Jump to content

Asessualità


cambiapelle

Recommended Posts

Vediamo se ho capito:

Un asessuale non è attratto da nessuno dei due sessi, però a volte ha comunque delle erezioni causate dalla libido, perché sono fisicamente sani e gli ormoni funzionano lo stesso.

Solo che questa libido non si innesca al contatto fisico/visivo di una persona, ma scatta quando gli pare, e quando scatta se mi faccio un maschio o una femmina, o se mi sego, non fa differenza.

haha più o meno XD

 

Le "tubature" funzionano tutte, tutti i marchingegni sono in ordine per gli asessuali, ma non sono attratti da nessuno. Idealmente tra avere un rapporto con un altra persona, e masturbarsi, la maggior parte degli asex preferisce masturbarsi. Ma se si ha un partner, il sesso si fa soprattutto perché è importante per il partner.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 143
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Hinzelmann

    24

  • Almadel

    19

  • privateuniverse

    19

  • ithaca

    10

Quello che forse mi interessa capire è la differenza sociale

che c'è tra un qualsiasi feticista e un asessuale.

(Prendiamo ad esempio il caso di un masochista).

 

In entrambi i casi possiamo avere delle relazioni,

in entrambi i casi la sessualità con chi non condivide le nostre preferenze

rischia di essere molto frustrante, anche quando lo facciamo "normalmente"

per "compiacere" il nostro partner (anche se in realtà, ci interessa poco o nulla).

In entrambi i casi le "persone esterne" sono indotte a leggere tali preferenze

come l'indice di un qualche problema psicologico.

 

Ma i masochisti - anche quando felicemente in cintura di castità -

non ritengono di essere asessuali e neppure di essere un altro orientamento.

Il masochismo è una "modalità sessuale" e non un "orientamento sessuale".

Non che sia importante cosa sia o non sia un "orientamento", eh...

 

Già se mi venisse detto che la masturbazione è l'atto fondamentale,

potrei farmi un quadro più preciso, ma onanismo non mi sembra asessualità:

quanto piuttosto disinteresse verso il sesso a due.

Il masochismo è una pratica sessuale: è un comportamento.

 

L'orientamento sessuale si basa sull'attrazione, il comportamento non centra nulla. Gli asessuali possono avere ogni tipo di comportamento/attività sessuale e ancora essere asessuali, se non sono attratti da nessuno.

 

Per spiegarlo nella maniera più semplice possibile: avete presente quello che i ragazzi gay provano verso gli altri ragazzi, no? Da alcuni saranno attratti sessualmente. Ma non dalle ragazze. Quello che i ragazzi gay provano verso le ragazze è quello che gli asessuali provano verso tutti, a livello sessuale.

Link to comment
Share on other sites

@ithaca, temo non funzioni bene.

Quando un gay si innamora di una ragazza

o un etero si innamora di un ragazzo

desidera stare sempre con lei o con lui

ma non ha alcuna erezione se dovessero provare a fare sesso.

 

Voi invece provate sia erezione che piacere femminile,

ma preferireste generalmente masturbarvi, perché non è il corpo dell'altr* ad attrarvi;

ma semplicemente rispondete alla vostra pulsione libidica personale.

Un gay perderebbe l'erezione anche con Lady Gaga e un etero anche con Totti

(anche se li amano più di quanto abbiano amato qualsiasi uomo o donna che vedranno mai).

 

Non voglio negare che la masturbazione possa essere un orientamento sessuale;

semplicemente preferirei che la rinvendicaste come pratica sessuale

come punto di partenza per un discorso che concerna appunto la sessualità.

Link to comment
Share on other sites

privateuniverse
Costringere, nel senso di stuprare? Non necessariamente.

Ma stai sul serio chiedendo, cosciente di aver vissuto una vita da omosessuale in una società eteronormativa, se un asessuale non possa soffrire delle pressioni della società riguardo all'avere, fin da giovani, una vita sessuale, un grande interesse nel sesso, e poi in una vita di coppia, nel far figli, etc. etc.?

 

E quindi?

A parte che tu non mi conosci, e quindi tu non sai, se non basandoti su qualche cenno, che rapporto possa aver avuto io con il sesso e con la sessualità.

La società deve farsi carico di qualunque disagio dei singoli?

 

Io non mi preoccupo molto se sia un orientamento sessuale o meno, sinceramente, né da cosa derivi l'asessualità - se non è un problema per l'individuo che s'identifica come asessuale - però sono perplessa dalla reazione insolitamente 'violenta' a livello mentale e verbale che tanti sembrano manifestare davanti a questo fenomeno.

Non si è mai contenti se non si può dire agli altri che si sa meglio di loro cosa veramente siano o meno, no?

 

Io non pretendo di dire agli altri cosa siano.

Questa è una discussione. Nelle discussioni si scambiano pareri e opinioni.

C'è una discussione sulla religione, per esempio sul cristianesimo? Tizio interviene per dire che per lui il cristianesimo è importante, Caio interviene per dire che per lui chi professa una religione è superstizioso. Sono opinioni, e non si può pretendere che la propria opinione sia sempre considerata valida, insindacabile a un giudizio altrui.

Se tu non ti preoccupi se l'asessualità sia un orientamento sessuale mi sa che hai sbagliato discussione, perché la questione è parte di questa discussione.

Edited by privateuniverse
Link to comment
Share on other sites

Se tu non ti preoccupi se l'asessualità sia un orientamento sessuale mi sa che hai sbagliato discussione, perché la questione è parte di questa discussione.

 

Non è parte: è il cuore della discussione!

 

Tutte le considerazione che ho espresso sopra in altri post sono volte proprio a negare che la presunta asessualità sia un orientamento sessuale. Non per questo è meno libera e lecita. Ma non per questo uno è costretto ad accettare tutte le cazzate che un 'asessuale' possa dire al riguardo. C'è un dovere all'uso della ragione, all'uso del linguaggio. E dubito che sia una prova di civiltà rinunciarci. 

Link to comment
Share on other sites

Invito tutti coloro che sono interessati ad approfondire la questione dell'asessualità (e se è un'orientamento o no) a leggere le ricerche di A. Hinderliter, o il più recente "Understanding Asexuality" di Anthony Bogaert.

 

Stasera non me la sento di continuare in una discussione dove le affermazioni con cui non si è d'accordo sono indicate come "cazzate", o in cui si afferma come dato di fatto che un uomo gay non può avere un rapporto sessuale completo con una donna. Se quella è una situazione personale, la rispetto, ma presentarla come dato di fatto è semplicemente erroneo. Molti uomini gay (non bisex) hanno figli in modo naturale, e sono o sono stati sposati con donne avendo rapporti sessuali normali. Ma se hai ricerche scientifiche che supportano quello che stai dicendo, @Almadel, ti prego di citarle perché la mia conoscenza è decisamente diversa dalla tua.

