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Nuovo Presidente della Repubblica


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pare che Bersani abbia candidato Prodi dal quarto scrutinio (almeno così dicono i giornali online stamattina)

probabile che Grillo lo voterà...

se fosse il PDL a questo punto voterei D'Alema

 

 

Se io fossi Berlusoni voterei Rodotà o la Bonino che sono tra i nomi proposti dai 5Stelle:

sarebbe un bel colpo alla credibilità del PD (soprattutto se fosse scelto Rodotà) e metterebbe in difficoltà anche Grillo.... 

Edited by Mario1944
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Grillo dice che non voterà Prodi: se sarà così, Prodi ce la potrà fare solo se il PD si mostrerà ultracompatto e raccoglierà qualche altro voto dalla lista Monti

ma sullla compattezza del PD c'è da essere scettici, questa è una tentazione troppo forte per i dalemiani, praticamente gli hanno incatenato Prodi, gli hanno messo la testa sul ceppo e hanno dato la scure in mano a D'Alema: saprà resistere alla tentazione? vedremo

privateuniverse
In teoria a Prodi basterebbero 8 voti, raccattabili anche dagli eletti

all'estero e dai senatori a vita....

 

Credo che le stime sui 496 o 498 grandi elettori riconducibili al centrosinistra comprendano anche i parlamentari eletti all'estero (complessivamente i parlamentari della coalizione Bersani sono 468).

Quanto ai senatori a vita, ormai ce ne sono solo quattro: solo due (Monti ed Emilio Colombo) partecipano alle votazioni, gli altri due (Ciampi e Andreotti) hanno problemi di salute e non credo abbiano partecipato alle votazioni.

 

Io non so se Prodi passerà. Sospetto che la trovata di Marini sia servita anche a prendere tempo e ad eliminare la possibilità di un accordo con Berlusconi, in modo da far passare i primi tre scrutini; sarebbe stato suicida proporre Prodi fin dall'inizio, perché così facendo la sua candidatura sarebbe stata bruciata, dato che Prodi non avrebbe mai potuto raggiungere il quorum dei due terzi. In questo modo lo si è potuto proporre a partire dal quarto scrutinio, quando gli basterebbero pochi voti in dissenso dai grillini e dal centro per farlo eleggere. Trovo anche che sia sintomatico che, mentre i berlusconiani non partecipano al voto, grillini e centristi invece votano, quasi incoraggiando che si esprima un dissenso.

 

Se Prodi non dovesse passare, il centrosinistra può sempre decidere di votare per Rodotà.

 

Se i berlusconiani non fossero completamente succubi di Berlusconi avrebbero potuto proporre la Bonino, un nominativo non organico ma certamente non ostile, soprattutto su temi come quelli della giustizia, e di sicuro meno ostile di Prodi o di Rodotà.

Bersani potrebbe formalizzare le dimissioni per dare

una "scossa"  ma avrebbe un senso se lo facesse per

spingere il partito su un voto a Rodotà.

 

O comunque verso un qualche sbocco politico

 

Certo se si tratta di sfogliare il carciofo per designare

l'elezione PD-PDL di D'Alema...

privateuniverse

Certo, in queste condizioni, se anche il PD confluisse su Rodotà e Rodotà fosse eletto, il PD uscirebbe da questa elezione del presidente della repubblica enormemente indebolito. Se anche non si spaccasse, la sua credibilità nel paese ne risulterebbe gravemente compromessa, mentre Grillo uscirebbe da un'eventuale elezione di Rodotà (un fatto, in sé, positivo) enormemente rafforzato.

 

Vengono al pettine tutte le carenze del progetto PD: un partito che non ha mai avuto un collante ideologico, che non si è mai dato un'identità, che non ha un progetto politico riconoscibile e nel quale le divisioni sono sempre state attorno a rivalità e cordate personali. Personalmente io sono sempre stato contrario al progetto del PD (uscii da uno dei partiti politici che vi aderirono anche perché ero contrario) e non ho mai pensato che fosse una buona idea. L'ha voluto, caparbiamente, Prodi, e il fatto che Prodi ne sia stato tradito è un po' una nemesi.

