Jump to content

Suicidio, ci avete mai pensato?


FallenDorian

Recommended Posts

FallenDorian

Per quanto adesso possa sembrarti assurdo, invece, a parer mio è proprio quel che ti conviene fare.

Io ho scelto la terapia cognitivo-comportamentale proprio perché, leggendo un po' in giro, le statistiche dicevano fosse quella che prometteva maggiori successi per superare gli attacchi di panico...i colloqui poi son molto concreti, pochissima "teoria" e talmente "banale" da poter essere difficilmente contrastata.

 

Se i sintomi dell'attacco di panico t'hanno fatto sospettare che ci sia qualche disagio di natura organica, fai anche qualche visita specialistica...

es., io con l'occasione ho scoperto d'avere un leggero prolasso della mitrale, di soffrire di gastrite cronica...nulla che possa aver causato l'attacco in modo diretto in ogni caso. Dopo qualche settimana in cui queste notizie mi avevano gettato in uno sconforto ancora peggiore, ora son contento di aver più chiara la situazione.

Eh, beh, si.. Ma come nella vita di tutti, anche a me è andata qualcosa male nel passato ma ho sempre superato i problemi a testa alta.. Per "qualcosa è andato storto" intendo dire che l'attacco di panico mi ha fatto perdere il controllo della mia vita, mi ha destabilizzato, ho provato una forte paura di impazzire ed essendo da solo, all'estero, lontano dalle mie sicurezze e dai miei affetti, ho pensato di impazzire veramente e mi ci sono in un certo senso convinto.. Poi sono venuti i pensieri ossessivi, la vergogna di mostrarmi "imperfetto", mi sono ritirato dalla vita sociale e sono caduto in depressione.. Parlarne con una mia amica non ha fatto altro che peggiorare la situazione.. Insomma ho avuto anche una bella dose di sfiga dalla mia parte.. Psicologi ne ho visti un bel po' e sinceramente mi sembra uno spreco di denaro e tempo.. Dopodomani vedró uno psichiatra molto bravo, spero che almeno con la cura farmacologica qualcosa cambierà.. Edited by FallenDorian
Link to comment
Share on other sites

  • Replies 107
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • FallenDorian

    41

  • Fe92

    10

  • schopy

    8

  • Max Dorian

    8

Non voglio a tutti i costi convincerti che a me è capitato lo stesso - anche perché tu parli di paura di impazzire, io avevo paura di crepare - ma t'assicuro che da un giorno all'altro non sono più stato capace di uscire di casa da solo, né di rimanere da solo per più di mezz'ora. Ecco, forse nel mio caso l'ansia sopravanzava la "depressione". Non riuscivo a leggere, concentrarmi, anche davanti la tv faticavo a seguire il tg, non ho avuto erezioni per tre settimane, avevo uno sguardo spiritato perennemente stampato in faccia.

 

Ora, non ricordo periodi della mia vita in cui tutto "andasse bene", ma momenti in cui contemporaneamente studiavo, lavoravo, facevo sport, sesso e avevo una vita sociale più che soddisfacente sì. Non impazzivo dalla voglia di viaggiare da solo, ma aerei da solo ne avevo presi eccome, e d'un tratto mi son trovato a dover dormire con la luce accesa.

Ora non che tutto si sia definitivamente risolto, ma la combinazione farmaco e psicologo per me è stata molto utile.

Io ho preso solo ansiolitici, non antidepressivi...nonostante tutti gli psichiatri suggeriscano una terapia combinata per curare stati ansiosi e depressivi.

Leggo da precedenti post della "diffidenza" di tuo padre -medico- per alcuni farmaci.

Ecco, siamo razionali; il tabacco e l'alcool sono sostanze psicoattive tanto quanto è psicoattiva, ad esempio, una benzodiazepina -ansiolitico- perciò non facciamoci troppo impressionare dall'idea che lo psicofarmaco sia qualcosa di estremamente "pericoloso"...Piuttosto, sarebbe utile avere un quadro del tuo stato di salute generale prima di iniziare ad assumerne uno (es., io son tendenzialmente tachicardico ed alcuni antidepressivi sarebbero un po' controindicati). 

