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Morire


Max91

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Ragazzi, vorrei sapere la vostra a riguardo, io personalmente non credo di avere paura, non so come definire questo sentimento, mi incuriosisce molto la morte, il sapere che ci aspetta dopo, se ci sarà un dopo e se noi c'è ne renderemo conto anche se solo per un secondo. Con ciò non dico di voler provare prima, anzi,il più delle volte mi è capitato di pensarci e magari piangere da solo, pensando a quello che lascerei qui. Ma Non credo che tutto finisca qui, non mi va di farlo , mi piace pensare ad un dopo, che sia di qualsiasi tipo, e se dovessi rinascere, mi piacerebbe essere omosessuale, mi sembra troppo noiosa la vita etero :-) e poi secondo me, abbiamo una marcia in più, umanamente parlando! Non dico che siamo superiori a qualcuno , ma la mente più aperta di alcuni individui di sicuro!

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dipende molto dalle tue credenze sull'aldilà. Le mie sono di matrice buddista quindi io credo che appena morti non ce ne accorgiamo subito di essere morti, poi quando ce ne accorgiamo proviamo dolore e sofferenza e difficoltà a lasciare questa dimensione per via degli attaccamenti e per via delle cose lasciate in sospeso. Il fatto che i nostri cari non vogliano lasciarci andare aumenta il tempo in cui restiamo qui, imprigionati. una volta "liberi" ce ne andiamo sereni lungo il tunnel, vaghiamo e al momento opportuno ci reincarniamo per saldare il debito (karma).

 

ecc, io sono di questa scuola qui (cfr. Libro tibetano dei morti)

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Credo nella reincarnazione, mi piace pensare che sia così, ma non è che poi oggettivamente credo in qualcosa,diciamo che quando succederà mi piacerebbe avere carta penna e macchina fotografica, per poter poi rivivere quello che si prova ,capire e ricordarmi! Anche se tutto ciò è impossibile XD ad ogni modo di sicuro non mi fa terrore, un filo di paura mista curiosità'!!

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dipende molto dalle tue credenze sull'aldilà.

 

Quoto.

Non ci penso molto in quanto agnostica per il momento.

 

Anche perchè è una di quelle cose con cui avrò a che fare solo quando sarà giunto il momento.

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@@Max91 se ti capita leggiti il libro di Cesare Boni "dove va l'anima dopo la morte", che è uno studio comparato di vari testi sulla morte di cui lui ha fatto un sunto. Io l'ho trovato molto interessante.

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In quanto Ateo sono preoccupato dalla morte

quanto lo sono riguardo all'andare a dormire...

 

E sono intimamente convinto che "dopo la morte"

ci sia esattamente quello che c'era "prima di nascere".

Ovviamente non c'è "nulla", ma non mi pare un problema.

(Per me non ricordare niente delle vite precedenti è come non averle avute.

Un po' come non ricordarsi niente di un sabato sera sbronzo

equivale a non averlo vissuto).

 

Per fortuna si muore da anziani

ovvero quando la vita ha smesso di dare il meglio

e ha cominciato a diventare anche piuttosto fastidiosa.

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@@Divine appena avró l'occasione cercherò il libro e lo leggero, poi ti farò sapere che ne penso :-) @ almadel,come dice divine non sempre si muore anziani, io ho già perso 4 amici (coetanei) e un padre che anziano non era,ma fortunatamente, rimangono dei casi. Ricordiamoci solo che oggi ci siamo, domani chi l'ho sa! Ed infine nowhere ,la tua risposta mi piace, della serie, pensiamo a viver bene e al resto ci penseremo quando sarà ora, mi piace! :)

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A me non incuriosisce la morte, incuriosisce la vita, dato che sulla morte si può ben poco.

"Tutti muoiono, non tutti possono dire di aver vissuto veramente"

 

E al massimo mi spaventa, mi spaventa sopravvivere alle persone che amo, e mi spaventa l'idea di lasciar soli i bimbi prima che siano abbastanza grandi.

Se c'è qualcosa dopo o no, lo scopriremo al momento.

Ricordo una frase di Tiziano Terzani, riguardo al non aver paura della morte, lui diceva che non la temeva più "Per questo dico che non ho più voglia di stare in questa vita, perchè questa vita non mi incuriosisce più". Se non temere la morte vuol dire non appassionarsi più alla vita, preferisco temerla.

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A me fa molta paura...ogni volta che ci penso,sento una specie di vuoto,penso che non potrò più vivere le persone che amo,al fatto che dovrò lasciare per sempre questo mondo.

Non so cosa ci aspetta dopo...sento in me come un conflitto,in quanto da una parte penso che se non finisse tutto con la morte,allora la morte non avrebbe più tanto senso,dall'altra parte però penso che non possa davvero finire tutto così.

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a me interessa la morte, non tanto di quello che c'è dietro, alla fine o si rinasce o si finisce... ovviamente a me fa paura la sofferenza se devo morire preferisco una cosa veloce e indolore.... poi se muoio lentamente bhe vuol dire che me lo meritavo.

