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Consigli su come uscire fuori a 29 anni


Antr83

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Ho 29 anni, fra poco quasi 30, e sono in una situazione difficile; voglio condividere la mia situazione con voi perchè spero di ricevere dei consigli che mi aiutino quanto meno ad affrontarla.

Ho compreso di essere omosessuale abbastanza presto, intorno ai miei 14 anni, e non per gli sfottò dei miei compagni di scuola (vuoi per la voce maschile poco formata allora, vuoi per gli ottimi voti sempre riportati, vuoi perchè quando ero piccolo ero un bambino molto genuino e quindi facilmente attacabile dal "branco") che mi hanno accompagnato da quando ero alle elementari fino alla fine del liceo, provocandomi non pochi problemi di autostima (per non parlare di casi di vero e proprio "mobbing" subiti). Quando lo compresi, al di là dei problemi con i miei coetanei, mi è sembrato tutto troppo difficile da affrontare... Io sono cresciuto in una famiglia molto cattolica e fin troppo bigotta, ed allora non c'era internet come oggi... l'omosessualità mi sembrava semplicemente un discorso da altro mondo, pur vivendo in una grosso centro urbano (Milano). Affrontai la cosa chiudendomi in me stesso e rimandando a tempi ulteriori, temendo che la cosa potesse aggravare i miei innumerevoli problemi relazionali con i miei coetanei a scuola. Così facendo però si è innescata una situazione che non ho più saputo sciogliere.

A 19 anni, finalmente fuori dal maledetto liceo e intrapresa una facoltà tosta ma piena di gente interessante (fisica), pensai di essere pronto a fare C.Out, cominciando dalla famiglia. Ma il primo anno tutto è precipitato; avevo sempre confidato nella mia famiglia, che per quanto chiusa e bigotta, avevo sempre percepito come unita e solida, un guscio di tartaruga contro i problemi del mondo fuori. Mio padre verso la fine del primo anno decide di "abbandonarci" letteralmente... scompare senza lasciare traccia da un giorno all'altro (per anni non abbiamo più avuto sue notizie... oggi vive a Roma ed ha una seconda famiglia). Non posso dirvi che razza di periodo terribile si è aperto per me. Mia madre caduta in una depressione molto forte, mia sorella più piccola ai primi anni di liceo con i classici gravi problemi adolescenziali aggravati da un terribile situazione familiare, la mia università che vista la sua complessità mi richiedeva sempre più attenzione ed impegno. Chiaramente in questo marasma ho dovuto fare quello che era in mio potere per non distruggere quanto restava della mia famiglia... mi è sembrato più logico fare quadrato, non aggiungere anche il problema dell'omosessualità rimandando il C.Out (anzi lo ammeto... viste le normi difficoltà nei primi anni di università me ne sono quasi "dimenticato").

Problemi economici (legati anche a enormi problemi con la famiglia di mio padre, che si è dimostrata l'esemplificazione del detto "parenti serpenti"), la fatica negli studi, fatica nel trovare amici con cui confrontarmi (vuoi perchè in università non è poi così facile confrontarsi come potrebbe sembrare, specie in una facoltà popolata da quattro gatti, tutti accomunati dall'essere un po' asociali e chiusi in sè stessi... e poi non esistevano social network, in più mai conosciuto un altro omosessuale con cui confrontarmi) mi hanno purtoppo costretto a schiacciarmi in un ruolo sempre più stretto, quello del bravo figlio studioso, che intanto lavora e non crea ulteriori problemi... rimanendo un po' isolato concentrato su quello che doveva portare a termine. Come un robottino.

Poi mi sono laureato e specializzato (un po' tardi visti i pesanti problemi)... I tempi di burrasca mi sembravano passati. Due anni fa ho provato a fare C.Out, prima con mia sorella che ha preso bene la notizia, anzi devo dire che ho trovato in lei un preziosa confidente, e poi con mia madre, la quale non ha voluto neppure approfondire il discorso... non lo accetta... non vuole sentirne parlare. Per lei è colpa di mio padre e delle sue innumerevoli mancanze. Io ho provato a farle capire, parlandole dalla mia paura, del perchè avevo deciso di nascondere tutto... ma niente è sorda non vuole sentirne parlare, anzi la vive come se fosse una sua sconfitta, e io, temendo di farle ulteriore male, di farla sprofondare di nuovo nella depressione, ho deciso di sospendere il discorso con lei... tanto è sorda al problema ("occhio non vede, cuore non duole").

