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Nuovo Presidente della Repubblica


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Mirrimaazduur

Chi vorreste che diventasse il nostro nuovo presidente?

Personalmente, sarei molto felice se lo diventasse la Emma Bonino. Purtroppo credo, che questo sarà molto difficile. Sono molto curiosa di vedere dove porterà il  "game of thrones" che stanno facendo Pd e PDL.  La cosa interessante da notare è che Grillo pur volendosi smarcare da un'ottica partitocratica, in realtà, con i suoi calcoli in vista delle prossime elezioni, ormai si è conformato agli altri, e se continua così per la prossima legislatura sarà solo un ricordo.

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https://www.gay-forum.it/topic/23315-nuovo-presidente-della-repubblica/
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semmai siamo noi a bordo di quella barchetta che sta affondando, siamo noi gli artefici del nostro crollo... quindi non vedo come un nuovo presidente della repubblica possa "salvarci"  un po come l'avvento di grillo... cambierà la situazione, porterà aria nuova in parlamento, ridarà l'italia agli italiani... sisi lo sto vedendo

 

attenendomi all'immagine da te postata da quella barca salverei berlusconi, tremonti e non so se c'è  renzi, quest'ultimo solo per mera simpatia sessuale. Gli altri sono inutili :sisi:

@Aizen

 

quella foto l'ho rubata tempo fa da qualche parte perchè la trovavo divertente. per me hai ragione che gli italiani si scavano la fossa da soli e i primi responsabili del malessere italiano sono loro stessi, comunque un presidente imparziale e lo ritengo indispensabile specialmente in questa fase delicatissima. certo magari ne mettono uno stile mortadella o altro e l'italia andrà avanti col suo stile di sempre ma dovrebbe capire che se non cambia va giù.

Fabio Castorino

Per i gay i Presidenti migliori sarebbero la Bonino o Rodotà, che si sono sempre battuti per i diritti civili. Purtroppo proprio per questo motivo il Vaticano ne impedirà l'elezione. Credo dovremmo accontentarci di un Presidente almeno non pregiudizialmente ostile, come ad esempio Prodi.

Fabio Castorino

Il Presidente della Repubblica ha un grande potere di influenza sul Parlamento e sull'opinione pubblica. Un Presidente che si esprimesse spesso e volentieri a favore di una legge per tutelare le coppie gay potrebbe costituire una forte pressione a favore dell'approvazione. Inoltre un Presidente dal forte profilo laico potrebbe replicare " a muso duro" di fronte ai tentativi di ingerenza delle gerarchie cattoliche (ma non credo che un Presidente intenzionato ad opporsi apertamente alle ingerenze vaticane avrà mai possibilità di essere eletto).

Inoltre il Presidente ha il potere di rinviare alle Camere una legge che ritiene abbia profili di incostituzionalità, quindi nel caso (Dio non voglia!) venisse eletto un Presidente clericale che crede nella cazzata che l'art. 29 della Costituzione vieta di riconoscere le coppie gay, questi potrebbe rifiutarsi di firmarla e rinviarla alle Camere, decretandone probabilmente la morte.

 

Un Presidente come Bonino o Rodotà credo farebbe entrambe le prime cose (moral suasion a favore della legge e replica a muso duro al Vaticano).

Un Presidente come Prodi non farebbe nessuna di queste due cose, ma non rinvierebbe la legge alle Camere.

Un Presidente clericale frutto dell'inciucio col PdL potrebbe addirittura rinviare la legge alle Camere.

Edited by Fabio Castorino

@@Fabio Castorino

 

nel passato qualcuno di questo forum scrisse su mia domanda che il presidente non può non firmars una legge per suoi motivi di coscienza ma solo per motivi tipo incostituzionalità della legge. 

 

potrebbe anche darsi che col nuovo papa il vaticano non si intrometta più nella politica ma è tutto da vedere.

Per i gay i Presidenti migliori sarebbero la Bonino o Rodotà, che si sono sempre battuti per i diritti civili. Purtroppo proprio per questo motivo il Vaticano ne impedirà l'elezione. Credo dovremmo accontentarci di un Presidente almeno non pregiudizialmente ostile, come ad esempio Prodi.

 

Bonino? Non scherziamo. Non sono nemmeno sicuro che sia a favore del matrimonio gay. Di sicuro non 

lo era all'epoca dei DiCo. I radicali sui diritti LGBT hanno idee vecchie di 20 anni.

