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Cercare lavoro.. Come?!


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di solito sono abbastanza comprensivi riguardo il nero vista la situazione

io sono sempre per lo scrivere cmq 

sono sempre esperienze in piu' che fan brodo

 

(ovviamente non scrivi papale papale

"ho lavorano in nero nel negozio di babbo"

 

magari scrivi " esperienza di 7 mesi come commesso nel negozio di castagne arrosto"

 

se in sede di colloquio ti chiedono di che ti tipo di contratto si trattava e cip e ciop

gli dici..guardi...si trattava del negozio di famiglia e blah blah)

Edited by CutHere

In un colloquio mi han chiesto "e perchè non lo hai scritto sul CV?"

"eh perchè non ero proprio a contratto"

"si ma è una esperienza lavorativa che andrebbe comunque messa"

 

Ergo non è che poi vanno a controllare e denunciare..

Come dice Cuthere mica scrivi 'lavoro in nero presso"

Certo ci vuole il nome dell'azienda ma più che altro per capirne il settore..

 

 

Ps.

OGNI ditta in italia ruba soldi allo stato visto che lo stato

Obbliga a farlo, visto le tasse a dir poco esagerate..

Quindi nessuno ha la coscienza pulitissima

E poi non avrebbe senso lo stesso indagare

Per ogni candidato che si presenta.

nel cv vanno messi tutti i lavori, anche quelli in nero

 

scrivi "ho fatto il cameriere presso pincopallo; mansioni servizio ai tavoli, pulizia sala, cassa....". punto. Se a colloquio ti chiedono in merito a questa esperienza gli dici che è stata fatta in nero..

@Conrad tu la fai easy ma "fare i bagagli e partire"

Potrebbe portare solo guai..

Prima è mejo cercare in zona (raggio di 30-50 km)

Se proprio non si trova nulla allora ok trasferirsi..

 

Comunque ho notato che senza diploma non ti vuole nessuno,

Quindi a chi non ce l'ha dico che conviene investire in

In corso serale e diplomarsi..

 

cercare in zona va benissimo ma sempre con l'attitudine mentale di essere pronti a partire se non si trovasse niente

la cosa più importante che avete voi giovani XD è la giovinezza, quella non ve la toglie nessuno (a parte il tempo che passa per tutti)

un selezionatore tende a dare credito a un giovane (diciamo fino ai 30-32 anni) che si dice disponibile a imparare e impegnarsi in una mansione per lui nuova, mentre se la stessa cosa la dico io mi ridono in faccia :D

vero che il diploma è importante, secondo me se ci si ferma al diploma meglio un ITIS che un liceo

e, paradossalmente, una laurea superspecialistica può far paura.... il selezionatore pensa sempre che il candicato in questione, dopo tanti anni di studio, nutra delle ambizioni (ovvero, tradotto, tenda a "rompere i coglioni" :uhsi:)

io non credo esista un solo curriculum vitae che, sulla faccia della terra, venga preso in considerazione da chicchessia, nel quale non si esageri, nasconda, infinga, travesta e via dicendo l'esperienza di chi lo presenta.

 

e sì, le esperienze in "nero", purché reali e portatrici di un qualsiasi "bagaglio", contano, eccome.

 

oltre alle puntuali dritte del navigato conrad, aggiungerei, per una ricerca a buon fine: costanza, nervi saldi e, al momento del colloquio, nessun timore reverenziale, guardare negli occhi l'interlocutore, dirsi fermamente motivati.

 

quanto al luogo comune della cosiddetta risorsa eccessivamente titolata, ritenuta pregiudizialmente una papabile rompicoglioni, non sempre è così.

qualora poi, invece, si fosse alle prime armi, pur avendo toccato con mano la pressoché totale inefficienza delle cosiddette agenzie per il lavoro, direi che può essere una porta a cui bussare, specie in città di piccole dimensioni.