Edited by schopy
Link to comment
Share on other sites

FallenDorian

Non voglio a tutti i costi convincerti che a me è capitato lo stesso, ma t'assicuro che da un giorno all'altro non sono più stato capace di uscire di casa da solo, né di rimanere da solo per più di mezz'ora. Ecco, forse nel mio caso l'ansia sopravanzava la "depressione". Non riuscivo a leggere, concentrarmi, anche davanti la tv faticavo a seguire il tg, non ho avuto erezioni per tre settimane, avevo uno sguardo spiritato perennemente stampato in faccia.

 

Ora, non ricordo periodi della mia vita in cui tutto "andasse bene", ma momenti in cui contemporaneamente studiavo, lavoravo, facevo sport, sesso e avevo una vita sociale più che soddisfacente sì. Non impazzivo dalla voglia di viaggiare da solo, ma aerei da solo ne avevo presi eccome, e d'un tratto mi son trovato a dover dormire con la luce accesa.

Ora non che tutto si sia definitivamente risolto, ma la combinazione farmaco e psicologo per me è stata molto utile.

Io ho preso solo ansiolitici, non antidepressivi...nonostante tutti gli psichiatri suggeriscano una terapia combinata per curare stati ansiosi e depressivi.

Leggo da precedenti post della "diffidenza" di tuo padre -medico- per alcuni farmaci.

Ecco, siamo razionali; il tabacco e l'alcool sono sostanze psicoattive tanto quanto è psicoattiva, ad esempio, una benzodiazepina -ansiolitico- perciò non facciamoci troppo impressionare dall'idea che lo psicofarmaco sia qualcosa di estremamente "pericoloso"...Piuttosto, sarebbe utile avere un quadro del tuo stato di salute generale prima di iniziare ad assumerne uno (es., io son tendenzialmente tachicardico ed alcuni antidepressivi sarebbero un po' controindicati).

Si, beh.. Mio padre da medico è sempre stato contrario anche che assumessi la tachipirina quando da piccolo stavo male per far sviluppare i miei naturali "anticorpi" e in questo lo ringrazio molto, infatti molto raramente prendo raffreddori o febbre.. Quindi puoi immaginare quanto sia restio ad accettare gli psicofarmaci.. Ma vedró ugualmente uno psichiatra perchè è una situazione insostenibile e sicuramente sono periodi delicati in cui parlarne con amici non giova molto.. Soprattutto se invidiosi, sembra che colgano l'occasione per distruggerti
Link to comment
Share on other sites

M :( ...cambia amici!

Ma sei ancora da solo all'estero...quanti anni hai? Scusa l'insistenza, rispondi solo se ti va.

Naturalmente è una buona cosa evitare di abusare di farmaci, permettimi di dire che talvolta servono e che tutto sta all'uso -controllato- che se ne deve fare. Non si tratta, a mio avviso di "farmaco sì" o "farmaco no", ma di quali sono gli effetti conclamati di questo farmaco? Cosa rischio?

Sono incline alle dipendenze? Se sì, dovrò assumere quel farmaco con più cautela...

 

L'approccio integrato che ti suggerivo ha, a mio avviso, il merito di permetterti di guardare la situazione da più punti di vista.

Lo psichiatra ti prescrive il farmaco e, se sa che vai dallo psicologo, preferisce lasciarti proseguire una terapia già avviata. 

Lo psicologo non mette bocca sulla prescrizione dello psichiatra, perché sa che non è quello il suo ambito di competenza.

 

Poi, non conoscendoti, né avendoti mai parlato, non posso neanche intuire di che tipo sia la tua sofferenza.

Edited by schopy
Link to comment
Share on other sites

FallenDorian

M :( ...cambia amici!

Ma sei ancora da solo all'estero...quanti anni hai? Scusa l'insistenza, rispondi solo se ti va

Certo che no! Dopo l'attacco di panico son tornato.. Credo che sia anche uno dei motivi per cui sono entrato in depressione.. L'intolleranza del fallimento di quello che avevo progettato, perchè l'ho sempre portato a termine..
Link to comment
Share on other sites

Di dove sei @FallenDorian ? Conosco uno psicologo che usa un metodo contro gli attacchi di panico (ne ho avuto qualcuno anche io che ho curato io usando il metodo proposto da lui) si chiama Giorgio Nardone e usa delle tecniche di logica che vennero sviluppate dalla scuola psicologica di Palo Alto. Fossi in te proverei a cercare lui o un terapeuta che usa il suo metodo. Io usandolo senza nemmeno incontrare personalmente lo psicologo ho imparato a gestirli e a farli svanire :)

 

Comunque la tua situazione è tipica del malato da attacchi di panico; qualsiasi cosa rinforza la convinzione di base che l'attacco può insorgere in qualsiasi situazione, ovunque, dovunque e con chiunque. E piano piano ci si frustra sempre di più fino alla depressione più profonda.

