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Sei gay vero? Beh SI VEDE!


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Lucky.Walker
Ora che ci penso nessuno ha detto (anche se Aizen ci è andato vicino) niente del viso. Sarà una cosa inquietante (molto probabilmente anche stupida), ma noto una certa somiglianza, che non saprei descrivere e definire, tra molti gay(soprattutto giovani). Sarà una suggestione dettata da tutte le altre caratteristiche, o è effettivamente così? o.O

 

Cavolo, non sei l'unico a pensare sta cosa... io sono molto fisionomista, ma c'è un ragazzo che spesso confondo con altre persone e ho fatto almeno due figure di merda nel salutare gente UGUALE a lui (arrivando a scene come "Ciao Marco (nome di fantasia) come stai? Non sapevo che lavorassi come parrucchiere qui da Pasqualino (nome di fantasia del gestore del negozio)" Risposta del ragazzo: "Ma, veramente, non sono Marco") XD

 

Al di là di questo, a me capita il contrario, che o mi dicono "Non sembri per niente gay" o mi dicono "Non lo sembri ma lo pensavo perchè 1) eviti le ragazze; 2) non parli mai di ragazze avendo tante amiche femmine... e così via)

Meravigliosoamoremio
No, io parlavo proprio della fisionomia del viso,

 

Questo in effetti è interessante. Pare che abbiano fatto delle ricerche in tal proposito. Lo scopo è quello di vedere se i gay possono essere riconosciuti anche solo dal viso. Hanno fatto osservare i volti di tot omosessuali e tot non, su degli etero, bhè pare che la ricerca abbia dato un'esito posivito. Molti omosessuali sono stati riconosciuti soltanto dal viso. Che ci sia un collegamento?

 

Sugli occhi chiari non ne sono a conoscenza.

Edited by Meravigliosoamoremio
Questo in effetti è interessante. Pare che abbiano fatto delle ricerche in tal proposito. Lo scopo è quello di vedere se i gay possono essere riconosciuti anche solo dal viso. Hanno fatto osservare i volti di tot omosessuali e tot non, su degli etero, bhè pare che la ricerca abbia dato un'esito posivito. Molti omosessuali sono stati riconosciuti soltanto dal viso. Che ci sia un collegamento?

 

Sugli occhi chiari non ne sono a conoscenza.

Questi studi potrebbero arrivare a confermare che l'omosessualità sia data da un fattore genetico.

Per esempio nei moscerini maschi è stato recentemente scoperto un particolare gene detto fruitless (perchè nei moscerini porta anche alla sterilità) che, se alterato, porta gli esemplari a "inseguire" quelli dello stesso sesso.

è importante sottolineare che, per quanto non sia stato ancora trovato nell'uomo, tutti i geni riscontrati nei moscerini hanno un loro corrispettivo umano ;)

Questi studi potrebbero arrivare a confermare che l'omosessualità sia data da un fattore genetico.

Che l'omosessualità sia anche un fattore genetico è cosa risaputa.

Sicuramente non c'è un singolo gene che controlla il tutto, ma sarà un assortimento di geni, i quali, probabilmente, hanno anche altri ruoli nello sviluppo. Inoltre, sembra che ci siano anche altri processi epigenetici che controllano la sessualità del nascituro, ma sono sempre e comunque a livello di sviluppo embrionale.

Non conosco ricerche, però, a riguardo del "fenotipo gay". Vedrò di informarmi un po'.

Sul viso, i gay giovani talvolta assumono espressioni corrucciate, tenendo la bocca a culo di gallina...
Io ho fatto caso che quando vedo un ragazzo che mi piace, che sia etero o gay, e lui mi guarda a sua volta tendo a sgranare gli occhi, alzare le sopracciglia, allargare un istante le narici e aprire leggermente la bocca, a volte anche con un piccolo sorriso... È una cosa che non sopporto, perché mi accorgo di farlo, ma non riesco a controllarmi e a volte, anche se queste mie micro espressioni sono appena visibili, ho comunque paura che si notino troppo :)
Hinzelmann

Avevano fatto quel sito in cui i gay adulti potevano pubblicare le loro foto 

da bambini ed in diversi casi il risultato era quello di bambini che sembravano

più o meno riconoscibili, a posteriori, da altri gay.

 

Tuttavia è evidente che questo effetto può essere il risultato di una selezione

fra diverse foto di un gay adulto, che in qualche modo desidera trovare una

propria riconoscibilità.