 

@marco77

 

 

 

potrebbe anche darsi che col nuovo papa il vaticano non si intrometta più nella politica ma è tutto da vedere.

 

E di grazia, cosa ti fa pensare una cosa del genere?

Edited by NewMarc

cosa ti fa pensare una cosa del genere?

 

credo che francesco sia intellettualmente più omesto dei suoi predecessori e degli altri cardinali.

 

ad esempio dopo che era già papa l'ho sentito dire che bisogna anche considerare gli atei che non credono in dio. la tattica precedente dei vecchi papi era di dire, quando un ateio aveva udienza da loro, frasi del tipo: una preghierina per sua madre defunta non la facciamo assieme ? oppure giovanni paolo II che sapeva che dei cristiani greci ortodossi (credo) non usano pregare con altri cristiani il papa disse: mi piacerebbe dire un padrenostro in greco, ma non me lo ricordo bene in greco, come fa ? e così con un trucco da prete pregò con altri che non avrebbero scelto di pregare assieme.

Bonino? Non scherziamo. Non sono nemmeno sicuro che sia a favore del matrimonio gay. Di sicuro non 

lo era all'epoca dei DiCo. I radicali sui diritti LGBT hanno idee vecchie di 20 anni.

Cosa mi tocca leggere!

I radicali sui diritti glbt sono antesignani senza macchia e senza paura, da sempre coerenti come nessun altro partito in Italia e modernissimi oggi come ieri

Ricordo ai giovinastri che anche a loro si deve l'affermazione del primo movimento gay in Italia, chi credete che abbia candidato i primi omosessuali dichiarati nelle proprie liste nei lontani anni '70?

La Bonino non era d'accordo con i DICO perché li riteneva insufficienti a garantire i diritti, forse Pannella avrà delle perplessità sul matrimonio ma i radicali sono favorevoli

Edited by prefy
Bonino? Non scherziamo. Non sono nemmeno sicuro che sia a favore del matrimonio gay. Di sicuro non 

lo era all'epoca dei DiCo. I radicali sui diritti LGBT hanno idee vecchie di 20 anni.

 

anch'io come @@prefy tendenzialmente difendo i Radicali a spada tratta: però mi sembra che tu non contesti che loro siano a favore dei diritti LGBT, ma che la loro concezione di diritti al riguardo sia vecchia e superata

mi piacerebbe se argomentassi di più (anche se siamo OT) perché onestamente, e lo dico da "vecchio" radicale, su questi aspetti ho notato anch'io una certa velata ritrosia (e un sottaciuto aspetto moralista) nei Radicali, e mi sembra che abbiano tenuto la questione sempre in secondo piano e sia loro mancata la volontà politica di andare fino in fondo; cosa che hanno fatto con molte altre questioni altrettanto difficili e disperate (vedi adesso la battaglia per la giustizia e le carceri)

Io ho l'impressione che i radicali sui gay abbiano riscontrato più ostacoli che su altre questioni, insomma le lobby omofobe e gli emissari vaticani in politica sono molto potenti e i radicali sono sempre stati sparuti in parlamento e molto soli, adesso, poi, sono spariti del tutto

1) Bonino- Prodi

3) Zagrebelsky

4) Rodotà

5) Amato

 

Sono 5 persone capaci e della caratura giusta per fare il presidente. 

Piccolo sondaggio casalingo: papà per Rodotà, io Emma-Prodi, mamma Prodi e anche mia sorella.

 

Penso che Prodi sia la miglior figura, e otterrebbe anche gran parte del sostegno dei 1007 delegati, oltre che un sostegno popolare (da notare che ogni volta che si è presentato alle elezioni ha vinto, indipendentemente da giudizi di merito è amato e apprezzato molto). Lui però da più di un anno va ripetendo che non se la sente e oramai ha lasciato la politica nelle istituzioni tout court. Inoltre è molto osteggiato a destra, ahimè, (a dirla tutta anche Napolitano il Comunista era odiato da B.&Co., chissà come mai ora è amore).

Quindi Bonino. Radicale, in parte grillina ante litteram, ma anche istituzionale, molto europeista e al contempo critica con le attuali "gerarchie" europee. Donna coraggiosa e di polso, battagliera su tutti i temi civili e amatissima in maniera quasi trasversale.

