rispondiamo a questa domanda: perché se abbiamo il coraggio di rispondere possitivamente, assumiamo che non c'è alcun fondamento perchè l'omosessuale, in quanto tale, sia soggetto di diritto. L'omosessuale è semplicemente una persona che ha rapporti sessuali con persone dello stesso sesso. In uno stato democratico questa attività, tra adulti e consenzienti, non è perseguibile nè civilmente nè penalmente, fin quando è privata e non suscita scandalo. Punto. Non occorre altro.

Beh, il contributo di @@akinori mancava. Si denota immediatamente l'arguta posizione in cui il gusto sessuale impone delle scelte denigratorie per se, come se innamorarsi di persone che hanno identità sessuali simili sia sinonimo per forza di puttanaggine insita nella psicologia del gay. E il fatto che si ignori la stragrande quantità di coppie omosessuali solide e felici, e la stragrande quantità di single etero e di coppie etero orientate verso un libertinaggio (più nascosto, questo si, almeno in Italia), o costrette a relazioni "socialmente utili" per il buon vivere all'interno del proprio status sociale, è un punto forte del commento.

 

Però sicuramente questo intervento, come altri, disegna una problematica fondamentale della civiltà moderna.


Infatti, può essere l'anonimato di Internet una giustificazione sufficiente per dire al mondo qualunque cagata a uno viene in mente?


Chi è attraente come Sloth dei goonies  o QUASI...  hai voglia a cercare ragazzo...

 

Ma anche questo non è vero, io ho conosciuto ragazzi brutti, che però sono felicemente fidanzati...magari ci avranno messo piu' tempo, ma alla fine si sono fidanzati anche loro.

Mentre ho conosciuto anche ragazzi brutti che si piangevano addosso perchè non trovavano nessuno, salvo poi etichettare come "cessi" tutti i ragazzi che ci provavano con loro.

 

 


Beh, noi single a vita, spesso per scelta degli altri e quindi sfigati (questo è sicuramente il mio caso, lo ammetto), siamo in buona compagnia: Kant, Pascal, Adam Smith, Brahms, Beethoven, Newton, Händel...

 

Non è che "mal comune mezzo gaudio"... anche Leopardi fini' solo, ma, invece che stare a scrivere su Silvia e sui propri sogni, poteva uscire e cercare una ragazza in linea con la propria "estetica"; ma ha preferito rinchiudersi nel castello, piangendosi addosso e sognando di principesse, esattamente come fanno alcuni gay attuali, sperando che il principe azzurro gli venga a suonare a casa.

Trovare un ragazzo, cosi' come trovare qualsiasi altra cosa o situazione, eccetto rari casi fortuiti, è un'attività che richiede impegno e costanza...leggo di gente che alla prima delusione lascia perdere e smette di cercare...poi grazie al caxxo che rimangono soli.
 


Spero per @ben81 e per @@Ilromantico che per loro non verrà mai il momento di dover essere l'oggetto dei giudizi che danno su chi non riesce ad avere relazioni.
 Perché, se ciò dovesse accadere, sarei proprio curioso di vedere come saranno capaci di far fronte a una tale situazione trovandosi dall'altra parte della barricata.

 

 

E' accaduto: tutti siamo stati single una o piuu' volte nella vita.

Ma la differenza è che IO, anche quando ero single, non ho mai smesso di crederci e di cercare, tutto questo nonostante uscivo con grande dolore dalla mia prima storia...seconddo alcuni avrei dovuto osservare un a sorta di vedovanza o di pausa...ma il ferro, cari miei, va battuto quando è caldo.

Se mi fossi fermato non avrei conosciuto il mio ex, e se, finita col mio ex, mi fossi fermato, non avrei conosciuto il mio attuale ragazzo.

Quindi nessuno vi da' degli sfigati, prendetela piuttosto come una "spinta" ad uscire dal guscio che vi siete auto creati, e a cercare...rimanete ovviamente coi piedi per terra, non fate come alcuni miei amici etero e gay che cercano modelle/i da copertina, lamentando poi del fatto che persone del genere non se li filano...e vedrete che la persona adatta per voi arriverà.

 

 

p.s.

 

le uniche persone che *realmente* hanno impedimenti nel trovare fidanzati sono solo e soltanto coloro che 

a) soffrono di malattie invalidanti 

B) vivono in zone realmente disagiate, es. paesini di 800 abitanti in alta montagna.

 

Per il resto, tutti hanno la possibilità di trovare un compagno/a, se lo vogliono e se lo cercano.

