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Sono gay ma non riesco ad accettarlo..


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Alexmitiko, questa è la discussione che più mi ha toccato finora di quelle lette.

Con la differenza che io ho trentun'anni, quello che tu hai vissuto e come ne sei stato bloccato, si avvicina molto a ciò che vivo, al modo instabile in cui vivo il mio relazionarmi agli altri.  Le risposte al tuo quesito sono state materiale di riflessione per me in questi giorni, anche se bisogna che a tempo debito si possa fare un passo dal teorico al pratico, cioè affrontare il mondo , degli eterosessuali e degli omosessuali. Mi auguro di riuscire ad affrontarlo con un po' più di slancio, un poco d'ironia magari, e gioia, dopo tante pene nella vita.

Tu che hai metà dei miei anni, trova in questo il tuo potere, sei gia ora consapevole, e questa crisi si leverà più presto dalla tua vita perchè si è presentata prima. 

Sono curioso di sapere come vivi le cose oggi, dopo mesi dai raccontati spaventi; mi servirebbe personalmente sapere come hai scelto di affrontare il panico dello stare tra i tuoi amici di sempre. Spero fossero solo molto affascinati dal potere della tua diversità, e non molesti e amari nel punzecchiarti. 

Ti auguro tu possa riuscire a trovare da presto,, già adesso l'equilibrio instabile necessario per viverti , in totalità, con serenità,  con rispetto di te, con amore, senza toglierti la gioia del sesso e al contempo  senza fretta: questo lusso del dare il tempo al tempo, ma stando al passo di ognuno dei tuoi giorni, perchè non si arrivi ad avere troppa dolorosa saggezza e rancore verso se stessi, come il sottoscritto.

Grazie Alexmitiko, grazie di cuore. E grazie alle persone che hanno risposto ad alex (e a me e a tanti altri)

Se puoi, se ti va,  aggiornaci. Non per gossip ovviamente ma perché ti stimo! 

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io tutt'ora non accetto la mia omosessualità nonostante abbia 20 anni... tempo fa mi ero rivolto ad un psicologo per raccontagli di questa cosa.

Sono stato mandato anche da un psichiatra il quale diceva di voler curare la mia omosessualità con dei psicofarmaci...

io ho preso e me ne sono andato.

Tutt'ora non accetto la mia omosessualità ma è frustrante rivolgersi ad un medico e sentirsi dire che la malattia si cura con i farmaci...

@Gabry93

 

secondo me dovresti denunciare questo medico se possibile.

 

ogni farmaco ha le sue indicazioni specifiche che sono scritte in un grosso libro (in svizzera è così) che contiene tutti i farmaci che vendono in farmacia con le indicazioni mediche di ogni medicamento per cui i medici possono prescriverli. 

 

se un medico prescrive un farmaco per un'indicazione non ufficiale di quel farmaco commette un errore medico.

 

io non credo che nessun farmaco in europa abbia l'indicazione ufficiale di curare l'omosessualità e dunque quel medico ha commesso un errore medico secondo me e andrebbe sanzionato, specialmente per impedirgli in futuro di commettere ancora lo stesso errore medico.

Edited by marco7

@Gabry93

 

per alcuni casi rari di depressione si usa ancora oggi l'elettroschock con pazienti sedati e che sono refrattari agli antidepressivi e stanno molto male credo e ci sono pazienti in cui in effetti ancora oggi è la terapia migliore. però non è certo la prima opzione da provare quando un paziente va dallo psichiatra.

Ma sti psichiatri fuori di testa li andate a cercare col lanternino?! Quando sono andato dalla mia psichiatra e le ho detto di essere gay mi ha subito chiesto "Cosa ne pensano i tuoi" e basta... Denuncialo se puoi, ma penso non serva a niente.

 

Comunque c'è poco da dire, gay si nasce ed è solo il contesto sociale che ci fa sentire sbagliato, perchè amare non è sbagliato... E nessuno (neanche gli etero) può scegliere chi amare.

Sembrerebbe strano che un medico psichiatra definisca l'omosessualità come un problema "da curare" o peggio ancora. 

Ma forse è pur vero che nel momento che uno affronta la sessualità come un disagio il disagio si ramifica spesso in instabilità psicologiche e nevrosi anche, in tal caso compito della psichiatria è tentare di curare questo contorno di gravità, con i farmaci quando sia indispensabile ( come lo è stato nel mio caso) ma soprattutto con la psicoterapia, che è fatta da uno/a psicologo/a, e che seppure è una via lunga, e che non fa un passo se non sei tu a farlo, proprio per questo essere lunga e tortuosa, è una delle vie maestre(a mio umilissimo parere) per diventare fidati e comprensivi esperti, sulla varietà psicologica del mondo e di se stessi.

Fortunatamente ho incontrato persone in gamba, e anche se io a volte vorrei tutto e subito,( e insisto perchè mi si rivelino le chiavi della perfetta comprensione e disinvoltura nell'approcciarsi all'animo umano) loro mi guidano a guarire, ovverosia ad accettarmi e amarmi, e collocarmi sereno nel mondo.....ma qui ci sono cantieri e cantieri di lavori in corso.....

....sono nato destinato a comodità e agi impensati : una mente creativa, una vivacità travolgente,potente intuizione, consumandoli nell'infanzia ho potuto sentirmi fortemente protetto, ed è stato tutto questo bene a difendermi da chi già mi aggrediva... così a sedici anni ero nel mio guscio al sicuro, a vent'anni ero al mio guscio iniziavo a capire che non sarebbe stato facile e che qualcosa di fondamentale mi era sfuggito poichè era fuori da me . Adesso a trent'anni guardo questo guscio frantumato in terra, guardo me senza guscio e un po' illuso e un po' deluso , e cerco di rivedermi come sono, destinato a comodità e agi impensati che potrebbero crearmi molteplici disagi futuri, ma soprattutto che voglio condividere con il mondo o qualcuno, ed è questo che piano piano farò.

@agam è davvero molto bello il fatto hce tu sia riuscito a rompere il tuo guscio e per questo ti stimo.

Io con il mio precedente medico mi trovavo bene, ma poi quando ho dovuto cambiarlo e mi sono trovato questo, è stato un disastro.

Credevo di essere io ma poi ho scoperto che anche altre persone se ne erano andate, adesso stò prendendo un nuovo medico e spero che con lui vada bene.

 

 


Credevo di essere io ma poi ho scoperto che anche altre persone se ne erano andate, adesso stò prendendo un nuovo medico e spero che con lui vada bene.

 

è fondamentale che tu ti trovi a tuo agio dal medico. altrimenti puoi anche non andarci.

il medico, specialmente se psichiatra, deve comprendere il paziente ed essere competente. se quello voleva dare medicine per curare l'omosessualità non è competente.

 

se tu anche col nuovo medico non ti senti a tuo agio io ti consiglio di cambiarlo finchè trovi un medico con cui stai bene e con cui riesci a parlare. Il rapporto medico-paziente fa metà della cura secondo me e se per qualsiasi motivo con un medico non sei a tuo agio perdi meno tempo a cambiare medico che a restare inutilmente suo paziente.

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