Jump to content

Il voto utile


Loup-garou

Recommended Posts

Prendo ovviamente ispirazione dal fatto che a breve ci saranno le elezioni, ma ci tengo a specificare che questo non è un topic sulle elezioni del 2013 ma vuole essere un discorso generale e di principio.

 

Si sente spesso parlare di voto utile. Non votate il tal partito, anche se è quello che vi convince di più, perché è probabile che non superi la soglia e quindi sia un voto sprecato.

 

Ora, al di là di qualsiasi considerazione su un sistema elettorale che permette che un sacco di voti vengano buttati nel cesso, quello del voto utile a me sembra un discorso che, proprio a livello logico, non funziona.

Possiamo infatti inquadrare la questione da due punti di vista: del singolo elettore e del corpo elettorale.

 

Se prendiamo il primo punto di vista, la conclusione pragmatica è che il mio voto di singolo elettore non conta una beneamata cippa. Certo, votare per un partito che alla fine non ottiene nemmeno un seggio fa innervosire (e lo dico per esperienza), ma a livello pratico il risultato ottenuto dal mio voto non sarebbe cambiato anche se avessi votato per un partito che invece dei seggi li ottiene. Considerato che in Italia ci sono più di 40 milioni di elettori, un singolo voto non sposta di una virgola il risultato elettorale. (Certo, è possibile concepire una situazione in cui un singolo voto il risultato lo cambia, ma si tratta di situazioni eccezionali, non certo della norma.)

Io non voto perché sono convinto che il mio voto, singolarmente, cambi alcunché, ma perché so che esso contribuisce a determinare il risultato delle elezioni insieme a quello di tutti gli altri.

In altre parole, che io voti o non voti, che io voti bene o male, non credo che cambi nulla. (Anzi, il sistema elettorale, proprio perché esistono le soglie di sbarramento, è strutturalmente concepito perché il mio voto da solo non conti nulla.) Tuttavia, se tutti ragionassero in questo modo e non votassero o votassero male, i risultati si sentirebbero eccome, quindi io voto e voto bene perché mi auguro che lo facciano anche tutti gli altri.

 

E veniamo al secondo punto di vista, quello del corpo elettorale nel suo complesso. Se tutti non si ponessero il problema del voto utile, che cosa succederebbe? Che probabilmente molti partiti che non passano per una piccola percentuale di voti in meno della soglia di sbarramento, passerebbero.

Dire "Votate utilmente" o "Non votate il partito X perché probabilmente si rivelerà un voto sprecato" non è consiglio che benefici l'elettore, beneficia solo i partiti verso cui i voti vengono sviati. Siccome il voto del singolo elettore non conta una cippa, ma conta solo quello di un numero rilevante di elettori, se si evitasse di sviare questo numero di voti tramite la suggestione del "voto utile", il problema del voto utile probabilmente non esisterebbe in partenza.

Link to comment
Share on other sites

A prescindere dalla mia convinzione del fatto che tutto sia già deciso,che "ai piani superiori" si sappia già quale partito sarà al governo e che ci facciano semplicemente credere che il nostro "diritto al voto" conti ancora qualcosa; io mi ritrovo alquanto combattuto su cosa fare concretamente. Mi son letto un papiro di libro che parla della storia della massoneria italiana e questo mi ha aperto gli occhi su come la politica mondiale sia manovrata da confraternite potentissime. Quello che noi vediamo è solo un siparietto, un cabaret per farci credere che la politica si riduca a tutto ciò. Ci sono persone, che lavorano nell'underground, di cui non sappiamo neppure l'esistenza , che decidono chi deve essere il capro espiatorio, cosa deve dire, come lo deve dire; decidono quali sono le scelte di mercato, decidono a tavolino crisi economiche, riprese ecc.... Esistono "fratellanze" influenti, i quali membri fanno voto di rimanere nell'anonimato, un vero massone non potrà mai dire di appartenere alla massoneria. Esiste l'"Opus dei" (i quali membri sono liberi di esporsi) e si insidia nelle scuole, nella chiesa, nella sanità e quant'altro. Poi esistono lobby, logge e mille altre confraternite invischiate in affari politici, invischiate nell'esercito, nelle multinazionali e in tutto quello di cui non potremo nemmeno immaginare. Tutto è studiato a tavolino, tutto deve combaciare, persino la morte di una persona influente segue un filo logico a noi ignoto. Premesso tutto questo, io mi chiedo se il mio voto potrà davvero essere "utile", se la mia scheda elettorale sia sinonimo di un diritto/dovere autentico.... o al contrario non sia solo l'illusione di una falsa libertà.... La mia opinione conta davvero per qualcuno o viene cestinata senza nemmeno essere presa in considerazione? Forse sono solo un pazzo paranoico visionario che soffre di manie di persecuzione..... 

