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Papa Francesco "Lobby gay in Vaticano"


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A pensare che quando si parlava di lobby gay, tutti insorgevano con sdegno vibrante, ravvisandovi il solito attacco omofobo. 

Adesso si scopre che una lobby gay esiste addirittura all'interno del Vaticano.

Naturalmente, papa Francesco non si riferisce, quando parla di lobby gay, all'Arci o ad altre associazioni laiche. Si riferisce ad un gruppo di gay, ecclesiastici e non, che gestiscono o frequentano o hanno a che fare con il giro omosessuale e pedofilo all'interno del Vaticano e del mondo ecclesiastico in genere.

Naturalmente, ossessionato o no dai gay, papa Francesco non sarà mai favorevole alle unioni gay, su questo potete mettere la mano sul fuoco.

La cosa bizzarra è che la lobby gay vaticana è molto più potente della lobby gay laica extra-vaticana, ed impedisce a questa - in Italia e in altri paesi - di avere i diritti che reclama.

Insomma, la questione della parità giuridica, in fondo, è una questione all'interno della comunità gay, intesa in senso ampio. Altro che società eteronormativa omofoba  :sarcastic:

Edited by akinori
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Mi sembrano parole positive tenendo conto che stiamo parlando del Papa e non di un leader di un partito progressista.

 

Mi sembra su posizioni più avanzate il Papa rispetto a certi politici italiani (vedi Giovanardi, Roccella, Binetti ecc...).

 

Sul Corriere hanno riportato l'intervista integrale:

http://www.corriere.it/cronache/13_luglio_29/intervista-papa-lobby-gay-ratzinger-scarano_6c99664c-f83d-11e2-a59e-96a502746665.shtml

 

«lei parlava della lobby gay. Si scrive tanto della lobby gay. Io ancora non ho trovato nessuno che mi dia la carta d’identità, in Vaticano. Dicono che ce ne siano. Ma si deve distinguere il fatto che una persona è gay dal fatto di fare una lobby. Se è lobby, non tutte sono buone. Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla? Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte. Il problema non è avere queste tendenze, sono fratelli, il problema è fare lobby: di questa tendenza o d'affari, lobby dei politici, lobby dei massoni, tante lobby...questo è il problema più grave. E la ringrazio tanto per aver fatto questa domanda. Grazie tante».

 

Mi sembra ci siano tanti elementi positivi in queste dichiarazioni: parla di non giudicare, di non discriminare ma accogliere e parla degli omosessuali come fratelli.

 

Su Repubblica hanno messo il video in cui interviene sui gay:

http://video.repubblica.it/dossier/il-nuovo-papa/papa-sui-gay-chi-sono-io-per-giudicare/136327/134864

http://video.repubblica.it/dossier/il-nuovo-papa/gay-papa-problema-non-e-avere-questa-tendenza-ma-fare-lobby/136311/134848

 Busi disse in TV prima serata che era "una battaglia fra gay"... gli omofobi duri e puri sono sempre persone gay o dalla virilità incerta. 

 

Se si sta parlando dell' Isola dei Famosi, Busi si riferiva chiaramente a ratzinger e fu allontanato dalla RAI per quelle parole

Il problema della lobby gay dentro il Vaticano, non sono tanto i gusti sessuali in sé di certi prelati (per questo papa Francesco dice: "chi sono io per giudicare?") - ma il fatto che questi gay gestiscono ingenti somme di denaro e sono facilmente ricattabili.

Ho letto su qualche Espresso fa, per esempio, un articolo che riguardava Mons. Ricca, prelato dello IOR, che in Uruguay fece alloggiare nella Nunziatura un suo intimo amico, una guardia svizzera, cui venne dato anche un regolare stipendio...

Le suore ne furono molto scandalizzate, ma non poterono fare niente. Ricca poi frequentava anche l'ambiente omosessuale laico, e un giorno dovettero tirarlo fuori da un localaccio dove l'avevano malmenato. Per tacere di quell'altro increscioso episodio, quando i pompieri dovettero liberarlo da un ascensore nel quale era rimasto imprigionato con un giovane...

