Marcolino2 Posted April 5, 2013 Share Posted April 5, 2013 http://www.corriere.it/esteri/13_aprile_04/gay-lesbiche-asilo-gran-bretagna-sterotipi-_00cc67ee-9d42-11e2-a96c-45d048d6d7eb.shtml A me sembra un test vergognoso e pieno dei soliti pregiudizi e stereotipi. Insomma se non vai per locali e non leggi Wilde non sei gay a quanto pare.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nowhere Posted April 5, 2013 Share Posted April 5, 2013 Si concordo, il test è palesemente vergognoso, ma d'altra parte come si fa a dimostrare di esserlo? Ci si basa sulla parola? Questo è una delle classiche situazioni in cui non saprei veramente che soluzione trovare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fra93 Posted April 5, 2013 Share Posted April 5, 2013 Beh, ma in fondo li capisco. Pensa agli italiani che manco danno asilo alle persone perseguitate per il loro orientamento sessuale. Alla fine basta che dicano che sono state ad un gay pride ed è finita lì XDD lo farei anche io per avere la cittadinanza inglese XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Haider Posted April 5, 2013 Share Posted April 5, 2013 ma non è questione di vergogna, ridicolo, omofobia vergognoso e ridicolo è questa formulazione del diritto d'asilo che consente a un mare di persone di entrare in europa spacciandosi per omosessuali penso che andrebbe completamente abolita... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hikami88 Posted April 5, 2013 Share Posted April 5, 2013 Voglio anche capire la necessità di conferme in questi casi, che altrimenti si finirebbe come descritto da Haider... però un test del genere è davvero idiota! E controproducente oltretutto! Basta impararsi le risposte a memoria e vai che passi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted April 5, 2013 Share Posted April 5, 2013 Come dice l'articolo il 98% delle domande viene respinto. Ci sono vari aspetti problematici, che possono essere valutati immaginando per analogia il trattamento che riceve un immigrato che chieda l'asilo per una persecuzione politica. Ovviamente stabilire se un certo paese criminalizza l'omosessualità è facile quanto il sapere che c'è una guerra civile in corso. Più difficile la prova sulla persecuzione personale o una valutazione sulla credibilità di una storia personale raccontata. Spesso mancano le informazioni necessarie: ad esempio una persecuzione da parte della polizia o di una milizia o della famiglia...non lascia tracce documentali per cui la valutazione di credibilità diventa indiziaria e spesso arbitraria. In molti casi si ritiene non credibile la domanda perchè successiva all'ingresso ( da qui una serie di domande di verifica...di cui all'articolo, che lasciano il tempo che trovano ) C'è poi un dato specifico che incide sulla situazione gay Se io appartengo ad una minoranza politica o etnica prima di concedere asilo si deve dimostrare di non aver potuto ottenere la protezione interna dal proprio stato di appartenenza. Es sono egiziano copto....subisco persecuzioni, lo stato egiziano non mi protegge. Ma un gay spesso non si rivolge alle autorità, anche dove potrebbe perchè preferisce nascondersi o per la vergogna ( un copto non può nascondersi, né si vergogna di essere copto, un gay sì ). D'altronde anche in Italia i gay che subiscono aggressioni faticano a sporgere denuncia ( ma la denuncia sarebbe la prova del fatto che in data XY Tizio o Caio ti hanno menato etc. ) figuriamoci in paesi extraeuropei. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mina Posted April 8, 2013 Share Posted April 8, 2013 Ma non fanno prima a proiettare un porno omosex e vedere il grado di eccitazione? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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