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Suicidio, ci avete mai pensato?


FallenDorian

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FallenDorian

Salve ragazzi, sono nuovo sul forum..

Purtroppo mi trovo in una situazione disperata e penso continuamente al suicidio..

Fino a poco tempo fa mi reputavo un ragazzo intelligente, carino, simpatico, sempre circondato da tante persone, adesso sto malissimo, non voglio vedere nessuno, mi odio e piango dalla mattina alla sera..

Non so sinceramente cosa ci faccio in questo forum, nè cosa cerco perchè non riesco nemmeno io a capire cos'ho... Non mi era mai successo di soffrire cosi tanto e non lo auguro a nessuno. Sto cosi da quasi due anni ormai e non ce la faccio proprio più... Cosa mi consigliate di fare?

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  • Max Dorian

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@@FallenDorian usare la funzione ricerca no eh?  se vedevi già c'è una discussione del genere <_<

 

il fatto che sei nuovo non ti esonera dal cercare topic già aperti 

 

 

 


Fino a poco tempo fa mi reputavo un ragazzo intelligente, carino, simpatico, sempre circondato da tante persone, adesso sto malissimo, non voglio vedere nessuno, mi odio e piango dalla mattina alla sera..

a cosa è dovuto sto cambio di emozioni? 

 

 


Cosa mi consigliate di fare?

stai lontano da corde, finestre, e oggetti appuntiti :afraid:

Edited by Aizen
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Non ti preoccupare, così come sei passato da una stadio all'altro succederà di nuovo.Può dipendere da tante cose, ma tutte si possono sistemare con il tempo. Alcune volte vedi le cose nella prospettiva sbagliata, basta solo impegnarsi per vederle il meglio possibile.

Il punto è che è solo un periodo, non farci troppo caso e divertiti ;)

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Ciao FallenDorian!

Innanzitutto sentiti compreso e capito. E' vero, la tua situazione è tua, non è banalizzabile e/o da banalizzare, ma seppur con diversità molte persone posso dire (e ripeto, non per questo la cosa dev'esser sminuita, anzi..!) di aver avuto almeno una fase di buio totale nella vita. Buio totale che si, caro amico, può portare a volte anche a pensare alla più tragica, brutta (ed inutile!) soluzione.

Il dolore è un mistero profondo, intenso, che logora ogni giorno. E' un'ombra che ci sembra inarrestabile e che inevitabilmente ci porta a pensare.. di non voler pensare.. Che ci chiude così tanto nelle nostre pigrizie che ci toglie passo passo tutte le forze per seguire le nostre passioni, i nostri interessi, per assecondare tutte le nostre iniziative.

A volte qualche "stralcio" di luce. Ma è troppo poco. E ci si ricasca ancora. Col pensiero che cresce sempre di più: io da questa cosa non ne esco più, nulla riesce a scuotermi definitivamente.

E con il nulla, il nessuno. Nessuno sembra comprendere fino in fondo le nostre preoccupazioni. La nostra famiglia, i nostri amici, che dovrebbero essere i "cuscini" sui quali appoggiarci e ammorbidirci nelle difficoltà talvolta non vedono, talvolta non agiscono, quasi sempre non sanno far nulla.

La verità è che per molti una persona triste è anche un pericolo. Perché la tristezza è contagiosa, ed è un fuoco che si accende con un mozzicone: bastano pochi dubbi e una chiacchierata con una persona "spenta" per "lasciarsi trascinare". Per chi non ci vuole bene fino in fondo, è anche questo. E fa parte della nostra "umanità".

E poi, poi forte è il ricordo di tempi passati. Dove eravamo dei numeri uno almeno in qualcosa, quando camminavamo a testa alta, quando pensavamo di non poter mai cadere in cose del genere, che in fondo neanche conoscevamo.

Il pensiero di essere "ingabbiati". Potenzialmente capaci di tanto, e di fatto "legati" al poco, se non al nulla.