Link to comment
Share on other sites

FallenDorian

Di dove sei @FallenDorian ? Conosco uno psicologo che usa un metodo contro gli attacchi di panico (ne ho avuto qualcuno anche io che ho curato io usando il metodo proposto da lui) si chiama Giorgio Nardone e usa delle tecniche di logica che vennero sviluppate dalla scuola psicologica di Palo Alto. Fossi in te proverei a cercare lui o un terapeuta che usa il suo metodo. Io usandolo senza nemmeno incontrare personalmente lo psicologo ho imparato a gestirli e a farli svanire :)

 

Comunque la tua situazione è tipica del malato da attacchi di panico; qualsiasi cosa rinforza la convinzione di base che l'attacco può insorgere in qualsiasi situazione, ovunque, dovunque e con chiunque. E piano piano ci si frustra sempre di più fino alla depressione più profonda.

Gli attacchi di panico non sono più venuti.. Mi rimprovero soltanto del fatto che sia partito nonostante io abbia avuto dei "campanelli di allarme" anche prima di andar via.. Se fossi stato più razionale, avrei evitato di partire e avrei cercato di capire il problema e sono sicuro che si sarebbe risolto facilmente, non poteva essere nulla di grave, perchè problemi gravi non ne ho mai avuti.. Adesso è andato tutto a rotoli, credo che mi uccideró, non ce la faccio a tollerare tutto questo, mi spiace solo per i miei genitori che han provato in tutti i modi a farmi stare bene, io sono incontentabile, non posso farci nulla..
Link to comment
Share on other sites

@FallenDorian come ha detto korio, a un certo punto è meglio se noi smettiamo di darti retta. Non è cattiveria, anzi: tu resisterai a ogni soluzione proposta perché il solo fatto di resistere alle soluzioni ti appaga. Questo è l'ultimo messaggio che anche io come korio posterò in questa discussione, e qui concludo con una citazione di una filosofa a me cara:

 

«sentirsi in colpa senza aver fatto nulla di male: quanta nobiltà d'animo!»

Link to comment
Share on other sites

FallenDorian

@FallenDorian come ha detto korio, a un certo punto è meglio se noi smettiamo di darti retta. Non è cattiveria, anzi: tu resisterai a ogni soluzione proposta perché il solo fatto di resistere alle soluzioni ti appaga. Questo è l'ultimo messaggio che anche io come korio posterò in questa discussione, e qui concludo con una citazione di una filosofa a me cara:

 

«sentirsi in colpa senza aver fatto nulla di male: quanta nobiltà d'animo!»

Nulla di male, mi sono solo distrutto la vita, cosa vuoi che sia! Comunque non è proprio vero che resistere alle soluzioni mi appaga, vi sembra che in un anno e mezzo io non ci abbia provato a far qualcosa? A stare meglio? E non soltanto andando dai dottori ma anche concretamente.. Cosa posso farci se sto male ugualmente? Sinceramente io di una vita così non so cosa farmene! Mi dispiace solo che pensiate che sia un modo per attirare l'attenzione!
Link to comment
Share on other sites

Attirare l'attenzione forse no, ma crogiolarsi nel ruolo della madonnina infilzata sì ed è evidente. Scrivi come se la vita fosse crollata, ma in realtà è soltanto il piedistallo in cui venivi incensato.

Link to comment
Share on other sites

FallenDorian

Attirare l'attenzione forse no, ma crogiolarsi nel ruolo della madonnina infilzata sì ed è evidente. Scrivi come se la vita fosse crollata, ma in realtà è soltanto il piedistallo in cui venivi incensato.

