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Matrimonio amici: non invitano la/il vostra/o compagna/o


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Alla fine il loro comportamento è triste.. ma ne fai un problema?

Hai detto che ormai il vostro rapporto di amicizia è insalvabile... quindi? Io ringrazierei e ciao! Se poi chiede i motivi del tuo rifiuto.. glielo spieghi.

Secondo me il problema è proprio dovuto all'allontanamento e al fatto che non hanno mai conosciuto la tua ragazza. Non frequentandovi e non conoscendovi "insieme".. ti pare se mettono a rischio la loro festa?? (detta in modo sarcastico).

Anche a me hanno invitato quelli delle elementari che non vedevo da anni.. embé sono di paese.. ma è come se non li conoscessi più.. li saluto e basta e sono grato alle loro mamme per la merenda a pane e nutella XD
Stessa cosa alle cene di classe.. le trovo un modo per fare gossip e non trovo motivi rivedere la gente che per un motivo o un altro hanno preso strade diverse dalla mia e li rivedo si e no ogni 3-4 anni.

Se già ti hanno tiepidamente accettato al coming out.. non ti hanno ben accettato (dicono che gli fa strano) e invitano solo te al matrimonio? Lo fanno solo di facciata.. per passare bene anche se cascano male.
Cosa pretendi? Di cambiare lui? C'è sempre la moglie madonnara che lo mette sulla "retta via" ogni giorno.. invece che te ogni tre anni.

 

Inoltre, concordo con Aizen.. oltre a non conoscere la tua ragazza.. evidentemente hanno pregiudizi sul come alcune lesbiche siano mascoline o "evidenti" e di conseguenza vogliano evitare certi argomenti alla loro festa. Brutto da dirsi.. ma spesso è così.

Edited by yalen86

A me è successa una cosa del genere, non con matrimoni ma più genericamente a inviti fuori. Pensavo fossero cose tra amici, invece tutti con il ragazzo/a, senza che  nessuno si fosse disturbato di dirmi niente (e sì che la conoscevano anche, la mia ragazza).

Sinceramente non mi sono preoccupata di dare spiegazioni, non li ho più visti e chiusa la faccenda.


Da sto punto di vista un po' li conosco. Questa partecipazione è per uno ed è stata volutamente concepita così.
Se io fossi stata etero in coppia da una settimana avrebbero sicuramente invitato il mio frequentatore, invece ora hanno fatto bellamente finta di nulla sul fatto che ho qualcuno al mio fianco.

 

se sono religiosi può darsi che una relazione tra due donne non viene considerata da loro come una relazione, semplicemente non esiste per loro l'amore tra due donne. sono fatti così.

Io ho notato piuttosto che le relazioni gay, anche da chi non è religioso, vengono spesso considerate come non serie...in pratica considerano le storie che abbiamo coi nostri compagni/e come noi consideriamo le loro storielle estive da adolescenti al mare.

In tal senso l'istituzione dei matrimoni gay porterebbe sicuramente a rendere piu' autorevoli, ai loro occhi, le nostre relazioni.

Inutile dire che è stato un vero stronzo. E sei liberissima di reagire come vuoi, secondo me: ognuno ha la propria sensibilità, e decide in totale autonomia con la sua testa.

 

Personalmente mi hai posto una domanda molto "recente": una settimana fa si è sposata (in chiesa) mia sorella, e io ero il testimone con un ('altra) mia sorella... Mi sono chiesto: "e se avessi avuto un ragazzo e non me lo avesse fatto "portare" al matrimonio?". A parte il fatto che non sono out con tutti i miei parenti (non ne vedo il motivo) probabilmente non avrei fatto il testimone per lei, né (forse) sarei andato al matrimonio.

   Se fossi stato un semplice invitato ad un matrimonio di un mio amico, avrei chiesto esplicitamente, con voce solare e tranquilla (nel caso sapesse della mia relazione) , se avessi potuto il mio ragazzo, per aumentarne l'imbarazzo nel dire "no". Ovviamente, a questo punto, non sarei andato.

