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CO con preadolescenti/tarda infanzia


valent

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Ho un fratello minore di 10 anni, mia madre, su consiglio della psicologa, mi ha invitato a non informarlo del mio orientamento, perchè avrebbe inciso negativamente sulla scoperta della sua sessualità. Da buon gesuita, rispettando il comando, ho cmq fatto in modo che lo capisse da sè.

In ogni caso, prescindendo dalla mia esperienza personale, che opinione avete in merito: CO sì o no con infanti/preadolescenti?

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Se penso ai figli di coppie omosessuali, che pur essendo a conoscenza praticamente da sempre dell'orientamento sessuale dei genitori sono in grado di sviluppare la propria sessualità senza traumi, mi verrebbe da dire che il CO non influirebbe in nessun modo.

A quest'età poi è difficile che non abbiano mai sentito parlare di gay (io a 10 anni ignoravo l'esistenza della parola, adesso il mio cuginetto alla stessa età ne sa quasi più di me), quindi potrebbero benissimo essere in grado di capire.

 

Istintivamente però credo che aspetterei che cresca un pochino, in modo da poter affrontare il discorso in modo più maturo.

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La psicologa è una psicolabile: l'orientamento sessuale non è un comportamento appreso, ma innato, ergo anche se per assurdo il tuo fratellino ti beccasse a fare sesso gay, se lui fosse eterosessuale, tale rimarrebbe. 

Ma sta tizia la pagate pure o almeno è della asl?

Edited by ben81
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Io trovo invece che i bimbi, specie prima dell'adolescenza, capiscano tutto benissimo senza farsi tanti problemi e poi lo trovino naturalissimo.

Mia figlia ha 9 anni e ha trovato stranissimo il fatto che le persone dello stesso sesso non si potessero sposare "se si amano perchè no?"

Più semplice di così ^_^

Ovviamente il co di un fratello maggiore può creare domande (ma secondo me più facilmente verso i 14 anni) che magari non si sarebbe posto. Ma il porsi la domanda non cambia la risposta, non diventerà etero o gay per questo.

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@valent

 

vorrei chiederti:

 

- è la tua psicologa o la psicologa di tua madre ?

 

- come hai fatto a fargli capire che sei gay ?

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Il problema dei bambini è come percepiscono le cose. E' inutile spiegare come l'omosessualità sia una cosa normale e naturale se poi se ne parla con paura in quanto "influenzerebbe negativamente la sua crescita" (parlo dei tuoi e della psicologa non di te)

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Mah, secondo me dipende da come è il soggetto in questione.. Io fossi in te aspetterei a farglielo capire perché a 10 anni non si è abbastanza maturi per capire certe cose.. Poi oh dipende da caso a caso, non avendo un fratellino minore non saprei dirti..

 

Certo, se si inserisse nei programmi scolastici educazione sessuale comprendente anche questi temi sarebbe un altro paio di maniche

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Cioè tu paghi una psicologa per farti dire queste cazzate????? :o

 

I bambini sono molto piú aperti su queste cose

Anche per il fatto che non sono ancora stati influenzati

Dai media e compagnia bella..

Secondo me capirebbe alla grande..

Basta dirglielo in termini che lui possa comprendere..

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Io non glielo direi esplicitamente, ma tratterei la cosa come una delle tante normalità della casa.
Voglio dire, se dovessi portarti a casa la "ragazza" mica gli diresti che sei etero? Allo stesso modo, tu comportati liberamente, in modo tale che tuo fratello percepisca come "normale" che un ragazzo ami altri ragazzi.

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faccio un chiarimento, come detto nel messaggio iniziale, mio fratello l'ha cmq indirettamente capito: dialoghi con i miei genitori sentiti involontariamente, pagine web (tipo gay.tv) dimenticate aperte, battutine dell'altro mio fratello. a 10 anni un bambino è sveglio, mi sa più di quanto molti di voi pensino, cmq alla fine abbiamo dipanato i suoi dubbi e gliel'abbiamo detto apertamente. quindi più che un consiglio sul mio caso specifico, volevo un parere generale su una situazione assimilabile.

 

@ben81@marco7@faby91 non è la mia psicologa, è quella di mia madre, non sapevo nemmeno ci fossero gli psicologi dell'asl, lei fa terapia privatamente

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Ah mi pare che anche mia mamma senta una

Psicologa dell'asl.. Sono degli incompetenti del cazzo..

 

Ma quindi con tuo fratellino non ne avete mai parlato?

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Ciò che ti ha detto la psicologa in parte è vero ma non è assoluto. Come noi siamo influenzati dai coetanei/genitori/contesto sociale per cui pensiamo che il rapporto sia eterosessuale e nulla più, così una accentuata prevalenza omosessuale potrebbe influenzare il bambino nella sua crescita.

Ma non è questo il caso. I bambini sono svegli e hanno molte fonti da cui traggono le loro informazioni, diciamo.

Certo se un genitore gay gli dicesse: "essere gay è giusto, essere etero no" sarebbe dannoso. Ma se il messaggio è "si può amare chiunque senza distinzione di sesso" allora non ci trovo nulla di male.

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Ho un fratello minore di 10 anni, mia madre, su consiglio della psicologa, mi ha invitato a non informarlo del mio orientamento, perchè avrebbe inciso negativamente sulla scoperta della sua sessualità. Da buon gesuita, rispettando il comando, ho cmq fatto in modo che lo capisse da sè.

In ogni caso, prescindendo dalla mia esperienza personale, che opinione avete in merito: CO sì o no con infanti/preadolescenti?

 

 

devi essere semplicemente come sei senza fare annunci ufficiali....

