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Cristian e Federico sposi: il Comune di Milano dice sì


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  Una coppia a tutti gli effetti. A tre anni dal loro matrimonio londinese, dove si sono sposati usufruendo della legge sulla "civil partnership", Cristian, ricercatore in una ditta farmaceutica, e Federico, sviluppatore software, si sono finalmente visti riconoscere la loro unione da un'istituzione italiana: il Comune di Milano, che gli ha permesso di iscriversi nel registro delle unioni civili dopo una sentenza favorevole del tribunale civile. E' la prima volta che succede nel nostro Paese. "E' un grande successo, che speriamo incentivi altre coppie a chiedere il riconoscimento delle loro unioni e apra la strada a una legislazione nazionale finalmente di livello europeo", ha detto l'avvocato e consigliere comunale Marilisa D'amico, che ha seguito la coppia nella sua battaglia insieme all'avvocato Massimo Clara

 

 

http://video.repubblica.it/edizione/milano/cristian-e-federico-sposi-il-comune-di-milano-dice-si/132539/131059?ref=HRESS-27

 

 

Va bene, ma questi due sono stati iscritti nel registro delle unioni civili di Milano. Qiesto non significa affatto che il loro matrimonio o CP sia stato riconosciuto in Italia. L'articolo è scritto in maniera ingannevole e deformante. C'è una fastidiosa, faziosa ambiguità nell'uso del termine «riconoscere», che ora è preso in un senso, ora è preso in un altro: è un espediente sofistico. Tutto quel che si può dire è che la loro CP è stata accettata dal Comune di Milano per poter essere loro iscritti nel registro delle unioni civili, [ovviamente il Comune di Milano non ha alcun autorità o facoltà di riconoscere un matrimonio celebrato all'estero], cosa che, poi, non ha niente a che vedere con una legge dello Stato, ma ha una mera portata simbolica. 

Sì in effetti è fuorviante perchè si parla di "Tribunale Civile"

che avrebbe permesso con una sentenza di iscriversi nel registro

delle unioni civili del Comune (??)

 

Ma da un lato non c'è nessun bisogno di fare causa per iscriversi

in un registro delle coppie di fatto, dall'altro la sentenza servirebbe

per poter trascrivere il matrimonio all'ufficio dello stato civile...quindi

qualcosa non torna.

 

Ma da un lato non c'è nessun bisogno di fare causa per iscriversi

in un registro delle coppie di fatto, dall'altro la sentenza servirebbe

per poter trascrivere il matrimonio all'ufficio dello stato civile...quindi

qualcosa non torna.

Ecco, è quello che pensavo anch'io, dato che persino a Lucca esiste il registro delle unioni civili, quindi non riuscivo a capire lo scalpore.

Non è possibile che magari la sentenza di per sè abbia un valore? voglio dire, per la legge 40, visto il fallimento del referendum, l'unico modo per cercare di tamponarne gli effetti nefasti è stato quello di ricorrere alle sentenze, non so se qui ci può essere un significato simile che giustifichi la notizia.

Io ero rimasto a questo:

 

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_febbraio_12/concia-tribunale-rigetta-trascrizione-matrimonio-gay-2113967566002.shtml

 

Avessero ribaltato l'orientamento dovrebbe essere una notizia da prima pagina....non di "colore"

però se trovo la sentenza gli darò una occhiata

Mi sembra importante quello che dice alla fine l'avvocato D'amico, che sottolinea che comunque è stata riconosciuta la Civil Partnership (non solo la convivenza) in un registro ufficiale. Per come funziona la giurisprudenza italiana mi sembra che una piccola differenza ci sia (infatti è costato una dura lotta questo riconoscimento).

Mi sembra importante quello che dice alla fine l'avvocato D'amico, che sottolinea che comunque è stata riconosciuta la Civil Partnership (non solo la convivenza) in un registro ufficiale. Per come funziona la giurisprudenza italiana mi sembra che una piccola differenza ci sia (infatti è costato una dura lotta questo riconoscimento).

quindi il riconoscimento della CP è differente dalla semplice iscrizione al registro delle unioni civili? Il che spiegherebbe la notizia e il fatto che ci sia stato bisogno di una sentenza.

