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Suicidio, ci avete mai pensato?


FallenDorian

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FallenDorian

Scrivi da persona un po' giù, certo... ma anche da persona intelligente.. spenta, nella fase sbagliata.. ma coi controcoglioni comunque ;).

 

Riguardo la storia dei disagi per i gay. Condivido. Ma tutto sommato...... se uno la guarda con occhio più "lungimirante". Ma ci interessa davvero degli altri? Se pensano cazzate, è tanto "opportuno" seguirli?

(Io non sono dichiarato "pubblicamente", di me sanno alcuni soltanto.... ma se trovo quello giusto.... che mi frega, chi è con me ok, chi è contro di me povero lui..... io faccio quello che voglio... e intanto cerco, eh..)

 

Credo che tu abbia delle grandi capacità di analisi psicologica.. Mi piace molto questa tua capacità, mi piace scriverti perchè mi sento compreso e non ho bisogno di caricarmi d'ansia ed entrare in competizione per dimostrare che non sono questo, che ho delle capacità, che sono intelligente..che è solo un brutto momento.. Con te mi sento accettato per come

Sono in questa fase e non devo dimostrare nulla, ècome

se tu capissi come mi sento e che non per questo posso risultare stupido, paranoico, noioso...

Grazie. ;)

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Ehi, Fallen! Cosa vuoi che ti dica?! ;)

Stessa età, vengo da una situazione simile alla tua, anche se passata... Frocio anche io... Ahahahahah :D.

Che ti devo dire più.... Ancora una volta ti dico di sentirti compreso.... e se mi credi in questo, devi però credermi pure nel resto.... cioè che ne uscirai, eh.

Sulla tua intelligenza e le tue capacità... Non ci conosciamo... Ma insomma.... Leggendo un po' di robe le si capiscono, no? ;)
Sulla tua "utilità" so che t'abbatti... Ci sta... Ma sappi che è parte di questo tuo periodo, è una pippa mentale che supererai, insomma.. ;).

E riguardo al tuo grazie...... ma vaffa.... xD. Vedi di star bene, piuttosto ;).

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FallenDorian

gli effetti collaterali degli antidepressivi possono esserci o non esserci. io per esempio non ne ho. se ci sono di solito spariscono dopo due-quattor settimane e se si inizia a prendere l'antidepressivo a dosi molto basse e aumentarlo adagio spesso non si hanno effetti collaterali. gli antidepressivi con minori effetti collaterali sono gli ssri ma ogni persona reagisce in modo diverso a un antidepressivo e quel che va bene a un paziente non va bene magari a un altro e per questo a volte se ne provano alcuni diversi. questa cosa che gli antidepressivi possono mangiarti vivo non l'ho mai sentita e mi suona veramente strana. in che brancha della medicina lavora tuo padre se posso chiedere ? posso capire tuo padre che non sia entusiasta a dare un antidepressivo al figlio ventenne ma anche il figlio depresso non è il massimo e dovresti cercare di fare tutto quello che puoi per stare meglio. è la tua vita e se la vivi non da depresso vivi una vita più bella, per questo secondo me dovresti cercare di avere le cure migliori. lo fai per te. informati sulle varie psicoterapie e sugli antidepressivi. l'informazione è la cosa migliore. essenziale inoltre è che tu ti trovi a tuo agio col tuo terapeuta, altrimenti la cosa migliore è cambiarlo.

Mio padre è Cardiologo, si è informato sugli antidepressivi quando gli ho manifestato il mio disagio e il suo collega neuropsichiatra gli ha detto che in casi molto gravi gli antidepressivi possono risultare utili purchè si usino con moderazione e sotto stretto controllo anche perchè i nuovi psicofarmaci hanno meno effetti collaterali.

Scusami, forse mi sono espresso male, intendevo

dire che gli antidepressivi ti tolgono l'abisso ma non ti regalano la felicità e se si usano per molto tempo provocano dipendenza e ti appiattiscono, stordiscono.. Non so se riesco ad essere chiaro..

