Jump to content

Recommended Posts

Ilromantico

Finchè ragioni per schemini non riuscirai mai a capire. Non è questione di questo o quello, è questione di vedere certi elementi nel loro insieme. Inoltre non è tanto il piacere o meno un elemento, ma il come piace e come viene percepito. Facendo un esempio stereotipatissimo (quasi fantascientifico direi) La stessa Madonna agli etero piace anni 80 e donna fatale in Material Girl/Like a Virgin, mentre i gay la preferiscono trasgressiva ed erotica in Erotica. L'elemento Madonna è uguale, ma il modo di vederlo e percepirlo è diverso. Io ti posso fare lo stesso esempio con Lady Gaga che all'inizio a me piaceva perché Indie (nel senso che non la conosceva nessuno) per il suo stile musicale electro-pop (ai tempi innovativo) e per PokerFace una canzone che sin da subito capiì che parlava di bisessualità. Nell'attimo in cui si è trasformata in una cantante per "checche" (perché in fondo sono loro che comprano ormai musica) l'ho cominciata a trovare noiosissima. E mentre gli etero canticchiavano come stupidi l'orecchiabilissima Poker Face, io me la ridevo perché la canzone parla in chiave ironica (e geniale) della forza dei bisex. Come vedi 2 forme diverse di percepire e piacere la stessa cosa.

 

Questi comunque sono esempi stupidissimi, il discorso come detto è MOLTO più ampio e non c'entra molto il "mi piace quello"/"non mi piace quello" perché ognuno ha le sue preferenze e certamente non c'è un "etero" o "gay" forzato in certi gusti, ma è anche vero che certi gusti a grandissime linee più o meno sono popolari.

  • Replies 254
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Haider

    35

  • Almadel

    31

  • korio

    25

  • Ilromantico

    20

Top Posters In This Topic

Finché non provi a ragionare per schemi,

non riuscirai mai a convincermi che dici cose razionali

e non fai solo un frullato fuffoso di sensazioni.

 

A me (come a moltissimi gay) Lady Gaga non piaceva né prima né dopo.

La differenza è che se io dico questa cosa non mi sento "meno gay";

mentre tu ti senti "meno gay" perché ti piace la "prima" Lady Gaga e non la "seconda"

(Che è lo stesso discorso che mi ha fatto un mio ex-amico drag queen)

 

Se chiedi a Korio o al mio ragazzo, probabilmente ignorano

che esista una "prima" e una "seconda" Lady Gaga:

ma sanno entrambi benissimo che lo Stregone

ha la Saggezza e non l'Intelligenza come attributo principale.

 

E' vero che certi gusti sono popolari in linea generale.

E' vero che la maggioranza degli Etero ama Vasco Rossi, il calcio e i motori

e la maggioranza dei Gay ama Madonna, lo shopping e l'arredamento.

Quello che proprio mi sfugge è se esista una "via bisex" in tutto questo.

 

Qualche settimana fa abbiamo fatto una festa.

C'erano quattro bisessuali dichiarati come tali.

Due di questi si sono travestiti da donna (cosa che un gay non avrebbe fatto volentieri).

Uno metteva i dischi e li guardava con un po' di schifo (cosa che un gay non avrebbe fatto)

E l'altro si è messo a limonare con i due travestiti (cosa che non tutti i gay avrebbero fatto).

 

Sono tre cose (travestitismo, schifo o attrazione per i travestiti)

che io trovo assolutamente bisex, anche se sono contraddittorie l'una all'altra (apparentemente).

Nel mio mondo solo gay, le "cose da donna" non solo quasi non esistono;

ma anche quando esistono non generano alcuna reazione (né schifo, né attrazione).

purospirito
Stregone

ha la Saggezza e non l'Intelligenza come attributo principale.

 

 

Eresia!!!!  E' il CARISMA!!!!!!

 

Questo dimostra che forse non sei tanto gay come vuoi far credere Almy!!!!

 

In ogni caso la "via Bisex" caro il mio guru, esiste... ed io ci combatto tutti i giorni, ahimè... anche se i soggetti di cui parlo rientrano in quella espressione da te adottata. <<fuori catalogo>>.

 

Mettere insieme la mia espressione gay con la sua bisex non è sempre facile, anzi forse bisogna ringraziare il fatto che qualcuno, senza fare nomi, mi ha già più volte ritenuto una donna etero. -.-"  Forse questo mio lato si coniuga meglio con la sua complementarietà. 

 

 

Poi, come per tutte le tipologie e classificazioni, ne esistono di varie sfumature. Quindi le viviamo per quelle che sono... 