Vabbé, tutto questo fa parte del privato di Ricca, e della sua omosessualità vagamente pasoliniana. Ciò che ha preoccupato di più papa Francesco, è che queste cose sono state scoperte dopo che Ricca si era insediato nello IOR, partecipando alle riunioni della Commissione cardinalizia e del Consiglio di soprintendenza. In una fase, quella attuale, molto delicata per l'istituto.

Ricca sarebbe riuscito a coronare così la sua carriera spregiudicata grazie a questa lobby gay che avrebbe occultato il suo passato burrascoso sino alla fine.

Parole positive solo in apparenza, in sostanza ribadisce i concetti tradizionali della kiesa, dietro quel "SE cerca il Signore, SE ha buona volontà..." si nascondono tutte le insidie del caso, quanto alla questione lobby mette i gay insieme agli avari e ai massoni, peccato che non menzioni le potenti lobby clericali,

Comunque può essere considerato gia un passo avanti che usi il termine gay e, per adesso, come ho detto, sembra lontano, almeno nei toni, da quella vecchia cureggiona assatanata della..... :angry:

Ma se domani legifaresssero su unioni civili ecc... non so se conserverebbe la stessa pacatezza, non che ci sia gran pericolo, visto che ormai i nostri politicanti prevengono i voleri papali

Edited by prefy

@ Marco7, veramente, non è che nell'intervista post Brasile ha detto che tutto quello che i giornali hanno pubblicato su Ricca sia falso. Ha detto, diplomaticamente, che non ha trovato riscontri. Vox populi. Però, insomma, la lobby gay in Vaticano c'è, Questa espressione non se la sono inventata i giornalisti...

Certo, non dobbiamo dimenticare che ci sono due papi attualmente. Papa Francesco chiama (ex)papa Benedetto papà e nonno, e ascolta i suoi consigli.

E ancora, i gay non ne escono bene da questa storia - in generale...

@ Marco7, veramente, non è che nell'intervista post Brasile ha detto che tutto quello che i giornali hanno pubblicato su Ricca sia falso. Ha detto, diplomaticamente, che non ha trovato riscontri. Vox populi. Però, insomma, la lobby gay in Vaticano c'è, Questa espressione non se la sono inventata i giornalisti...

No, non mi pare che in vaticano ci sia nessuna lobby "gay"....una lobby gay me l'immagino come una lobby che fa qualcosa per la "causa" gay...qui si parla di un gruppo di prelati che hanno giri di prostituzione maschile...naturale che i gay non ne escano bene. Se poi sto gruppo in Vaticano occupa anche posizioni di potere, bé il fatto che siano gay non c'entra un cazzo. Si parano il culo a vicenda e faranno pure "lobby", l'errore dei giornalisti è piuttosto quello di accettare che li si appelli come "lobby gay"...LA LOCUZIONE è DECISAMENTE FUORVIANTE.

Non so se il Papa sta differenza la coglie o no...

Ma in effetti la causa gay, per la lobby gay del Vaticano c'è ed è quella di difendere appunto, il giro di prostituzione maschile in merito al quale si coprono a vicenda - oltre naturalmente ad un sistema di potere in cui si controllano consistenti flussi di denaro.

Penso che la locuzione sia stata coniata proprio per sottolineare la coincidenza di orientamento sessuale e controllo del denaro...

Naturalmente, la causa gay della lobby gay vaticana non coincide con quella della maggior parte degli altri gay extra-vaticani, si può presumere...

Poi non è che questi gay della lobby vaticana siano accusati di appropriazione indebita o peculato - la questione è quella della ricattabilità, del "cameriere" di turno che si sveglia con la potta storta e comincia a spiattellare.

Voglio dire, alla fine fanno una figura migliore, che so, di gay laici, potenti e ricchi come Dolce & Gabbana, condannati ad un anno e 8 mesi per un evasione fiscale di centinaia di milioni di euro...'Sto monsignor Ricca più che portarsi in camera la guardia svizzera di cui si sarà innamorato o di essersi messo in qualche situazione imbarazzante per la sua propensione a non mantenersi casto, non è che abbia compiuto chi sa quali misfatti (fino a prova contraria, come faceva notare anche marco7).

