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Cercare una cura per l'omosessulità


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Questo è un argomento controverso quindi spero che non venga visto come un tentativo di trollare.

 

Ci sono due punti che vorrei discutere:

 

1. Tutte le attuali cure per l'omosessualità sono ciarlatanerie, specialmente considerando che quasi tutti 

i trattamenti proposti hanno una base religiosa e pseudoscientifica.

Tutte le associazioni per il cambiamento della sessualità sono organizzazioni religiose pseudoscientifiche

spesso dirette da etero.

Ma perchè non esiste una singola associazione gay che cerchi un metodo vero, scientifico, per far diventare

i gay etero?

 

 

2. Non sono convinto del teorema per cui tutti i gay che vorrebbero cambiare il loro orientamento sessuale si

odiano o sono masochisti. Perchè una persona perfettamente equilibrata e razionale non dovrebbe volere 

essere "normale"?

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https://www.gay-forum.it/topic/23898-cercare-una-cura-per-lomosessulit%C3%A0/
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1.  E' come chiedere perchè non esistano associazioni ebree la cui finalità sia quella di riproporre al mondo intero la "soluzione finale".

E' un po' una cosa priva di senso

 

2. Perchè una persona perfettamente equilibrata e razionale non ha il bisogno di sentirsi "normale" in base a dei canoni che oltretutto sono soggetti a mutamenti a seconda del cammino della società.

Edited by nowhere

Newmarc, è legittimo avere un pensiero di stanchezza e frustrazione di fronte a un mondo che, ancora, è tendenzialmente ostile all'omosessualità.

E tuttavia, che significa "normale"?

 

E' normale mangiare il cioccolato, o lanciarsi con il paracadute, o colorarsi le unghie di rosa?

 

Cosa definisce la "normalità"?

 

E perchè essere gay non dovrebbe essere normale? Perchè dovrebbe essere una cosa malata, una patologia, per cui si necessita di una cura?

Perchè un gay non dovrebbe essere equilibrato e razionale?

 

Perchè dovrebbe essere esclusivo, l'amore o la passione o il desiderio, per qualcuno dell'altro sesso?

Forse non esistono uomini o donne pari a noi che sono meritevoli dei nostri sentimenti o della nostra passione?

E forse noi non siamo meritevoli dei sentimenti o della passione di persone del nostro stesso sesso?

Perchè dovremmo ritenere malati chi ci ama e/o ci desidera, e perchè dovremmo ritenerci malati se amiamo e/o desideriamo?

 

L'unica cosa che, con persone dello stesso sesso, non possiamo fare, è procreare figli "condivisi". Ma posto che è sempre possibile condividere l'atto della procreazione, magari non con il proprio partner, naturalmente o in modo assistito  ci sono anche coppie etero che non possono o non riescono ad avere figli, e allora che facciamo? Consideriamo anche queste persone malate se desiderano una vita di coppia nonostante la loro incapacità o inefficienza a procreare?

Edited by korio

@nowhere

1. Ma non è la stessa cosa. E' come, con tutto il rispetto, per i malati di cancro. Sono loro i

primi a battersi per la ricerca.

 

2. E quindi ognuno può definire la normalità come gli pare. Per esempio considerare l'eterosessualità normale.

 

 

@korio

 

Consideriamo anche queste persone malate se desiderano una vita di coppia nonostante la loro incapacità o inefficienza a procreare?

Ma l'infertilità E' una malattia.

 

Comunque il termine malattia è fuorviante. Ho sbagliato a parlarne e a parlare di cura nel titolo.

 

Semplicemente mi chiedo perchè una persona omosessuale che desidera diventare eterosessuale debba essere

considerata "frustrata."

@NewMarc
Aldilà di prendere solo un pezzo del discorso ignorando tutto il resto, e considerando che ho aggiunto alla frase anche coloro che, per ragioni non legate a malattia, non hanno figli, allora che facciamo, chi è infertile non può più amare nessuno? E in generale se fai sesso senza procreare che succede? é sbagliato? E' anormale? Perchè è questo che fa un gay, sesso e amore senza procreare.

Che significa per te essere eterosessuale?