Ma, caro FallenDorian, è proprio quando ci abbattiamo così tanto da voler per forza dire qualcosa, da cercare con ogni mezzo di uscirne, da iscriverci - perché no - anche in un forum pieno di sconosciuti.... Quando insomma pensiamo di essere prossimi al non avere opportunità.. E' lì, e proprio lì, che stiamo rinascendo.

Perché il nostro problema comincia ad uscire piano piano da noi, entra nell'aria e piano piano si disperde in essa. Proprio quando pensiamo di esser rovinati... siamo in realtà nella "grazia" più grande. Non sai cosa fai in questo forum, eppure ci sei venuto. Perché in fondo, malgrado tu ti senta abbattuto, stanco, con poche forze... sotto sotto stai facendo una cosa grande, la cosa che ti farà uscire da questo periodaccio. 

Stai prendendo il tuo problema, e stai dicendo "SOS, help me! Non so come, non so perché, non so con chi, ma cerco una soluzione". E cercare una soluzione dopo esserci tenuti per tanto un problema per sé... è metà realizzazione dell'opera. Forse anche di più.

Il cercare una soluzione è parte della soluzione stessa.

Non saranno grandi cose a cambiarti: il cambiamento vero sarai tu, perché è dentro di te la soluzione vera.

La vita ci dà sempre tanti elementi per vedere le cose in modi diversi: per chi non guarda con occhi positivi, anche la migliore della situazione è brutta. E per chi non guarda con occhi negativa, anche la peggiore situazione... può diventare bella.

Lasciati aiutare, Dorian, e chiama le cose con il loro nome: se non l'hai già fatto, senza troppe paure comincia a parlarne con qualche amico. E a noi, magari, dicci qualcosa di più. Raccontaci di te. A me interessa.

Non ti conosco e non sono la tua soluzione, specie perché la tua soluzione sarai, al tuo tempo, tu stesso. Ma sappi che ci sono ;). Sentiti compreso. E sappi che se parlo così, è perché conosco troppo bene la situazione. E dopo due o tre anni posso dire anche di esserne uscito abbastanza.

Se vorrai, ti racconterò la mia storia. Non uccidere mai la speranza... a volte chi capisce, patisce. E tu sei una persona intelligente, si vede. Ne saprai uscire ;).

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FallenDorian

Non ti preoccupare, così come sei passato da una stadio all'altro succederà di nuovo.Può dipendere da tante cose, ma tutte si possono sistemare con il tempo. Alcune volte vedi le cose nella prospettiva sbagliata, basta solo impegnarsi per vederle il meglio possibile.

Il punto è che è solo un periodo, non farci troppo caso e divertiti ;)

È molto confortante la tua risposta, davvero. A volte ho bisogno di qualcuno così ottimista che mi tira su il morale e mi faccia sperare di recuperare davvero ció che sono stato un tempo, grazie! ;)

Mmmhn.. Divertirmi mi risulta un po' difficile in questa situazione! :(

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Figurati, sono famoso per il mio  ottimismo! :D

Dai, non dire così, io mi diverto anche leggendo un bel libro o guardando un film divertente. Fai uno sport che ti interessa (vabbè, a me fanno quasi tutti schifo XD) o frequenta qualche corso che ti appassiona (se hai tempo), così troverai anche gente con i tuoi stessi interessi ;)

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FallenDorian

Ciao FallenDorian!

Innanzitutto sentiti compreso e capito. E' vero, la tua situazione è tua, non è banalizzabile e/o da banalizzare, ma seppur con diversità molte persone posso dire (e ripeto, non per questo la cosa dev'esser sminuita, anzi..!) di aver avuto almeno una fase di buio totale nella vita. Buio totale che si, caro amico, può portare a volte anche a pensare alla più tragica, brutta (ed inutile!) soluzione.

Il dolore è un mistero profondo, intenso, che logora ogni giorno. E' un'ombra che ci sembra inarrestabile e che inevitabilmente ci porta a pensare.. di non voler pensare.. Che ci chiude così tanto nelle nostre pigrizie che ci toglie passo passo tutte le forze per seguire le nostre passioni, i nostri interessi, per assecondare tutte le nostre iniziative.

