NewMarc Posted June 14, 2013 Author Share Posted June 14, 2013 Ignoro gli insulti e provo a replicare un po' a tutti. Qui nessuno ha veramente risposto alle mie domande. Vi siete solo limitati a proporre il solito dogma: Sei gay e ti deve piacere essere gay. Ma chi l'ha deciso? Se questa è la vostra verità personale benissimo, ma perchè deve essere anche la mia? Credo che l'acredine con cui mi attaccate sveli la vera natura del vostro arroccarvi strenuamente su questa posizione. Credo che si origini come reazione alla società, loro ci discriminano perchè ci considerano malati e la comunità gay si è barricata nel sostenere la posizione opposta. Se loro dicono che siamo malati, noi sosteniamo che siamo sani. Se loro dicono che essere gay fa schifo, per noi essere gay è bellissimo. E guai a chi osa distinguersi da questa linea. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
korio Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 (edited) @NewMarc Nessuno ti ha attaccato o insultato e tutti hanno risposto alle tue domande. Hai chiesto: essere gay per me è una malattia, e non capisco perchè non ci sia una associazione gay per curarla. è vero che è una malattia? e la risposta è stata NO. Hai chiesto: essere gay per me è un disagio. Credo che lo sia per tutti i gay, è vero? E la risposta è stata NO Hai chiesto: il desiderio per il gay di essere eterosessuale è secondo me razionale e condivisibile. Credo che lo sia per tutti i gay, è vero? E la risposta è stata NO Hai chiesto: per me essere gay è innaturale e non normale. E' la tesi di tutta la società umana. E' vero? E la risposta è stata NO. Quindi, poniti nelle condizioni anche di ripensare la tua posizione e di chiederti se forse non sei in errore e forse non sei, come dire, condizionato da un sentimento superficiale di ostilità per i gay, che poi, per l'esperienza pratica di molti di noi, si scopre essere molto meno consistente una volta che si passa da una non localizzata presa per i fondelli alla verifica dei rapporti umani con gli altri. Poi, puoi avere le tue idee che sono assolutamente comprensibili, e ahimè anche troppo interiorizzate da chi inizia un percorso nella società e non sa cosa lo aspetta e ha paura di essere poi emarginato e osteggiato. Però, ecco, fidati anche di chi ci è passato. E ti posso aggiungere una cosa: io sono diventato bisessuale 3 anni fa. Quindi ero etero e ora ho aggiunto l'etichetta "gay". Io ho solo migliorato la mia vita e, dopo un periodo di adattamento con familiari e amici più cari, non ho avuto grandi problemi, solo i benefici di poter godere di qualche ragazzotto peloso. Essere gay non cambia nulla, se non con chi vai a letto. E questo è. Edited June 14, 2013 by korio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted June 14, 2013 Author Share Posted June 14, 2013 @korio Quelle non sono le domande che ho posto io. Non ho mai detto che tutti la devono pensare come me. Ma perchè tu puoi diventare "bisessuale" e io non osso voler diventare etero? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 (edited) Io credo di aver provato a risponderti. Non è semplice capire con esattezza che cosa significhi essere gay, ragion per cui difficilmente si troverà un accordo su di un eventuale "terapia" volta a modificare l'orientamento sessuale. Se non ti piace essere gay, perché non ti affidi alle cure di quanti si fanno promotori delle cosiddette "teorie riparative"...? L'hai affermato tu nel primo post, ché a te quelle paiono delle ciarlatanerie... Poi, cosa significa per te voler diventare etero? Vuoi farti una scopata con una ragazza...e fattela. Vuoi evitare di provare attrazione per i maschi? Cerca di colpevolizzarti ogni volta che questo accade, punisciti. Credi che questa autoimposta disciplina ti aiuterà a vivere in modo più "equilibrato e razionale"? Edited June 14, 2013 by schopy Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Più che altro dici una manica di stronzate, mettiamola così. Non serve neppure mettere un legittimo dubbio sulle posizioni delle battaglie lgbtqi. Il tuo ragionamento che porta alla conclusione che l'omosessualità è una condizione di inferiorità è erroneo da tutti i punti di vista, perché presuppone una progettualità della natura, cosa che non è così, visto che la natura è un sistema che si auto-organizza con il materiale e le leggi che ha, ne deriva che l'omosessualità essendo una variabile comunque ricorrente in linea teorica concorre a questa auto-organizzazione del sistema naturale ed essendo anche una variabile