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Gay, Santa Sede: “No a egualitarismo malato, ma riconoscere i diritti”


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L'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, cita Gaber e spiega: "Un conto è il tema del matrimonio gay, sul quale è nota la nostra posizione, un altro sono le discriminazioni. Nel mondo ci sono forse 25 paesi dove l'omosessualità è reato. Mi augurerei che come Chiesa combatteremo tutto questo"
 

La Chiesa deve riaffermare in tutte le situazioni “la pari dignità di tutti i figli di Dio. Tutti, in questo senso sono santi perché hanno il sigillo di Dio, nessuno non ce l’ha. E dunque tutti sono ‘intoccabili’”. Lo ha affermato l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, rispondendo ai giornalisti a proposito delle discriminazioni subite dai gay. ”Un conto è il tema del matrimonio gay, sul quale è nota la nostra posizione, un altro sono le discriminazioni. Nel mondo – ha sottolineato Paglia – ci sono forse 25 paesi dove l’omosessualità è reato. Mi augurerei – ha scandito – che come Chiesa combatteremo tutto questo”.

“La Costituzione italiana parla molto chiaro, ma prima ancora era il diritto romano che stabiliva cosa fosse il matrimonio” spiega Paglia per spiegare che il “no” della Chiesa alle nozze gay non è un fatto religioso. “Anche Giorgio Gaber – ricorda – diceva che donna e uomo sono destinati a restare diversi, perché senza due corpi differenti e pensieri differenti non c’è futuro”. Dunque, afferma il capodicastero, “la Chiesa continuerà a proclamare la verità, in qualunque situazione”. Ma, si affretta ad aggiungere, questo non significa che non si debbano riconoscere i diritti delle coppie di fatto, anche gay, con soluzioni di diritto privato, “ed è tempo che i legislatori se ne preoccupino”.

“Diciamo no a un egualitarismo malato che per essere tale abolisce tutte le differenze”, tuttavia va ripetuto che la Chiesa “è per la pari dignità di tutti i figli di Dio”, omosessuali compresi, “l’uguaglianza è nella dignità”. “Altri affetti – ha detto Paglia – non giustificano il matrimonio che implica la genitorialità”. La specificità della famiglia, ha quindi spiegato Paglia, e la sua natura di elemento fondamentale della società, non può essere confuso con altre forme di unione, in ogni caso “i diritti individuali vanno garantiti visto il moltiplicarsi di situazioni” di altro tipo come le unioni fra persone dello stesso sesso. Per queste ultime vanno trovate “soluzioni di diritto privato”, cioè “all’interno del codice di diritto privato” che tengano conto anche degli aspetti “patrimoniali”.

Una posizione che sembra in contrasto con quanto dichiarato solo due giorni fa da un alto prelato. Sabato scorso, a commento dell’approvazione del primo articolo per i matrimoni gay, il cardinale Angelo Bagnasco ha dichiarato"siamo vicini al baratro. Ma non solo, poco meno di due mesi fa però Papa Benedetto XVI aveva benedetto, durante un’udienza, Rebecca Kadaga, sostenitrice in Uganda della pena di morte nei confronti dei gay imputati per reati particolarmente gravi ma anche per una pena di 14 anni di reclusione per gli omosessuali che convivono.

 

Ma io inizio a credere che da quelle parti il vino scorra a fiumi e non solo durante la celebrazione dell'eucarestia.

Io più leggo le loro dichiarazioni, meno capisco che diamine vogliono

Esempio pratico?

<<“Diciamo no a un egualitarismo malato che per essere tale abolisce tutte le differenze”, tuttavia va ripetuto che la Chiesa “è per la pari dignità di tutti i figli di Dio” e “l’uguaglianza è nella dignità”.>>

O siamo tutti uguali o non lo siamo, non ci sta da girarci attorno usando la treccani per trovare la definizione più oscura per riuscire a dire tutto e il contrario di tutto.

Ma che gli si è smosso ultimamente a questi?