A volte qualche "stralcio" di luce. Ma è troppo poco. E ci si ricasca ancora. Col pensiero che cresce sempre di più: io da questa cosa non ne esco più, nulla riesce a scuotermi definitivamente.

E con il nulla, il nessuno. Nessuno sembra comprendere fino in fondo le nostre preoccupazioni. La nostra famiglia, i nostri amici, che dovrebbero essere i "cuscini" sui quali appoggiarci e ammorbidirci nelle difficoltà talvolta non vedono, talvolta non agiscono, quasi sempre non sanno far nulla.

La verità è che per molti una persona triste è anche un pericolo. Perché la tristezza è contagiosa, ed è un fuoco che si accende con un mozzicone: bastano pochi dubbi e una chiacchierata con una persona "spenta" per "lasciarsi trascinare". Per chi non ci vuole bene fino in fondo, è anche questo. E fa parte della nostra "umanità".

E poi, poi forte è il ricordo di tempi passati. Dove eravamo dei numeri uno almeno in qualcosa, quando camminavamo a testa alta, quando pensavamo di non poter mai cadere in cose del genere, che in fondo neanche conoscevamo.

Il pensiero di essere "ingabbiati". Potenzialmente capaci di tanto, e di fatto "legati" al poco, se non al nulla.

Ma, caro FallenDorian, è proprio quando ci abbattiamo così tanto da voler per forza dire qualcosa, da cercare con ogni mezzo di uscirne, da iscriverci - perché no - anche in un forum pieno di sconosciuti.... Quando insomma pensiamo di essere prossimi al non avere opportunità.. E' lì, e proprio lì, che stiamo rinascendo.

Perché il nostro problema comincia ad uscire piano piano da noi, entra nell'aria e piano piano si disperde in essa. Proprio quando pensiamo di esser rovinati... siamo in realtà nella "grazia" più grande. Non sai cosa fai in questo forum, eppure ci sei venuto. Perché in fondo, malgrado tu ti senta abbattuto, stanco, con poche forze... sotto sotto stai facendo una cosa grande, la cosa che ti farà uscire da questo periodaccio. 

Stai prendendo il tuo problema, e stai dicendo "SOS, help me! Non so come, non so perché, non so con chi, ma cerco una soluzione". E cercare una soluzione dopo esserci tenuti per tanto un problema per sé... è metà realizzazione dell'opera. Forse anche di più.

Il cercare una soluzione è parte della soluzione stessa.

Non saranno grandi cose a cambiarti: il cambiamento vero sarai tu, perché è dentro di te la soluzione vera.

La vita ci dà sempre tanti elementi per vedere le cose in modi diversi: per chi non guarda con occhi positivi, anche la migliore della situazione è brutta. E per chi non guarda con occhi negativa, anche la peggiore situazione... può diventare bella.

Lasciati aiutare, Dorian, e chiama le cose con il loro nome: se non l'hai già fatto, senza troppe paure comincia a parlarne con qualche amico. E a noi, magari, dicci qualcosa di più. Raccontaci di te. A me interessa.

Non ti conosco e non sono la tua soluzione, specie perché la tua soluzione sarai, al tuo tempo, tu stesso. Ma sappi che ci sono ;). Sentiti compreso. E sappi che se parlo così, è perché conosco troppo bene la situazione. E dopo due o tre anni posso dire anche di esserne uscito abbastanza.

Se vorrai, ti racconterò la mia storia. Non uccidere mai la speranza... a volte chi capisce, patisce. E tu sei una persona intelligente, si vede. Ne saprai uscire ;).

È bello leggere tutto questo, sentirmi compreso.. Mi dispiace soltanto di non riuscire a risponderti adeguatamente ed esprimere tutta la mia gratitudine, anche rielaborare i pensieri mi risulta faticoso quindi mi limito a ringraziarti..

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Anziché ringraziarmi per niente, FallenDorian, anche se so che in questi periodi anche scrivere ci "rompe", ci stanca, ci sembra difficile.... raccontaci qualche altra cosa di te. Apri il tuo cuore senza paura, forte anche del fatto che sei nell'anonimato se questo ti turba. Ma scrivi, "parla"... Ci aiuta a capirti... E ti aiuta. Tanto.