"chi ti sta proponendo" questo schema, Almadel, per curiosità? Mi sembra che sia solo la tua auto-convinzione a spingere ( e direi *sempre*) in questa direzione.

 

Ma c'è una cosa che è "non etero", ovvero la capacità di innamorarsi (o di interessarsi per ragioni di tipo sessuale) di uno dello stesso sesso. Una cosa che è "non gay" ovvero innamorarsi di uno di sesso differente.

 

C'è una cosa esclusivamente "bisex", ovvero la capacità di innamorarsi di persone di entrambi i sessi. 

 

Concorderai spero sul fatto che questo cambia l'approccio sociale e il modo con cui si interagisce con gli altri.

 

Ora ho letto: te lo sta proponendo @ilromantico. No, non sono d'accordo con questa cosa degli usi e costumi gay ed etero. 

 

 

Ci sono certamente dei "luoghi comuni" ma mi sembra veramente deludente catalogare una persona in quanto ad elementi così poco importanti come il gusto per un cantante e l'apprezzamento per uno sport. 


Il Rugby è un classico esempio di sport molto maschile dove c'è una forte tolleranza e presenza di omosessualità dichiarata, più che in altri sport di squadra. La lotta grecoromana è uno sport di contatto che appare molto gayish eppure, a parte che per i pornazzi, da che ne so io c'è pochissima tolleranza per elementi e comportamenti omosessuali.

 

Madonna ha milioni di fan in tutto il mondo, mi sembra eccessivo dire che ogni maschio che canticchia "Like a Vergin" è un 40enne gay. I Queen hanno fatto alcuni dei pezzi più usati in ambito etero della storia (es. "we are the champions" - "we will rock you" ), eppure il suo cantante era ed è una delle icone immortali dei gay.

Edited by Loup-garou

Oh, che pigne in culo che siete! :D

 

Se uno mi dice: "Si capisce che sono bisex perché distinguo la prima dalla seconda Lady Gaga!"

A me viene naturale una risata e un "Cara, questa è la cosa più frocia che io abbia mai sentito!" :D

 

E poi leggo Purospirito che mi dice che non sono abbastanza gay

perché non so che é il Carisma e non la Saggezza la caratteristica dello Stregone

- probabilmente l'informazione più da nerd etero che esista - e mi torna da ridere.




Sì, ne sono consapevole. Anche se per me questa consapevolezza è una sorta di work in progress. E' un esercizio costante con la Parola, un confronto cui mi sottopongo per giungere - si spera - a nuove acquisizioni. Il linguaggio ci condiziona, ma se prendiamo coscienza di questo fatto possiamo trovare il modo per liberarci del maggior numero di riflessi condizionati che si sono innestati in noi.

 

In effetti la teoria queer ha come punto di partenza filosofico proprio la critica del linguaggio ed è molto queer il riferimento ai riflessi condizionati che il linguaggio innesta nelle persone non consapevoli di questo meccanismo. In effetti possiamo trovare in questo approccio una spiegazione alle reazioni che il termine "bisessuale" suscita in una comunità lgbqi. Un bisessuale dice "bisessuale", ma un gay che sente la parola "bisessuale" ha in mente un concetto completamemte opposto a quello che ha il bisessuale quando dice di sé che è un "bisessuale".

Ilromantico

Finché non provi a ragionare per schemi,
non riuscirai mai a convincermi che dici cose razionali
e non fai solo un frullato fuffoso di sensazioni.

 

Forse non ci capiamo. Io non ho alcuna necessità di convincerti su delle cose di fatto. Non m'interessa il bollino Almadel, credi quello che vuoi.

 

Per il resto sei pure caduto nel "tranello" Lady Gaga, sapevo che avresti strumentalizzato la cosa, sei prevedibile. Mai detto nessuna prima o seconda, e mai relazionato il fatto che la prima fosse meno gaia della seconda, ho solo detto quello che è successo che la prima era sconosciuta e mi piaceva, poi è piaciuta alla massa e poi tra travestimenti, scandali ed eccessi è diventata l'idolo delle checche e meno della massa. Per seguire poi l'evoluzione di Lady Gaga non bisogna certo essere dei super-esperti, è un'icona pop e te la ritrovi (volente o non nolente) nei mass-media, solo che a me come ad altri interessano poco i suoi vestiti stravaganti o le sue ultime canzoni sottotono.