Oggi ho pochi amici, un lavoro da ricercatore precario (stò pensando seriamente di mollarlo e cermarmi un PhD all'estero), e per di più sono solo, sono ancora vergine, mai avuta un'esperienza... In questi anni ho rimandato così tanto, vuoi per non ferire chi mi ama, vuoi per paura di perderli e trovarmi acora più solo, da essermi quasi abituato all'idea di restare solo a vita. Ma non ce la faccio... mi sento proprio ai limiti. Vorrei iniziare a buttarmi... ma come? Da dove inizio? A frequentare locali gay che non conosco, in cui non conosco nessuno... Mah? I miei pochissimi amici (tutti eterosessuali, per caso e non perchè avrei disdegnato di conoscere qualche omosessuale, magari accidenti!) non conoscono molto il mondo omosessuale, semplicemnte non mi possono aiutare, e io mi sento un po' tagliato fuori a cominciare a frequentarlo a 29 anni. Non voglio iscrivermi a quei programmi, come grindr e simili, perchè non mi piacciono questi approcci. Mi piacerebbe incontrare gente con cui confrontarmi, ma come? Mi sono iscritto a questo forum con la speranza di ricevere dei consigli.

Grazie.

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Ciao :)

Dunque, premetto che ti faccio i miei complimenti per aver resistito in una situazione difficilissima portando avanti la tua carriera prima da studente e poi da ricercatore, anche se precario (ahimé credo non sia colpa tua).

 

Per un gay che non ha mai vissuto nel mondo gay, che non ha mai frequentato locali, che non conosce nessun omosessuale ed è potenzialmente anche timido ed introverso (?) credo che l'unica soluzione o sia questo forum, i siti gay o i luoghi di aggregazione (arcigay, ad esempio).

 

I siti gay di cui parlo (romeo, gayspace) sono sicuramente in gran parte un po' squallidi, ma è innegabile che volente o nolente ti portino prima o poi a conoscere qualcuno. Dovrai compiere un'accurata selezione in base a ciò che ti interessa (parlare, uscire per un incontro d'amicizia, uscire per sesso, etc) ma sarai comunque invaso da proposte indecenti. Sta a te scremare. :P

 

In questo forum avrai modo di dialogare, conoscere e aprirti a nuove persone, che ti comprendono e più o meno sanno che tipo di sensazioni stai provando. 

Devi lanciarti, è indubbio, anche perché ritengo che immergendoti in questa nuova esperienza potrai tirare una boccata d'aria fresca che ti farà sentire meglio.

A quasi 30 anni credo sia proprio giunto il momento di metterti in gioco, e per uno che parte da zero, credo che le vie siano sostanzialmente queste. 

 

Buona fortuna, e se volessi parlare, non esitare a mandarmi pure un messaggio privato. ;) ciao!

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Sono rimasto davvero colpito leggendo quanto hai scritto di te. Immagino non sia stato facile per te tenerti dentro il "peso" della tua omosessualità per così tempo.

Ora, però, a quasi trent'anni devi prendere in mano la tua vita e recuperare il tempo che non hai potuto spendere.

E' vero che i siti di incontri, il più delle volte, sono squallidi e pieni di proposte indecenti ma, come dice Laen, devi essere tu a selezionare cosa ti interessa e cosa no.

Io, su quei siti, ho incontrato anche belle persone come il ragazzo con cui mi sto frequentando e che mi piace da impazzire ;)

Altre possibilità derivano dal frequentare l'arcigay della tua città o i locali gay. Magari, dato che sei agli inizi, evita le discoteche gay.

Non mi resta che farti un in bocca al lupo ;)

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Ho letto tutta la tua storia e mi dispiace tantissimo per te. Per certi versi la mia storia è simile alla tua in quanto ho da poco compiuto 28 anni e  pur di non dare alcuna delusione ai miei genitori  mi sono messo sempre a studiare arrivando ad ottenere un PhD ed ho sempre ricoperto il ruolo di figlio modello. Per fare ciò ho dovuto nascondere e negare una parte di me per molto tempo, che ancora continuo a nascondere difronte ai miei genitori. Ho letto che vieni da Milano e sono sicuro non avrai difficoltà a trovare centri di organizzazione omosessuale (arcigay) in cui poterti confrontare con altri ragazzi. So che le prime volte potrai sentirti fuori luogo ma sono sicuro che lì potrai trovare qualcuno che ti sappia ascoltare e dare le giuste dritte. Io ho coinvolto molti miei amici etero a partecipare a discoteche o pub gay ed alla fine erano molto più divertiti di me. Quindi puoi convincere un amico con cui sei in ottimi rapporti ad accompagnarti così da riuscire a  rompere il ghiaccio. In bocca al lupo per tutto

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Finora hai descritto solo gli impegni e le responsabilità che ti sei preso verso la tua famiglia che ti hanno precluso di sviluppare una tua vita, i "bravi ragazzi" sono delle persone cattive verso sé stesse.