Nonostante i media e il lavoro certosino di molti gay nel cercare di coprire questa realtà, gli omosessuali sono persone comuni e come tali hanno psicologie anche molto differenti tra loro. Io, ad esempio, miro alla costruzione di una famiglia e non mi interessa il sesso occasionale. Come me ce ne sono altri e altri ancora cercano cose diverse. Non si può generalizzare.

E quindi @@ben81 ci sai suggerire un metodo sicuro? Una sorta di decalogo?

Però attento: quando si dice che si vuole un compagno, cosa intendi tu? un cazzo fisso (cit.) o qualcuno che ami?

Perchè puoi battere il ferro fin che è caldo, ma se non ti innamori c'è poco da fare.

 

Io sono single in questo momento, non mi mancano persone splendide da tutti i punti di vista che vogliono stare con me. Per la verità non mi mancano persone splendide, belle, perfettamente compatibili e dichiaratamente innamorate di me. Secondo la tua logica, io dovrei prenderne una e starci insieme, perchè tutti possiamo prenderci un compagno.

 

Ma se uno non è innamorato, ha senso avere una storia?

 

Il punto è proprio questo: per alcuni, ha senso avere una storia aldilà della forza dei sentimenti. Per altri non ha senso. Chi è più maturo?

@korio

 

Non c'è un decalogo, basta tenere gli occhi aperti, continuare a cercare, piuttosto che tapparsi in casa...leggiamo continuamente sul forum di gente che scrive cose tipo "non mi piacciono i locali gay nè i siti gay"...poi la stessa gente piange perchè non conosce nessuno, nè fidanzati nè amici...grazie al caxxo..

Ovviamente nel mio post io parlavo di una storia d'amore corrisposta, non solamente del trovare uno scopamico, quello lo si trova senza nemmeno troppo cercare, basta una chattata...

Ma, proprio per la logica dei grandi numeri, piu' persone si conoscono, piu' aumenta la possibilità di trovare una persona di cui innamorarsi, e che al contempo si innamori di noi...non ho mai consigliato di mettersi col primo che capita anche se non c'è amore/non scatta la scintilla, anche perchè è comportamento che ho sempre ritenuto tristissimo.

 

Ergo, eccezion fatta per i casi limite citati nel mio post sopra, chi rimane solo è perchè o non cerca bene (o addirittura non cerca per niente), o perchè ha preteste estetiche assurde, o perchè, oggettivamente, è una persona sgradevole con cui stare (dove per sgradevole non mi riferisco all'estetica, visto che anche le persone bruttine rimorchiano).

Edited by ben81

@@ben81 La statistica è una scienza complicata.

Uno mangia due polli e un altro nessuno, statisticamente mangiamo un pollo per uno, in realtà uno si abbuffa e l'altro muore di fame.

 

Il forum è pieno di gente che si tappa in casa, e li sono d'accordo. Sono anche d'accordo nel consigliare a chi "se non ci ho ciattato 3 settimane e se non ha cancellato nel frattempo il suo account su Romeo, e se quando ci prendiamo un caffè gli si arrizza, è un porco e allora non ci esco", di cambiare approccio.

 

Ma questo non significa che sia così facile trovare una storia. Troppe sono le variabili, e non tutti hanno la possibilità, per varie ragioni, di scoparsene 5 a settimana, 20 al mese, 250 all'anno per sfruttare la legge dei grandi numeri.

@@Pix : io ho conosciuto il mio primo ragazzo in una discoteca di Roma, storia durata 4 anni...questo per dire che anche in discoteca si possono conoscere persone intenzionate a qualcosa di serio...certo che se quella sera fossi rimasto a casa, e si che ero pure triste, perchè quel pomeriggio una conoscenza mi era andata male...ma uscii lo stesso...

 

 

@@korio per carità, non ho detto che trovare l'anima gemella sia facile come bere un caffè...ho detto solo che se uno non cerca, non troverà mai.

@Pix

 

ehm 

 

 

.leggiamo continuamente sul forum di gente che scrive cose tipo "non mi piacciono i locali gay nè i siti gay"

 

in poche parole loro pretendono l'incontro casuale, al supermarket, al cinema, ecc... può succedere, ma è una rarità.

Edited by ben81

@ben81

 

 

Chi non cerca non trova, e su questo siamo d'accordo.


Che sia ovvio e scontato trovare un'anima gemella nonostante la ricerca, e che sia una questione di maturità o di immaturità, invece, non sono d'accordo.