Veramente mi pare che la destra e in parte la sinistra si appiattiscano su quello che pensa e dice la chiesa, rispetto ai diritti civili in oggetto

Per esempio è di prassi liquidare la questione matrimonio gay citando a pappagallo l'assunto inventato da ratzinger che legalizzazione delle coppie gay ditrugge la famiglia "tradizionale" poi nessuno è in grado di spiegare come e perchè

Edited by prefy

@prefy, al tempo dei Di.Co. la Destra e la Chiesa erano contrarie.

Adesso dicono che per loro andrebbero pure bene.

Ci hanno messo solo dieci anni.

(Anni in cui il PD è rimasto fermo, ma molti altri sono andati avanti).

Non resistono gli amici preteschi a non aggiungere la parola "malato" a cazzo, quando si parla di gay. I malati sono loro che ci hanno come ossessione.

Rendiamo grazie a Bagnasco.

Da un punto di vista ontologico tutti gli esseri umani sono eguali dinanzi a Dio.

Dal punto di vista sociale è normale e lecito che ci siano distinzioni e differenze, che sono volontà di Dio.

Quindi i gay non devono essere odiati, secondo la dottrina, ma è certamente contrario ai principi della fede cattolica riconoscere uno spazio alle unioni omosessuali.

Sono molto d'accordo con @@Yagami-L e devo dire che anche nelle parole della Chiesa vedo una certa coerenza, che mi fa pensare che non siano poi così tanto ubriachi.

Per la Chiesa, i gay sono persone degne in tutto e per tutto del rispetto e della considerazione che si deve ad ogni uomo, anche proprio - per come si diceva - perché in tutti si rispecchia l'immagine di Dio.

Tuttavia, per la dottrina, commettere atti omosessuali è peccato, così come atteggiamento non sano viene considerato il coltivare un'amore particolare, una relazione tra persone dello stesso sesso (anche se, se vissuto nella castità, non credo possa neanche essere considerato peccato, seppur cosa "distorta").

Ciò detto, il passo avanti della Chiesa mi pare ci sia, perché la Chiesa per la prima volta, pur non contraddicendosi, mette sotto i riflettori la sua volontà a voler far si che siano riiconosciuti agli omosessuali che decidono di vivere insieme dei diritti possiamo dire "umani", che li riguarda in quanto uomini (o donne) che - legati per una loro volontà - necessitano comunque di leggi appropriate che garantiscano loro la "normalità" (che può essere, per esempio, entrare in ospedale se il congiunto non sta bene, tanto per dirne una).

La coerenza della Chiesa, ad ogni modo, sta proprio in questo: diritti si, (perché la Chiesa non solo non può discriminare, ma deve anche PROMUOVERE l'uguaglianza) ma matrimonio no, proprio perché il matrimonio viene inteso tra persone dello stesso sesso e, ancor di più, come "culla" da cui possano nascere figli.

Tutto qui.

Commento personale:

Mons. Paglia non è uno sprovveduto, e per il ruolo che detiene dice cose importanti che, malgrado "caute", rappresentano effettivamente un minimo di apertura, il voler far si che la stessa Chiesa si scuota sul fatto che certe cose vadano riconosciute e che non si può far finta di niente (o meglio ancora osteggiare anche l'uomo in quanto uomo..).

Tuttavia, finché ci sarà questo papa, e finché ci saranno persone come Bagnasco (persona che non mi piace per nulla, e che non reputo neanche all'altezza della porpora cardinalizia... se non per fare "magagne"), non si muoverà poi molto.
All'uopo, poi, ricordo che la Chiesa è una macchina lenta, difficile da far muovere dalle posizioni su cui è arroccata.... E probabilmente non approverà le unioni gay, almeno fino a quando chiunque di noi che ora legge sarà in vita (ma questo è un pensiero mio, la storia anche recente ci insegna che con certi papi la Chiesa è stata anche capace di certi "voli"..).
Per questo, dato il contesto, questo mi sembra un piccolo, positivo passetto, molto in linea con i suoi tempi e le sue voci... non trascurabile, ecco.

