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Io sono Agesci e anche se mai mi rivelassi e casomai messo in condizion di non poter continuare la mia attività educativa, dubito che andrei mai al CNGEI che se anche più tollerante da questo punto di vista, ha una visione piu militaresca del metodo.

 

Come si diceva è vero che un capo deve essere testimone del credo cattolico e che pertanto l'omosessualità in certi gruppi piu bigotti verrebbe visto come sufficente motivo di allontanamento, ma è anche vero che ci sono gruppi piu tolleranti in cui questo non capiterebbe. Ribadisco quello che ho detto già e cioè che la paura è piu quella di genitori superficiali che non affiderebbero mai un figlio minorenne ad un gay perché avrebbero paura che se ne aprofittino. Questo perché diverse persone hanno un immaginario di gay=pedofilo. Poi i ragazzi di oggi sono di mentalità ppiu a perta e penso che con loro non ci dovrebbero essere problemi (ma uso il condizionale). Il fatto è che non esiste una regola e pertanto la gestione della questione penso sia rimandata molto alla sensibilità delle varie comunità.

 

Scartabellando ho trovato questo che invito a leggere:

 

http://www.gay.it/channel/esperti/8319/UN-GAY-NEGLI-SCOUT.html

Fenix non si scrivono due post consecutivi come da regolamento correggi e scrivi nel secondo error.

 

Ma questa è una norma ufficiale o è una "legge non scritta" ?

Sono curioso, non ne avevo mai sentito parlare, ma se fosse ufficializzato non sarebbe un discorso di poco conto

 

 

Domanda molto divertente, in realtà la politica dell'Agesci al riguardo assomiglia a quella dell'esercito americano "don't ask don't tell", non troverai neanche mezza riga di direttiva sulla faccenda, e considera che ci sono indicazioni davvero per tutto...

Il problema è che l'AGESCI si trova fra l'incudine e il martello, da una parte la scelta di testimonianza cattolica impedirebbe per coerenza con i principi dettati da Sacra Romana Chiesa di integrare capi gay, dall'altra lo stato Italiano si rifuta di sovvenzionare associazioni che fanno discriminazione fra i propri membri. Silenzio stampa: come ti muovi fai male.

 

Ammetto che la questione è però molto più profonda.

 

L'anima dell'Agesci è progressista nella Fede: lo scoutismo Agesci tradizionalmente rifiuta l'approccio alla religione del catechismo, trovando nella vita a contatto con la natura, nel servizio e nella testimonianza i principali canali per rapportarsi a Dio. E' un movimento che ha sgomitato per essere autonomo e totalmente separato dall'azione cattolica (ACR), un movimento che ha scelto come santi protettori Francesco Giorgio e Paolo: come direbbe la Santanchè "i santi del fare". Proprio per questi suoi connotati di fede molto pratici però si scontra con le incongruenze della dottrina, di fronte alle quali china la testa, ma sempre con un pò di dubbio, per la serie "è così e lo accetto ma non so se sono proprio daccordo". Immaginate i problemini con i Monsignori...

 

L'agesci insomma produce dei Cristiani un pò per caso Cattolici, ma certamente non dei Papaboys. Da qui il conflitto interno fra Fede e ragione nell'AGESCI, ma attenzione al contrario: la fede, l'anima, dice che non c'è nulla di male nell'omosessualità, la ragione, il portafogli, poi, seguono a malincuore la Chiesa.

Se come papaboys intedi ragazzi "fanatici" di religione hai ragione. Ma ti assicuro che attualmente è anche questo papa che stà allontanndo parecchia gente. Con Giovanni Paolo II i ragazzi erano molto piu ben disposti ad approcciarsi alla fede. Magari tematiche gay a parte, era comunque un papa che aveva particolarmente a cuore i giovani. Ratzi invece pare avere messo non solo uno stop, m a addirittura la retro al cammino di rinnovamento della chiesa.

Attenzione comunque ad un profilo formale che potreste trascurare, non intendo

negare che la sostanza sia quella da voi indicata beninteso.

 

Tuttavia nel fondamentalismo cristiano evangelico americano, manca pur sempre

strutturalmente l'Autorità ( non che non esistano gerarchie, ma non il senso del

principio d'autorità cattolico ) quindi gioco forza per imporre una chiusura serve

una norma, che risponda ad un principio di legalità. Il contenuto di questa norma

ci consente poi di distinguere il fondamentalismo cristiano da un cristianesimo più

plurale.

 

La Chiesa cattolica invece risponde ad uno schema diverso ( quello monarchico )

in cui al principio di legalità tende a sostituirsi l'esercizio discrezionale del Potere.

Non che non esistano norme, ma sono norme che rinviano ad un sistema di

principi vasto, la cui applicazione è demandata all'arbitrio dell'autorità.

