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E da un pò di tempo.. ormai troppo tempo che qualsiasi cosa faccio mi sembra inutile... mi sento un morto che cammina e questo oltre che far star male me fa stare male anche le persone che mi stanno vicino. Insomma prima o poi ci si stufa a stare in compagnia di un moribondo, come biasimarli. Come si fa a sentirsi vivi? Come si fa a smettere di piangersi addosso quando si ha un carattere di m. come il mio e ogni sforzo che si compie ogni giorno per cambiare le cose risulta vano?

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Come si fa a sentirsi vivi?
sentendo un cuore battere nel proprio petto :uhsi: 

 


Come si fa a smettere di piangersi addosso quando si ha un carattere di m. come il mio e ogni sforzo che si compie ogni giorno per cambiare le cose risulta vano?
non penso si possa, ma stampati un sorriso a 24 denti sul viso e appari come gli altri vogliono che tu sia "FELICE" 

 

con questo topic noto un controsenso con la firma che ti porti dietro :pausa:

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freecity89

penso che un periodo cosi possa capitare a tutti...

secondo me devi ricominciare a fare le cose con passione devi fare tutto quello che ti piace e che in qualche modo ti tira su  il morale..

prova a non pensare piu al passato se è quello che ti fa stare cosi giu...

se continui a piangerti addosso non cambierà mai niente fa qualcosa in cui credi veramente...

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@@nemo sbaglio o ti sei appena laureato? non ho idea se era la triennale e quindi stai ancora studiando, comunque io ebbi un brutto periodo subito dopo la laurea, mi ero depresso

poi cominciai a cercare lavoro e, nonostante lo schifo che si stava sempre più palesando, la depressione magicamente passò

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Spesso dipende da incompatibilità amorosa

 

 

 

sbaglio o ti sei appena laureato?

 

 

 

Esci per caso da una storia finita male?

 

 

 

@nemo ne abbiamo parlato questa mattina..é solo stress per il futuro che ti si prospetta davanti.

Oa devi fare delle scelte e devi stare tranquillo.

Daje!

 

 

 

Rispondo a tutti con un discorso generale perché avete colto diversi aspetti che cumulati insieme non portano a bellissime conclusioni...

 

Si sono laureato (magistrale), e come tutti con poche prospettive davanti. Ci sono passati tutti in fondo, perché per me dovrebbe essere diverso? Tanti miei amici sono nella mia stessa situazione, ma loro sono tranquilli io no, perché?

Perché loro qui possono avere una vita, ma per me non è la stessa cosa, purtroppo non ho scelto io di accettarmi a 25 anni, non ho scelto io di laurearmi in un periodo così buio, non ho scelto io di nascere in un paese di 5mila abitanti invece che in una città... ( e nemmeno di avere questo carattere -.-)

 

Ho 25 anni, e parte fare il mio dovere non ho mai vissuto pienamente, non voglio più vivere in un posto dove non ci sono prospettive, dove non ci sono opportunità e dove quelli come me vivono nascondendosi, né posso aspettare a casa mia che tutto questo mi consumi.  E allora?

 

Allora ho scelto di andare via, di rimboccarmi le maniche come ho sempre fatto, perché per me le cose vanno fatte bene o non vanno fatte per nulla... Ma c'è sempre lo spettro di dover tornare a casa, perché che si voglia o no, non dipende tutto da noi... per quanto ci si voglia impegnare non dipende tutto da noi, e sinceramente non c'è molto da sperare... In fondo vorrei solo vivere liberamente senza pesare sulle spalle di nessuno, chi non lo vorrebbe?

 

Fabio, le scelte le ho fatte da un pò, per la tranquillità penso che mi toccherà aspettare parecchio    :scratchhead:

 

Scusate lo sfogo, ogni tanto divento una lagna  :punish:   Quando venderanno l’ottimismo in pillole farò la fila come fanno per l’iphone  :uhsi:

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Non sono il tipo che può distribuire consigli a riguardo dato che ci sto naufragando da un po' nello stesso oceano...

Abbandona ogni speranza e lascia che sia il tempo a decidere...
Oppure, già sai la soluzione alternativa...

Nel caso, se mai trovassi un altro modo di uscire da tutto ciò, ti faccio un fischio.

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Si sono laureato (magistrale), e come tutti con poche prospettive davanti. Ci sono passati tutti in fondo, perché per me dovrebbe essere diverso? Tanti miei amici sono nella mia stessa situazione, ma loro sono tranquilli io no, perché?

 

come ti dicevo, anch'io passai un periodo non molto brillante subito dopo la laurea, è un momento di passaggio da non sottovalutare: finsce definitivamente il periodo scolastico, di formazione, e si apre davanti uno scenario incognito e che può apparire anche ostile

mettici poi la distanza, spesso abissale, tra le aspettative nate durante gli studi, svolti con passione e ottimi risultati, e lo scenario squallido e deprimente del mercato del lavoro e mi pare che il quadro sia completo

credo che il modo di uscirne lo indicavi tu stesso, ed è darsi esattamente questa prospettiva:

 

 

Ma c'è sempre lo spettro di dover tornare a casa, perché che si voglia o no, non dipende tutto da noi... per quanto ci si voglia impegnare non dipende tutto da noi, e sinceramente non c'è molto da sperare... In fondo vorrei solo vivere liberamente senza pesare sulle spalle di nessuno, chi non lo vorrebbe?

 

quindi rimboccarsi le maniche e via di casa il più presto possibile, poi vedrai che in una casa "tua" comincerai a respirare, troverai i tuoi spazi veri e arriverà anche il resto ;)

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@@nemo credo tu sia depresso e/o nel pieno di una crisi di nervi.ci sono passato anche io,e come spiegai in un altro post,a me portò anche dei dolori fisici fino ad arrivare alla paralisi delle gambe per circa 3 giorni.

se sei nello stato che come dicevo io "vedo tutto nero",devi cambiare il modo di vedere le cose....

io avevo paura ad uscire perchè non mi reggevo in piedi ed avevo attacchi di panico,prendevo circa30 gocce di valium al giorno per "sedarmi" e stare un pò meglio...se ho centrato il punto sarò ben lieto di darti consigli,visto appunto che ci son passato e che son molto informato su piscologia ecc

ps: FORZA! ;)

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