 

Ad ogni modo, che parte di "era un esempio stereotipato" ti è sfuggita? Non c'è niente di oggettivamente gaio/etero nell'avere un gusto piuttosto che un altro, ma la differenza la fa l'insieme di gusti e modi di percepire questi gusti. Che uno ascolti Lady Gaga poco mi dice, dipende dal perché l'ascolta, come l'ascolta (se vuole essere lei o vuole una ragazza come lei o altro) e se ascolta solo musica su quel genere. Un gusto o qualche gusto non può dice assolutamente nulla su nessuno. A un etero può non piacere il calcio, adorare beyoncé (perché magari la trova sexy) ed essere un giocatore di rugby. Questi elementi sono insufficienti per farsi un'idea, ma se magari oltre a Beyoncé ascolta solo Pop ed è fan di artiste quali Lady Gaga, Madonna e detesta i film di Bud Spencer, ma gli piacciono le telenovele...beh allora qualche idea te la cominci pure a fare. Certo, si può sempre sbagliare, ma lo dice la realtà dei fatti che a molti etero piace il calcio e a molti gay (in linee generali) piace ballare Madonna e Lady Gaga. Poi ovvio, in mezzo a questi luoghi comuni c'è tutto un Mondo di differenze e gusti.

 

E qui mi fermo, perché stiamo andando decisamente OT. Il punto non è che il bisex non può avere gusti comunemente gay od etero, quanto che magari ha gusti sia "etero" che "gay", ma non li vive con lo stesso 'fanatismo' dell'orientamento sessuale "tipico d'appartenenza".  O almeno per me funziona così, mi piace il calcio ma non piango alle partite né sono schiavo della Serie A, mi piacciono le canzoni Pop, ma ascolto dal Country al Reggaeton alla Trance (questi i miei generi ossessivi) ed in genere tutto (tranne l'Hard Rock che mi fa vomitare). Non per ascoltare Country sono un bigotto, né un sessista/machista per ascoltare reggaeton e né un'"impasticcato" per ascoltare Trance, però forse gusti forti così diversi tra loro dicono nell'insieme qualcosa di me (la pazzia forse:P).

AndrejMolov89

Credo che sostanzialmente l'errore metodologico sia cercare delle caratteristiche, più che descrivere le caratteristiche di un gruppo. Bisognerebbe descrivere naturalisticamente determinate proprietà, ovvero ho un gruppo e osservo quello che si manifesta nel gruppo. 

Naturalmente, date le premesse di qui sopra, emerge un quadro dall'enorme variabilità, perché per l'appunto essere omosessuali, bisessuali e eterosessuali non comporta necessariamente un omogeneità di gusti o altre cose; però, la domanda che ci si dovrebbe porre, secondo me, se esistono delle caratteristiche comuni in questi gruppi a cosa sono dovute? Oppure, è possibile che in questo dato momento storico i vari gruppi possiedano delle caratteristiche proprie date dal proprio orientamento? da cui implicitamente si può derivare la seguente domanda: l'orientamento sessuale di una persona, come condiziona l'espressione di quest'ultima? 
Secondo i discorsi eccessivamente tipizzanti sui dati personali, non sono molto indicativi, e potrebbero non essere tanto schematici, perché, per l'appunto la variabilità dei comportamenti, dei gusti e delle sensibilità è molto elevata. 

Ovviamente secondo la mia onestissima visione delle cose. 

@Ilromantico

L'idea che tu possa farmi un "tranello" è già abbastanza buffa di per sé :)

 

La tua idea - per altro comprensibile -

è che ci sia un insieme di stereotipi gay che più sei gay e più ne avrai.

L'Etero ne avrà "da nessuno a pochi"; il Bisex "da pochi a molti"

e il Gay "da molti a tutti". E' un discorso diverso da quello precedente

(per cui c'erano cose "solo gay" e "solo etero"; "non gay" e "non etero");

ma rimanere pur sempre un argomento da articolare in modo preciso.

 

Successivamente nel tuo intervento cambi ancora prospettiva.

Non sarebbe più una questione "quantitativa", ma "qualitativa".

In poche parole al Bisex può piacere Lady Gaga o il calcio,

ma non sarà mai "fanatico" come lo sarebbe un gay o un etero.

Anche questo è un punto di vista....

(Chiunque abbia conosciuto Wolf, che è un ultrà bisex che scriveva nel forum

si sarà fatto un'idea piuttosto diversa della questione, però)

 

Riassumo le tre cose che hai detto e mi dici quale ti piace di più:

1) Ci sono delle cose "solo gay" e delle cose "solo etero" che i Bisex non condividono.