Edited by privateuniverse

il nodo politico è che non c'è una candidatura PD in grado contemporaneamente di ricompattare il partito e di attirare un vasto consenso: ma non c'è neanche la possibilità per il PD di imporre un suo uomo perché il PD non ha abbastanza voti per turare le falle di una fisiologica percentuale di franchi tiratori, e il massacro di Prodi lo conferma

Bersani pensava con l'elezione di Prodi di ricompattare il partito attorno a una candidatura forte, in grado indirettamente di ridare slancio alla sua leadership in bilico: ma il disegno è fallito

secondo me ci sono a questo punto 3 possibilità: o il PD rimette in campo una candidatura che, pur spaccando un poco il partito, sia in grado di coagulare i voti di Monti e PDL (potrebbe essere D'Alema, che però non si presterà a questo gioco se non avrà sufficienti garanzie); o converge su Rodotà, piegando la testa a una leadership grillina umiliante; oppure si cerca una terza figura esterna al PD, di basso profilo e di area cattolica, che potrebbe essere un montiano/ex UDC oppure Pisanu del PDL, che oggi rappresenta quello che all'epoca fu Scalfaro (uomo delle istituzioni, non particolarmente ligio a Berlusconi, cattolico ed ex Ministro degli Interni)

Penso che il PD non possa più produrre candidature sue credibili; potrebbe provare a battere sul tempo Berlusconi e proporre la Bonino prima che lo faccia lui (tutto fa pensare che domani Silvio cala l'asso nella manica), altrimenti gli toccherà convergere su un candidato proposto da altri. 

Le altre possibilità esistono, ma sono politicamente suicide più di quanto non lo sia accettare un candidato "a cinque stelle" o la Bonino, che non saranno piddini doc ma risultano almeno graditi all'elettorato. 

secondo me ci sono a questo punto 3 possibilità: o il PD rimette in campo una candidatura che, pur spaccando un poco il partito, sia in grado di coagulare i voti di Monti e PDL (potrebbe essere D'Alema, che però non si presterà a questo gioco se non avrà sufficienti garanzie);

 

 

Se non è passato Marini nonostante l'accordo con Berlusconi non si vede come possa passare D'Alema o chiunque altro....

Il problema è che il PD grazie al premio di maggioranza ha una gran parte dei voti necessari, ma si spaccherà su qualsiasi nome.

Bisognerebbe che tutti gli altri fossero concordi, ma come mettere d'accordo SEL con 5Stelle, PDL, Lega e Centro per rendere certamente superflui i voti dei franchi tiratori possibili nel PD che a quanto pare sono più di 100?

Forse non avevano torto quelli che riproponevano Napolitano....

 

 

Penso che il PD non possa più produrre candidature sue credibili; potrebbe provare a battere sul tempo Berlusconi e proporre la Bonino prima che lo faccia lui (tutto fa pensare che domani Silvio cala l'asso nella manica), altrimenti gli toccherà convergere su un candidato proposto da altri.

 

 

Credo anch'io che la Bonino potrebbe essere un'ottima carta per Berlusconi che metterebbe in difficoltà i Grilli che l'hanno votata sia pure con altri nomi.

Il problema però (vedi sopra) ora è il caos all'interno del PD che fa prevedere un impallinamento di qualsiasi candidato piaccia ad una parte di loro ad opera dell'altra parte.

Probabilmente lo stesso accadrebbe a Rodotà.

L'unica soluzione sarebbe un candidato che accontentasse PDL, Lega, 5Stelle, SEL e Centro e almeno una parte del PD.

Ma questo mi sembra praticamente impossibile anche nel caso della Bonino che, se proposta da Berlusconi o da Bersani sarebbe forse rifiutata da Grillo che insisterebbe su Rodotà, e se proposta da Grillo sarebbe forse rifiutata da Berlusconi e da una parte del PD.

 

Speriamo che prima o poi si stanchino dei reciproci veti, possibilmente prima che si stanchino gli investitori di acquistare titoli pubblici di un paese in evidente stallo politico, istituzionale, economico, sociale, imprenditoriale....