 

Per intendersi non c'è bisogno di una norma che vieti la riproduzione di film

a tematica gay nei cinema parrocchiali, quando esiste una norma che consente

di non proiettare qualunque film messo all'indice, in quanto incoerente coi principi

della dottrina.

 

La Chiesa cattolica non è tanto fondamentalista, quanto integralista.

 

La Chiesa cattolica ha poi una storia millenaria di esercizio del potere e sa che la

base della piramide gerarchica deve mantenere una sua capacità inclusiva, pena il

rischio scismatico.

@Hinzelmann: che c'entra?  :sisi:

 

Comunque il CNGEI anche se è un pochino più militarista ti prepara meglio.Questo a mio parere, perchè all'interno del CNGEI si possono trovare membri di razza diversa, di religione diversa e , perchè no, di orientamento sessuale diverso.Ciò ti permette di partire già da piccolo con la mente sgombra dai pregiudizi, cosa importantissima per il futuro.

Se è per questo anche noi accogliamo persone di qualsiasi razza, credo e quant'altro. Come avevano detto sopra, casomai il problema si pone quando a 21 anni allorchè richiedano di diventare capi. E comunque penso che la questione sia rimessa piu alla sensibilità di ogni singola comunità (nche se ammetto che saranno piu le situazioni problematiche che tolleranti)

Ho capito che accogliete tutti, e va bene.Però prima di mangiare la preghiera al Dio cristiano tutti devono farla.Da noi no.Se la vuoi fare la fai, se credi in buddha fai qualcos'altro, oppure non fai niente se non vuoi fare niente.E' la differenza ed il pregio di essere in un'associazione laica anzichè cattolica.Anche perchè da noi non ci sono preti.

Apperò!!! "Invitata ad andartene" ?

Ennesima dimostrazione di come lo "spirito di fratellanza" sia valutato in modo molto differente dalle persone.

In perfetto accordo con la Legge Scout:

 

La Guida  e  lo Scout:

 

1 - Pongono il loro onore nel meritare fiducia

 

2 - Sono leali

 

3 - Si rendono utili e aiutano gli altri

 

4 - Sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout

 

5 - Sono cortesi

 

6 - Amano e rispettano la natura

 

7 - Sanno obbedire

 

8 - Sorridono e cantano anche nelle difficoltà

 

9 - Sono laboriosi ed economi

 

10 - Sono puri di pensieri, parole ed azioni

 

Vero? :sisi:

Nel mio gruppo ci sono stati ragazzi valdesi, a cui veniva solo chiesto di partecipare alla messa, quando ci si andava in gruppo, la domenica prima o dopo le uscite... tutto qui

@Hinzelmann: Sì, questo l'ho capito, ma lì hai parlato solo dell'organizzazione della Chiesa e non dello scoutismo, perciò non ho capito il collegamento, tutto qui :sisi:

 

@Fenix: invece, come dimostrato qui sopra, sì.Ma si sapeva.E' come dire che in uno paese con una religione di stato tutti i credi vengono trattati alla stessa maniera.E' logico che non è vero.Poi magari il tuo branco/reparto/altro le cose stanno in maniera diversa, e meno male, ma è un'eccezione e non la regola.

Innanzi tutto vorrei chiarire una cosa: l'unica differenza che c'è tra l'AGESCI e il CNGEI è la questione "fede".

Il metodo scout applicato è identico e si basa sempre sul pensiero del fondatore dello scoutismo, Baden Powell.

Se vogliamo dirla tutta, lo stesso Baden Powell ha introdotto nel metodo l'educazione religiosa. Il CNGEI è un'associazione nata in secondo momento per dare la possibilità anche a chi fosse di altre confessioni di vivere lo scoutismo.

 

La proposta che viene fatta dall'AGESCI è la seguente: noi siamo scout ma crediamo fermamente nella figura di Cristo e usiamo i suoi insegnamenti come esempio di vita quotidiana. Io credo fermamente in questo metodo perché ritengo gli insegnamenti di Gesù degli ottimi strumenti per trasmettere ai bambini digli importanti valori.

Quello che però dico sempre, è che la proposta che ti viene fatta è questa. Se non ti sta bene e pensi che Gesù abbia detto un sacco di stronzate rifiutando qualsiasi tipo di confronto su tale tema è ovvio che ti conviene cambiare associazione. Anche io, sinceramente, quando davanti mi trovo ragazzi arrivati alla fine del cammino da "educando" (21 anni), gli pongo davanti certe domande: "Tu sei ateo. Perché continui a stare qui?""Bestemmi ogni cinque minuti. Ti rendi conto che ti stai prendendo in giro da solo?"