Volevo solo sfogarmi visto che non lo faccio con nessuno.. E comunque ho provato a reagire ma dopo due anni quasi non è cambiato molto.. Cosa dovrei fare? Continuare a lottare inutilmente fin quando passerà troppo tempo e mi ritroveró completamente cambiato ed il ragazzo determinato che sono stato per 20 anni della mia vita sarà solo un lontanissimo inutile ricordo ed avró una vita mediocre? Mi sembra che vogliano fare questo gli psicologi, far passare ancora più tempo così me ne faccio una ragione e sto buono e frustrato..
Link to comment
Share on other sites

Avevo deciso di non postare più. Ma un ultimo commento penso sia necessario.

@FallenDorian

Tu mi hai chiesto cosa significa "lavorare su se stessi". Ecco cosa significa. Smettere di piangere, di lamentarsi come una donnetta a cui si sono spezzate le unghie. Non sei perfetto, fine dei discorsi. Anche se tu non avessi avuto il tuo crollo, avresti scoperto che la vita è differente, che finiti gli anni dorati dell'adolescenza dove tutti ti coccolano e tu vai a scuola e l'unica cosa che devi fare è portare la pagellina a casa, la vita cambia ritmo e velocità.

Tu vuoi la pillola magica, ma l'unica pillola magica sei tu. 

Se non vuoi essere la persona frustrata e abbattuta, non lo essere. Ma allora dimostralo di non esserlo. Fai, agisci, prendi una direzione. La direzione è AVANTI.

BASTA DIRE IO ERO BELLISSIMO E PERFETTISSIMO E ORA NO. Non frega a nessuno se eri la cacchetta dorata sul cucuzzolo della montagna. E a te non deve fregare più se non come obiettivo: tornare a brillare.

Pensi di non poterlo fare? E allora amen, da retta agli psicologhi e rimani triste e smunto.

Pensi di poterlo fare? Fallo.

E fare, significa proprio FARE. Non pensare a come eri, non pensare a quale fantastico superiore essere umano eri. Ma a come sarai e a come vorrai essere.

 

TE l'ho già detto prima: è una scelta consapevole che devi fare tu. O ti svegli la mattina e pensi al passato, e sei brutto. O ti svegli la mattina e ti sforzi a pensare al futuro, e sei bello.

 

Il resto sono solo chiacchiere inutili, e sfoghi narcisistici di cui nessuno ha bisogno, men che meno tu. E non mi dire "ma io sono 2 anni che ci provo". Se sei così, credimi, non hai ancora iniziato a provarci sul serio. E per quanto mi riguarda, basta. Risponderò a un tuo topic solo quando verrai a raccontarci che, cazzo, sono stati 6 mesi duri ma adesso comincio a rivedere la luce. 

Link to comment
Share on other sites

Ora  scrivo uno dei miei famigerati interventi da psicologo

dei miei stivali per cui sono giustamente, tanto odiato...XD

 

In genere si dice che a fronte di questi "fallimenti catastrofici"

sia associata una irragionevole "pretesa di controllo" ( che

potrebbe spiegare la crisi di panico )

 
Il continuare a rimuginare su un fallimento che si allarga
fino a dividere la vita in un prima tutto buono ed un dopo
tutto cattivo, è un modo per evitare di confrontarsi con la
sconfitta di questa pretesa di controllo
 
Importante è capire che è la pretesa irragionevole e non
la persona incapace e quindi non esiste neanche la persona
perfetta di prima che era capace a tutto
 
Anzi può essere anche che questa pretesa ti rendesse sgradevole
agli altri, gerarchico, arrogante ( inconsapevolmente intendo e per chi
eventualmente ti riuscisse a conoscere veramente, ammesso che tu lo
abbia mai consentito a qualcuno )
 
Io credo che questa sia una buona occasione per ricominciare
e consentirti di essere una persona migliore, più autentica.
Link to comment
Share on other sites

Quoto @Hinzelmann

Mi dissocio da @korio nel senso che un attacco di panico è un'esperienza orribile, che non auguro al mio peggior nemico, e so che può lasciar incredibilmente frustrati. Ti convinci che non sarai più in grado di fare quel che facevi prima, temi di morire o di impazzire e non ti senti più la stessa persona.