Quali sono gli aspetti dell'essere eterosessuale che non puoi vivere essendo gay?

 

E, comunque, in generale, se come anche tu dici è sbagliato di parlare di malattia e di cura, allora viene da se perchè non esiste una associazione gay che "cerca una cura per la malattia" dato che la malattia non esiste e la relativa cura senza nessun senso.

Edited by Loup-garou

Ma non ho detto che si deve far sesso solo per procreare.

 

Ho semplicemente detto che l'omosessualità non mi piace, e comunque esistono

moltissimi svantaggi nell'essere gay. Alcuni fisici come in non poter procreare,

altri sociali come il far parte di una minoranza indesiderata.

AndrejMolov89

Perché una persona equilibrata e razionale comprende a vista d'occhio che il concetto di normalità comunemente inteso, è un concetto che ha come preciso scopo di annullare le diversità. 
Una persona razionalmente può voler diventare eterosessuale? Ne vedo tanti che lo fanno, ma hanno il fantastico problema di ritrovarsi a scopare con le marchette :D

Altra questione non secondaria è questa: razionalmente perché vuoi diventare etero? Se è per condizionamenti sociali, che cos'è se non masochismo e omofobia interiorizzata?:D

Il non amarsi, il non stimarsi a sufficienza, il non rispettarsi per quello che si è,

è una brutta malattia, pericolosa, a volte anche mortale, molto comune tra i gay, ahimé ...

 

La buona notizia è che è curabile, con un po' di buona volontà e con l'aiuto di buoni amici gay (e non solo) :-)

Edited by wasabi

Perchè una persona perfettamente equilibrata e razionale non dovrebbe volere 

essere "normale"?

 

perche la gente non odia essere gay, ma le conseguenze negative che comporta essere gay, da qui la preferenza per l'essere nati "normali"

 

infatti nessun gay sognerebbe di diventare etero se essere gay non comportasse alcuno svantaggio e tutti potessero sposarsi con tutti e i vicini salutassero con un sorriso la tua fidanzata o il tuo fidanzato

 

elimina l'intolleranza (lavorando sulla società) e crei gay che mai vorranno essere "normali"

 

non è cambiare orientamento sessuale la soluzione,

perché altrimenti è come dire "sei nero? un bel bleach e diventi accettabile"

e cambiare sé stessi per piacere agli altri non è fattibile a nessun livello

Ma non ho detto che si deve far sesso solo per procreare.

 

Ho semplicemente detto che l'omosessualità non mi piace, e comunque esistono

moltissimi svantaggi nell'essere gay. Alcuni fisici come in non poter procreare,

altri sociali come il far parte di una minoranza indesiderata.

 

Allora analizziamo. Non ci sono moltissimi svantaggi ad essere gay. Quelli fisici, come spiegato sopra, sono falsi. Puoi procreare come tutti gli altri esseri umani. Non lo puoi fare con un partner del tuo sesso, il che, capisci, è differente, perchè se è tuo desiderio avere un figlio, lo puoi fare, come già fanno tantissime coppie gay al mondo.

I problemi sociali sono indiscutibili, ma non parlerei di una minoranza indesiderata. In Italia il 70% delle persone sono favorevoli alle coppie gay e non hanno problemi di sorta.

Certo, non si è risolta ogni cosa, ma direi che oggi un gay può conveniente vivere una relazione senza nascondersi senza avere grandi problemi se non un po' di chiacchiericci dietro le spalle.

 

Non direi che il desiderio, oggi, di trasformarsi in eterosessuale sia qualcosa di razionale ed equilibrato rispetto alla scelta di vivere e di godersi la vita per quello che si è.

 

Forse dovresti cominciare a frequentare le ASSOCIAZIONI GAY che invece fanno si che i ragazzi che si sentono a disagio con la propria identità è che hanno un problema nel proprio sociale ad affrontare un problema di omofobia diffusa che sicuramente si sente molto nel periodo dell'adolescenza, molto meno quando si comincia ad essere maggiorenni e ad avere un minimo di indipendenza e personalità in più.

I massaggi precedenti hanno tutti in comune l'arroccarsi sulla posizione che 

essere gay è proprio come essere etero. Quando chiaramente non è così.

