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certo che si è passati dalla inquisizione (rispondi alle sette domande...)  all'ingiuria (codardi, vi nascondete)

 

e a questo punto purtroppo una amara risposta ci scappa:

 

si è vero ci nascondiamo.... ci nascondiamo da voi!

 

 

il mondo delle checche isteriche è così imbarazzante con la sua sguaiataggine, con quel misto di complesso di superiorità e malizia insinuatrice che certo non ci induce a dichiarare una inclinazione che ci coinvolgerebbe in quel mondo...

 

 

certo è che se gay come quelli che in queste pagine vorrebbero imporre le loro ridicole regole dominassero il mondo, sarebbe un brutto mondo...

 

 

ma grazie a Dio

 

le paranoie che sono emerse da questa discussione testimoniano solo un nervosismo  che fareste bene a curarvi.

 

 

ps: ammiratore di justin bieber è uno sfottò carino. Ovviamente tornando seri, direi di adoperare la parola ammirazione per altri temi. 

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Non capisco...

 

Per quanto mi riguarda mi sono limitato a dire che se un bisex

dice di esserlo può esprimere una identità personale, pure in

assenza di ruoli sociali che consentano un riconoscimento

 

Ed ovviamente tutta una serie di esperienze sarebbero condivisibili

questo non significa niente altro se non ciò che c'è scritto

 

Non ho fatto riferimento a dogmi, obblighi....codardia.

 

Se invece vi mettete a litigare fra di voi non tirate in ballo i gay

il Romantico a quanto si sa non è bisex, come voi?

L'espressione "pompinari sposati" ha in sé una valutazione moralistica eccessiva. Come se il pompinaro gay duro e puro avesse intrinsecamente una dignità superiore agli altri. Ormai siamo alla Gaia Inquisizione. Ci rendiamo conto che qui stiamo a discutere di persone manco fossero le specie di animali conservate in uno zoo? Ma un individuo è libero di fare quel che gli pare fintantoché non è vietato dalla legge? Il bisex che tradisce la moglie per un altro maschietto non deve dare conto certo agli altri di quel che fa, se non alla moglie stessa. E, indipendentemente dall'oggetto del tradimento, tradimento è e rimane. Non è che se andasse con una prostituta ucraina o con la migliore amica di lei il tradimento sarebbe qualitativamente meno grave e quindi più accettabile. Questo discorso è di un'ipocrisia unica. Ed è un discorso ideologico: perché dietro il (pre)giudizio morale che emerge da queste opinioni, a mio modo di vedere, si nasconde la volontà di omologare tutti ad un'identificazione forzata. In quest'ottica dogmatica o si è etero o si è gay; tertium non datur. Perciò, tornando all'esempio del bisex sposato, egli non può essere bisex, ma deve per forza essere un confuso, un castigato da Dio che ancora non è giunto all'accettazione della frociaggine in sé. Solo il Gay duro e puro conosce questa grazia divina, e solo a lui è promesso in eredità il Regno del Pride... 

ti sbagli nak

 

quello dell'attivista gay non è un semplice pompino! è una protesta civile contro la società fallocratica e omofoba...

 

per questo meglio ancora se la protesta avviene all'aperto sotto il colosseo: per rispettare l'obbligo morale del coming out. 

Il discorso della omologazione non regge perchè

la critica proviene da due utenti che più diversi fra loro non

si potrebbero immaginare, o comunque da due posizioni

estremamente diverse tra di loro ( Almadel ed ilRomantico )

 

Ipocrita è ritenere che avere una doppia vita equivalga ad

"andare a puttane"....non è la stessa cosa

 

In primo luogo perchè a quel punto legittimate l'odio dei gay

che di fatto vengono trattati come se fossero delle puttane

( il chè non è bello...non so se vi rendete conto )

 

In secondo luogo perchè "andare a puttane" è qualcosa che

si fa di nascosto alla moglie ma di cui ci si vanta con gli amici

mentre la parte gay della vita di un velato è nascosta a tutti

 

Infine...e questa è una mia personale opinione-considerazione:

 

E' vero che questo forum è un luogo di confronto di libere opinioni

ma non si può arrovesciare sistematicamente la realtà fino al punto

di legittimare che le pere siano mele e per giunta fare gli offesi

 

Voi siete liberi di non fare CO e di fare una doppia vita, se vi riesce

se vi piace e vi trovate bene....moltissimi gay NON ci riescono, è una

cosa che soffrono sulla loro pelle. Se non avete capito neanche questo

leggendo le discussioni su questo forum, vuol dire che non vedete più

in là della punta del vostro naso....

AndrejMolov89

Secondo me, nak9, hai dedotto qualcosa che non era presente nei messaggi di Almadel, credo che più che far riferimento alla confusione facesse riferimento alla repressione, credo che la questione moraleggiante la ponga unicamente su quell'ambito, dove tu, ti reprimi e ti liberi occasionalmente. 

Ora dico la mia. La bisessualità è un orientamento al pari degli altri due. Ritengo che la bisessualità abbia in sé il vantaggio di permettere un integrazione nel tessuto sociale più facile, perché si può omettere di andare con le persone dello stesso sesso, e quindi omettere una parte della propria sessualità. La bisessualità non è una fase temporanea della propria ricerca della sessualità, un bisessuale rimane bisessuale anche quando è in una coppia etero, o in una coppia omo, come sottolineava Hinz il problema di fondo è l'inesistenza di una forma di coppia bisessuale, cosa che secondo me può essere bypassata (coppia aperta con il permesso esclusivo di far sesso o con il sesso opposto o con il proprio sesso). 