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Max Dorian

Ci abbiamo pensato tutti, credo. Io, poi...

"Chi, almeno una volta nella vita, non ha mai pensato: mo m'ammazzo!" [cit.]

Se fino a un po' di tempo fa stavi bene, cerca di interrogarti sulle motivazioni per cui adesso stai così male. Se già pensi di conoscerle, cerca di tornare ai vecchi tempi, anche se magari ti sembra impossibile. O meglio (perché tornare indietro non è mai la soluzione) cerca di stare bene adesso facendo nuove cose, cambi radicali, conosci nuove persone. Scusa la fiera delle banalità, ma sono concetti che devono essere espressi in maniera semplice.

Io non sono a mia volta in un periodo felice, quindi fidati se ti dico che si può sempre stare meglio. Alla fine, più o meno, ci si riesce.
Tanto il suicidio a cosa porterebbe? Al nulla. Be', per il nulla c'è sempre tempo. Goditi la vita finché puoi, obbligati a godertela e non perdere neanche un'occasione.

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io ti consiglio di andare da uno psicologo o uno psichiatra. sono specialisti proprio per chi si trova in situazioni come la tua.

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@@marco lascia fare a gente più brava con le parole tipo 00Glee00 o Fe92 e gente del genere... il tuo consiglio è simile a quello di aizen non aiuta molto -_-

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FallenDorian

Anziché ringraziarmi per niente, FallenDorian, anche se so che in questi periodi anche scrivere ci "rompe", ci stanca, ci sembra difficile.... raccontaci qualche altra cosa di te. Apri il tuo cuore senza paura, forte anche del fatto che sei nell'anonimato se questo ti turba. Ma scrivi, "parla"... Ci aiuta a capirti... E ti aiuta. Tanto.

Ci abbiamo pensato tutti, credo. Io, poi..."Chi, almeno una volta nella vita, non ha mai pensato: mo m'ammazzo!" [cit.]Se fino a un po' di tempo fa stavi bene, cerca di interrogarti sulle motivazioni per cui adesso stai così male. Se già pensi di conoscerle, cerca di tornare ai vecchi tempi, anche se magari ti sembra impossibile. O meglio (perché tornare indietro non è mai la soluzione) cerca di stare bene adesso facendo nuove cose, cambi radicali, conosci nuove persone. Scusa la fiera delle banalità, ma sono concetti che devono essere espressi in maniera semplice.Io non sono a mia volta in un periodo felice, quindi fidati se ti dico che si può sempre stare meglio. Alla fine, più o meno, ci si riesce.Tanto il suicidio a cosa porterebbe? Al nulla. Be', per il nulla c'è sempre tempo. Goditi la vita finché puoi, obbligati a godertela e non perdere neanche un'occasione.

Dici che non porterebbe a nulla il suicidio? Io lo vedo come una scorciatoia contro la sofferenza. Se due anni fa mi avessi chiesto quale fosse la mia posizione riguardo al suicidio, ti avrei risposto, nel pieno delle mie facoltà mentali che era una fuga, un modo di sfuggire dalla realtà, ma che in fondo non era ció che realmente desideravamo, che non eravamo semplicemente soddisfatti delle condizioni nelle quali eravamo. Adesso invece la vedo come l'unica soluzione, come la pace dell'anima, il raggiungimento della serenità più assoluta. E pensarla in quel modo, cercare di essere positivo e tornare nelle mie posizioni mi risulta impossibile.

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Mi unisco a quel che ti suggerisce Marco77: uno psichiatra è sicuramente un buon punto di inizio.

 

Arrivare a considerare il suicidio come la più valida tra le alternative è indice di una grave destabilizzazione emotiva raramente 'curabile' con belle paroline di rosee prospettive future.

L'analisi è solitamente più profonda, e va condotta da persone specializzate in merito. Non vedo perché il consiglio di @marco77 sia inutile, @Blain3.

 

Ah, ovviamente mi riferisco a coloro che hanno problemi intrinseci veri, non a coloro che parlano di suicidio come se si parlasse di acqua frizzante. 