2) A tutti possono piacere le "cose da gay": agli etero meno, ai bisex abbastanza e ai gay molto (idem per le "cose da etero")

3) Ai Gay e agli Etero piacciono delle cose specifiche. Anche ai Bisex, ma le seguono senza fanatismo.

 

Non so perché, ma l'idea che il Bisex Medio

sia un po' come l'Etero Medio e un po' come il Gay Medio

non riesce proprio a convincermi.

Se prendo un qualsiasi bisex di questo forum e ve lo descrivo

non capirete mai se è omo o bisessuale.

Forse funziona sui "grandi numeri", ma non abbiamo "grandi numeri" parlando di bisex.

@@Ilromantico posso sapere perchè ci devono essere delle cose che i gay fanno con entusiasmo, i bisex con sopportazione e gli etero per carità (a parte questioni sessuali..)?

 

Io proprio sta cosa per cui un gay generalmente ama lady gaga (per fare un esempio) non la capisco. E non capisco perchè, dato per assunto lo stesso che il gay medio ama lady gaga, un bisex medio dovrebbe apprezzare lady gaga ma con moderazione perchè è "gay solo per metà".

 

Sicuramente l'appartenenza forte a una comunità specifica "fornisce" degli stimoli culturali ai quali aderire e quindi, più e caratterizzata questa comunità, più forti sono questi stimoli, quindi i gay che frequentano il giro di discoteche di Milano e di Roma e per contagio le disco di provincia, si trovano ad essere omologati su un certo tipo di musica (dubstep per esempio) che magari differisce un po' (ma neanche tanto) dal mainstream delle disco di questo momento storico, e su una serie di modus comunicativi: look, linguaggio, modi di fare, tipici del posto, alla stessa maniera per cui gli adolescenti etero vanno in giro vestiti e pettinati tutti uguali o quasi.

 

Un bisex che quindi si troverà a vivere questa comunità, assimilerà gli stessi modi, ma non perchè "è più gay", solo perchè frequenta quei gruppi.

 

Un bisex come wolf, che invece appartiene a una comunità specifica: gli ultras bologna, assumerà look, linguaggio, modi di fare e purtroppo per lui ideologie che sono tipiche di quel contesto. Ma non perchè "è più etero".

 

Per chiarire con un esempio: io che non vivo assolutamente la comunità gay, e che ho solo amici etero, e hobby etero, non vivo (e non tollero) le caratteristiche gay/bear/mainstream. Invece, da buon ingegnere sono un puro geek / nerd, e mi ritrovo con le manie, il linguaggio, gli usi degli altri nerd, dalla mania per il fantasy e per i giochi di ruolo, alla sottocultura smanettona con i pc, etc.

 

Non per questo i maschietti pelosi mi piacciono di meno. E non cambierebbe nulla se, invece di essere bisessuale, fossi puro gay: sicuramente essere nerd non aiuta affatto la causa etero.. 

Edited by korio

L'ultimo messaggio di @@korio ha sottolineato una cosa molto importante. Soffermarsi su questi stereotipi ci dice poco. L'omologazione è dovuta alla società di massa che ingloba ciascun individuo all'interno di determinati sottogruppi. E il problema è che spesso può accadere che un individuo possa essere contemporaneamente "parte" di più sottoculture. Questo dipende in larga parte dai nostri gusti. Perciò assolutizzare gli stereotipi legati alle preferenze di gay, etero e bisex porta pochi risultati. Ciò non significa che certe situazioni non siano riscontrabili, ma non possono diventare delle verità fondamentali.


L'omologazione è dovuta alla società di massa che ingloba ciascun individuo all'interno di determinati sottogruppi. E il problema è che spesso può accadere che un individuo possa essere contemporaneamente "parte" di più sottoculture

 

:music:  ...    Sempre lucido, caro Nak9! Il tuo intervento sul linguaggio era molto pertinente, ma non credo che ci sia l'opportunità di continuare su quel binario, in questa discussione. Resta un punto di vista queer, oggettivo: vediamo gay e bisex che tirano in ballo gli etero (che non ci sono, non sono presenti in questa discussione, ne sono esclusi a priori, mentre i queer vengono facilmente bannati, quindi sono presenti solo come convitati di pietra - ma ci sono!) e che cercano di riconoscersi a vicenda, mentre il gruppo dominante (etero) non riconosce niente, nemmeno se stesso. Non ne ha bisogno, perché è il dominus.