L'aspetto camaleontico dei bisex, però, risulta più difficile per un gay, perchè o passa per la repressione forzata e quindi per il tentativo di aderire ad un modello che non coincide con le sue pulsioni, oppure attraverso il tentativo di nascondere la sua relazione amorosa o di venire scoperto; secondo me, alcuni gay si dichiarano con altri gay bisex perché sono un po' schifati dal proprio orientamento reale, e cercano quasi in una concezione malata di purezza di voler apparire mezzi normali (ragionamento altamente idiota e senza ragion d'essere), poi quando si dichiarano gay completamente quasi come reazione alla propria repressione passata se la prendono con i bisessuali, magari appunto a causa di quel ragionamento malato che ho provato ad esporre prima. Ma qui è una questione gay, non è una questione dei bisex, tendo a sottolineare. (ovviamente la premessa del mio ragionamento è che ci sia una sostanza dell'orientamento sessuale e che i comportamenti omo, bisex ed etero siano qualcosa di secondariamente legato a questo aspetto)

Poi quoto totalmente il discorso di Hinzelmann, totalmente. 

@Hinzelmann 

non facciamo i giochetti però

 

Una doppia vita è quella dell' Etero che ha poi una amante donna con cui va a letto. 

Una doppia vita è quella del gay che ha un amante uomo con cui va a letto.

Una doppia vita è quella del bisex che ha una amante di sesso diverso da quello del partner principale, con cui va a letto.

 

Un puttaniere etero è quello che va a puttane femmine. Un traditore etero è quello che va a donne esternamente al proprio rapporto di coppia.

Un puttaniere gay è quello che va a puttane maschio. Un traditore gay è quello che va a maschietti esternamente al proprio rapporto di coppia.

Un puttaniere bisex è quello che va a puttane maschi e femmine. Un traditore bisex è quello che va a maschietti e a femminucce esternamente al proprio rapporto di coppia.

 

non ci sono differente sostanziali. 

 

Però i primi due sono "persone che si comportano male", ma che relativamente alla propria sessualità, identità, esistenza, è tutto a posto. Anzi, in molti ambiti, il comportamento "traditore" viene accettato e omologato come cosa non troppo grave (vista l'abbondanza di coppie aperte senza che però il partner lo sappia).

 

Il terzo lo fa perchè è un bisex e quindi il comportamento "sbagliato" è connaturato nella sua sessualità, secondo le idee prevalenti dei gay, espresse qui in questo forum. Quindi se uno è bisex, indipendentemente dalla sua vita, la sua storia o tutto il resto, dovrà prima o poi tradire e per questo dovrà essere evitato.

 

E questa è discriminazione, perchè ovviamente l'affermazione di cui sopra non ha nessun senso di esistere. E qui la gente continua ad appoggiare in un modo o nell'altro, sottilmente o in maniera trasversa, questa ipotesi.

 

Possiamo ribellarci oppure dobbiamo semplicemente suicidarci tutti?

Edited by korio
AndrejMolov89
Il terzo lo fa perchè è un bisex e quindi il comportamento "sbagliato" è connaturato nella sua sessualità, secondo le idee prevalenti dei gay, espresse qui in questo forum. Quindi se uno è bisex, indipendentemente dalla sua vita, la sua storia o tutto il resto, dovrà prima o poi tradire e per questo dovrà essere evitato.

 

Sinceramente non lo penso, spero che nel mio intervento non ti abbia offeso, ma secondo me non è così. Da canto mio, una volta avevo, in un lontano passato, espresso la paura di avere un ragazzo bisex, perché avevo paura che mi lasciasse per l'alternativa più facile... ma è una questione irrazionale che secondo me non deve essere usata come fondamento per un ragionamento. In realtà non c'è nulla di intrinsecamente sbagliato. Anche perché, secondo me, assimilo la questione del voler far sesso con una persona del sesso opposto eguale a quella di avere desiderio di farlo con il proprio sesso. Non vedo sostanziali differenze tra i vari tipi di puttanieri. Perché la questione è legata alla rottura di un impegno con la, con il, proprio patner e in queste situazioni non vedo assolutamente differenza.

Ripeto, i miei ragionamenti, partano dal presupposto che gli orientamenti siano fatti dati, cioè, una persona è bisessuale, è omosessuale o è eterosessuale. Secondo me, la differenziazione del problema in funzione all'orientamento è discriminatoria, perché essenzialmente la questione è legata all'impegno che si assume con una persona, quindi il tradire questo impegno è una questione puramente asessuale. 

 Poi, un altra questione, che secondo me viene trattata in modo discriminatorio è l'oggettivazione del patner sessuale, questa situazione si riproduce con le stesse e medesime caratteristiche in tutti gli ambiti, c'è una differenziazione sulle motivazioni. Sinceramente, quando facevo sesso a destra e a manca, valutavo anche le motivazioni dei singoli. Alcuni omosessuali dicevano sostanzialmente"Non ho voglia di mettermi con uno, lo faccio per rilassarmi, ma devo pensare alla carriera" (principalmente medici, non sto scherzando), e con questi di solito non ci facevo niente (solitamente perché quei figli di ..., sostenevano che se devono divertirsi non volevano farlo con un roito come me, ma anche per la motivazione scialba), alcuni bisessuali mi dicevano che consideravano la sfera omosessuale del loro orientamento come uno sfogatoio e anche qui le motivazioni espresse dalle parentesi rientrano di nuovo in campo. L'oggettivazione del patner è una questione trasversale, magari differiscono le motivazioni, ma secondo me non sono basi sufficienti per motivare un discorso sulla bisessualità. Spero di non aver offeso nessuno, in caso :D korio contattami per pm ^^

@Greed89

 

Non sto pensando a utenti particolari, non ti preoccupare.