@FallenDorian spero tu oggi sia andato dallo psichiatra come scrivevi avessi fatto. A proposito della "vita mediocre" che temi ti aspetterà, quel che puoi fare per ora è cercare di raddrizzare quel che s'è storto. Come scrive Hinzelmann, probabilmente è proprio lo stato in cui ti trovi ora che ti fa ricordare il passato come una sorta di "età dell'oro". Non interrogarti troppo su quel che fanno o non fanno gli psicologi, inizia a fidarti di qualcuno e le cose andranno meglio.

Edited by schopy
Link to comment
Share on other sites

@schopy

Le cose orribili sono tante. Un attacco di panico lo è. Ma credimi ci sono cose ben peggiori che possono capitare.

Questo non significa che poi ti devi suicidare.

Non significa che la tua vita è finita.

E tutto ciò che c'è oltre l'attacco di panico è chiaramente una forma ossessiva compulsiva che non gli fa altro che rivivere ciclicamente il momento di panico e gli effetti connessi.

C'è solo un modo per uscirne: scuotersi. Scuotersi brutalmente. Fare in modo che la testa non vada nel loop. Altrimenti l'ossessione della sconfitta ti mangia.

 

Non so in cosa ti dissoci, Schopy. Forse non credi che, qualunque cosa sia successa, bisogna reagire e ricostruire? Oppure pensi sia giusto rimanere li a lamentarsi e piangere e smettere di vivere?

Link to comment
Share on other sites

Mi dissocio dal consiglio di "scuotersi"...non so come stia FallenDorian, so che di certo io non son riuscito a "scuotermi" prima di iniziare a prendere degli ansiolitici.

Nel mio caso comunque è stato un po' diverso...temendo molto per la mia salute, stavo in un loop ipocondriaco e al suicidio non pensavo affatto.

Nessuno psicologo ti vuole "triste e smunto", né ha la ricetta magica per capirti...solo ci vuol pazienza per superare queste difficoltà.

E credo che a volte non sia sufficiente "voler" stare meglio per star meglio davvero. Credo che per il momento FallenDorian non abbia bisogno di pensare a cos'è giusto o sbagliato fare, deve solo trovare una mano tesa da qualcuno che sappia come si superano queste cose.

Link to comment
Share on other sites

FallenDorian

Mi dissocio dal consiglio di "scuotersi"...non so come stia FallenDorian, so che di certo io non son riuscito a "scuotermi" prima di iniziare a prendere degli ansiolitici.

Nel mio caso comunque è stato un po' diverso...temendo molto per la mia salute, stavo in un loop ipocondriaco e al suicidio non pensavo affatto.

Nessuno psicologo ti vuole "triste e smunto", né ha la ricetta magica per capirti...solo ci vuol pazienza per superare queste difficoltà.

E credo che a volte non sia sufficiente "voler" stare meglio per star meglio davvero. Credo che per il momento FallenDorian non abbia bisogno di pensare a cos'è giusto o sbagliato fare, deve solo trovare una mano tesa da qualcuno che sappia come si superano queste cose.

La diffidenza l'han creata gli psicologi. Quando stai in uno stato di completa confusione mentale, ti fidi solo dei professionisti che non hanno concluso un bel niente.. Anche se io ho cercato (per quanto potessi nello stato in cui ero) di spiegarmi nel miglior modo possibile. Poi mi sono aperto ad una mia amica (in condizioni normali non l'avrei mai fatto) perchè non ha fatto altro che peggiorare la situazione.. Era molto più interessata a "studiarmi" che ad "aiutarmi".. È una persona molto manipolatrice e distruttivache ha cercato di aumentare ancora di più la mia confusione mentale perchè era interessata solo ai suoi sporchi fini egoistici... Quindi bho! Credo che sia anche normale che io non sappia cosa fare e di chi fidarmi..

Ps: dal neuropsichiatra andró stasera, anche se sono molto sfiduciato, ma almeno è un luminare di cui parlan tutti molto bene!

Edited by FallenDorian
Link to comment
Share on other sites

Capito. Se vuoi, facci sapere come va...anche se non riesco ad immaginare quali "sporchi fini egoistici" potrebbe avere un'amica...

Ti consiglio comunque di iniziare a fidarti di qualcuno. Certo, il neuropsichiatra "di fama" magari avrà più esperienza e quindi saprà come aiutarti a guarire!

Edited by schopy
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...