A parte che Dolce e Gabbana per il processo penale son stati assolti...e non han fatto niente di troppo diverso da quello che fanno i potenziali "gran contribuenti"...non ha senso mettere tutto sullo stesso piano.

 

A me importa sei i "gay" escono male da questa storia perché qualche pennivendolo dell'Espresso mette tutto insieme...si fa l'articolo sulla "lobby gay" e di seguito si specifica la posizione della chiesa sull'omosessualità...ma che modo di fare è? Nessuno che si permetta timidamente di ribattere "Vostra santità, ma se è vero che c'è sto puttanaio in vaticano, che differenza fa se sono gay i protagonisti della vicenda?"..boh a me par più strano che sta gente si metta nella condizione di farsi ricattare...

Onestamente mi ha fatto piacere l'affermazione del papa. Non sono credente ma credo che l'opinione pubblica sia influenzata anche dalle affermazioni del vaticano. Quindi, dire "chi sono io per giudicare" rispetto a "grandi peccatori contro natura che finiranno all'inferno" mi pare positivo.

A parte che Dolce e Gabbana per il processo penale son stati assolti...e non han fatto niente di troppo diverso da quello che fanno i potenziali "gran contribuenti"...non ha senso mettere tutto sullo stesso piano.

 

Un'assoluzione su 6 condanne non mi sembra un gran colpo :-)

E intanto devono restituire non so quante centinaia di milioni di euro!

Poi io volevo fare semplicemente un paragone tra "gay in Vaticano" e "gay fuori dal", per evidenziare che non è che i "buoni" stanno da parte e i "cattivi" dall'altra: alla fine, tra lobby laiche e lobby ecclesiastiche, chi ci danneggia di più come cittadini è lo stilista che non paga le tasse, non il prelato che si fa beccare con il giovanotto nell'ascensore...

Edited by akinori

M...be, i prelati che si fan beccare a far la transumanza dei ventenni rumeni da una stanza all'altra un po' mi fanno incazzare a dire il vero...

il grande imprenditore che non paga le tasse -la cui entità è decisa dagli studi di settore più che dagli effettivi guadagni realizzati- non si comporta in modo troppo dissimile da chiunque, con un grande patrimonio, cerchi di tutelarlo...guai a chi mo' mi viene a dire che sto giustificando l'evasore fiscale, perché non è così. Se in Italia non si inizia ad agevolare la pressione fiscale -e non facendo pagare di meno, ma favorendo la detrazione delle spese, che è l'unico modo perché il nero "emerga"- tutta la retorica sinistrorsa del "pagare le tasse è bello" a me continuerà a far mori dal ridere...

Questo non c'entra nulla con D&G o con il Papa ma ci tengo a sbraitare un po' finché sto amministratore del forum non mi caccia...già ho chiesto di venir cancellato

Insomma, credo sia un pò fuori dalla realtà pensare che la Chiesa un giorno accetti l'omosessualità come fatto naturale e non peggiore della condizione eterosessuale. No perché se è questo che sperate/attendete penso che possiate spararvi direttamente in bocca!

 

Il messaggio del papa è chiaro: i gay sono peccatori ma non per questo devono essere discriminati, perché (moralmente) non sono diversi da chi ruba, da chi va a puttane e via così. La Chiesa però accoglie le pecorelle smarrite purchè abbiano la volontà di redimersi. Quindi niente botte o insulti ai gay. Punto.

 

Insomma non è che sia cambiato qualcosa, di fatto. La cosa positiva però è il modo in cui è stato detto, che è parso rispettoso e che potrà aprire all'interno del mondo cattolico una serie di riflessioni. E siccome l'Italia è un paese bigotto, si sa mai che si possa trarre vantaggio dalla situazione.