Ilromantico

Io ho notato piuttosto che le relazioni gay, anche da chi non è religioso, vengono spesso considerate come non serie...in pratica considerano le storie che abbiamo coi nostri compagni/e come noi consideriamo le loro storielle estive da adolescenti al mare.

In tal senso l'istituzione dei matrimoni gay porterebbe sicuramente a rendere piu' autorevoli, ai loro occhi, le nostre relazioni

 

Eh, lo dicevo in un altro topic. Sempre azzeccatissimo i tuoi interventi ;)!

 

A me non è capitato, anzi i primi tempi mi sembrava pure esagerato che dovessi andare a matrimoni, battesimi e cose simili. Da un lato etero/gay non trovo che sia obbligatorio invitare il partner con cui un amico sta da poco. Magari tu non hai messo in chiaro che per te questa relazione è seria ed importante, perché scusami se te lo dico, ma non mi sembra abbia difeso così tanto l'importanza della tua ragazza. Ovvio, lui dovrebbe arrivarci a prescindere, ma magari ti ha visto così silenziosa ed indifferente che pensa che per te la relazione non sia così tanto importante, lui in fondo che ne sa se tu non ne parli?

 

Poi ricorda è il SUO matrimonio, per quanto ingiusto può sembrare, magari si vergogna con parenti ed amici perché magari sa che si verrebbe a creare un clima poco piacevole, ma in fondo non puoi fargliene una colpa a lui. Non lo giustifico affatto, ma se il clima sarebbe quello è normale che cerchi di festeggiare il matrimonio con serenità e zero "scandali" perché comunque dev'essere un giorno in cui tutto fila liscio. Ora devi essere tu a capire se vale la pena parlargliene, scontrarti per i tuoi principi e/o mettere in primo piano l'amicizia.

@Madoka

Se ora il tuo amico è diventato un tipo da pellegrinaggi religiosi perché plagiato da una compagna baciapile -ipotizzo-

non trovo strano tutto quello che è successo, solo molto molto molto triste/deludente.

 

Più in generale, è l'amicizia etero/gay ed il grado di confidenza a questa connesso il problema...

ci son persone forse più 'semplici' che sarebbero tanto contente di vederti accoppiato con una persona dell'altro sesso,

e parecchio indifferenti alla tua vita sentimentale se sei gay.

Certo, se questi insistevano a dire che t'avrebbero invitato con un ipotetico compagno

e mo' fanno marcia indietro, non è una casualità.

 

@Ilromantico:

Se i futuri sposi fossero tipi con le palle non si dovrebbero vergognare di invitare una coppia gay...

insomma, alla mia festa di laurea c'erano zii-genitori-una nonna e anche ex-amanti.

E pure in casa ero dichiarato con alcune persone e non con altre.

Madoka.. ricorda che è il suo matrimonio non il tuo.. c'è un tempo per le battaglie lgbt e un tempo per far buon viso a cattivo gioco. Non dico di stendere il velo dell'ipocrisia anche perchè io gli spezzerei le gambine ma mi rendo conto che in certi momenti tocca a me essere quello migliore e negare la parte piu egoista fin tanto che non casca mica il mondo nel farlo.

privateuniverse
Poi ricorda è il SUO matrimonio, per quanto ingiusto può sembrare, magari si vergogna con parenti ed amici perché magari sa che si verrebbe a creare un clima poco piacevole, ma in fondo non puoi fargliene una colpa a lui.

 

Mi pare una motivazione estremamente debole.

 

Per quale motivo un uomo etero dovrebbe vergognarsi di avere un'amica lesbica, per di più in coppia?

Ilromantico

Non lo giustifico mica, ma posso ipotizzare il contesto e le ragioni. Magari lui e/o la sua ragazza sono leggermente omofobi o si vergognano perché non sanno come gli ospiti potrebbero reagire ed hanno magari paura che questo possa rovinare il loro giorno perfetto. Egoisticamente parlando non sono tenuti a farsi carico di cose che potrebbero "complicare" il loro matrimonio. Non li giustifico, ma posso comprendere le loro ragioni se il contesto è quello che è.