Posso capire la posizione di chi dice: "Sono così, non l'ho scelto e cercherò

di vivere la mia vita meglio che posso." Ma è chiaro che se fosse possibile

diventare etero cambiare orientamento sarebbe la cosa logica da fare. 

E' evidente che essere gay è "inferiore" all'essere etero. Siamo progettati

per essere eterosessuali. Essere etero semplicemente funziona meglio.

Ahia, hai proprio interiorizzato il messaggio della dittatura etero...

Finché la penserai così starai male ...

 

Siamo "progettati per essere etero" e' una frase tanto assurda, se ci pensi ...

Siamo progettati per essere tutti diversi e questa e' una ricchezza.

 

Gli etero sono solo la maggioranza e, come spesso accade, la maggioranza si impone, anche violentemente. Ma le minoranze non sono sbagliate, i più "deboli" non sono i più sbagliati.

 

Al giorno d'oggi funziona ancora meglio essere bianchi rispetto ad essere neri, quindi i neri sono inferiori ai bianchi, dico bene? In molte parti del mondo funziona meglio essere uomini che essere donne, quindi le donne sono inferiori agli uomini, giusto?

Edited by wasabi

Mi dispiace tanto vedere che il forum sta diventando sempre più un covo di repressi, ma vabbè, ogni tanto qualcosa si salva.

Nel mondo reale un gay pienamente accettato non cerca di cambiare orientamento per un motivo che ne vale più di mille contrari: l'amor proprio.

A che serve struggersi perché non si è come la maggior parte della popolazione? Che poi a ben vedere la persona "normale" è un cinese di 25 anni sotto la soglia di povertà. Normalità è un concetto puramente statistico, il resto sono solo paranoie.

Lo dico chiaramente, senza paura di suscitare la "sindrome dei sentimenti offesi", se ti fai questi problemi sull'essere gay hai gravi problemi di accettazione e non te ne rendi nemmeno conto.

AndrejMolov89

A me sembra interessante il discorso del funzionalismo teleologico, che è quanto più vomitevole accostato ad un discorso che ha la pretesa di parlare della natura delle cose. No, mi dispiace per te NewMarc, la natura non ha progetti, non ha fini e tutti coloro che vengono a questo mondo sono aspetti della diversità. La natura si auto-organizza col materiale che ha e con le regole che ha, quindi un eterosessuale non è superiore ad un gay, in quanto può procreare, perché a ben vedere questa capacità non ce l'ha esclusivamente l'uomo eterosessuale o la donna eterosessuale, ma anche l'uomo e la donna omosessuale. L'orientamento è qualcosa di staccato dal comportamento, quindi quella che dici è solamente un enorme stronzata. Gli omosessuali non sono sterili, sono fertili come e quanto gli altri.

E sinceramente non capisco perché pretendi di dire che ci arrocchiamo nelle nostre posizioni, quando spari delle stronzate immani, non è che avere una tastiera ti renda un luminare, :D.

Queste domande bene o male ce le siamo

fatte tutti durante la cosidetta

"FASE DI ACCETTAZIONE".

 

Questo è un pensiero omofobo interiorizzato

e preso da pensieri intolleranti del tutto sbagliati.

Vedrai che tra qualche tempo rileggerai questo

topic ridendo come un matto! :-P

 

1) le associazioni appunto si occupano anche di

Aiutare nell'accettazione!!

 

2) uno equilibrato non ha questi pensieri appunto

perchè ha giá superato l'accettazione..

 

 

I miei colleghi ti hanno giá risposto al meglio..

Io ti dico solo che la medicina servirebbe agli omofobi

non ai lgbt. ;-)

 

 

ps. Se puoi rivolgiti alle associazioni e agli amici gays.

In bocca al lupo!!

 

 

Ma perchè non esiste una singola associazione gay che cerchi un metodo vero, scientifico, per far diventare

i gay etero?

 

 

2. . Perchè una persona perfettamente equilibrata e razionale non dovrebbe volere 

essere "normale"?