Link to comment
Share on other sites

Io amo il voto utile :)

 

L'utilità del mio voto è una delle componenti

che mi spingono a votare per un partito piuttosto che per un altro.

Ci sono i programmi, i candidati, gli amici, i nemici

e anche considerazioni come questa.

Guardo i sondaggi e valuto in base alla circoscrizione.

 

Per esempio qui in Veneto1 voterò RC alla Camera e SEL al Senato (o forse persino PD);

mentre in Veneto2 voterei SEL a Camera e Senato;

fossi in Toscana voterei RC per entrambi i rami del Parlamento.

 

Il "voto utile" non è che uno dei criteri con cui taluni scelgono un partito.

 

[quote name=Loup-garou' timestamp='1360966575' post='646373]
E veniamo al secondo punto di vista, quello del corpo elettorale nel suo complesso. Se tutti non si ponessero il problema del voto utile, che cosa succederebbe? Che probabilmente molti partiti che non passano per una piccola percentuale di voti in meno della soglia di sbarramento, passerebbero.

 

Puoi anche ragionare diversamente.

Se tutti si ponessero il problema del voto utile, cosa succederebbe?

Che probabilmente molte coalizioni che non passano in una Regione

per una piccola percentuale di voti, passerebbero.

 

Visto che io preferisco che il Centro-Sinistra

abbia la maggioranza al Senato per non governare con Monti,

piuttosto che sapere che Ingroia elegga dei Senatori

mi auspico che qui in Veneto siano in molti a ragionare come me.

Link to comment
Share on other sites

privateuniverse

Personalmente l'ho sempre pensata come @Loup-garou: è utile il voto dato per dare voce alle proprie opinioni, è inutile il voto dato ai partiti che la pensano diversamente da noi solo per sentirsi parte di una maggioranza vincente.

Oltretutto mi è anche capitato di essere candidato e di subire le conseguenze del discorso "ma non ti vota nessuno" ("e quindi voto qualcuno peggio di te").

 

Detto questo, a me sembra una discussione strettamente imparentata con quella sul "votare il meno peggio".

Link to comment
Share on other sites

@Almadel

 

Tu preferisci che la coalizione di Sinistra abbia una maggioranza al Senato per far sì non governi con Monti. Va bene, ma quindi facendo così stai votando esattamente per quello che vuoi no? Non ti frega tanto il partito, ti frega più la coalizione. Se non esistesse la soglia di sbarramento voteresti uguale, perché preferiresti votare per garantire una maggioranza al Centrosinistra piuttosto che per un partito di sinistra che finirebbe per fare opposizione. (Ovviamente mi rendo conto che se cambi la legge elettorali cambiano tutte le alleanze e le coalizioni, ma è giusto per far capire.)

Mi sembra un altro discorso da quello che stavo facendo io.

 

D'altronde lo dici tu stesso: meglio più seggi alla coalizione di Bersani che Ingroia in Senato. Mi sembra coerente.

Quello che non condivido è chi vota allo stesso modo tuo, ma in realtà pensa: meglio Ingroia al Senato che più seggi alla coalizione di Bersani, ma visto che Ingroia è a rischio allora voto la seconda.

 
(Sicuramente avrò sbagliato io a chiamare il topic "voto utile", visto che è un concetto che si può applicare a una situazione più ampia del semplice passare o no la soglia di sbarramento, ma io mi riferivo a quello.)