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Io direi che i consigli medici, specie se insistentemente proposti per più di un intervento, potrebbero rimanere al di fuori di questa discussione. D'altronde si è chiarito che qui c'è bisogno di parole, di confronto, non di goccine. Ogni caso è diverso da un altro, il farmaco non è la panacea di ogni male per cui lasciamolo fuori da questo discorso che sta peraltro prendendo una bella piega grazie ai numerosi interventi.

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FallenDorian

Ehi, Fallen! Cosa vuoi che ti dica?! ;)

Stessa età, vengo da una situazione simile alla tua, anche se passata... Frocio anche io... Ahahahahah :D.

Che ti devo dire più.... Ancora una volta ti dico di sentirti compreso.... e se mi credi in questo, devi però credermi pure nel resto.... cioè che ne uscirai, eh.

Sulla tua intelligenza e le tue capacità... Non ci conosciamo... Ma insomma.... Leggendo un po' di robe le si capiscono, no? ;)

Sulla tua "utilità" so che t'abbatti... Ci sta... Ma sappi che è parte di questo tuo periodo, è una pippa mentale che supererai, insomma.. ;).

E riguardo al tuo grazie...... ma vaffa.... xD. Vedi di star bene, piuttosto ;).

Beh, se ti fai carico di tutta questa sequela di sciagure, anche se seguo raramente il tg, col mio pigiamone antisesso,mi è sembrato di capire che in Francia possiamo sposarci. No? XD
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Beh Fallen leggendo le varie risposte ho capito che tu hai 20 anni, sei gay, sei depresso, ti stai isolando dal mondo, hai trovato molti ostacoli e dai peso alle cose che pensano gli altri.

 

"Suicidio, ci avete mai pensato?" si, tante volte anche troppe, spesso in passato ma anche adesso.

 

Ti racconto un po la mia storia.

 

Ho 20 anni, ho "scoperto" di essere gayo a 17 anni, andavo molto male a scuola, ho passato gran parte della mia vita isolato in casa, depressione e tanto altro, e tuttora sto chiuso in casa, nella mia vita ho avuto piu problemi che soddisfazioni, avevo delle ambizioni ed ero determinato in certi campi, sport e altro ma queste ambizioni si sono "annullate" per problemi piu grossi di me, dove nemmeno la mia determinazione poteva scavalcare questi ostacoli cosi grandi, tutto questo ha portato ancora di piu la mia vita piu difficile.

Ho avuto problemi familiari da piccolo, anzi li ho sempre avuti, un infanzia difficile, molto difficile, ma anche l'adolescenza, non mi vergogno di dire in questo forum che sono gay, ma non posso raccontarti i problemi del mio passato perchè di quelli mi vergogno molto perchè sono cose molto pesanti, ti accenno solo che da piccolo ho subito una violenza ma non voglio dire altro.

Mi da fastidio sentire che c'è gente che pensa al suicidio o lo ha fatto per motivi "sciocchi", si so che c'è gente che non ha i genitori, che è malata, che soffre la fame e tanto altro, ma quella è un altra comunita, io vivo in una comunita dove le cose sono "NORMALI" ma la mia vita non lo è stata, e se non ho gettato la spugna io perchè dovrebbe farlo qualcuno che ha sofferto molto meno di me ?.

Il tuo caso non è "sciocco" perchè in parte è simile al mio e ti capisco, ma se sono arrivato qui, a 20 anni perchè ora mi dovrei fermare ? dopo tutto quello che ho passato, dopo le mille sofferenze e ingiustizie subite ? ma è anche vero che è difficile sopportare tutta questa solitudine e depressione.

Io ho "risolto" in parte questa solitudine e depressione sfogandomi, andando in palestra e facendo sport, cosi non solo conosci gente e ti fai nuovi amici, ma piu che altro sfoghi tutta la rabbia che hai con i pesi e gli sforzi, e se devo essere sincero sono anche sorpreso da tutta la forza che mi ritrovo, e sto avendo anche ottimi risultati fisici ;), e poi se devo dirla tutta, in palestra ci sono anche svariati gay, molto riservati ma ci sono.

