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L'omosessualità è una malattia


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Marcolino2

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/06/02/news/l_omosessualit_una_malattia_bufera_sulla_catechista_di_segrate-60157782/?ref=HREC1-11

 

Una catechista ha detto ai suoi alunni del corso di cresima che l'omosessualità è una malattia. Davvero???Beh, allora perché non diamo l'otto per mille alla ricerca scientifica affinché trovi una cura per l'omosessualità invece che alla chiesa cattolica? Scherzi a parte, la cosa che disgusta è come, nel 2013, ci siano persone (e purtroppo ce ne sono, e pure troppe...) che pensino che siamo dei "malati".

Edited by Marcolino2
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https://www.gay-forum.it/topic/23783-lomosessualit%C3%A0-%C3%A8-una-malattia/
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Hinzelmann

Mah, non è che la Binetti abbia detto cose diverse.

E l'hanno pure eletta come parlamentare, il ché dal

mio punto di vista è molto più grave.

 

La cosa grave - secondo me - è un'altra...che solo

2 ragazzi su 10 si sono ritirati.

 

E che su facebook  ci si divide a metà perchè per il

50% degli Italiani è ancora una opinione personale

come un'altra.

 

Il risultato è che finirà a tarallucci e vino...

 

D'altronde a voler essere ottimisti, almeno 2 ragazzi

se ne sono andati con l'appoggio dei genitori ed almeno

la cosa ha fatto notizia.

Icoldibarin

Mi pare che sia più o meno quello che hanno sempre sostenuto i canali ufficiali della chiesa cattolica, non so se ultimamente parlano di malattia ma ho sentito più volte "distrurbo della personalità" e altre espressioni simili. La notizia è che i ragazzi delle medie iniziano ad accorgersene e reagire a queste sparate (e ricordate che siamo nell'età di inizio del bullismo giovanile con tutto il conseguente) perciò a me pare una notizia positiva.

 

 


la cosa che disgusta è come, nel 2013
allora ti disgusterai anche nel 2014, 2015, 2016 e cosi via

 

più che altro vorrei capire una cosa aprire un topic cosi scontato per chi non lo pensa dovrebbe fa discutere? farci rimanere abiliti? se lo pensa sarà un suo diritto poterlo affermare, se uno gli da corda non penso che in fondo gli da ragione? :hm:

 

 


Non è che il solo fatto di pensare una cosa dia il diritto
di diritto di dirla....eh?
se viviamo in uno stato pseudo-di diritto penso che sia lecito :uhsi: quante volte nei topic si va contro la chiesa o quello che gli etero pensano, noi  non siamo ne migliori ne peggiori di loro,
Hinzelmann

Evidentemente pensi sbagliato, perchè il fatto di pensare

tutto il male di te, non mi dà il diritto di insultarti

 

Certo tu non puoi impedirmi di pensarlo...perchè in uno

stato di diritto non si sanzionano i pensieri ma le azioni

o le dichiarazioni...ma è evidente che io qui ed ora non

posso scrivere tutto ciò che penso di te.

 

[ solo per fare un esempio beninteso ]

 

Un insegnante di catechismo, secondo me, può dire

che secondo gli insegnamenti della chiesa un gay deve

astenersi dai rapporti sessuali, al limite che è un peccatore

ma non dare ai gay dei malati o insultarli.

 

E come vedi dicendo questo io non limito in niente la

sua possibilità di dire cose che ovviamente non condivido

 

Allo stesso identico modo potrà dire che un ebreo non va in

paradiso, o che dovrebbe convertirsi, ma non può insultare

gli ebrei o propagandare l'antisemitismo

Lavoro in una scuola e la professoressa di religione ha detto la stessa cosa ai ragazzi di prima media. Non potete immaginare il putiferio che ne è seguito. Per fortuna la scuola si è unita contro la professoressa che comunque non se ne andrà e continuerà a fare danni, magari non con questa frase ma con altre, in quanto è la curia a nominare gli insegnanti di religione e la scuola si deve adeguare.

Purtroppo.

Purtroppo se che anche certi professori di religione hanno questa convinzione ..

 

Io poi non ho mai capito il senso: perché questo accanimento? Perché definire "malati" gli omosessuali? Perché ognuno non può vivere la propria sessualità in libertà?

 

Personalmente non mi verebbe mai da pensare che gli eterosessuali siano malati.. Dovrebbe esserci tolleranza reciproca..