Link to comment
Share on other sites

Tutte le considerazione che ho espresso sopra in altri post sono volte proprio a negare che la presunta asessualità sia un orientamento sessuale. Non per questo è meno libera e lecita. Ma non per questo uno è costretto ad accettare tutte le cazzate che un 'asessuale' possa dire al riguardo. C'è un dovere all'uso della ragione, all'uso del linguaggio. E dubito che sia una prova di civiltà rinunciarci. 

 

 

Probabilmente ho compreso male, ma mi pare di aver capito che dato che tu non consideri l'asessualità un orientamento sessuale, automaticamente noi non siamo asessuali e stiamo dicendo un sacco di palle. E' così?

Tu non mi pare che sia asessuale, quindi ciò che viviamo è difficile per te da comprendere, proprio perché non le vivi in prima persona come noi. Ma ciò non ti autorizza a definire il nostro modo di essere una cazzata.

Se non condividi il nostro modo di essere, perché il nostro E' un modo di essere proprio come lo è l'omosessualità o l'eterosessualità, sei liberissimo di pensarla come vuoi. Questa è una discussione e tutti possono esprimere la loro. Ma noi non ti costringiamo a dover accettare a forza il nostro pensiero. stiamo semplicemente dicendo cosa siamo e come ci sentiamo, quindi tu non sei tenuto a dire che consideri ciò che viviamo sulla nostra pelle sia una cazzata proprio come noi non veniamo in casa tua a dirti che il tuo vissuto è una cazzata. E' una cosa offensiva. Noi non siamo venuti qui per giudicarvi, ma per darvi il modo di avere un confronto con una realtà che non vi appartiene, proprio come a noi non appartiene la vostra realtà. Quindi sarebbe gradito un minimo di rispetto del pensiero altrui, anche se non lo si condivide (noi non condividiamo il vostro pensiero ma non siamo qui a denigrarlo), grazie.

 

PS: Anche ammettendo che l'asessualità non sia un orientamento sessuale, cosa cambierebbe? Ciò renderebbe gli asessuali e il loro modo di essere... cosa precisamente? Spiegami :)

 

 

La società deve farsi carico di qualunque disagio dei singoli?

 

No, ma penso che siamo liberi di dire che la società di oggi è iper-sessualizzata, e questo crea un forte disagio in quelle persone che non condividono questa iper-sessualità come gli altri, in special modo in età fragili come l'adolescenza.

Non mi pare che stiamo dicendo una baggianata. Non tutti si sentono sessuali proprio come non tutti sono castani. 

 

@Almadel, il fatto che un asessuale possa (o meno) masturbarsi non implica necessariamente che tutti gli asessuali praticano la masturbazione, e che quindi la caratteristica primaria di essere un asessuale sia masturbarsi. Come ha detto ithaca, infatti, non tutti gli asessuali sentono l'esigenza di masturbarsi, o, se si trovano in una relazione, possono anche avere dei rapporti sessuali col partner. Ciò non implica che non siano asessuali.

 

L'esempio posto da ithaca mi pare buono: è proprio come se un gay ed una donna stessero insieme. Potrebbero amarsi, ma il ragazzo gay non proverebbe nessun trasporto sessuale verso la ragazza. Ciò potrebbe portarlo a masturbarsi o a tradire la sua fidanzata con un altro ragazzo che è in linea con il suo orientamento sessuale, anche se l'amore per tale ragazza sarebbe ancora lì (a meno che non abbia idee confuse).

Inoltre, stiamo parlando in via teorica, ma non dimentichiamoci che gli organi sessuali funzionano anche senza la spinta iniziale data dall'attrazione sessuale. Anche se al ragazzo non gli viene un'erezione, nel caso acconsentisse alla sua lei di fare sesso, prima o poi il suo pene risponderebbe agli stimoli del partner, e partirebbe l'erezione. Non sarebbe un'erezione convinta, non ci sarebbe tutto quel trasporto che c'è quando c'è attrazione sessuale, ma il sesso ci sarebbe. Farebbe schifo a livello di prestazioni, ma ci sarebbe.

 

Ma il discorso dell'asessualità non si basa sul voler fare o meno sesso. E' più a monte, proprio all'inizio: l'attrazione sessuale.

 

 

EDIT: Ho letto il nuovo post di ithaca che evidentemente ha postato prima di me. Mi accodo a lei, sarebbe gradito se parlaste dell'asessualità e tutto ciò che ne concerne con studi alla mano, dato che la discussione sembra stia degenerando.

Edited by Kevin
Link to comment
Share on other sites

@Kevin, è troppo chiedere che tu legga gli altri post che ho scritto? L'asessualità non è un orientamento sessuale. È una contraddizione in termini, pretenderlo. Non può esistere un orientamento sessuale caratterizzato dall'assenza costitutiva di desiderio e attività sessuali.

 

Cosa siete voi che vi definite asessuali? Siete persone che sbagliano termine, e soprattutto definizione, per nominarvi. Siete casti. Oppure: volete chiamarvi asessuali perché vi piace questa parola, e non vi piace il termine castità e casto? Chiamatevi così, ma non pretendete che l'asessualità sia un orientamento sessuale. 

 

È molto semplice, e il mio rispetto assoluto per voi non implica che io debba accettare la 'teoria' (asessualità=orientamento sessuale) che voi mettete in campo per definirvi. 

Link to comment
Share on other sites

privateuniverse

@Kevin

 

Io credo che ci sia un equivoco fondamentale.

 

Nessuno, qui, dice che tu, o altri, dobbiate avere lo stesso atteggiamento nei confronti del sesso che è considerato "standard" nella nostra società.

Nessuno sostiene che essere asessuali, non provare desiderio sessuale, sia necessariamente, ipso facto, una "devianza".

 

Detto questo, a me sorge spontanea una domanda, non provocatoria.

 

Cosa cambia, per te, nel momento in cui ti riconosci in una definizione come quella di "asessuale"? E qual è il significato che, per te, ha il fatto di considerare l'asessualità, comunque definita, come un orientamento sessuale?

Link to comment
Share on other sites

cambiapelle

Non volevo certo che la discussione degenerasse, arrivo ora da un viaggio e non ho avuto tempo di leggere tutti i post.

