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Extracomunitari, italiani e agevolazioni


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C'è questo argomento su cui vorrei confrontarmi, anzi, che vorrei capire meglio, magari da chi ne sa più di me.
Oggi leggevo determinate cose sull'agevolazioni che gli stranieri hanno nel nostro paese, non so quanto sia vero e quanto sia voglia di fare piazza pulita di essi (l'articolo che leggevo era di un deputato di forza nuova).
Mi chiedevo se fosse unicamente un atteggiamento di "destra" o se in realtà qualche ragione la hanno.
Ma soprattutto: in che modo gli stranieri (quindi pure noi emigranti) sono visti all'estero?

Dovendomi trasferire ho potuto constatare che negli altri paesi le agevolazioni, seppur non sempre facili, per gli stranieri ci sono, ma che il Cittadino del paese in questione viene (giustamente?) sempre per primo per il suo governo (ma anche qua ci sarebbe da discutere, sulla carta è facile parlare,ma la vita quotidiana non l'ho ancora vissuta), quindi la mia domanda sorge spontanea:

Se funziona così un po' dappertutto perché in Italia il cittadino che lotta per i suoi diritti prima di quelli degli stranieri viene quasi sempre tacciato di "razzismo"?

E' giusto o è sbagliato lottare per queste agevolazioni?

Ovviamente per diritti intendo la casa popolare, l'asilo, la sanità ecc..

Ultima domanda ma non meno importante: gli stranieri in Italia hanno davvero tutte queste agevolazioni?

Prendete tutto quello che ho detto con le pinze, come ho già detto sono molto ignorante su questo argomento e vorrei semplicemente capirci di più discutendone con voi :)

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si stanno prendendo tutte le case popolari

 

 

e non è solo un fenomeno italiano:

 

 

secondo te perchè il Francia il Front National è schizzato così in alto ?  e perchè il primo partito votato dagli operai e dai giovani, e il secondo votato dai gay????

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Cioè vuoi sapere se una coppia di Nigeriani

- a parità di reddito e figli - verrebbe preferita

per l'assegnazione di una casa popolare 

a una coppia di cittadini italiani?

 

Nei bandi di concorso tra le "condizioni soggettive"

non viene mai citata la nazionalità.

(Almeno in nessuno dei bandi che ho visto finora).

Sono favoriti solo bambini, anziani, disabili

e naturalmente gli etero sposati anche senza figli.

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è che molte graduatorie si basano sul reddito, perciò i posti degli asili e case popolari tendono ad andare alle famiglie più disagiate (ovviamente) nel senso di quelle con il reddito più basso, che spesso appartiene a immigrati, mentre invece ci dovrebbe essere una sorta di "quota" italiani fissa.

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già questa  è discriminazione feroce

 

le case popolari di oggi sono state costruite grazie a decenni di sudatissime tasse pagate dagli italiani a costo di pesanti sacrifici

 

non è che arriva il nigeriano e si prende la casa...

 

 

perchè?

 

se io domani vado in Arabia, mi regolarizzano e mi rendono partecipe della loro rendita petrolifera (ricchezza parassitaria) ?

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Siamo sicuri che una "quota fissa italiana" sia costituzionale?

O che - escludendo anche i cittadini francesi - sia in linea con le norme europee?

 

E siamo sicuri che ai razzisti italiani ciò basterebbe?

Molti Rom ad esempio sono nati in Italia e a 18 anni sono considerati italiani;

forse quello che i razzisti vorrebbero è il test del DNA per l'assegnazione delle case popolari.

 

Qui in Veneto si sono fatti molti tentativi in questo senso,

ovviamente includendo anche i terroni, visto che dalle mie parti

il Napoletano non è considerato meno sfaticato e meno criminale di un Rom.

Generalmente il TAR si è sempre opposto.

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mi complimento per il tuo equiparare il buon senso al razzismo

 

questo atteggiamento favorisce la decostruzione della sinistra  il suo allontanarsi dalla realtà in un un fiabesco mondo di favole antirazziste

 

 

per questo ti approvo e ti incoraggio

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è che molte graduatorie si basano sul reddito, perciò i posti degli asili e case popolari tendono ad andare alle famiglie più disagiate (ovviamente) nel senso di quelle con il reddito più basso, che spesso appartiene a immigrati, mentre invece ci dovrebbe essere una sorta di "quota" italiani fissa.