Edited by Mario1944

che si stanchino non ci contare... all'epoca della "gloriosa" DC, che tu ricorderai sicuramente, quando partiva il meccanismo del tritacarne tra correnti non lo fermava più nessuno.... per l'elezione di Leone, una figura tutto sommato secondaria nel partito, ci vollero 23 scrutini....

 

http://www.camera.it/temiap/Elezione_Presidente_Repubblica_Tabella.pdf

Ma guarda che coi voti di Grillo o di Berlusconi a 504 è abbastanza facile arrivarci (cento franchi tiratori sono tanti, ma i grillini sono 163 e votano sempre coalizzati, per non parlare del peso numerico della coalizione di Berlusconi). Potrebbero anche riproporre Marini o andare su Amato, se volessero, il punto è che la credibilità sarebbe ridotta a zero, devono salvare il salvabile. E questo secondo me è possibile solo con la Bonino e Rodotà. D'Alema sarebbe l'ennesimo suicidio politico, ma sarebbe facile farlo eleggere perché è approvato da Berlusconi... non mi aspetto una scelta sensata, è probabile che passi lui. In ogni caso ormai sono nella merda fino a un punto in cui uscirne anche solo decentemente è impossibile.

Edited by FreakyFred

che si stanchino non ci contare... all'epoca della "gloriosa" DC, che tu ricorderai sicuramente, quando partiva il meccanismo del tritacarne tra correnti non lo fermava più nessuno.... per l'elezione di Leone, una figura tutto sommato secondaria nel partito, ci vollero 23 scrutini....

 

Sì, ma erano anche altri tempi, con emergenze economiche sociali molto più lievi, con impegni europei meno vincolanti.

Qui se continua così saranno più le imprese chiuse per fallimento o disperazione di quelle aperte e più i disoccupati degli occupati! 

D'Alema secondo me ha più chance di Prodi perché è da sempre uomo di apparato e ha radici forti nel partito: al limite potrà avere la fronda dei veltroniani e di qualche frangia cattolica ma il grosso lo voterebbe, e lo voterebbe anche Berlusconi

resta un'incognita cosa farebbero di fronte a una candidatura D'Alema SEL, la Lega e Monti, servono i voti di almeno uno di questi soggetti perché questa è una partita che si vince minimo giocando in "3" 

Edited by conrad65
Ma guarda che coi voti di Grillo o di Berlusconi a 504 è abbastanza facile arrivarci

 

 

Sì infatti abbiamo visto..... l'accordo tra Berlusconi e Bersani su Marini doveva essere a prova di bomba! 

Peccato che alcuno (molti....) abbiano usato un'arma non convenzionale!

 

 

 

Potrebbero anche riproporre Marini o andare su Amato, se volessero, il punto è che la credibilità sarebbe ridotta a zero, devono salvare il salvabile.

 

 

Potrebbero fare il cazzo di nome che vogliono ma se il problema sta nel partito che ha il maggior numero di voti (PD) è difficile risolverlo insieme con quel partito quanto meno considerato integralmente.

E' evidente che ci vuole una coalizione a prova di dissoluzione di PD (e anche di franchi tiratori negli altri partiti) e questa coalizione non può che comprendere tutti i maggiori altri partiti cioè PDL, Grilli e per stare più sicuri anche Lega, SEL e Centro.

Un pò difficile accontentarli tutti, non credi?

Però non si può mai dire: noi italiani siamo così imprevedibili.....

Edited by Mario1944
D'Alema secondo me ha più chance di Prodi perché è da sempre uomo di apparato e ha radici forti nel partito: al limite potrà avere la fronda dei veltroniani e di qualche frangia cattolica ma il grosso lo voterebbe, e lo voterebbe anche Berlusconi

resta un'incognita cosa farebbero di fronte a una candidatura D'Alema SEL, la Lega e Monti, servono i voti di almeno uno di questi soggetti perché questa è una partita che si vince minimo giocando in "3" 

 

Infatti:  per star sicuri dopo il caos evidente nel PD non basta Berlusconi che infatti non è bastato a Marini, ma è necessario un sostegno robusto di altri e questi non possono che essere i Grilli.