 

Peccato sia difficile che il palazzo si lasci abbindolare da questi banali apprezzamenti popolari (di buonsenso) e verterà su personaggi un po' impolverati come Amato/D'Alema, o secondari come Marini/Finocchiaro. Speriamo in un lampo di genio da qualche giovane leva, che spinga a un'elezione fuori dagli schemi (come successo con la Boldrini). Ho grande fiducia anche nei 5stelle, che non credo siano vincolati a votare obbligatoriamente l'unico candidato vincente dalle Quirinalarie o come caspita si chiamano ;)

per me prodi incarna troppo i partiti tradizionali, se si vuole rinnovare la politica non è il simbolo adatto per farlo. è uno di quelli che ha contribuito ad affossare l'italia. per me ci vorrebbe una persona che non appartenga ai partiti, il problema è che poi i partiti forse non lo eleggono se non è dei loro.....

Bonino o Rodotà.
Sul secondo non credo ci siano dubbi sulla statura morale e sulla cultura giuridico-filosofica, sulla Bonino capisco che ci sia qualche "ma...".

Ho votato in passato Radicali, e mi sento culturalmente vicino a quell'area politica, tuttavia, negli ultimi anni, anche a causa di una mia crescente insofferenza nei confronti di Pannella, dei suoi errori politici e strategici (non ultimo la minaccia infantile di candidarsi con Storace alle elezioni regionali del Lazio, lo stesso Storace che qualche giorno fa si prendeva gioco del sostegno della Concia alla Bonino con battute da osteria) mi sono un po' allontanato. Detto ciò, la Bonino è un'ottima donna politica, stimata a livello europeo, mai coinvolta direttamente in guai giudiziari o scandali, e con una lunga storia politica a sostengo dei diritti civili e a fianco dei gay. Inoltre, sebbene faccia parte di un partito che ha da sempre diviso l'opinione pubblica quando ha ricevuto incarichi di governo ha sempre dimostrato una responsabilità istituzionale anglosassone, quindi sono convinto che sarebbe la Presidente di tutti.

Mi hanno fatto un po' sorridere i tanti di sinistra che negli ultimi giorni si sono stracciati le vesti, dopo gli editoriali sul Fatto di Travaglio, per denunciare le contraddizioni del passato politico della Bonino (l'alleanza con Berlusconi con annessa nomina alla Commissione Europea, il voto su Cosentino, le posizioni sulla giustizia, etc.), quando, voglio dire, si trattava di cose note e stranote (almeno a chi si interessa un po' di politica italiana). Sicuramente considero un grave scheletro nell'armadio per i radicali l'alleanza con Berlusconi di 20 anni fa, sebbene già dal 1996 i radicali fossero in opposizione ad entrambi i poli, così come considero strategicamente fallimentari, pur comprendendo il loro punto di vista, alcuni passaggi come la vicenda del voto su Cosentino. Detto ciò, penso che nei giudizi occorra tener conto di tutto il percorso fatto da un politico e non solo di alcuni errori; e, valutando la storia della Bonino dal 1975 a oggi, almeno per quanto mi riguarda, il giudizio è positivo.

 

Sulla questione del matrimonio gay. Qualche anno fa ho avuto modo di chiedere direttamente a Marco Cappato quale fosse la posizione del partito a riguardo, anche alla luce di alcune dichiarazioni un po' misteriose di Pannella (che diceva una cosa del tipo "gli omosessuali devono ricominciare a lottare per avere ed essere qualcosa di nuovo e di diverso, evitando il rischio dell'omologazione") , e lui mi confermò che era stata votata al Congresso di allora una proposta che impegnava il partito a sostenere a chiare lettere il matrimonio e l'adozione per le coppie omosessuali. Quella dichiarazione per me va letta alla luce del contesto storico in cui sono avvenuti i primi contatti tra i radicali e il movimento omosessuale (il Fuori), un periodo in cui al centro della lotta c'era prevalentemente la liberazione sessuale e una dura critica all'istituto eterosessista  del matrimonio. Non penso sia una questione di ritrosia moralista, ma di semplice diversità di opinione in merito alle strategie per ottenere il superamento delle disuguaglianze. Del resto, anche le teorie queer hanno criticato una certa tendenza all'interno dei movimenti gay a ipostatizzare l'istituto di matrimonio come strumento di liberazione, quando forse la vera lotta sarebbe (in una prospettiva che Nancy Fraser chiamerebbe "trasformativa" ) per il superamento stesso della "differenza" e forse anche del matrimonio. Ma, tralasciando queste diverse sensibilità, non mi pare proprio che si possa venire a fare le pulci ai radicali sul sostegno o meno alla causa dei diritti civili. :D

Edited by Orfeo87

L'approccio di Pannella certamente sconta il fatto che ha 82 anni

quindi sul discorso del matrimonio c'è stato portato da generazioni

più giovani...però la posizione politica del partito c'è. Semmai c'è da

dire che Pannella negli ultimi anni ha messo al centro del programma

politico, più una battaglia sulla legalità, che sui diritti in generale.