Link to comment
Share on other sites

Questa legge elettorale per me è incostituzionale, quindi certamente

non posso aderire con l'entusiasmo di almadel al meccanismo che di

fatto induce ( dico di fatto, perchè si sarebbe potuto prevedere un voto

disgiunto: al partito e alla coalizione di partiti finalizzato solo alla elezione

del premier ed attribuzione del premio, ma questo meccanismo non c'è, è

solo implicato dalla legge )

 

Quindi noi abbiamo un voto unico, ma ragioniamo come se fossero due

perchè la legge prevede due meccanismi modificativi ( soglia e premio )

del risultato elettorale.

 

Detto questo secondo me chi vota - per rimanere nell'esempio- Bersani al

senato, nonostante non voglia più seggi per la coalizione di Bersani....dice

qualcosa di incoerente dal punto di vista logico. Non c'è dubbio...

 

Questo tipo di ragionamento può essere compreso solo in termini dinamici

con una spiegazione psicologica, nel' avvicinamento alla scadenza elettorale.

Esiste la rabbia, esiste la rassegnazione, esiste l'esasperazione, esiste la paura

il voto in generale non è mai solo logico, ma anche umorale...emotivo etc.

 

E la campagna elettorale col suo corredo di sondaggi, trasmissioni TV, favorisce

questa dinamica, attraverso le forme della propaganda palese ed occulta.

 

Solo che in parte questo carico emotivo è negato, si sente di dover dare

una spiegazione logica o solo logica di ciò che si sente, ed allora la spiegazione

non regge.

 

Massimo se parliamo di elettori maschi ed istruiti...e se parliamo di elettori che

parlando con un'altra persona, da questa si sentono giudicati.

 

Io la vedrei semplicemente così.

Link to comment
Share on other sites

[quote name=Loup-garou' timestamp='1360966575' post='646373]
Dire "Votate utilmente" o "Non votate il partito X perché probabilmente si rivelerà un voto sprecato" non è consiglio che benefici l'elettore, beneficia solo i partiti verso cui i voti vengono sviati. Siccome il voto del singolo elettore non conta una cippa, ma conta solo quello di un numero rilevante di elettori, se si evitasse di sviare questo numero di voti tramite la suggestione del "voto utile", il problema del voto utile probabilmente non esisterebbe in partenza.

 

La penso esattamente come te. Per anni ho votato Radicali, Emma For President, Lista Bonino, Rosa nel Pugno.... e puntualmente non superavano nemmeno lo sbarramento.

Ma questo mi ha fatto desistere? No.

Link to comment
Share on other sites

Il problema del voto utile, in questo sistema elettorale, si viene a creare per forza. Il ragionamento di "non voglio che il mio voto vada sprecato" non è una stupidaggine, penso che chiunque si ponga il problema di volersi far sentire in parlamento, di ottenere determinati benefici. Il voto VUOLE essere utile, e DEVE essere utile, non deve essere una pura roba ideale.

Con un sistema a doppio turno il problema non si porrebbe, nessun voto andrebbe sprecato; ma ora come ora bisogna porsi anche il problema che il voto possa andare perduto, e al Senato ciò è estremamente plausibile se si vota un partito minore. 

Link to comment
Share on other sites

Ma il tuo voto è inutile. Lo è indipendentemente da cosa voti.

Non è che votando A invece che B, tu singolarmente hai inciso sul risultato della votazione.

 

Prendiamo ad esempio un partito che non passa la soglia perché ha preso "solo" il 2% dei voti. Non mi sembra azzardato ipotizzare che esista almeno un uguale numero di persone che avrebbero votato quello stesso partito, ma alla fine non l'hanno fatto perché si son lasciate suggestionare dall'invito al voto utile. (Anzi, oserei dire che quel numero è probabilmente superiore, ma non ci lasciamo trasportare troppo.)

Con quale risultato? Che ora abbiamo il 4% di votanti che non hanno alcuna rappresentanza politica: il 2% perché il loro voti son stati buttati nel cesso, l'altro 2% perché i loro voti son stati sviati verso un partito diverso da quello che avrebbero voluto votare. (E la differenza di voto in certi casi può essere notevole. Tu stesso hai parlato di voto disgiunto Giannino-Vendola nell'altro topic, no?)

Chi trae beneficio da questa operazione? Non certo quel 2% di votanti sviati, che in ogni caso non hanno potuto esprimersi come avrebbero voluto, ma casomai quel 20-30% di votanti del partito maggioritario verso cui i voti son stati ridiretti.