Ho voluto parlare di questo argomento per cercare di avvicinare due mondi , anche se profondamente diversi, con moltissime cose in comune ( far parte di una minoranza , il coming out in famiglia, l accettazione di se ..) io stesso appena aperto il topic dicevo di avere stupidi preconcetti , esattamente come quando gli etero entrano in un forum gay con la convinzione di trovarsi davanti femmine mancate o ragazzi con " problemi" ognuno poi resta con l idea che ha in testa.. C' e ancora chi pensa che l omosessualità sia una malattia e ci saranno sempre persone che pensano che l asessualità non sia un orientanto sessuale . Ma cosa cambia ? Cambia la forza che ci mettiamo per farci conoscere al mondo ? No .

Io cerco di capire cosa prova un asessuale nello stesso modo in cui un etero cerca di capire cosa si prova a baciare un uomo o cosa si sente a prenderlo nel sedere ( scusate il francesismo ma avrei voluto dire culo ! :)))

Abbiamo molte cose in comune ma non riuscirò mai a fondo a comprendere come si faccia a vivere rinunciando al sesso .. Mi é più semplice allora pensare che il sesso non faccia parte del naturale orientamento di queste persone

Link to comment
Share on other sites

@Kevin, è troppo chiedere che tu legga gli altri post che ho scritto? L'asessualità non è un orientamento sessuale. È una contraddizione in termini, pretenderlo. Non può esistere un orientamento sessuale caratterizzato dall'assenza costitutiva di desiderio e attività sessuali.

 

Cosa siete voi che vi definite asessuali? Siete persone che sbagliano termine, e soprattutto definizione, per nominarvi. Siete casti. Oppure: volete chiamarvi asessuali perché vi piace questa parola, e non vi piace il termine castità e casto? Chiamatevi così, ma non pretendete che l'asessualità sia un orientamento sessuale. 

 

È molto semplice, e il mio rispetto assoluto per voi non implica che io debba accettare la 'teoria' (asessualità=orientamento sessuale) che voi mettete in campo per definirvi. 

 Dal tuo post posso capire che non solo non hai ricercato molte informazioni sull'asessualità, ma che chiedi di rileggere i tuoi post senza aver letto quelli degli altri. Abbiamo spiegato molte volte che l'asessualità e la castità non sono la stessa cosa. Se ancora sei bloccato a quel livello, non so come fare per spiegarti cosa sia l'asessualità. Per piacere, rileggi i posts che ci sono stati finora, ok?

 

@Kevin

 

Io credo che ci sia un equivoco fondamentale.

 

Nessuno, qui, dice che tu, o altri, dobbiate avere lo stesso atteggiamento nei confronti del sesso che è considerato "standard" nella nostra società.

Nessuno sostiene che essere asessuali, non provare desiderio sessuale, sia necessariamente, ipso facto, una "devianza".

 

Detto questo, a me sorge spontanea una domanda, non provocatoria.

 

Cosa cambia, per te, nel momento in cui ti riconosci in una definizione come quella di "asessuale"? E qual è il significato che, per te, ha il fatto di considerare l'asessualità, comunque definita, come un orientamento sessuale?

Anche se la domanda è per Kevin, ci tengo a dare la mia esperienza.

 

Se sei un ragazzo gay, privateuniverse, o una ragazza lesbica, prova a immaginare di crescere in una società dove tutti sono etero, tutti tutti quanti, e nessuno ti ha mai spiegato cos'è l'omosessualità e nessuno ha mai mostrato un disinteresse verso il sesso opposto come quello che provi tu. Per tutta la vita. è difficile da immaginare perché non ci sei passato. Ma se questa fosse la realtà, crederesti di essere strano, malato, destinato a restare solo per tutta la vita. Gli altri ti prendono in giro, la famiglia ti mette pressione per trovare un compagno del sesso opposto, i tuoi amci non ti capiscono: immagino che quest'ultima parte sia già familiare.

 

Poi un giorno scopri che non sei l'unico. Che sei parte di una minoranza che costituisce solo l'1% della popolazione, ma non sei l'unico. Che altri capiscono cosa provi, e che la vita non dev'essere così. Ci sono persone come te in una relazione, ci sono tanti tipi di relazioni. Ci sono studi scientifici che supportano quello che questo gruppo di persone dice, e ricercatori interessati ad approfondire. Lo sviluppo di questi studi tende ad indicare che sia proprio il naturale orientamento sessuale di queste persone (da quale genere sono attratte sessualmente? nessuno) e che non devono essere forzati ad andare dallo psicologo se non hanno problemi con il loro orientamento.

 

Questa è stata la mia esperienza.

Link to comment
Share on other sites

Abbiamo molte cose in comune ma non riuscirò mai a fondo a comprendere come si faccia a vivere rinunciando al sesso .. Mi é più semplice allora pensare che il sesso non faccia parte del naturale orientamento di queste persone

 

Il fatto che sia più semplice, non vuole dire che sia giusto.

 

E' un modo per continuare -tranquillamente- a non comprendersi

 

Hai una sessualità diversa dalla mia? Sei omoromantico? Non finire

nel mio letto, stai coi tuoi simili asessuali omoromantici, così non ci

sono problemi per te, ma in verità -soprattutto- non ne crei in me.

 

E' il problema di una distinzione che nasce da delle sensazioni

( il disagio di uno , la frustrazione di un altro ) a cui viene assegnato

il primato rispetto al pensiero, col risultato di creare una idea sbagliata.

Link to comment
Share on other sites

SilverKitsune

Vorrei ringraziare tutte le persone che ci hanno dato sostegno in questa discussione - ho perso traccia di alcuni username, ma so che ci siete e mi fa molto piacere :)

 


Ho voluto parlare di questo argomento per cercare di avvicinare due mondi , anche se profondamente diversi, con moltissime cose in comune ( far parte di una minoranza , il coming out in famiglia, l accettazione di se ..) io stesso appena aperto il topic dicevo di avere stupidi preconcetti , esattamente come quando gli etero entrano in un forum gay con la convinzione di trovarsi davanti femmine mancate o ragazzi con " problemi" ognuno poi resta con l idea che ha in testa.. C' e ancora chi pensa che l omosessualità sia una malattia e ci saranno sempre persone che pensano che l asessualità non sia un orientanto sessuale . Ma cosa cambia ? Cambia la forza che ci mettiamo per farci conoscere al mondo ? No .