In realtà non devi pensare a non ferire chi ti ama, ma è chi ti ama che dovrebbe capire che non può forgiarti a suo piacimento.

Non escludere a priori i siti on line, se cerchi bene qualcuno di interessante lo trovi, su gayspace e gayromeo scrivi una presentazione veritiera e sincera di te stesso, descrivi cosa ti piace fare, chi ti piacerebbe trovare senza giudicare nessuno, frequenta l'arcigay della tua città, prova a prenderti un drink in un locale gay... con la scusa che avevi sete ed era il primo bar che hai trovato (se ti viene difficile frequentare posti gay all'inizio... pensala così :D )

Non hai hobby, passioni, ti piace fare sport? ti piacciono i concerti? che musica ascolti? fumetti, libri ecc... nulla? 

Divertiti, lasciati andare nel fare ciò che ti piace, esagera, prova qualcosa di nuovo, rompi gli schemi e vedi che succede... pensa agli aforismi di Einstein   ;)

Edited by Fantom
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Io ti consiglio di cominciare a vivere la vita gay di milano, che so essere molto ricca. Ci sono molti centri di aggregazione dove puoi conoscere persone (mi vengono in mente subito l'arcigay e il circolo di cultura omosessuale harvey milk, mi sembra fosse proprio a milano). Non avere paura e prova a vedere sui loro siti, che tipo di attività offrono,come ti ci puoi avvicinare. Se l'ambiente poi non ti piacerà, lascia perdere, ma di solito sono ambienti molto aperti e ci saranno persone disposte tanto ad ascoltarti quanto a supportati. 

 

Ti metti qui sotto i siti, dagli un'occhiata. Io ti consiglio vivamente di andarci (non a questi necessariamente, io non ci sono mai stato essendo di roma, però prova ad andarci. Secondo me potrebbe aiutarti sentire vicini altri omosessuali, e altri saranno nella tua situazione. Io sono stato ai circoli di roma, e ancroa li frequento, e mi hanno aiutato tantissimo, anche se sono parecchio più giovane di te)

 

Arcigay milano

http://www.arcigaymilano.org/

 

Circo culturale Havery Milk (come ricordavo è a milano :) )

http://www.milkmilano.com/

 

Un abbraccio.

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Dunque le soluzioni te le hanno giá date

E i complimenti giá fatti..

 

Indi per cui ti faccio notare un paio di cose..

 

1) dici che non volevi aggiungere il problema

dell'omosessualitá ai tuoi ma ehmm.. Dove

sarebbe il problema?.. Vabbe amen

 

2) gli amici etero possono aiutarti! Perchè no?

Tu aiuti i tuoi amici? Sì (spero) e allora perchè

loro non possono aiutarti?! Solo perchè sono

etero!? Naa..

Potrebbero accompagnarti in locali o aiutarti

sui siti (visto che per te é una novitâ mentre

per loro spero di no..) ecc...

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1) dici che non volevi aggiungere il problema

dell'omosessualitá ai tuoi ma ehmm.. Dove

sarebbe il problema?.. Vabbe amen

 

Il problema non era di Antr83 , ma della madre... C'è differenza se il problema è mio e se è di qualcun altro :)

 

Per il resto, ho letto la tua storia caro Antr83 e non ho certo potuto fare a meno di riconoscermici un po'. Sono considerato un bravo ragazzo sia dai miei sia da chi ho attorno; i miei però ben sanno che sono particolarmente incline al selbstdenken (pensiero autonomo, che non si fa influenzare) e che lo faccio valere in ogni situazione. Ho preso le distanze da certi loro modi di pensarla (loro non sono cattolici praticanti, ma sono cristiani e soprattutto sono di destra) e quindi hanno preso coscienza del fatto che io non sto ideologicamente con loro in molti campi.