C'è chi si innamora a 16 anni e ci vive insieme una vita pur essendo immaturo completamente. E ci sono persone sagge che nonostante tutto muoiono sole dopo una vita solitaria.

 

Smettiamola di etichettare gli altri e a giudicarli.

Consigliamoli: si. Releghiamoli a "esseri umani difettosi": no.

Non esageriamo.

Ci sono tanti fattori che possono fare sì che una persona rimanga single.

Essere lamentosi, essere litigiosi, essere bruttini, non avere interessi,

essere poco passionali a letto, non uscire di casa...

Concordo pienamente con korio. Tra l'altro si vedono in giro tante coppie Che stanno assieme per anni e fanno fatica quasi a parlarsi.

Ci sono troppe variabili in gioco per avere regole e assiomi sulle relazioni Di coppia.

Per quello che ho potuto notare io e senza voler enunciare regole generali, una caratteristica che penalizza molto nella ricerca di un partner e' la scarsa propensione ad interessarsi agli altri, a conoscerli davvero, cercando di entrare nel loro mondo, evitando di essere sempre troppo concentrati su se' stessi e sui propri bisogni. Cercare per forza "qualcuno" con cui stare non mi sembra l'approccio migliore per capire che ognuno e' un universo interessante da scoprire, non un insieme di parametri da analizzare.


Quanta presunzione nei soliti noti, quanta superficialità... Che lezione date ai ragazzi che vi leggono? Che "bisogna per forza" avere una relazione sennò si è sfigati? Che alla faccia dell'innamorarsi, l'importante è valicare i 30 accoppiati sennò avete una malattia?

 

La solita demagogia. Il punto non è trovare l'"amore della vita" o dover trovare un compagno in un certo tempo limite! Si parla di immaturità sentimentale quando uno dai 20 ai 30 o 40 anni non è riuscito a provare uno straccio di slancio amoroso che vada al di là dell'"ingrifata" di una o più notti o di una adorazione passeggera per un tizio che sparisce magari dopo averlo trombato uno o più volte. Vuoi davvero che mi metta a credere che per una persona dai 20 ai 40 anni risulti così arduo trovare dei potenziali tizi per cui provare una sbandata amorosa, una cotta o un amore?Mi rifiuto di credere a quei miei amici/amiche e conoscenti che da anni escono con svariati ragazzi/e e non hanno la fortuna di trovare MAI il tipo/a giusto. Ma tu pensa poveretti che sfigati, nonostante trovino sempre partner belli, intelligenti, interessanti e di svariati stili di vita c'è SEMPRE qualcosina che non va e non li convince fino in fondo e non gli fa scattare nulla. Non devono mica sposarsi né promettere amore eterno, ma cavolo in anni e anni di svariate frequentazioni non riescono a provare nulla che non vada al di là del "brivido" del gioco e della conoscenza?Mi accontenterei di un "oggi mi ha fatto battere il cuore. Oggi mi sono innamorat@. Oggi ho sentito le farfalle.", mi basta pure che sia 'temporale' purché si evinca che siano capaci di provare sentimenti genuini e spontanei. E invece no c'è SEMPRE qualcosa che non va, ma tu pensa un po' che nuvoletta di Fantozzi che c'hanno. Io e buona parte dell'umanità però siamo sempre riusciti a prenderci cotte, innamorarci, interessarci delle persone senza troppo fatica né senza dover aspettare decenni, saremo mica dei miracolati o degli extra-terrestri?

 

E' questo che intendo con "immaturità sentimentale", avere tutto il potenziale ma non avere nessuna capacità per esprimerlo ed utilizzarlo. Non metto certo alla gogna un "immaturo sentimentale" né penso che sia una cattiva persona o stupida, la mia è una mera opinione sulla sua "maturità sentimentale" visto che è questo di cui si sta parlando e per me se una ha così tante difficoltà a provare dei sentimenti evidentemente qualche problemino di maturità sentimentale ce l'ha.

 


il pensare che "cambiare" è di moda, il "consumismo affettivo" proposto da certi media e da certe culture.Ma ripeto.. per quanto cosa molto frequente tra gay, escludo la causa "innata" sia perché noi uomini con uomini, sia perché gay in quanto gay.

 

Mi piace il termine "consumismo affettivo"! E concordo nell'escludere le cause innate anche se a differenza degli etero l'ambiente gay è più solito spingere verso quel "cambiare" e "consumismo affettivo" che tu denunciavi.

mah... io fino a 38 anni sono sempre stato single per motivi a me sconosciuti. ero immaturo sentimentalmente ?