Mio padre, che un po' si interessa di questi temi, dice che qualche differenza potrebbe esserci (anche se rimane comunque più un fatto simbolico e culturale), inoltre sostiene che questi avvocati non sono dei perdiballe e che credono in questa direzione. Certo che passiamo dal niente al niente+, siamo ancora lontani da una legge dello Stato seria.

Edited by wasabi

@Viola77 Io non sono in grado di spiegarlo, però credo di aver capito che si tratta dell'eventuale riconoscimento di diritti previsti dalla CP. Comunque il punto e' che si prova a rompere una diga a forza di piccole crepe (il che è abbastanza allucinante, ma così siam messi ...)

Edited by wasabi
Dragon Shiryu

ragazzi, mi avete fatto sorridere :-) "a parte la valenza in sé" . come "a parte? è tutto!

la vostra semplicità mi ha intenerito - tutto qua. :salut:

 

però è sempre un piccolo passo in avanti! almeno è quello che penso anche io

Santa ingenuità!  :D

ragazzi, mi avete fatto sorridere :-) "a parte la valenza in sé" . come "a parte? è tutto!

la vostra semplicità mi ha intenerito - tutto qua. :salut:

premessa.

Non so esattamente che sia questa lista

e a cosa serva.

 

Ma tu dici "ha una valenza solo simbolica"

Occhei e non é allora una valenza simbolica

POSITIVA? ;-)

 

Non ho detto che faró una festa o mi segneró

la data sul calendario..

Ho solo detto che nella sua inutilitá (???)

è lo stesso positiva.

In primo luogo bisognerebbe sapere i fatti

perchè a tratti sembra ci sia stata una sentenza

"favorevole" a tratti sembra di no...

 

Siccome l'Avvocato è anche un consigliere comunale

del PD io vorrei capire se esiste un provvedimento che

anche altri potrebbero usare o se lei è riuscita ad ottenere

dal comune di Milano una formula "legalmente poco corretta"

in calce ad un atto che niente ha a che vedere con la Civil

Partnership ( nel qual caso non soltanto il fatto in sè è simbolico

ma lo è in un senso meramente "pubblicitario" )

 

Dopodichè chiunque può iscriversi nel registro delle coppie di fatto

di Milano, non c'è bisogno nè di contrarre una Civil Partnership, nè

di fare una causa in Tribunale, basta essere residenti a Milano

 

Boh? Pare una assurdità....non capisco molto

Dopodichè chiunque può iscriversi nel registro delle coppie di fatto

di Milano, non c'è bisogno nè di contrarre una Civil Partnership, nè

di fare una causa in Tribunale, basta essere residenti a Milano

 

Questo certamente,

però in questo caso hanno portato avanti una causa al Tribunale civile di Milano, che ha sancito il riconoscimento della CP contratta a Londra, che è stata trascritta sul registro proprio come tale. A quanto ho capito questo è un passettino che ne prevede altri, ovvero la richiesta del riconoscimento di alcuni diritti (quali e come non ho capito) previsti dalla CP stessa. Si spera sempre che una legge vera arrivi a superare tutte questi espedienti, è ovvio ...

Edited by wasabi

Non vedo a cosa possa servire...ai fini dell'ottenimento di diritti

riservati allo stato, l'iscrizione in un registro comunale

 

Per carità tutto è possibile...ma sarebbe una grave forzatura

interpretativa della legge 

Non vedo a cosa possa servire...ai fini dell'ottenimento di diritti

riservati allo stato, l'iscrizione in un registro comunale

 

Per carità tutto è possibile...ma sarebbe una grave forzatura

interpretativa della legge 

bisognerebbe capire se l'iscrizione ha la stessa valenza di qualsiasi altra coppia, o se nel loro caso c'è un riconoscimento diverso che porti a diritti diversi e quindi ampliati.