Se proprio vogliamo spaccare il capello in 8 si puo osservare che c'è stato un piccolo cambiamento di rotta in quanto questo papa premette che il problema non è avere questa tendenza (omosessualità) ma fare lobby, orbene  la vecchia cureggiona ratzy, invece, diceva di rispettare perchè in fondo siamo tutti umani ma sentenziava che la tendenza in se è inclinazione al male, disordine morale, stigmatizzando così la persona per una caratteristica che non ha scelto

Insomma, il papa non condannerebbe i gay, ma la loro tendenza a fare lobby. Ma chiedo: c'era bisogno dell'affermazione di papa Francesco per confermare l'esistenza delle lobby gay? Come mai prima che ne parlasse papa Francesco, chiunque accennasse alle lobby gay veniva gratificato della solita accusa di complottismo, se non di omofobia?  :)):

 

Poi, sulle speranze che alcuni gay coltivano circa l'orientamento di questo papato in materia lgbtq, io ci andrei cauto: non dimentichiamo che nonno Ratzinger, il papà del papa, come lo definisce simpaticamente Francesco, è sempre un ascoltatissimo ex papa, è vivo e non sembra affatto vegetare in quel del Vaticano...

Io penso che certi processi, una volta messi in moto, non possano essere fermati. Probabilmente Papa Francesco si è limitato a ribadire la secolare distinzione tra peccato e peccatore, tuttavia è già rilevante ciò(perché la distinzione esiste in teoria ma non viene mai applicata in pratica). Inoltre non è importante ciò che questo papa dice, ma ciò che questo papa lascia credere(e questo Bergoglio lo sa bene). Il papa ha lasciato credere in un'apertura al mondo gay, e ciò potrebbe creare una nuova sensibilità nel mondo cattolico e potrebbe anche(secondo i tempi della Chiesa, intendiamoci) portare sul serio la Chiesa ad aprirsi. Dopotutto la Chiesa è già in ritardo su questi temi, che sono sempre più benvisti dalla gente, anche dai cattolici meno estremisti. Che un Papa pregasse in una moschea era impensabile fino a pochi decenni prima, eppure è successo. Quindi io penso che dovremmo accogliere positivamente questa uscita(pur sapendo che non darà effetti immediati)

Mah...ho tanti dubbi su queste "aperture" dei/l papi/a sui gay.

Tirando le somme, il messaggio che passa in questa torbida vicenda è che c'è un gruppo di gay, una lobby, che rappresenta quanto c'è di più marcio nel Vaticano. Ora non è che il papa abbia affermato esplicitamente che se c'è del marcio in Vaticano la colpa è dell'orientamento sessuale di alcuni prelati. Tuttavia la correlazione "gay-gruppo di potere privo di scrupoli che impedisce il rinnovamento della curia", non mi sembra molto neutrale...

Voglio dire, non si parla di ecclesiastici a favore dei diritti omosessuali, ma di omosessuali che abusano del privilegio ecclesiastico per la loro soddisfazione sessuale e per avere più potere.

Papa Francesco è un gesuita, e le sue affermazioni, specialmente quelle apparentemente neutrali, vanno lette molto attentamente.

Io nel messaggio di papa Francesco leggo questo: soggiacere al proprio orientamento sessuale, evitando la castità, è un peccato che porta con sé altri peccati. Quasi ci fosse un collegamento logico e teo-logico fra lussuria, avidità, superbia.

Immagino che sia stata questa la lettura recepita dalla maggior parte dei cattolici, consapevolmente o no.

Non dimentichiamo che papà Benedetto ne ha passato di quelle, con la lobby dei pedofili...

In ultima analisi, il vento che sento spirare io nella Chiesa di oggi, è un vento di casta eteronormatività, che lasci garrire più dolcemente la bandiera del pauperismo di matrice francescana, simbolo di questo papato. Con il conforto teologico implicito derivante dalla consapevolezza che il connubio lusso & lussuria ha avuto un effetto devastante sull'immagine della Chiesa nel mondo, agli occhi dei credenti e dei non credenti.

Insomma, nulla contro i gay, purché non si arricchiscano o acquisiscano potere, perché altrimenti diventano pericolosi. Il messaggio del gay casto, povero, sobrio, può essere trasfuso facilmente anche nella società civile ed è inversamente proporzionale alla possibilità di suoi eventuali diritti...

Scusate, non è una mia mania ma dobbiamo riconoscere che cio che ha portato la chiesa a chiudersi su questi temi è stata la presenza ai massimi vertci di personaggi come ratzinger

Gli anni '70 aprivano nuove prospettive ma poi c'è stata la restaturazione di wojtyla, nella seconda parte del suo pontificato, con ratzinger prefetta per la congrega della dottrina..........