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Tutti gli esseri viventi hanno, naturalmente, l'istinto alla  sopravvivenza anche quando la vita fa schifo; l'idea della morte mi da sgomento, al momento cerco di non pensarci e non mi è difficile essendo affannato nella fatica di vivere

Mi sorprendo di quelli che mostrano tanta tranquillità nell'affrontare l'argomento: anch'io son portato a pensare che dopo la morte non ci sia nulla e questo mi addolora, la fredda lucidità di alma mi da quasi i brividi, beh anche un po' di invidia perché come per gli animali che non concepiscono l'idea della morte penso che non preoccupandosene si viva molto più serenamente

Poi anche l'idea di andarsene senza accorgermene mi procura ansia

Quand'ero piccolo e finchè non ho avuto lutti sapevo che esisteva ma non ne consideravo l'essenza, ad esempio trovavo il cimitero un luogo bello e sereno, adesso no!

Edited by prefy
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ovvero quando la vita ha smesso di dare il meglio

...estrapolo solo questa frase..poichè la trovo molto interessante e significativa...

...ed è qui il senso di tutto..... se non si ha un "meglio" da vivere...che si sia anziani o meno...a che serve....

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Non ho paura della morte in sè, ma di "come" morirò: ecco, quello mi terrorizza. Personalmente, non so se credo ad un aldilà ben definito, però mi piace pensare di non fermarmi e stop.

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Si, onestamente ora non lo vedo tanto coem un problema, prima di più.

Più vivo ciò che vorrei e meno ho paura di morire, perché ho realizzato

ciò che volevo.

Magari che sia una morte non dolorosa.

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@@4th life, il fatto è che le cose possono sempre migliorare

quindi spararsi in bocca a sedici anni non è molto utile.

Ma a ottant'anni - sfinito dai reumi mentre ti pisci sotto -

sai che le cose sono destinate solo ad andare peggio:

quindi l'idea della morte dovrebbe essere meno tragica.

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@Gaysha

....non significa nulla....chi ama la vita la può amare anche a 80 e nelle condizioni che dici tu...

....infatti proprio per questo  non è tragica....come è una scelta vivere è anche quella di non aver paura della morte.

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...ah scusa....mi sono appena iscritto e ho letto al volo....io sono una spia...e non so perchè...

beh cmq rsi ritorna all'indice...della mia estrapolazione....se non si ha un "meglio" per cui vivere a che serve.

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Max 91 scrive: "mi piace pensare ad un dopo, che sia di qualsiasi tipo, e se dovessi rinascere, mi piacerebbe essere omosessuale, mi sembra troppo noiosa la vita etero :-) e poi secondo me, abbiamo una marcia in più, umanamente parlando! Non dico che siamo superiori a qualcuno , ma la mente più aperta di alcuni individui di sicuro! "

Guarda, questa cosa degli omosessuali che hanno una marcia in più non la si dice nemmeno più agli adolescenti succubi dell'omofobia sociale per consolarli!
E questa mente aperta dove la vedi? Forse era vero qualche decennio fa, oggi i gay non si mettono per nulla in discussione. Sono come etero a cui piace la verga anziché la vagina :-)

Nel merito, penso che un gay, mediamente, abbia meno paura di morire di un etero, perché si aspetta, spesso inconsciamente, che dopo ci sia qualcosa di meglio, foss'anche il nulla assoluto.

Edited by akinori
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Che te devo di, fortunatamente non la pensiamo tutti allo stesso modo, io personalmente credo di avere la mente molto più aperta di tanti miei amici etero,e su questo non ci piove! Io non ho ma i avuto a che fare con adolescenti emarginati, non voleva essere una frase fatta, e mai la direi per consolare qualcuno...

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Phantom Pain

Secondo me dopo la morte non c' è nulla, un corpo che muore diventa inutile, un freddo oggetto.

Mi piacerebbe credere nella reincarnazione, ma proprio non mi riesce, mi risulta difficile crederci.

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Certamente credere che dopo la morte ci sia il Nulla è una buona giustificazione per dare alla propria vita un indirizzo basato principalmente sulla soddisfazione degli istinti primari. La povertà di questa concezione materialistica, per nulla dialettica, non è altro che l'ideologia di questa società consumistica: tu sei perché consumi.

 

D'altra parte credere in una divinità, chiunque essa sia, ti assicura in qualche modo, una forma di immortalità, se rispetti una serie di precetti. Questi precetti in genere impongono una rinuncia agli aspetti materiali della vita e spesso mortificano la carnalità.

 

Per l'anima tormentata che si dibatte fra i due corni del dilemma che chiamiamo vita, Il buddhismo mi sembra una buona soluzione, almeno nella prima fase della sua evoluzione spirituale (ma anche nella fase definitiva, dipende da quanto è profonda un'anima). Più che una religione è una psicologia che cura il dolore di vivere attraverso la consapevolezza dell'illusorietà degli umani appetiti. Quando saranno dominati completamente, ci si spegnerà come una candela, senza nemmeno accorgersene.

