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Asessualità


cambiapelle

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Salve a tutti :)

So che, dal momento in cui mi sono iscritto fino ad ora, sono stato praticamente assente, ma se state parlando di asessualità sarebbe meglio parlarne con una persona che vive in prima persona tale orientamento, no? E' come se un gruppo di etero iniziasse a parlare di omosessualità :)

Ho letto il topic ma, ovviamente, non posso stare a quotare tutti i singoli post, altrimenti verrebbe fuori una cosa kilometrica.

Parlerò quindi semplicemente dell'asessualità e di come la si vive.

 

Premessa: l'asessualità E' un orientamento sessuale, perché indica il comportamento in ambito relazionale (sessuale nel caso specifico dell'asessualità. poiché non c'è nessun riferimento all'orientamento romantico) di una persona, proprio come l'eterosessualità, l'omosessualità etc. Se proprio non vi va di chiamarlo orientamento, potete anche chiamarlo preferenza, ma sta di fatto che l'asessualità riassume un tipo di comportamento di una persona in ambito relazionale, quindi non può essere proprio paragonato all'associazione degli Alcolisti Anonimi, mi dispiace. Oltremodo, l'alcolismo è una dipendenza grave, l'asessualità no, anche volendo ammettere una sorta di "legame spirituale" tra le due... no, son cose totalmente diverse, il paragone non lo vedo. In ogni caso:

http://it.wikipedia.org/wiki/Orientamento_sessuale

 

L'asessuale, per come viene definito da AVEN (visto che avete citato la comunità), è quella persona che non prova attrazione sessuale, ossia non ha interesse nel condividere la propria sessualità con un partner, nonostante sia effettivamente in grado di provare piacere e di compiere atti sessuali con lui/lei (o loro).

Semplicemente non provano questo bisogno. Non è astinenza perché non lo scegliamo, proprio come un gay non sceglie di voler fare sesso solo con persone dello stesso sesso, proprio come un etero non sceglie di voler fare persone con persone del sesso opposto.

 

E sfatiamo altri miti, l'asessualità NON è causata da: traumi nell'infanzia/vita adulta, religione, ormoni, malattia. Niente di tutto questo. O meglio, potrebbero essercene, ma non più di quanti ce ne siano in ogni orientamento sessuale. E, in ogni caso, non vi sono studi effettuati su tale argomento per poter definire con chiarezza tale cosa. Quindi, prima di dire "l'asessualità è una malattia", informatevi e, se potete, parlate con studi e risultati alla mano, perché la disinformazione è la peggiore bestia in questi casi.

 

Gli asessuali, come già detto, POSSONO fare sesso, ma non ne hanno interesse. Ciò non toglie che possono/vogliono una relazione romantica (o affettiva, come la definite voi, ma tanto è lo stesso). Perché? Perché anche noi siamo persone, e come tutti gli altri possiamo amare e desiderare una relazione, proprio come tutti gli altri, voi compresi. Quello che ci differenzia è questo nostro disinteresse nei confronti del sesso.

Ovviamente, per poter definire la natura di tale desiderio, non possiamo non fare affidamento all'orientamento romantico della persona, che è simile a quello sessuale. Vi sono asessuali omo-romantici, come etero-romantici, pan-romantici ed anche a-romantici. Ma queste sono cose che esistono in tutto il resto del mondo queer (gli etero sono etero-romantici, i gay sono omo-romantici e così via).

 

Dal momento che hai citato quel sondaggio, @@Hinzelmann (link?), lasciami chiarire un'altra cosa: gli asessuali non hanno interesse nei confronti del sesso ma ciò non impedisce loro di farne. Che sia autoerotismo o sesso vero e proprio, ciò che intendo è che gli asessuali POSSONO avere una vita sessuale, nonostante siano asessuali. Ed avere una vita sessuale non fa di me un non-asessuale. C'è chi fa sesso per esigenze fisiche, chi lo fa per venire (scusate il gioco di parole) incontro al proprio partner che, precisiamo, non è necessariamente asessuale, chi per tanti altri motivi. Ma il fatto che facciano sesso non vuol dire che non siano asessuali! E, parallelamente, essere asessuali non vuol dire non fare sesso!

 

Estendiamo il discorso, ora: esistono anche asessuali CHE PROVANO attrazione sessuale. E no, non è un controsenso.

Semplicemente tali persone provano attrazione sessuale soltanto in talune occasioni. Questo è il caso dei Gray-asexual.

Ve ne sono di diversi tipi, ma il più "comune" è la demisessualità. Ossia una persona che si considera asessuale, ma prova attrazione sessuale solo verso persone con cui hanno un forte legame emotivo (normalmente romantico).

 

Teniamo bene a mente che nel contesto umano non esiste il bianco e il nero, ma esiste una intera gamma di sfumature. Ecco perché il simbolo di AVEN è un triangolo che va dal bianco (sessualità) al nero (asessualità), proprio per poter includere tutte le persone il cui orientamento sessuale non è così definito come per gli asessuali e per i "sessuali".

 

Ho letto, che qualcuno diceva che avere una comunità può essere controproducente perché se una persona che non ha una sessualità ben definita può "essere tratto in inganno e considerarsi asessuale quando in realtà magari è solo un sessuale con bassa libido" (correggetemi se sbaglio).

Come per tutte le etichette, non c'è nessun problema nel volersi considerare asessuale o meno: questa è una cosa che spetta soltanto alla persona stessa. Noi non ci definiamo asessuali perché così è stato scritto, ci definiamo asessuali perché troviamo che tale termine identifichi in modo più o meno corretto il nostro orientamento sessuale, proprio per chi si definisce gay, etero, etc. 

La comunità è nata perché ci sono tantissime persone che non sanno di essere asessuali, e quindi il motivo dell'esistenza di AVEN (Asexual Visibility and Education Network) è guadagnare visibilità e far sapere a tali persone che non sono le sole. Perché quando si è asessuali in mezzo a tutti sessuali, il primo pensiero è "Cosa c'è di sbagliato in me? Perché non riesco a provare le stesse cose che provano tutti quanti?", e l'obiettivo di AVEN è arrivare a queste persone e dire loro "Non c'è nulla di sbagliato in te. Vedi? Non sei solo, ci sono tante altre persone che provano le tue stesse sensazioni". E, sinceramente, non vedo cosa ci sia di sbagliato in questo, anzi.