 

Poi dici "ciò che mi crea disagio sono gli altri. Purtroppo per quanto tu possa accettarti, la società ti causa non pochi problemi", ma scusa, ma un attimo, cosa te ne frega di quello che dicono gli altri ? è la tua vita, loro non hanno mai indossato le tue scarpe, non hanno sofferto come te e non sapranno mai chi sei e cosa hai sopportato veramente... e tu vuoi farti complicare la vita da 2 stronzetti che non valgono una sega ?....

Edited by Oscuro
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Beh, se ti fai carico di tutta questa sequela di sciagure, anche se seguo raramente il tg, col mio pigiamone antisesso,mi è sembrato di capire che in Francia possiamo sposarci. No? XD

Una scelta del genere sarebbe sì un vero motivo per pensare davvero al suicidio... xD.

 

Cmq... visto che ti senti così perso... ok... Ahaahahahah :D

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Max Dorian

Dici che non porterebbe a nulla il suicidio? Io lo vedo come una scorciatoia contro la sofferenza. Se due anni fa mi avessi chiesto quale fosse la mia posizione riguardo al suicidio, ti avrei risposto, nel pieno delle mie facoltà mentali che era una fuga, un modo di sfuggire dalla realtà, ma che in fondo non era ció che realmente desideravamo, che non eravamo semplicemente soddisfatti delle condizioni nelle quali eravamo. Adesso invece la vedo come l'unica soluzione, come la pace dell'anima, il raggiungimento della serenità più assoluta. E pensarla in quel modo, cercare di essere positivo e tornare nelle mie posizioni mi risulta impossibile.

 

Mettiamola così: per suicidarsi c'è sempre tempo, la vita può diventare una vera merda ed essere davvero invivibile, e allora ben più di qualche persona prenderebbe in considerazione la "soluzione" estrema.

Ma non è il tuo caso. E se lo fai non esistono ripensamenti di sorta. Con la differenza che, se la vita davvero cominciasse a farti soffrire in modi indescrivibili (e quando si arriva a quei livelli te ne rendi conto, parliamo di cose come rimanere senza amici, letteralmente, senza familiari vicini, senza lavoro e senza alcuna speranza per il futuro: ammetto che non saprei proprio cosa fare in quel caso) saresti sempre in tempo per salutare il mondo.

Se ti suicidassi a causa del periodo che stai passando, ti perderesti, non so, quanti anni di felicità che ti attendono? :)

Quante opportunità? Io anche ti consiglio di fare psicoterapia, possibilmente (posto che farebbe sempre bene a tutti), poi di vedere quello che riesci a fare tu per stare meglio, e vedrai che il periodo passerà e tornerai a stare bene.

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a me mi ha salvato la mia miglior amica,lo stavo facendo...

il motivo era quel problema che ho avuto alle gambe che spiegai in un post,e non ce la facevo più.

andai da una psicologa e,col tempo,si risolse tutto.

sentiti libero di inviarmi anche messaggi privati se vuoi,io sono qui ad ascoltarti ;)

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Per quanto all'apparenza un suicidio sembri il più grande rifiuto dinanzi alla vita, è in realtà, come ha fatto notare Schopenhauer, la più grande manifestazione del nostro attaccamento a essa: il suicida non brama il nulla da cui è provenuto, ma la vita che non ha potuto vivere una volta uscito dal nulla. Il nulla è imbramabile in quanto tale.

 

Fatta questa premessa, normalmente il pensiero del suicidio è al contempo la manifestazione del non volere attuarlo. È risaputo che molti suicidi diano segni ben diversi dal semplice affermare di volersi uccidere. L'estrinsecazione del pensiero serve a sublimare la sensazione di volerlo fare, è un modo per non accettare l'idea dell'autodistruzione. Personalmente, ci ho pensato, ma poi ho capito che quel pensare-al-suicidio era in realtà l'unico modo per rimettere in gioco il mio attaccamento alla vita.

 

Quello che sto per scrivere non vale per tutti, ma è una cosa che ho sperimentato spesso e che la filosofia mi ha un po' aiutato a sviluppare.