 

Ma la questione del "pompinaro sposato", o di quello che "nasconde la propria sessualità nel matrimonio", sono tutte scusanti e descrizioni che servono a quello che fa il ruolo dell'amante e dello spompinato a crearsi esso stesso una giustificazione.

 

Toglietevi dalla testa che un bisessuale è generalmente  "uno che ha più o meno colpevolmente una parziale identità sessuale e non vuole/può/ accettare di essere gay". Ci saranno dei casi, certo.

Così come ci saranno dei casi in cui un gay è un etero sfigato che, pur di far sesso, se lo fa mettere nel culo, o è uno perverso/depresso che ama la sessualità sporca e gli piace umiliarsi andando con i maschi.

 

Ma come per un gay la regola è ben differente, così per un bisex.

 

E se uno si chiede: ma come mai allora molti bisex sono sposati ma poi cercano soddifazione con i maschietti? Beh, come mai molti etero sono sposati e poi vanno a cercare soddisfazione con le femminucce (e stiamo parlando di percentuali molto elevate delle coppie sposate etero)? 

 

E perchè un bisex non dovrebbe aver famiglia? far figli e avere una moglie, se trova la persona adatta?

E perchè un bisex non dovrebbe fare come un gay che versatile, si trova un compagno solo passivo, e allora qualche volta si toglie lo sfizio con qualcuno fuori, che il partner lo sappia o meno? Sarà eticamente "immorale", ma la moralità è personale e dipende dagli individiu e non dalla sessualità.

 

Quindi, invece di puntare il dito sugli "sposati spompinatori", pensate che sono uguali a voi spompinatori che, fidanzati, si nutrono di altrui sperma.

non facciamo i giochetti però

 

 

Non sono solito fare giochetti....un velato è un velato stop

 

Rileggi bene nel mio intervento non compare mai una sola volta

il termine bisex, se non per specificare che un bisex visibile come

il Romantico può criticare un gay velato allo stesso titolo di Almadel

che da gay visibile può criticare un bisex velato.

 

Ed andare a puttane non c'entra proprio niente...con avere una

doppia vita ; come altri esempi impropri di bugie, che saranno pure

ALTRE bugia, ma non ci incastrano niente con l'identità di una persona.

 

Niente ideologia, niente santa inquisizione e nessun giochetto.

 

Qui nessuno punta il dito, qui si ristabilisce la verità dei fatti

( possibilmente leggendo ciò che gli altri scrivono senza code

di paglia....)

Ti piacerebbe pensare che sia un sacramento, vero?

 

Peccato che io ho scritto altro e tu fai finta di non capire: 

 

 

 

Voi siete liberi di non fare CO e di fare una doppia vita, se vi riesce
se vi piace e vi trovate bene....moltissimi gay NON ci riescono, è una
cosa che soffrono sulla loro pelle. Se non avete capito neanche questo
leggendo le discussioni su questo forum, vuol dire che non vedete più
in là della punta del vostro naso....

 

 

Fra il dire che tu, Haider sei libero di non fare CO e dire che

non fare CO equivale a qualunque altro comportamento incoerente

che una persona potenzialmente può fare, ci corre la stessa differenza

che c'è fra il giorno e la notte.

 

E' un atteggiamento qualunquistico

@hinzelmann 

 

Ma ti leggi?

 

 Voi siete liberi di non fare CO e di fare una doppia vita, se vi riesce

se vi piace e vi trovate bene....moltissimi gay NON ci riescono, è una

cosa che soffrono sulla loro pelle. Se non avete capito neanche questo

leggendo le discussioni su questo forum, vuol dire che non vedete più

in là della punta del vostro naso....

 

come se per "noi" (e transit sul forte accento del "noi" e "voi", io pensavo di essere tutti un "noi", ma mi sbaglio ).. fosse tutto facile.

Forse non hai capito che "noi" abbiamo gli stessi identici problemi dei gay, perchè non è che "noi" scegliamo di chi ci innamoriamo, e non è che "noi" possiamo indiferentemente e deliberatamente passare da uomini e donne come ci pare. 

Per la comunità etero, io sono gay e basta. L'etichetta bisessuale non esiste e non conta. Non si viene discriminati meglio. Se io voglio andare in giro con il mio compagno, mi prendo gli stessi rischi di un gay.

"noi" però siamo anche quelli che, nella comunità gay, dobbiamo nasconderci. Hai capito? Dobbiamo nasconderci NELLA COMUNITA' GAY. Ovvero, possiamo anche fare coming out nel mondo etero, prendendoci i rischi, ma ATTENZIONE, se lo facciamo in ambito gay, siamo finiti, bruciati, per colpa del fatto che noi siamo "noi" e tu e tanti altri ci chiamate "voi" e prendete distanza.

 

Quindi, forse, sei tu che non hai capito una emerita cippa, che rimani arroccato nella tua bella figura di gay che si è dichiarato e che quindi ha assolto tutti i doveri sociali e ora si sente in diritto di dire chi ha una identità chi un orientamento, chi è "noi" chi è "voi" e stabilire le regole per essere gay.