[Ad ogni modo credo che sia proprio questa sua "lentezza" uno dei segreti più grandi per far si che questa istituzione - se la vogliamo vedere solo dal lato umano - possa avere ancora vita lunga... e sia in piedi da già oltre 2.000 anni. Se avesse corso, nel bene o nel male sarebbe già "morta" da un pezzo]

 

Quoto tutto quanto hai detto. La coerenza sta anche nel mutare lentamente le proprie posizioni adattando l'interpretazione dei tempi a quella che è la Tradizione, da cui la Chiesa non può prescindere.

 

Tuttavia, per la dottrina, commettere atti omosessuali è peccato, così come atteggiamento non sano viene considerato il coltivare un'amore particolare, una relazione tra persone dello stesso sesso (anche se, se vissuto nella castità, non credo possa neanche essere considerato peccato, seppur cosa "distorta").
 

 

Non è peccato la relazione non consumata tra due uomini o due donne, se questa è vissuta come amicizia.

L'orientamento è intrinsecamente disordinato, cioè disordinato rispetto alle leggi di natura. Non si va oltre nel definirlo...

@prefy, al tempo dei Di.Co. la Destra e la Chiesa erano contrarie.

 

Il che dimostra che la destra è succube di ciò che blaterano le gerarchie vatic ane

Adesso dicono che per loro andrebbero pure bene.

Ci hanno messo solo dieci anni.

(Anni in cui il PD è rimasto fermo, ma molti altri sono andati avanti).

A me risulta che si fermerebbero ad alcune modifiche del C. C., soluzioni di carattere privatistico

Edited by prefy

Ciò detto, il passo avanti della Chiesa mi pare ci sia, perché la Chiesa per la prima volta, pur non contraddicendosi, mette sotto i riflettori la sua volontà a voler far si che siano riiconosciuti agli omosessuali che decidono di vivere insieme dei diritti possiamo dire "umani", che li riguarda in quanto uomini (o donne) che - legati per una loro volontà - necessitano comunque di leggi appropriate che garantiscano loro la "normalità" (che può essere, per esempio, entrare in ospedale se il congiunto non sta bene, tanto per dirne una).

La chiesa riconoscerebbe alcuni diritti a chiunque decida di convivere a qualsiasi titolo, così da non riconoscere espressamente la specificità di una relazione amorosa gay, non vedo passi avanti in tal senso

La Chiesa ha per anni (secoli?) taciuto su questi diritti, talvolta addirittura osteggiandoli. Ora non lo fa più, ne parla chiaramente e senza nascondersi, anzi li vede come una necessità, e se vogliamo anche come una lotta da condurre. Il passo avanti è proprio questo.

Quindi i gay non devono essere odiati, secondo la dottrina, ma è certamente contrario ai principi della fede cattolica riconoscere uno spazio alle unioni omosessuali.

 

 

Si certo, perfetto.

Peccato che siamo in uno stato laico e che non dovremo dar tanto peso nè così tanto spazio a loro, a meno che non lo diamo anche a quello che possono pensare le altre minoranze religiose.

 

 

Dal punto di vista sociale è normale e lecito che ci siano distinzioni e differenze, che sono volontà di Dio.

 

 

Non ho ben capito il significato di tale affermazione.

Quali sarebbero tali differenze?

 

 

Ciò detto, il passo avanti della Chiesa mi pare ci sia, perché la Chiesa per la prima volta, pur non contraddicendosi, mette sotto i riflettori la sua volontà a voler far si che siano riiconosciuti agli omosessuali che decidono di vivere insieme dei diritti possiamo dire "umani", che li riguarda in quanto uomini

 

 

La chiesa non si contraddice?

Lo fa ad ogni respiro che prende, quando non dice una parola sulla pena di morte in america ma deve dire la sua sull'eutanasia

Quando apre la comunione ai divorziati quando i divorziati importanti già prendevano la comunione

Quando gioca con la treccani per trovare una definizione che possa dire una cosa e affermare il totale contrario nella medesima emissione di fiato

 

Io non voglio la loro approvazione, perchè non è frutto di una ponderata riflessione, ma di un essere costretti a cambiare posizione perchè, effettivamente, son gli unici insieme a qualche altra minoranza religiosa ad avere ancora una mentalità medioevale, discriminatoria e crudele.