 

L'ora è tarda e non mi vengono in mente altri argomenti sull'asessualità da proporre, se voi ne avete ben venga :)

Sarò felice di rispondere a tutte le vostre domande, sia qui in topic che tramite messaggi privati, qualora lo desideriate.

Per il resto, vi invito a visionare AVENit (posso postare il link o è considerato spam?), in modo da avere una visione più chiara sull'argomento.

 

PS: Per quanto io ami Big Bang Theory, non prenderei MAI Sheldon come esempio xD è sì un asessuale, ma è un personaggio il cui lato asessuale è stato portato all'esasperazione perché in questo modo fa maggiormente ridere. Ma non tutti gli asessuali sono come lui, la maggior parte è gente comune XD

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Mirrimaazduur

Come fai a dire che gli ormoni non c'entrano nulla. C'entrano eccome! Molti casi di anorgasmia o non desiderio sessuale dipendono proprio  da problematiche legate agli ormoni. Quante donne per decenni non hanno mai conosciuto l'orgasmo, poi per magia dopo aver trovato la cura giusta hanno cominciato a godere. Di veri asessuali ne esistono pochi, altro che comunità...

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cambiapelle

Sono iscritto ad aven pur essendo sessuale e sono d'accordo un po' su tutto quello che dici . Tuttavia io credo che la possibilità di fare sesso per un asessuale che vive in coppia con un sessuale sia molto remota soprattutto se é maschio . Noi maschietti non abbiamo un bottone li che ci fa alzare il dondolino ( magari ce l avessimo !) quindi non é vero che gli asessuali possono fare sesso per venire in contro al partner perché non é così semplice ! Neppure il viagra serve se non c e eccitazione .

Visto Che gli asessualita hanno Una libido nulla non vedo Côme potrebbero fare una cosa contro la loro natura.

Per questo la vedo molto dura una relazione discordante ! Il sessuale ovviamente sarebbe portato al tradimento

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Credo che il paragone con gli alcolisti anonimi non sia stato

fatto che per dire che gli asessuali hanno una dipendenza, ma per

dire che ci si può riunire per i motivi più svariati, fra cui condividere

una esperienza - l'asessualità come la condizione di padri separati con figli

l'omogenitorialità etc. ( escludiamo pure l'alcolismo se pare svalutativo )

 

Nessuno ha detto che gli asessuali abbiano subito dei traumi, semmai

alcuni di noi hanno detto che l'asessualità è una scelta : la differenza

fra orientamento sessuale e preferenza sessuale può stare nel fatto che

l'orientamento si scopre ( omosessualità ) e -dopo- alcuni omosessuali

preferiscono alcune pratiche sessuali rispetto ad altre ( nel caso degli

asessuali sembrerebbe la masturbazione da ciò l'omoromaticismo )

 

Un gay omo romantico sarebbe una persona che è di orientamento

omosessuale, ma sceglie-preferisce un certo tipo di comportamento

sessuale, che esclude la possibilità del sesso relazionale, o lo limita

a casi eccezionali.

 

Se questa ipotetica persona sceglie di non autoidentificarsi come

omosessuale, sulla base di questo comportamento lo fa perchè

evidentemente ritiene di essere inadeguato rispetto ad un modello

di sessualità che implica: una certa frequenza di rapporti sessuali

ed una certa qualità di rapporti sessuali ( il cd. "sesso completo" )

 

E' un disagio rispetto ad un modello che ci vuole tutti ( etero gay bisex )

molto attivi sessualmente, molto capaci di godere e far godere sessualmente

La rivoluzione sessuale apre il discorso pubblico alla libertà sessuale, al valore

del desiderio sessuale e del godimento. Ma nel momento in cui questo 

discorso si apre, tutto si permea di messaggi sessuali ( film, pubblicità tutto trasuda

messaggi sul desiderio e sul godimento )

 

Da una situazione in cui ci si doveva sentire in colpa per i propri desideri sessuali

e per il fatto di godere, si potrebbe essere passati ad una situazione in cui alcuni

si sentono fuori posto per il fatto di non desiderare abbastanza e non godere come

gli altri

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Come fai a dire che gli ormoni non c'entrano nulla. C'entrano eccome! Molti casi di anorgasmia o non desiderio sessuale dipendono proprio  da problematiche legate agli ormoni. Quante donne per decenni non hanno mai conosciuto l'orgasmo, poi per magia dopo aver trovato la cura giusta hanno cominciato a godere. Di veri asessuali ne esistono pochi, altro che comunità...

 

Te lo posso assicurare, gli ormoni non c'entrano nulla. Io sono maschio E sono asessuale. Mi funziona tutto l'impianto, non ho problemi di anorgasmia né di disfunzione erettile, e di sicuro se fossero questi i problemi non userei il termine "asessuale" per definirmi, perché indica cose diverse. E di sicuro se fossero stati ormoni me ne sarei accorto dalle analisi che faccio.

Ripeto, ti invito su AVENit e lasciar che essa stessa parli per noi: più di dirti che si è asessuali proprio come si può essere gay o etero non posso fare.

E, in ogni caso, l'asessualità non è il non poter provare orgasmo, ma la mancanza di attrazione sessuale. E' una cosa diversa.

 

Quotando Hinzelmann (mi rifarò ad ogni paragrafo senza citarlo altrimenti viene un post veramente lungo, ma il sunto è quello):

1) Beh sì quello era evidente, allora non capisco perché possa esistere una comunità per i gay e non per gli asessuali, ad esempio (non sto muovendo un attacco diretto, esprimo semplicemente il mio pensiero). Io non vedo nulla di così scandaloso nell'avere un posto in cui raccontare le proprie esperienze, proprio come ci sono per tutto il resto.

 

2) Quando uno parte con l'idea "l'asessualità è un problema", "l'asessualità non è naturale" e cose simili, non credo che lo dicano senza aver fornito un aspetto eziologico della questione, da qui i traumi, gli ormoni, e via discorrendo. Mi è premuto dirlo perché di norma sono queste le cose che tutti dicono quando sentono parlare dell'asessualità.