Devo dire che ci sono nella vita di ognuno momenti che io chiamo di antitesi radicale (vedi Hegel) che servono da negativo alla vita di ogni giorno; in pratica, sono abissi di buio profondo entro i quali ci si perde, ci si autodistrugge e si annichilisce ogni soluzione al punto tale che questa non-soluzione ne chiama una più grande che funge da sintesi radicale e che fa uscire dal baratro in cui si era caduti. Nietzsche disse che «Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante» e credo che la cosa possa applicarsi a questo mio modo d'intendere la realtà. Ogni volta che ho attraversato momenti bui, in cui avrei voluto non-essere proprio, ne sono uscito meglio di come ne ero entrato e puntualmente ho trovato persone nuove e meravigliose con cui stare.

Dal momento che questa cosa mi è successa diverse volte, ci ho fatto un po' l'abitudine: arriva il periodo di antitesi radicale, tutto sembra morire e distruggersi; lentamente la negatività delle situazioni però mi fa tirare fuori una forza pazzesca per affrontarle, per dirla con Hegel una tesi radicale, che fa sì che la situazione negativa venga inglobata nella sintesi radicale e dia inizio a un nuovo periodo.

 

Adesso è tanto che non accade più, perché dopo l'ultima ho avuto un forte rinnovo intellettuale tale da farmi vedere la realtà in modo un po' diverso. Accettando l'Amor-fati poi, quel che arriva dev'essere amato esattamente per come arriva, quindi...

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FallenDorian

Mettiamola così: per suicidarsi c'è sempre tempo, la vita può diventare una vera merda ed essere davvero invivibile, e allora ben più di qualche persona prenderebbe in considerazione la "soluzione" estrema.

Ma non è il tuo caso. E se lo fai non esistono ripensamenti di sorta. Con la differenza che, se la vita davvero cominciasse a farti soffrire in modi indescrivibili (e quando si arriva a quei livelli te ne rendi conto, parliamo di cose come rimanere senza amici, letteralmente, senza familiari vicini, senza lavoro e senza alcuna speranza per il futuro: ammetto che non saprei proprio cosa fare in quel caso) saresti sempre in tempo per salutare il mondo.

Se ti suicidassi a causa del periodo che stai passando, ti perderesti, non so, quanti anni di felicità che ti attendono? :)

Quante opportunità? Io anche ti consiglio di fare psicoterapia, possibilmente (posto che farebbe sempre bene a tutti), poi di vedere quello che riesci a fare tu per stare meglio, e vedrai che il periodo passerà e tornerai a stare bene.

Io senza speranze mi ci sento perchè anche se teoricamente non sarei senza amici, ho dei familiari che mi vogliono bene e un futuro potrei crearmelo, praticamente a causa del mio carattere non frequento nessuno, non mi faccio aiutare dai miei familiari e andare dallo psicoterapeuta mi fa sentire un fallito, ferito nell'orgoglio, ma tanto non ho altra scelta oltre al suicidio perchè ci ho provato a risolvere i miei problemi da solo ma non riesco.

Per il futuro, credo che sia meglio non sognare troppo quando la tua vita è un inferno..

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chiariamo subito un punto cruciale: che tu voglia farla finita è una falsità colossale, altrimenti lo avresti già fatto o progetteresti concretamente in silenzio. Nessun suicida che sia tale desidera di essere fermato, lo fa semmai chi desidera fortemente un aiuto; tu vuoi essere aiutato, il che significa semplicemente che la vita tutto sommato ti piace.

 

Posto ciò, posso dire che l'ipotesi di uccidersi per quanto mi riguarda è parecchio confortante: comunque vadano le cose, che si mettano pure nel peggiore dei modi, esiste una via d'uscita. Certo, non esiste una strada di ritorno per qualche tipo di pentimento. Una volta che sei fuori, banalmente, sei fuori. Insieme alla sofferenza rinunci a tutto il resto: alla possibilità di rimediare, alle gioie - illusorie o effimere che siano - che ogni esistenza produce necessariamente.

Ma c'è di più. Dici di esser stato bene una volta. E ti pare poco? Tutte le volte che mi sento deluso e senza forze, che vorrei scomparire nel nulla, mi torna in mente qualche periodo felice, qualche precedente della mia vita in cui sono stato bene: e questo mi dà la spinta, perché è così, ogni felicità è un precedente, se sono stato felice almeno una volta, vuol dire che posso esserlo di nuovo. Riesci a rinunciare alla possibilità di stare meglio domani? Evidentemente no, altrimenti starei parlando a un morto.