@wasabi, visto che tuo padre è nel ramo, si riesce a capirne di più?

Perchè se c'è qualcosa da festeggiare a me piacerebbe, alternativamente mi sembra un articolo fuorviante. Ma certo fare una causa per niente, non ne capirei il motivo, ci deve essere qualcosa in più di una semplice iscrizione nella lista per la quale non serviva andar per tribunali..

bisognerebbe capire se l'iscrizione ha la stessa valenza di qualsiasi altra coppia, o se nel loro caso c'è un riconoscimento diverso che porti a diritti diversi e quindi ampliati.

 

Per ora questo no, per averli sono richieste altre cause (che credo non si sia ancora deciso se intraprendere o no).

L'articolo è scritto in modo fuorviante, è vero, perchè i giornalisti non ne capiscono una mazza, tanto per cambiare e devono fare "sensazionalismo".

 

Nel blog di Federico è spiegato tutto un po' più chiaramente e c'è anche l'articolo di la Repubblica con l'intervista alla D'amico

 

http://www.federicogasp.com/category/civil_partnership/

 

 

@wasabi, visto che tuo padre è nel ramo, si riesce a capirne di più?

 

Mio padre è avvocato ma non è, purtroppo, del ramo ... si è interessato in particolare di questo caso per ovvi motivi (essendoci in ballo, tra l'altro, proprio una CP) e conosce un po' questi due avvocati, semplicemente.

 

Aspettiamo a festeggiare, va, io rimango, come al solito, rammaricato dal fatto che siamo sempre e comunque troppo in ritardo, tanto che, quando arriveremo a qualcosa di concreto, più che una festa sembrerà una cosa del tipo: "Ah, era ora, con l'ultimo treno siamo arrivati anche noi ..."

Edited by wasabi

Il registro delle unioni civili esiste nella piccola Empoli (Toscana) dal 1993...

In questi ultimi vent'anni molte città italiane hanno adottato questo registro, non ultima Milano. Non è una semplice moda: un'amministrazione gay-friendly trova consensi in larghe fette di elettorato, in certe contingenze storiche, quindi è politicamente spendibile.

 

Naturalmente, il registro delle unioni civili, in pratica, non serve punto (ai gay). Sicuramente non ha nulla a che vedere con i diritti. Si tratta di una specie di "schedatura" in base alla quale. Tizio e Caio, dichiarano al comune che costituiscono una coppia (omosessuale).

E' una semplice informazione, quindi è neutra. Non è neutrale l'uso che si può fare di questa informazione.

Ad esempio, un'amministrazione conservatrice, se deve assegnare delle case popolari, certamente non priviligerà la coppia omosessuale, che si è dichiarata tale. Preferirà assegnarla ad una coppia eterosessuale. Magari cattolica, se monsignore ha tenuto caldo lo scanno per il suo politico fedele...

Nel blog di Federico è spiegato tutto un po' più chiaramente e c'è anche l'articolo di la Repubblica con l'intervista alla D'amico

 

http://www.federicogasp.com/category/civil_partnership/

 

 

ho letto il blog, in pratica, se ho capito bene, hanno fatto in modo che lo stato italiano riconoscesse che i due ragazzi avevano contratto un vincolo all'estero. Allo stato attuale non porta a niente ma potrebbero intentare una causa usandolo come appoggio per dire "stato se tu riconosci che esiste un vincolo che in Inghilterra comporta una serie di diritti-doveri Tu devi garantirmeli"? se così fosse è, diciamo, abbiamo piantato un seme per festeggiare un domani :)

Perchè anche il riconoscimento di diritti dovuti a un legame estero sarebbe solo una forzatura, un escamotage... ma certo sarebbe un primo passo.

 

Con la legge 40 per tanti versi abbiamo fatto lo stesso, e qualcosa s'è ottunuto (ricordo che la legge 40 è più restrittiva dell'analoga legge TURCA...) ma sono passati 10 anni e la legge è ancora lì... sarà che ho perso la fiducia nell'abbattare i muri così..

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