Ho detto "se non volete considerarlo orientamento (che è una cosa abbastanza restrittiva) chiamatelo pure preferenza (che lascia un maggiore grado di libertà alla persona in ambito comportamentale)", ma il discorso non cambia. L'asessualità descrive comunque il tipo di approccio che una persona ha in ambito sessuale (e tutto ciò correlato ad esso), proprio come l'omosessualità, l'eterosessualità etc. Quindi, a livello di definizione, l'asessualità (sempre per come viene descritta da AVEN) è a tutti gli effetti un orientamento sessuale. Ci possono essere casi in cui questa mancanza di attrazione sessuale è dovuta a cause esterne (e qui possiamo parlare di ormoni, traumi, etc.), ma tali casi non intaccano l'asessualità in sé, proprio come una persona che si definisce gay per cause esterne non intacca l'omosessualità in sé.

 

3) Se dici "gay omoromantico" è come se stessi dicendo "omo-sessuale omo-romantico", il che rientra nel caso dell'omosessualità come tutti la conoscono. Il suo comportamento sessuale può essere uno qualsiasi, perché non stiamo parlando di desiderio sessuale (ossia volere fare sesso a livello conscio, razionale), ma di attrazione sessuale (ossia volere fare sesso a livello inconscio, istintuale).

Poi non ho capito quando parli del fatto che essere gay implichi una certa frequenza di rapporti sessuali. Seguendo il tuo discorso, chi rimane single per troppo tempo perde il diritto di definirsi gay?

Essere gay vuol dire provare attrazione sessuale verso persone dello stesso sesso. Se poi, effettivamente si fa o meno sesso, questo non è un "problema" dell'omosessualità ma solo della persona che si definisce tale. Ci possono essere gay che fanno sesso ogni giorno e gay che fanno sesso ogni settimana, o gay che fanno sesso solo quando sono fidanzati, o gay che fanno sesso solo ogni tanto. Ma, in ogni caso, essi sentono il bisogno istintuale di fare sesso, anche se dagli esempi che ho proposto tale attrazione + desiderio scema sempre di più.

 

 

 

Sono iscritto ad aven pur essendo sessuale e sono d'accordo un po' su tutto quello che dici . Tuttavia io credo che la possibilità di fare sesso per un asessuale che vive in coppia con un sessuale sia molto remota soprattutto se é maschio . Noi maschietti non abbiamo un bottone li che ci fa alzare il dondolino ( magari ce l avessimo !) quindi non é vero che gli asessuali possono fare sesso per venire in contro al partner perché non é così semplice ! Neppure il viagra serve se non c e eccitazione .

Visto Che gli asessualita hanno Una libido nulla non vedo Côme potrebbero fare una cosa contro la loro natura. 

Per questo la vedo molto dura una relazione discordante ! Il sessuale ovviamente sarebbe portato al tradimento

 

Beh sì la questione lì è più complessa, perché il partner si aspetta un determinato tipo di comportamento che ovviamente l'asessuale non può soddisfare completamente. Ma non si può fare di tutta l'erba un fascio, ci sono anche asessuali maschi che possono avere rapporti sessuali, perché il non avere attrazione sessuale non implica che non vi sia erezione e quindi un rapporto sessuale. Come già detto, l'essere asessuale non preclude di norma la possibilità di avere dei rapporti sessuali (dipende comunque da caso a caso).

 

Vi sono comunque varie "linee di pensiero" tra gli asessuali nei confronti del sesso, non cito tutto perché è abbastanza lunghetta come cosa, se me lo permettete ecco il link (nel caso in cui non sia permesso siate liberi di rimuoverlo):

http://asexuality.org/it/viewtopic.php?f=65&t=7130

 

Comunque hai ragione, per una relazione sessuale-asessuale la situazione è più problematica rispetto alle altre, in quel caso l'unico collante che li terrà o meno uniti è l'amore che provano l'uno per l'altra.

Edited by Kevin
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cambiapelle

L'amore conta, eccome se conta! Come ho già detto stavo con un semi asessuale ma la storia é durata pochi mesi ( per la cronaca mi ha lasciato lui) ma sarei stato all'altezza della situazione ? Veramente sarei riuscito a non fare sesso ( o farlo molto raramente ) senza tradirlo? Sarai curioso di sapere in percentuale gli asessuali quanti sono gli discordanti e come riesce uno o l altro a tradire la sua natura

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privateuniverse
Premessa: l'asessualità E' un orientamento sessuale, perché indica il comportamento in ambito relazionale (sessuale nel caso specifico dell'asessualità. poiché non c'è nessun riferimento all'orientamento romantico) di una persona, proprio come l'eterosessualità, l'omosessualità etc. Se proprio non vi va di chiamarlo orientamento, potete anche chiamarlo preferenza, ma sta di fatto che l'asessualità riassume un tipo di comportamento di una persona in ambito relazionale, quindi non può essere proprio paragonato all'associazione degli Alcolisti Anonimi, mi dispiace. Oltremodo, l'alcolismo è una dipendenza grave, l'asessualità no, anche volendo ammettere una sorta di "legame spirituale" tra le due... no, son cose totalmente diverse, il paragone non lo vedo. In ogni caso:

http://it.wikipedia.org/wiki/Orientamento_sessuale

 

Lo sai che su questo punto non c'è accordo, vero?

 

L'asessuale, per come viene definito da AVEN (visto che avete citato la comunità), è quella persona che non prova attrazione sessuale, ossia non ha interesse nel condividere la propria sessualità con un partner, nonostante sia effettivamente in grado di provare piacere e di compiere atti sessuali con lui/lei (o loro). Semplicemente non provano questo bisogno.

 

Estendiamo il discorso, ora: esistono anche asessuali CHE PROVANO attrazione sessuale. E no, non è un controsenso.

 

Secondo me sì.

 

Quanto alle osservazioni successive, a proposito di coloro che sono attratti sessualmente solo da coloro per cui provano un'intensa attrazione emotiva, non vedo cosa c'entri questo con il non provare attrazione sessuale o con il non essere interessati al sesso.