Considera anche che la vita che ci circonda non è che il nostro riflesso, e se non sei disposto a darle fiducia, neanche lei ne darà a te. Serve un enorme lavoro per vedere le cose con positività, un lavoro faticoso e accidentato, troppe volte insufficiente, tutto sommato utile.

Tanto non vuoi ammazzarti, quindi gambe in spalla e comincia a far funzionare la tua vita. Ce l'hai già fatta una volta, puoi farcela di nuovo.

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FallenDorian

chiariamo subito un punto cruciale: che tu voglia farla finita è una falsità colossale, altrimenti lo avresti già fatto o progetteresti concretamente in silenzio. Nessun suicida che sia tale desidera di essere fermato, lo fa semmai chi desidera fortemente un aiuto; tu vuoi essere aiutato, il che significa semplicemente che la vita tutto sommato ti piace.

 

Posto ciò, posso dire che l'ipotesi di uccidersi per quanto mi riguarda è parecchio confortante: comunque vadano le cose, che si mettano pure nel peggiore dei modi, esiste una via d'uscita. Certo, non esiste una strada di ritorno per qualche tipo di pentimento. Una volta che sei fuori, banalmente, sei fuori. Insieme alla sofferenza rinunci a tutto il resto: alla possibilità di rimediare, alle gioie - illusorie o effimere che siano - che ogni esistenza produce necessariamente.

Ma c'è di più. Dici di esser stato bene una volta. E ti pare poco? Tutte le volte che mi sento deluso e senza forze, che vorrei scomparire nel nulla, mi torna in mente qualche periodo felice, qualche precedente della mia vita in cui sono stato bene: e questo mi dà la spinta, perché è così, ogni felicità è un precedente, se sono stato felice almeno una volta, vuol dire che posso esserlo di nuovo. Riesci a rinunciare alla possibilità di stare meglio domani? Evidentemente no, altrimenti starei parlando a un morto.

Considera anche che la vita che ci circonda non è che il nostro riflesso, e se non sei disposto a darle fiducia, neanche lei ne darà a te. Serve un enorme lavoro per vedere le cose con positività, un lavoro faticoso e accidentato, troppe volte insufficiente, tutto sommato utile.

Tanto non vuoi ammazzarti, quindi gambe in spalla e comincia a far funzionare la tua vita. Ce l'hai già fatta una volta, puoi farcela di nuovo.

È ovvio che un barlume di speranza in qualche angolo recondito della mia coscienza esiste ancora, la speranza di tornare felice e lucido come fino a qualche anno fa.. io credo che più che uccidere me, ho una voglia irrefrenabile di uccidere la cosa che ho dentro, la cosa che mi fa sentire bloccato, stupido, depresso, che non mi permette di vivere la mia vita..

È una cosa della quale un po' mi vergogno e proprio come un vigliacco ve la dico perchè so di essere anonimo.. Tre mesi fa ho provato a suicidarmi, senza dire nulla a nessuno ma mi hanno salvato in tempo e vedere il dolore che ho causato ai miei genitori, soprattutto a mia madre mi ha fatto smettere di farlo.. Peró a volte sto così male da volerlo egoisticamente fare di nuovo :(

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capisci che non uccidi l'una senza includere anche l'altro.. è un prezzo troppo alto, non credi?

ed è anche ingenuo, son convinto, cercare di eliminare i propri demoni: è più saggio e più utile addomesticarli, mettere loro il guinzaglio.. se lungo o corto dipende da te. Un demone non è che una parte accidentale e indesiderata, ha poco senso lasciare che prenda il controllo che spetta a te. Affrontalo a testa alta, e fagli capire chi comanda.

Come in tutte le cose, non è vero secondo un'oggettività opinabile che sei senza speranza. Sei tu che ti senti così.

E solo tu puoi capovolgere le cose. E' tutto nella tua testa.