Ma è difficile mettere insieme PDL, 5Stelle e almeno una parte del PD e poi per essere più sicuri anche Lega, Centro, SEL....

Edited by Mario1944

il fatto è che il PD sta andando letteralmente in pezzi: leggevo poco fa che Marini ha parlato di insipienza politica su come sia stata gestita la sua candidatura, Prodi ha chiamato a gran voce la resa dei conti contro la dirigenza del suo partito, la Bindi, presidente del partito, si è già dimessa e Bersani ha promesso di farlo un minuto dopo l'elezione del presidente della repubblica

sembra che domani il PD voglia votare scheda bianca rinunciando al ruolo di partito di maggioranza relativa

io credo che di fronte a questo D'Alema proverà a presentarsi come il salvatore del partito e della patria e tenterà di salvare il salvabile, ovvero diventare presidente e mettere in sicurezza il partito... ma non potrà contare sui grillini, e sopo la sua eventuale elezione diventerebbe una specie di presidente di trincea cercando di arginare la marea montante, additato come l'ultimo giapponese del vecchio apparato

è chiaro che non ci sono soluzioni semplici e, se si sfascia il PD, si sfascia tutto il sistema politico italiano della cosiddetta seconda repubblica perché gli altri partiti semplicemente non esistono...

il fatto è che il PD sta andando letteralmente in pezzi

 

 

Appunto: come si può confidare in un partito in tale stato?

Gli altri più o meno hanno tenuto e confermato gli impegni presi, anche il PDL di Berlusconi che forse avrebbe potuto sperare un nome meno "sinistro" di Marini, anche i Grilli che sono stati compatti su Rodotà, anche il Centro di cui forse gli ex democristiani sarebbero potuti essere tentati da Prodi.

La rovina è solo nel PD e quindi l'unico rimedio sarebbe una..... coalizione di tutti o di gran parte degli altri!

Edited by Mario1944
privateuniverse
D'Alema secondo me ha più chance di Prodi perché è da sempre uomo di apparato e ha radici forti nel partito: al limite potrà avere la fronda dei veltroniani e di qualche frangia cattolica ma il grosso lo voterebbe, e lo voterebbe anche Berlusconi

 

Forse.

 

Poi dubito che saranno in molti, fra gli elettori, a votare per il PD, ma questo sarà un problema di D'Alema.

Non so se però il partito possa perdonare a D'Alema

il fatto di aver predisposto tutto perchè lui fosse eletto

anche al costo delle conseguenze che si sono prodotte.

 

Mi sembra la classica situazione in cui si è andati troppo

oltre....qualcosa non ha funzionato, sembrano le lotte

fra le correnti DC; ma la DC poteva permettersi certe cose,

perchè tanto governava sempre....cioè in un modo o nell'altro

si sapeva che non esisteva una alternativa alla DC 

si li punto è quello: la DC poteva fare qualunque costa, tanto la si votava turandosi il naso, come disse Montanelli, e il collante era l'anticomunismo

oggi il PD ha rimesso in scena quel copione ma senza alcuna garanzia di sopravvivenza

io, che sono vagamente "gomplottista" :asd:, continuo a pensare che Bersani sia a libro paga di qualcuno... inanellare una serie di scempiaggini come quelle da lui commesse (ma da ben prima di questa situazione, il suicidio lento del PD parte con l'appoggio incondizionato al governo Monti) non solo non è da lui, ma è quasi sovrumano :hm: ... anzi dionisiaco, nietzschiano


io, che sono vagamente "gomplottista" , continuo a pensare che Bersani sia a libro paga di qualcuno... inanellare una serie di scempiaggini come quelle da lui commesse (ma da ben prima di questa situazione, il suicidio lento del PD parte con l'appoggio incondizionato al governo Monti) non solo non è da lui, ma è quasi sovrumano ... anzi dionisiaco, nietzschiano

 

Sì è a libro paga della sua ostinazione cieca....