minoritaria non incide in maniera grave sugli equilibri. Già questo è sufficiente per farti capire la portata del tuo ragionamento fallace e non ci vuole una laurea in scienze naturali o in scienze geologiche per risaltare questa tua poca creanza.Poi, tu ti lamenti che noi peroriamo la causa in modo troppo ideologico, e che ti rispondiamo a tono. Certo, perché da un ragionamento palesemente fuori dai crismi ci dai degli inferiori e poi utilizzando la scusa che socialmente l'omosessualità è svantaggiosa per perorare la ricerca di una cura, pur non considerandola una malattia (fortunatamente il tuo intelletto ti ha spinto a non arrivare a considerarla una malattia, pur trattandola come tale - contraddizione in termini), e noi dobbiamo congratularci con la tua lungimiranza in materia? Ci hai preso per cretini?Ora, l'omosessualità è un dato di fatto naturale, non è che sia il prodotto culturale di una psicopatologia umana, e guarda caso non è la condizione omosessuale a dare problemi in sé stessa, ma l'atteggiamento nei suoi confronti a darlo. Dici che noi accettiamo passivamente la nostra omosessualità, cosa che tra l'altro non è vero, l'unica lamentosa spina nel culo sei tu. Noi accettiamo attivamente ciò che siamo, ovvero facciamo la scelta di assecondare le nostre pulsioni, tu sei liberissimo di non accettarle, di farti una famiglia se proprio non ti viene duro con l'altro sesso, la medicina ha inventato le pillole dell'amore, costruisciti la tua vita normale consapevolmente e razionalmente, ma non osare fare ragionamenti palesemente omofobi e palesemente stupidi per darti l'illusione che la tua scelta sia razionale e non da depresso. Poi dici di non voler imporre il tuo pensiero, quando è palese che vuoi farci credere che noi siamo rassegnati alla nostra condizione di natura inferiore e che per difenderci ci fingiamo attivisti gay della domenica. ^^Comunque di teorie scientifiche sul cambiamento di orientamento sono state sviluppate, un po' di elettroshock, di demenza e passa via la paura. Il problema è che queste cure non sono mai andate a buon fine e avevano la stessa felice conclusione delle altre: il suicidio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted June 14, 2013 Author Share Posted June 14, 2013 @schopy Sono ciarlataneria. Io non sono un fanatico religioso. Voglio una "cura" vera. @Greed89 Rispondi solo alla mia domanda. Perchè se @schopy dice che lui era etero ed è diventato gay, questo va bene, ma se io dico di voler fare il percorso opposto vengo linciato? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Il problema è che shopy non ha scelto di diventare gay. Non è che la mattina si è svegliato e ha detto, mmm voglio suonare dei flauti per pranzo per poi fare una visita nella caverna di Nerone. (monte nerone è un monte umbro-marchese famoso per le cavità carsiche ). Il percorso solitamente non è reversibile, perché a volte si configura in una presa di coscienza delle proprie pulsioni. Ovviamente la sessualità in sè stessa non è categorizzabile e cristallizzabile, ma la questione è che sono cose che non dipendono dalla nostra scelta razionale. Tu puoi essere benissimo gay e fatalmente innamorarti di una donna, succede, ma questo non è qualcosa che tu hai scelto razionalmente, è qualcosa di te che compare avviene e per quanto ti arrovelli devi semplicemente prendere questa sessualità fluida come qualcosa che non dipende dalla tua scelta. Paradossalmente non si sceglie mai realmente chi amare, si sceglie se seguire o meno una pulsione che proviene da te. Tu razionalmente puoi scegliere di non seguirla, ma cambiare qualcosa che è in te, che è praticamente parte di TE, questo è quasi impossibile. Poi è interessante l'uso semantico di Diventare. Lo fai sembrare come qualcosa che implica una scelta di base, e come dici tu, se l'omosessualità da' tanti problemi, perché sceglierla? E' una provocazione, eh. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 (edited) Io ho già dato la risposta ma evidentemente non è stata capita: il motivo per cui ci si deve accettare è l'amor proprio, accettarsi è l'unica posizione mentalmente equilibrata, sprecare tempo ed energie a voler essere etero è un problema inutile. Io lo trovo anche abbastanza stupido, non sono questi i veri problemi, rovinarsi la vita per queste cose è veramente da ingenui. Patetico constatare che i gay repressi scimmiottano le posizione degli etero omofobi. La domanda è perché un gay NON dovrebbe accettarsi? Edited June 14, 2013 by coeranos Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