 

Nell'AGESCI nessuno pretende che ci siano dei cattolici convinti, ma soltanto persone che siano disposte a mettersi in discussione su tale tema. Se non ti interessa, esiste il CNGEI.

Quoto Akira.

 

Se vogliamo dirla tutta, lo stesso Baden Powell ha introdotto nel metodo l'educazione religiosa. Il CNGEI è un'associazione nata in secondo momento per dare la possibilità anche a chi fosse di altre confessioni di vivere lo scoutismo.

 

Vero.Ma questo perchè all'epoca di BP non esisteva nient'altro che il cristianesimo, e gli atei non erano certo visti di buon occhio.Se fosse nato dopo probabilmente non avrebbe parlato di religione.

 

Per il resto sono d'accordo.Se sei gay è inutile che ti infili nell'AGESCI, perchè lì son tutti preti e bigottoni.

Ma hai letto i miei precedenti post?

 

evidentemente no. Akira, appoggio al 200% quello che hai detto. Evidentemente è molto piu pressapochista di uello che pensa; mi pare che faccia un oò di tutta l'erba un fascio

Credo di essermi spiegato male.

 

Nessuno dice che se ti dichiari gay di fronte al tuo gruppo scout non puoi diventare capo.

Ogni associazione scoutistica possiede un proprio statuto in cui vengono riportate dellle "norme" che i capi dovrebbero seguire. In nessuno statuto è scritto che un capo gay non possa far servizio; il punto è che l'AGESCI, essendo un'associazione che fa riferimento alla Chiesa Cattolica, ha forti difficoltà ad affrontare tale discorso.

 

Nessun gruppo scout AGESCI che io conosca ha mai cacciato qualcuno in quanto gay e credo che nessuno lo farebbe. Il punto è questo: come conciliare la propria vocazione di capo scout AGESCI con la propria omosessualità? Eh...negli ultimi anni il discorso è nato negli organi nazionali, ma giungere a delle conclusioni non è semplice, perché vorrebbe dire distaccarsi dal pensiero dell Chiesa.

Ci sarebbe da fare una scelta rivoluzionaria in questo senso, ma i tempi sono ancora maturi e credo che l'associazione non sia ancora in grado di affrontare una cosa del genere.

 

Non è questione di bigottismo o ipocrisia, è questione che bisognerebbe cambiare un intero sistema, e ora come ora è molto difficile.

 

 

 

e avete aggiunto che vige una grande ipocrisia

(sesso, droga e ottime prediche).

 

 

quando è stato detto?

Non è questione di bigottismo o ipocrisia, è questione che bisognerebbe cambiare un intero sistema, e ora come ora è molto difficile.

Sì, bisogna cambiare un intero sistema perché l'intero sistema è bigotto.Se non fosse bigotto, perché cambiarlo? :sisi:

Sono d'accordo con Almadel.

 

@Fenix: certo che sono un pressapochista: come potrei non esserlo, visto che ti sto dando torto?

Impara a guardare in faccia alla realtà.L'AGESCI è un'associazione marionetta nelle mani della Chiesa.Le centinaia di case, sedi, abitazioni, ho trovato addirittura un porto, non se li sono certo comprati.E se qualcuno li finanzia vuole qualcosa in cambio.Nel CNGEI Baloo non è un prete, negli AGESCI guardacaso sì.

Sì, bisogna cambiare un intero sistema perché l'intero sistema è bigotto.Se non fosse bigotto, perché cambiarlo? :sisi:

 

 

Sarebbe bigotto se cacciasse via le persone in quanto gay e se le persone che ne fanno parte nemmeno si ponessero il problema. Dato che un dialogo a riguardo sta nascendo è sbagliato, a mio parere, parlare di bigottismo.

Parlo da profano, perché sono passati millenni da quando ero lupetto nell'AGESCI, ma leggengo mi viene da chiedermi:

A che serve dire che sta nascendo un dialogo quando, come detto anteriormente, le regole si rifanno agli insegnamenti della Chiesa (non del vangelo o di Cristo, specificherei) e la chiesa non ha nessuna intenzione, almeno non durante la mia o la vostra vita, di accettare l'omosessualità?

Al massimo si può parlare di una loro presa d'atto, ma non di dialogo.

E sinceramente, a me poco importerebbe che gli omosessuali non vengano discriminati in quanto oggetti da educare, ma di fatto non possano diventare soggetti educatori. Come dire che vanno bene quanto si tratta di venir gestiti, ma non sono abbastanza buoni da poter gestire altri giovani.

E che non ci siano regole scritte che lo vietano, non vuol dire nulla quando esiste una realtà di fatto che non lo permette.

Dreamtime, evidentemente sei talmente accecato dal tulo odio per la chiesa che non intndi quello che ti si cerca di spiegare. Inutile ripetere concetti già abbondantemente ribaditi.