Edited by Euphoria
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E' la soluzione più facile per esser pigri ed illudersi. In fondo anche il suicidio è un palliativo contro la sofferenza (ma attento... non ammette "repliche"!!!).

Non è però l'unica soluzione. Devi ammetterlo, devi avere il coraggio di farlo... anche se naturalmente "uscirne" può essere faticoso, no?

FallenDorian.. ti posso chiedere quanti anni hai? E ancora.... Cosa hai fatto tutto oggi, per esempio? Che fai nella vita?

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FallenDorian

Mi unisco a quel che ti suggerisce Marco77: uno psichiatra è sicuramente un buon punto di inizio.

 

Arrivare a considerare il suicidio come la più valida tra le alternative è indice di una grave destabilizzazione emotiva raramente 'curabile' con belle paroline di rosee prospettive future.

L'analisi è solitamente più profonda, e va condotta da persone specializzate in merito. Non vedo perché il consiglio di @marco77 sia inutile, @Blain3.

 

Ah, ovviamente mi riferisco a coloro che hanno problemi intrinseci veri, non a coloro che parlano di suicidio come se si parlasse di acqua frizzante.

 

Fidati, sono sempre stato una persona che ha sempre dato il giusto peso alle parole. Forse è proprio per questo che mi sono annullato del tutto, le parole ormai per me non hanno alcun senso. Le uniche che sento veramente mie, sono quelle che esprimono il mio disagio, la mia voglia di morire.
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@FallenDorian

Non ho i mezzi per giudicare se il tuo disagio è autentico o meno, per cui limitandomi alle tue parole il consiglio rimane quello: un bravo psicologo.

 

Credi che le risposte che otterrai qui ti saranno di tangibile aiuto? 

Ti sarà servita le solita portata, vale a dire la stessa minestra che si rigira a tutti quelli che hanno problemi di questo tipo, chi più intensi chi meno.

 

Tuttavia, le cause sono diverse e singolari per ciascuno. Bisogna lavorare su quelle, e credo che la figura più indicata per ricercarle in maniera mirata sia uno specialista.

Edited by Euphoria
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Ciao @FallenDorian...

sì, m'è capitato di pensarci, ma anche di non avere mai il coraggio di andare più in là di qualche atto autolesionista.

Forse se vuoi parlarci del perché ritieni di trovarti in una situazione disperata ti si può consigliare un po'

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FallenDorian

E' la soluzione più facile per esser pigri ed illudersi. In fondo anche il suicidio è un palliativo contro la sofferenza (ma attento... non ammette "repliche"!!!).

Non è però l'unica soluzione. Devi ammetterlo, devi avere il coraggio di farlo... anche se naturalmente "uscirne" può essere faticoso, no?

FallenDorian.. ti posso chiedere quanti anni hai? E ancora.... Cosa hai fatto tutto oggi, per esempio? Che fai nella vita?

Si, certo, 20. (Dai, hai ancora una vita davanti, non sprecarla blablabla!) :D

Oggi sono stato tutto il giorno a casa, a volte cerco di uscire con qualche amico ma non cambia nulla, sembra che i miei sforzi siano tutti inutili :(

Comunque attualmente studio Lingue Straniere nella mia città perchè ho sempre studiato tantissimo, smettere dopo aver studiato a Londra, anche se puo' sembrare strano, mi faceva stare peggio. Studio insoddisfatto nella mera

speranza di tornare a stare bene e poter studiare di nuovo in UK. Ma ormai anche i sogni e i progetti sembrano campare in aria, non ci credo più...

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se hai voglia di morire io penso che presumibilmente hai una malattia che si chiama depressione e il cui specialista più indicato per curarla è uno psichiatra o eventualmente uno psicologo. se hai un cancro vai dall'oncologo, se hai problemi al cuore vai dal cardiologo e se hai una depressione vai dallo psichiatra che è lo specialista giusto per fare la corretta diagnosi e cura. anche io ho uno psichiatra. all'inizio può essere difficile ammettere di aver bisogno di uno psichiatra ed andarci ma penso sia la cosa migliore per te.

