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Unioni Gay, proposta PDL


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Ilromantico

Ma sempre a lamentarvi? Non possono proporre, realisticamente parlando, il matrimonio "full optional" a meno che non vi sia un partito fortemente concorrenziale e un vasto appoggio popolare, culturale e sociale. Se non è uno specchietto per le allodole io la vedrei sinceramente come un'ottima notizia perché si gettano le basi per un dialogo reale sui diritti LGBT in Italia. Da lì in poi sarà più facile dialogare e chiedere ulteriori diritti.

 

Se realizzassero davvero il progetto sarebbe la sconfitta della Sinistra italiana che potrebbe definirsi la più inutile del Mondo.

 

Resta da scoprire, se fosse vero, il perché di questa apertura del PDL. Non penso che lo facciano perché ci credano davvero (figurati), ma avranno pressioni da parte dell'Europa e non vogliono essere gli "ultimi della classe" per paura di apparire primitivi e antiquati in un Europa sempre più LGBT. Inoltre sarebbe una proposta positiva e polemica che distrarrebbe l'opinione pubblica dalla crisi economica (secondo me è questo il vero motivo).  E per finire è possibile che il PDL abbia effettivamente addolcito i suoi pensieri, magari il quotidiano con colleghi o amici gay/lesbiche li ha convinti che non 'siamo uguali' a un matrimonio tradizionale, ma che non siamo nemmeno questo grande 'pericolo' che pensavano.

Hinzelmann

Le parole di Galan, come singolo, sono più avanzate di quelle

del PD anche perchè specifica che quanto alle adozioni lui

giudica i gay pienamente idonei  e sostiene di aver fatto cadere

questo punto per mere ragioni di opportunità.

 

Poi certo bisognerebbe leggere il testo della proposta, per

verificare nei fatti e nel dettaglio cosa propone. E quanti

nel PDL sarebbero disponibili a seguirlo...

 

Il cambiamento di atteggiamento di Berlusconi e Bondi

stupisce fino ad un certo punto, nel senso che la chiesa

cattolica ha molto spinto e scommesso su Monti, da un paio

d'anni a questa parte.

 

Mi pare sia stata una scommessa persa...l'UDC ne è uscita

quasi annientata, Monti non è risultato decisivo per il governo

del paese, inoltre Scelta Civica accoglie anche alcuni laici per

cui non è affidabile per la CC

 

Bisogna però vedere se questa parziale apertura regge,

ad una eventuale nuova valutazione di convenienza politica

della CEI, qualora questa - e non dimentichiamoci che per ora

il nuovo Papa deve nominare un sacco di gente - decida di

cambiare orientamento politico e dare supporto al PDL

Galan è uno dei pochissimi ex-FI provenienti dalle fila del PLI, mentre in maggioranza sono ex-socialisti ed ex-democristiani. Il tema del matrimonio gay e delle adozioni agli omosessuali l'ho contraddistinse, oltre all'approccio liberale in economia, quando si candidò alle primarie, poi abortite del PDL.

Ad ogni modo la sua battaglia è molto più vasta, ed è creare un'area liberale e laica all'interno del PDL, e dato che ad oggi il confronto sull'economia è asfittico, per via anche del governo di grande coalizione, sta puntando, come già fece in passato, su i temi etici, infatti ha firmato anche per l'iniziativa a favore del testamento biologico e dell'eutanasia legale dell'associazione Luca Coscioni.

Per chi fosse interessato alla vicenda, oggi su Il Foglio c'era un confronto Galan-Roccella.

http://www.ilfoglio.it/soloqui/18403

Se la legge offre stessi diritti e doveri del matrimonio è buona. Ovviamente non è un traguardo finale, che rimane comunque il matrimonio con tanto di adozioni. Trovo le critiche abbastanza ideologiche e massimaliste. Sia chiaro che la legge va letta a fondo per evitare che ci sia qualche inganno poco appariscente. Però se la facessero sarebbe un primo passo, e il PD dovrebbe svegliarsi.