 

Detto in brutale sintesi: Il voto di uno è sempre inutile, il voto di tanti è quasi sempre utile.

Link to comment
Share on other sites

Il voto utile è una truffa bella e buona a vantaggio delle coalizioni maggiori. Non a caso Berlu lo invoca. La cosa migliore è votare secondo coscienza senza arrovellarsi troppo ma consapevoli che nessun voto è inutile. Certo c'è il rischio che i partiti minori non superino la soglia di sbarramento ma è davvero questo il danno peggiore? A mio parere il peggio è accontentarsi, ma ancora peggio farsi abbindolare. Lo vediamo ogni giorno a cosa ha portato il voto utile, un paese in fallimento, un paese in cui i partiti fanno sostanzialmente ciò che vogliono senza alcun controllo. Quando ci parlano di voto utile dovremmo sempre chiederci a chi fa comodo, non certo a noi che rinunciamo a votare chi vorremmo e allora a chi? Alla governabilità? Mai palla è stata più grossa, se c'è la volontà di governare si governa, il resto sono tuttte chiacchiere, lo abbiamo visto con Monti, PD e PdL hanno deciso che doveva governare ed ha governato; quando il PdL ha deciso lo stop si è andati alle urne. In realtà il voto utile serve al mantenimento delle poltrone, è il suo unico scopo. I partiti maggiori è su quelle che campano, togliete loro le poltrone e li vedrete sciogliersi come neve al sole.

Link to comment
Share on other sites

Ma il tuo voto è inutile. Lo è indipendentemente da cosa voti.

Non è che votando A invece che B, tu singolarmente hai inciso sul risultato della votazione.

 

 

Singolarmente, ma hai appena detto che se un 2% di voti singoli si sposta da A a B, A ( il

partito piccolo, non entra in Parlamento ) e B il partito grande può vincere un premio di

maggioranza che gli consente di battere C.

 

Quindi questo 2% di voti che si è spostato da A a B, se lo ha fatto al fine di battere C e

C viene battuto...ha raggiunto il risultato che si riproponeva.

 

La forza di questo richiamo risiede anche nella debolezza dei partiti politici di riferimento

fuori dalle coalizioni, che promuovono adesioni incerte o occasionali.

 

Rivoluzione Civile è un mero cartello elettorale formatosi a due mesi dal voto per cercare

di superare lo sbarramento...operazione politica del tutto lecita, ma certo poco fidelizzante.

Incrocia la voglia di riscatto di un'area politica fuori dal Parlamento....e fatta fuori dal PD,

ma quanto a tenuta e progettualità, siamo -ad essere generosi- ad un battesimo.

 

Non mi meraviglia che l'elettore tipo sia combattuto fra l'ostilità nei cfr. di Bersani e quella

nei cfr. di Berlusconi...

 

Nell'area liberale, lo dico per fare poggio e buca....noi abbiamo un partito storico I Radicali

che ha deciso per un programma tutto incentrato solo sulla Legalità e l'amnistia, ed un altro

partito Fare per Fermare il Declino tutto incentrato solo sull'Economia e la riduzione della

spesa pubblica. Qui il cartello non si è formato, quindi la situazione è contraria a quella dell'altra

area politica: due programmi potenzialmente compatibili hanno prodotto due partiti monotematici.

Entrambi hanno bussato alla porta di Monti ( credo ) ma non hanno ritenuto di mettersi d'accordo

fra di loro...il risultato è che esiste uno schieramento liberal-conservatore pragmatico ( Monti ) e

non esiste una proposta liberale riformatrice unitaria.

 

L'unico partito che ha un forte profilo fidelizzante è il M5S, ma solo perchè è il partito della protesta

della rabbia contro il sistema politico, quindi chi vota M5S sicuramente ritiene utile votare contro tutti,

salvo il fatto che in termini propositivi non si sa bene chi sia e cosa voglia.

Link to comment
Share on other sites

Il voto utile gioca sulla paura di un presunto male maggiore per perpetrare un male minore.

È lo stesso principio che fa ritenere accettabile la guerra in medio-oriente per la paura costruita ad hoc, con l'attentato alle torri gemelle e via dicendo, del terrorismo di matrice islamica.

