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Decisioni difficili...


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Da circa un mese o poco più mi trovo a vivere una situazione spiacevole. Tra me e il mio ragazzo che ormai stiamo insieme da 10 mesi ci sono spesso litigi e incomprensioni che col passare del tempo non migliorano. L'ultimo litigio è stato quello che mi ha fatto ricredere su tutto il nostro rapporto. Cercherò di raccontare la cosa in modo oggettivo, anche perché l'unica cosa che voglio è ragionare e capire se sto sbagliando...(di tanto in tanto scriverò tra parentesi le mie riflessioni o le cose più soggettive)

 

Tutto iniziò questo sabato, quando mi presento a casa sua con la mia migliore amica per uscire tutti insieme. Lui è già pronto, i suoi che sanno di lui e che ormai mi conoscono sono in giardino. Li saluto e quando stiamo per andare via il padre mi chiama. Comincia con la domanda che già da un po' mi aspettavo "l'hai detto a tuo padre?" (c'è da dire che già ne avevamo parlato di questa cosa. Nella mia famiglia mia madre lo sa e mio padre no. Il mio ragazzo che ormai viene a casa da un mesetto e mezzo sta male per questa cosa, così come sto male io, ma dice che si sente di prendere in giro mio padre e si sente come un ladro. Nonostante io gli abbia ripetuto più e più volte che sono intenzionato a dirglielo a breve e il padre anche lo sa). Così il padre comincia questo discorso dicendomi che è come se sto prendendo in giro suo figlio, che non sono serio, che lo sto facendo star male e che se non glielo dico subito a lui non sta bene questa cosa. Io resto in silenzio perché preso alla sprovvista non so che dire. Specificando che non era il momento giusto per dirlo, dato che quella sera avrei dovuto fare piano bar e la concentrazione se nè andata a spasso dopo sta paternale.

Comunque sia vado in macchina e me ne sto per fatti miei, riflettendo sulle parole e la situazione, il mio ragazzo che sorride (magari contento perché il padre l'ha "difeso"). Io non parlo e me ne sto per i fatti miei perché non mi sento compreso neanche dal mio ragazzo, che già prima di questo episodio mi aveva più e più volte esortato a dirlo e mi aveva martellato su questa cosa. (Lui sa com'è la situazione in famiglia e proprio per questo dovrebbe lasciarmi spazio e capirmi, mio padre ha avuto un'infarto di recente e con me non ha un buon rapporto confidenziale, ha dei problemi con mia madre e non vorrei che la situazione peggiorasse per colpa mia. Per questo sto facendo le cose con calma, per di più parlando con mia madre e vedendo anche dal suo punto di vista come affrontare la cosa. Ma il mio ragazzo dice che se continuo così non glielo dirò mai perché finché non vado da lui e gli dico "l'ho detto a mio padre" si sente preso in giro e non mi crede. Dovrebbe capire invece che ognuno ha i suoi tempi secondo me e che io sto agendo a piccoli passi, non c'è nulla di sbagliato. Sono semplicemente diverso da lui e agisco in modo diverso. In più percepisco questa cosa come una mancanza di fiducia, dato che dovrebbe dire "Ok, mi fido di te! Aspetto che glielo dici e ti sto a fianco)