Non sono out 100% quindi farò considerazioni ovviamente generiche.

 

Il discorso è che il fatto che non si sia fatta menzione in alcun modo alla tua compagna, con tutto che hai detto loro che sei impegnata in una relazione, mi pare quanto mai strano.

O meglio, ci leggo il palese desiderio di tenere quell'aspetto della tua vita categoricamente fuori dal giorno del loro matrimonio: quali siano i motivi dietro a tale decisione non ha importanza, mi chiedo più che altro come sia possibile che nella loro testa non si siano posti il problema di dire "...ma è probabile che noterà il fatto che abbiam rivolto l'invito solo a lei".

Insomma, ti ci han pure chiamato per sapere se saresti andata, possibile che è stato un caso che non si è voluto far menzione alcuna ad una tua eventuale relazione?

 

Opterei per non andarci e di mandare una mail al tuo amico, lasciando perdere la compagna, perchè mi par di capire che la sua presenza abbia avuto un gran peso sull'evoluzione sia della sua persona  che sopratutto del vostro rapporto.

 

Il matrimonio è il loro e per carità, hanno tutto il diritto di invitare chi vogliono.

Ma tu sei altrettanto libera di poter rifiutare di andare ad un matrimonio dove si è avuto cura di eliminare alcuni tuoi aspetti probabilmente ritenuti "scomodi"

E' diventato "bravo ragazzo" e va a medjucoso dopo che sta con lei? Quanto scommetti che lei è la classica cattolica e gli ha detto che non può frequentarla altrimenti lei lo lascia?

Sinceramente fossi in te me ne fregerei bellamente di dare una spiegazione qualsiasi, è il classico "uomo" italiano senza palle come purtroppo ne vengono fuori sempre più di sti tempi completamente azzerbinato.

privateuniverse
Non lo giustifico mica, ma posso ipotizzare il contesto e le ragioni. Magari lui e/o la sua ragazza sono leggermente omofobi o si vergognano perché non sanno come gli ospiti potrebbero reagire ed hanno magari paura che questo possa rovinare il loro giorno perfetto. Egoisticamente parlando non sono tenuti a farsi carico di cose che potrebbero "complicare" il loro matrimonio. Non li giustifico, ma posso comprendere le loro ragioni se il contesto è quello che è.

 

E' proprio questa distinzione tra "giustificare" e "comprendere" che non regge.

 

Se tu fossi etero e avessi amici negri ma parenti razzisti e non li invitassi al tuo matrimonio per non imbarazzare i tuoi parenti razzisti, non ti limiteresti a "comprendere" le ragioni di questi ultimi, ma le giustificheresti con il tuo comportamento.

 

E, in ogni caso, che c'entra come considerazione?

 

Infine, se il problema fosse quello lì, non avrebbero proprio dovuto invitarla.

 

C

@@Madoka purtroppo le persone dicono tante cose per dare aria alla bocca... Sai quante volte mi sono sentito dire "ti faccio fare da testimone, ti faccio fare da padrino"... e poi al momento topico il discorso non è più uscito?

 

E' evidente che il tuo amico (e forse è anche normale, non dico giusto, normale che sia così) fa delle scelte per venire dietro a sua moglie e queste scelte non prevedono la tua presenza e quella della tua meravigliosa metà.

 

Non devi fartene un cruccio. Io ho attuato la politica del "chi non mi ama non mi merita". Sarà riduttiva? Sarà arida? Siamo grandi, non ha senso inseguire dei sogni di amicizie imperiture. La vita ci porta a delle scelte.

 

I miei 2 migliori amici dell'università (che tra l'altro si erano rimessi assieme dopo un mio intervento) dopo qualche anno si sono sposati e anzichè telefonarmi per sapere dove vivevo, hanno mandato l'invito a casa dei miei genitori.... e io l'ho letto 2 mesi dopo perchè alla fine mia mamma lo ha aperto). Una telefonata? naaaaaa... troppo.