Il punto è che queste proposte - da qualsiasi partito provengano - servono ad assicurarsi voti da parte dei gay. Non è che se provengono da sinistra sono "pure", se provengono da Berlusconi sono il "male". La politica è e sarà sempre - nonostante le assurdità da telepredicatore texano che spara Grillo - frutto di compromessi e di pressioni da parte delle lobbies. Tutto è frutto di convenzioni. Soprattutto le leggi!

Chiamatemi signordiffidenza, ma per me si tratta di mosse che rientrano in una precisa strategia di berlusconi per far tornare la chiesa nei ranghi. non è la prima volta che berlusconi mostra aperture "liberali" sul tema. stranamente sempre in concomitanza di una disaffezione delle gerarchie cattoliche verso di lui e il suo partito.

Hinzelmann

Non vedo ragioni di essere confidenti...a meno che

qualcuno non pensi di partecipare all'avventura laica

e liberale di Galan.

 

Solo in quel caso sarebbe richiesto il crederci...XD

 

Però credevo che i gay liberali di centrodestra stessero

con Fini....o no?

Icoldibarin

Chiamatemi signordiffidenza, ma per me si tratta di mosse che rientrano in una precisa strategia di berlusconi per far tornare la chiesa nei ranghi. non è la prima volta che berlusconi mostra aperture "liberali" sul tema. stranamente sempre in concomitanza di una disaffezione delle gerarchie cattoliche verso di lui e il suo partito.

 

Questa è un'ipotesi interessante, vuoi dire che Berlusconi sta adoperando la minaccia: "Torna a tifare per me oppure ti faccio i matrimoni gay"?

 

Per me è solo un'ennesima sconfitta del PD se dal PDL vengono fuori proposte più all'avanguardia di quelle del PD, rammentate il tabù di Bersani alla parola matrimonio e quello dello stesso Bersani e Renzi sulle adozioni alle coppie omo?

Spero che Marino, Civati, Puppato e tutta l'area più progressista del partito inizi ad acquistare più peso.

Non esistono proposte del PDL più avanzate di quelle

proposte da Scalfarotto e dai 5Stelle.

Quindi non può essere "una sconfitta del PD".

 

Sarebbe una sconfitta del PD se il PD votasse per queste proposte

in percentuali inferiori al PDL e al M5S: l'ipotesi è ridicola, ma è così.

Non vedo ragioni di essere confidenti...a meno che

qualcuno non pensi di partecipare all'avventura laica

e liberale di Galan.

 

Solo in quel caso sarebbe richiesto il crederci...XD

 

Però credevo che i gay liberali di centrodestra stessero

con Fini....o no?

 

che Galan sia a favore è plausibile, del resto ha preso posizione già in tempi non sospetti.

su berlusconi, a 80 anni suonati, e conoscendo il soggetto, ho i miei dubbi riguardo ad una svolta "liberale". 

delle due l'una, o gli conviene proporre le unioni civili in termini di consenso elettorale, oppure come si dice...parla a nuora perché suocera intenda.

Edited by Orfeo87

Comunque non ho mai creduto che berlusca fosse realmente omofobo, un grande opportunista senza scrupoli, questo sì!

Se ci sono aperture da parte sua probabilmente è dovuto al fatto che il vaticano, da quando non c'è pù la vecchia cureggiona  è meno carogna del solito (cosa ancora tutta da verificare)

Icoldibarin

Cioè? il fondoschiena della Bindi? :D

Scherzi a parte non sembra possa essere una mossa di scambio con il PD, quest'ultimo infatti non gioverebbe di nulla ed anzi verrebbe superato sui temi etici persino dal PDL con un ulteriore affossamento della sua immagine...

Sarebbe una buona proposta se si trattasse di una legge per le coppie di fatto (etero e omo). Purtroppo sembra in tutto e per tutto un'unione civile per soli gay, come al civil partnership nel Regno Unito, che infatti è attualmente in via di eliminazione per evidente incoerenza.
La cosa interessante è che nel PDL sembra asserci almeno uno che sull'argomento ha le idee più chiare del 50% dei parlamentari del PD.