 

Io credo che il punto sia questo: quando sei in un sottogruppo o in un gruppo, e hai bisogno di un'identità per dare un nome a te stesso, un'identità che non coincide con quelllo che sei, ma con quello che il gruppo e il sottogruippo al quale appartieni ha stabilito a priori, per te - non hai modo di uscire da questa gabbia! Sei prigioniero del sistema, di questo sistema basato sul consumo e sulla mercificazione. L'identità gay (come quella etero) è stata consumata e moltissimi non ne sono nemmeno consapevoli! E' questo il punto! E chi ha il coraggio di dire questo è un nemico del "popolo" quindi deve essere lapidato e bannato con una scusa qualunque.

Spesso ho come l'impressione che ci si convinca troppo facilmente di quale sia la funzione che uno deve rivestire all'interno del tessuto sociale. Eppure le funzioni che, consapevolmente o inconsapevolmente, svolgiamo non sono mai così nette. Uso un esempio tratto da un divertente, ma allo stesso tempo profondo, romanzo di David Foster Wallace intitolato "La scopa del sistema". Siamo generalmente convinti che la funzione di una scopa sia quella di essere utilizzata per pulire i pavimenti. Ma se noi lanciassimo tale scopa contro il vetro di una finestra saremmo portati a dire che pulire i pavimenti non è più la sua (unica) funzione. Ecco, noi dovremmo prendere confidenza un po' di più con questo genere di idee e renderci conto di come la società tenti di preordinare quel che si ritiene giusto ciascuno di noi debba fare. C'è una possibilità, ancorché virtuale, di sfuggire a questa modalità default di pensiero? Il punto qui non sta nel sostenere che vivere da gay sia meglio del vivere da bisex o viceversa, ma di come siamo abituati a pensare in automatico che la vita gay sia fatta di determinati rituali, la vita bisex di altri rituali e la vita etero di altri rituali ancora. Riuscire, anche solo per un attimo, a superare questi ragionamenti standard, cogliendone la loro artificiosità, è un ottimo esercizio intellettivo e spirituale, secondo me.

AndrejMolov89

Credo che la questione non si ponga nei termini del più becero funzionalismo; come prima ho detto, secondo non si può categorizzare a priori qualcuno, ma si può solamente descriverlo in senso naturalistico. Sono convintissimo che i denti dello squalo possano aprire una lattina, ma non si può affermare che si siano evoluti perché risultava evolutivamente o storicamente più adattivo aprire le lattine.

Non si deve trovare un senso teleologico, ma si deve piuttosto arrivare ad una comprensione del fenomeno e delle sue motivazioni. 
La questione è complessa, perché si lega ad una domanda difficilmente risolvibile facilmente: l'orientamento condiziona in qualche modo tutto il complesso dei rituali? oppure è una pressione esterna?
Cioè, secondo me fare una descrizioni delle caratteristiche più gay è stereotipante e non risolve la domanda qui sopra 

@nak9, trasformare la scopa in grimaldello è una questione politica. Ma di politica rivoluzionaria. Fino ad ora la scopa è stata solo quella della Binetti, e sappiamo dove ci è stata messa, da sinistra, eh...

 

@Greed89, l'orientamento è una pressione esterna e allo stesso tempo "condiziona tutto il complesso dei rituali". Non c'è naturalismo, non c'è funzionalismo. C'è solo sfruttamento. Dialettica servo padrone. E allora, o si trasforma la scopa in grimaldello, o ce la si lascia ficcare nel cosiddetto - detto francamente queer!

Ilromantico

L'idea che tu possa farmi un "tranello" è già abbastanza buffa di per sé :)

 

E' altrettanto buffo pensare di replicarti. Non mi permettere mai tu hai già tutte le risposte, quindi non mi scomodo :)

 


Io proprio sta cosa per cui un gay generalmente ama lady gaga (per fare un esempio) non la capisco. E non capisco perchè, dato per assunto lo stesso che il gay medio ama lady gaga, un bisex medio dovrebbe apprezzare lady gaga ma con moderazione perchè è "gay solo per metà".

 

Bah, sicuramente non sono stato capace di descrivere bene il mio pensiero, ma non è per nulla questo quello che intendevo (che casino...). Provando a dirlo in altre parole penso che sia più probabile che un bisex essendo "tra 2 mondi"(manco fosse una creatura leggendaria) è più portato ad essere aperto nei gusti "etero"/"gay".  Non c'è il rifiuto totale che può avere un certo etero per Madonna o un certo gay per il calcio. Magari non è una logica certa, ma per ragionamento un bisex subisce sempre una certa influenza tra i 2 mondi che possono comunque alla fine influire su un'apertura più ampia dei suoi gusti. O almeno, io credo di avere tanti gusti proprio per questo.