Ultimamente non parlava piu dei grandi temi sociali ma era solo al servizio delle private ossessioni delle prelate frustrate di turno anche facendo lobbing politica economica

Ma povero nonno Ratzy, così carino con le sue scarpette D & G, ...ma cosa ti ha fatto? Non sarà un ossessione ma non c'è post in cui non lo citi, e con malcelato livore...ci sarà una qualche proiezione? 

Nonno Ratzy ha cercato di fare un po' di pulizia, ma aveva tutte le lobby della curia contro, compresa quella gay che gli ha fatto le scarpe...tte. Per questo si è dovuto dimettere, Ma è sempre un papa. E' sempre in Vaticano. Papà Francesco ha dichiarato pubblicamente che ascolta con grande interesse i suoi consigli. Detto questo, non mi sembra che ci sia molto margine per un Concilio Vaticano III che sdogani l'omosessualità. Amen.

Il caldo deve far male alla gente, tutti in brodo di giuggiole per niente. Del resto Bergoglio non ha detto niente di diverso da quello che diceva il suo predecessore, solo l'ha detto meglio. E tutti a fare un coro di "ohhhh" come avesse detto chissà cosa. E io sono la cattiva che non le va mai bene niente...

Adesso perfino Civati ha detto che Bergoglio ha superato a sinistra il pd... ora va bene che il pd è un pianto per la questione dei diritti civili, ma Bergoglio è rimasto fermo.

Edited by Viola77

E' un tipico vizio dei politici italiani, anche quelli a noi piu vicini come Civati, enfatizzare e strumentalizzare ipotetiche aperture vaticane come se avessero bisogno di quella approvazione per procedere agli interventi legislativi che "dicono" di volere

Edited by prefy

 

 


Quando uno si trova perso così va aiutato

Io penso che questo sia il nucleo centrale che rende ancora così problematico per un gay essere cattolico praticante. Perché la Chiesa cattolica vede la condizione omosessuale come uno smarrimento, qualcosa di sbagliato. Quindi solo il gay che sia fervente credente, convinto che la sua situazione sia peccaminosa e di cui sentirsi in colpa, può essere ben accolto dalla Chiesa. Io così leggo l'affermazione "Se crede nel Signore e ha buona volontà".

E quindi non c'è nessuna apertura: il filone più fideistico-pietistico (si prendano i francescani ad esempio) sarebbero pronti a perdonare anche un omicida, se questi si convertisse alla fede e si dimostrasse pentito.

Io aspetto ancora una vera dichiarazione di apertura verso i gay, questo semmai è un passettino avanti.

 

Comunque la straordinaria eco che c'è stata sui giornali e riviste (con la notizia in gran parte "lavorata" dai giornalisti stessi) la dice lunga sulla nuova Chiesa "mediatica", che prima dei contenuti deve attirare per la sua bella facciata.

In realtà pare che quella frase sia stata inventata e che non compaia nelle registrazioni.

 

Per il resto non cambia molto, trovo che tutta l'immagine di papa Francesco sia un'operazione di marketing, una bella ripulitura emotiva, e che oltre i modi non ci siano differenze sostanziali con Ratzinger.

 

Da notare una curiosità, pronuncia la parola gay, non qualche altro sinonimo.

Edited by coeranos

 

 


Da notare una curiosità, pronuncia la parola gay, non qualche altro sinonimo.

 

bertone usava solo "omosessualisti". 

 

papa francesco inoltre ha ringraziato di avergli posto la domanda, non vuole evitare il tema come altri fecero più o meno esplicitamente.

@Chris

 

Quella frase è inventata.