Edited by marco77
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FallenDorian

@FallenDorian

Non ho i mezzi per giudicare se il tuo disagio è autentico o meno, per cui limitandomi alle tue parole il consiglio rimane quello: un bravo psicologo.

 

Credi che le risposte che otterrai qui ti saranno di tangibile aiuto? 

Ti sarà servita le solita portata, vale a dire la stessa minestra che si rigira a tutti quelli che hanno problemi di questo tipo, chi più intensi chi meno.

 

Tuttavia, le cause sono diverse e singolari per ciascuno. Bisogna lavorare su quelle, e credo che la figura più indicata per ricercarle in maniera mirata sia uno specialista.

Ho iniziato un percorso di Psicoterapia Gestalt dopo varie resistenze, perchè volevo risolvere tutto da solo, ho cercato di capire il problema e risolverlo da solo come ho sempre fatto quando ho avuto qualsiasi tipo di problema, ma appunto la gravità della situazione non me l'ha concesso.. Chiedere aiuto psicologico mi ha ferito profondamente, forse nell'orgoglio, nella stima che avevo per

me stesso, smisurata..ma mi sono reso conto di non essere nel pieno delle

mie facoltà mentali per poter risolvere tutto da solo ed ho ceduto..

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Sembri me qualche mese fa.

Tua stessa età, pensavo - tra le altre cose - anche al suicidio (e a cambiare Paese ancor di più). Dopo un diploma di maturità scientifica preso col massimo dei voti e senza alcun regalo, studiavo mediocremente una materia che non mi piaceva, e mi ero impigrito così tanto da non voler fare e di non avere forza per nulla. E soprattutto abbandonavo un'adolescenza da pazzi, piena di esperienze "cool".

Poi... ho trovato un lavoretto per "arrangiarmi", e a settembre mi ricimenterò nell'uni...Questa volta a studiare una cosa che mi piace, anche se lavorativamente non prospetterebbe granché.

Svegliarmi tutte le mattine e avere un appuntamento fisso, oltre all'accettarmi come omosessuale... Mi ha cambiato. Mi fa sentire "utile", a prescindere Questa la mia "semplice" rinascita, legata al trovare il bello anche nelle piccole cose... senza però perdere l'ambizione, eh.

 

FallenDorian... chiede aiuto il forte, non il debole.

E senti un po'... Una "ragione" dietro tutto questo l'hai trovata? Il motivo qual è? Quanto c'entra la tua (credo) omosessualità?

P.S. Immodestamente sai che penso? Che "questo" capita ai "grandi". E' un tallone d'Achille, il controprezzo da pagare.. ma dal quale si esce, eh.

P.P.S. E quindi? Sei in terapia?

 

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io penso che sia normale che non si riesce a fare psicoterapia da soli perchè si è parte in causa e c'è bisogno di una persona esterna con esperienza che aiuti a vedere la propria situazione. Penso sia pure normale sentirsi ferito quando si chiede un aiuto psicologico. significa rendersi conto che da soli non ce la si fa e che abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti.

Edited by marco77
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FallenDorian

Sembri me qualche mese fa.

Tua stessa età, pensavo - tra le altre cose - anche al suicidio (e a cambiare Paese ancor di più). Dopo un diploma di maturità scientifica preso col massimo dei voti e senza alcun regalo, studiavo mediocremente una materia che non mi piaceva, e mi ero impigrito così tanto da non voler fare e di non avere forza per nulla. E soprattutto abbandonavo un'adolescenza da pazzi, piena di esperienze "cool".

Poi... ho trovato un lavoretto per "arrangiarmi", e a settembre mi ricimenterò nell'uni...Questa volta a studiare una cosa che mi piace, anche se lavorativamente non prospetterebbe granché.

Svegliarmi tutte le mattine e avere un appuntamento fisso, oltre all'accettarmi come omosessuale... Mi ha cambiato. Mi fa sentire "utile", a prescindere Questa la mia "semplice" rinascita, legata al trovare il bello anche nelle piccole cose... senza però perdere l'ambizione, eh.