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FallenDorian

capisci che non uccidi l'una senza includere anche l'altro.. è un prezzo troppo alto, non credi?

ed è anche ingenuo, son convinto, cercare di eliminare i propri demoni: è più saggio e più utile addomesticarli, mettere loro il guinzaglio.. se lungo o corto dipende da te. Un demone non è che una parte accidentale e indesiderata, ha poco senso lasciare che prenda il controllo che spetta a te. Affrontalo a testa alta, e fagli capire chi comanda.

Come in tutte le cose, non è vero secondo un'oggettività opinabile che sei senza speranza. Sei tu che ti senti così.

E solo tu puoi capovolgere le cose. E' tutto nella tua testa.

Si, lo capisco..

Ma quando solevi avere il controllo di tutto e ti viene a mancare perchè non riesci a capire cosa ti succede, ti insorgono tantissimi dubbi che ti fanno pensare d'essere impazzito e le paranoie aumentano fino a non raccapezzarti più...

È tutto nella mia testa, lo so.. Ma è anche vero che non sono cose inventate, ma che sono state le ultime esperienze disastrose a crearmele, quindi non è così semplice, non basta la forza di volontà..

Rileggendomi non sembro nemmeno me stesso... Dico l'opposto di quello che avrei detto qualche tempo fa, è assurdo tutto questo..

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Max Dorian

Io senza speranze mi ci sento perchè anche se teoricamente non sarei senza amici, ho dei familiari che mi vogliono bene e un futuro potrei crearmelo, praticamente a causa del mio carattere non frequento nessuno, non mi faccio aiutare dai miei familiari e andare dallo psicoterapeuta mi fa sentire un fallito, ferito nell'orgoglio, ma tanto non ho altra scelta oltre al suicidio perchè ci ho provato a risolvere i miei problemi da solo ma non riesco.

Per il futuro, credo che sia meglio non sognare troppo quando la tua vita è un inferno..

 

Perché ti senti un fallito a seguire un percorso di psicoterapia?

Come ho già detto, a tutti farebbe bene. Sarebbe utile che tutti facessero psicoterapia, a qualsiasi livello, soprattutto nella nostra società.

Comunque, i problemi non li risolvi col suicidio... li annulli e basta, ma in questo modo ti precludi davvero la possibilità di essere felice, in qualche modo.

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FallenDorian

Perché ti senti un fallito a seguire un percorso di psicoterapia?

Come ho già detto, a tutti farebbe bene. Sarebbe utile che tutti facessero psicoterapia, a qualsiasi livello, soprattutto nella nostra società.

Comunque, i problemi non li risolvi col suicidio... li annulli e basta, ma in questo modo ti precludi davvero la possibilità di essere felice, in qualche modo.

Perchè ci vado ridotto uno straccio e non è così che vorrei presentarmi. Ero uno di quelli che appena doveva fare una cosa importante o a cui teneva, doveva essere perfetto in tutto, andare così svogliato, stanco, depresso, confuso.. Dare un'immagine di me così brutta mi ferisce profondamente.. Per questo preferisco evitare gli amici, sono al punto di non riuscire a mascherare nemmeno il dolore e quando riesco non immagini la sensazione di schizzofrenia che provo quando rido.. Mi fa capire quanto la risata sia tecnicamente possibile ma moralmente inconcepibile.
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Max Dorian

Perchè ci vado ridotto uno straccio e non è così che vorrei presentarmi. Ero uno di quelli che appena doveva fare una cosa importante o a cui teneva, doveva essere perfetto in tutto, andare così svogliato, stanco, depresso, confuso.. Dare un'immagine di me così brutta mi ferisce profondamente.. Per questo preferisco evitare gli amici, sono al punto di non riuscire a mascherare nemmeno il dolore e quando riesco non immagini la sensazione di schizzofrenia che provo quando rido.. Mi fa capire quanto la risata sia tecnicamente possibile ma moralmente inconcepibile.

 

Ma con gli amici nei hai parlato? Seriamente e a livello profondo, intendo.

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Hinzelmann

Se non ti ferisse profondamente dare una certa immagine

di te, non avresti neanche bisogno di andare in psicoterapia

per poterla mostrare in un contesto "protetto".

 

Alla fin fine gran parte dell'utilità sta solo in questo

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FallenDorian

Ma con gli amici nei hai parlato? Seriamente e a livello profondo, intendo.

No, per niente..