 

Dove sta scritto che una persona capace di provare attrazione sessuale debba avvertirla nei confronti di chiunque, o a prescindere da qualunque altro aspetto?

 

Poi, ovviamente, ognuno si definisce come vuole, ma il sospetto che una definizione del genere sia la semplice manifestazione di un disagio nei confronti di come la sessualità è impostata socialmente, più che la manifestazione di un vero e proprio orientamento individuale, per me è molto forte.

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Se uno prova attrazione sessuale non è asessuale per definizione.

Mi state convincendo che alla base di questa rivendicazione ci sia un atteggiamento moralistico nei confronti del sesso, come mostrano in modo palese quei dati forniti da Hinzelmann (cioè dài, una percentuale se ha la libido aspetta che passi, neanche fossero la Binetti) e come fanno capire tutti quelli che dicono che provano attrazione solo per chi sono innamorati.

Per il resto se c'è qualcuno che non prova attrazione sessuale lo vedrei come un fatto puramente biologico, merita ovviamente tutto il nostro rispetto e comprensione, ma in base a tutti questi discorsi non sono in grado di dire se queste persone esistono davvero e, sinceramente, neppure voi.

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@coeranos, se la causa è il moralismo meglio.

Sarebbe fantastico se certe persone si incontrassero solo tra loro:

fantastico per loro e fantastico per tutti gli altri.

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SilverKitsune

Permettetemi di fare alcune considerazioni e aggiunte, in quanto admin di AVEN Italia, a quanto detto già da Kevin. Siccome ha già risposto a più o meno tutti i post precedenti, mi concentro sui più recenti:

 

 

 

@cambiapelle: Penso proprio di sapere chi tu sia su AVEN. Non ho capito bene dove vuoi arrivare con questo topic, considerato che hai anche passato del tempo con noi, comunque per il momento tralascerò questo aspetto - lasciati dire che non tutti gli asessuali si astengono completamente dal sesso (come dovresti sapere, in realtà). Ad alcuni non piace neanche l'idea di farlo, e decidono di non farlo; altri, pur non provando attrazione sessuale, sono indifferenti all'atto sessuale in sé e possono anche concedersi al partner con una certa frequenza, che varia da individuo a individuo. Per alcune persone le coppie miste asessuale/sessuale sono impossibili a causa del divario di desiderio, ma se l'asessuale è tollerante e si concede e il partner sessuale non sente un bisogno eccessivo di fare sesso tanto spesso, possono funzionare. Il NON funzionamento di una tale coppia dipende dagli individui e da come vivono la loro (a)sessualità, più che dal loro orientamento.

 

@privateuniverse: Stiamo lavorando proprio perché SAPPIAMO che tantissime persone rifiutano di riconoscere l'asessualità come un orientamento, e credimi, per noi asessuali non è per niente una cosa piacevole. Riguardo invece a quel che ha detto Kevin sul fatto che "alcuni asessuali possono provare attrazione sessuale": non si tratta di asessuali-asessuali, ma di persone appartenenti al cosiddetto asexual spectrum, l'area del triangolo che usiamo come stemma, che va dal nero al bianco. Gli asessuali sono simbolizzati dal nero e non provano MAI attrazione sessuale. Nella zona di transizione, che va da nero a bianco, ci sono i grey-A e i demisessuali, che in alcune situazioni possono provare attrazione sessuale, ma solo con particolari condizioni, oppure gli succede molto raramente. (Leggi qui se ti interessa saperne di più.) Tali individui vengono comunque considerati parte della comunità asessuale - se vogliono, ovviamente.

 

@coeranos: Se non esistessimo non saremmo qui a rispondere ai vostri topic ;) Tu puoi provare che esisti? Nessuno può, neanche il più eteronormativo degli eterosessuali. Ma qui scadiamo nel filosofico.

 

@dreamer_: Non c'è niente di strano nell'aspettare che la libido passi. Alcuni asessuali ne hanno talmente poca che non sentono nemmeno il bisogno di masturbarsi. E' come quando inizi ad avere fame, ma non hai così tanta fame da voler fare un pasto intero, allora puoi scegliere di attendere quando avrai più fame oppure fare uno snack.

 

 

 

Altre due parole a livello generico:

 

1) Vi consiglio di non giudicare ciò che ancora non conoscete, o non conoscete bene. Se volete farvi un'opinione sull'asessualità prima informatevi presso AVEN o presso una persona asessuale, come giustamente dice Kevin.

 

2) Ricordatevi che voialtri omosessuali del ventunesimo secolo avete la strada parzialmente spianata da tutti gli omosessuali che, prima di voi, hanno combattuto per i vostri diritti (e ancora non li avete ovunque, pure dopo qualcosa come due secoli che si sa dell'esistenza degli omosessuali) e hanno fatto sì tramite i loro sforzi collettivi che l'omosessualità fosse accettata in quanto orientamento sessuale, anziché essere vista come una malattia. Notate che è la stessa cosa che gli asessuali cercano di fare dal 2001 a questa parte. La nostra sfortuna è che abbiamo cominciato dopo di voi e continuiamo a incontrare incomprensione e, molto spesso, anche bigottismo (non sto parlando di questo forum, parlo di asessuali che nella vita reale hanno subito bullismo e altri trattamenti simili a causa del loro orientamento, perché SI', queste cose possono succedere anche a noi, non solo a voi). Mettetevi nei nostri panni e ricordate cosa hanno passato i gay di allora, per capire cosa stiamo passando adesso noi.

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privateuniverse

Scusa, che significa essere accettato come orientamento sessuale?

Qualcuno costringe un asessuale a provare desiderio sessuale, o ad avere rapporti sessuali?

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Costringere, nel senso di stuprare? Non necessariamente.

Ma stai sul serio chiedendo, cosciente di aver vissuto una vita da omosessuale in una società eteronormativa, se un asessuale non possa soffrire delle pressioni della società riguardo all'avere, fin da giovani, una vita sessuale, un grande interesse nel sesso, e poi in una vita di coppia, nel far figli, etc. etc.?

 

Io non mi preoccupo molto se sia un orientamento sessuale o meno, sinceramente, né da cosa derivi l'asessualità - se non è un problema per l'individuo che s'identifica come asessuale - però sono perplessa dalla reazione insolitamente 'violenta' a livello mentale e verbale che tanti sembrano manifestare davanti a questo fenomeno.