 

Cambia tutto! Se la non accettazione continua, l'asessualità non avrà mai la stessa visibilità di tutti gli orientamenti sessuali. Uno dei principali motivi per cui ci teniamo che sia riconosciuta come tale è proprio questo: quasi TUTTI gli asessuali approdano ad AVEN dopo anni e anni di dubbi, nei quali hanno capito di non essere né etero né gay o peggio ancora hanno finto di esserlo solo per non sentirsi rifiutati o soli, e si sono sentiti sbagliati, difettosi. Noi asessuali sappiamo cosa si prova in esperienze del genere, e non vogliamo che succeda ad altri. Non importa quanti asessuali ci sono - possono essere l'1% come di meno o di più - l'importante è che sappiano fin dall'inizio che è un orientamento come gli altri, che non devono preoccuparsi, non hanno bisogno di uno psichiatra né di una cura. Questo è quel che vogliamo. E sì, il fatto che anche gli altri riconoscano l'asessualità come orientamento aiuta, e tanto, perché un asessuale che si sente dire da ogni dove che il suo orientamento non è vero o valido avrà molta più paura a dichiararsi tale.

 

 

P. S.: torno nella discussione dopo una pagina di post. Ho cercato di tenere traccia di tutto, qualora ci fossero ancora questioni irrisolte da me/ithaca/Kevin segnalateci i post e provvederemo a rispondere.

Link to comment
Share on other sites

 Dal tuo post posso capire che non solo non hai ricercato molte informazioni sull'asessualità, ma che chiedi di rileggere i tuoi post senza aver letto quelli degli altri. Abbiamo spiegato molte volte che l'asessualità e la castità non sono la stessa cosa. Se ancora sei bloccato a quel livello, non so come fare per spiegarti cosa sia l'asessualità. Per piacere, rileggi i posts che ci sono stati finora, ok?

 

 

Li ho letti e riletti, invece, ma non hanno tolto la mia convinzione che assimigliate a dei casti, dato che tutti gli elementi comportamentali elencati nel post da Kevin nella pagina precedente si possono applicare benissimo a casti. Questa parola non vi piace, evidente, e sarebbe curioso sapere perché. Ma il punto non è questo, il punto è l'assurdità della vostra pretesa di costituire un orientamento sessuale, che, tra l'altro, sarebbe apparso improvvisamente nella Storia con voi, oggi. È evidente poi che voi utilizzate l'espressione orientamento sessuale con una totale mancanza di cognizione di ciò che essa significhi e implichi. Voi volete elevare la vostra soggettiva certezza di essere caratterizzati da determinate caratteristiche, e che tali caratteristiche costituiscano un orientamento sessuale, a legge indiscutibile che deve essere accettata da tutti: è una pretesa assurda e contraria alla ragione. 

Link to comment
Share on other sites

Io posso comprendere una certa ostilità nei confronti

della "castità subita o imposta" da un sistema sociale

in genere per motivi religiosi o etici.

 

Capisco meno l'ostilità per una castità scelta.

 

Fermo restando il fatto che la castità può svolgere

in ognuno di noi una funzione positiva-dialettica di

custode della libido ( rispetto a pratiche sessuali o

situazioni sessuali che possono non interessare o

piacere o non piacere più, per i motivi più svariati )

 

Es. scelgo di dedicarmi solo al sesso relazionale e

solo al sesso con un certo coinvolgimento emotivo

( per fare l'hp più facile )

Link to comment
Share on other sites

cambiapelle

Non saprei però a me la teoria dell orientamento sessuale convince mentre il termine " castità " mi pare assolutamente non appropriato visto che uno di norma sceglie di essere casto . O sbaglio ?

Link to comment
Share on other sites

Arrivo in ritardo a questa interessante discussione, e vorrei offrire anche io i miei 2 cents

è un grande dibattito su diversi punti che Kevin e SilverKitsune presentano. L'asessualità non è, ancora, riconosciuta come orientamento sessuale in gran parte del mondo, ma ciò non vuol dire che non lo sia. Alla fine, tutti gli orientamenti sessuali sono basati sul genere da cui una persona è attratta (quindi non sono d'accordo con Kevin sul fatto che il comportamento o la preferenza centri nulla):

1- Gli eterosessuali sono attratti dal genere opposto

2- Gli omosessuali dallo stesso genere

3- I bisessuali da entrambi



Questa è una semplificazione però, perché in realtà gli orientamenti 1 e 2 sono anche definiti dal loro lato negativo:

1- Gli etero sono attratti dal genere opposto e NON attratti dallo stesso genere

2- Gli omosessuali sono attratti dallo stesso genere e NON attratti dal genere opposto



Altrimenti sarebbero tutti bisessuali, no? Allo stesso modo, su un grafico che indica direzioni positive e negative, gli asessuali NON sono attratti da alcun genere, praticamente il contrario della bisessualità. Neanche tutti gli asessuali ci tengono che l'asessualità sia riconosciuta come orientamento, alla fine è una questione di politica sociale e di definizioni: per molti è sufficiente sapere che esiste, per altri è importante che venga riconosciuta.

Mi sembra che tu Ithaca abbia colto bene i punti in cui parli dell'importanza di riconoscere gli asessuali, di rispettarli come minimo e, se possibile, comprenderli.
Io toglierei la definizione di asessualità come orientamento sessuale, semplicemente a livello tecnico, perché io intendo la definizione come 'presenza di attrazione'; tale attrazione come si presenta? Cioè qual è l'oggetto dell'attrazione? stesso sesso (ss) - sesso opposto (so) - entrambi; si rappresentano i primi tre orientamenti (etero-omo-bi). Poi io aggiungerei anche i transessuali (t) e gli intersessuali (i) come possibili oggetti, andando ad identificare nuovi orientamenti sessuali le cui combinazioni restano da definire. Perché chi è attratto da stesso sesso e sesso opposto e t e i ha una definizione, cioè pansessuale. Resta ancora da definire (ed è un problema che ho già posto su questo forum) chi è attratto solo da t e i. O chi solo da ss t e i. O chi solo da so t e i. 
Nel massimo rispetto del movimento asessuale, non definirei l'asessualità come un orientamento sessuale, a livello tecnico. Ma capisco che molti asessuali lo vogliano, perché la questione orientamento è stata ampiamente dibattuta e credo che, in qualche modo, gli asess. avrebbero più facilitata la strada per l'accettazione sociale e l'eventuale rivendicazione di diritti. Per dirla alla Almadel: ehi guardate! Anche noi come gli omosessuali non siamo sbagliati, non siamo malati, abbiamo solo un orientamento diverso e vogliamo che il nostro Stato ci conceda l'inseminazione artificiale legale, perché non vogliamo essere costretti a fare sesso per avere un figlio!