 

FallenDorian... chiede aiuto il forte, non il debole.

E senti un po'... Una "ragione" dietro tutto questo l'hai trovata? Il motivo qual è? Quanto c'entra la tua (credo) omosessualità?

P.S. Immodestamente sai che penso? Che "questo" capita ai "grandi". E' un tallone d'Achille, il controprezzo da pagare.. ma dal quale si esce, eh.

P.P.S. E quindi? Sei in terapia?

 

 

No, non l'ho trovata. Forse la mia alta stima in me stesso, la mia sicurezza, la

mia ambizione, il mio riuscire ad ottenere sempre tutto e l'improvviso crollo di tutte le

mie certezze mi ha fatto cadere in uno stato depressivo molto profondo e dal quale credo di non uscire mai più..

Questa è l'unica cosa che mi viene in mente..

Ho iniziato da due settimane la terapia ma credo sia troppo presto per sperare in qualcosa!

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se sei in uno stato depressivo molto profondo un antidepressivo potrebbe forse anche aiutarti, chi te lo prescrive deve essere uno psichiatra o il medico di famiglia o credo anche un neurologo in italia. ma anche un antidepressivo non fa miracoli e ha bisogno anche lui di almeno alcune settimane per tirarti su un po'. i risultati migliori nella cura della depressione si hanno con una terapia combinata di psicoterapia e di un antidepressivo. questo dice la psichiatria ufficiale attuale con vari studi su pazienti.

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Non posso saperlo con certezza, ma penso che la tua realtà di oggi sia più "noiosa" di quella di ieri, e di fatti le tue giornate sono abbastanza "vuote". Sei poco occupato e questo peggiora la tua condizione, e nell'unica cosa che potrebbe sollevarti, l'università, non riesci fino in fondo se pensi al tuo passato in una realtà forse più "interessante" e stimolante.


We.. Dici tu stesso di non essere uno qualsiasi, e da come scrivi lo credo bene. Quindi mo basta a pensare che non ne uscirai più, dai! E che cacchio! ;)

Per la psicoterapia... bhé... non abbandonarla, e si... direi che con due settimane non ci fai poi granché.

Ricorda ancora: i grandi sono quelli che si fanno aiutare quando c'è bisogno... Quelli che non si lasciano aiutare.... sono i saccenti... e dietro la loro saccenza c'è un sacco di "vuoto".

Ad ogni modo.... scusa ancora se ti faccio qualche domanda: ma com'è? Sei gay o cosa? E come ti vedi in questo?

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FallenDorian

se sei in uno stato depressivo molto profondo un antidepressivo potrebbe forse anche aiutarti, chi te lo prescrive deve essere uno psichiatra o il medico di famiglia o credo anche un neurologo in italia. ma anche un antidepressivo non fa miracoli e ha bisogno anche lui di almeno alcune settimane per tirarti su un po'. i risultati migliori nella cura della depressione si hanno con una terapia combinata di psicoterapia e di un antidepressivo. questo dice la psichiatria ufficiale attuale con vari studi su pazienti.

Si, lo so bene. Mio padre è medico, e parlando con dei suoi colleghi dice che ci sono degli effetti collaterali.. Dice che possono aiutare è vero perchè agendo sugli squilibri chimici causati dalla depressione alleviano la sofferenza peró possono anche mangiarti vivo e fino a prova Contraria dovremmo essere noi ad ingurgitare loro! Devi figurarti l'antidepressivo come un contenitore che cerca di contenere il

Tripudio di emozioni che non riesci a gestire o canalizzare...

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FallenDorian

Non posso saperlo con certezza, ma penso che la tua realtà di oggi sia più "noiosa" di quella di ieri, e di fatti le tue giornate sono abbastanza "vuote". Sei poco occupato e questo peggiora la tua condizione, e nell'unica cosa che potrebbe sollevarti, l'università, non riesci fino in fondo se pensi al tuo passato in una realtà forse più "interessante" e stimolante.

We.. Dici tu stesso di non essere uno qualsiasi, e da come scrivi lo credo bene. Quindi mo basta a pensare che non ne uscirai più, dai! E che cacchio! ;)

Per la psicoterapia... bhé... non abbandonarla, e si... direi che con due settimane non ci fai poi granché.