Sì è capitata anche a me una situazione simile! La mia prof sosteneva che "gli omosessuali sono malati e noi dobbiamo rispettarli ma dobbiamo capire che non sono normali" allora io con espressione scioccata ho risposto "e questo è portare rispetto???" :o Comunque sì sono dei deficienti come altri ma non perché sono religiosi semplicemente perché sono ignoranti! E insegnanti così dovrebbero essere licenziati, dovrebbero imparare ai bambini a volerci tutti bene come fratelli e invece...

Hinzelmann

se andiamo per supposizioni chi ti dice che è un insulto, magari per i cattolici veramente è cosi e poi se vogliamo seguire la storia bhe un tempo l'etichetta "malato" andava di moda xDxD 

 

Non è che i cattolici possano stabilire chi è malato e chi no

 

Lo stabilisce la scienza medica e poiché questa ha stabilito che l'omosessualità

non è una malattia, dire che i gay lo sono è in primo luogo falso, in secondo luogo

offensivo.

 

Capisco che da brava checca per te si riduca tutto ad una questione di "moda"

ma non dovrebbe funzionare così....l'omosessualità non è un vestito da indossare

né da giudicare alla stregua dell'etichetta di un vestito.

 

 


Non è che i cattolici possano stabilire chi è malato e chi no
se il loro credo stabilisce cosi :uhsi: in teoria possono LoL 

 

 

 


Capisco che da brava checca per te si riduca tutto ad una questione di "moda"
ma non dovrebbe funzionare così....l'omosessualità non è un vestito da indossare
né da giudicare alla stregua dell'etichetta di un vestito.

no la mia non è questione di "Moda" ma di pensiero, tu magari sarai di parte ma altri bhe si abbassano peggio di quello che ha detto la prof che a conti fatti è un suo pensiero.

In realtà il problema della Binetti (e di una brutta percentuale di chi si occupa di psicologia, psicoanalisi e psicoterapia) è che dicono cose false tipo "l'omosessualità è una malattia, è curabile, è solo una fase" nonostante abbiano studi che dovrebbero certificare una professionalità che viene a mancare, non si possono spacciare opinioni personali puramente emotive per dati di fatto.

Per la catechista, probabilmente arrivare a sessant'anni nell'acidità e nella frustrazione finisce per far diventare persone squallide e rancorose, mi fa abbastanza pena.

Hinzelmann

In realtà il problema della Binetti (e di una brutta percentuale di chi si occupa di psicologia, psicoanalisi e psicoterapia) è che dicono cose false tipo "l'omosessualità è una malattia, è curabile, è solo una fase" nonostante abbiano studi che dovrebbero certificare una professionalità che viene a mancare, non si possono spacciare opinioni personali puramente emotive per dati di fatto.

Per la catechista, probabilmente arrivare a sessant'anni nell'acidità e nella frustrazione finisce per far diventare persone squallide e rancorose, mi fa abbastanza pena.

 

Ricordiamoci anche quali studi, dove e quando....

 

Medicina e Chirurgia nel 1967 all'Università del Sacro Cuore di Roma. Nel 1969 si perfeziona in Pedagogia medica e l'anno seguente si specializza in Psicologia e Psichiatria all'Università di Navarra, a Pamplona (attività apostolica dell'Opus Dei in Spagna), nel 1973 si specializza in neuropsichiatria infantile e in psicologia clinica presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Nel 1983 frequenta un corso di perfezionamento in Management e organizzazione dei centri di insegnamento presso l'Università di Navarra. Nel 1991 ottiene la specializzazione pedagogico-didattica presso la Facoltà di Teologia dell'allora Ateneo Romano della S. Crocesumma cum laude.

 

Dal 1991 si è preoccupata della fondazione e della organizzazione dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, opera apostolica dell'Opus Dei, dove ora dirige il Dipartimento Ricerca educativa e Didattica. Dal 1999 al 2001 ricercatore universitario nel settore scientifico disciplinare Storia della Medicina [ è del 1943...] (al quale appartengono le discipline della pedagogia medica e della bioetica, principali settori dell'impegno scientifico della Binetti), dal 2001 è Professore associato (confermata nel ruolo nel 2004) e dal giugno 2007 è professore straordinario nel medesimo settore (MED/02 - Storia della Medicina). L'attività didattica e organizzativa universitaria della prof. Binetti si è sviluppata con intensità negli ultimi due decenni prevalentemente presso l'Università Campus Bio-Medico di Roma

 