 

poi ho conosciuto il mio uomo e ora ci sto assieme da 6 anni (da 3 anni siamo anche sposati). sono maturato sentimentalmente improvvisamente ?

 

boh....

I motivi per i quali i gay possono essere più lenti sono tanti

quanti gli svantaggi ambientali che subiscono e li rallentano.

 

Ed in questa lentezza ci può stare anche una concentrazione

di esperienze che compensa un immobilismo precedente.

Fermo restando che per carattere e temperamento ogni persona

è poi un caso a sé.

 

Ma questo ci dice poco...perchè sarebbe una specie di 

"passaggio" transitorio che può caratterizzare certe età

lievemente diverse dalle corrispettive etero e più "convulse"

laddove il dato rilevante è la "cancellazione" sociale dei gay di altre

classi di età ed in altre situazioni, che ci sono ma non si vedono.

 

E' vero anche che un single non è affatto detto che sia un libertino,

perchè può essere un coacervo di difetti e sfighe varie...questo

è indiscutibile.

 

Si potrà dire - al più - che sono libertini, i singles per scelta

non quelli per necessità, ma d'altronde molti gay libertini oltre

i trenta in coppia ci stanno, magari saranno coppie anticonvenzionali

ma sono relazioni "serie".

 

Se quindi - come io fondamentalmente credo - i gay libertini in realtà

si sistemano, per tanti motivi...fra cui anche il fatto che valorizzano

la loro  ( omo- ) sessualità...non credo sia "bello" neanche inveire contro

chi rimane single per tantissime ragioni che non sceglie...

Ma l'iitaliano è un optional?Mi spiego in giapponese? Il punto non è essere single o sposato, il punto è non provare fino a 38 anni nessun straccio di sentimenti per nessuno. In 38 anni nessuno ti aveva fatto toccare il cielo con un dito per un'ora, giorno, settimana o mesi?O mai innamorato, interessato a nessun'altro in 38 anni?E i motivi non possono essere "sconosciuti", evidentemente se sei rimasto single fino a 38anni dipendeva da qualcosa perché figurati se in 38anni non c'è tempo o voglia di interessarsi a qualcuno. A me non può fare che piacere se dopo 38anni hai scoperto l'amore, ma sarebbe un peccato se fino a 38anni non hai vissuto e goduto della magia dell'amore, anche perché l'esperienza, le precedenti relazioni e le cicatrici non sono essenziali, ma aiutano a capire un po' di più l'amore.

 

Ma a proposito se uno sta in unione civile si può dire che è sposato?Lessi una volta il tweet di uno che faceva notare alla Concia che lei non è sposata in quanto in Germania esistono solo le unioni civili gay.

 

No aspetta @@Hinzelmann non spostiamo e focalizziamo la discussione per l'ennesima volta sui libertini e/o gli anti-convenzionali e/o gli sfortunati in amore. Non è quello il punto della discussione né quello che si denuncia. Per una buona volta i libertini non sono l'oggetto della discussione! Qui si sta prendendo in analisi qualsiasi persona che non riesce a provare emozioni spontanee in amore e/o non conosce l'ABC delle relazioni. Che poi la gente si ami e preferisca una coppia più liberale o anti-convenzionale, quello è un altro discorso che poco c'entra con i quesiti degli ultimi interventi. Qui ci si domanda perché a una persona non vada bene nessuno che sia in coppia aperta o chiusa, per una storiella o per tutta la vita. E' l'apatia sentimentale ad essere messa sotto analisi, non certo se uno rimane single per motivi che non sceglie o semplicemente capitano. Io ho alcuni amici che non riescono a cuccare, ma paradossalmente hanno vissuto più emozioni e più cotte di certi amici che cuccano sempre, ma non provano uno straccio di emozioni per nessun@.