That's clear?

Mi è chiaro che sei un qualunquista come Haider e nak9, che ti devo dire?

 

In realtà non lo penso è solo....che come spesso ti capita hai preso fuoco,

senza leggere bene, senza capire bene ed equivocando, cosa che continui

a fare pur di non ammettere l'errore : 

 

io non so neanche se nak9 è bisex...so che ha scritto delle stupidaggini

e so che ilRomantico è bisex, ma ha scritto delle cose VERE, quindi cosa

c'entra la bisessualità? Niente e l'ho già scritto 20 volte!

 

Il CO è una di quelle esperienze che possono accomunare gay e bisex, peccato

che Haider e nak9 siano velati...scelta che rispetto ben inteso, ma non fino al punto

di negare la realtà avallando il fatto che vivere una doppia vita da gay e/o da bisex

sia la stessa cosa di qualunque altra bugia, incoerenza riservatezzaetc.

 

Più chiaro di così si muore

 

PS non so se vi rendete della differenza di tono che c'è fra i miei interventi ed i vostri

sono notoriamente una persona paziente....ma questo è l'ultimo intervento IT, perchè

a tutto c'è un limite e vorrei essere rispettato anche io, come utente ( non per me, ma

per il fatto che questi atteggiamenti aggressivi il forum lo spopolano e non sono certamente

atteggiamenti miei...."giochetti cippe ahahaha"  non sono espressioni che troverete nei miei

interventi : i polemici siete voi, non io )


Quindi, invece di puntare il dito sugli "sposati spompinatori", pensate che sono uguali a voi spompinatori che, fidanzati, si nutrono di altrui sperma.

 

Semplicemente no.

 

Io giudico le persone in base ai comportamenti

e non in base alle preferenze sessuali.

 

Non è affatto la stessa cosa che "l'altro lo sappia oppure no".

Un Bisex che tradisce la moglie è come un Gay o un Etero che tradisca il partner, ovvio.

Nel caso del Bisex si aggiunge anche l'opportunismo dell'essere velato,

che me lo rende simpatico quanto un prete che faccia sesso di nascosto.

 

Per me un Bisex dichiarato e in coppia aperta è uguale a me.

E il fatto che faccia sesso a tre con donne o con uomini, mi è irrilevante.

 

Io provo indignazione solo verso chi giustifica la riservatezza e il tradimento.

(Badate che ho scritto "giustifica": ci sono molte persone non dichiarate

che soffrono per non avere ancora il coraggio di farlo

e molte persone che hanno una doppia vita che soffrono

per non avere il coraggio di uscirne: ecco, non ce l'ho con loro).

 

Che molti Bisex usino la loro Bisessualità per "rimanere riservati" e "fare una doppia vita"

mi pare una cosa assolutamente evidentemente.

Perché se così non fosse conosceremmo anche dei casi

di coppie gay in cui il compagno bisex fa sesso anche con donne (di nascosto o meno).

O conosceremo più equivalenti etero del Romantico: bisex dichiarati e fedeli, fidanzati con donne.

 

L'antidoto contro questo pessimismo nei confronti dei Bisessuali

è lo stesso che dovrebbe usare IlRomantico quando pensa che i gay siano tutti sessuomani:

semplicemente conoscere e frequentare persone un po' migliori.

Un Bisessuale dichiarato con le ragazze e senza doppia vita

può fare molto contro i pregiudizi di un nutrito gruppo di gay.

(Almeno la prossima volta che incontreranno un Bisex

non penseranno subito che è "un velato con una doppia vita" o "un gay alle prime armi")

Ma perchè, @@Almadel , un gay che tradisce il compagno è stronzo, mentre un bisex che tradisce la compagna è stronzo E opportunista?

Insomma, perchè il distinguo? Ma non ci sono tanti gay che usano la loro "singletudine" per "rimanere riservati" e "fare una doppia vita"?

 

Dov'è la differenza? E perchè dare ai bisex un livello in più di problemi?


Riguardo al fatto se si conoscono bisex che hanno impulsi ad andare con le donne pur avendo una relazione gay, un esempio è in questo forum: @mina 

 

Il fatto che se ne conoscono pochi è perchè, francamente, un bisex in ambito gay non si rivela il 99% delle volte se vuole avere una relazione con un gay di lunga durata. Te lo dico per esperienza personale: tutte le volte che ho precisato al partner di turno che ero in single bisessuale, c'è stata una forte presa di distanza e tante, tante discussioni.


D'altro canto, basta leggere gli interventi che ci sono stati. Rimane fortissimo il "noi gay" contro "voi porci bisex", seguito poi da tanti distinguo di tanti tipi. Però tu Almadel come altri, riconoscete almeno il fatto che avete grossissimi pregiudizi e finiamola qui. Non voglio rifare un'altra lunga battaglia come in altri topic, dove comportamenti discriminatori più o meno "nascosti" in contorsioni linguistiche venivano sparati in mezzo a offese dirette.

 

Il mio obiettivo è uno e solo uno: dare la possibilità a qualche ragazzo gay che sta leggendo e che si sente in difficoltà o in sospetto rispetto ai bisessuali, tipo @@Yken di avere un altro punto di vista, e supportare il ragazzo che è bisessuale e non vive bene la situazione, perchè la cosa lo confonde e lo rende molto fragile (oltre alla doppia pressione ambientale), che non è necessario autoimporsi una etichetta di gay o di etero, ma che bisogna essere fieri e orgogliosi della propria bisessualità.