 

Lui ha fatto una scelta... tu trai le tue conseguenze. Io, per come sono fatto, eviterei anche di dare ulteriori spiegazioni. Anche perché se ti ha voluto bene lo capirà da solo, altrimenti verrà lui a chiedertele. Tu non devi spiegare nulla.

 

Un bacio.

F.

Intanto non si devono giustificare le prese di posizione omofobe.

Per il resto io direi alla coppia, senza polemizzare, che è arrivato un invito per uno anziché per due. A seconda della risposta deciderei che fare. Non è Madoka che deve dare spiegazioni. Immagino la loro apertura mentale considerando pure Medjugorie.

Però non vediamo omofobia ovunque; a volte certe scelte si fanno per evitare polemiche...magari chi invita non è omofobo, ma sa che alla cerimonia saranno presenti vecchie zie bigotte e pettegole, e quindi preferisce evitare chiacchiere inutili...fermo restando che chi è invitato senza la sua dolce metà fa bene a declinare l'invito.

Io personalmente farei il finto tonto per scoprire il motivo di tutto cio': direi allo sposo "ciao ho ricevuto l'invito, ma forse c'è un errore, visto che avete mandato la partecipazione solo a mio nome e non anche alla mia fidanzata"...e dalla risposta mi regolerei...

Edited by ben81

Vabbè il punto è che Madoka giustamente ci è rimasta male.

Purtroppo dobbiamo partire dal presupposto che facendo out qualcosa va sempre male.

Non tutti i CO possono andare a buon fine. Magari non ce ne accorgiamo subito, ma all'inizio le persone possono sembrare open o neutre e poi al momento buono o inaspettato si dimostrano il contrario.

 

Io ho avuto l'esperienza di mio cognato che sembrava in un modo e si è rivelato tutt'altro e adesso non mi faccio più illusioni.

Dopo qualsiasi sgarro, incomprensione, offesa, atteggiamento omofobo da persone dalle quali non me lo aspettavo, non ci rimango più male, faccio notare quello che hanno fatto, se lo capiscono è bene, altrimenti niente più confidenza, un "ciao" sarà più che sufficiente.

Era uno di quei tipi che dicono almeno una bestemmia all'ora, adesso non bestemmia più, anzi è andato l'anno scorso in pellegrinaggio con lei a Medjugorje.

 

confermo: è cambiato :pausa:

 

Oggi mi ha telefonato per chiedermi se avevo ricevuto la partecipazione. Gli ho detto di si ma gli ho anche detto che purtroppo non posso andare, dato che due giorni dopo ho un esame molto grosso.

Domani salgo a casa dai miei e se riesco a vederlo in questi giorni gli spiegherò il perché (anche se non avessi avuto l'esame) non ci andrò.

 

un amico che ti dice che avrebbe comunque mandato una partecipazione per due e, nel momento in cui sa che siete in due, te ne manda una singola evidentemente ti sta lanciando un messaggio

il messaggio, molto crudo, è che la partecipazione non poteva fare a meno di mandartela ma che lui non ha intenzione di prendere atto di quella che è la tua vita attuale, e quindi la partecipazione stessa è più la "conclusione" di un'amicizia che ormai non esiste più, nei fatti, che un voler proseguire il rapporto nelle sue normali evoluzioni

quindi anch'io non sarei andato, probabilmente non mi sarei neanche preoccupato di dare spiegazioni, le spiegazioni sono nei fatti e chi le vuole leggere le leggesse pure

o forse, solo se avesse insistito, una spiegazione l'avrei data: avrei detto che non potevo andare perché impegnato in un pellegrinaggio di redenzione a Medjugorje :uhsi:

Avrei declinato l'invito, spiegando chiaramente le ragioni per telefono ( peraltro uno dei pochi momenti in cui poter discutere senza la costante presenza della sua fidanzata ). Non ci sono scusanti per ciò che ha fatto: ha tradito la sua migliore amica per le fisime della ragazza.