Edited by Ilromantico
La solita demagogia. Il punto non è trovare l'"amore della vita" o dover trovare un compagno in un certo tempo limite! Si parla di immaturità sentimentale quando uno dai 20 ai 30 o 40 anni non è riuscito a provare uno straccio di slancio amoroso che vada al di là dell'"ingrifata" di una o più notti o di una adorazione passeggera per un tizio che sparisce magari dopo averlo trombato uno o più volte. Vuoi davvero che mi metta a credere che per una persona dai 20 ai 40 anni risulti così arduo trovare dei potenziali tizi per cui provare una sbandata amorosa, una cotta o un amore?Mi rifiuto di credere a quei miei amici/amiche e conoscenti che da anni escono con svariati ragazzi/e e non hanno la fortuna di trovare MAI il tipo/a giusto. Ma tu pensa poveretti che sfigati, nonostante trovino sempre partner belli, intelligenti, interessanti e di svariati stili di vita c'è SEMPRE qualcosina che non va e non li convince fino in fondo e non gli fa scattare nulla. Non devono mica sposarsi né promettere amore eterno, ma cavolo in anni e anni di svariate frequentazioni non riescono a provare nulla che non vada al di là del "brivido" del gioco e della conoscenza?Mi accontenterei di un "oggi mi ha fatto battere il cuore. Oggi mi sono innamorat@. Oggi ho sentito le farfalle.", mi basta pure che sia 'temporale' purché si evinca che siano capaci di provare sentimenti genuini e spontanei. E invece no c'è SEMPRE qualcosa che non va, ma tu pensa un po' che nuvoletta di Fantozzi che c'hanno. Io e buona parte dell'umanità però siamo sempre riusciti a prenderci cotte, innamorarci, interessarci delle persone senza troppo fatica né senza dover aspettare decenni, saremo mica dei miracolati o degli extra-terrestri?

 

E' questo che intendo con "immaturità sentimentale", avere tutto il potenziale ma non avere nessuna capacità per esprimerlo ed utilizzarlo. Non metto certo alla gogna un "immaturo sentimentale" né penso che sia una cattiva persona o stupida, la mia è una mera opinione sulla sua "maturità sentimentale" visto che è questo di cui si sta parlando e per me se una ha così tante difficoltà a provare dei sentimenti evidentemente qualche problemino di maturità sentimentale ce l'ha.

 

Io mi sono innamorato per la prima e unica volta a 38 anni. E francamente, fra tutti i difetti che mi si possono contestare, l'unico che non ho mai avuto è l'immaturità sentimentale.

 

Quindi, in realtà, sei tu che vai come sempre per luoghi comuni in abbondanza e per pregiudizi e giudizi a manetta.

ma poveretto, scusa...XD

 

Se non si è mai innamorato lo vuoi "lapidare"?

 

Certamente un ragione ci sarà...ma sarà qualcosa di profondo e non

immediatamente inquadrabile in A o B, altrimenti l'interessato saprebbe

dircela

Ma l'iitaliano è un optional?Mi spiego in giapponese? Il punto non è essere single o sposato, il punto è non provare fino a 38 anni nessun straccio di sentimenti per nessuno. In 38 anni nessuno ti aveva fatto toccare il cielo con un dito per un'ora, giorno, settimana o mesi?O mai innamorato, interessato a nessun'altro in 38 anni?E i motivi non possono essere "sconosciuti", evidentemente se sei rimasto single fino a 38anni dipendeva da qualcosa perché figurati se in 38anni non c'è tempo o voglia di interessarsi a qualcuno. A me non può fare che piacere se dopo 38anni hai scoperto l'amore, ma sarebbe un peccato se fino a 38anni non hai vissuto e goduto della magia dell'amore, anche perché l'esperienza, le precedenti relazioni e le cicatrici non sono essenziali, ma aiutano a capire un po' di più l'amore.

 

Ma a proposito se uno sta in unione civile si può dire che è sposato?Lessi una volta il tweet di uno che faceva notare alla Concia che lei non è sposata in quanto in Germania esistono solo le unioni civili gay.

 

Ma che, provare affetto è amore???

Ma che non c'è differenza fra passione e innamoramento??

 

Sei tu che hai una visione molto infantile dell'amore, e forse è questa la verità.

@Ilromantico

 

volevo un ragazzo ma non c'è mai stato prima. non devi scaldarti molto quando scrivi che è più educato.

 

essere innamorati e fidanzati sono due cose differenti.

 

ogni paese ha la sua denominazione di sposato per gli omosessuali. in svizzera si chiama "unione domestica registrata" che non è l'unione civile tedesca.

Edited by marco77

Non posso editare quindi esplodiamo il tema.


Innamorarsi, amare, avere passione, avere affetto, ingrifarsi, interessarsi, sono tutte cose differenti e modalità differenti di rapporto.

 

Ho preso una infinità di cotte nella mia vita, ma nessuna ha valicato le due settimane. Perchè son cotte, perchè è passione, affetto, un mix di necessità e di interesse, perchè l'altro o altra in quel momento hanno risuonato.


Ma non è "amore". Non è neanche innamoramento.

 

Ma su, per favore, amare è altra cosa. La base per un rapporto stabile altra ancora. 

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