 

Comunque la rosa dei tre nomi di Bersani, secondo il Corriere sarebbe:

Amato, Marini, Prodi

 

Una rosa di questo tipo, sembra collocare in pole position Amato.

Perchè Prodi è stato capo del centrosinistra quindi appare di parte,

la sua candidatura mi suona più del tipo: se non esercitate il vostro

diritto di scelta sui tre nomi, noi poi vi eleggiamo Prodi...ed in effetti

le dichiarazioni di Berlusconi lo confermano ( Tutti tranne Prodi )

 

Prodi potrebbe essere votato dopo i primi scrutini coi voti di Monti

e dei Grillini ( che per motivi imperscrutabili lo hanno designato nelle

Quirinarie...) in quel caso le chance di governissimo cadrebbero

 

Credo che Berlusconi potrebbe preferire Amato a Marini e sempre

Amato, rispetto a Marini, avrebbe il vantaggio di essere meno legato

alla segreteria del PD ( e quindi meno esposto ai franchi tiratori interni )

 

Quanto a questione gay Amato è quello della famigerata dichiarazione

sul World gay pride del 2000....bisogna vedere se Berlusconi vuole provare

veramente a fare un governo, o preferisce andare al voto a Luglio, con Prodi

presidente.

 

Tuttavia, la scelta appare essere troppo condizionata da esigenze tattiche

del quadro politico contingente, a detrimento della possibile elezione di una

persona che abbia caratteristiche - personali e simboliche - in grado di dire

qualcosa ad un paese a  dir poco disorientato.

@prefy

@Hinzelmann

@conrad65

@Orfeo87

 

Antesignani, sì. trent'anni fa, appunto. All'epoca dei dico ripeto che tutti i radicali che contano erano sulla linea che ha riportato @Orfeo87

 

"gli omosessuali devono ricominciare a lottare per avere ed essere qualcosa di nuovo e di diverso, evitando il rischio dell'omologazione"

Poi l'assemblea e gli iscritti o quello che è hanno votato in favore al matrimonio gay, ma pensate veramente che alla Bonino

PdR gliene importerebbe qualcosa? Sonno anni poi che i Radicali non parlano più di diritti LGBT. 

Non capisco quale sarebbe in tema di diritti civili la scelta

migliore rispetto a Bonino o Rodotà...

 

Amato ( che se avrebbe potuto vietava il pride 2000 ) ?

Prodi e Marini sicuramente contrari al matrimonio gay?

 

Che poi sia una possibilità assai remota - neanche sappiamo

se saranno indicati dal M5S - e quindi realisticamente i nomi

in ballo, designati dai partiti, saranno altri...per cui è inutile

discuterne, ok lo capisco.

@@prefy

@Hinzelmann

@conrad65

@Orfeo87

 

Antesignani, sì. trent'anni fa, appunto. All'epoca dei dico ripeto che tutti i radicali che contano erano sulla linea che ha riportato @Orfeo87

 

Guarda, tra tutte le cose che mi sento di rinfacciare ai radicali (dall'alleanza del '94 con Berlusconi, al voto su Consentino, al silenzio sull'editto bulgaro o sugli orrori a Guantanamo, dalla spregiudicatezza politica di Pannella alla lotta tout-court all'articolo 18, senza dimenticarci dell'onta di aver dato i natali un bel concentrato di neo-cons come Capezzone, Quagliarello, Roccella, etc.), quella sui diritti civil e sulla laicità dello Stato mi sembra davvero l'ultima. Se non ti piace la Bonino per altre ragioni è un altro discorso, ma non userei questo argomento.

@Hinzelmann

 

@Orfeo87

 

Ho semplicemente detto che la Bonino è tutt'altro che un eroina dei diritti LGBT.