korio Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 (edited) @korio Quelle non sono le domande che ho posto io. Non ho mai detto che tutti la devono pensare come me. Ma perchè tu puoi diventare "bisessuale" e io non osso voler diventare etero? Non vieni linciato. Semplicemente tu assumi che questo sia vero per molti gay. Non è vero per molti gay. E' una tua esigenza, ed è una tua esigenza rispettabile ma sempre e soltanto soggettiva. Però se con questa esigenza vai da uno psicanalista serio, questo non ti dirà " è giusto che la pensi così " ma ti parlerà, come ti abbiamo parlato noi, di un problema di omofobia interiorizzata. Inoltre io non ho modificato le mie caratteristiche di base, ne ho solo portato alla luce altre e le ho sperimentate. Ti chiedo, con grande rispetto, credimi, semplici domande: Ti piacciono le donne? Sei mai andato a letto con una donna? Ti sei mai innamorato di una donna? Ti piacciono gli uomini? Sei mai andato a letto con un uomo? Ti sei mai innamorato di un uomo? E ti ripeto la domanda che ti ho fatto più sopra a cui non hai risposto: Cosa significa per te essere omosessuale? E cosa significa per te essere eterosessuale? Forse, se cominci a spiegarci meglio cosa intendi tu per queste cose, riusciamo anche noi a comunicare meglio. Edited June 14, 2013 by korio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 @schopy Sono ciarlataneria. Io non sono un fanatico religioso. Voglio una "cura" vera. ehehe...io non so quanti anni hai, né quale sia stato ad oggi il tuo percorso di vita, diciamo così. Anche quando l'omosessualità veniva considerata dalle accademie scientifiche una "devianza" non c'era molto accordo su quale fosse la cura più indicata. Pensi che ti riterresti soddisfatto se fosse uno psicanalista a "guidarti" nella "guarigione" dall'omosessualità? Sfortunatamente, in genere chi ritiene di detenere questa capacità professionale, è anche un fanatico religioso. Non stavo scherzando quando ho scritto che se vuoi evitare di provare attrazione per le persone del tuo sesso dovresti cominciare a colpevolizzarti quando questo, spontaneamente, succede. Il senso di colpa è un'ottima molla per imparare a disciplinarsi, se non se ne rimane schiacciati. Comunque, per precisare, io non sono mai stato eterosessuale; semplicemente, fino ad una certa età (15-16 anni) non mi sono posto il problema se fossi gay o meno. Poi mi sono innamorato di un ragazzo. Ricordo che a quell'età avevo chiara la percezione di essere attratto sessualmente da persone del mio sesso, ma non è stato facile accettare queste mie pulsioni...anzi, ho anche provato ad uscire con delle ragazze e, sebbene penso che sarei anche riuscito ad avere con loro un rapporto sessuale, non era quella la cosa che mi importava, sentivo che le avrei ingannate... D'altro canto le mie prime esperienze sessuali sono state connotate da una grande ambivalenza; stavo con un tipo e mi piaceva quel che facevamo insieme, ma allo stesso tempo continuavo, sotto sotto, a vergognarmi di essere così. Mi vedevo come una specie di scherzo della natura. E' stato un percorso lungo, quello della "piena" accettazione.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Amor-fati Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Visto che sembri non comprendere, te lo ripeto ancora una volta: l'omosessuale dell'eterosessuale non vuole la sessualità, ma il quieto vivere. Se nel mondo non vi fosse distinzione alcuna tra omosessualità ed eterosessualità e le due cose fossero trattate esattamente come dovrebbero non sorgerebbe nemmeno la volizione «voglio essere etero». Ma ti prego illuminaci tu ora, rispondendo alle domande di korio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 (edited) caspita @prefy , come sei volgare! Caspita, come sei sprovvisto di senso dell'ironia! Edited June 14, 2013 by prefy Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted June 14, 2013 Author Share Posted June 14, 2013 Non vieni linciato. Semplicemente tu assumi che questo sia vero per molti gay. Non è vero per molti gay. E' una tua esigenza, ed è una tua esigenza rispettabile ma sempre e soltanto soggettiva. Però se con questa esigenza vai da uno psicanalista serio, questo non ti dirà " è giusto che la pensi così " ma ti parlerà, come ti abbiamo parlato noi, di un problema di omofobia interiorizzata. Inoltre io non ho modificato le mie caratteristiche di base, ne ho solo portato alla luce altre e le ho sperimentate. Ti chiedo, con grande rispetto, credimi, semplici domande: Ti piacciono le donne? Sei mai andato a letto con una donna? Ti sei mai innamorato di una donna? Ti piacciono gli uomini? Sei mai andato a letto con un uomo? Ti sei mai innamorato di un uomo? E ti ripeto la domanda che ti ho fatto più sopra a cui non hai risposto: Cosa significa per te essere omosessuale? E cosa significa per te essere eterosessuale? Forse, se cominci a spiegarci meglio cosa intendi tu per queste cose, riusciamo anche noi a comunicare meglio. Ti piacciono le donne? Sei mai andato a letto con una donna? Ti sei mai innamorato di una donna? No, no, no. Ti piacciono gli uomini? Sei mai andato a letto con un uomo? Ti sei mai innamorato di un uomo? Si, si, no. Cosa significa per te essere omosessuale? E cosa significa per te essere eterosessuale? Non sono sicuro di cosa intendi. Io ho già dato la risposta ma evidentemente non è stata capita: il motivo per cui ci si deve accettare è l'amor proprio, accettarsi è l'unica posizione mentalmente equilibrata, sprecare tempo ed energie a voler essere etero è un problema inutile. Io lo trovo anche abbastanza stupido, non sono questi i veri problemi, rovinarsi la vita per queste cose è veramente da ingenui. Patetico constatare che i gay repressi scimmiottano le posizione degli etero omofobi. La domanda è perché un gay NON dovrebbe accettarsi? Ma perchè l'amor proprio deve essere voler essere omosessuale? Chi lo ha deciso? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Voglio una "cura" vera. Mi scentro da tante cose condivisibili che ti sono state dette da altri per fare un'altra considerazione Se pensi di essere gay, ma non ti piace...è possibile diventare etero o devi per forza accettare la tua omosessualità? Io ti rispondo: se hai la capacità di diventare etero da solo, se senti di esserne capace per una scelta veramente tua...fallo E' qualcosa che per secoli hanno fatto tantissimi omosessuali, che dopo svariate esperienze omo decidevano di diventare degli eterosessuali Magari il 99% degli utenti di questo forum penserà che tu ti sia represso, ma tu puoi fregartene tranquillamente...basta che riesci a diventare etero con la forza della tua volontà Ma se tu parti dall'idea di avere bisogno di una "medicina" o di una "terapia"....è perchè questa capacità non ce l'hai e questa medicina o terapia esterna...semplicemente non esiste Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Krad77 Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Ma perchè non esiste una singola associazione gay che cerchi un metodo vero, scientifico, per far diventare i gay etero? Perché non c'è niente di sbagliato ad essere gay Non è una malattia E' amore E se ci sono tante persone che lo ritengono innaturale, è più difficile che chi quel tipo di amore lo ha provato, lo ritenga innaturale Si può nascondere, per secoli le persone sono state costrette a farlo, lo fanno ancora in alcuni paesi, ma tornerà sempre, è un potente modo di amare E se non c'è niente di sbagliato, perché si dovrebbe cambiare? Perché dovrebbe pensarci proprio un gruppo di gay? Pensi che un gruppo di amanti dei libri, un giorno potrebbe dire ehi perché non convertiamo il nostro amore per i libri in amore per i film? Potrebbe anche essere conveniente, ci vuole meno tempo a vedere un film che a leggere un libro Eppure credo che nessun gruppo di bibliofili cercherà una cura Ok lo so ditemi pure che è un esempio stupido ^^ Ho semplicemente detto che l'omosessualità non mi piace, e comunque esistono moltissimi svantaggi nell'essere gay. Alcuni fisici come in non poter procreare, altri sociali come il far parte di una minoranza indesiderata. Forse dovresti chiarirci meglio perché l'omosessualità non ti piace Oltre agli svantaggi, esistono anche numerosi vantaggi. Ci hai mai pensato? Ti viene in mente quali potrebbero essere? Inoltre, se minoranza è in qualche modo un dato oggettivo, "indesiderata" è opinabile. Indesiderata dove quando da chi e perché? MA tu quanti anni hai? Ci sarebbero molte altre cose da dire Per quel che mi riguarda, essere omosessuale è un nucleo profondo di me, simile all'essere Krad Diventare etero mi risulterebbe strano quanto non essere più Krad ma diventare Justin Timberlake o un pesce rosso Riesco a pensarci solo quindi in termini di pura fantasia In termini di psicoterapia, penso che una cosiddetta riparazione sarebbe distruttiva come una terapia volta a convincermi di non essere Krad ma un altro. Se si volesse mettere in atto, sarebbe altamente nocivo per la mia salute. E con tutta probabilità, anche dopo molti anni i risultati sarebbero scarsi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