 

Probabilmente prendono le case popolari perché a parita di reddito (dichiarato) zero, gli extracomunitari hanno generalmente più figli a carico. Ci sono anche molti italiani che imbrogliando hanno beccato le case popolari negli anni 70-80 e ora si danno tante arie

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Ma immaginando di fare una legge che favorisca gli Italiani

(già abbiamo un rovesciamento, si è partiti dicendo che gli stranieri hanno dei privilegi

e - quando si è visto che non è vero - si chiedono privilegi per gli Italiani :))

precisamente come andrebbe impostata?

 

R.Post ha parlato di quote per gli Italiani? A quanto dovrebbero ammontare?

Padova che ha una delle presenze straniere più alte d'Italia (15%)

ha il 35% di case popolari assegnate ai cittadini stranieri.

E' troppo? Quanto sarebbe giusto?

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Icoldibarin

Difficile dare una risposta univoca a tutte le tue domande e penso che ci siano abusi di ingenuità e faziosità da entrambe le parti.
Più che fare un discorso troppo olistico andrebbero viste le singole situazioni, dov'è già difficile farsi un metro di misura oggettivo per via degli abusi sopracitati. Meglio aspettare di avere esperienza diretta per sparare a zero in un senso o nell'altro.
Posso però notare che in ogni storia di emi/immigrazione vi è sempre una componente della società che ti prende come caprio espiatorio dei suoi mali.
Se avete dei nonni immigrati in Lombarida e Piemonte chiedete quale metro di giudizio è stato adoperato nei loro confronti. La famiglia di mia nonna, di origini venete, ne ha subite di discriminazioni quando è venuta a cercare lavoro in Brianza, e non ha nemmeno attraversato un oceano...

Non ho esperienza diretta ma non mi ritrovo nei modi con cui vengono dipinti i frontalieri italiani in svizzera, ricordate le nuove pubblicità della lega ticinese che raffigurava svizzeri in mutande?

 

Francamente temo di non capire perché il fatto di essere stato partorito su suolo italiano debba garantirmi un maggior privilegio nelle graduatorie per l'attribuzione di una casa.

 

In Bicocca dall'anno scorso si è deciso che gli studenti provenienti dai paesi in cui non era possibile verificare il reddito familiare dovessero pagare la retta massima. A me sembra ridicolo che una persona proveniente dal Bangladesh o dall'Iran debba pagare 2'800€ di seconda rata, soprattutto quando capisci che una dose non irrilevante di studenti italiani facciano delle dichiarazione ISEU completamente fallate.

 

Il razzismo avviene quando si discrimina per razze piuttosto che per i meriti, demeriti e condizioni di una persona.

Se si fanno carte false è giusto che le persone perdano i sussidi ricevuti, indipendentemente dal loro luogo di provenienza.

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Ma immaginando di fare una legge che favorisca gli Italiani

(già abbiamo un rovesciamento, si è partiti dicendo che gli stranieri hanno dei privilegi

e - quando si è visto che non è vero - si chiedono privilegi per gli Italiani :))

precisamente come andrebbe impostata?

 

R.Post ha parlato di quote per gli Italiani? A quanto dovrebbero ammontare?

Padova che ha una delle presenze straniere più alte d'Italia (15%)

ha il 35% di case popolari assegnate ai cittadini stranieri.

E' troppo? Quanto sarebbe giusto?

 

 

No nessuna quota:

 

 

respingere i clandestini

 

accogliere solo una giusta quota di immigrati (cioè infinitesimale considerando il picco di disoccupazione giovanile italiana)

 

fare una giusta legge di assimilazione alla cittadinanza (che abbia i giusti tempi: venti trenta anni dal momento dell'arrivo regolare)

 

 

ai cittadini italiani dolicocefali biondi o aborigeni australiani che siano, concedere gli stessi doveri e diritti. 

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Haider, ma per chiedere una casa popolare

è ovvio che tu non possa essere clandestino...

come farebbe un clandestino a presentare una richiesta in Comune?