 

e sì, internet, è fondamentale, pur essendo vero che una buona percentuale di annunci è messa lì per fungere da specchietto per le allodole.

infojobs, a mio avviso, è il portale migliore: se non altro dà la possibilità di constatare se aprono o meno il tuo curriculum vitae e, se lo aprono, se lo cestinano oppure se prendono in considerazione la tua candidatura (nel 99% dei casi, ogni volta che hanno aperto il mio cv per inserirlo, di seguito, nel processo di selezione, ho ricevuto a ruota una telefonata: raramente, ovvio, diciamo pure una telefonata ogni trenta candidature circa lanciate, ma succede, può succedere...).

 

fermo restando che, a un giovane di 20-25 anni, consiglio caldamente di imparare l'inglese e di cercare una degna sistemazione in un qualsiasi altrove che non sia questo paese di buffoni...

 

 


io non credo esista un solo curriculum vitae che, sulla faccia della terra, venga preso in considerazione da chicchessia, nel quale non si esageri, nasconda, infinga, travesta e via dicendo l'esperienza di chi lo presenta.

Veramente con il mio curriculum non ho mai fatto una di queste cose

per le esperienze lavorative in nero, se credete che sia utile, dite pure che avete aiutato un amico, poi non so, il fatto è che mi sembra inutile elencare esperienze non regolari, se non hanno nulla a che vedere col lavoro per cui vi candidate

sì, prefy, mi sono espressa con troppa superficialità.

ovvio che non volevo dare del dichiaratore di falso a tutti i cercatori di lavoro.

mi riferivo, più che altro, al fatto che, per risultare appetibile agli occhi di un'azienda, la stesura di un curriculum vitae debba adeguarsi a certi canoni che francamente, a me, sembrano già di per sé tendenti ad esagerare la professionalità di un dato candidato.

esempi: addetto al customer service, junior account, data-entry contabile, sales planner, stock manager... e tutti questi inglesismi che evidentemente fanno gola alle aziende e con i quali spesso si significa un'attività che, invece, più elementare non si può.

non a caso, a chi cerca lavoro, almeno in questa parte di mondo, viene raccomandato sempre di scrivere "bene" il curriculum vitae.

la più stupida attività, che non richieda altro da alcuni gesti ripetitivi al computer, se definita da qualcuno che l'ha svolta attenendosi alle formule magiche di cui sopra, può diventare più appetibile di una medesima attività, riportata invece da qualcun altro, in maniera più realistica.

altro esempio: rookie ha assistito per due anni sua nonna, un'inferma. dal mio punto di vista è legittimato a inserire un'attività di operatore socio-assistenziale per anziani. ovvio, non ha un titolo: ma se, di fatto, ha accudito per due anni un paziente allettato, non credo sarebbe mentire segnalare nel suo cv il fatto di aver svolto una tale attività.

Veramente con il mio curriculum non ho mai fatto una di queste cose

per le esperienze lavorative in nero, se credete che sia utile, dite pure che avete aiutato un amico, poi non so, il fatto è che mi sembra inutile elencare esperienze non regolari, se non hanno nulla a che vedere col lavoro per cui vi candidate

 

Nel CV non bisogna MAI mentire o esagerare!

Metti che non sai una mazza d'inglese ma metti 'ottima conoscienza'

E nel colloquio ti chiedono d'inglese.. Sei fregato..

 

Altro discorso per i lavori in nero. Non sono "bugie",

Son solo esperienze non regolarizzate da contratto..

Ma all'azienda che gliene frega? Nulla.

Non dico di scrivere ogni cosa random (tipo faccio il bucato in casa)

Ma esperienze significative in nero vanno segnalate (omettendo che sia nero ovvio).

aggiungerei, per una ricerca a buon fine: costanza, nervi saldi e, al momento del colloquio, nessun timore reverenziale, guardare negli occhi l'interlocutore, dirsi fermamente motivati.

 

...

fermo restando che, a un giovane di 20-25 anni, consiglio caldamente di imparare l'inglese e di cercare una degna sistemazione in un qualsiasi altrove che non sia questo paese di buffoni...