 

One) - Perchè in tal caso non si chiamerebbero associazioni GAY ma, piuttosto, fondazioni josephine ratzy :grin:

Two) - Uhmm vediamo :hm: ....forse perchè preferisce scoparsi un bel culone masculo? :yahoo: (sempre che ne trovi, si intende!)

Edited by prefy

Ho un fidanzato da sette anni e mezzo.

Se trovassero una cura per l'omosessualità non potrei assumerla,

a meno che lui non cambiasse sesso: ma servirebbe una cura per il cisgenderismo...

 

Hanno già spiegato bene che il problema dei gay è l'omofobia

ed è stato ampiamente dimostrato che è più facile "curare" una società omofoba

rispetto che "convertire" anche una singola persona gay.

Vorrei dire che pure gli animali hanno rapporti omo in certe situazioni, lasciando perdere le scimmie, basta guardare gli.. equini stalloni.

 

Dopodichè c'è da dire che nell'antichità, Romani, greci ecc, avevano rapporti sessuali parecchio promiscui, insomma non erano così rigidi sulla sessualità..

 

provaci con una ragazza, sessualmente non si puo dire che sia male :)

 

provaci con una ragazza, sessualmente non si puo dire che sia male :)

Eh! come la fai facile tu, non sarà male ma come fa ad andare con una gentil donzella se prima non trova chi lo eterosessualizzi tutto, tutto intero???

Gli step sono: 1) disattivare l'arrapamento verso quella libidonosa puzza di Omo muschiato, 2) attivare il desiderio verso l' olezzo di fica umidiccia

Non è cosa da poco,

pensa che io preferisco la crema alla cioccolata e non trovo nisciuno in grado di invertirmi tutto!

Edited by prefy

Io odio le sardine e adoro l'astice.

La mia vita sarebbe molto più facile 

se adorassi il pesce azzurro e odiassi i crostacei:

costa molto meno ed è anche più salutare.

 

Non credo però che cambierei i miei gusti con una pillola,

perché mi priverei degli ottimi ricordi che ho di certe linguine all'astice.

 

Se fossi stato sempre un gay infelice, forse avrei voluto cambiare;

la mia vita sentimentale e sessuale finora mi ha lasciato ottimi ricordi.

Per questo paragono l'essere gay al mio piatto preferito e non a un tumore.

Non comprendo l'utilità di formulare simili domande.

 

Per quanto riguarda la prima, è intrisa di pre-comprensioni:

a) l'omosessualità è una malattia, poiché si cura ciò che devia dalla normalità. Il concetto stesso di normalità, in riferimento all'omosessualità però è inconsistente, e quindi non vi è alcun serio riferimento su cui possa mettere radici l'idea della cura.

B) l'omosessualità, malattia o meno, è da curare poiché porta sempre alla sofferenza dell'individuo.

 

Se esistessero associazioni gay che «cercano cure per l'omosessualità» (e metto la frase tra virgolette perché essa è un enunciato inconsistente, come affermare: «cercano un modo per liberarsi della solidità degli oggetti») con ogni probabilità sarebbero costituite da poveri dementi totalmente alienati da sé.

 

la seconda domanda invece è già stata demolita dal momento che si poggia sull'idea di normalità, ideale che un gay dovrebbe perseguire. Il concetto stesso di normalità tuttavia è oscuro quando si parla di essenze umane, pertanto se un gay volesse essere «normale» avrebbe alla base della concezione di normalità un concetto distorto, e inseguirebbe quindi una distorsione della realtà. Il gay che vuol essere etero, più che la normalità vuole il quieto vivere. Il che, per quel che mi riguarda, è comprensibile. Ma non chiamiamo «normalità» qualcosa solo per evitare a noi stessi la nostra viltà.

@NewMarc

Penso si possa rispondere che, anche dal punto di vista scientifico non v'è chiarezza e accordo sull'eziologia dell'orientamento sessuale. Non sappiamo esattamente perché siamo gay. Discipline diverse, dalla psicologia alla psichiatria alla genetica, hanno proposto studi diversi le cui conclusioni non si armonizzano tra loro.Se anzitutto si concordasse su cosa significa essere gay - es., scopare solo con persone dello stesso sesso / essere attratti solo da persone dello stesso sesso? -si saprebbe meglio cosa si va cercando...