La paura è il vero strumento dei politici per permettersi di tenere bassi gli standard e fare passare in secondo piano tutti gli avvenimenti nefandi.

Il voto utile permette proprio questo, che la paura che il partito riconosciuto come peggiore vada al governo consenta di tenere in piedi partiti cattivi ma percepiti comunque come alternativa migliore rispetto al grande male da sconfiggere.

Casualmente il voto utile è l'unica cosa su cui Bersani e Berlusconi sono d'accordo.

 

Ovviamente come ben dice qualcuno, questo sistema elettorale non aiuta (E oops, guarda caso il PD ha sempre detto di volerlo cambiare a parole ma nei fatti ha fatto di tutto per cui ciò non avvenisse) ma pensare un sistema che permetta al cittadino di esprimere veramente la sua opinione è più complesso.

 

Il doppio turno semplice non funziona molto, si è visto nelle primarie del PD, dove tantissimi voti sono stati dirottati su Bersani per la paura che Renzi vincesse al primo turno.

 

Si potrebbe forse pensare ad un primo turno dove i partiti vengono votati singolarmente e non in coalizione.

In parlamento entrano tutti i partiti sopra l'uno percento. A quel punto e solo allora vengono formate le coalizioni e si procede al secondo voto che dovrà assegnare un premio di maggioranza a tutti i partiti della coalizione vincitrice. In questo ipotetico scenario si potrebbero ottenere in parte i vantaggi del proporzionale secco e nello stesso tempo permettere un governo che possa prendere decisioni autonome.

 

In ogni caso è come tentare di rappresentare il globo terrestre su un piano, alcune proiezioni distorcono qualcosa, altre qualcos'altro. Bisogna trovare un valido compromesso.

E non cedere al ricatto del voto utile.

Link to comment
Share on other sites

@Hinzelmann

Quello che sto cercando di dire è che siccome ragionare in misura del proprio singolo voto non ha senso perché non ha alcuna influenza, bisogna ragionare sui grandi numeri.

Ragionando sui grandi numeri quel 2% ha sbagliato a votare perché ha votato una cosa diversa da quella che voleva per paura di votare inutilmente. Ma è proprio ragionando in questo modo che ha creato il problema. Se avesse votato senza porsi il problema, avrebbe potuto votare utilmente ciò per cui voleva votare.

Link to comment
Share on other sites

Loup Garou, questo è il paradosso del pelato. Per chi non lo conoscesse, consiste nel togliere un capello a un uomo con una folta chioma. Ovviamente quell'uomo ora non è pelato. Se ne tolga un altro. Non è ancora pelato. Se ne tolga un altro. Non lo è ancora. 

Eppure si arriverà a un punto in cui un solo capello farà la differenza fra considerarlo pelato o meno...

Il voto è fatto di dinamiche di massa, ma le masse sono fatte di piccole parti. Una goccia non è il mare, ma non è neanche nulla, è una goccia; un organismo è fatto di cellule, e non si può dire che "una cellula non conta nulla", tant'è vero che se una cellula dà di matto può mandare in rovina tutto l'organismo. 

Magari conta relativamente poco, ma non è così che si ragiona, nessun uomo è un'isola.

Link to comment
Share on other sites

privateuniverse
Il voto è fatto di dinamiche di massa, ma le masse sono fatte di piccole parti. Una goccia non è il mare, ma non è neanche nulla, è una goccia; un organismo è fatto di cellule, e non si può dire che "una cellula non conta nulla", tant'è vero che se una cellula dà di matto può mandare in rovina tutto l'organismo. 

Magari conta relativamente poco, ma non è così che si ragiona, nessun uomo è un'isola.

 

Peccato che questo valga anche nel senso contrario affermato da @Loup-garou, quando afferma che, se Tizio, Caio e Sempronio non votano per il partito o il candidato X ritenendo che comunque prenderà pochi voti, il partito o il candidato X finirà, effettivamente, per prendere pochi voti; cosa che non sarebbe avvenuta se Tizio, Caio e Sempronio avessero guardato soltanto alla corrispondenza tra le loro posizioni politiche e quelle del partito e del candidato X, con il risultato che le posizioni politiche di Tizio, Caio e Sempronio finiranno comunque per non essere rappresentate a causa della scelta, in definitiva autolesionistica, che essi stessi hanno fatto.