 

 

@prefy, al tempo dei Di.Co. la Destra e la Chiesa erano contrarie.

 

Adesso dicono che per loro andrebbero pure bene.

 

Ci hanno messo solo dieci anni.

 

(Anni in cui il PD è rimasto fermo, ma molti altri sono andati avanti).

 

 

Quoto e aggiungo: solo perchè siamo trainati  dall'europa, non certamente perchè ci siamo distinti noi come fautori di tali progressi.

Perchè fino a 3-4 giorni fa per bocca di alcuni signori, l'europa era sul baratro ed aveva spalancato le porte alla pedofilia.

 

Ora evidentemente si son accorti che se non vogliono implodere e trovare comunque una loro ragione d'esistere, devono scendere a patti con il resto dell'europa.

 

Come farebbero a vantare il fatto di essere la radice culturale e civile e bla bla bla bla dell'europa intera se questa europa intera ormai cammina sulle proprie gambe perchè preferisce garantire i diritti a chiunque e non solo a chi dice la bibbia?

 

C'è la disperata ricerca di un modo per mantenere la propria legittimazione cercando di  non dire che le proprie idee non erano propriamente giuste: perchè perderebbero credibilità e la loro infallibilità e,suvvia, li capisco pure, se negli ultimi anni hanno sempre avuto una certa posizione, ora non possono cambiarla tutto d'un tratto, perderebbero in credibilità. Ma d'altra parte non possono neanche permettersi di far la figura di quelli che contano meno di zero in europa, perderebbero le famose radici.

 

E' solo un calcolo politico il loro.

Edited by nowhere

la chiesa cattolica tolse definitivamente solo nel 1965 l'accusa agli ebrei di deicidio.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Deicidio

 

i gay sono i nuovi ebrei, le lesbiche credo che non sono mai state neppure considerate come esistenti dal vaticano. Il sesso fuori dal matrimonio cattolico è peccato per la chiesa. c'è da stupirsi che sia contro i gay ? quando la chiesa avrebbe mai chiesto dei diritti statali per dei peccatori che non si pentono o che non riconoscono il peccato ?

 

se per riabilitare gli ebrei ci volle un concilio io penso che ce ne vorrà uno anche per riconoscere pienamente i gay e le lesbiche.

 

anche un papa da solo non può stravolgere la dottrina.

Per ora l'importante è che almeno pensino a lottare contro i paesi in cui l'omosessualità è reato. Questo sarebbe già un bel passo avanti ed un segno di umanità da parte della Chiesa. Per il resto l'Europa cammina sulle sue gambe senza la Chiesa.

bisogna sempre distinguere la posizione ufficiale della chiesa da posizioni personali dei suoi membri.

Vorrei che fosse chiaro questo: non è che Paglia parla per come la vede. Paglia è una delle voci più titolate per parlare a nome della Chiesa di queste cose. E quando lo fa, non lo fa per pareri suoi. E ancora di più non lo farebbe dal Vaticano (visto che le affermazioni sono state dette proprio da lì).E se succede questo, è perché in Vaticano quello è il suo "mestiere"!!!

 

Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia

 

Inoltre non aggiunge proprio niente di nuovo, il passo avanti sta nel fatto che ha messo un'attenzione particolare, non in un'interpretazione o in un "canone" diverso.

 

La chiesa non si contraddice?

Lo fa ad ogni respiro che prende, quando non dice una parola sulla pena di morte in america ma deve dire la sua sull'eutanasia

Quando apre la comunione ai divorziati quando i divorziati importanti già prendevano la comunione

Quando gioca con la treccani per trovare una definizione che possa dire una cosa e affermare il totale contrario nella medesima emissione di fiato

 

 

La Chiesa dottrinalmente si è contraddetta ben poche volte nella storia, se si confronta il dato in proporzione alla bimillenaria storia che ha dietro. E figurati se si contraddiceva con due parole di Paglia sui diritti delle coppie di fatto...

 

La dottrina della Chiesa è SEMPRE STATA a difesa dei diritti dell'uomo, della sua libertà, del suo benessere. Non è che oggi cambia.