Te lo dico solo perché questa cosa per me è stata importante, perché in qualche modo mi ha «separato» ideologicamente da loro e mi ha fatto capire quanto sia importante che io affermi il mio pensiero e di conseguenza anche il mio volere. Purtroppo sei stato vittima di questa famiglia cattolica (e mi aspettavo che tua madre avrebbe razionalizzato la tua omosessualità parlandoti di traumi causati da tuo padre; prende due piccioni con una fava: ha un altro motivo per incolpare lui e può vivere nella convinzione che le cose potessero andare diversamente), di te stesso (come succede a tutti noi del resto) e delle situazioni che hai incontrato.

 

Il modo in cui sono andate le cose nella tua famiglia purtroppo è un classico: nella calma apparente dei cattolici spesso c'è della repressione fortissima di istinti, frustrazioni, colpevolizzazioni. Lo so perché la famiglia di mio padre lo è stata particolarmente e ho imparato a rifiutare questi atteggiamenti, tipici di chi ha sostituito il proprio volere con quello di Dio. Mia madre poi si dice tanto aperta mentalmente ma lo è solo nei confronti dell'alterità; suo figlio è troppo vicino per poter essere accettato come diverso. Il diverso va bene, ma fuori di casa sua.

 

Per quanto riguarda i consigli per uscirne, credo che a 30 anni tu possa avere le risorse per poterlo fare. Devi solo volerlo attivamente, mettendo da parte ogni resistenza ulteriore (cosa difficilissima se ancora hai problemi a rendere un fatto sociale la tua sessualità)

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@Antr83 la tua storia per certi versi è una storia "esemplare", e io credo che in moltissimi potranno riconoscersi

a tal punto che mi viene la tentazione, invece di risponderti, di scrivere la risposta che darei oggi a un me stesso di quando ero sul crinale tra i venti e i trent'anni

giustissimo quello che ti diceva @Fantom, lo riporto qui tra virgolette:

"non devi pensare a non ferire chi ti ama, ma è chi ti ama che dovrebbe capire che non può forgiarti a suo piacimento."

sei stato e sei ancora un bravissimo ragazzo: il mio consiglio è di smettere subito :awk:

quello che potevi fare per la tua famiglia lo hai fatto, adesso è tempo di essere te stesso

cerca e afferma un'immagine di te diversa, partendo dalle cose concrete, ad esempio dal fisico o dall'abbigliamento

vivi le tue pulsioni e sperimenta, non certo da incosciente (questo si capisce che non lo sei e non lo sarai mai) ma con una nuova spontaneità

potrai trovare oro dappertutto, perfino nelle chat: buttati senza timore

ma soprattutto non farti prendere dalla trappola del tempo trascorso: c'è modo di recuperare tutte le esperienze non fatte

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scrittoreluca

Prima di tutto benvenuto sul forum ;)

 

Per il resto avendoti consigliato gli altri, con siti e associazioni, mi rimane solo la facoltà di farti i miei complimenti per il tuo esempio  di vita, ti auguro che da oggi in poi tu possa pensare a te stesso.

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leggendo il tuo post mi sono ritrovato tantissimo.
Come te ho fatto i primi CO tardi, quando avevo 28 anni (ora ne ho 32), tutt'ora nella mia famiglia lo sa solo uno dei miei fratelli, ma vivendo lontano dai miei non sento il bisogno di aprirmi. Dove vivo sono out con tutti (o quelli cmq a cui vale la pena di dirlo).

 

Ho avuto la prima esperiena sessuale a 30 anni, i primi ragazzi li ho conosciuti tramite un servizio online che ti permette di incontrare nuove persone anche per una semplice chiaccherata (ovviamente spetta a te mettere i paletti e sapere cosa cerchi nell'incontro).
Da un paio di mesi ho un ragazzo in una relazione esclusiva, ovviamente la mia esperienza in relazioni e' pari a zero, quindi la vivo giorno per giorno, ma se penso che fino ad un paio di anni fa non avevo neanche mai baciato un ragazzo, vado fiero dei piccoli traguardi raggiunti. Non e' mai tardi...