Tra l'altro la maggior parte dei miei amici studiano fuori, i pochi che son rimasti li vedo raramente, ma bho, non mi sono mai mostrato debole sotto questo punto di vista, anzi, ho sempre aiutato gli altri perchè ho sempre dato un'immagine di me perfetta, sempre positivo, allegro e con le battute pronte, non posso improvvisamente mostrarmi lugubre e depresso.. So che non riuscirei a reggere una cosa del genere.. Mi vergogno da morire..

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FallenDorian

Se non ti ferisse profondamente dare una certa immagine

di te, non avresti neanche bisogno di andare in psicoterapia

per poterla mostrare in un contesto "protetto".

 

Alla fin fine gran parte dell'utilità sta solo in questo

Si, ma agli altri non mostro nulla, nel senso che non li vedo per paura che si accorgano di questo mio malessere.. È una situazione davvero insostenibile, credimi
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Max Dorian

No, per niente..

Tra l'altro la maggior parte dei miei amici studiano fuori, i pochi che son rimasti li vedo raramente, ma bho, non mi sono mai mostrato debole sotto questo punto di vista, anzi, ho sempre aiutato gli altri perchè ho sempre dato un'immagine di me perfetta, sempre positivo, allegro e con le battute pronte, non posso improvvisamente mostrarmi lugubre e depresso.. So che non riuscirei a reggere una cosa del genere.. Mi vergogno da morire..

 

Non vergognarti, e apriti anche (e soprattutto) con loro ;)

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FallenDorian

Non vergognarti, e apriti anche (e soprattutto) con loro ;)

Mostrarmi debole mi farà sentire uno schifo, lo so già.. Forse peró loro, conoscendomi, sapranno come gestire la situazione senza "ferirmi"...tentar non nuoce, ci proveró..
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Io mi limito a consigliarti la lettura di questo libro:

 

http://www.amazon.it/vostre-erronee-Guida-allindipendenza-spirito/dp/8817056294/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1369142435&sr=8-1&keywords=zone+erronee

 

 

E' scritto con una chiarezza disarmante e le riflessioni che induce sono molto profonde.

Ti aiuterà, ne sono sicuro :)

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Max Dorian

Bravo, provaci :)

Anch'io credevo che gli amici non potessero aiutare, però possono fare molto più di quello che crediamo nei periodi di depressione.

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Sai, Fallen, quand'è che uscirai da questa cosa? Quando ne parlerai apertamente. Anche coi tuoi amici. Forse soprattutto con loro.

Parlare è "tirar fuori", è raccontarsele, le cose.. e raccontando raccontando... uno le alleggerisce anche.

Qualcuno ti sentirà ma non ascolterà. Qualche altro ti ascolterà profondamente, magari. Ma non importa.

L'importante è che tu ne parli, perché parlandone capirai che il pensiero di fallimento che c'era nel dirlo... non ha realtà corrispondente, perché di fallimento non c'è assolutamente nulla ;).

Hai presente quando ci si fa la doccia con gli amici dopo il calcetto? La prima volta magari si ha un po' vergogna... poi si vede che abbiamo tutti gli stessi "pezzi", e non c'è nulla di strano... Tutti uguali... E qualcuno ce l'ha pure più piccolo del nostro, magari.. Ahahahahah (e se anche non fosse... non sarebbe un problema.....).

 

Questo non solo per dire che un periodo del genere può capitare a tutti (ma ripeto... questo non banalizza MAI la questione!), ma anche per dire che bisogna impararsi ad "accettarsi" con semplicità.... e se sei quello che ce l'ha più piccolo, o sei il più grassoccio, o quello che ti pare.... non per questo non ti devi far la doccia con gli amici, perché nulla è veramente un problema (e per esperienza gli amici più tondi e magari meno dotati cuccano a volte pure assai di più degli altri... xD). Un esempio stupido... per farti sorridere un pochetto, ma anche per dirti una cosa seria ;).

Son periodi. E che vuoi fare, può mai andare tutto rosa e fiori? No.... ma hai voglia se può ritornare così ;).

Si riparte, più forti di prima, da dove si è lasciato. Senza troppi problemi, che non esistono "veramente".