Non si è mai contenti se non si può dire agli altri che si sa meglio di loro cosa veramente siano o meno, no?

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Ciò che non si conosce fa paura e porta spesso a reazioni di rifiuto e chiusura, è purtoppo parte della natura umana. Per questo certi commenti non mi sorprendono.

 

Mi presento :) Mi chiamo Lea, ho 26 anni e vivo a Roma. La mia storia può essere simile a quella di tante ragazze lesbiche che hanno provato per tanti anni a uscire coi ragazzi e non provavano mai nulla nei loro confronti. Se giriamo le lancette del tempo indietro di qualche decina d'anni, quando di lesbiche non si parlava, immagino che tante ragazze si siano sentite confuse, sole, strane, malate, e non avessero un riferimento culturale e sociale per capire il loro orientamento. La differenza è che molte ragazze poi capiscono (e/o accettano) di essere attratte da altre ragazze. Come asessuale, ho provato a capire se quello fosse anche il mio caso. Ma no, non ho mai provato attrazione sessuale né per uomini né per donne. Quando ho trovato AVEN, un anno e mezzo fa, ho capito finalmente che non avevo nulla che non andava, considerando che i miei ormoni sono a posto e non ho malattie fisiche né mentali (non che queste debbano escludere nessuno da un particolare orientamento sessuale).

 

C'è un grande dibattito su diversi punti che Kevin e SilverKitsune presentano. L'asessualità non è, ancora, riconosciuta come orientamento sessuale in gran parte del mondo, ma ciò non vuol dire che non lo sia. Alla fine, tutti gli orientamenti sessuali sono basati sul genere da cui una persona è attratta (quindi non sono d'accordo con Kevin sul fatto che il comportamento o la preferenza centri nulla):

1- Gli eterosessuali sono attratti dal genere opposto

2- Gli omosessuali dallo stesso genere

3- I bisessuali da entrambi

 

Questa è una semplificazione però, perché in realtà gli orientamenti 1 e 2 sono anche definiti dal loro lato negativo:

1- Gli etero sono attratti dal genere opposto e NON attratti dallo stesso genere

2- Gli omosessuali sono attratti dallo stesso genere e NON attratti dal genere opposto

 

Altrimenti sarebbero tutti bisessuali, no? Allo stesso modo, su un grafico che indica direzioni positive e negative, gli asessuali NON sono attratti da alcun genere, praticamente il contrario della bisessualità. Neanche tutti gli asessuali ci tengono che l'asessualità sia riconosciuta come orientamento, alla fine è una questione di politica sociale e di definizioni: per molti è sufficiente sapere che esiste, per altri è importante che venga riconosciuta.

 

Riguardo al fatto che ci sono asessuali che provano attrazione sessuale, credo che Kevin possa aver fatto un po' di confusione magari. Ci sono coloro che si identificano come gray-sessuali o gray-asessuali: sono persone che provano attrazione sessuale molto raramente e perciò capiscono e condividono l'esperienza degli asessuali per la maggior parte della loro vita. Loro possono decidere di spiegare il loro orientamento con la parola "asessuale" se preferiscono, proprio come un bisex che provi raramente attrazione per le ragazze potrebbe preferire identificarsi con il termine "gay". Ma se poi quel bisex e quel gray-a siano un "vero gay" o un "vero asessuale" non è importante, riguarda solo la loro vita e come vogliono esprimersi, anche se ci saranno sempre persone che saranno pronti a muover loro guerra e contestare le definizioni e quant'altro.

 

 

In ogni caso, per sintetizzare e rispondere ad alcuni piccoli errori che ho visto in questo topic:

1- L'asessualità non è la stessa cosa della castità: uno non deve essere asessuale per essere casto, e non deve essere casto per essere asessuale. CI sono persone gay che hanno relazioni etero (pensate per esempio a quanti si sono sposati per "copertura" nel corso della storia), ci sono gay, etero e bisex che sono casti e ci sono asessuali che sono sessualmente attivi. Si può fare sesso anche con qualcuno per cui non si prova attrazione, per molti motivi.

2- Gli asessuali (come gruppo, generalmente parlando) non hanno pregiudizi sul sesso: il link che Kevin ha fornito potrebbe spiegare quanto la situazione sia complicata e eterogenea (  http://asexuality.org/it/viewtopic.php?f=65&t=7130 )

3- L'aspetto della comunità è, per la maggior parte degli asex, la cosa più importante riguardo alla presenza di AVEN, più importante, per quasi tutti, dell'avere alcun riconoscimento.

4- Ci sono asessuali che sono stati mandati in terapia dopo aver spiegato ai genitori cosa sia l'asessualità, ci sono asessuali che sono stati rifiutati dai loro amici e parenti, ci sono asessuali che sono stati vittime di bullismo (anche bullismo omofobo perché non mostravano un comportamento etero), per cui l'educazione è importante.

5- Avere una libido non significa non essere asessuale, o essere represso. Personalmente non ho una libido, non provo alcun bisogno a livello sessuale, nonostante sia sana come un pesce, ma altri asessuali provano il bisogno di "scaricare energia sessuale" (sto cercando di descrivere qualcosa che mi è solo stato spiegato, quindi se faccio errori o son poco chiara, chiedo scusa). Proprio come se due maschi etero vivono insieme e per qualunque periodo di tempo non hanno una donna, generalmente ricorrerebbero alla masturbazione e non al sesso omosessuale perché non sono attratti l'uno dall'altro, allo stesso modo un asessuale non è predisposto a condividere la sua sessualità con nessun altro. Se coinvolto in una relazione sentimentale, può comunque decidere di avere rapporti e ciò non lo rende meno asessuale.

6- Gli asessuali possono provare piacere sessuale. Ve lo dico io che non ho manco una libido :lol2:  Ho avuto relazioni e fisicamente il mio corpo può provare piacere se stimolato. Così come una ragazza etero può avere un orgasmo anche se stimolata nel modo giusto da un'altra ragazza e non da un uomo :) Alcuni asex magari non provano alcun piacere, ma non è così per tutti.