 

Mi ha aiutato iniziare a frequentare ragazzi gay per meglio comprondere le dinamiche, buttandomi un po nella mischia anche in situazioni in cui mi trovavo a disagio. Come hanno gia fatto altri, potresti iniziare con qualche associazione e farti un gruppo di conoscenze gay

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intanto ciaooooooo!!!! allora leggendo la tua storia mi sono molto ritrovato anche se più in piccolo, ma ti capisco davvero!! Io ho aspettato due anni per dirlo ai miei quindi la tua forza di volontà la stimo davvero visto che avrei voluto aspettare di uscire di casa e non dirlo mai!!! E ora la mia vita coi genitori è diffiicile, ma parliamo di te!!! Anche io ci ho messo tanto a conoscere quello giusto sui siti perchè dal vivo ne conosco pochi e tutti ninfomani...no vabbè a aparte gli scherzi, prima o poi quello giusto in un modo o nell'altro lo trovi...ora anche se può sembrare egoistico pensa un po' a te stesso..perchè per anni non ti sei messo al primo posto per non far sofrrire gli altri ma tu hai sofferto ogni giorno! comincia a volerti bene!!! e quello giusto lo trovi sicuro!!! ;)

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Mi ha aiutato iniziare a frequentare ragazzi gay per meglio comprondere le dinamiche, buttandomi un po nella mischia anche in situazioni in cui mi trovavo a disagio. Come hanno gia fatto altri, potresti iniziare con qualche associazione e farti un gruppo di conoscenze gay

 

Hai dimenticato la soluzione principale: trasferirsi a San Francisco, dove c'è la comunità gay più grande d'America se non del mondo! ahah ;)

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Siamo coetanei quindi per certe cose che riguardano l'età capisco bene.

I coming out in famiglia li hai fatti, quindi anche se tua madre non lo accetta è un problema suo che non ti deve impedire di vivere la tua vita.

Poi, se vivi a Milano hai tante possibilità: ci sono associazioni, gruppi universitari, locali. Per i vari siti di incontri posso capire che sono pieni di gente assurda, ma ci hai provato almeno? E' comunque meglio di restare senza far niente.

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Hai dimenticato la soluzione principale: trasferirsi a San Francisco, dove c'è la comunità gay più grande d'America se non del mondo! ahah ;)

haha prima ero in un paesello con zero locali gay, San Francisco e' arrivata dopo e ha aiutato tanto per gli appuntamenti

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Io condivido i suggerimenti degli altri, principalmente arcigay e qualche conoscenza qui del forum che magari abbia voglia di iniziare un'amicizia e andare anche in qualche locale. E pure i tuoi amici etero, se non sono paranoici, qualche volta ti potrebbero accompagnare ^^
Aggiungo solo che, se decidi di trasferirti, comincia lo stesso a darti da fare con arci forum e amici, ti servirà per rompere il ghiaccio
In bocca al lupo!!

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Grazie a tutti voi per i vostri suggerimenti. Probabilmente comincerò, come molti di voi mi hanno consigliato, informandomi un po' meglio sui circoli culturali locali e magari qualche locale. E poi... chissà da cosa nasce cosa (almeno spero).

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@Antr83

 

Ciao. La cosa principale che tu devi metterti in testa è che non sei ne uno stupido ne in ritardo a iniziare oggi la tua vita da gay.

Ognuno ha i suoi tempi e in amore una sola storia splendida vale più di 100 incontri frettolosi e tristi.

 

Se c'è una cosa buona del mondo gay, è che la maggiorparte delle persone sono comprensive di certe dinamiche, perchè più o meno, chi in un modo o in un altro, ci sono vicine a tutti.
Quindi, non vergognarti, neanche nei tuoi primi incontri, di dire che non hai esperienza, e se ti trovi a tuo agio nell'altro, fatti guidare con calma alla scoperta del tuo mondo.

 

L'importante però è che tu esca dall'anonimato, soprattutto con te stesso, che non consideri più la questione "un problema" ma "un modo di vivere".
Essere gay non ti mette in testa una etichetta fluorescente, ti fa solo far sesso e spero per te innamorarti di altri uomini. 

 

In bocca al lupo :)

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BruisePristine

ciao!
allora diciamo che tutti ti hanno già detto tutto, quindi non ripeto..

semplicemente fatti qualche sito stile romeo, alla fine ti torna utile e conosci gente.
ti dico solo che occhio, attraverso i siti la realtà è distorta.
e.. anche nei locali, le persone a milano sono tutte mediamente marce e vivono nell'ombra del "milano città gay, moda, trucco e parrucco.. ecc"
bar senza impegno a milano ci sono tipo il mono o l'elephant, il sabato si riempono fino al vomito ;)

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