Ha idee vecchie e se mai si è dichiarata a favore del matrimonio gay (ma lo ha fatto?)

è certamente fuori tempo massimo. Non credo proprio che per il movimento LGBT

ci sarebbe alcuna differenza fra una presidenza Marini e una Bonino.

Hai detto semplicemente una sciocchezza.

 

L'Associazione radicale Certi Diritti è l'unica ad

avere intrapreso delle iniziative significative e conseguito

dei risultati utili ( la sent. della corte costituzionale ) negli

ultimi anni ed Emma Bonino è iscritta a Certi Diritti.

Ma dai! La prendi alla larga eh!

Per ora l'unico risultato di quella sciagurata impresa con la Corte Costituzionale

è che Bindi va in giro dicendo che la Costituzione proibisce il matrimonio gay. 

A parte questo il fatto che Bonino sia iscritta a Certi Diritti è un po' ridicola come

difesa del suo contributo ai diritti LGBT. E' addirittura iscritta a una associazione

che non ha combinato niente! Però!

suvvia @NewMarc, non mi pare che questa tua presa di posizione sulla Bonino sia oggettivamente fondata, c'è una militanza politica davvero lunga che urla tutto il contrario

tuttavia è vero secondo me che i Radicali hanno ultimamente tralasciato di combattere questa battaglia e noto (non da oggi) una certa ritrosia di Pannella sull'argomento "matrimoni gay" (sulla falsariga della dichiarazione riportata da @@Orfeo87 e del suo intervento molto intressante e informato) e onestamente non mi sono sfuggite certe correlazioni temporali perlomeno sospette

ad esempio Pannella buttò fuori Capezzone dalla segreteria dei Radicali Italiani dopo che questi dichiarò in un'intervista di essere bisex: al solito non si capisce se i due ruppero prima, e la dichiarazione di Capezzone era semplicemente una piccola vendetta personale, oppure se la dichiarazione stessa fu uno dei motivi della rottura

in tempi relativamente recenti lo stesso Busi ha contestato a Pannella una qualche remora a esporsi anche personalmente sull'argomento (se ne era perlato in un topic da qualche parte ma ora ritrovarlo sarebbe impossibile)

 

tornando in topic, Rodotà e la Bonino sarebbero anche per me degli ottimi presidenti

non mi dispiacerebe tra i cattolici né Marini né Pisanu, quest'ultimo però non sembra candidato

Amato francamente spero che ce lo risparmino per una lista infinita di motivi molti dei quali sono già stati indicati da @@Hinzelmann (ma se non bastassero ce ne sono molti altri...)

per quanto riguarda Prodi, mi astengo :asd:

privateuniverse

Rodotà, senza dubbio.

 

E' di sinistra, è un difensore dell'ordine costituzionale e ha le competenze necessarie, sia tecniche (è un costituzionalista), sia politiche (è stato parlamentare per molti anni); e, anche se è anziano, ha idee molto più innovative di persone che hanno molti meno anni di lui.

 

La Bonino no: è stata alleata di Berlusconi, i radicali sono sempre stati politicamente ambigui, lei stessa non ha mai preso posizioni politiche autonome non distinguendosi mai da Pannella.

Mettiamola così: quale altro partito ha combattuto per i diritti civili come o più dei radicali?

Quanto alla Bonino ha una storia politica di tutto rispetto, ovviamente anche Rodotà è in sintonia con le istanza progressiste

 

@conrad65 Non posso credere che Pannella abbia rotto con Capezzone perché questi ha rivelato di essere bisex, non avrebbe proprio senso, chiaramente c'erano grosse divergenze politiche a monte

A me piacerebbe Rodotà o Zagrebelsky.

 

Sono 2 costituzionalisti quindi esperti della Costituzione che è cosa molto utile per chi va a ricoprire quel ruolo.

 

Sono 2 personaggi delle istituzioni perchè Rodotà è stato Garante della Privacy e Zagrebelsky è stato Presidente della Corte Costituzionale.

 

Sono 2 persone di altissimo profilo che andrebbero a ricoprire il ruolo di presidente della Repubblica in modo autonomo, indipendente e super partes.

 

Sono 2 persone molto sensibili ai temi riguardanti la laicità e diritti civili.

 

Sono 2 figure che possono trovare il favore sia del centrosinistra che del M5S e anche il centrodestra non avrebbe particolari appigli a cui agganciarsi per attaccarli.

Edited by Sbuffo

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