La produzione scientifica della Binetti ha toccato «gli aspetti più significativi ed attuali della pedagogia medica [...] dalla valutazione qualitativa della formazione, al ruolo del tutorato come strumento fondamentale nel processo formativo dei discenti, all'individuazione dei valori culturali ed etici di riferimento nei processi di apprendimento; la sua specifica preparazione iniziale in ambito neuropsichiatrico le ha permesso un originale approfondimento degli aspetti psicopedagogici della formazione in medicina»[1] dimostrando «una competenza metodologica qualificata, maturata con continuità per quanto riguarda i temi della pedagogia medica, e una padronanza argomentativa delle problematiche bioetiche pur se in modo esclusivo secondo la declinazione dell'etica cattolica. La produzione rientra quindi nell'ambito di due discipline (pedagogia medica e bioetica) comprese nella declaratoria del ssd MED/02. La candidata non spicca per senso critico e originalità per quanto riguarda le dimensioni storico-epistemologiche della pedagogia medica e l'origine del PBL, ma ha lavorato con diligenza. Le attività didattiche, le iniziative di studio e le funzioni di coordinamento svolte dalla candidata sono anche qualificate e caratterizzate da costante accrescimento verticale di responsabilità.»[2]. Come previsto, durante la legislatura, è in aspettativa senza assegni dalla stessa Università.

 

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Paola_Binetti

Ai tempi della mia cresima credevo, ingenuamente, che l'azione cattolica educasse alla bontà :)

Mi fa molto piacere che i ragazzini abbiano dissentito.

La Binetti è una psichiatra che ha sempre studiato in scuole cattoliche...

 

@Hinzelmann: purtroppo per la scienza medica, specie in ambito psichiatrico, è molto difficile stabilire cos'è malattia e cosa non lo è.

Io da gay non mi sento affatto malato, né vorrei mai che si sentisse malato un* persona* transgender/transessuale/bisex.

Ma trovo molto ingenuo ritenere che la scienza operi sempre secondo metodi epistemologicamente trasparenti e neutrali, per dir così.

Se l'omosessualità è stata depennata dall'elenco dei disturbi psichici credo lo si debba anche a ragioni politico-culturali non direttamente collegate alla ricerca medica.

Perciò mi sento di giustificare parzialmente quanto scrive @ se con "moda" intendeva diciamo "modo di pensare"/"paradigma culturale"...

era proprio la scienza medica del XVIII e XIX secolo a ritenere dannose per la salute la masturbazione, gli atti "contro natura"...

Al più la catechista avrebbe dovuto ehm..."aggiornarsi".

Credo che quando ero io alle medie o andavo al catechismo espressioni più o meno velatamente offensive nei confronti dell'omosessualità siano state pronunciate anche dagli insegnanti che si ritenevano più "progressisti"...mi fa piacere che ora le cose cambino, e certe affermazioni non vengano più accettate.

Hinzelmann

Sì, ma con tutto il rispetto

 

a) ha studiato a Pamplona sotto Franco

 

:cool: è diventata ricercatrice in Storia della medicina a 56 anni

 

c) professoressa post elezione al senato della margherita per

meriti sul campo della bio etica e della pedagogia medica ( ? )

 

d) con quei giudizi che potete leggere nei concorsi che ha vinto

 

Cioè....non fatemi dire altro, leggete bene questo curriculum

 

Non mi pare ci siano appigli per chiamare in causa la Scienza

direi proprio di no...

Schopy, quello che hai scritto probabilmente è influenzato da ciò che dicono persone, come appunto la Binetti (ma guarda che coincidenza) e cioè che l'omosessualità è stata tolta dall'elenco di malattie a causa della lobby gay, una di quelle cose che ripetono a pappagallo. Però se si va a vedere cos'è successo in realtà è l'esatto contrario, i motivi per cui qualcuno voleva tenere l'omosessualità tra le patologie erano veramente inconsistenti dal punto di vista scientifico, ed erano persone come questo qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Socarides

Poi ci sarebbe il discorso su cosa si intende malattia, ma lo lascio a qualcuno più competente.

Survivor92

Dare poco peso a queste notizie non va bene. Vorrei fare una provocazione. E se quelle frasi avessero spinto uno di quei ragazzini a suicidarsi? Per esperienza personale posso dire che a differenza di questi ragazzini, i miei compagni di oratorio furono concordi con quanto dissero le catechiste (solito refrain anti gay, non sto qui a ripetere quanto detto). Io tornai a casa e piansi (silenziosamente) fino a sera chiuso in bagno (a pensarci ora dovevo rigare la macchina a quelle 2 cretine di catechiste XD). Nessuno si accorse di nulla, della mia sofferenzaq. Per me queste notizie non sono per niente scontate. Li in mezzo ci sono persone in carne ed ossa, anzi ragazzini non persone, che hanno appena scoperto la propria sessualità. Rimanere impassibili mi fa ribrezzo. E' la morte del sentimento umano.

@@coeranos No no aspetta...non vorrei esser stato frainteso.