Preferisco l'etichetta di asessuali a quella di casti, semplicemente perché sia voi che Wikipedia associate castità a mancanza di comportamento sessuale, che è ben diverso dalla mancanza di attrazione. Ciò non toglie che gli asessuali non spuntano ora dal nulla, ma siano sempre esistiti, solo che usavano definirsi casti. Non ho dubbi che siano stati presenti nei cleri di vari religioni, ordini monastici compresi quelli buddisti ecc.
Penso infatti che questa condizione sia spesso associata, in passato, con la spiritualità, e infatti mi piacerebbe sapere quali sono in merito le vostre idee, nella comunità e nei vostri vari forum.

Ma d'altra parte il vissuto degli asessuali, per come lo raccontate, ci porta anche su un altro problema: la divisione fra sesso e amore, fra interesse sessuale e romantico.
Il vostro scrivere riporta che spesso gli asessuali sono caratterizzati da assenza di interesse sessuale, ma presenza di interesse romantico, che come è logico può essere per ss, so o entrambi. Il che vi connota, secondo la mia umile opinione, rispettivamente come asessuali gay etero e bisex. (La questione di distinzione tra interesse romantico scevro da int. sess. ed amicizia è sicuramente interessante e immagino ampiamente dibattuta nella vostra comunità...)
E' interessante che non ci parliate di chi prova interesse sessuale ma non romantico. Se PincoPallo si dichiara attratto sessualmente dalle donne, sessualmente attivo, ma privo di interesse romantico in senso assoluto, per nessuno, siete pronti ad accoglierlo nella vostra comunità?
Interessante anche che la dicotomia fra interesse sessuale e romantico, venga, a volte, portata alla ribalta da alcuni bisessuali. Capita che alcuni maschi bisex dichiarino di provare interesse sessuale per i maschi e non le femmine, mentre interesse romantico per le femmine e non i maschi (suscitando solitamente le ire degli omosessuali per come mettono in pratica questa dicotomia, non sto a ripetere le varie discussioni). Questi bisex quindi potrebbero sembrare ben lontani dagli asessuali, poiché provano sia l'interesse sess. che quello romantico. Ma a ben vedere esperiscono anche la mancanza dei due interessi, il primo con le femmine, il secondo con i maschi. Sareste disposti ad accoglierli nella vostra comunità?

Link to comment
Share on other sites

Non saprei però a me la teoria dell orientamento sessuale convince mentre il termine " castità " mi pare assolutamente non appropriato visto che uno di norma sceglie di essere casto . O sbaglio ?

 

Premesso che gli asessuali - non io - sostengono di essere, alcuni privi di libido,

altri invece persone che si astengono da certi comportamenti sessuali, altri ancora

dei sublimatori ed altri infine dei romantici...bisogna capire di quali persone stiamo

parlando.

 

Per me un sublimatore o un romantico o una persona che si masturba

( fa qualcosa sul piano del comportamento ) ma non fa altro ( cioè si astiene

da altri comportamenti ) l'insieme di queste tre ipotesi diverse equivale al fare

una scelta: sublimazione, astinenza parziale, romanticismo.

 

Sono tre scelte diverse, ma tutte e tre sono delle scelte

 

Residua l'ipotesi di coloro che sostengono di essere costituzionalmente

privi della libido, in questo ultimo caso residuale si può sostenere di non

aver compiuto una scelta senza cadere in contraddizione, ma a quel punto

si è anche privi di orientamento sessuale per definizione.

Link to comment
Share on other sites

La sublimazione può essere inconscia, in quel caso non è una scelta, ma un meccanismo in cui si trova l'individuo senza nemmeno rendersene conto. Almeno per come intendo io la sublimazione, non vorrei che stessimo parlando di due cose diverse...
Inoltre la masturbazione può non essere vissuta come scelta, ma come obbligo, come chi non prova piacere a mangiare ma mangia per sopravvivere, chi vuole abbassare la tensione sessuale si masturba ma solo per liberarsi della tensione, "scaricarsi", che non è esattamente come chi gioiosamente sceglie di passare un po' di tempo nella nobile arte dell'onanismo.
Tutto imho.

Edited by Krad77
Link to comment
Share on other sites

L'esssere omo od eterosessuali non si ferma però al solo gusto, ma ci spinge, come orientamento, a vivere rapporti anche sessuali, oltre che amorosi, con il sesso di nostro gradimento. Chi non ne vive è un represso, pensiamo ad esempio a coloro che sono gay ma, per condizionamenti religiosi o di altro genere, si reprimono e cercano di non far sesso o, peggio, si nascondono dietro una relazione di copertura pseudo eterosessuale.

 

 

Ben,Infatti se leggi ho cambiato perché avevo incasinato il mio pensiero. Non mi sono contraddetto è solo che mi ero espresso male e dopo me ne sono accorto e ho affermato meglio che non è un orientamento anzi è l'assenza di orientamento. Però un asessuale non è un represso è semplicemente una persona che non prova interesse nel farlo. Quelli di cui stai parlando tu sono omosessuali repressi e io sono dell'idea che essere asessuale ed essere omosessuale represso sono due cose diverse. L'asessuale non si impone la castità,bensì la vuole se è un asessuale come si deve. Lasciando stare i deviati come mio cugino,possono esistere e non essere deviati. Evidentemente il sesso a te è gradito,a loro no.

Edited by Gavroche
Link to comment
Share on other sites

Se un individuo non si rende conto di sublimare, come fa autodefinirsi

sublimatore?

 

Quanto al fatto che una persona si racconti che masturbarsi

sia non un comportamento volontario, ma l'adempimento di un

obbligo....ricordo il fatto che il movimento delle mani fino

a prova contraria è un movimento volontario, non involontario

......ed il resto, è sessuofobia

 

Cioè cerchiamo di non sfidare il buon senso....XD

Link to comment
Share on other sites

privateuniverse
 Dal tuo post posso capire che non solo non hai ricercato molte informazioni sull'asessualità, ma che chiedi di rileggere i tuoi post senza aver letto quelli degli altri. Abbiamo spiegato molte volte che l'asessualità e la castità non sono la stessa cosa. Se ancora sei bloccato a quel livello, non so come fare per spiegarti cosa sia l'asessualità. Per piacere, rileggi i posts che ci sono stati finora, ok?

 

Anche se la domanda è per Kevin, ci tengo a dare la mia esperienza.