Edited by privateuniverse
Link to comment
Share on other sites

Possiamo criticare la legge elettorale - ed io lo faccio - ma non

possiamo fare questo e poi sostenere che la sirena del voto utile

sia una mera suggestione....se è vero che la legge prevede che

il voto dato ad una coalizione sia un voto che vale il doppio di un

voto dato ad un singolo partito 

 

Come sappiamo il voto dato ad una coalizione concorre ad un

premio, il voto dato ad un singolo partito no.

 

Il meccanismo elettorale c'è, esiste...ha un suo peso reale.

 

In parte logico-razionale : devo decidere che non mi interessa

quale coalizione di partiti vinca la competizione, per votare un

partito non in coalizione, che non può vincere.

 

In parte - come ho detto - c'è una incidenza non logico-razionale

per coloro che in apparenza dicono: non mi interessa chi vince, ma

poi si contraddicono col voto.

 

E qui come dicevo devono agire componenti emotive, che non

vengono dette ( rabbia, paura, rassegnazione, esasperazione )

ma esistono e prendono vigore alimentate dalla campagna elettorale

quando il voto da virtuale ( sondaggi ) diventa reale e definitivo.

 

Sarebbe però iniquo se noi considerassimo questo aspetto soltanto

senza considerare anche la debolezza della volontà di adesione che

gli preesiste. Debolezza che trova riscontro nella debolezza dei partiti

che si andrebbero a votare...che può essere ignorata, ma c'è.

Link to comment
Share on other sites

Se nel 2001 fosse prevalsa l'idea del voto utile anti-berlusconiano la storia d'Italia degli ultimo decennio (abbondante) sarebbe stata decisamente diversa, pensateci bene prima di non fare un voto utile, purtroppo con il nostro sistema elettorale, che non è il proporzionale puro che invece vorrei, non c'è alternativa.

 

Questi i dati del 2001, fate le debite considerazioni:

http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=S&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S

Link to comment
Share on other sites

Beh il paragone regge fino ad un certo punto

 

Intanto la legge elettorale era diversa, tanto è vero che essendoci

alla Camera la possibilità del voto disgiunto, Rifondazione Comunista

si presentò solo nei collegi proporzionali e non nel maggioritario, dove

optò per la desistenza. Questo non fu possibile al Senato dove il voto

era congiunto.  

 

Laddove fu possibile optare per la desistenza, in ogni caso il CSX perse

è vero che i 16.000.000 di voti al maggioritario della Camera si ridussero

a 13.000.000 al Senato e qui in effetti il CSX avrebbe potuto vincere ( ma

solo con rifondazione e IdV insieme )

 
Inoltre i DS presero il loro minimo storico a quelle elezioni....un penoso 16,5%
a causa dei governi D'Alema e Amato ( quello del Pride del 2000...) 
Link to comment
Share on other sites

@@Hinzelmann : vero, sarebbe bastata la sola Rifondazione oppure Idv e Radicali assieme per ottenere un voto diverso, che con il senno di poi avrebbe cambiato tutto, dopo due sconfitte Berlusconi molto probabilmente si sarebbe fatto da parte.

 

Anche alla Camera comunque Ulivo+Di Pietro assieme erano sopra http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=C&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S&unipro=uni, penso che chi a quell'epoca ha fatto il voto "non utile" con il tempo si sia mangiato le mani.

Link to comment
Share on other sites

sono molto sensibile al problema del "voto utile"

 

perchè da ragazzo simpatizzavo per l'MSI di Almirante

 

e appunto contro l'MSI i democristiani usavano l'arma psicologica del "voto inutile"  (dei voti in frigorifero)

 

 

per questo motivo mi dispiace ma non seguo quelli che dicono non votate questo o quello perchè non è un voto utile...

 

 

il voto deve essere di coscienza

 

 

e deve andare al partito che esprime il programma più in consonanza con la coscienza di chi vota....

Link to comment
Share on other sites


penso che chi a quell'epoca ha fatto il voto "non utile" con il tempo si sia mangiato le mani.

 

Non saprei...perchè l'Unione alle elezioni successive ci provò ma

nonostante raccogliesse tutti in un cartello denominato per l'appunto

"Unione" ha fallito ugualmente.