Infatti, sarebbe giuridicamente più appropriata l'espressione "unione civile per coppie di fatto" a "unione civile per gay" o altra variante di "matrimonio gay". L'orientamento sessuale non può essere identificato come requisito per la validità dell'unione. Alla legge deve interessare il regolamento delle vicende personali (nel senso di "relative ai diritti della personalità", non mi riferisco alle vicende sentimentali) e patrimoniali dei soggetti che danno vita all'unione civile. In linea teorica anche due eterosessuali dello stesso sesso potrebbero scegliere, per un qualsiasi motivo, di unirsi civilmente. Limitare il diritto solo a chi ha il requisito dell'omosessualità sarebbe giuridicamente improponibile (infatti per sposarsi non è richiesto di essere eterosessuali). Tutti quelli che parlano di matrimonio gay commettono un abominio linguistico e giuridico. Riconoscere all'interno del sistema del diritto di famiglia anche le situazioni di coppie formate da persone dello stesso sesso o che, pur avendo il requisito della differenza di sesso, non hanno scelto la soluzione matrimoniale per regolare le situazioni giuridiche relative alla loro convivenza è una questione che riguarda tutti, non solo gli omosessuali. 

Chiunque in Parlamento deciderà di offrire la risposta del diritto a questi temi dovrà avere bene in mente questo monito, altrimenti ci ritroveremo nient'altro che la solita leggina insipida ed inutile.

Icoldibarin

Sono appena andato ad un seminario sul tema tenuto nella mia università e posso darti dati abbastanza precisi: il 97% circa delle famiglie omogenitoriali sono nuclei di seconda composizione, spesso una coppia di lesbiche che hanno generato la prole in una precedente relazione etero, il restante 3% sono famiglie omogenitoriali di prima composizione per cui la prole è nata in genere all'estero e risulta secondo la legge italiana figlia di un solo genitore, con tutte le conseguenze del caso.

Il tutto dovrebbe ammontare, se non ricordo male, sulle 500'000 unità familiari.

  • 2 weeks later...

Io sono a pagina 4 e mi viene già da piangere. Devo avere problemi con l'italiano, sarà il caldo.

Prima fa una bella introduzione su come nel resto del mondo si sia al matrimonio e adozione, con tanto di riconoscimento dell'inciviltà italiana poi attacca con "si però questo no, quell'altro via dai non scherziamo"

"Grazie all’accordo di unione omoaffet-tiva, che i due soggetti interessati potranno sottoscrivere di fronte all’ufficiale dello stato civile (articolo 4), elimineremo tali iniquità, garantendo alle coppie omoses-suali il pieno riconoscimento di diritti e doveri corrispondenti a quelli del matri-monio, mediante norme che non si so- vrappongono né incidono sulla disciplinadel matrimonio civile tradizionale che lanostra società riconosce moralmente nellasola unione di un uomo e di una donna"

 

ma se i diritti sono corrispondenti a quelli del matrimonio come mai invece poi dice "si però questo no quell'altro no"? "corrispondenti" non vuole dire "che corrispondo a "? mah...

 

"mediante norme che non si so- vrappongono né incidono sulla disciplinadel matrimonio civile tradizionale che lanostra società riconosce moralmente nellasola unione di un uomo e di una donna"

 

beh certo, se è tradizione è tradizione... poi moralmente...

 

"Attualmente, in Italia, quello del-l’adozione è uniterdifficile, talora dolo-roso, spesso lungo e dispendioso, regolatoda una normativa che necessiterebbe pro-babilmente di specifici interventi di ri-forma legislativa. Si è pertanto ritenutonon opportuno affrontare qui una que-stione complessa"

 

guardate gay, adottare è un casino per gli etero, non vi ci volete mica mettere voi no? ;)

 

questo è il mio pensiero in merito http://elfobruno.wordpress.com/2013/06/14/unioni-omoaffettive-recinti-per-froci/

Mah, io l'introduzione non la leggo neanche perché tanto non ha nessuna importanza. Più interessante è poter dare un'occhiata alla proposta di legge vera e propria.