Ricorda ancora: i grandi sono quelli che si fanno aiutare quando c'è bisogno... Quelli che non si lasciano aiutare.... sono i saccenti... e dietro la loro saccenza c'è un sacco di "vuoto".

Ad ogni modo.... scusa ancora se ti faccio qualche domanda: ma com'è? Sei gay o cosa? E come ti vedi in questo?

Perchè? Come scrivo?

Comunque si, sono gay e questo non mi causa alcun disagio, ciò che mi crea disagio sono gli altri. Purtroppo per quanto tu possa accettarti, la società ti causa non pochi problemi, e per quanto possiamo illuderci, non avremo

mai una vita semplice, libera, felice, almeno, non "alla luce del

sole".

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se sei in uno stato depressivo molto profondo un antidepressivo potrebbe forse anche aiutarti, chi te lo prescrive deve essere uno psichiatra o il medico di famiglia o credo anche un neurologo in italia. ma anche un antidepressivo non fa miracoli e ha bisogno anche lui di almeno alcune settimane per tirarti su un po'. i risultati migliori nella cura della depressione si hanno con una terapia combinata di psicoterapia e di un antidepressivo. questo dice la psichiatria ufficiale attuale con vari studi su pazienti.

 

 

Non sono un medico... ma forse Fallen ha bisogno "soltanto" di un buon percorso psicologico, della presenza di qualche amico...... e soprattutto dello scatto di qualche molla interna, che secondo me può venire solo da "stimoli", impegni, cose che lo valorizzino.....

 

Non di farmaci per "stordirlo" (malgrado in alcuni casi possano servire, eh... non valga un discorso generale) 

 

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Perchè? Come scrivo?

Comunque si, sono gay e questo non mi causa alcun disagio, ciò che mi crea disagio sono gli altri. Purtroppo per quanto tu possa accettarti, la società ti causa non pochi problemi, e per quanto possiamo illuderci, non avremo

mai una vita semplice, libera, felice, almeno, non "alla luce del

sole".

 

 

Scrivi da persona un po' giù, certo... ma anche da persona intelligente.. spenta, nella fase sbagliata.. ma coi controcoglioni comunque ;).

 

Riguardo la storia dei disagi per i gay. Condivido. Ma tutto sommato...... se uno la guarda con occhio più "lungimirante". Ma ci interessa davvero degli altri? Se pensano cazzate, è tanto "opportuno" seguirli?

 

(Io non sono dichiarato "pubblicamente", di me sanno alcuni soltanto.... ma se trovo quello giusto.... che mi frega, chi è con me ok, chi è contro di me povero lui..... io faccio quello che voglio... e intanto cerco, eh..)

 

 

 

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gli effetti collaterali degli antidepressivi possono esserci o non esserci. io per esempio non ne ho. se ci sono di solito spariscono dopo due-quattor settimane e se si inizia a prendere l'antidepressivo a dosi molto basse e aumentarlo adagio spesso non si hanno effetti collaterali. gli antidepressivi con minori effetti collaterali sono gli ssri ma ogni persona reagisce in modo diverso a un antidepressivo e quel che va bene a un paziente non va bene magari a un altro e per questo a volte se ne provano alcuni diversi. questa cosa che gli antidepressivi possono mangiarti vivo non l'ho mai sentita e mi suona veramente strana. in che brancha della medicina lavora tuo padre se posso chiedere ? posso capire tuo padre che non sia entusiasta a dare un antidepressivo al figlio ventenne ma anche il figlio depresso non è il massimo e dovresti cercare di fare tutto quello che puoi per stare meglio. è la tua vita e se la vivi non da depresso vivi una vita più bella, per questo secondo me dovresti cercare di avere le cure migliori. lo fai per te. informati sulle varie psicoterapie e sugli antidepressivi. l'informazione è la cosa migliore. essenziale inoltre è che tu ti trovi a tuo agio col tuo terapeuta, altrimenti la cosa migliore è cambiarlo.

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