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questo pure è vero

 

diciamo che si largheggia in regolarizzazioni e si è scarsi a respingimenti

 

 

comunque nella mia schietta e dichiarata avversione alla immigrazione

 

io non me la prendo mai con lo straniero , capisco il suo problema umano e capisco anche che le tenti tutte

 

 

dal lavoro clandestino al furto, dalla partecipazione alle primarie del PD alla richiesta di assistenza

 

 

me la prendo con i magnaccia dell'immigrazione, che lucrano su questo fenomeno per ovvi interessi di parte

 

 

(imprenditori in cerca di salariati a costo quasi-zero; preti in cerca di seminaristi e di grosse banane; partiti e sindacalisti in cerca di elettori e clientes;

donne in menopausa in cerca - come i preti - di grosse banane nere)

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Il fenomeno dell'immigrazione clandestina

non c'entra nulla con le case popolari.

Ho come l'impressione che non conosciate nessuno

che abita in una casa popolare o ne abbia fatto richiesta :)

 

 

"Il cittadino extracomunitario può accedere in condizioni di parità con quello italiano
se è titolare di permesso di soggiorno almeno biennale o di carta di soggiorno e se al momento della
presentazione della domanda esercita regolare attività lavorativa, subordinata o autonoma, anche a
tempo determinato (art.40 comma 6 D.Lgs.286/98 come modificato dalla L.30.07.2002 n.189); se
residente a Xxxxxx, è ammesso anche se collocato in mobilità o cassa integrazione o percepisca una
pensione di qualunque tipo."
 
 
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Trattamenti di favore in senso proprio, in Italia non ne esistono

è chiaro che uno straniero regolarmente soggiornante riceve uguale 

trattamento rispetto ad un cittadino italiano

 

Esistono paesi che fanno diversamente e perchè?

 

In Germania è stata approvata una legge sull'immigrazione, che "minaccia"

gli stranieri di decurtazioni di certi sussidi sociali ( indennità di disoccupazione

etc. vengono ridotti del 10% ) se lo straniero rifiuta di sottoporsi ad un esame

presso un ufficio per la tutela della costituzione dei servizi segreti ; questo per

la difesa dello stato rispetto a terrorismo e fondamentalismo islamico.

 

Dire che sia poco più di una formalità e poco meno di un ulteriore spesa inutile

di denaro pubblico, mi pare abbastanza chiaro

 

Alcuni diritti sono condizionati al tipo di permesso di soggiorno, ma rispetto

alla legge del 1993 ed alla politica che hanno subito gli emigranti italiani

fino a quella data la situazione è migliorata ( la comunità italiana anche se

viene oramai percepita come integrata dai tedeschi, non lo è nè sente di

esserlo....solo da pochi anni possono ottenere la doppia cittadinanza senza

rinunciare alla italiana e mediamente hanno titoli di studio più bassi dei tedeschi )

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no @Almadel

 

intendevo dire  che il difetto è all'origine:

 

troppi entrano irregolarmente

e troppi vengono regolarizzati

 

poi il fatto che gli stranieri fanno piazza pulita delle case popolari mentre giovani italiani sono tagliati fuori è solo una conseguenza

 

 

 

c'è un problema

 

molti meridionali lavorerebbero volentieri a nord

ma gli affitti sono proibitivi: rischi che per mantenerti devi spendere più di quanto guadagni

 

e allora giustizia vorrebbe: non le case agli stranieri

ma dare le case ai giovani italiani 

 

 

le case popolari sono state costruite con i soldi dello stato

ma i soldi dello stato sono i soldi delle tasse dolorosamente estorte  - con una fiscalità iniqua - ai lavoratori italiani

 

 

quelle case dovrebbero andare solo ed esclusivamente ai figli di quei contribuenti italiani. 

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Intanto abbiamo appurato che gli stranieri in Italia non hanno agevolazioni

e che le case popolari vengono date solo a stranieri in regola.

Rispetto ai tentativi di disinformazione, è già qualcosa.

 

Uno straniero in Italia - per essere regolarizzato -

ha bisogno di un contratto di lavoro.

I contratti di lavoro non li dànno i giudici comunisti,

li dànno gli imprenditori che assumono in regola.