Edited by Fe92
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@@FallenDorian non conosco la tua storia né quello che senti intimamente, credo, tuttavia, che pensieri di questo tipo siano molto più comuni di quanto non si possa immaginare. Spesso, quando siamo imprigionati in situazioni ostili che ci paiono insopportabili, si può finire coll'accarezzare questa idea stramba del suicidio. Spesso si rimane pure sconvolti dalla relativa stupidità dei motivi per iquali viene commesso. Il terrore più grande, credo, viene dal credere che si è i soli o che, comunque, si appartiene ad una minoranza di persone che pensano a questo fatto, ma non è così. Non credo che tu sia ad un punto di non ritorno, né in una situazione così grave perché hai pensato al suicidio, forse è proprio l'averci pensato che ti ha reso e ti rende meno sopportabile quello che ti sta attorno: avrai potuto dirti "beh, se ho pensato di ammazzarmi è perché sono alla frutta". Invece non è così. Accade che spesso, soluzioni così drastiche e che, onestamente, richiedono un coraggio e una forza di volontà che è difficile mantenere, vengano alla mente perché appaiono le più semplici, ma è proprio il pensare a queste cose che rende difficile superare le problematiche che attraversiamo. Dovresti, piuttosto, dirti che il suicidio non è la risposta che cerchi: rifletti soltanto sul fatto che se avresti la forza e il coraggio dio accarezzare una idea così sbagliata, avresti tutta la forza ed il coraggio per poter affrontare le negatività della tua vita. Se dirotti le tue energie in questa attività, piuttosto che cullarti sull'idea schiocchina del suicidio, ti accorgerai di poter sopportare e affrontare molto di più di quanto non credi, e questi brutti pensieri, fra non molto, saranno solo un ricordo di cui ridere. ;)

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alcune osservazioni:

 

- prima che tu raccontassi di aver già tentato il suicidio alcuni scrivevano frasi del tipo: "se volessi ammazzarti veramente non saresti più qui e per questo non ti ammazzerai". beh se il suo tentativo di suicidio fosse riuscito perchè non sarebbero arrivati in tempo a salvarlo non sarebbe qua a scrivere sul forum, dunque secondo me bisogna banalizzare il tutto con frasine del genere.

 

- hai detto che da alcuni anni ti senti depresso credo. non deve per forza essere una condizione che non cambia in futuro. anche io sono stato depresso per molti anni o decenni e ora sto molto meglio. certo se ti senti depresso da molto tempo non devi illuderti che in un mese passa tutto. ci vuole una terapia e del tempo.

 

- le idee suicidali spesso segnalano che non vogliamo più vivere come viviamo ora ma che desideriamo un altro modo di vivere.

 

- non devi farti una colpa di quel che ti succede o ti è successo. l'importante secondo me è che riesci a parlare con qualcuno di quel che ti succede e che non tieni tutto dentro di te.

 

- come altri ti hanno detto se desideri scrivermi dei messaggi privati puoi farlo, devi sentire tu se desideri colloquiare in privato con qualcuno di questo forum e con chi.

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@fallendorian

 

mi dispiace che tu stia vivendo questo brutto periodo :(

 

beh quello che posso consigliarti è di tenersi costantemente impegnati,sia dal punto di vista fisico che mentale..fai qualsiasi cosa..prova a scrivere su di un foglio tutto ciò che ti passa per la mente,che ti tormenta..

 

prova a porti dei piccoli obiettivi,procedi per gradi..e ovviamente fatti "sostenere"dagli amici,non isolarti,parlane con qualcuno/a..e al limite prova a farti aiutare da uno psicologo..

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Max Dorian

 

 


e al limite prova a farti aiutare da uno psicologo..

 

Io direi che non dovrebbe farlo "al limite"! Anzi, dovrebbe essere uno dei primi passi.

Alla fine, non so perché, ma si ha la percezione che andare dallo psicologo sia in qualche modo umiliante, però non è affatto così, anzi :sisi:

Io lo farei in modo regolare, se riuscissi a conciliarlo con tutto il resto (e in questo periodo ne avrei proprio bisogno, ma vabbè, questo è un altro discorso :asd: ).

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