 


Un bisex che quindi si troverà a vivere questa comunità, assimilerà gli stessi modi, ma non perchè "è più gay", solo perchè frequenta quei gruppi.

 

E' un ottimo spunto per analizzare la questione, però non concordo. Credo che la bisessualità ti dia meno spinta per omologarti fino alla fine in certi "riti" dei 2 orientamenti. Per quante volte possa andare a ballare in disco gay e sentire le canzoni dei Fangoria, non mi metto a ballare come fan tutti né mi gaso tanto quando mettono le loro canzoni. E parlando di cose più serie, non c'è una sola cosa dei miei amici gay di cui sia stato influenzato. Non mi sognerei di imitare il loro abbigliamento, atteggiamento, ideologia e linguaggio, non perché è "gay", ma perché non c'è nulla di mio. E lo stesso vale per la controparte etero, al massimo con gli amici più cari c'è un modo di scherzare e delle frasi ricorrenti, ma finisce tutto lì.

Provando a dirlo in altre parole penso che sia più probabile che un bisex essendo "tra 2 mondi"(manco fosse una creatura leggendaria) è più portato ad essere aperto nei gusti "etero"/"gay". 

l'esempio più chiaro che potevi fare e che sarei curioso di capire come almadel lo spieghi o lo vede a proprio modo secondo i propri schemi mentali (mi auguro non pippette eh) è:

 

 

gay -> piace il cazzo o il corpo maschile (rapporto unicamente con il proprio sesso a prescindere travestimenti, accettazioni ecc ) 

bisex -> piace il cazzo e la passera in questo caso non c'è ne madonna, ne lady gaga, ne rihanna, ne altre icone, ma c'è l'organo alla base del proprio orientamento sessuale. 

 

un gay per proprio essere rifiuta la passera, non riuscirebbe manco a toccarla, e non riuscirebbe ad avere un coinvolgimento "emotivo" e sessuale manco completo, un bisex invece riesce proprio perchè insito nella propria natura, trovare eccitante il corpo femminile nella sua complessità, nel coinvolgimento con la donna, e trova altrettanto appagante il rapporto con l'uomo.... a prescindere dei mariti che sono sposati con una moglie e che fanno a fa pompini agli altri (questa è una parte velata del discorso) alla base c'è solo la preferenza che poi uno si giostri la propria vita in due maniere, so altri cazzi xD

 

 

l'unico motivo che spingerebbe un gay ad andare con una donna (cosi per xD) è per essere una donna non per farci nulla a parte truccarsi a vicenda e farsi le cerette lol

Edited by Aizen

(@Ilromantico, bravo: stai comodo :)

A dire il vero le mie sono domande e non risposte.)

 

L'unica mia considerazione generale è che è appunto possibile

che una cosa normalissima per un gay, come il fastidio per Madonna,

sia interpretata da un Bisex come "una cosa da Bisex".

 

Uno dei momenti più imbarazzanti della formazione di un giovane gay

consiste proprio nel dire: "Ok, mi piacciono i maschi; ma per il resto non sono gay in niente!

Odio lo shopping, odio quella musica di merda, non mi vesto da pagliaccio, eccetera..."

Viene insomma a mancare l'identificazione con lo stereotipo del gay mainstream.

E può darsi che per un bel po' ti definisci bisex o non ti definisci proprio.

 

Poi succede che scopri che non sei tu che sei "speciale",

ma è semplicemente quello stereotipo a essere un po' "banale".

 

E' un po' come quando ti fanno credere che per essere "maschio"

tu debba fare un insieme assurdo di cose assai stupide;

fino al momento in cui ti accorgi che neanche i tuoi amici etero

fanno a botte, seguono il calcio o fanno gare di rutti.

 

Forse si può essere quello che si è senza pensare

che siamo condizionati da un modello preconfezionato.

A volte ci condiziona il voler rientrare in un "gruppo"

e seguiamo il Milan o Beyoncé perché piacciono ai nostri amici.

A volte proprio non ci riusciamo e troviamo un nuovo gruppo

a cui piace invece il rugby o De André; la pallavolo o Marilyn Manson.

 

Faccio fatica a credere che ci sia qualcos'altro.

Se la bisessualità è un orientamento sessuale a cui

non corrisponde una identità sociale è del tutto ovvio

( secondo me ) che possano corrispondervi solo stereotipi

sull'orientamento.