 

Altrimenti potrebbe dimostrare il fatto che esiste una qualche traccia di

omosessualità anche nell'infanzia non tanto per l'aspetto fisico in sé, ma

per atteggiamenti-pose, modo di porsi davanti all'obiettivo etc. 

 

Più che caratteristiche fisiche o fisiognomiche in senso stretto ( che

farebbe molto lombroso ) si può ipotizzate un modo di porsi, in parte

cosciente, in parte inconscio, da parte di un soggetto che "sente" o

"avverte" in qualche modo di essere diverso e lo comunica attraverso

espressioni del volto.

cambiapelle

E volte l effeminatezza la nascondiamo con in muscoli, la voce la rendiamo più profonda... Ma in genere veniamo sgamati ... Dagli stessi gay.

Ieri per esempio. Ero col mio ragazzo a roquebrune CAP- martin e c era un sacco di gente ... Molte coppie etero, ragazzi soli , coppie di amici maschi e coppie gay ... Beh si vedono ... Possono essere maschi quanto vogliono ma la classe si vede. Gli etero sono sciatti ed anonimi ... Si riconoscono

Ilromantico

Evvai con gli stereotipi!!:D

 

Dire che gli etero sono "sciatti ed anonimi" è di un qualunquismo ed eterofobia sconvolgente.

 

Io vi inviterei a vedere la riconoscibilità dei gay nel tempo e fare una riflessione. Negli anni 70/80 sicuramente i gay out  erano quasi esclusivamente gay evidenti e che non potevano fingersi etero in un contesto sociale abbastanza omofobo, dai 90 ai 2000 in un contesto sociale sempre più aperto e meno omofobo invece si è cominciato ad assistere a gay non per forza tanto visibile e molto meno riconoscibile rispetto ai gay di vecchio stampo. Ai giorni nostri, la società e l'apertura all'omosessualità è talmente avanzata che ci domandiamo in topic del genere se ci siano degli elementi riconoscibili in tutti i gay. Tirate le vostre conclusioni.

 

Quanto all'analisi, un elemento può bastare in alcuni casi, in alcuni ci vogliono più elementi ed in altri ci vogliono molti più elementi o quegli stessi elementi in realtà non rivelano un bel nulla. Bisogna poi distinguere se in tutti si può capire davvero da uno sguardo, o un paio di elementi, o se lo si capisce da una conoscenza mediamente approfondita. Con un determinato tipo di incrocio di elementi e dopo una certa conoscenza è fattibile riconoscere che qualcuno abbia un'altissima probabilità di essere gay, ma dubito che certi gay possano essere davvero riconoscibili con il semplice intuito e/o per qualche elemento, potrebbe trattarsi più di ossessione che "tutti siano gay" che di un gay-radar davvero funzionante.

 

Io ho assistito a molti casi miei e di altri in cui "si era capito", però stranamente nessuno ha mai detto nulla prima di venirlo a sapere in via ufficiale. Qualche settimana fa un mio grande amico etero (un tipo rozzo come Bud spencer nei western) ammise in tutta onestà che lui non vede differenze di riconoscibilità tra certi gay e gli etero. Non riuscivo a credere che un etero di quello stampo potesse confessare una verità così onesta.

Haha sì, me l'han detto spesso che si vede, fin da piccino.

Se riguardo le mie foto da piccolo o video familiari...sì, mi rivedo decisamente gay, più gay di adesso.

Concordo con Almadel sul fatto che i gay riconoscono i gay attraverso alcuni dettagli che sfuggono agli etero

e viceversa, gli etero credono che i gay si riconoscano per altre caratteristiche, piuttosto stereotipate.

 

Non credo comunque che la mimica facciale, l'abbigliamento, i gusti musicali etc... siano dirimenti.

Però ecco, dopo 5 anni di allenamento di gay-watching posso dire che raramente mi sbaglio.

Specie in situazioni sociali 'miste', uno sguardo a chi sta con chi/come guarda chi basta a cogliere la gaytà :)

ma questo si vede! ... a me lo dicevano a 5 anni gia... quanto cattivi i bambini... non lo saprei dire da cosa si vede. io non mi reputo effemminato ma una volta ho capito perche lo pensano.. LA VOCE, mi sono ascoltato una mia registrazione e sono rimasto scioccato.

cmq scherzi a parte , anche mio zio ha la voce stridula , cammina come una femmina e si è fatto una marea di tipe e non è gay. Penso ci sia una cosa che ci rende "palesi"  , la sensibilità e lo sguardo. 