 

Se sei un ragazzo gay, privateuniverse, o una ragazza lesbica, prova a immaginare di crescere in una società dove tutti sono etero, tutti tutti quanti, e nessuno ti ha mai spiegato cos'è l'omosessualità e nessuno ha mai mostrato un disinteresse verso il sesso opposto come quello che provi tu. Per tutta la vita. è difficile da immaginare perché non ci sei passato. Ma se questa fosse la realtà, crederesti di essere strano, malato, destinato a restare solo per tutta la vita. Gli altri ti prendono in giro, la famiglia ti mette pressione per trovare un compagno del sesso opposto, i tuoi amci non ti capiscono: immagino che quest'ultima parte sia già familiare.

 

Immagini bene.

 

Poi un giorno scopri che non sei l'unico. Che sei parte di una minoranza che costituisce solo l'1% della popolazione, ma non sei l'unico. Che altri capiscono cosa provi, e che la vita non dev'essere così. Ci sono persone come te in una relazione, ci sono tanti tipi di relazioni. Ci sono studi scientifici che supportano quello che questo gruppo di persone dice, e ricercatori interessati ad approfondire. Lo sviluppo di questi studi tende ad indicare che sia proprio il naturale orientamento sessuale di queste persone (da quale genere sono attratte sessualmente? nessuno) e che non devono essere forzati ad andare dallo psicologo se non hanno problemi con il loro orientamento.

 

Questa è stata la mia esperienza.

 

Per assolvere queste funzioni basta un gruppo di autoaiuto come un forum di discussione, magari con il supporto di studi che dimostrino che non si tratta di comportamenti isolati; non è necessario che una posizione individuale sia considerata un "orientamento sessuale".

 

E' su questo che avrei voluto una risposta: cosa aggiunge la definizione di "orientamento sessuale".

Link to comment
Share on other sites

SilverKitsune

Li ho letti e riletti, invece, ma non hanno tolto la mia convinzione che assimigliate a dei casti, dato che tutti gli elementi comportamentali elencati nel post da Kevin nella pagina precedente si possono applicare benissimo a casti. Questa parola non vi piace, evidente, e sarebbe curioso sapere perché. Ma il punto non è questo, il punto è l'assurdità della vostra pretesa di costituire un orientamento sessuale, che, tra l'altro, sarebbe apparso improvvisamente nella Storia con voi, oggi. È evidente poi che voi utilizzate l'espressione orientamento sessuale con una totale mancanza di cognizione di ciò che essa significhi e implichi. Voi volete elevare la vostra soggettiva certezza di essere caratterizzati da determinate caratteristiche, e che tali caratteristiche costituiscano un orientamento sessuale, a legge indiscutibile che deve essere accettata da tutti: è una pretesa assurda e contraria alla ragione. 

 

No, non "assomigliamo" ai casti. Per i casti non fare sesso è una scelta derivata da motivazioni ideologiche, religiose o altro. Le persone caste che non sono asessuali sentono attrazione sessuale, ma si privano comunque del sesso. Gli asessuali non provano attrazione sessuale, e non è una privazione per loro non fare sesso, e se non lo fanno è perché non gli interessa farlo, non perché sono moralmente contrari.

E poi, l'orientamento sessuale definisce il genere (maschile, femminile, ecc.) delle persone a cui l'individuo è attratto. Così una persona attratta da altri del suo stesso genere è omo, una che è attratta da persone di genere opposto è etero, chi è attratto da entrambi è bi, eccetera. In quest'ottica mi spieghi cosa ci sia di tanto strano nella definizione di asessuale, e cosa ci sia di sbagliato nel definirlo un orientamento sessuale? La base semantica è la stessa dell'omosessualità. Non capisco proprio con che faccia tu voglia ammettere che l'omosessualità è un orientamento e l'asessualità non lo è. Non hai idea di quanto sia irrispettoso.

 


Io posso comprendere una certa ostilità nei confronti
della "castità subita o imposta" da un sistema sociale
in genere per motivi religiosi o etici.
 
Capisco meno l'ostilità per una castità scelta.
 
Fermo restando il fatto che la castità può svolgere
in ognuno di noi una funzione positiva-dialettica di
custode della libido ( rispetto a pratiche sessuali o
situazioni sessuali che possono non interessare o
piacere o non piacere più, per i motivi più svariati )

 

Ma è proprio qui la questione, gli asessuali che non fanno sesso (e non tutti NON lo fanno, ci sono anche gli asessuali che lo fanno per far felice il partner, tanto per fare un esempio) non lo fanno perché non ne sentono il bisogno. Come un gay non farà sesso con una persona dell'altro sesso di sua spontanea volontà, perché non ne sente il bisogno, ma ad esempio potrebbe farlo per avere dei figli. Capisci la differenza? Non è che incoraggiamo la castità, semplicemente vorremmo che ogni comportamento sessuale fosse accettato. Io personalmente penso che la castità forzata di persone non asessuali alla lunga possa anche fargli male, ma appunto, se NON sono asessuali (ed è solo un mio pensiero, loro potrebbero benissimo pensarla diversamente).

 


Io toglierei la definizione di asessualità come orientamento sessuale, semplicemente a livello tecnico, perché io intendo la definizione come 'presenza di attrazione'; tale attrazione come si presenta? Cioè qual è l'oggetto dell'attrazione? stesso sesso (ss) - sesso opposto (so) - entrambi; si rappresentano i primi tre orientamenti (etero-omo-bi). Poi io aggiungerei anche i transessuali (t) e gli intersessuali (i) come possibili oggetti, andando ad identificare nuovi orientamenti sessuali le cui combinazioni restano da definire. Perché chi è attratto da stesso sesso e sesso opposto e t e i ha una definizione, cioè pansessuale. Resta ancora da definire (ed è un problema che ho già posto su questo forum) chi è attratto solo da t e i. O chi solo da ss t e i. O chi solo da so t e i. 

 

[...]

Preferisco l'etichetta di asessuali a quella di casti, semplicemente perché sia voi che Wikipedia associate castità a mancanza di comportamento sessuale, che è ben diverso dalla mancanza di attrazione. Ciò non toglie che gli asessuali non spuntano ora dal nulla, ma siano sempre esistiti, solo che usavano definirsi casti. Non ho dubbi che siano stati presenti nei cleri di vari religioni, ordini monastici compresi quelli buddisti ecc.
Penso infatti che questa condizione sia spesso associata, in passato, con la spiritualità, e infatti mi piacerebbe sapere quali sono in merito le vostre idee, nella comunità e nei vostri vari forum.