 

Il resto: le discriminazioni nascoste nelle analisi intellettuali, oppure le posizioni forti e urlate del "io sono il dio dei gay quindi quel che dico io è vero e basta", mi fanno incazzare ma poi lasciano il tempo che trovano.

Ilromantico

Non sono solito fare giochetti....un velato è un velato stop

 

Santissime parole! Un gay o un etero che tradisce il partner compie un tradimento, ma NON nasconde la sua identità sessuale. I bisex velati alla @@Haider invece nascondono la loro bisessualità al Mondo, perché?Cosa c'è da nascondere?Di solito chi nasconde qualcosa se ne vergogna o non l'accetta. E le parole di @@Haider da ipotetico bisex velato mi ricordano molto quelle di un mio conoscente gay velato. E dico velato perché dichiarato solo tra gay, un paio di amici, sorella e mamma e velato con il resto di amici, lavoro e famiglia e prendendo le distanze dal mondo gay che lui ritiene volgare e squallido, salvo poi fare da anni una vita sesso&discoteca. E il tizio in questione a volte spara di essere in fondo bisex e che alcuni suoi amici sono troppo gay e dovrebbero parlare con un linguaggio più da etero. Inutile dire che sono tutti muri mentali e scuse per non accettare la propria omosessualità ed infatti glielo dissi all'ennesima volta che criticava i gay, che in fondo era bisex e che non trovava mai il ragazzo giusto... e io "Beh non ti piace nessuno perché non vuoi accettare di essere gay...dovresti superarlo!".

 

 


Per la comunità etero, io sono gay e basta. L'etichetta bisessuale non esiste e non conta. Non si viene discriminati meglio. Se io voglio andare in giro con il mio compagno, mi prendo gli stessi rischi di un gay.
"noi" però siamo anche quelli che, nella comunità gay, dobbiamo nasconderci. Hai capito? Dobbiamo nasconderci NELLA COMUNITA' GAY. Ovvero, possiamo anche fare coming out nel mondo etero, prendendoci i rischi, ma ATTENZIONE, se lo facciamo in ambito gay, siamo finiti, bruciati, per colpa del fatto che noi siamo "noi" e tu e tanti altri ci chiamate "voi" e prendete distanza.

 

Questo è anche vero, è un po' la "fregatura" dell'essere bisex dichiarato ossia venir messi automaticamente nella categoria del 100% gay e non aver nessuna forma di solidarietà all'interno della comunità gay. Io all'inizio me la prendevo tantissimo, poi ho capito che i bisex dichiarati sono mosche bianche ed è normale la categorizzazione forzata ed ingiusta e lo scetticismo. Col tempo però i gay/etero che ti stanno vicino cominciano a rendersi conto della tua bisessualità e vale la pena lo scetticismo perché non sei più né velato né etero né gay e stai comunicando la tua verità bisessuale. In realtà si tratta poi di una verità di "principio", perché il dichiararmi bisex non cambia il fatto che in una relazione puoi essere solo gay od etero, ma la verità è comunque bella da dire e da diffondere e certe logiche bisex sono comunque a cavallo tra i 2 mondi. E per me è proprio quella la grande differenza tra un bisex ed un etero o gay, non darei nemmeno tutta sta importanza al fatto di poter andare con i 2 sessi, ma si darei importanza a un'ipotetica mentalità bisex.

 


L'antidoto contro questo pessimismo nei confronti dei Bisessuali
è lo stesso che dovrebbe usare IlRomantico quando pensa che i gay siano tutti sessuomani

 

Tutti?Non esagerare! :D Ho sempre detto alcuni o che la tendenza generale sia quella. Guarda che di sposatissimi o fidanzatissimi ne conosco un bel po', eppure al di là di questa mia "wonderland" non posso non vedere l'altra realtà.

In realtà si tratta poi di una verità di "principio", perché il dichiararmi bisex non cambia il fatto che in una relazione puoi essere solo gay od etero, ma la verità è comunque bella da dire e da diffondere e certe logiche bisex sono comunque a cavallo tra i 2 mondi. E per me è proprio quella la grande differenza tra un bisex ed un etero o gay, non darei nemmeno tutta sta importanza al fatto di poter andare con i 2 sessi, ma si darei importanza a un'ipotetica mentalità bisex.

 

 

Ecco.. Per la prima volta ho letto un'argomentazione sul tema che mi ha convinto. Bella. Chiara. E anche sensata. (@@Ilromantico mi stai stupendo ogni giorni di più... :D)

 

Perchè diamo etichette? Perchè noi gay sentiamo esigenza di fare CO? Semplicemente per permetterci di vivere come vogliamo senza avere attorno sempre facce "stupite".

Faccio CO con la mia famiglia perchè voglio portare il mio ragazzo a cena, faccio CO con gli amici perchè voglio portare il mio ragazzo nella compagnia.. ecc.... non faccio CO col macellaio... se mi vede e pensa.. problemi suoi. Il CO si fa con chi ci sta a cuore perchè ci importa che reagiscano bene.

 

Secondo me il fatto che molti gay vedano con diffidenza un BSX dichiarato è perchè non si capisce il senso del dirlo... di fare CO su questo.

 

Provo a spiegarmi meglio: se vado al Circuit Festival e incontro ilromantico con suo marito per me è sono una bella coppia gay felice. Fine.