Bah sulla sensibilità...non direi...conosco ragazzi gay anaffettivi e che non descriverei davvero come 'sensibili'.

La voce tradisce spesso in effetti, ed è quella che rende alcuni gay più manifesti anche agli etero.

Ma i gay riconoscibili ai gay e non agli etero di solito hanno un aspetto virile,

anche se dal modo in cui trattano le ragazze, e da come parlano coi ragazzi...insomma, è facile per un gay cogliere che sono gay.

 

Generalmente sono affascinato da ragazzi gay dall'aspetto virile,

anche se poi temo sempre che siano meno affidabili di quelli dall'aspetto più mite.

Insomma, mi piacciono i ragazzi barbuti e un po' dozzinali,

anche se poi non riesco a fidarmi davvero ad uscirci insieme.


Generalmente sono affascinato da ragazzi gay dall'aspetto virile,
anche se poi temo sempre che siano meno affidabili di quelli dall'aspetto più mite.
Insomma, mi piacciono i ragazzi barbuti e un po' dozzinali,
anche se poi non riesco a fidarmi davvero ad uscirci insieme.


tipica rappresentazione di un mancato etero :uhsi: talvolta penso che chi cerca tipi cosi e per cercare l'opposto di se stessi :pausa: 
Mi piace aprire una discussione su questo "si vede". Si sente dire molto spesso, e circolano tanti miti sull'universo omosessuale.

Ve lo hanno mai detto? da cosa si dovrebbe vedere se uno è omosessuale o no? avanti con le opinioni.

a parte i supereffemminati, ma per me quelle persone sono donne non li considero gay, i gay"normali" non li so' distinguere. Puo' essere gay chiunque e nessuno. Per esempio la persona che frequento tutto si direbbe tranne che sia gay, fisicamente intendo. Nel mio caso lo notano, ma dopo che magari lo dico, nel senso che magari prima qualcuno potrebbe sospettarlo forse, ma non perchè sono effemminato, la mia femminilità la esprimo tranquillamente senza bisogno di esternarla in maniera poco consona e mi sento piu' femminile io talvolta di certe "vere" femmine. Lo notano perchè sono un tipo perfettino, non rozzo ecco....

Un caro amico pochi giorni dopo il coming out

"Da quando mi hai detto che sei gay, ogni volta che ti guardo non riesco a non pensarci..."

Ed io a lui:

"Beh, mi spiace. Forse il fatto che io indossi questo cappello da Village People non ti aiuta."

Ve lo hanno mai detto? da cosa si dovrebbe vedere se uno è omosessuale o no?

 

 

Si, mi è capitato e suddivido le persone in tre categorie:

 

- Il "si vede" o "l'avevo capito" dopo il coming out che comprendo dopo aver fatto C.O. con persone che mi conoscono da una vita e mezzo e credo che sia normale che si siano fatti qualche domanda

 

- Il "si vede" o "l'avevo capito" capitato veramente con gente con cui ho avuto a che fare esclusivamente online, che rimarrà un mistero per me (penso che sia la mia connessione internet ad emanare lesbismo, non saprei :rotfl:)

 

-  Sul "si vede" generico che mi è stato rivolto in maniera "neutrale" ho pochi commenti da fare, perchè è un fenomeno che sto studiando :asd:

 

Riguardo a perchè/come/dove si riesca a stabilire una cosa del genere, per me è un mistero almeno nelle donne, visto che ho un radar totalmente sballato.

 

Con gli uomini invece mi riesce più facile capirlo, non lo so, è una cosa che sento a pelle.

E non è una questione sul come si vestono (tralasciando insomma eventuali comportamenti palesi), visto che il metrosexual ormai è una realtà assodata dei nostri tempi.

Edited by nowhere

@prefy, beh lui è uno di quegli amici etero

che si sentono in dovere di spiegarmi con particolari

l'unico caso in cui farebbero sesso con me.

Sempre cose molto barocche e ingestibili...

(Nel suo caso un'orgia natalizia in latex).

 

A volte penso che gli etero siano solo dei gay con fantasie troppo complicate...

:)

Io faccio parte del gruppo "Sei lesbicaaaaa??? Nooooo! Non l'avrei mai detto!".