 

Semplicemente tante volte la Chiesa non ha sentito il bisogno o la convenienza di rimetterle bene in chiaro, tutto qui...

 

La contraddizione della Chiesa, dicevo, non è quindi quasi mai di natura dottrinale. E' ben diversa, e se vogliamo talvolta ben più dolorosa e becera. E' "il fai quello che dico, ma non quello che faccio", è un dire una cosa e farne un'altra o non impegnarsi a sufficienza (ma quale sarebbero, poi i limiti per questa cosa?) per raggiungerla. E' questo il problema. Ma - anche se ciò non vale come giustifica - questo è un po' un problema dell'uomo, cui tante cose purtroppo sfuggono....

 

 

Io non voglio la loro approvazione, perchè non è frutto di una ponderata riflessione, ma di un essere costretti a cambiare posizione perchè, effettivamente, son gli unici insieme a qualche altra minoranza religiosa ad avere ancora una mentalità medioevale, discriminatoria e crudele.

 

Queste sono naturalmente idee personali, soggettive, e che rendono ancora "sensato" il nostro libero arbitrio, figurati... 

 

Il mio consiglio e il mio stile di vita consistono nel cercare di seguire gli orientamenti delle interpretazioni del Vangelo e della Dottrina della Chiesa... Però... Se la propria convinzione è più forte, ed è motivata anche da una scelta personale, trovo che sia non possibile, ma proprio doveroso staccarsi un attimino da certe posizioni propinate per seguire le proprie. Anche a costo di essere tacciati come cattivi, peccatori, immorali etc.. Altrimenti è proprio il libero arbitrio a mancare.

 

Naturalmente questa si che è un'opinione mia, personale. Anche avallata dal fatto che la stessa Chiesa non può dirsi infallibile, ecco.

 

Edited by Fe92

La dottrina della Chiesa è SEMPRE STATA a difesa dei diritti dell'uomo, della sua libertà, del suo benessere. Non è che oggi cambia.

 

Dire ciò vuol dire avere fette di prosciutto sugli occhi e soprattutto non conoscere un minimo indispensabile di storia.

Oppure hai voluto raccontare una barzelletta poco divertente.

Non capisco perché bisogna presto o tardi scadere nell'insulto.

La dottrina cattolica è un monumento del pensiero umano, dubito che quattro post su di un forum ne possano comprendere la natura incentrando un discorso quantomeno sensato.

Si può non condividere, ma non si può parlare di contraddizione quando non si conosce l'ABC di quel che si prova a criticare.


Detto ciò le differenze sociali sono date dalla natura delle proprie abilità, del proprio ruolo all'interno della comunità, delle proprie caratteristiche fisiche, psichiche, questo è il bagaglio di differenze cui Dio ha donato agli uomini e che rispondono alla sua volontà. Secondo la dottrina e non secondo me.

Edited by Yagami-L
Dire ciò vuol dire avere fette di prosciutto sugli occhi e soprattutto non conoscere un minimo indispensabile di storia.

Oppure hai voluto raccontare una barzelletta poco divertente.

Assolutamente no. E' da distinguere quello che ha fatto nella storia, e quello che ha detto dottrinalmente (dottrina = insieme della conoscenza che si riflette dal sapere proveniente dalle Sacre Scritture, da ciò che è considerato rivelazione di Dio).

 

In questo la Chiesa non dico che non si è mai allontanata, ma diciamo che non si è mai allontanata troppo, ecco. Salvo periodi particolari (e direi anche lontani), il suo pensiero è QUASI lo stesso di sempre, se paragonato alla miriade di cose su cui si esprime.... Ha avuto soltanto modifiche legate al contesto in cui la Chiesa si è posta (con anche i suoi ritardi), non è mai stata edulcorata in ciò che è tema di "pensiero" (termine improprio, ma per capirci), ma quasi sempre solo in termini di fatti (ma lo dicevo anche prima!!!).

 

 

 

@Fe92

 

se paglia parla a nome della chiesa lo vedremo in futuro perchè se così fosse ci dovranno essere altre prese di posizioni sul tema da parte di alti esponenti della chiesa.