 

Ho dato una lettura molto rapida, faccio qualche considerazione sparsa.

 

Una cosa l'avevo già notata dall'articolo ma adesso ne trovo conferma nel testo della proposta. Paragoniamo:

 

Art. 143, c. 2, c.c.

Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione.

 

con

 

Art. 9, proposta di legge

Ciascun contraente dell'unione omoaffettiva è tenuto a comportarsi nei riguardi dell'altro secondo buona fede e correttezza, collaborando alla vita di coppia in ragione delle proprie capacità e possibilità.

 

Se le parole hanno un significato, possiamo notare come i doveri di fedeltà e di coabitazione del matrimonio non siano presenti nell'unione omoaffettiva, ma troviamo solo obblighi di buona fede e correttezza. L'impressione è che questa unione omoaffettiva sia stata pensata per accomodare anche le coppie aperte.

 

 

 

La parte che mi ha sorpreso di più è stata:

 

Art. 17, c. 1-2, proposta di legge

Gli effetti dell'unione omoaffettiva cessano di diritto nel caso di morte di una delle parti ovvero nel caso in cui una delle parti contragga matrimonio.

Ciascun contraente dell'unione omoaffettiva ha diritto di farne cessare gli effetti mediante atto pubblico notificato per mezzo dell'ufficiale giudiziario all'altro contraente e all'ufficiale dello stato civile. È nullo l'accordo con il quale le parti rinunzino all'esercizio di tale diritto, anche quando la rinunzia sia convenuta nei riguardi di entrambi i contraenti. L'unione si scioglie decorsi tre mesi dalla notifica. In tale data l'ufficiale dello stato civile provvede alla relativa annotazione.

 

 

Beh, non c'è che dire, qui del matrimonio come disciplinato adesso dal c.c. non c'è nulla. Altro aspettare tre anni dalla separazione per ottenere il divorzio. Qui basta un atto dal notaio e in tre mesi sei di nuovo celibe.

Non solo. Addirittura, se ci si sposa, apperentemente il matrimonio prende il sopravvento sull'unione omoaffettiva e la fa cessare di diritto.

Inoltre, le conseguenze dello scioglimento dell'unione omoaffettiva sono completamente rimesse agli accordi delle parti. Non mi è ben chiaro cosa succederebbe nel caso questi non ci siano. La proposta di legge parla di rivolgersi al tribunale, ma il tribunale in base a quale criterio dovrebbe decidere?

 

 

Un'altra nota di colore è che, non essendo richiamato l'art. 84, il minorenne non può mai contrarre unione omoaffettiva. Il paradosso è quindi che il 16enne può potenzialmente contrarre il matrimonio ma una forma di unione che è più difficile da sciogliere.

Questo forum pullula di sanculotti esasperati (forse anche a ragione), ma vi invito ad essere ottimisti. Io ricordo con piacere quando proponendoci, l'ultimo anno del liceo, il prof di religione una votazione per vedere quanti fossero stati disposti ad ammettere un matrimonio gay, la maggioranza a favore era stata schiacciante ed ho notato che anche all'università l'opinione è ampiamente condivisa. La società si sta evolvendo e la mia generazione è ampiamente orientata ad una decisa apertura, non è più una questione di se, ma di quanto. Se ci sono riconosciute delle possibilità, è giusto lottare perchè esse siano le più ampie possibili, ma realismo ci impone che esse avvengano con gradualità. Non ci daranno ora un vero e proprio matrimonio? Non avremo subito le adozioni? E chi se ne frega, sulle basi ottenute sarà più facile operare verso la società affinché muti in nostro favore.

P.S. resta un assoluto mistero per me il perchè non siamo in grado di costituirci in una lobby influente, se ci riescono tutti gli altri gruppi (e per fini molto meno nobili dei nostri) perchè noi non ce la facciamo?

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