Ma lui continua a mettermi ansia ed in questo mese con battutine o piccole frasi mi faceva capire che il suo messaggio era "allora, ancora non lo dici a tuo padre?". Fatto sta che la situazione va avanti ma quella sera non va oltre, lui resta a dormire a casa perché la domenica l'ho invitato al compleanno di mio fratello che festeggia i 18 anni. La sera ci stiamo preparando per la festa e gli telefona il padre che gli domanda se l'avevo detto a mio padre e che ne pensavo del suo discorso. Lui non risponde e dice che non può parlare (io capisco che è perché davanti a me non vuole o non può). Io mi divento un po' strano per quella telefonata e ripenso che il padre come la sera prima, ha sbagliato di nuovo il momento! Gli dico questa cosa consigliandogli di dire al padre "Ne parliamo domani a casa a quattr'occhi". Ma lui una volta che arriviamo al ristorante va fuori e lo chiama, sparisce per una buona mezz'ora. Io vado fuori a cercarlo un po' urtato e lo trovo in lacrime. Gli chiedo ripetutamente cos'ha ma non me lo dice, così gli dico che dentro stiamo cenando e faccio per andare via ma lui mi ferma. Inizia a dire che non mi vuole rovinare la serata e preferisce parlarne domani ma io gli dico che il problema c'è e che poteva evitare di chiamare suo padre se voleva affrontarlo domani. Così lui urla e mi dice "Il problema non c'èra se tu lo dicevi a tuo padre"  (Io mi sento per l'ennesima volta attaccato su una cosa che sto risolvendo ma che a quanto pare devo risolvere come mi dice lui ed entro dentro.) Lui mi urla che se ne va ma dopo un po' mi segue e stiamo tutta la serata col broncio. (Quindi ho passato la serata a far finta che andasse tutto bene perché non volevo rovinare la festa a mio fratello.

La notte abbiamo parlato fino alle 6 ma non è servito a niente. (Gli ho cercato di spiegare che di carattere sono fatto così, anche se dopo 10 mesi dovrebbe saperlo come sono, che sto agendo secondo i miei tempi e i miei modi di fare e ogni giorno faccio un passo perché voglio dirglielo a breve) Invece lui continua a dire che se voglio farlo mi devo segnare un giorno su un calendario e impormelo, che è un problema da risolvere domani, che non mi crede dato che fino ad adesso non gliel'ho detto e che mi deve mettere alle strette per farlo perché sennò io non lo faccio ed è disposto anche a lasciarmi.

Ieri sera abbiamo passato tutta la sera a parlarne in macchina e alla fine la sua proposta è stata "Ti do la scadenza così sto meglio e tu devi farlo, entro fine settembre glielo devi aver detto" 
Io esasperato e stanco di parlare gli ho detto che va bene, ma non va per niente bene! Ora comincio ad avere dei dubbi sulla nostra relazione perché per me questa cosa è assurda, mi vuole imporre di fare una cosa che devo fare io e che che comunque sto facendo ma a modo mio, non si fida e questo mi fa star male. Le cose non vanno bene così, com'è per questo in futuro sarà anche per altre cose e non so ora cosa fare...

Scusate per il poema, spero che qualcuno possa darmi conforto o farmi capire se sto sbagliando io...

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Capisco che il tuo ragazzo possa essere deluso

del fatto che tu non abbia fatto CO con tuo padre dopo dieci mesi.

Potrebbe essere più comprensivo, ma ci sta.

 

Mi sfugge in tutto questo invece il ruolo di suo padre

che andrebbe invitato a farsi scodelle di caxxi propri.

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Io sono contrario ai coming out fatti per qualcun altro. È qualcosa che deve venire da dentro, nessuno ci deve far sentire obbligati a farlo. Questa è solo la mia opinione, ma subire pressioni o ricatti psicologici mi sembra decisamente fuori luogo in una relazione sana.

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Hai ragione tu, su tutta la linea.

Tu hai bisogno dei tuoi tempi e devi pretendere che vengano rispettati.

Se lui vuole aiutarti e starti vicino nel CO con tuo padre, farti questo genere di pressioni non è certo il modo migliore.

Anch'io soffrivo quando il mio ragazzo non era dichiarato con i suoi e mi presentava come il suo coinquilino, ma non mi sono mai permesso di fare pressioni. Quello del CO è un percorso personale che va ponderato e per il quale bisogna essere assolutamente pronti.

 

Ma soprattutto ... suo padre??

Il suo modo di intromettersi è decisamente fuori luogo e dovrebbe essere il tuo ragazzo a dirgli di starne fuori, perchè non sono fatti suoi.

Oggi è il CO, domani su cos'altro si intrometterà?