Anche io penso che hai sbagliato a non chiedere subito spiegazioni sull'invito. Può anche essere che sia stato un errore. Se siete così amici e hanno "accettato" la tua omosessualità non vedo perché escludere la tua compagna dal matrimonio.

Forse teme che vi rotoliate nel fango in bikini succinti e giù a limonare duro distraendo gli altri invitati? Nel caso avrei cercato di chiarire subito.

gianduiotto

Ho letto tutta la storia con molta attenzione. Mi permetto di fare queste riflessioni.

Se i contatti fra te ed il tuo amico sono stati negli ultimi anni così sporadici, mi pare chiaro che dell'amicizia sia rimasta più la forma che la sostanza. In quest'ottica, anche se tu fossi stata etero ed in coppia, un invito per due sarebbe stato più un tener fede ad una promessa fatta ai tempi in cui l'amicizia era viva, che un gesto pienamente sentito. 

Che questa amicizia fosse ormai allo stato terminale, lo dimostra anche il fatto che dopo il tuo Coming Out, comunque non ci sono stati altri contatti fra di voi: Il fatto poi che egli, anche per telefono dopo l'invio della partecipazione , non abbia fatto alcun cenno alla tua ragazza, indica una specie di rimozione. Ha implicitamente voluto trasmetterti che egli di fatto non riconosce il tuo essere lesbica.

Pertanto riguardo la partecipazione in sé, non credo proprio che tu abbia frainteso : l'invito era rivolto solo a te, anche per una questione di organizzazione della macchina matrimoniale. Organizzare un matrimonio è sempre complesso, viepiù se gli invitati sono numerosi, e bisogna sapere chi partecipa al ricevimento per poter organizzare la disposizione dei posti nei vari tavoli. Questa in genere è una nota perennemente dolente e la domanda "con chi le mettiamo al tavolo le due lesbiche?" sarà sicuramente balenata nella testa dei due promessi sposi. E magari è possibile che ci siano state discussioni in proposito; e anche dei veti; e che si siano intromessi nella decisione anche i genitori dell'uno o dell'altra ( perché visto che i genitori degli sposi spesso pagano, si sentono anche in diritto di intromettersi).

Il risultato di tutto questo è però un invito, che , per usare parole dolci, ti ha lasciato l'amaro in bocca. 

Ciò che comunque non bisogna dimenticare è che questa è la festa del matrimonio del tuo amico e della sua futura cattolicissima moglie; che essi hanno tutto il diritto di invitare chi vogliono alla loro festa. E tu, in omaggio a quella forma che ha portato il tuo amico a spedirti un invito per te sola, hai dovere di comunicare la tua gioia per il lieto evento con un presente per gli sposi .

Nell'organizzare un matrimonio con così tanti invitati, gli sposi avranno di certo pensato ad una lista nozze o ad una sottoscrizione presso un'agenzia di viaggi per la loro luna di miele. Ecco, per accompagnare il tuo regalo, che non può e non deve mancare, potresti formulare un pensiero di auguri agli sposi. Questo pensiero sarà firmato congiuntamente da te e dalla tua metà . Quale miglior modo per dimostrare loro che tu ormai vedi te stessa non come persona sola, bensì felicemente in coppia con un'altra donna?

Niente richieste di spiegazioni all'amico in separata sede: perché costringerlo ad imbarazzanti scuse e pietose bugie? Secondo me è preferibile e più discreto accompagnare il regalo con un pensiero di auguri : ad esempio che egli e la sua futura sposa possano vivere per sempre lo stesso amore e la stessa felicità che lega te e la tua donna.  Ovviamente rimanendo a casa il giorno il giorno della cerimonia.

Poi se il tuo amico avrà capito l'antifona, sarà egli stesso a chiamarvi e a ringraziarvi. Altrimenti la conclusione di questa storia sarà la ulteriore conferma del fatto che il Coming out è il miglior modo per scoprire chi è un vero amico e chi non lo è.

Edited by gianduiotto

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