korio Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 (edited) @Hinzelmann e @Krad77 ti hanno dato già degli spunti interessanti. Mi chiedi di chiarirti la domanda su cosa è l'omosessualità per te. Voglio capire cosa sia per te essere omosessuale. Alcune risposte possono essere: è una inevitabile attrazione per altri uomini, attrazione che di fatto ti disgusta ogni volta che lo fai ma che, in uno scontro interiore, ti vede perdente, Oppure: è per me una cosa molto naturale, fa parte di me, come fa parte di me il piacere di vedere, interagire, far sesso con un altro uomo, ma la cosa mi delude culturalmente perchè la sento come una scelta inferiore. Oppure: è per me sorgente di un profondo conflitto interiore: mi piace andare con gli uomini ma nello stesso tempo qualcosa mi dice che è sbagliato. e così via. Per me essere omosessuale (o bisessuale, ma è uguale), è avere la possibilità e il piacere di godermi la passione, il sesso, e l'amore di un altro uomo. Questo comporta si qualche inconveniente, ma il piacere che ne trovo, un piacere interiore prima che meramente sessuale, è di gran lunga superiore ai problemi che ne possono avere. Però forse una chiave di lettura è anche che tu non ti sei mai innamorato di un altro uomo. Non hai mai preso una cotta, non sei stato mai coinvolto da un punto di vista interiore e quindi senti l'omosessualità come semplicemente qualcosa di esterno, di meccanico. Se la tua "ostilità" sia causa o effetto o semplicemente correlata al fatto che tu non riesca a vivere emotivamente un contatto con un'altra persona, non lo so, ma sicuramente la correlazione c'è secondo me. In termini più terra terra, forse senti che, al momento, non ne vale la pena solo per un po' di sesso. Edited June 14, 2013 by korio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 basta che riesci a diventare etero con la forza della tua volontà Ché poi questo significhi diventare "eterosessuale" è un altro paio di maniche Mi pare che il punto sia: si può resistere a certe pulsioni, in specie quelle omosessuali? Sì. Si soffre un po', ma di astinenza sessuale non è mai morto nessuno. Ci si può "forzare" ad andare con una donna anziché con uomo? Sì. In specie per un uomo che abbia una certa confidenza col proprio corpo portare a termine un coito anche con un individuo da cui non si è immediatamente attratti non credo sia incredibilmente difficile... @NewMarc, credi che se ti comportassi così staresti meglio...? Se la risposta è sì, fallo. Se questo basterà a convincerti di esserti "trasformato" in eterosessuale, saremo tutti più felici, tu per primo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wasabi Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Secondo me, quando ti sarai innamorato di un uomo e, possibilmente, sarai stato ricambiato e avrai vissuto qualcosa che non vorresti mai rinnegare, tutti i discorsi che fai adesso ti sembreranno ridicoli e assurdi. Se anche esistesse una pillola per diventare etero io non la prenderei mai, per il semplice fatto che MI amo e amo quello che amo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
akinori Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Ignoro gli insulti e provo a replicare un po' a tutti.Qui nessuno ha veramente risposto alle mie domande.Vi siete solo limitati a proporre il solito dogma: Sei gay e ti deve piacere essere gay.Ma chi l'ha deciso? Se questa è la vostra verità personale benissimo, ma perchè deveessere anche la mia? NewMarc, ti propongono il solito dogma perché hai posto la domanda in un sito gay. Cosa dovrebbero risponderti? E' come se si fossero programmati reciprocamente con metodo neurolinguistico indotto. Sono gay e hanno trovato la risposta a tutte le loro domande - al momento (anche se alcuni mi sembra mentano su questa presunta felicità dell'essere gay...) Io per esenpio sono queer, e non ho nessun dogma da proporti. Mi limito a suggerirti che puoi essere quello che vuoi: omo, etero, bisex. Se poi vuoi essere solo etero, c'è la terapia di Nicolosi. Ma ci devi credere. E' una sorta di deprogrammazione neurolinguistica. Lui è molto freudiano, e si pone nel processo terapeutico come ipostatizzazione del padre, reinserendoti nella triangolazione edipica eteronormativa. Magari puoi provarla, e farci sapere com'è andata! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Ché poi questo significhi diventare "eterosessuale" è un altro paio di maniche Mi pare che il punto sia: si può resistere a certe pulsioni, in specie quelle omosessuali? Sì. Si soffre un po', ma di astinenza sessuale non è mai morto nessuno. Ci si può "forzare" ad andare con una donna anziché con uomo? Sì. In specie per un uomo che abbia una certa confidenza col proprio corpo portare a termine un coito anche con un individuo da cui non si è immediatamente attratti non credo sia incredibilmente difficile... @NewMarc, credi che se ti comportassi così staresti meglio...? Se la risposta è sì, fallo. Se questo basterà a convincerti di esserti "trasformato" in eterosessuale, saremo tutti più felici, tu per primo. Secondo me, quando ti sarai innamorato di un uomo e, possibilmente, sarai stato ricambiato e avrai vissuto qualcosa che non vorresti mai rinnegare, tutti i discorsi che fai adesso ti sembreranno ridicoli e assurdi. Se anche esistesse una pillola per diventare etero io non la prenderei mai, per il semplice fatto che MI amo e amo quello che amo. Oggi come oggi è più difficile diventare eterosessuali, perchè tutti noi abbiamo in testa una certa idea di coppia e di matrimonio, fondata sull'amore e su una autenticità che è data dall'innamoramento, ma un paio di secoli fa, o anche oggi in altre società...questo non è previsto ed in quei contesti si può diventare etero più facilmente. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wasabi Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 @Hinzelmann Ah, beh, si può diventare "ufficialmente etero" ... che fortuna, mamma mia ... chi non vorrebbe una vita basata sulla finzione? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hikami88 Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Non posso credere che esita un topic del genere... O_o Ditemi che è una barzelletta o la presentazione del prossimo festival del delirio!E che vuoi spiegare? Che ci provo a fare ad argomentare? Qua stiamo a livelli sottozero, è come tentare di spiegare la la struttura atomica ad un bimbo delle elementari.Davvero... mi chiedo come può il concetto così semplice del "non parlare di cose che non conosci" entrare così difficilmente nella testa delle gente.bha... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Ma no, è proprio l'idea di finzione e di autenticità che in altre società manca, così come quella di eterosessuale e omosessuale... Ci sono comportamenti socialmente accettati ed altri che non lo sono.... Hinzelmann dice che "si può diventare etero più facilmente" perché ha in mente società dove innamoramento e vita di coppia non vanno di pari passo. In culture del genere sarebbe ben più problematico applicare la nostra concezione di orientamento sessuale... ché pure per noi è sì variabile, ma ad un certo stadio della vita pensiamo si definisca in modo più o meno stabile. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Ma la questione principale non è tanto diventare etero, è comportarsi da etero e avere una famiglia come la società eteronormata vuole. Questo non comporta che si diventi eterosessuale, ci si comporta da eterosessuale ben inserito in quella idea sociale. Se assumiamo che l'orientamento sia una pulsione, qualcosa di intimo, e anche parte di sé stessi, quali sono le speranze reali per cui l'orientamento omosessuale diventi eterosessuale? Sono il primo ad affermare che l'orientamento è una serpe, ovvero che sia qualcosa di non fissa nel tempo e che può variare, però, preso un determinato stadio stazionario, mi chiedo se sia possibile cancellare del tutto le proprie pulsioni ed invertirne la polarità, per così dire. Ora prendiamo l'esempio di NewMarc, lui è infastidito dalle sue pulsioni intime, ma lui l'ha scelta ce l'ha comunque se non vuole dare espressione a quest'ultime. Può vivere da Etero e da persona perfettamente inserita nella norma, ma a quanto pare non ce la fa, evidentemente, quindi si chiede se c'è il modo di cambiare quelle pulsioni. Giusto @NewMarc? Perché onestamente, al di là del dissacramento e del sarcasmo, mi pare che tu punti ad un cambiamento radicale delle tue pulsioni e non ti interessa sinceramente comportarti da Etero, a te interessa esserlo. In ogni caso a parer mio, il problema delle tue pulsioni può essere risolto all'apparenza se ti costringi a comportarti da etero, magari col tempo riesci a sopprimere le tue pulsioni, ovvero a sotterarle con una torbidite di sensi di colpa e altro, ma in cambio cosa ci ricavi? Me lo chiedo sinceramente, cioè, cosa ci ricaveresti? Se tu sei arrivato a questa domanda, ovvero alla possibilità di poter cambiare le tue pulsioni avrai