Edited by wasabi
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Non capisco il suo comportamento. Nel senso che ok, magari si sente un ladro in casa tua perché tu non l' hai detto a tuo padre, ma tua madre lo sa e comunque dovresti essere tu a sentirti più a disagio, non lui.

 

Hai provato a chiedere anche a tua madre? Magari è stato ossessionato da questa faccenda che ora ne fa un problema di stato. Credo che non sia grave, se ti piace veramente beh dovresti tentare di dirlo a tuo padre. Questo comunque non giustifica il suo comportamento apprensivo e oppressivo.

Hai pensato forse che deriva anche da ciò che gli è stato detto da suo padre? Cerca di avere dialogo con il tuo ragazzo specialmente su questo! Devi sapere ciò che suo padre gli dice, non solo vedere le reazioni che ha il tuo ragazzo.

 

Tu non stai facendo nulla di sbagliato, anzi!

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A prescindere dalla problematica, trovo abbastanza fuori luogo che suo padre ti venga a fare discorsi del genere per una questione che al massimo riguarda te ed il tuo ragazzo. Posso capire che è preoccupato per il figlio che evidentemente ha fatto presente che per questa cosa ci soffre parecchio, ma ciò non gli da il diritto di mettere naso nelle vostre questioni private.

A me già solo per questo verrebbe da storcere il naso.

 

Riguardo al discorso specifico della presa di posizione del tuo ragazzo rispetto al mancato C.O. con tuo padre, sinceramente gli ultimatum su una questione del genere mi sembra altrettanto indelicato, anche perché tua madre ne è a conoscenza, quindi l'unico motivo per cui al momento non fai il passo successivo dipende più dalle condizioni di tuo padre che per la mancanza di coraggio nell'uscire fuori.

Quindi non lo stai neanche obbligando ad avere in realtà una relazione totalmente clandestina per cui allora sarebbe più comprensibile che il tuo ragazzo ne risenta.

Piuttosto che farti 'ste scenate, al massimo dovrebbe cercare di stare al tuo fianco per aiutarti a fare questo passo, dato cosa esso significhi per te.

Ma nel modo in cui si è posto, a me sembra semplicemente una pretesa arrogante la sua.

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Anche secondo me l'ingerenza del padre è insensata ed invece è comprensibile l'atteggiamento del tuo ragazzo. In fondo c'è sempre un forte rischio di rimandare ad oltranza il CO e per qualcuno, che magari con fatica ha conquistato la sua fetta di "libertà", dovervi rinunciare nell'attesa indefinita che l'altro trovi il fantomatico "momento giusto" per ottenere la propria non è facile.

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Mi sembra che il padre del tuo amico ci abbia messo lo zampino per un qualche motivo e sta mettendo la relazione in una cattiva situazione volontariamente.

Non lo so, sta di fatto che il padre mesi fa me ne aveva già parlato. Ma a quel tempo io avevo accettato con grande entusiasmo il consiglio, dicendogli che avevo intenzione di farlo. Stavolta sta andando oltre e anche secondo me sta influenzando in negativo il pensiero del mio ragazzo con le sue parole.

 

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Io non ho capito perché sia così "importante" per il tuo ragazzo che tuo padre sappia di voi due.. 
Certo è un argomento che prima o poi va affrontato.. ma perché mettere scadenze? 

I miei sanno di me.. ma non sanno le evoluzioni (se sono fidanzato o meno): un po' perché io sono riservato.. un po' perché loro non me l'hanno mai chiesto. 
Dipende quindi anche dal carattere delle persone. 

 

Potrei capire il ruolo di "suo" padre nel difenderlo o nel parlare in sue veci solo se il tuo ragazzo avesse 15 anni. 

Nota personale: dieci mesi non bastano per conoscere bene una persona. Fidati. A volte non basta nemmeno una vita. 

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mah. la cosa positiva è che suo padre non ha problemi col fatto di avere un figlio gay (sembra).

 

poi anche per i problemi di salute di tuo padre mi sembra che non dovrebbero insistere.