 

Non c'è traccia di quella frase sulla sbobinatura dell'intervista nel sito ufficiale del Vaticano:

http://attualita.vatican.va/sala-stampa/bollettino/2013/07/30/news/31494.html

 

"Lei parlava della lobby gay. Mah! Si scrive tanto della lobby gay. Io ancora non ho trovato chi mi dia la carta d’identità in Vaticano con "gay". Dicono che ce ne sono. Credo che quando uno si trova con una persona così, deve distinguere il fatto di essere una persona gay, dal fatto di fare una lobby, perché le lobby, tutte non sono buone. Quello è cattivo. Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla? Il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega in modo tanto bello questo, ma dice, Aspetta un po’, come si dice… e dice: "non si devono emarginare queste persone per questo, devono essere integrate in società". Il problema non è avere questa tendenza, no, dobbiamo essere fratelli, perché questo è uno, ma se c’è un altro, un altro. Il problema è fare lobby di questa tendenza: lobby di avari, lobby di politici, lobby dei massoni, tante lobby. Questo è il problema più grave per me. E La ringrazio tanto per aver fatto questa domanda. Grazie tante!"

 

Anche il Corriere riporta il testo integrale dell'intervista e quella frase non compare:

http://www.corriere.it/cronache/13_luglio_29/intervista-papa-lobby-gay-ratzinger-scarano_6c99664c-f83d-11e2-a59e-96a502746665.shtml

 

Le parole del papa sono state tutte di apertura e rispetto degli omosessuali dicendo:

-chi sono io per giudicarli?

-che non si devono emarginare ma anzi devono essere integrati

-che sono dei fratelli

 

A me sembra evidente un cambio di rotta, prima di tutto questo papa non mi sembra ossessionato dal prendersela contro i gay e le loro battaglie visto che non si è ancora scagliato contro come faceva ad ogni occasione Ratzinger, e poi quando ne parla come in questa occasione usa parole pacate e di apertura.

Edited by Sbuffo

 

Le parole del papa sono state tutte di apertura e rispetto degli omosessuali dicendo:

-chi sono io per giudicarli?

-che non si devono emarginare ma anzi devono essere integrati

-che sono dei fratelli

 

A me sembra evidente un cambio di rotta, prima di tutto questo papa non mi sembra ossessionato dal prendersela contro i gay e le loro battaglie visto che non si è ancora scagliato contro come faceva ad ogni occasione Ratzinger, e poi quando ne parla come in questa occasione usa parole pacate e di apertura.

Secondo me, piu che altro il cambio di rotta sta nella prima frase: l'inquisitrice ratzy non avrebbe mai detto "chi sono ia per giudicarli", che non debbono subire discrimininazioni ingiuste e che siamo tutti fratemli mi pare siano già nel catechismo, la controversi è sul concetto di giusta o ingiusta discriminazione

 

Se consideriamo che la tedesca era arrivata a definire le coppie gay grave minaccia per la pace, a me appare eloquente e tutt' altro che argomento debole che le tradizionali posizioni della kiesa, ancorchè discutibili, fossero caricate di quel surplus portato da scompensi psicologici di ratzinger sulla questione

in passato il vaticano sosteneva che gli insegnanti gay non vanno bene e che comunque il non avere insegnanti gay non è discriminarli.

 

questo papa dice che i gay non vanno emarginati ma integrati. una bella differenza con quel che il vaticano diceva in passato mi sembra.

 

comunque questo è l'antipasto. credo ci saranno discussioni coi cardinali sia sui gay che sui divorziati e si prenderanno posizioni ufficiali e non solo rispondendo a una domandina del giornalista in aereo.

 

ma prima entro ottobre (o giù di li credo) il papa nominerà il suo governo futuro e bertone suppongo perderà il posto come altri che verranno rimpiazzati da gente non proveniente dall'italia, un po' di pulizia fa bene e col nuovo governo vaticano si vedrà che direzione prenderà il vaticano e come verrà riformata la curia e lo IOR. ora in vaticano ci sono ancora i vecchi amministratori che bloccano tutto suppongo. L'unico riformatore al momento è ancora solo il papa e sta in minoranza, anche se comanda lui.

 

in futuro vedremo che cambia in vaticano se sono solo parole o anche i fatti seguiranno (a partire dalla risposta scritta che il vaticano deve dare all'onu entro ottobre/novembre sui crimini che i preti hanno perpetrato sui minori in tutto il mondo. sarà un buon termometro per misurare l'onestà intellettuale del nuovo papa e vedere se sono solo belle parole e niente più).

Edited by marco7

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