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Utopie e distopie


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WOW! Comincio proprio a divertirmi...

 

+Ucronia (purtroppo ci sono pochi esempi, il più ecclatante e ben riuscito è The Man in the High Castle, Dick) dove si cambia la storia.

 

Esiste un libriccino di una italiana risalente a una decina d'anni fa che si intitola proprio "Ucronia"... Ne ho un vaghissimo ricordo... Uff...

 

NOTA. prego avere pazienza con vecchio pyer disinformato et smemorato che attualmente occupasi soprattutto di drammaturgia causa necessità procacciarsi pagnotta stop con cyberpunk est alquanto difficile guadagnarsi la medesima stop

 

+Cyberpunk (Non è un genere che amo ma direi Neuromante?)

 

"Neuromante", però, offre una ipotesi di redenzione nel finale... L'ordine costituito non rimane del tutto invariato...

 

+Post-Apocalittico (questo genere viene a sua volta ripartito: catastrofe naturale, alieni, catastrofe nucleare etc)

 

"Dune"? "Mad Max"? "Nausicaa della valle del vento"?

 

+Distopia delle corporazioni economiche, dove vi è una multinazionale che controlla ogni cosa (alla resident evil per dire)

 

Numi... Questa non è distopia... Sono convinto che il mondo sia GIA' segretamente controllato da due multinazionali: la Microsoft e la D'Onofrio (produttrice dei biscotti Doemi coi quali il vecchio Pyer si sazia in assenza della pagnotta di cui sopra).

 

+Fantapolitica

 

Va be', questa è troppo facile. Basta prendere un qualsiasi comizio di Berlusconi.

 

Ps: Voglio fare un'ulteriore precisazione, i tre libri capostipiti del genere sono gli unici che si possono inquadrare in ogni sotto-genere.

 

Ecco, questo mi sembra molto saggio. Se cerchi TUTTE le caratteristiche del genere in ogni opera ad esso ricondotta rimani sempre deluso... Si tratta sempre di topoi da reinventare... Credo sia sufficiente un certo dosaggio dei vari ingredienti per una catalogazione ampia... Specificare, specificare sempre se si utilizza una etichetta in senso lato o in senso stretto.

 

Amen.

Inffati ci sono parecchi libri che presentano anche solo un'altra delle caratterische, ma quella fondante (nel frattempo ho studiato che inzia ad interessarmi parecchio) è, in qualunque testo io abbia trovato (sia esso su internet o cartaceo) la presentazione di una socièta non ideale, quindi non utopica.

/ autopromozione mode ON

 

Il capitolo numero sette di "Vagabondaggi" di Yrian - dal titolo "Il dolore del ritorno" - riguarderà tra l'altro il concetto di "utopia". Coming soon.

 

/ autopromozione mode OFF

 

... Coming soon un corno. Chissà quando avrò tempo di mettere ordine nel mio taccuino... Comunque... Va be'... E' in programmazione...

 

:D

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