 

Quindi gli stereotipi sui bisex sono stereotipi solo sessuali

( prevalentemente negativi )

 

Chiaramente anche ai bisex piace e non piace Madonna, tuttavia lo

stereotipo che vuole che ai gay piaccia una certa musica pop...

 

( la qual cosa non meraviglia visto che l'arte pop l'ha inventata

un gay....ricordiamocelo che esiste una cultura gay Alta, alle spalle

dei fenomeni subculturali )

 

...è e resta uno stereotipo gay che investe il bisex nella misura in cui

essendo tale frequenta luoghi gay, fruisce di cultura gay, sta con

persone gay.

 

Capisco che un adolescente gay, o bisex, che fisiologicamente ha un ego

espanso e sta affrontando una prova egoica maschile possa provare fastidio

per gli stereotipi sull'omosessualità in un'ottica individualistica.

 

Tuttavia a 30-40 anni bisognerebbe guardare lo stesso fenomeno con

occhi adulti più distaccati e comprensivi. Madonna può piacere o non 

piacere ma non dovrebbe più causare passioni smodate o allergie urticanti

 

Superato lo scoglio identitario un gay adulto vede il fenomeno e constata

la verità.

 

La verità è che il fatto che all'identità gay corrispondano stereotipi NON

solo o esclusivamente sessuali è POSITIVA

 

Significa che bene o male la società vede altro dei gay....prima degli

anni '60 gli stereotipi sui gay erano solo sessuali come quelli sui bisex

ed ovviamente solo negativi

 

Il problema è: ciò che è accaduto ai gay dai '60 ai 2000, il fatto cioè

di avere una identità sociale non solo sessuale può accadere ai bisex?

 

La risposta per ora è ( direi ) NO

 

L'unico fenomeno sociale di rilievo che sopravvive negli USA ed è

connesso alla bisessualità ed alle comunità di bisessuali è il cd.

Poliamore cioè la parte libertaria-rivoluzionaria del movimento

Inutile dire che è quanto di più lontano dalla realtà italiana

 

Tuttavia gli studi ricognitivi ci dicono che i bisex fanno più fatica

ad idealizzare un rapporto monogamico-romantico, che possa

durare una vita intera, ma di fattosono monogami quasi quanto

i gay e le lesbiche...le differenze sono minime.

 

Quindi in conclusione il poliamore, visto da un oceano di distanza

pare una "sopravvivenza" del passato più che una prospettiva ( per

ora, almeno )

Ilromantico

Penso di essermi spiegato, piú o meno. Tuttavia la questione dei gusti e delle percezioni è ardua da comprendere se non si è bisex. Potremmo fare pagine di topic, ma probabilmente continuereste a soffermarvi sugli esempi elementari(fatti su stereotipi per capirci meglio) e che ci siano cose da "bisex". Il punto non sono i singoli elementi, ma l'insieme di essi e come l'influenza dei 2 orientamenti grava sulle percezioni di molte cose. Ora io non sono così tanto sicuro che possa spiegare a parole qualcosa che non si vive in prima persona, ma il pensiero è quello. Se poi ci si debba fosilizzare su discorsi strumentali di stereotipi, a me risulta inutilmente polemico e sintomo che non si è capito il punto del discorso.

A me non sembra così difficile da comprendere

 

Se gli orientamenti sono tre, ma le identità sociali sono solo due

chi si autoidentifica in bisex ( stiamo quindi parlando non

di persone che hanno solo comportamenti bisessuali, ma

anche si autodefiniscono tali ) non disponendo di una

identità sociale propria si trova in una situazione in cui sta nel

mezzo alle due - che di fatto sono le uniche - esistenti

 

In una situazione del genere mi pare naturale ipotizzare

un senso di "straniamento" rispetto ad entrambe

Crederò all'esistenza dei bisex quando vedrò giocatori di football a militari bisex.

I bisex li trovi solo nei locali gay. Se fai un censimento fra gli avventori di un locale

gay metà sostengono di essere "bisessuali" ma sono sicuro che se qualcuno gridasse

"vagina!" a squarciagola scapperebbero tutti manco avessero sentito "Al fuoco!"

Benvenuto @@NewMarc , complimenti per il rispetto che hai dimostrato per una parte del mondo LGBT (la B sta per bisessuali), e per la gente, come me, che scrive post appunto essendo bisessuali.

 

@ilromantico

 

Io non sono d'accordo. Io sono bisessuale e sti elementi caratterizzanti i bisessuali non li conosco. E non credo ci sia qualcosa "che non si può spiegare". Semplicemente per te che vivi il tuo contesto e hai le tue idee hai una permeabilità ai memi (vedi wikipedia per meme) dei gay mainstream che è quella che provi. Altri ne avranno di più altri ancora per niente (vedi me).