 

Sono disponibilissima a rispondere a qualunque domanda sia nel topic che in privato :)

Edited by ithaca
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Personalmente per quello che conta, ringrazio molto gli esponenti di AVEN che sono venuti qui a portare un loro contributo.

 

Purtroppo la storia racconta come chi per primo è stato discriminato poi riverserà la sua discriminazione su altri gruppi, così potrà avere per un momento una sensazione di più "normalità".

 

Anche se purtroppo non è la prima volta, è dal mio punto di vista inconcepibile che, soprattutto in un forum gay, dove chiunque di noi, in qualche misura, ha dovuto lottare contro gli effetti della incomprensione, gentile o meno che sia, qualcuno si metta a giudicare e a sospettare e a negare un qualcosa che esiste ma che non può comprendere perchè non lo vive sulla sua pelle. E non è il tono gentile, non serve arrivare a riderci disprezzando come un paio di persone che comunque qui hanno fatto. Anche il tono gentil-inquisitorio per cui "beh, vorremmo capire anche se sospettiamo in realtà che.." è secondo me sbagliato.

 

L'ho già detto, lo ridico e lo ridico ancora. Nel mio piccolo dintorno della mia opinione, ci vuole rispetto per chi vive una realtà differente dal nostro quotidiano, ricordando che le persone non sono affatto tutte uguali.

Edited by korio
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Personalmente per quello che conta, ringrazio molto gli esponenti di AVEN che sono venuti qui a portare un loro contributo.

 

Purtroppo la storia racconta come chi per primo è stato discriminato poi riverserà la sua discriminazione su altri gruppi, così potrà avere per un momento una sensazione di più "normalità".

 

Anche se purtroppo non è la prima volta, è dal mio punto di vista inconcepibile che, soprattutto in un forum gay, dove chiunque di noi, in qualche misura, ha dovuto lottare contro gli effetti della incomprensione, gentile o meno che sia, qualcuno si metta a giudicare e a sospettare e a negare un qualcosa che esiste ma che non può comprendere perchè non lo vive sulla sua pelle. E non è il tono gentile, non serve arrivare a riderci disprezzando come un paio di persone che comunque qui hanno fatto. Anche il tono gentil-inquisitorio per cui "beh, vorremmo capire anche se sospettiamo in realtà che.." è secondo me sbagliato.

 

L'ho già detto, lo ridico e lo ridico ancora. Nel mio piccolo dintorno della mia opinione, ci vuole rispetto per chi vive una realtà differente dal nostro quotidiano, ricordando che le persone non sono affatto tutte uguali.

Grazie :nyam:

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Quindi, in pratica, noi gay dovremmo credere a tutto, con fiducia cieca, in quanto discriminati (?)

A chi si ritiene bisessuale anche se non ha mai visto una donna nella sua vita.

A chi si ritiene pansexualbigenderqueerftmtf e cambia definizione di sé ogni due settimane.

A chi si ritiene asessuale e "se ha la libido se la fa passare".

Mi spiace ma alla retorica del definire discriminante chi non la pensa allo stesso modo non ci sto.

Edited by coeranos
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Essere asessuale non significa non avere una libido. Chi è omosessuale o eterosessuale non prova libido solo quando è in una relazione o trova qualcuno attraente. La libido è una funzione fisiologica presente nella maggior parte degli essere umani (e animali). Uno può scegliere di masturbarsi o di fare sesso, oppure no. Credo che a quasi tutti i maschi del mondo sia capitato di avere un'erezione in un momento inopportuno (indica libido e/o attrazione sessuale), e non credo che si siano masturbati o abbiano avuto un rapporto ogni volta. A quanto ne so, a volte davvero aspetti che passi, pensando a qualcos'altro, no? Se uno preferisce così in una maniera più costante, di solito è perché ha una libido molto bassa e/o molto rara, e non capisco perché debbano essere indicato come "da non credere" o derisi.

 

Nel caso non fosse chiaro, con "libido" parlo di quell'energia sessuale che si accumula (e può portare a frustrazione per alcuni se non "liberata"), indipendentemente dall'attrazione e orientamento. "Attrazione sessuale" è una cosa diversa dalla libido di per sé, anche se la libido si solito è presente. Una metafora è come dire "le uova sono diverse dalla torta", anche se in quasi tutte le torte si usano le uova. Le uova sono una cosa a sé stante e si possono consumare anche senza farci una torta. La libido è un'ingrediente dell'attrazione sessuale, non l'attrazione stessa.

 

Riguardo all'esistere o non esistere, ci sono stati ancora pochi studi scientifici sull'asessualità, ma uno citato di frequente è lo studio sui montoni in cui si dimostrava che circa il 3% dei montoni non mostrava interesse ad accoppiarsi nè con esemplari femmine né con esemplari maschi, nonostante fossero in salute e avessero un normale livello di testosterone. Roselli et al, http://www.biolreprod.org/content/67/1/263.full.pdf

Edited by ithaca
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Io direi che il rispetto e la tolleranza vanno concesse

a qualunque persona, qualunque sia la scelta di vita

che compie, senza che vi sia una alternativa secca: o

l'asessualità è un orientamento sessuale, oppure gli

asessuali sono ridicoli.

 

Tuttavia il riconoscimento che possono esistere delle

pressioni sociali che creano disagio in una persona che

compie scelte controcorrente non basta a far ritenere che

esista un nuovo orientamento sessuale, che peraltro si

caratterizzerebbe per essere un non-orientamento sessuale.

( il ché è una contraddizione in termini ) 

 

Insomma è sulla seconda parte del discorso che bisogna

intervenire, sulla educazione al rispetto ed alla tolleranza

a prescindere dal fatto che una scelta ci possa apparire

strana, piuttosto che sulla pretesa di "normalizzare" un

certo numero di scelte, lasciando in piedi l'intolleranza

che ha generato il problema ( e continuerebbe a generarne

altri...)

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Non provare attrazione sessuale non è una "scelta controcorrente" perché non è una scelta proprio per niente. Non ho scelto di essere asessuale tanto quanto la maggior parte degli utenti qui non hanno scelto di essere gay o bisex. Uno può scegliere se fare sesso o no, e con chi, ma quello non indica il suo orientamento sessuale. Quella di fare sesso o no è una scelta, ma provare attrazione e per chi non è una scelta.