Naturalmente non si tratta del buddhismo settario in voga in certa piccola borghesia gay, tipo Soka Gakkai, per cui ci si riunisce e si prega la divinità per ottenere qualcosa, magari soldi :-)

Il Buddha storico è stato solo un Maestro che ha indicato una via: le quattro nobili Verità e l'ottuplice Sentiero. Non ha minacciato l'inferno né ha promesso il paradiso. Non ha profetizzato alcuna Apocalisse. E' stato semplicemente un maestro di liberazione - così mi piace definirlo.

Gotama ha semplicemente detto: tu soffri perché vuoi. Non volere! Rinuncia alla volontà e sarai libero. Ma vi rendete conto del messaggio rivoluzionario? Il massimo risultato con il minimo sforzo. Soffro perché non ho quella cosa.? Non la voglio più! Fine della sofferenza.

 

La morte, come la vita, non sono che illusioni. Quindi non c'è nulla di cui aver paura. Hai paura di morire fin quando sei attaccato a qualcosa. Quando non sei attaccato a nulla, non hai nulla da perdere e nulla da temere. Chi ha paura della morte ne ha paura perché è attaccato alla sua idea, che è il correlativo negativo di quella di vita.

 

Naturalmente, se incontri il Buddha sulla tua strada, uccidilo!

Edited by akinori
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Mh, dopo la morte? Non so, è qualcosa su cui fatico ad esprimermi.

Vita dopo la morte, oltre la carne? Forse, ma boh, non ho mai riflettuto molto a riguardo data l'irrisoria quantità di informazioni certe.

 

Una cosa, però, mi ha fatto riflettere un paio di volte.

Lavorando nel 118, ho avuto la sfortuna di rianimare invano una signora, morta davanti ai nostri occhi.

Mi ha scaturito notevole curiosità il fatto che il cadavere sembrava soltanto un'involucro, un guscio depredato della polpa interna. 

Quella visione mi ha fatto veramente pensare che dentro al nostro involucro esteriore sia contenuto qualcosa che lo mantiene vivo, un qualcosa che al momento della morte svanisce.

 

Il fatto poi era appena avvenuto, quindi gli effetti biologici della decomposizione ancora non erano evidenti. Scusate la descrizione macabra, ma è per rendere l'idea. ;)

 

Boh, lo scopriremo al momento xD

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Mi ha scaturito notevole curiosità il fatto che il cadavere sembrava soltanto un'involucro, un guscio depredato della polpa interna. 

 

sarebbe interessante sapere se questa cosa si verifica solo con le persone o anche con gli animali ?

 

c'è qualche veterinario ? quando un veterinario addormentò un mio cane dopo lunga malattia perchè era arrivato alla fine era come se l'avesse addormentato. sarebbe interessante sapere se vedere una persona appena morta o una persona addormentata per un'operazione sia la stessa cosa  se quella morta sembra più svuotata del suo io, una persona addormentata in ogni caso respira ma forse l'espressione facciale è simile a quella di un morto. quando mio padre era anziano credo di ricordare che quando dormiva sembrava morto.

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  • 3 weeks later...

Dopo la morte non c'è niente.

Tutti i nostri pensieri emozioni e compagnia bella derivano dal nostro cervello e quando si spegne con la morte logicamente non si avrá piú nulla.

 

Reincarnazione paradiso e simili sono cose create dalle religioni per eliminare in qualche modo la paura e la negativitá della morte quando in fin dei conti è una cosa naturale e 'fa parte della vita'.

 

Penso comunque a volte che dopo la morte troveró le persone che ho amato e loro mi ameranno e saremo felici per sempre. Ma so che sono tutte stronzate.

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Mah, a me più che il morire preoccupa il non aver vissuto prima come vorrei.

 

Quoto. Non riuscendo a credere appieno alla reincarnazione

- e anche se ci credessi, temo mi aspetterebbe una vita da scarafaggio, o da mollusco-

né alla resurrezione nella carne (che è l'idea cattolica paolina, spesso la si confonde con l'immortalità dell'anima)....

temo davvero che questa vita sia la mia unica possibilità.

Perciò mi sento responsabilizzato in varie direzioni,

quando sono euforico vorrei realizzare molte cose e invece corro come un criceto sulla sua ruota, 

senza andar tanto in là.

 

Di recente ho sofferto di attacchi di panico,

perciò son sensibile al tema...

anche se, a mente fredda, riflettere sull'ineluttabilità della morte dà un po' di sollievo.

D'altra parte, lo diceva già Seneca,

smetterai di temere quando smetterai di sperare...

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cambiapelle

<blockquote class='ipsBlockquote'data-author="faby91" data-cid="658838" data-time="1366570011"><p>

Dopo la morte non c'è niente.<br />

Tutti i nostri pensieri emozioni e compagnia bella derivano dal nostro cervello e quando si spegne con la morte logicamente non si avrá piú nulla.<br />

<br />

Reincarnazione paradiso e simili sono cose create dalle religioni per eliminare in qualche modo la paura e la negativitá della morte quando in fin dei conti è una cosa naturale e 'fa parte della vita'.<br />

<br />

Penso comunque a volte che dopo la morte troveró le persone che ho amato e loro mi ameranno e saremo felici per sempre. Ma so che sono tutte stronzate.</p></blockquote>

 

Non avrei saputo dirlo meglio

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