ben ragionato che ci ricaveresti una vita più misera di quella che stai vivendo attualmente. Può essere che in futuro possano individuare le cause dell'omosessualità, ma per "curarla" deve esserci una condizione necessaria ovvero che sia qualcosa che non è parte della tua essenza, se fosse così, puoi fare come per tante malattie, curarne in sintomi.Il problema è che gli uomini di scienza non si profondono su un problema del genere, non solo per motivi dogmatici come sostiene Akinori, ma perché obbiettivamente in sé stessa l'omosessualità non da' problemi, come la bisessualità e l'eterosessualità, sono varianti della sessualità, che danno problemi a causa di fattori esterni e anche personali. Ora chi si occupa di teorie riparative lo fa con la stessa logica con cui hai definito l'orientamento sessuale omo, inferiore, (dandoci implicitamente dei coglioni tra l'altro)ovvero presupponendo che ci sia un ordine ed una progettualità della natura, ma questa sostanza della natura non esiste. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
D. Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 ok, provo a sviluppare meglio il mio pensiero quando dico che piselli e tette non sanno cosa farsene delle teorie non intendo scherzare la razionalità non ha niente a che fare con la sessualità, la quale è necessariamente cieca e libera da ogni costrizione: ogni essere umano è un mero 'accadimento' il che significa che non può essere ingabbiato in quanto tale all'interno di categorie-dicotomie proprie della ragione; un omosessuale o un eterosessuale non è giusto o sbagliato, utile o inutile, creato o non creato per l'amore di Dio o chissà cos'altro: ogni esistenza determinata semplicemente è. L'omosessuale, in quanto accadimento non ha bisogno di giustificazioni morali o moralistiche, né teoretiche e nemmeno politiche. Sono gli uomini nella stupidaggine più totale a credere goffamente di poter irretire la natura all'interno delle proprie categorie.. ma Kant è morto molti anni fa, e la natura se frega bellamente del suo pensiero, dacché quel sistema fondamentalmente a noi ignoto che noi chiamiamo appunto 'natura' non sa cosa farsene delle istruzioni per l'uso, saprà essa come è in che modo sperperare energia senza compromettere la sua autopalingenesi è proprio dell'essere umano invece mettere il naso in cose così semplici corrompendo tutto col pensiero, che poi si fa hybris linguistica, laddove, senza alcuna necessità chiede e presume di rispondere al perché, ma non serve, non serve mai arrogarsi un diritto autoassolto: ciò che è meglio fare è attenersi ai fenomeni che abbiamo davanti, senza scavare oltre il concesso e questo lo si ritrova pari pari nel fatto che tu possa pensare a tutti i rimedi possibili di non essere gay, ma la coscienza serve a molto poco, tanto il pisello ti si rizza lo stesso davanti a un fico.. l'istinto, ancora una volta, se ne sbatte del pensiero (e per fortuna, dico io); puoi provare tranquillamente i metodi di certa psicologia, puoi punirti ogni volta che riscontri un sintomo di omosessualità, puoi educarti alla riluttanza verso gli uomini, ma non durerebbe, non dura mai.. e ne usciresti distrutto nell'identità e nel morale, se non suicida come spesso abbiamo appurato e se accade è solo per una ragione, ovvero esistono frangenti del nostro perimetro che non ci è dato controllare, se non proprio dominare, ci son nostre caratteristiche che possiamo solo accettare e mettere a frutto.. come usa dire da queste parti, bisogna farsela pigliare bene l'omosessualità non deve avere cause, rabbrividisco ogni volta di fronte agli studi: più tranquillamente stiamo tutti beati di fronte al fatto che esiste, chi se ne frega del perché.. mi sto forse chiedendo perché i cinesi abbiano gli occhi a mandorla? non mi riguarda minimamente, ci saranno anche ragioni evolutive, ma è importante saperlo? so che ci sono, e tanto basta per questo, ogni pensiero che tu possa formulare non è di nessuna utilità: non riuscirai a convincere il tuo bassoventre che tu hai ragione e lui torto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