 

Il discorso del "non-orientamento" non ha molta logica, a meno che tu non consideri UN orientamento l'essere orientati vero UN genere: come conseguenza la bisessualità non sarebbe UN orientamento sessuale, ma due. Come dicevo prima, l'orientamento sessuale si basa su dove l'attrazione è orientata, sia positivamente che negativamente.

 

1 è un numero, e 2 è un numero, tanto quanto -1 e -2 sono numeri, anche se negativi, no?

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Quindi, in pratica, noi gay dovremmo credere a tutto, con fiducia cieca, in quanto discriminati (?)

A chi si ritiene bisessuale anche se non ha mai visto una donna nella sua vita.

A chi si ritiene pansexualbigenderqueerftmtf e cambia definizione di sé ogni due settimane.

A chi si ritiene asessuale e "se ha la libido se la fa passare".

Mi spiace ma alla retorica del definire discriminante chi non la pensa allo stesso modo non ci sto.

 

Ci sono due differenti considerazioni, e la tua intelligenza dovrebbe fartele cogliere.

 

La prima è che qui non si sta parlando di "uno che" si definisce in un modo per sue ragioni ma poi reagisce in un altro. Qui si parla di una categoria di persone, di un gruppo, che condivide una mancanza o una resistenza alla libido, caratteristica che li accumuna. Dire "voi non esistete" o "dubito di voi" mi sembra molto offensivo da parte di una persona che non vivendo questi problemi non può comprenderli ne giudicarli.

 

La seconda considerazione è che, in generale, tu non sei giudice di nessuno e non è che devi "credere" o "non credere" a qualcuno. Uno si definisce come vuole e paga con le conseguenze delle sue azioni le scelte che fa nella vita. Se un ragazzo ritiene di appartenere al gruppo di asessuati, perchè riconosce dentro di se una differenza fra una risposta biologica, che ricalca meccanismi istintivi: "mi sia arrizza se vedo una vagina/un pene" e una risposta invece di piacere psicologico: "non mi eccito, non mi piace quando mi si arrizza" che è quello che conta, mi sembra che abbia tutti i diritti di pensarla e di riconoscersi come tale.

 

Perchè è lo stesso discorso di un etero che chiede a un gay attivo "ehi, ti piace scopare con una donna?" "No" " perchè? se ce lo hai duro e lo infili nella vagina e dopo ripetuti movimenti tu vieni, o se lei ti masturba alla lunga vieni". Il gay gli dirà che meccanicamente è anche possibile che possa avvenire, ma il piacere che ne deriva e il coinvolgimento sono zero. Non per questo quel gay diventa un "etero malato".

 

Analoghe considerazioni si possono fare con le critiche a chi ha una sessualità fortemente orientata (passivo/attivo). Eppure nel topic relativo a questo, le giuste richieste anche di Hinzelmann a una più aperta e non discriminata libertà di godere e di far sesso come si vuole, cosa significano se poi per qualcuno altro non valgono?

 

Allora che state dicendo, che uno se è solo passivo (o solo attivo) è ritenuto giustamente uno che ha un orientamento sessuale specifico, nonostante la possibilità meccanica di poter svolgere le sue funzioni in altro modo, mentre uno che è asessuato parzialmente o no non lo può fare perchè esiste la possibilità meccanica di poter svolgere le sue funzioni sessuali?

Edited by korio
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E ti pareva che non dovevo modificare il messaggio per essermi espresso alla cacchio ç ç.

Quello che voglio dire è:

No,non è un orientamento sessuale vero e proprio però è sempre una preferenza,un modo di vivere che va rispettato come tale. Se uno ha mancanza di attrazione sessuale che ci può fare? Evidentemente se il sesso non gli interessa non possono farci qualcosa,è un gusto come tanti. 

A volte è vero,può essere accompagnata da patologie. Io ho un cugino che ha problemi di personalità e al solo vedere la foto di una persona nuda gli viene da vomitare ma questi sono casi a parte,gli asessuali normali non sono così,è un disinteresse. 

PS. Poi ci sono i finti asessuali come me qualche anno fa che dicevo di essere asessuale perché mi seccava farlo.

Edited by Gavroche
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Leggendo  il thread ho preso atto di una realtà che fino ad adesso conoscevo in maniera molto superficiale, ho capito che a livello sociale gli asessuali hanno delle rivendicazioni da portare avanti, volevo chiedere se anche a livello legislativo hanno delle richieste come gli omosessuali

Sul concetto  di orientamento sessuale penso che restino fondamentalmente 2, in relazione al genere verso cui si è attratti, etero ed omo, quindi la bisessualità non rappresenterebbe, di per se, uno specifico orientamento sessuale

Edited by prefy
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Essere asessuale non significa non avere una libido.

 

 

Appunto: la libido c'è sempre (a meno che vi siano problemi di salute o scompensi ormonali) ma viene repressa, un pò come fanno (o in teoria dovrebbero fare) le suore o i preti...la domanda è: perchè?

I religiosi lo fanno perchè schiavi di discutibili dogmi, ma voi?

 

 

 

 

In teoria è un orientamento sessuale perché comunque è sempre un nostro gusto,una nostra preferenza o comunque opinione in fatto di sesso.

 

 

L'esssere omo od eterosessuali non si ferma però al solo gusto, ma ci spinge, come orientamento, a vivere rapporti anche sessuali, oltre che amorosi, con il sesso di nostro gradimento. Chi non ne vive è un represso, pensiamo ad esempio a coloro che sono gay ma, per condizionamenti religiosi o di altro genere, si reprimono e cercano di non far sesso o, peggio, si nascondono dietro una relazione di copertura pseudo eterosessuale.

