NewMarc Posted April 14, 2013 Share Posted April 14, 2013 (edited) Non credevo che avrei mai pensato una cosa del genere ma forse se il movimento gay fosse un po' più "grillino" ne avrebbe giovamento. Sia chiaro che con "grillino" non intendo associato in alcun modo al M5S, ma al contrario contro tutto e tutti senza se e senza ma. Lo chiedo a chi forse può saperlo: E' vero che molte sedi dell'arcigay sono di proprietà pubblica? A cominciare dalla sede principale di Bologna? L'arcigay dovrebbe rinunciarci come il M5S rinuncia al finanziamento pubblico. Come si può essere indipendenti quando lo stato ti paga la sede? Ma ovviamente i problemi dell'arcigay sono mille. E' più che altro sull'atteggiamento delle associazioni gay che mi interrogo. Opinioni? Edited April 14, 2013 by NewMarc Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted April 14, 2013 Share Posted April 14, 2013 Mah, lo Stato e altri enti pubblici non fanno niente per i gay che almeno concedano qualche sede La tua obiezione sulla concessione di spazi pubblici ai gay è tipicamente portata avanti dai partiti di destra... Poi non è che lo Stato conceda questi spazi solo ai gay, neh! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted April 14, 2013 Author Share Posted April 14, 2013 @prefy Davvero non cogli la contraddizione di una associazione gay che combatte contro la discriminazione da parte dello stato ma ha la sua sede principale regalatagli proprio dallo stato stesso? Non sarebbe più orgoglioso dire "no, grazie. Vogliamo diritti non unità immobiliari"? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted April 14, 2013 Share Posted April 14, 2013 (edited) @NewMarc MI risulta che le associazioni non combattano contro lo Stato ma siano dentro lo Stato e penso che rientri nei compiti di quest' ultimo aiutare le aggregazioni sociali la cui attività consista nella rimozione di pregiudizi che impediscono l' effettiva uguaglianza dei cittadini, quindi non vedo contraddizioni nell'accettare le sedi Sul discorso della concessione dei diritti, vedrei più coerente uno Stato che dicesse ai suoi cittadini gay: Siccome non vi riconosciamo diritti, non vogliamo neanche le vostre tasse! Edited April 14, 2013 by prefy Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted April 14, 2013 Author Share Posted April 14, 2013 @@prefy A dire il vero di contraddizione ne hai sollevata un'altra: penso che rientri nei compiti di quest' ultimo aiutare le aggregazioni sociali la cui attività consista nella rimozione di pregiudizi che impediscono l' effettiva uguaglianza dei cittadini Salvo che è lo stato stesso a discriminare i cittadini gay... Quindi secondo te lo stato aiuta i cittadini a far sì che questi non siano più discriminati dallo stato stesso!? Non ha senso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted April 14, 2013 Share Posted April 14, 2013 Si, in parte è proprio lo Stato che, negando diritti, discrimina i cittadini, in parte sono i singoli o gruppi a farlo ma comunque rientra nei compiti dello Stato rimuovere tutti i motivi di ordine sociale che favoriscano discriminazioni: lo dice la Costituzione ed anche se dentro l'istituzione Stato operano diverse anime, essa resta la retta via, diciamo che, nella concessione di questi aiuti, ripara, in parte, ai propri errori Ma lo scatto d'orgoglio di rifiutare aiuti dovuti lo troverei controproducente, io penso che le associazioni debbono rimanere dentro lo Stato e dialogare con esso anche aspramente per il pieno riconoscimento dei diritti perchè le richieste glbt sono conformi al dettato costituzionale Se vogliamo tirarcene fuori non paghiamo più le tasse, ovvero emigriamo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted April 14, 2013 Share Posted April 14, 2013 Innazitutto ogni associazione gay locale è un caso a sé. Spesso le sedi delle associazioni sono di proprietà del Comune (del Comune, non dello Stato) e molto spesso pagano l'affitto. Di norma - trattandosi di APS (associazione di promozione sociale) gli affitti sono agevolati: non solo per i gay, ma per tutte le associazioni che non abbiano finalità di lucro. In alcuni casi le sedi sono condivise con altre realtà associative alle quali si dà un contributo in denaro o in manodopera. (Ad esempio: il mercoledì la CGIL ti presta la sede che a loro non serve e durante l'estante i militanti gay danno una mano alle feste del Sindacato). Negli anni Novanta noi ci appoggiavamo all'Università di Padova e all'Associazione Stutendi Universitari. Nel caso specifico della mia associazione (uscita da ArciGay a novembre scorso) siamo ospiti nella serata di chiusura di un locale, diamo un piccolo contributo, teniamo pulito e pubblicizziamo il locale stesso (che non è un locale gay). Altre realtà - credo il Mario Mieli - sono riusciti ad acquistare la sede con i proventi del locale gay che gestiscono (ma non ne sono sicuro). Altre ancora hanno addirittura okkupato spazi dismessi come il Collettivo Smaschieramenti al Centro Sociale Atlantide a Bologna O sono legati ad altri Centri Sociali che li ospitano (a Milano e a Padova). @NewMarc, come vedi ci sono diverse possibilità. Mi sembrerebbe strano venire a sapere che ArciGay Nazionale non paghi l'affitto al Comune di Bologna. In ogni caso se non ti