PhoniXHRTS Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 @NewMarc sei partito dal presupposto che l'omosessualità sia una malattia, ma è veramente così? Wikipedia scrive che una malattia è [..]una alterazione dello stato fisiologico di un organismo [..][..]che implica la considerazione dei concetti di "normalità" e di salute,[..] in parole povere se una persona su 100 tossisce per qualche motivo, questa persona è malata perché le altre 99 non lo fanno, applicando lo stesso ragionamento il fantomatico 5% di omosessuali è "malata" perché il restante 95 non lo è. Tuttavia va inserito un ulteriore definizione e cioè che una malattia è [..]capace di ridurre o modificare negativamente le funzionalità normali[..] dell'organismo. Ora chiedo a tutti voi qualcuno è stitico perché gay? So che è un ragionamento molto grossolano, ma ha senso secondo me. L'essere gay non crea nessun danno al corpo, quindi non possiamo considerarlo una malattia, poi se un persona ha problema perché viene sbeffeggiato e deriso dalla società allora il problema prende il peso di qualsiasi altra patologia che hanno come fulcro il giudizio delle persone. es. ragazzo amante di manga deriso dalla sua classe per la sua passione non condivisa ecc… Ma perchè non esiste una singola associazione gay che cerchi un metodo vero, scientifico, per far diventare i gay etero? Che senso avrebbe un'associazione di fumatori che operasse nel sociale con l'intento di far smettere le persone di fumare..XD 2. Non sono convinto del teorema per cui tutti i gay che vorrebbero cambiare il loro orientamento sessuale si odiano o sono masochisti. Perchè una persona perfettamente equilibrata e razionale non dovrebbe volere essere "normale"? La "normalità" è soggettivo, non rincorre qualcosa che non esiste e non ti appartiene, per caso vuoi diventare un etero arrapato che va in giro a decantare quanto è "bona la figa", con i suoi discorsi di quanto tromba?? per molti questa è "normalità" per me è demenza. PS. Per adesso non ho ancora letto l'intero sviluppo del topic, il mio intervento vuole essere una risposta personale al post di NewMarc in cima alla discussione....:) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted June 14, 2013 Share Posted June 14, 2013 Tuttavia va inserito un ulteriore definizione e cioè che una malattia è [..]capace di ridurre o modificare negativamente le funzionalità normali[..] dell'organismo. Ora chiedo a tutti voi qualcuno è stitico perché gay? So che è un ragionamento molto grossolano, ma ha senso secondo me. L'essere gay non crea nessun danno al corpo, quindi non possiamo considerarlo una malattia, poi se un persona ha problema perché viene sbeffeggiato e deriso dalla società allora il problema prende il peso di qualsiasi altra patologia che hanno come fulcro il giudizio delle persone. es. ragazzo amante di manga deriso dalla sua classe per la sua passione non condivisa ecc... Be può essere che qualcuno soffra d'ansia perché gay, o si deprima perché gay... insomma si tratta di condizioni generali di disagio di solito psichico più che fisico. Quel tipo di disagio in effetti "riduce capacità e funzionalità dell'organismo". Il punto non è tanto e solo la derisione altrui... è il disprezzo che si ha per se stessi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
PhoniXHRTS Posted June 15, 2013 Share Posted June 15, 2013 Il punto non è tanto e solo la derisione altrui...è il disprezzo che si ha per se stessi. Il disprezzo per se stessi è la conseguenza di vari pregiudizi e paure, ad esempio se un ragazzo nasconde la propria omosessualità agli altri, ma non riesce a fare a meno di masturbarsi pensando ad un uomo, perché attratto fisicamente, nella sua testa non potrà fare a meno di associare l'essere gay a qualcosa di "sporco" socialmente non accettato. Siamo talmente dipendenti al giudizio degli altri pensando che siamo noi a sbagliare, invece di incolpare la società. Questo non vuol dire che ogni nostro disagio è colpa degli altri, però in questo caso penso proprio che lo sia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted June 15, 2013 Share Posted June 15, 2013 certo, minimizzare quello che gli altri potrebbero pensare di noi aiuta a ridimensionare le cose. Però ecco, il "disprezzo" che si può avere per se stessi può dipendere in alcuni casi da un'omofobia interiorizzata, ché uno può sentire come un convinvcimento davvero "suo" anche se è "solo" frutto di una certa educazione, una certa abitudine di pensiero... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wasabi Posted June 15, 2013 Share Posted June 15, 2013 Siamo noi i più spietati carcerieri di noi stessi, si sa. L'effetto più devastante dell'omofobia e' quello di entrare sotto la pelle, nelle viscere e di far odiare se stessi. Per questo dicevo che l'amore e' la cura più efficace, amare ed essere amati aiuta ad amarsi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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