 

Almadel, loro hanno parlato di situazioni particolari vissute da loro, mi dappertutto è cosi! Io conosco le realtà di tutta la mia provincia e ti pèosso dire che situazioni del genere durante le attività non sono mai capitate. Al massimo qualche bacio fra fidanzatini, ma niente di scabroso. Le droghe poi (qui dico del mio gruppo di coi conosco personalmente quasi tutti i 120 membri) non le usano proprio.

@Akira:Purtroppo penso che Bllue a Almadel abbiano ragione.E la trovo ovvia come cosa: se io finanziassi una qualsiasi attività, vorrei che questa formasse persone con le mie stesse idee, persone che possano aiutarmi.

Per questo penso che, se uno si trova ad essere gay, non debba rivolgersi all'AGESCI: è intuitivo che ci si possa infilare in situazioni spinose.Poi sicuramente ci saranno delle eccezioni, non metto in dubbio che qualcuno pur essendo omosessuale abbia vissuto delle esperienze positive, ma bisogna prendere atto del fatto che queste situazioni non sono di ordinaria amministrazione.

E dopotutto al CNGEI cosa c'è che non va?Se vuoi pregare puoi farlo, nessuno te lo vieta, anzi, come avevo già spiegato i capi chiedono sempre se qualcuno ha piacere di andare a messa, e nel caso lo accompagnano.A parer mio non vedo motivi per un omosessuale di iscriversi all'AGESCI, nemmeno se credente convinto.

Forse l'unico vero difetto del CNGEI è la mancanza di fondi stabili, con conseguente aumento di spesa per coloro che vi partecipano.

 

@Fenix: no Fenix, tu sei così permaloso che con te è impossibile parlare.Con Akira, anche se non siamo d'accordo, sto comunque discutendo e magari potrò arrivare a un punto comune.Non puoi dire che qualcuno fa di tutta l'erba un fascio al primo post che ti si rivolge.Se pensi che mi stia sbagliando dimostramelo, anzichè scrivere cose tipo "sei talmente accecato dal tulo odio per la chiesa".

Solo una doverosa precisazione: non ho scritto che alcol, sesso e droga fossero presenti durante le attività. Al massimo, in occasioni particolari (feste varie, ecc) ci può essere scappata la pomiciata o poco più. Le droghe leggere non sono mai comparse in modo rilevabile, l'alcol invece... (la prima volta che mi sono ubriacato, senza peraltro volerlo, è stato durante un bivacco in montagna :D ).

Parlavo del privato dei singoli ragazzi (in particolar modo della comunità capi, che io ho bollato come intrisa di ipocrisia), che si comportavano esattamente come tutti i loro coetanei,  ovvero cedendo a volte a ciò che ho menzionato. Questo non è da condannare in sé, perché io sono proprio l'ultimo che si sia mai fatto problemi per sesso prematrimoniale e compagnia bella, ma lo è quando le stesse persone poi in associazione vestono i panni dei "santerellini" con la predichetta facile.  :sisi:

Scusami Dreamtime se ho travisato il tuo modo di porti, ma il fatto è che sinceramente non sò come farti capire la questione quando Akira l'ha spiegata cosi bene. Non è la Chiesa che "usa" gli scout ma se vogliamo è il contrario. Fà parte del nostro stile proporre, e non imporre, un metodo educativo  che ha alla sua base il credo cattolico. Per la questione omosessuali, come detto è una questione che riguarda la sensibilità di ogni singola comunità. Ci sono uelle più tolleranti e quelle meno, ma non per questo li si può definire bigotti perchè l'avversione contro gli omosessuali è un fatto culturale generale. Stà all'intelligenza di ogni singolo valutare quanto questa acredine e diffidenza verso di noi sia ingiustificata sotto ogni punto di vista.

@Fenix: tranquillo, è normale sentirsi attaccati quando uno afferma che ti stai sbagliando :sisi: Anche a me succede, come a tutti :D

Comunque, tu dici che la valutazione spetti al singolo, e mi sta benissimo.E' vero, se un caporeparto è più aperto, tutto il suo reparto sarà probabilment epiù disponibile ad accettare un confronto.Sono d'accordo, è giusto.Il fatto però è che la maggior parte dei membri dell'AGESCI non sono così tolleranti, e io gioudico una associazione a seconda delle idee della maggioranza dei suoi membri.

In realtà, come dicevo prima, non vedo nemmeno motivi di iscriversi all'AGESCI se si è gay: esiste il CNGEI, libero e disponibile, dunque perchè rischiare di finire in uno dei reparti meno aperti?

 

Ciò che dice Casper è vero anche nel CNGEI.Droga no, al massimo un po' d'erba, però sigarette e alcol sì, tanto.Ma quello è normale per tutti i ragazzi di quell'età...

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