 

Mi spiace che i giovani meridionali trovino proibitivi i nostri affitti:

pensa a noi che ci dobbiamo già vivere qui :)

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Ilromantico

Mi trovo d'accordo con haider(!!). Se il fenomeno dell'immigrazione fosse "debole" non ci porremmo il problema, ma la percentuale di immigrazione "parassitaria" è troppo elevata e ciò va a discapito del motivo per cui sono nate certe agevolazioni. Non si tratta di italiani o stranieri, ma del fatto che ci si approffita in modo massiccio di agevolazioni nate per emergenze sociali. Un paese non si può far carico di emergenze sociali di una dozzina di paesi altrimenti poi va a discapito del suo medesimo sistema sociale.

 

Io anni fa ero piú ingenuo sul tema, ma ho visto con mano quanto certi immigrati si approfittino di un certo sistema sanitario o di agevolazioni sociali per poi magari inviare il denaro al proprio paese ed essere ingrati al paese che gli offre da mangiare.

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Ma quali sarebbero queste agevolazioni nate per fronteggiare 

"emergenze sociali" in Italia?

 

Le case popolari sono nettamente insufficienti, da trenta anni

ed il modo in cui lo Stato italiano gestisce il problema è quello di

concedere l'intervento della forza pubblica al proprietario di casa

dopo 7 anni dalla convalida dello sfratto.

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Allora. Ci sono diversi tipi di stranieri,classificati in una gerarchia che è pressapoco così in ordine decrescente di bonarietà:

-Gli stranieri che lavorano come integratori,che non hanno agevolazioni ma si sono fatti con le proprie mani  (stranieri delle ambasciate,mediatori culturali,giornalisti corrispondenti etc),

-Gli stranieri che case o non case svolgono il loro lavoro offrendo buoni servizi all'Italia e parte di guadagni alle loro famiglie evidentemente bisognose e che quindi si meritano le loro limitate agevolazioni (Kebabbari,agricoltori,infermieri,muratori etc.),

-Stranieri-parassiti che non fanno nulla per la società e passano le giornate a bere e a maledire l'Italia e Garibaldi(ex. persone che si buttano per terra e chiedono l'elemosina con le quali invece di comprare il pane comprano sigarette e i-pod) che tuttavia non avendo il permesso di soggiorno non dovrebbero avere le case a quanto ne so,o comunque dato il fatto che non le possono mantenere è difficile che se le mantengano in modo dignitoso prima che li caccino via.

 

Io,personalmente,tutte queste agevolazioni non le vedo,non hanno tutto sul piatto d'argento,se vogliono vivere bene devono fare anche loro lo sforzo di mantenersi e fare qualcosa di socialmente utile quindi anche se ci fossero,se uno straniero non ha voglia di fare nulla,non gli servirebbero a molto.

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Mi trovo d'accordo con haider(!!).

 

 

e potevi anche aggiungere un terzo punto esclamativo...

 

per rimarcare il tuo stupore (o la tua felicità...?) nel trovarti d'accordo con me

 

 

  :cont:

 

 

comunque il tuo ragionamento è ineccepibile.

Edited by Haider
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Vi piace sputare nel piatto dove mangiate, eh? Quando erano gli italiani a emigrare ( cosa che ancora avviene ) nessuno diceva nulla? Allora erano povere vittime del razzismo?

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no caro

 

io chiedo appunto che gli stranieri vengano trattati come gli Italiani che emigravano

 

 

e questa parità di trattamento voi lo chiamate razzismo.

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Forse perché lo è? Forse non verrei tacciato di razzismo se cominciassi a chiamarvi pagliacci di pasta? Non giustifichiamo l'odio, per favore!

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Dal mio punto di vista, loro hanno gli stessi diritti di noi, se cittadini italiani. Stesso diritto di avere una casa, aiuti etc. Il punto sta nello scoprire se sono venuti qua solo per essere aiutati, o per essere aiutati e dare un contributo in un qualche modo. Li si, si può fare "discriminazione", superando però questo limite, mi pare che quanto state dicendo non sia tanto differente dalle mere, schifose, ignoranti discriminazioni che il mondo gay riceve.
Poi questo è il mio punto di vista :nhl:

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@@ican nessun gruppo è omogeneo: esistono immigrati civili e delinquenti, così come tra gli italiani. In Italia esistono le leggi e se rispettate si vivrebbe bene. Il problema è che, diciamocelo, qui non c'è rispetto per nulla e per nessuno. Anche la stessa manodopera a basso costo, utilizzata dalla destra come pretesto per attaccare gli immigrati, non è altro che un fenomeno che gli italiani hanno sfruttato ed allargato per proprio tornaconto personale ( il guadagnare di più evitanto dipendenti messi in regola ).