Ma d'altra parte il vissuto degli asessuali, per come lo raccontate, ci porta anche su un altro problema: la divisione fra sesso e amore, fra interesse sessuale e romantico.
Il vostro scrivere riporta che spesso gli asessuali sono caratterizzati da assenza di interesse sessuale, ma presenza di interesse romantico, che come è logico può essere per ss, so o entrambi. Il che vi connota, secondo la mia umile opinione, rispettivamente come asessuali gay etero e bisex. (La questione di distinzione tra interesse romantico scevro da int. sess. ed amicizia è sicuramente interessante e immagino ampiamente dibattuta nella vostra comunità...)
E' interessante che non ci parliate di chi prova interesse sessuale ma non romantico. Se PincoPallo si dichiara attratto sessualmente dalle donne, sessualmente attivo, ma privo di interesse romantico in senso assoluto, per nessuno, siete pronti ad accoglierlo nella vostra comunità?
Interessante anche che la dicotomia fra interesse sessuale e romantico, venga, a volte, portata alla ribalta da alcuni bisessuali. Capita che alcuni maschi bisex dichiarino di provare interesse sessuale per i maschi e non le femmine, mentre interesse romantico per le femmine e non i maschi (suscitando solitamente le ire degli omosessuali per come mettono in pratica questa dicotomia, non sto a ripetere le varie discussioni). Questi bisex quindi potrebbero sembrare ben lontani dagli asessuali, poiché provano sia l'interesse sess. che quello romantico. Ma a ben vedere esperiscono anche la mancanza dei due interessi, il primo con le femmine, il secondo con i maschi. Sareste disposti ad accoglierli nella vostra comunità?

 

Su AVEN usiamo termini come "ginesessuale" e "androsessuale" per indicare l'attrazione sessuale provata da persone di genere non-binario. Non abbiamo trovato un termine per tutto e non pretendiamo di farlo, se un giorno si arriverà a una definizione anche per chi è attratto dalle persone trans e intersessuali esclusivamente la accoglieremo di certo, ma penso che sia giusto che siano quelle persone lì a definire come si sentono e verso chi e come sono attratti, così come noi asessuali abbiamo definito come siamo. Definendo l'orientamento sessuale come ho scritto più su (vedi la mia replica a Isher) l'asessualità si qualifica eccome come orientamento, è la mancanza di attrazione sessuale, non la mancanza di orientamento sessuale. Leggi anche la mia risposta a Hinzelmann riguardo ad asessualità e castità, ho anche espresso cosa ne penso a livello personale della castità forzata :) E tieni presente che è solo la mia opinione: in merito a cosa fanno gli altri siamo persone come tutti e ciascuno la pensa a modo suo. Io conosco molti asessuali come me che per quanto riguarda il sesso altrui sono iper-liberali.

 

Chiariamo innanzitutto una cosa: TUTTI sono benvenuti nella comunità asessuale. Cambiapelle ci si è registrato, come ha detto all'inizio del topic, e non è asessuale. Abbiamo diversi utenti sessuali e alcuni nella cosiddetta area grigia, e siamo sempre contenti di accoglierli, Non ci interessa come si identificano, né SE si identificano in qualcosa o no, perché il nostro obiettivo è il dialogo e per il dialogo è sempre positivo avere diverse persone con diverse esperienze a partecipare alla discussione. A me farebbe molto piacere se qualcun altro di voi si registrasse e cominciasse a esprimersi anche nella nostra comunità, lo tratterei come un benvenutissimo segno di interesse e mi fa sempre piacere aiutare gli altri a capire la comunità asessuale.

 

Quindi, certo, accoglieremmo anche PincoPallo, che in base alla descrizione che hai dato potrebbe benissimo essere un "eterosessuale aromantico": prova attrazione sessuale per l'altro sesso, ma non prova attrazione romantica per nessuno. L'attrazione sessuale e l'attrazione romantica sono separate, non sempre vanno insieme, infatti esistono anche gli asessuali romantici, che pure non sono sessualmente attratti da nessuno. Allo stesso modo non mi è per nulla difficile immaginare l'esistenza di una persona bisessuale eteroromantica o bisessuale omoromantica.

 


Inoltre la masturbazione può non essere vissuta come scelta, ma come obbligo, come chi non prova piacere a mangiare ma mangia per sopravvivere, chi vuole abbassare la tensione sessuale si masturba ma solo per liberarsi della tensione, "scaricarsi", che non è esattamente come chi gioiosamente sceglie di passare un po' di tempo nella nobile arte dell'onanismo.
Tutto imho.

 

Esattamente. Ci tengo anche ad aggiungere che un asessuale che si masturba o che sceglie di fare/non fare sesso non è in cerca della "sublimazione". Le motivazioni per fare sesso possono essere diverse (felicità del partner, desiderio di un figlio, curiosità, ecc.), come possono esserlo quelle per non fare sesso.

 


Per assolvere queste funzioni basta un gruppo di autoaiuto come un forum di discussione, magari con il supporto di studi che dimostrino che non si tratta di comportamenti isolati; non è necessario che una posizione individuale sia considerata un "orientamento sessuale".
 
E' su questo che avrei voluto una risposta: cosa aggiunge la definizione di "orientamento sessuale".

 

Ma noi ABBIAMO un forum di discussione. O_o E di certo non è un help center. L'asessualità si qualifica a pieno titolo come orientamento sessuale, perché ripeto, NON è mancanza di orientamento sessuale, è mancanza di attrazione sessuale. Non vedo perché non dovrebbe essere riconosciuta come tale, tanto più che aiuterebbe tutti gli asessuali ancora inconsapevoli a capire qualcosa su se stessi, e aiuterebbe tutte le persone non asessuali a conoscere l'asessualità e a trattarla come un qualsiasi orientamento. Non è una posizione individuale, siamo una minoranza, ma su scala mondiale l'1% significa 70 milioni di persone. Se 60 milioni di persone sono sufficienti per usare il termine "italiano" (inteso come identità geografica), perché 70 milioni non dovrebbero bastare a usare il termine "asessuale"? Spiegami tu, piuttosto, cosa c'è di tanto brutto nell'idea di non voler essere trattati come dei casi clinici, cosa che molti di noi hanno passato. Spiegami perché mai sei contrario/a all'idea che l'asessualità venga riconosciuta come orientamento.

Link to comment
Share on other sites

Rispondo solo alla parte che mi riguarda:

 

Va bene, siamo d'accordo che la castità forzata non sia una bella cosa

ma nel mio intervento ho anche accennato alla castità volontaria e laica

 

( non che io possa opporre niente neanche a quella volontaria religiosa

  ma in questa discussione si parla d'altro )

 

Fra cui l'esempio più noto e dibattuto è quello di Sophie Fontanel:

http://d.repubblica.it/argomenti/2012/11/26/news/astinenza_sesso_libri-1379558/

 

Sophie Fontanel rivendica addirittura un significato rivoluzionario della scelta

di castità, proprio rispetto all'idea che il sesso debba essere un bisogno, una servitù,

perchè quindi opporsi alla castità volontaria?