 

Ché si viva apertamente il proprio essere gay è fatto recente; in società/in tempi meno permissivi accade che, es., uomini scopino con altri uomini ma si fidanzino con donne con cui mettono su famiglia.

Sono gay repressi, eterosessuali a cui piace anche "giocare" con individui dello stesso genere o bisessuali?

In assenza di una definizione condivisa e articolata di "gay", è difficile rispondere, a meno di non voler interpretare le esperienze, i desideri e le aspettative altrui con un metro che appartiene a noi ma non all'altro.

 

Questo è proprio quel che tu dici di voler evitare, ovvero rifiuti di interpretare il disagio di un omosessuale egodistonico come "repressione" o "masochismo", e intendi invece affrontare con serietà la sua volontà d'essere eterosessuale. 

E tuttavia l'orientamento sessuale non si concretizza/non si manifesta per tutti ad una certo momento della vita; ho conosciuto molti ragazzi che, a loro dire, si sono "scoperti" gay dopo i 25 anni, ne conosco altrettanti che dicono d'averlo capito a 15, altri ancora sostengono "di averlo sempre saputo".

Diventa difficile allora ipotizzare quale tipo di terapia potrebbe "trasformare" un ragazzo gay in un ragazzo eterosessuale.

E' facile attaccare allora qualsiasi trattamento ad oggi proposto come ciarlataneria.

Tu chiedi, se ben capisco, perché nella comunità LGBT non ci si interessa ad una "cura" dell'omosessualità.

Ma parlare di cura significa presupporre che l'omosessualità sia una malattia.

Come si sa, oggi ritenere che l'omosessualità sia una malattia è opinione condivisa solo da taluni credenti, ma decisamente rifiutata dalle scienze.

 

Io credo che tu abbia delle radicate convinzioni che muovono da dei presupposti niente affatto condivisi/comprovati nemmeno dalle scienze;

ad esempio, quello per cui siamo "progettati" per essere eterosessuali.

Quest'affermazione, nel 2013, te la concederebbe solo un catechista :)

 

 


Ma non chiamiamo «normalità» qualcosa solo per evitare a noi stessi la nostra viltà.

 

ho affrontato l'argomento talmente tante volte che oramai sono - mi si passi il termine scientifico - pesantemente sfavato

 

per la gioia del giovane amor-fati, prendo spunto da Nietzsche, Husserl e Heidegger insieme:

 

tu puoi chiedere o non chiedere qualsiasi cosa, puoi avere dubbi o non averne, puoi subire idee discutibili oppure no, onestamente è un problema tuo

tanto non c'è parola che tenga - è tutto nella tua testa: piselli e tette non sanno cosa farsene delle teorie

 

tu puoi chiedere o non chiedere qualsiasi cosa, puoi avere dubbi o non averne, puoi subire idee discutibili oppure no, onestamente è un problema tuo

tanto non c'è parola che tenga - è tutto nella tua testa: piselli e tette non sanno cosa farsene delle teorie

 

ahahahaha penso che i tre la avrebbero messa giù uguale uguale! Il discorso sulla viltà è di stampo arenditano, mi si permetta uhuhuhuh!

 

 


2. E quindi ognuno può definire la normalità come gli pare. Per esempio considerare l'eterosessualità normale.

 

E quindi non ha senso definire la normalità e basta.

Visto che nel corso dei secoli è stato un concetto che la stessa società è andata mutando di continuo a seconda del contesto storico, non ha assolutamente senso venirmi a dire che l'eterosessualità è normale.

 

 

 


1. Ma non è la stessa cosa. E' come, con tutto il rispetto, per i malati di cancro. Sono loro i

primi a battersi per la ricerca.

 

E' la stessa cosa, perchè l'omosessualità non è una malattia e non è neanche invalidante o mortale.

L'esempio che ho fatto era abbastanza provocatorio, lo ammetto, ma è come cercare una cura per gli occhi chiari, che fra l'altro sono più invalidanti dell'essere lesbica perchè sono molto delicati :asd:

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