 

tuo fratello ci metterà pochi giorni a capire

 

anzi magari l'ha già capito...

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E' assolutamente un non problema, non dirlo subito con naturalezza, viceversa, fa sorgere il pregiudizio che sia qualcosa di strano, misterioso o di brutto, da nascondere

Non c'è niente da "capire" ma solo da prendere atto che come esistono gli alberi, i mari ecc., in natura esiste anche  l'omosessualità, ma guarda un po'!

Nessuno nasce con i pregiudizi incorporati è l'ambiente degli adulti che li trasmette con errate scelte educative, bisogna assolutamente spezzare questa catena

Edited by prefy
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Io condivido quanto ha scritto @ben81

Se una psicologa ti ha indotto a trattenerti dal fare CO con il tuo fratellino perché potresti influenzare il suo orientamento sessuale.... è follia. Ma vera follia.

Inoltre un bambino non è un lobotomizzato incapace di comprendere; gli si può dire tutto (quasi) utilizzato un linguaggio adatto alla sua età.  

I miei non mi hanno mai parlato del cavolo o della cicogna, e mia madre non mi ha mentito quando, spaventandomi, ho visto che la sua biancheria intima era macchiata di rosso. Mi hanno sempre detto come funziona la vita, ovviamente con un linguaggio adatto ad una bambina.

 

Detto questo, io credo che “il problema” potrebbe sorgere nel momento in cui il tuo fratellino si confida con altri bambini e che di conseguenza possa diventare oggetto di scherno perché ha un fratello omosessuale; purtroppo,a volte i bambini diventano crudeli a causa di un’educazione “sbagliata”…

 

Secondo me se decidi di parlare con tuo fratello, puoi spiegargli che la tua confidenza è una cosa riservata, un po’ come quando una persona va in bagno; non c’è nulla di cui vergognarsi però nessuno racconta a tutti quante volte ha minto o evacuato ed i dettagli della propria privacy in toilette.

E’ un esempio sciocco, però credo calzi…

 

Poi ovviamente, tutto dipende da che rapporto hai con tuo fratello, e se ritieni, (per te e solo per te) che sia così necessario che lui sappia adesso, oppure, se preferisci aspettare qualche anno…  

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  • 4 weeks later...
CapacityPlanning

Penso dipenda largamente dalla maturità del ragazzino e dall'ambiente in cui vive.

 

Personalmente, terrei lontani i bambini fino ai 9-10 anni dalle questioni sulla sessualità. Non essendo ancora profondamente maturi, si rischierebbe che capiscano fischi per fiaschi, anche se questo non influirebbe sicuramente sulla loro sessualità. Già alle medie, però, questi discorsi sono all'ordine del giorno quindi non vedo che problema ci sia.

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Da buon gesuita, rispettando il comando, ho cmq fatto in modo che lo capisse da sé.

 

Forse questa è davvero la cosa meno opportuna che potessi fare :D

Boh...io non parlerei di sesso a bambini di 10 anni...e quindi nemmeno di omosessualità.

Se tu valent sei accettato e compreso dai tuoi familiari, son sicuro che a non sarebbe dispiaciuto se avessi atteso qualche anno...

comunque se alla fine ne avete parlato 'apertamente' meglio così.

Edited by schopy
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Mah io credo che se il fratello maggiore ha fatto CO

sia impossibile una totale consegna del silenzio da

parte di tutti i familiari, tale per cui si possa tenere la

notizia veramente riservata.

 

Basta una allusione, un accenno...ed un bambino

drizza le orecchie a qualunque cosa possa percepire

come "proibita" perchè lui è troppo piccolo per saperla.

Nel giro di un'ora sarà mobilitato per capire cosa sia...

 

Uno può anche non dimenticare la pagina web aperta,

ma lui volete che non bazzichi sulla memoria del PC ?

Solo per fare un esempio....

 

Lo scopre da solo e fa 2+2, meglio dirglielo e fargli

capire che non c'è niente di male, la qual cosa lo

tranquillizzerà nella scoperta della propria sessualità.

Perché saprà che sia che gli piacciano le ragazze, sia

che gli piacciano i ragazzi è lo stesso...

 

Se poi il CO del fratello maggiore è vissuto dai genitori

come un lutto, un dramma...ciò che ho scritto sopra non

si verificherà, ma a parte il fatto che il fratellino sarebbe

turbato per colpa dei genitori, in ogni caso sempre meglio

dire tutta la verità, che mezze verità o bugie, su cui il bambino

potrebbe ricamare

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Perché saprà che sia che gli piacciano le ragazze, sia
che gli piacciano i ragazzi è lo stesso...

 

forse proprio per questo i genitori non vogliono dirglielo.

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aggiungo che un qualcosa di "taciuto" in famiglia può creare un clima molto negativo soprattutto in un bambino di quell'età: non conta tanto cosa si nasconde (che il fratello maggiore sia gay o che sia morta la zia) ma il solo nasconderlo crea situazioni pesanti, che potrebbero avere ripercussioni ben più complesse sulla psicologia del bambino di quelle che ne potrebbe avere una qualunque rivelazione

il dubbio "mi nascondono qualcosa" oppure la domanda "ma perché non mi dicono questa cosa?" è devastante...

sono anch'io piuttosto stupito dalla psicologa, e (scusa il dubbio) ma secondo me questa cosa è un'idea della madre, che ha messo in mezzo la psicologa come giustificazione

 

vorrei anche difendere gli psicologi delle ASL che spesso sono davvero in gamba e lavorano in contesti ambientali difficili...

Edited by conrad65
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