Link to comment
Share on other sites

In queste elezioni ci sono due partiti accusati di produrre voto in-utile anzi dannoso:

 

 

Rivoluzione Civile ai danni del PD

 

e Fare per fermare il declino ai danni del PDL

 

 

e tuttavia trovo immorale le tirate di B & B   contro la dispersione del voto....

 

 

Berlusconi piuttosto dica perchè non ha fatto tutte quelle riforme che oggi Giannino rivendica

 

e Bersani dica perchè non ha attuato quei punti giustizialisti che Ingroia propugna....

 

 

la verità è che i grandi partiti  vorrebbero indugiare nelle loro inadempienze

 

e neppure tollerano che sorgano in alternativa a loro partiti che rivendicano con più decisioni i punti che pure avrebbero dovuti essere già stati realizzati da molto tempo

 

da destra

e da sinistra...

Link to comment
Share on other sites

Non saprei...perchè l'Unione alle elezioni successive ci provò ma nonostante raccogliesse tutti in un cartello denominato per l'appunto "Unione" ha fallito ugualmente.

 

Cinque anni in politica sono quasi un'era geologica, le elezioni del 2001 e del 2006 si sono svolte in contesti completamente diversi, nelle prime Berlusconi appariva come il "nuovo" (non avendo fino ad allora mai governato, se si escludono pochi mesi poi sostituiti dal governo Dini che fu una sorta di pentapartito fuori tempo massimo) in un contesto che era forse il primo vero test elettorale della seconda repubblica, in quelle successive si presentava come la continuità e appunto il prosecutore di una "rivoluzione" verso la seconda repubblica, mentre Prodi appariva inevitabilmente come la classica "minestra riscaldata", io stesso in quel turno avevo dato il voto alla Rosa nel Pugno alla Camera (al Senato non potevo ancora votare) per dare un "segnale".

Se come ripeto, al turno del 2001 le varie liste avessero appoggiato L'Ulivo avrebbe vinto con un buon margine, Berlusconi reduce da due sconfitte consecutive si sarebbe ritirato e sarebbe nato un centrodestra di tipo europeo (forse guidato già nel 2006 da Monti chi lo sa...). Quel turno elettorale potrebbe essere ricordato come una sorta di suicidio perfetto. 

Link to comment
Share on other sites

Ma guarda, io non sono d'accordo...a livello di tattica il 

CSX le ha tentate tutte...ma Berlusconi non si è ritirato

oggi, dubito lo avrebbe fatto nel 2001

 

Proprio volendo si può fare una analogia Monti Segni, queste

sono infatti le prime elezioni con un terzo polo che marcia in

autonomia ( allora presero il 15% ed oggi...pare il 15% ) dal 1994

 

La sconfitta gravissima fu quella del 2006 in cui si replicò lo schema

del 1996, non la sconfitta del 2001 ( questa è la mia opinione, ovviamente

estremamente soggettiva...)

Link to comment
Share on other sites

privateuniverse
e Bersani dica perchè non ha attuato quei punti giustizialisti che Ingroia propugna....

 

Non è che ci voglia tanto per capirlo.

Con coalizioni di centrosinistra sbilanciate verso il centro e impegnate a imbarcare Mastella, Dini, Calearo o la Binetti certi provvedimenti non si sarebbero mai potuti prendere.

Link to comment
Share on other sites

Il voto utile è inciviltà mascherata da convenienza! Bisogna votare sempre e solo il partito di cui si ha maggiore fiducia ed affinità. La storia del voto utile nasce per comandare tout court i cittadini: siamo già bombardati dalla tv da notizie faziose circa i candidati. Basta creare la fama di "colazione più gettonata" per invogliare poi la gente a votarla con la scusa del voto utile. =_=

Link to comment
Share on other sites

@Pix

 

dare la colpa agli altri serve a poco. se avranno berlusconi il primo motivo è perchè lo votano, il secondo motivo è perchè chi non vota silvio si frantuma in vari partiti non coalizzati e la legge elettorale fa il resto.

Link to comment
Share on other sites

@ la tua logica è ineccepibile, complimenti! XD

Secondo me gli italiani hanno bisogno di una "Democrazia guidata" com'è successo in Indonesia perché non sanno neppure votare. XD

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...