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no caro

 

io chiedo appunto che gli stranieri vengano trattati come gli Italiani che emigravano

 

 

e questa parità di trattamento voi lo chiamate razzismo.

 

Ma questa Haider non è parità di trattamento...è mettere indietro le

lancette dell'orologio

 

Nel XIX°sec negli USA si riteneva che un Italiano potesse essere

linciato...eravamo definiti in molti stati "non palesemente neri"

 

( in effetti il linciaggio era legittimo se compiuto ai danni di un

negro, ma molti americani avevano difficoltà a distinguere un Siciliano

da un negro...diverse sentenze precisarono che l'analogia non era palese

ma la pratica continuò fino al XX° sec.)

 

http://digilander.libero.it/angeladiana/tallulah.html

 

Non è che siccome gli Italiani hanno subito il razzismo ( XIX° ) e poi la

discriminazione dagli americani ( XX°) noi siamo legittimati a linciare

nel 2013 dei senegalesi....che niente c'entrano.

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Quindi se gli stranieri adesso dovessero essere trattati come gli italiani emigranti di un tempo (o meglio macarons,come eravamo conosciuti all'epoca e anche ora dagli altri popoli),noi dovremmo affittare degli appartamenti fatiscenti a prezzi salatissimi come fecero con noi,dovremmo giudicarli pezzenti puzzolenti come consideravano noi,considerarli  ladri e violenti come consideravano noi (aggiungendo anche ubriaconi e logorroici,come ci giudicavano). W la parità di trattamenti.

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Abbiamo già affrontato questo argomento di recente mi sembra. Essendo sono extracomunitaria vorrei sapere quali sono queste fantomatiche  agevolazioni che ho e non hanno i cittadini italiani? Una lista gentilmente? A me sembra che pago di più e ottengo di meno... Sono residente in Italia e pago le tasse come tutti gli altri ma non posso accedere per esempio ai concorsi pubblici, non ho diritto di votare alle comunali, nonostante il fatto che pago l'IMU, invece un cittadino francese residente nel mio stesso comune che non possiede un immobile e di conseguenza non sborsa un soldo ha il diritto di votare alle elezioni comunali. Un altro esempio: quando ho partorito, non ho avuto il diritto per il "bonus bebè"  berlusconiano nonostante il fatto che mia figlia è cittadina italiana. Non ho il diritto allo sconto al campo estivo comunale per mia figlia (ricordo il fatto che un genitore di mia figlia è cittadino italiano e mia figlia di conseguenza anche), come mai una donna, cittadina italiana, casalinga, cioè una persona che non contribuisce al benessere economico di questo paese e che non ha veramente bisogno di questo campo, perché non fa un cazzo e può benissimo badare da sola al proprio pargolo, ha invece il diritto allo sconto in questo caso? Mia mamma possiede una casa vacanza in Italia, e finora ha sempre pagato l'IRPEF, l'IMU etc maggiorati, ma non ha il diritto di venire a casa propria quando le pare e piace, ogni volta deve chiedere un visto di durata abbastanza limitata, la Spagna in situazione analoga per esempio offre ai proprietari di immobili un permesso di soggiorno... Un altro esempio, la mia COLF ucraina sborsa un sacco di soldi all'INPS ogni anno, soldi che non rivedrà mai più in nessun modo perché non ha intenzione di rimanere sul territorio italiano a lungo, intanto è obbligata a farlo... L'amichetta albanese di mia figlia ha dovuto sempre pagare il ticket per accedere ai servizi sanitari, quando i bambini italiani nella regione Calabria fino a poco tempo fa non lo pagavano fino a sei anni, entrambi i genitori di questa bambina lavorano e pagano le tasse, perché loro non possono utilizzare i servizi della struttura (ASL in questo caso)  che aiutano a mantenere in piedi con i loro soldi? Case popolari assegnate prima agli stranieri? Un mito urbano, basta vedere le graduatorie comunali...

Possiamo anche spostare il discorso su un piano diverso: le colpe dell'Europa nei confronti del continente africano? Se uno prima vuole fare "l'Impero" e avere le colonie in Africa è chiaro che passati 50 anni debba affrontare il fenomeno di immigrazione...

Edited by Addie Pray
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