 

Se però lui viene, si presenta e ci tiene a precisare che è BSX, posto che a me non interessa con chi fa sesso, mi fa pensare a qualcosa di "ambiguo" , "trasgressivo". per non dire "sordido". Errore mio, preconcetto, quello che vuoi.. ma è così.

 

Per questo anche secondo me essere bsx è più uno stato "mentale" che sessuale. Il concetto di mentalità bisex non riesco a immaginarlo ma mi piace pensare che esista e sia questo il fulcro. Tutto il resto sono solo giudizi che diamo per una nostra forma personale di moralità che ci autoimponiamo.

Qualcuno si svuole sforzarmi e mi spiega cosa sarebbe

la "mentalità bisex, a cavallo tra due mondi"?

Gli unici esempi che mi vengono in mente

riguardano cose molte sciocche con effetti molto buffi.

(Tipo: "Mi piacciono il calcio e Lady Gaga!"

oppure "Mi piacciono l'arredamento e i motori!")


Secondo me il fatto che molti gay vedano con diffidenza un BSX dichiarato è perchè non si capisce il senso del dirlo... di fare CO su questo.

 

Bisogna vedere....se siamo in un contesto del tipo: "sono Tizio....e lui è il mio fidanzato"

( CO indiretto di una coppia ad un concerto con un estraneo ) può sembrare strano o

superfluo precisare "ed io sono bisex" ( anche se però questa terza persona al 99,9%

penserà di trovarsi di fronte ad una coppia di gay ) MA se sei in una associazione LGBT o

in un contesto in cui ci si presenta formalmente il discorso potrebbe rovesciarsi.

 

sono Tizio , nella vita faccio questo, ho tot anni, lui è il mio fidanzato....perchè non dire

"e sono bisex"?

 

-- se lo si è, non vedo perchè non dirlo...perchè tacere solo questo aspetto ? --

 

Se qualcuno lo trova strano, perchè lo ha sentito dire poche volte, si può abituare

se qualcuno inizia a farlo, ma in sé non mi pare incongruo ( sarebbe incongruo dire

"ed io sono passivo" visto che non si sta in una sauna...ma bisex fino a prova contraria

è un orientamento sessuale, non una preferenza sessuale )

privateuniverse
vi chiedo voi come intendente la bisessualità? La interpretate diversamente per uomini e donne?

... Ma soprattutto come vi approcciate ai bisessuali?

 

In realtà è stato detto quasi tutto ciò che era possibile dire.

 

Io do della bisessualità una definizione molto ristretta: per me un/a bisessuale è una persona che, da un punto di vista sessuale e emotivo, è attratta indifferentemente da uomini e donne e che, quindi, in una fase qualsiasi della sua vita, ha esattamente la stessa probabilità di avere rapporti sessuali o di intrecciare una relazione con un uomo o con una donna. Non è bisessuale il maschio che ogni tanto si concede una scappatella con un altro maschio, non lo è l'uomo gay al quale è capitata una relazione con una donna o che da giovane aveva la ragazza, non lo è l'uomo che un tempo andava anche con le donne ma ora non più per motivi diversi dal suo avere una relazione stabile e monogamica, e non lo è neanche il maschio che è attratto dalle donne ma che da giovane ha avuto relazioni o avventure, di vario tipo, anche con maschi. E così via.

 

Di persone così ne conosco poche, sia come personaggi pubblici sia come conoscenze personali. Tra i personaggi pubblici a me viene in mente solo Tom Robinson: un uomo che, da giovane, era un gay militante e che, da adulto, ha poi avuto una relazione con una donna che successivamente ha sposato e che, nonostante ciò, non ha rinnegato affatto il suo orientamento sessuale, al punto da continuare a definirsi non bisessuale ma gay, anche se di fatto è bisessuale. Nel film "Domenica, maledetta domenica" il personaggio interpretato da Murray Head, che ha simultaneamente una relazione con un uomo e con una donna, è un bisessuale nel senso in cui lo intendo io. Sui forumisti non mi pronuncio. In vita mia ho conosciuto solo una persona che si diceva bisessuale, un mio ex amico; secondo me però non lo era: la sua bisessualità consisteva, a suo dire, nell'essere attratto anche dai maschi, ma solo sessualmente.

 

Come credo di aver già detto in un'altra discussione simile, personalmente i bisessuali m'ispirano diffidenza perché la loro sbandierata bisessualità, secondo me, spesso è tale solo di facciata. Il bisessuale comune è spesso un uomo con accentuate tendenze omosessuali, a volte anche più spiccate di quelle di chi si considera omosessuale, tendenze che nasconde e sopprime sposandosi e avendo una vita sessuale e/o affettiva più o meno clandestina anche con maschi, quasi sempre all'insaputa della moglie, compagna o fidanzata di turno. Siccome io non ho voglia di fare da sfogo per nessuno, mi pare difficile che una persona del genere possa interessarmi, e gli sconosciuti di questo tipo che mi hanno contattato li ho sempre ignorate, senza per questo avere bisogno di mettermi a giudicarle perché la vita è complicata per tutti, me compreso.

 

Credo sia questo il motivo per cui molti gay forse sono quantomeno scettici nei confronti di chi si dichiara bisessuale: la maggior parte dei gay ha a che fare proprio con questa tipologia di bisessuale reale, del quale può anche invidiare il fatto che vivono da etero di giorno e da gay di notte, facendosi sempre, in fondo, i cazzi propri, in senso sia letterale sia figurato, e approfittando dei vantaggi dell'essere eterosessuali senza, al tempo stesso, dover rinunciare ad alcuni, se non a tutti, i vantaggi dell'omosessualità.