 

Il fatto è che non esistono comunità bisessuali, contesti bisessuali, dove elementi caratterizzanti delle linee mainstream si possono formare.

Per capirsi: non c'è la discoteca bisex dove la gente si veste tipicamente bisex e la musica è molto bisex.

 

Siamo troppo pochi e separati, ed è giusto non negarlo, prevalentemente nascosti e mimetizzati.

 

Ma se hai intenzione di aprire una disco BiseX, con una dark aperta a uomini e donne, allora farai un notevole passo avanti :D 

AndrejMolov89

La dark room bisessuale sarebbe una figata invereconda! 
Sinceramente, non credo che fissarsi su questi argomenti sia utile. Cioè, alla fine c'è una notevole varietà di comportamenti e modi di essere in tutte le tre grandi categorie. Per esempio, se utilizzassimo gli stereotipi dei gay, risulterei perfettamente un etero nerd a cui piacciono i sassi! Secondo me, i bisessuali devono diventare operativi nei contesti omosessuali e lottare per la dignità negata, poi magari col tempo si possono formare realtà bisex. Non li faccio partire dalla comunità omo per caso, perché credo, che a differenza degli etero, abbiano creato e strutturato un identità e magari lì c'è terreno fertile affinché possa nascere un nuovo indirizzo di pensiero politico. Magari il fatto notato da Korio, ovvero che siete un po' divisi e frammentati, è perché è difficile creare un terreno comune in un luogo caotico come quello eterosessuale, ma sono un po' congetture ^^

Sono certo che anche tu @@korio se fossi stato col mio ex

(designer, eccentrico, discotecaro; con amici effeminati e madonnari)

avresti pensato: "Mannaggia, ma quanto si vede che sono Bisex?"

Pure io mi sono detto: "Ma quanto si vede che vengo dai Centri Sociali?"

Nel caso di @ nessuna delle due spiegazioni sarebbe stata plausibile...

@ilromantico

 

 


 

 

Vergogna?   Ho una solida formazione culturale umanistica per cui non potrei mai vergognarmi di essere come Achille, Alessandro, Cesare, Orazio, etc etc

 

 

certo la distanza rispetto al mondo gay organizzato è siderale

 

 

non lo giudico (il mondo è grande per tutti)  ma non sarei a mio agio ad essere confuso con i gay.

 

 

 

Non idolatrare il coming out d'altra parte non significa per questo nascondersi ossessivamente

 

 

ho 39 anni

 

e siccome mi piace divertirmi per locali e incontrare anche persone del mio paese alla fine diventa un pò un segreto di pulcinella

 

 

ritengo che la formula aurea sia quella anglosassone: don't ask, don't talk.

 

 

però penso che questo scatolone contenga elementi troppo diversi.

 

 

bisognerebbe prima cosa togliere l'etichetta gay tutta color arcobaleno

 

aprire lo scatolone

 

e separare i contenuti 

 

 

mi spiace per gli ideologi del fronte gay unitario (una specie di ridicolo pink-PCI, con pretese di "dirigismo democratico")

 

ma le loro direttive non interessano a gran parte di coloro

 

che essendo maschi provano piacere per altri maschi senza per questo essere null'altro che maschi

 

@@Haider la bisessualità moderna, ivi compresa la tua persona, sta alla bisessualità classica come la nutella sta al cioccolato fondente preso all'ombra della Zytglogge. Con questo non sto insultando, semplicemente sottolineo che non esiste nessun filo che leghi questi mondi così diversi.

sì è vero siamo un pò nutella

 

(spero che ci sia almeno dentro un pò di cioccolata)

 

Crederò all'esistenza dei bisex quando vedrò giocatori di football a militari bisex.

I bisex li trovi solo nei locali gay. Se fai un censimento fra gli avventori di un locale

gay metà sostengono di essere "bisessuali" ma sono sicuro che se qualcuno gridasse

"vagina!" a squarciagola scapperebbero tutti manco avessero sentito "Al fuoco!"

 

 

 

poverino, che ossessione la tua...

Beh, ma se la moglie di Haider gli lasciasse scopare i quindicenni

con cui si ubriaca parlando di filosofia in feste per soli uomini;

magari potremmo anche ammettere che sia un emulo della pederastia ateniese :D

E invece si ubriacherà di vodka di nascosto in una disco gay

con un cubista ventenne parlando di Formula Uno... :(

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...