E direi che lo capisco, eh, anche per me che ho il radar abbastanza allenato, trovare mie simili non è affatto semplice, ci sono troppe etero che mi traggono in inganno  :asd:

 

Sul fatto che si veda, dite quello che volete, ma per me è un dato di fatto. In certe persone, pur non conoscendone l'orientamento (di solito scoprendolo dopo) saltano all'occhio alcune caratteristiche (non per forza standard), certi dettagli anche infinitesimali (quindi non mi riferisco alle scarpe rosa nei ragazzi e al marsupio nelle ragazze...........) che gridano proprio "sono gay!" Sarà il gayradar, sarà vivere a Milano, non lo so, ma li riconosco spesso ed è più facile con i ragazzi.

Qualcuno prima ha parlato di fisionomia, non so se sia così, sinceramente spero di no, però pensandoci, in qualche modo riconosco un trait d'union a livello fisico, al di là dello stile e di tutti quegli elementi tanto cari al cliché gay di cui Almadel ha fatto una divertente analisi  :asd:


spe...dici che a me piacciono gli etero mancati o che io sarei l'etero mancato?
ti piacciono i tipi maschi ma ovviamente gay, quindi escluderei sfrante, mancate primedonne ecc ecc dal tuo canto rispecchi bene o male questi canoni per questo cerchi l'uomo rude, virile, sboccato e magari sessualmente violento :-)
Hinzelmann

A parte le battute....non è detto che se uno desidera una persona

rude, virile etc. sia necessariamente una "sfranta", basta sentirsi in

difetto ( rispetto agli etero ) per trasformare questo sentimento in

desiderio, no?

 

Per desiderare una persona più ricca, non c'è bisogno di essere

necessariamente indigenti, basta sentirsi non sufficientemente ricchi XD

Ilromantico

Ma in Italia non esistono gay che non hanno nessun tratto  "riconoscibile"? Sono tutti Alfonso Signorini e Solange?

Pensavo che almeno in un forum gay fosse chiaro che l'orientamento sessuale e l'effeminatezza e/o "riconoscibilità"(chiamiamola così per intenderci) non siano per forza collegati tra loro. Qui sembra che alcuni si sentano davvero "in difetto" nei confronti degli etero, quasi a sempre a "mitizzarli", come se davvero buona parte di loro fosse chissà quale maschio alfa. La colpa è forse di questa epoca di transizione gay che indirizza molta gente a un determinato mix di usi, costumi e linguaggi in contrapposizione con la parte etero e mitizzando e/o esorcizzando quest'ultima (gli etero sono tutti forti, non piangono mai, ruttano sempre e blah blah...).

Esempio lampante un mio amico leggermente "effeminato" la cui effeminatezza ho scoperto col tempo sembrar essere perlopiù una maschera per affrontare la vita. E lo dico perché col tempo, con una confidenza sempre maggiore, ha lasciato da parte quella maschera "effeminata" esagerata e sta mostrando la sua reale effeminatezza che è infinitamente minore a quella anteriore. NON sto ribadendo che l'effeminatezza sia per tutti una maschera né la sto criticando, ma il caso mi fa pensare che forse alcuni gay sottovalutano la propria mascolinità e si sentano inutilmente inferiori nel mostrarla.

 

 

 

Non posso più modificare, quindi continuo qui...

 

@@minib Fermo restando che qualsiasi opinione è legittima, questa tua eccessiva sicurezza nel saper "smascherare" tutti i gay mi fa storcere non poco il naso. Forse ti sei espressa male, ma ho trovato un velo di arroganza nel tuo discorso, come se tu fossi una "medium" o che i gay siano realmente più facili da "smascherare" che le lesbiche. Certi discorsi posso 'perdonarli' a certi etero, ma mi raggela che li faccia gente della comunità LGBT.

 

Fisionomia? Elementi impercettibili? In alcuni casi servono a capire, ma non è una percentuale sempre certa e quindi ha un'affidabilità relativa. Sono un po' discorsi ottocenteschi visto che se non sbaglio i forensi dell'epoca utilizzavano parametri fisionomici per identificare possibili ladri e criminali. Per quanto un ladro o un criminale possa avere una fisionomia tipo da "malvagio", non tutti quelli che possiedono un aspetto malvagio sono per forza di cose dei criminali. E facendo esempi più leggeri, nessuna fisionomia può dirti con sicurezza se un tipo è simpatico, intelligente, stupido, ignorante o sveglio. Con questi esempi non vedo perché la cosa non debba valere anche per l'orientamento sessuale.

 

Io avevo una collega lesbica eppure la mia percezione sulla sua lesbicità non è cambiata né prima di saperlo né dopo averlo saputo. Nonostante lei sia nel fondo un po' maschiaccio non la trovo diversa nella femminilità da altre mie amiche etero. Anzi ho più di qualche amica etero che è persino più maschiaccio di lei. E la stessa cosa penso verso certe lesbiche VIP spagnole, non riesco a vedere questi elementi di "lesbicità" così evidenti.