 

 

Per il resto quoto pienamente gli ultimi due post di @coeranos

Edited by ben81
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5- Avere una libido non significa non essere asessuale, o essere represso. Personalmente non ho una libido, non provo alcun bisogno a livello sessuale, nonostante sia sana come un pesce, ma altri asessuali provano il bisogno di "scaricare energia sessuale" (sto cercando di descrivere qualcosa che mi è solo stato spiegato, quindi se faccio errori o son poco chiara, chiedo scusa). Proprio come se due maschi etero vivono insieme e per qualunque periodo di tempo non hanno una donna, generalmente ricorrerebbero alla masturbazione e non al sesso omosessuale perché non sono attratti l'uno dall'altro, allo stesso modo un asessuale non è predisposto a condividere la sua sessualità con nessun altro. Se coinvolto in una relazione sentimentale, può comunque decidere di avere rapporti e ciò non lo rende meno asessuale.

6- Gli asessuali possono provare piacere sessuale. Ve lo dico io che non ho manco una libido :lol2:  Ho avuto relazioni e fisicamente il mio corpo può provare piacere se stimolato. Così come una ragazza etero può avere un orgasmo anche se stimolata nel modo giusto da un'altra ragazza e non da un uomo :) Alcuni asex magari non provano alcun piacere, ma non è così per tutti.

Potresti spiegarmi meglio questo passaggio?

Cioè: come fate a scaricare l'energia sessuale se non provate piacere a fare sesso?

e

se provate piacere sessuale, perché, poi, non avete voglia di rapporti ?

Edited by prefy
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Intervengo solo per ringraziare ithaca per le sue "spiegazioni" e  per averci esposto il suo punto di vista su questa tematica su cui penso molti di noi (io in primis) ne sanno ben poco. Poi non ho altro da dire perché la mia ignoranza mi vieta di esprimermi in merito, mi auguro solo che tutti coloro che si trovano in questa situazione possano ottenere i riconoscimenti che (secondo me legittimamente) richiedono. Alla fin fine la nostra è una battaglia comune, cambia la materia, ma la forma è sempre quella. In bocca al lupo ;)

 

PS: ammetto però che sono un po' curioso pure io, come prefy, di capire come si concilia l'avere piacere nei rapporti sessuali col non desiderarli... anche se, in realtà, una mezza risposta penso di essermela già data... penso che se una donna mi facesse un pompino non mi farebbe schifo, ma non per questo "sarei meno gay"... però questa è un'idea che mi sono fatto ora in 5 minuti, attendo la risposta di ithaca :)

Edited by Marcozzz
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Vediamo se ho capito:

Un asessuale non è attratto da nessuno dei due sessi, però a volte ha comunque delle erezioni causate dalla libido, perché sono fisicamente sani e gli ormoni funzionano lo stesso.

Solo che questa libido non si innesca al contatto fisico/visivo di una persona, ma scatta quando gli pare, e quando scatta se mi faccio un maschio o una femmina, o se mi sego, non fa differenza.

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Appunto: la libido c'è sempre (a meno che vi siano problemi di salute o scompensi ormonali) ma viene repressa, un pò come fanno (o in teoria dovrebbero fare) le suore o i preti...la domanda è: perchè?

I religiosi lo fanno perchè schiavi di discutibili dogmi, ma voi?

 

L'esssere omo od eterosessuali non si ferma però al solo gusto, ma ci spinge, come orientamento, a vivere rapporti anche sessuali, oltre che amorosi, con il sesso di nostro gradimento. Chi non ne vive è un represso, pensiamo ad esempio a coloro che sono gay ma, per condizionamenti religiosi o di altro genere, si reprimono e cercano di non far sesso o, peggio, si nascondono dietro una relazione di copertura pseudo eterosessuale.

 

 

Per il resto quoto pienamente gli ultimi due post di @coeranos

La libido non sempre ha una direzione. Quando un etero o omosessuale si sente "arrapato" non è sempre perché ha visto qualcuno di attraente. Può anche succedere a casa da soli mentre si legge un libro o si ascolta la musica, mi han detto, no? Se uno vivesse sempre chiuso in casa senza internet e tv, non è che la sua libido smetterebbe di esistere.

 

Non è un caso di repressione, tanto quanto l'omosessuale non reprime un istinto etero, e l'etero non reprime un istinto omosessuale. A meno che non credi che ci siano, ad esempio, montoni repressi sessualmente, anche se in salute.

 

La libido non è repressa: molti asessuali si masturbano per occuparsi della loro libido, perché non sono attratti da nessun genere a livello sessuale. Poi ci sono coloro che hanno una libido più alta, più bassa, e una minoranza che come me, anche se in salute, non prova libido e non la reprime. Ho avuto relazioni, sperimentato, ho provato a guardare video porno, ma proprio non ho un'energia sessuale che ha bisogno di sfogo.

 

 

Potresti spiegarmi meglio questo passaggio?

Cioè: come fate a scaricare l'energia sessuale se non provate piacere a fare sesso?

e

se provate piacere sessuale, perché, poi, non avete voglia di rapporti ?

La libido si può scaricare tramite masturbazione o rapporti sessuali.

 

Ad alcuni il sesso piace, ad altri no. Un ragazzo gay può avere un orgasmo anche facendo sesso con una donna, vaginale, orale, anale o tutti e 3. O essendo masturbato da una donna, perché no? Ma non per questo il suo orientamento sessuale cambia. La sua natura lo porta ad essere attratto dagli altri ragazzi e una situazione piacevole non gli farà cambiare questo.

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Quello che forse mi interessa capire è la differenza sociale

che c'è tra un qualsiasi feticista e un asessuale.

(Prendiamo ad esempio il caso di un masochista).

 

In entrambi i casi possiamo avere delle relazioni,

in entrambi i casi la sessualità con chi non condivide le nostre preferenze

rischia di essere molto frustrante, anche quando lo facciamo "normalmente"

per "compiacere" il nostro partner (anche se in realtà, ci interessa poco o nulla).

In entrambi i casi le "persone esterne" sono indotte a leggere tali preferenze

come l'indice di un qualche problema psicologico.

 

Ma i masochisti - anche quando felicemente in cintura di castità -

non ritengono di essere asessuali e neppure di essere un altro orientamento.

Il masochismo è una "modalità sessuale" e non un "orientamento sessuale".

Non che sia importante cosa sia o non sia un "orientamento", eh...

 

Già se mi venisse detto che la masturbazione è l'atto fondamentale,

potrei farmi un quadro più preciso, ma onanismo non mi sembra asessualità:

quanto piuttosto disinteresse verso il sesso a due.

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