Non ha vinto le elezioni né per i voti degli italiani (il PD è il primo parito considerando i voti degli espatriati ma senza quelli è sia pure di poco inferiore ai 5Stelle e non è di molto superiore al PDL ) né per i seggi in Parlamento (Camera sì grazie al premio di maggioranza ma Senato no) e nonostante ciò si è ostinato a voler costituire un governo che già di principio non poteva costituire per un fatto di numeri crudi, dato il rifiuto reiterato di Grillo e il suo rifiuto di accordi di governo con Berlusconi.

Si è stupidamente chiusa la porta del PDL, con cui per altro per più di un anno aveva sostenuto Monti, senza avere speranza di aprire quella dei 5Stelle.

Alla fine non ha avuto nemmeno il pudore di rinunciare all'incarico e s'è lasciato mettere in frigorifero da Napolitano, rimediando una figura ridicola che non s'è mai vista nella storia repubblica e a cui diffcilmente può attribuirsi il nome diverso di attaccamento alla poltrona, per di più una poltrona su cui non era ancora seduto!

 

Nella scelta del candidato presidente (Marini) è andato prima contro Renzi, cui poteva ben immaginare si sarebbero aggregati altri del PD, facendo un accordo con Berlusconi che qualche settimana prima aveva schifato come la peste.

Poi ha scelto addirittura il solo candidato (Prodi) che PDL e Lega a torto o a ragione escludevano categoricamente minacciando addirittura di espatriare, e l'ha scelto per di più senza avere il consenso di Grillo che ha insistito su Rodotà, benché la scelta di Prodi sia stata evidentemente fatta da Bersani con la speranza di allettarli.

 

Se vuoi pensare che sia a libro paga, devi pensare che sia a libro paga di almeno due (forse tre) padroni diversi dato che ha giovato a molti fuorché a sé stesso!

 

Comunque è evidente che nel suo partito non sono tanto contro Marini o Prodi o contro l'accordo con Berlusconi  o con Grillo:

nel suo partito sono contro Bersani e vogliono cacciarlo e a quanto pare ci sono riusciti.....

privateuniverse
si li punto è quello: la DC poteva fare qualunque costa, tanto la si votava turandosi il naso, come disse Montanelli, e il collante era l'anticomunismo

oggi il PD ha rimesso in scena quel copione ma senza alcuna garanzia di sopravvivenza

 

Ma il collante del PD qual è?

 

Un collante c'è, ma non è un collante eminentemente politico, cioè, in democrazia, legato a costellazioni di interessi sociali trasposte in una visione generale della società.

 

Comunque, ci propineranno di nuovo Napolitano. Ora, a parte che, è brutto fare questi discorsi, ma Napolitano non credo che riuscirà a completare il settennato; le prossime elezioni le rivincerà Berlusconi e il prossimo presidente lo eleggeranno loro.

 

La lezione del voto a Grillo, come sempre accade alle oligarchie arroccate a propria difesa, non è stata appresa. Un ceto politico autoreferenziale continua a preoccuparsi soprattutto della propria sopravvivenza e di proteggere gli interessi propri e dei propri amici, e a non considerarsi responsabile nei confronti dei cittadini, dei loro interessi e delle loro esigenze.

 

Anche per questo Rodotà non va bene: pur essendo di sinistra, è un indipendente, non è controllabile e non garantisce queste oligarchie. Per questo buona parte del PD non voterebbe mai per lui.

 

Personalmente sono molto inquieto, perché la frana del PD (che osserveremo già domani, alle regionali del Friuli-Venezia Giulia), lascerà il campo libero a Berlusconi e a Grillo.

Credo che purtroppo una parte del PD, volesse e voglia un governo

con Berlusconi...Marini lo garantiva, D'Alema lo avrebbe garantito e

anche Napolitano lo garantisce

 

Si trattava di trovare un nome da far digerire ed il modo per farlo digerire

 

Rodotà ed anche Prodi non garantivano l'esito che si voleva 

 

Ora abbiamo l'esito, ma abbiamo anche un presidente che in effetti

riesce difficile non accostare ai nomi di Ebert e Hindenburg

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