 

Tuttavia forse per le lesbiche è più facile essere viste come le etero perché gli atteggiamenti "cazzuti" o da maschiaccio sono stati abbastanza sdoganati e passano inosservati. Con gli uomini invece molti atteggiamenti "sensibili" non sono stati per nulla sdoganati e per certe società l'uomo "ha da puzza'"  e deve essere violento, machista, rude, tifoso del calcio, appassionato di macchine e moto e blah blah. Peccato che molti etero della società non rispecchiano affatto uno o più ideali del maschio "alfa" ideato da certe società.

 

Per quanto non possano apparire certo dei prototipi di maschio alfa, cosa c'è di gay nella sensibilità di Tiziano Ferro o nella cultura di Cecchi Paone?

@@Ilromantico : mi spiace aver turbato con il mio messaggio, ho espresso semplicemente il mio parere (con cognizione di causa, non mi sono espressa male ;) ) e non credo in maniera particolarmente arrogante, più scherzosa, direi.

Ma probabilmente sono arrogante di mio e trapela senza che io me ne accorga  :asd:

In ogni caso non penso di aver detto che esiste l'identikit universale del gay, ma semplicemente che - e, giuro, senza essere una medium (magari, eh! :roll2: ) - spesso e volentieri riconosco un gay o una lesbica per determinati tratti GENERICI che non so dire di preciso quali siano ma che altrettanto spesso mi saltano all'occhio e mi aiutano ad identificare o meno un gay o una lesbica.

Ora, senza stare a scomodare Lombroso, mettila come vuoi, leggila con arroganza, ma ci prendo spesso ugualmente. Cosa vogliamo fare?

 

Con Tiziano Ferro è andata nello stesso identico modo, personalmente me l'ero sentito da Rosso Relativo (e nel mondo gay non mi risulta di essere stata l'unica...), ma per com'è lui, cosa c'entra la sua sensibilità? 

Non so cos'avesse, ma c'era qualcosa che me lo diceva. E quando ho avuto modo di creare un giro a Latina ho tranquillamente confermato, certo senza spuntare nella mia scheda-gay determinate caratteristiche fisiche che lui ha in comune con n! altri gay  :asd: 

Stesso discorso vale per Cecchi Paone, cosa c'entra la sua cultura? Essere colti o sensibili è sinonimo di gay?

Non mi sembra di aver detto che li riconosco da questo...

La Verità è che se il cerchi più virili

sei una "sfranta" perché devi compensare.

E se li cerchi meno virili sei una "sfranta"

che teme il confronto con chi è più maschio.

:D

Mi ci riconosco...questo timore della passività!

Lo ammetto, sotto questo petto non depilato pulsa il cuore di una pop-star.

Edited by schopy

Penso che i gay radar -se così vogliamo denominare l'insieme di sistemi neurocognitivi che ci fanno riconoscere i nostri cosessuali- si basino non tanto su elementi singoli quanto, per dirla hegelianamente, sulla totalità delle parti. Mi spiego meglio usando anche la metafora che ha usato lui: un braccio in quanto tale ha la propria funzione, il proprio esser braccio, solo in relazione al corpo. Un braccio attaccato a un corpo è un braccio e svolge le mansioni di braccio, un braccio staccato dal corpo perde le sue funzioni e con esse la sua specificità. Quel che rimane da questo elemento separato dal corpo non è che un pezzo di carne.

 

Se isoliamo ogni singolo elemento per riconoscere un gay, quel che otteniamo sono ''comportamenti asettici'' che può tenere qualunque essere umano, sia esso interessato o meno a persone dello stesso sesso.

Il problema sta proprio nel fatto che la totalità dei comportamenti è diversa dal singolo comportamento, e il modo in cui il gay radar si attiva di fronte a una totalità è diverso dal modo in cui si attiva dinanzi a un singolo comportamento. In pratica ogni volta che tentiamo di definire dei modi per riconoscere un gay o una lesbica siamo votati allo scacco: nel ''definire'' non possiamo non isolare i comportamenti e riscontrare per ognuno il fatto che può essere messo in atto da soggetti di entrambi i sessi e di ogni sessualità.

 

Possiamo tracciare delle linee guida d'insieme, ma nessuna linea guida sarà mai meglio o più accurata dell'esperienza diretta di ogni soggetto in questione.

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