 

Per me non è affatto un'atrocità che si decida di cancellare una malattia dall'elenco dei disturbi psichici perché una lobby, o un movimento di protesta ha cercato di imporre il proprio punto di vista anche alle associazioni psichiatriche e psicoanalitiche. Perché diffido della possibilità che la medicina psichiatrica disponga di un protocollo epistemologico così "severo" da consentirle di adoperare solo ipotetici "metodi scientificamente certi" per stabilire cos'è un disturbo psichico da cosa non lo è, e trovo interessante che una parte della società -minoranza gay- possa premere perché, una volta depennata l'omosessualità dall'elenco dei disturbi del comportamento, le persone omosessuali possano vivere una condizione più serena di quanto non accadesse in precedenza.

 

Quel che cercavo di dire, difendendo parzialmente l'ingenuità di Aizen dall'attacco di Hinzelmann, è che se costantemente ci rifacessimo alla scienza medica del nostro tempo per decidere cos'è o cosa non è una malattia, probabilmente prima del 1973 avremmo dovuto affermare che sì, l'omosessualità è una malattia. 40 anni fa qualcosa era una malattia psichiatrica ed oggi non lo è più...perché?

Perché se da una parte c'era Socarides, dall'altra c'erano persone come Marmor http://it.wikipedia.org/wiki/Judd_Marmor, il quale, anche grazie al movimento di liberazione omosessuale, ha potuto dimostrare l'inconsistenza delle tesi di chi riteneva che l'omosessualità fosse una malattia.

Edited by schopy

Beh io in un'eventuale discussione prima del '73 avrei contestato proprio i motivi per cui veniva considerata una malattia, tutt'altro che scientifici. Poi ovviamente sui metodi di queste discipline ci sarebbe molto da discutere ma vabbè.

Per me l'unica cosa che conta davvero è che le argomentazioni per reputare l'omosessualità una malattia sono insostenibili, prive di qualunque appiglio concreto e che non si possono spacciare per opinioni personali valide come le altre.

 

 


Mi pare che sia più o meno quello che hanno sempre sostenuto i canali ufficiali della chiesa cattolica, non so se ultimamente parlano di malattia ma ho sentito più volte "distrurbo della personalità" e altre espressioni simili.

 

Sempre?

Non direi, salvo che per "sempre" tu intenda "sempre da quando io ho l'uso della ragione" e ammettendo ovviamente che tu sia molto giovane.

La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane hanno sempre considerato ufficialmente l'omosessuale un peccatore (la definizione corrente era "sodomita"), mentre il giudizio di malattia psichica è alquanto recente: 

per quel che ne so non è anteriore all'ultimo decennio del secolo scorso (1990-2000). 

Icoldibarin

Beh, in effetti potrei dire sempre da quando ho iniziato ad interessarmi di cosa pensasse la Chiesa Cattolica circa l'omosessualità. Interessante come si sia passato dal peccato alla malattia, forse visto che i primi a quanto pare non fanno più molta paura si è pensato di bollare gli omosessuali come malati oltre che come peccatori.

 

Invece non è corretto dire che tutte le chiese cristiane considerano l'omosessualità un peccato, anzi solitamente le chiese cristiane prostentanti sono in genere relativamente aperte sul tema (in Italia Chiesa Valdese in primis) e in Chiesa di Svezia, la principale confessione dell'omonimo paese, ci si può anche sposare con rito religioso dal 2009.

 

 


Invece non è corretto dire che tutte le chiese cristiane considerano l'omosessualità un peccato, anzi solitamente le chiese cristiane prostentanti sono in genere relativamente aperte sul tema (in Italia Chiesa Valdese in primis) e in Chiesa di Svezia, la principale confessione dell'omonimo paese, ci si può anche sposare con rito religioso dal 2009

 

Anche per questo il riferimento è agli ultimi decenni, se non anni....

Dato che la storia della Chiesa cattolica è bimillenaria e quella delle Chiese luterane o calviniste o anglicane data cinque secoli, si parla in ogni caso di variazioni recentissime.

spottiesvirus7

Nella mia classe c'era un ragazzo dichiarato anche perchè evidentemente gay.

Un giorno durante la lezione di scienze uscì l'argomento omosessualità e la mia professoressa impose il suo parere che i gay erano malati, si dovevano curare ecc. Tanto che questo mio compagno scoppiò a piangere.

Fortunatamente la famiglia di lui si impose e l'insegnante perse il posto.

Il punto è che mentre a me quella prof faceva solo rabbia per la sua stupidità,per altri magari non altrettanto forti psicologicamente magari il suo parere era importante per la loro integrità psicologica.

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