Paglia parla oggi a nome della Chiesa, ma che senso ha quest'affermazione, Marco? :)

 

Non dicendo nulla di nuovo.... ed essendo lui il "capo" del dicastero competente della Chiesa, cosa vuoi che succeda.. Semmai ci sarà giusto qualche commento, quello si - personale - del delirante Bagnasco in argomento... Ma neanche quello, NULLA DI NUOVO A CUOCERE a livello dottrinale, solo un focus maggiore su vicende sui per anni hanno taciuto...

 

E Paglia parla a nome della Chiesa. Per forza. Si può dire che la Chiesa sia lui, quando parla da lì e di quelle cose, in questi tempi.

Edited by Fe92
Non capisco perché bisogna presto o tardi scadere nell'insulto.

La dottrina cattolica è un monumento del pensiero umano, dubito che quattro post su di un forum ne possano comprendere la natura incentrando un discorso quantomeno sensato.

Si può non condividere, ma non si può parlare di contraddizione quando non si conosce l'ABC di quel che si prova a criticare.

 

Detto ciò le differenze sociali sono date dalla natura delle proprie abilità, del proprio ruolo all'interno della comunità, delle proprie caratteristiche fisiche, psichiche, questo è il bagaglio di differenze cui Dio ha donato agli uomini e che rispondono alla sua volontà. Secondo la dottrina e non secondo me.

Come non concordare.. 

@Yagami-L

La grande contraddizione della Chiesa sull'omosessualità

riguarda il passaggio tra "peccato" (di derivazione paolina)

e la malattia (di derivazione freudiana).

 

La sintesi tra queste posizioni inconciliabili

è stata rappresentata dalla formulazione di "disordine morale":

una categoria ad hoc creata unicamente per noi.

 

Se la Chiesa fosse solo contro il sesso tra omosessuali

non sarebbe contraria ai matrimoni gay;

ma li inviterebbe alla castità come invita le coppie sterili.

Eppure sostiene che i sentimenti tra persone omosessuali

non sono essi stessi motivo di peccato... come è possibile?

@Fe92

 

per me non basta una semplice dichiarazioncina dalla cattedra. se la chiesa ha qualcosa di nuovo da dire sui gay deve ribadirlo perchè in italia c'è ora il dibattito sulle unioni civili / matrimonio gay e deve esprimersi su questo. si è sempre immischiata nella politica italiana e ora deve prendere posizione su questo secondo me.

Edited by marco77

A me preoccupa che non riuscite a vedere in una frase come "Non siamo contro gli omosessuali ma contro gli atti omosessuali" una scusa e un gioco di retorica. Non importa quali siano le giustificazioni nella loro dottrina, l'odio morboso lo dimostrano ogni giorno nelle loro dichiarazioni. Tanto vedrete quando si cercherà di far passare una legge, a parte poche pecore nere saranno tutti contro.

A me preoccupa che non riuscite a vedere in una frase come "Non siamo contro gli omosessuali ma contro gli atti omosessuali" una scusa e un gioco di retorica. Non importa quali siano le giustificazioni nella loro dottrina, l'odio morboso lo dimostrano ogni giorno nelle loro dichiarazioni. Tanto vedrete quando si cercherà di far passare una legge, a parte poche pecore nere saranno tutti contro.

Concordo. Se alla Chiesa interessasse davvero far passare il messaggio che non è contro gli omosessuali, che condanna l'odio, avrebbe fatto fuoco e fiamme per far passare la legge contro l'omofobia, come s'è battuta strenuamente per i diritti civili dell'embrione.

E solo io vedo l'abnormità del contrasto tra le due cose?

"Non siamo contro gli omosessuali ma contro gli atti omosessuali"

 

 

questa frase è ipocrisia pura. gli atti omosessuali fatti tre maggiorenni consenzienti non recano danno a nessuno e dunque essere contro questi atti è ipocrisia. Non sta alla chiesa dire alle persone come comportarsi in uno stato laico. Può solo dare indicazioni ai suoi fedeli e niente di più.

Edited by marco77

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