Link to comment
Share on other sites

privateuniverse
Ma noi ABBIAMO un forum di discussione. O_o E di certo non è un help center. L'asessualità si qualifica a pieno titolo come orientamento sessuale, perché ripeto, NON è mancanza di orientamento sessuale, è mancanza di attrazione sessuale.

 

Non capisco il punto.

O meglio, lo capisco ma non lo condivido.

Supponiamo che a X e Y piaccia la musica, mentre a Z e a K no.

Possiamo dire che il fatto che Z e K non amino la musica sia un gusto musicale?

Possono parlare di musica negli stessi termini in cui ne possono parlare X e Y?

Il fatto di non amare la musica stabilisce, tra Z e K, un legame dello stesso tipo di quello che esiste tra X e Y?

Io credo che la risposta a tutte queste domande sia "no".

 

Non vedo perché non dovrebbe essere riconosciuta come tale, tanto più che aiuterebbe tutti gli asessuali ancora inconsapevoli a capire qualcosa su se stessi, e aiuterebbe tutte le persone non asessuali a conoscere l'asessualità e a trattarla come un qualsiasi orientamento.

 

E se invece non fosse così?

Se identificarsi come asessuali fosse del tutto neutro ai fini della comprensione di sé stessi persino da parte di chi si identifica come tale?

 

Spiegami tu, piuttosto, cosa c'è di tanto brutto nell'idea di non voler essere trattati come dei casi clinici, cosa che molti di noi hanno passato.

 

Scusa, ma dove avrei scritto che un asessuale sia, ipso facto, un "caso clinico"?

Non credo affatto di averlo scritto.

Ci sono parecchi personaggi storici che sono forse identificabili come "asessuali". Qualcuno direbbe che Kant fosse un "caso clinico"? E Pascal, Newton, Kierkegaard, Händel?

 

Spiegami perché mai sei contrario/a all'idea che l'asessualità venga riconosciuta come orientamento.

 

Perché secondo me non ha un senso logico e credo che non sia utile neanche alla gran parte degli stessi asessuali.

Link to comment
Share on other sites


Definendo l'orientamento sessuale come ho scritto più su (vedi la mia replica a Isher) l'asessualità si qualifica eccome come orientamento, è la mancanza di attrazione sessuale, non la mancanza di orientamento sessuale.
Ma la tua definizione non è quella che ho scritto io, non che sia una cosa fondamentale, le definizioni si possono cambiare, e da parte mia se è utile in qualche modo ben venga :)

Chiariamo innanzitutto una cosa: TUTTI sono benvenuti nella comunità asessuale. Cambiapelle ci si è registrato, come ha detto all'inizio del topic, e non è asessuale. Abbiamo diversi utenti sessuali e alcuni nella cosiddetta area grigia, e siamo sempre contenti di accoglierli, Non ci interessa come si identificano, né SE si identificano in qualcosa o no, perché il nostro obiettivo è il dialogo e per il dialogo è sempre positivo avere diverse persone con diverse esperienze a partecipare alla discussione
Ok chiariamo un po' di cose.
Innanzitutto per 'comunità' non intendo forum. Posso intendere un forum come il vostro come una parte, anche importantissima o fondamentale, della comunità asessuale, ma le due cose non penso sia giusto coincidano.
Capisco quello che dici sul tutti sono benvenuti. Se un etero si presenta su gay-forum, o in una sede arcigay, e dice che supporta le nostre lotte e vuole partecipare, ben venga. Penso che il dialogo con chi è "diverso" da noi sia importantissimo. Capisco anche che non si debba forzare tutti a identificarsi/definirsi.
Però se sei etero, è piuttosto inutile che tu ti definisca omosessuale (come vale anche il contrario ovvio). Per essere gay occorre come minimo provare attrazione per lo stesso sesso, desiderio e volontà di avere rapporti sessuali e/o romantici con lo stesso sesso. Se uno non ha questo minimo, non vedo il senso di definirsi gay.
Per questo ti chiedevo se per te ha senso accettare nella comunità questo tipo di persone, se cioè ha un senso che persone con quelle caratteristiche si definiscano nel tal modo.

Quindi, certo, accoglieremmo anche PincoPallo, che in base alla descrizione che hai dato potrebbe benissimo essere un "eterosessuale aromantico": prova attrazione sessuale per l'altro sesso, ma non prova attrazione romantica per nessuno. L'attrazione sessuale e l'attrazione romantica sono separate, non sempre vanno insieme, infatti esistono anche gli asessuali romantici, che pure non sono sessualmente attratti da nessuno. Allo stesso modo non mi è per nulla difficile immaginare l'esistenza di una persona bisessuale eteroromantica o bisessuale omoromantica.
Molto interessante. Cioè n pratica voi, per definirsi in maniera più completa, state proponendo due parole, sessuale e romantico, precedute da quattro (o più??) prefissi: a-  etero-  omo-  bi-
Che vanno a creare due categorie, la sessuale e la romantica, con quattro sottotipi:

asessuale                aromantico
eterosessuale          eteroromantico
omosessuale           omoromantico
bisessuale                biromantico

per un totale di sedici diverse combinazioni, tra cui per esempio l'eterosessuale biromantico o il bisessuale aromantico.
E' corretto?
Se sì, mi sembra una proposta molto interessante.
Link to comment
Share on other sites

Da fanatico della combinatoria e delle definizioni

devo dirvi che non tutto quello che esiste nella teoria, esiste realmente.

E non tutto quello che esiste realmente si adagia sulle nostre teorie.

 

L'asessuale aromantico in genere è un prete che ci odia tutti/e.

L'eterosessuale omoromantico è un normale etero che preferisce gli amici a quel buco della sua ragazza.

L'omosessuale eteroromantico è un normale gay che preferisce le amiche a quella nerchia che hanno i suoi amici.

Il bisessuale omoromantico semplicemente non esiste, perché nessuno ti dirà mai "Le femmine sono per il sesso, ma mi innamoro solo dei maschi"

Il bisessuale eteroromantico è un normale "Bisex dissociato". Quello stronzo, insomma.

L'omosessuale aromantico è "quello che va in dark" e asessuale non si definirà mai.

E così via.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...