piace ArciGay non sei obbligato a rimanerci: molte grandi realtà dell'associazionismo gay non sono affiliate ArciGay. (E la maggioranza dei politici gay: Vendola, Scalfarotto e la Concia - per esempio - non ci sono neanche iscritti) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted April 14, 2013 Share Posted April 14, 2013 Spero che almeno paghino un affitto agevolato mia pare che a Firenze sia/fosse così Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tyrael Posted April 14, 2013 Share Posted April 14, 2013 UN moviemto LGBT grillino? la situazione non cambierebbe più di tanto anzi probabilmente peggiorerebbe Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dreamer_ Posted April 14, 2013 Share Posted April 14, 2013 (edited) Sia chiaro che con "grillino" non intendoassociato in alcun modo al M5S, Le parole sono importanti è_é {so benissimo che è un monoriga, ma mi infastidisce l'uso pressapochistico del vocabolario} Edited April 14, 2013 by dreamer_ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted April 14, 2013 Share Posted April 14, 2013 @dreamer_ In realtà non si è capito cosa intendesse... Apolitico? Apartitico? Anarchico? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
near97 Posted April 14, 2013 Share Posted April 14, 2013 pensa alla politica in cui chiedono sempre (giustamente) di aumentare il numero di donne, esse si offendono perché pensano di potercela fare da sole? No Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted April 15, 2013 Author Share Posted April 15, 2013 @prefy Mai detto che le ass. gay debbano lottare contro lo stato. Ma a me il dubbio che le ass. gay facciano più i loro interessi che i mie quando ottengono privilegi dallo stato che mi discrimina il dubbio viene. E cosa succede quando ci si trova in un conflitto di interessi? Può l'associazione seriamente scontrasi con il Comune che gli paga l'affitto e può toglierlo in ogni momento? @Almadel Ci sono certamente tanti casi diversi. Complimenti a voi che vi siete resi indipendenti. Intendevo un movimento di rottura e senza compromessi. @Aizen Peggiorare? E come? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted April 15, 2013 Share Posted April 15, 2013 Non sempre le Associazioni GLBT si scontrano contro i Comuni: motli Comuni anzi sostengono la causa glbt. A Verona ad esempio c'è un Sindaco di Destra piuttosto ostile agli omosessuali e una delle due associazioni GLBT (il PINK, che non è affiliata ArciGay) è in affitto da una signora... Le attività di un'associazione gay hanno tre fronti istituzionali principali: il Comune (case popolari alle coppie gay, registro delle coppie di fatto, spazi per l'associazionismo) la Regione (formazione nelle scuole, progetti sanitari sull'HIV) e lo Stato (legge anti-omofobia e matrimonio paritario). Si va contro una istituzione nel caso non ci ascolti. Se ci ascolta e ci ha come interlocutori, non ha molto senso andarci contro... A meno che non si voglia fare un "collettivo antagonista" e in quel caso però non ci si configura come "associazione" e le modalità di intervento nel territorio sono diverse (ma lo scontro istituzionale è quasi solo col Comune e riguarda occupazioni e manifestazioni non autorizzate). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted April 15, 2013 Share Posted April 15, 2013 Detto sinceramente in poche parole. Se con "grillino" si intende un movimento buono a incazzarsi su tutto, che dice no a prescindere ed è totalmente inconcludente, tanto vale lasciar perdere. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted April 15, 2013 Author Share Posted April 15, 2013 @Almadel Mai parlato di scontro istituzionale. Le amministrazioni poi cambiano, e quindi hanno idee poi differenti. Non credo sia nemmeno tanto giusto distinguere fra governo e enti locali. Lo stato è sempre quello. Detto sinceramente in poche parole.Se con "grillino" si intende un movimento buono a incazzarsi su tutto, che dice no a prescindere ed è totalmente inconcludente, tanto vale lasciar perdere. E a cosa dovremmo dire si? Ai dico? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted April 15, 2013 Share Posted April 15, 2013 @NewMarc, posso solo supporre che tu non abbia esperienza politica o che tu stia immaginando qualcosa che non coincide propriamente con una "associazione". L'idea che tu non voglia un affitto agevolato - a Parma - dal Sindaco del M5S per l'unico motivo che Monti - a Roma - non vuole darti i matrimoni civili dicendo "lo Stato è sempre quello" non è una affermazione che ha senso. O l'idea che tu rifiuti i finanziamento da una regione del PD - finanziamenti che ti serviranno per dei volantini sull'AIDS - perché ce l'hai contro i DICO di Rosy Bindi, è assurdo. Avrebbe senso e non sarebbe assurdo se la tua associazione rinunciasse a chiedere le cose. Zero legami con le istituzioni e totale conflittualità. E quando la Polizia di Stato vi coinvolge in un progetto contro l'omofobia violenta, invece di collaborare rispondiate "Sbirro maiale, il tuo posto è all'ospedale". Conosco molte realtà simili, ma esse non chiedono i matrimoni. Non chiedono nulla "a questo Stato borghese e patriarcale" Né sedi, né fondi, né leggi speciali. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted April 15, 2013 Author Share Posted April 15, 2013 @@Almadel I volantini e l'affitto agevolato sono briciole. Ho l'impressione che queste che in Italia molti iscritti dell ass. gay "giochino" a fare gli attivisti. E se gli togli la sede dove vanno a giocare? I risultati sono sotto gli occhi di tutti. negli ultimo 15 anni in Italia non si è fatto alcun passo in avanti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted April 15, 2013 Share Posted April 15, 2013 Credo proprio di non essere riuscito a spiegare come sia organizzato il Movimento GLBT in Italia. Ci sono due associazioni-ombrello: ArciGay e ArciLesbica che riuniscono molte associazioni che operano sul territorio. I circoli territoriali associati vanno a Congresso ed eleggono un/a Presidente che fa da portavoce nazionale. Poi ci sono circoli territoriali che non hanno affiliazione nazionale e che lavorano solo con i Comuni e con le Regioni. Un livello che pare non interessarti, ma amen. A volte questi circoli non allineati si federano regionalmente, a volte no. Come fa ArciGay e ArciLesbica Nazionale a trattare con lo Stato? Presentando ai partiti la loro piattaforma rivendicativa e promettendo il voto dei loro iscritti a chi l'accoglie. O organizzando manifestazioni (di norma il Gay Pride) per mostrare quanti "voti potenziali" avrebbero se fanno una certa cosa. Volendo si possono esaminare i motivi per i quali in Italia non sono riusciti a far mettere i matrimoni gay nell'agenda del PD. Riguardano i rapporti tra ArciGay e i partiti (ma non i rapporti tra ArciGay e il Comune di Bologna, non direttamente almeno). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted April 16, 2013 Author Share Posted April 16, 2013 Non credo proprio che i compiti un'associazione nazionale siano solo quelli di trattare con i governi e con i partiti. Il compito principale dovrebbe essere quello di cambiare la società, di promuovere il rispetto e la dignità dei LGBT. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted April 16, 2013 Share Posted April 16, 2013 @NewMarc, ti disturba farmi un esempio concreto? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted April 16, 2013 Author Share Posted April 16, 2013 (edited) @Almadel Le ass. americane hanno decine di iniziative... Mi rendo conto ovviamente che essendo il movimento gay italiano assai più ridotto (anche in termini economici) e senza offesa "dilettantesco" il paragone è difficile. E' ovvio che cose come il "Day Of Silence" o spot televisivi non sono pensabili, ma credo comunque che limitarsi a lobbizzare i partiti sia una strategia votata all'insuccesso. Tutto questo però è off topic, io non penso certo di conoscere la strategia migliore per il movimento in Italia. Quello che vorrei è un movimento più incazzato, ecco. PS E' una provocazione ma forse non sarebbe male se l'Arcigay chiedesse una consulenza a Casaleggio. PPS L'Arcigay dovrebbe essere solo -gay e non Arci- Edited April 16, 2013 by NewMarc Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted April 17, 2013 Share Posted April 17, 2013 Guarda che il Movimento GLBT ha già avuto la fase del "vaffanculo" quando Imma Battaglia dal palco del Pride del 2000 chiamava Prodi "Ciccione di merda" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted April 17, 2013 Share Posted April 17, 2013 Eh già, la Battaglia era davvero incazzata al world pride del 2000, ne ebbe anche per altri politici (ora non ricordo chi di preciso) ma in seguito è divenuta così morigerata... , comunque di risultati nisba in entrambi i casi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dream_River Posted April 17, 2013 Share Posted April 17, 2013 Esistono associazioni LGBT di ispirazione anarchica su vuoi al tempo stesso rivendicare i diritti LGBT e dichiarare guerra allo stato. Per fortuna la realtà del movimento LGBT è molto variegata su posizioni politiche e strategie di azione. L'importante e rimanere concentrati sulla strategia più efficace, e non scadere nell'idealismo da "duri e puri" che non porta mai a niente. Per dirla con una metafora: la rivoluzione francese non è stata fatta con fucili repubblicani. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted April 17, 2013 Share Posted April 17, 2013 @Dream_River, non vorrei offenderlo, ma non credo che NewMarc l'abbia capita... :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted April 18, 2013 Share Posted April 18, 2013 Secondo me bisognerebbe rinnovare il rinnovabile, ovvero Arcigay: c'è bisogno di gente pià matura che la guidi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Marcozzz Posted April 21, 2013 Share Posted April 21, 2013 Io invece la penso diversamente... l'integrazione non la si ottiene facendo quelli "tutti contro tutti", facendo i "ribelli perché si è ribelli"... L'unico modo per ottenere dei diritti, non solo ufficialmente ma anche di fatto (cioè, per avere una società in cui non solo due gay possono sposarci ma in cui il loro "stare insieme" viene visto come qualcosa di normale) è con pacifiche riforme. Bisogna "far capire" all'altro che si chiede il diritto perché è giusto, non ottenerlo con la forza imponendosi. Niente è più forte del giusto e del vero. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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