 

la conquista del primo contatto telefonico o addirittura del colloquio è senza dubbio il primo obiettivo, lo scoglio più arduo: ma è anche il riscontro che il curriculum "funziona", cattura l'attenzione, incuriosisce

il curriculum ovviamente non basta, il colloquio è la vera selezione!

va affrontato in modo adeguato, a partire dal modo di vestirsi e di porsi; senza spocchia ma anche senza atteggiamenti da zerbino; sana curiosità, brillantezza, capacità persuasiva, rilassatezza e partecipazione "emotiva" nei confronti del selezionatore

conviene ad esempio studiare le posture dell'interlocutore e recepire il primo segnale di disagio o di fastidio, per correggere il tiro (ad esempio se incrocia le braccia è un brutto segnale di chiusura)

per creare un clima giusto è sempre opportuno attuare la tattica del rispecchiamento, ovvero ripetere i gesti del selezionatore (ovviamente non in modo eccessivo o costruito, cosa che può diventare grottesca): questo tipo di azione, se condotta con misura, tende psicologicamente a rilassare e a mettere a proprio agio

tipo, se accavalla le gambe accavallare le gambe, se si avvicina con il busto avvicinarsi con il busto, etc.

Edited by conrad65

@conrad65 ho appena fatto un colloquio stamattina..

Effettivamente bisogna vestirsi decentemente

(ma neanche troppo dai cioè non spendete 300 denari per un vestito!!).

 

É importante esser sinceri e soprattutto farsi vedere MOTIVATI.

Giustissimo studiare il corpo e soprattutto il viso

E il tono di voce.. Non lasciare il discorso in sospeso

E GUARDATE NELLE PALLE DEGLI OCCHI.

Pensate positivo!!! E lasciate un CV anche se giá lo hanno.

 

Siate puntuali ovviamente e dormite bene la sera prima! XD

@faby91 certamente, vestirsi in modo sobrio ma senza eccessi! anzi meglio informarsi prima sul "code dressing" del posto di lavoro

a me capitò di presentarmi a un colloquio in giacca e cravatta, ma il mio interlocutore pur essendo un dirigente era in pullover perché era Venerdì e il Venerdì la società adottava il "casual dressing"

inutile dire che la situazione fu, senza volerlo, imbarazzante...

Edited by conrad65

Per il vestirsi dipende innanzitutto per che ruolo ti proponi

(se dirigende giacca e cravatta, per sturacessi va bene anche jeans e maglietta/camicia).

 

Comunque non conta in modo essenziale il vestirsi

(se io vado in camicia non vengo scartato perchè l'altro è in giacca).

Quindi sobri ma non farsi troppe seghe mentali..

Non spendere troppi cash per un colloquio..

ma non devo dare delle credenziali sul mio datore?

Certo, ma se scrivi che dal 2001 al 2002 hai lavorato presso la paperino srl mica andranno all'inps a verificare se ti sono stati versati o meno i contributi...

Edited by ben81
  • 4 months later...

estero, senza esitazioni se ti è possibile

in questo momento in italia si sta estendendo il lavoro "finto" talmente sottopagato e precarizzato da essere piu' un danno che altro, che non fa curriculusm e dal quale è difficile uscirne, perchè impedisce sia il miglioramento personale sia le condizioni economiche.

assolutamente fondamentale padroneggiare lingue, non solo l'inglese

http://www.t-island.eu/

da un occhio a questo sito ma ne trovi parecchi altri, questo cose all'estero funzionano

buona fortuna,

Certo, ma se scrivi che dal 2001 al 2002 hai lavorato presso la paperino srl mica andranno all'inps a verificare se ti sono stati versati o meno i contributi...

no ma possono contattare l'azienda per avere informazioni su di te, del tipo se sei sempre presente, se hai davvero le capacità segnalate ecc
  • 2 years later...

ho recentemente scritto una guida per quanto riguarda linkedin.

è pensata per le persone T, ma a parte un ragionamento sulla scelta del nome e della foto,
in realtà spiega a cosa realmente serve linkedin e le cose da fare per renderlo efficace.
 

 

se la cosa interessa, dò il link

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