 

Anche per questo motivo ritengo sbagliata l'equivalenza stabilita da @@korio sul fatto che un uomo bisessuale che tradisse la moglie con un altro uomo sia del tutto identico a un uomo o a una donna che tradisse il proprio partner con una persona del genere rilevante. C'è un supplemento di menzogna e di doppiezza, che riguarda il fatto che un bisessuale di questo tipo mente non solo sui propri comportamenti, ma anche sulla propria identità, lo fa in  in maniera programmatica e nei confronti della persona della quale dovrebbe massimamente onorare la fiducia proprio sull'aspetto con cui si fonda la sua relazione. Sul punto specifico credo che sia giusta una delle poche osservazioni comprensibili che ha fatto @@Hinzelmann (ma non solo lui, anche se gli altri non me li ricordo). 

 

Credo che gli uomini bisessuali siano diversi dalle donne bisessuali. Il motivo, secondo me, è che le donne, a mio parere, sono, parlando in generale, più a contatto con le loro emozioni, le considerano più rilevanti, sia per la loro identità, sia nelle relazioni che esse instaurano con gli altri. Mi capita spesso di leggere maschi sedicenti bisessuali che teorizzino la differente "qualità" delle "relazioni" che hanno con uomini e con donne, del tipo "con le donne metto su famiglia e figli e con i maschi mi diverto"; non mi pare che un atteggiamento del genere, tra le donne sedicenti bisessuali, sia altrettanto frequente. Tuttavia queste sono solo mie impressioni personali; della cui giustezza sono convinto, ma che non ritengo di poter argomentare in maniera convincente.

Ilromantico

Qualcuno si svuole sforzarmi e mi spiega cosa sarebbe
la "mentalità bisex, a cavallo tra due mondi"?
Gli unici esempi che mi vengono in mente
riguardano cose molte sciocche con effetti molto buffi.

(Tipo: "Mi piacciono il calcio e Lady Gaga!"
oppure "Mi piacciono l'arredamento e i motori!")

 

Eh, ma forse è una cosa impossibile da spiegare a parole così su 2 piedi. E come le spieghi  l'emozioni, la mentalità e le percezioni? Prova un po' ad immaginare che risponderesti tu a qualcuno che ti chiede della mentalità gay e/o della tua percezione. Semplice sulla carta, ma complicato in realtà no?

 

Io comunque provo a spiegartelo, ma è molto probabile che la spiegazione risulti dozzinale o non comprendibile. Diciamo che la parte etero e quella gay si sovrappongono e questo in qualche modo risulta evidente a me, ma anche ai gay ed etero che frequento. Per loro c'è un qualcosa che ti rende "speciale"(parolone eh!) e ti fa 'distinguere" dagli altri del gruppo, è così mi sono sempre trovato in una situazione "privilegiata" in tutti i gruppi di cui ho fatto parte. Potevi catalogare le perso basandoti su 3-4 lati caratteriali/interessi, ma io ne ho sempre avuti talmente tanti e contrastanti tra di loro che la gente ha sempre pensato che fossi "imparagonabile". Ed io figuratevi non penso di avere tutto questo carisma, quindi l'unica spiegazione che mi sono dato nel corso degli anni è che la bisessualità abbia "creato" una persona con tante sfumature e questo la gente sembra notarlo senza capirne il perché. E se non lo capiscono loro, figuratevi io!

 

Dalla mia prospettiva forse riesco a spiegare meglio il concetto. A me piace stare in compagnie di gay ed etero, ma ci sono dei momenti in cui mi sento un alieno sia dal lato gruppo etero che dal lato gruppo gay. Alcune volte trovi eccessivamente stupide e noiose alcune cose etero, ma poi le rimpiango quando trovo che una certa serata gay sia talmente leggera e 'superficiale" o noiosissima e bitematica. Inoltre molti "rituali" o "stereotipi" etero o gay non li sopporto proprio, che banalizzando ed estremizzando possono essere l'eterofobia di certi gay, il mettere i dischi di Madonna e Lady Gaga alla feste o il parlare sempre di calcio, il ruttare o il grattarsi le palle di certi etero (Sto facendo elementari eh... !). E non è che non sopporti queste cose (tranne l'eterofobia che non mi appartiene), anzi... ma è l'insistenza nel ripeterle in continuazione che le rende insopportabili quanto dei tic.

Qualcuno si svuole sforzarmi e mi spiega cosa sarebbe

la "mentalità bisex, a cavallo tra due mondi"?

Gli unici esempi che mi vengono in mente

riguardano cose molte sciocche con effetti molto buffi.

(Tipo: "Mi piacciono il calcio e Lady Gaga!"

oppure "Mi piacciono l'arredamento e i motori!")

 

A questa domanda non so rispondere...rimanendo terra-terra

nella pratica di vita, suppongo di poter individuare una differenza

o comunque la possibile fonte di una differenza

 

Dichiarare la propria sessualità per un monosessuale può anche 

avere il fine di stabilire con un'altra persona una relazione asessuata

che potrebbe essere il presupposto di un'amicizia importante, con dei

momenti esclusivi

 

Tipico il caso della amicizia fra gay e donne etero ( più difficile nel caso

dell'amico etero, con cui secondo me è più facile instaurare amicizie non

esclusive....di gruppo, di coppia ) Questo aspetto per un bisex è diverso

non perchè sia "allupato", ma perchè SE libero ( se è in coppia la differenza

si attenua ) come tutti credo sia inconsapevole dei meccanismi con cui si

può o non può attivare una attrazione, ma a differenza degli altri non è in

grado di dichiarare delle preclusioni preventive.

 

La monosessualità in fondo semplifica tutte le relazioni interpersonali

è un principio d'ordine, pone delle distinzioni. Questo determina una

mentalità diversa? Non lo so ; Non credo...si possa parlare di interessi

diversi in assenza di una subcultura bisex, certo un bisex può identificarsi

di meno in un gruppo monosessuale di riferimento, ma non ha il proprio

gruppo e la propria cultura in senso stretto 

Io non credo che ci siano differenze "culturali" sostanziali fra gay ed etero, a meno che non si voglia veramente credere che il gay non ama il calcio e l'etero non ascolta lady gaga.

Se si vogliono veramente mettere in gioco sti stereotipi di bassa lega, allora si, un bisex ha dei gusti meno stereotipati per cui gli è concesso amare sia il calcio che lady gaga od odiarli entrambi senza che questo gli comporti un compulsivo uso di rutti e di strilletti acuti.


Invece le differenze importanti sono sociali e comportamentali. E' chiaro che in un contesto misto, il bisessuale mostrerà una attenzione e un linguaggio metaverbale/nonverbale differente rispetto a gay ed etero. Nel mio caso, ad esempio, non posso evitare di notare e di segnalare interesse o apprezzamento o attenzione o considerazione in qualche maniera per gli uomini e le donne presenti nel contesto, soprattutto se fisicamente o caratterialmente di interesse particolare. Dato che poi questi segnali comportano una serie di reazioni (anche inconsapevoli), nell'ambiente, è evidente che la dinamica sociale di un bisex si differenzia generalmente dalla dinamica sociale di un gay e e di un etero. 
 

Non è che forse credete che alcune vostre differenze

rispetto ai gay o agli etero siano dovute alla bisessualità,

mentre sono semplici differenze personali?

 

Se a me si vetrificano le palle quando mettono Lady Gaga

o se capita a mio fratello quando parlano di calcio,

nessuno dei due pensa che la causa sia la bisessualità.

 

Magari si è semplicemente diversi dagli altri, perché è normale esserlo.

Solo che per un Bisessuale le differenze sono interpretate in quanto Bisex.

 

@Hinzelmann, la questione delle amicizie è un tema particolare.

I due Bisex che conoscono che hanno ricevuto il "Bollino Almadel sulla Bisessualità"

hanno uno solo amici maschi (etero o gay) e l'altro solo amiche femmine.

Il primo mi sembra un po' in soggezione con le ragazze e il secondo coi ragazzi.

@Almadel 

Assolutamente no e le caratteristiche sociocomportamentali sono intrinseche nell'approccio alla sessualità. Poi il singolo individuo può essere timido o estroverso rispetto ad un contesto ricco di elementi sessualmente attraenti per lui, ma non può rimanere indifferente, come avverrebbe in un contesto dove non ci sono individui di interesse sessuale. E' una reazione complessa e in parte inconscia, istintiva, automatica, ma è una reazione presente in tutti i primati, che siano essi gay, etero o bisessuali.

Poi il caso particolare dell'individuo può amplificare o ridurre l'effetto.

Ilromantico

Il discorso veramente è un tantino più ampio e generale, non è una mera questione di 4 gusti in croce anche perché conosco certi gay "duri e puri" che sono misogini, adorano il calcio, le macchine e detestano ballare e lady gaga. Tuttavia nonostante le loro preferenze personali non sfuggono dall'avere una certa "cultura gay" o "codice gay" dove riconoscono certi elementi comuni e sanno di farne parte. Magari ti stracci le palle di sentire Lady Gaga, ma amano conversare di Leather con altri orsi e non resistono nel ballare un "I Will Survive" -  Perdonate l'esempio super-sterotipato, ma è giusto per capirci! -

E' un discorso molto difficile da afferrare

e - dal momento che nessuno è mai stato diverso da sé -

mi pare anche difficile da sostenere.

 

Però visto che il tema mi pare molto interessante, avrei quattro domande:

1) Esiste qualcosa di "esclusivamente gay"? Qualcosa a cui Etero e Bisex non possono accedere?

2) Esiste qualcosa di "esclusivamente etero"? Qualcosa a cui Gay e Bisex non interesserà mai?

3) Esiste qualcosa di "esclusivamente non-gay? Qualcosa che può piacere solo a Etero e a Bisex?

4) Esiste qualcosa di "esclusivamente non-etero"? Qualcosa che interesserà solo a Gay e a Bisex?

 

Perché il modello che mi state proponendo è il seguente:

A) I Gay amano cose solo gay e non-etero

B )Gli Etero amano cose solo etero e non-gay

C) I Bisex amano solo cose non-etero e non-gay

 

Non so quanto questa visione mi possa convincere,

perché faccio fatica a capire cosa sia: "Solo Gay" e cosa sia "Non Etero".

Davvero "I will survive" e il "il Leather" sono cose "solo gay"?

Sono piuttosto sicuro che "ruttare" e "grattarsi le palle" non siano "Solo Etero"

oppure c'è qualcosa che decisamente non va nella mia omosessualità :)

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