 

forse sarebbe meglio se il tuo ragazzo non venisse spesso a casa tua così che lui non si sente uno che recita una parte non sua con tuo padre.

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Il tuo ragazzo s'è messo volontariamente con te sapendo che non eri dichiarato con tuo padre.

È stato volontariamente con te per 10 mesi, sino ad oggi, sapendo che tu non eri dichiarato con tuo padre.

 

Il tuo ragazzo ha il diritto di dire che la cosa non gli va più bene e mollarti.

 

Il tuo ragazzo non ha il diritto di martellarti, di torturarti, di coinvolgere suo padre in una questione che riguarda primariamente te, anche se ha necessari effetti sulla coppia.

 

Nessuno lo obbliga a stare in coppia con te, e stare in coppia con te non gli da il diritto di pressarti sul piano emotivo per manipolare le tue azioni a suo piacimento.

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Senti sarò brutale ma il tuo ragazzo non può decidere per te!

Chi ama sa' aspettare.io non mi preoccuperei di suo padre( il tuo ragazzo però dovrebbe difenderti) ma mi preoccuperei di più del mio rapporto sentimentale.Amare significa anche sapersi aiutare nei momenti di difficoltà.Il il tuo ragazzo non può permettersi dopo 10 mesi di avere questa pretesa da te.Il dichiararsi e liberatorio ma va fatto quando uno

è pronto emotivamente per affrontarne i benefici ma anche gli inconvenienti che potrebbero crearsi in famiglia.

Questa cosa è troppo importante affrontala solo quando sarai pronto!!

.

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Io sono contrario ai coming out fatti per qualcun altro. È qualcosa che deve venire da dentro, nessuno ci deve far sentire obbligati a farlo. Questa è solo la mia opinione, ma subire pressioni o ricatti psicologici mi sembra decisamente fuori luogo in una relazione sana.

Ma è proprio cosí. Anche con mia madre fu cosi 6 mesi fa. Stavo elaborando la cosa da un mesetto e gliel'ho detta perché me la sentivo. Anche se lui a quel tempo mi consigliò di aspettare.

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mi accordo a quanto hanno detto gli altri..

capisco che il tuo ragazzo dopo 10 mesi sia un po' indispettito che tuo padre non lo sappia, ma già che lo sa tua mamma è qualcosa almeno.. Non concepisco le pressioni che il padre del tuo ragazzo continua a farti, decisamente fuori luogo e invadente.. Forse non capisce che non tutti i padri la prendono allo stesso modo, forse non capisce che suo figlio è abbastanza grande da gestirsi da solo certe situazioni (leggo dal nick che hai 23 anni e forse anche il tuo ragazzo avrà la tua età presumo...).. ad ogni modo è imbarazzante sentirsi ste richieste da parte del "suocero". E non è facile rispondere x le rime..

 

Poi sta storia della data di scadenza boh.. ma la vostra relazione è come un cibo fresco che se non si consuma entro una certa data va a male e bisogna buttarlo?!

E poi mi sembra di notare dal tuo racconto che non vedi dei punti positivi del tuo ragazzo, sembra non ti faccia felice nonostante ci sia sto problema.....

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https://www.gay-forum.it/topic/24423-decisioni-difficili/#findComment-687258
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Non credo che il problema sia il padre incapace di comprendere che il figlio sia "abbastanza grande da gestirsi da solo queste situazioni".

 

Non è il padre a far parte della coppia, ma il figlio, e tocca al figlio tenere a bada il genitore per salvaguardare la coppia: certo non si può sperare che un genitore si tenga a bada fa sé, non è un comportamento tipico dei genitori, né particolarmente diffuso tra gli stessi.

 

È il figlio che non dimostra minimamente di essere in grado di saper gestire queste faccende da solo, e lo dimostra lasciando che il padre intervenga in tali faccende, ammesso e non concesso che non sia stato addirittura lui a coinvolgerlo di sua sponte lamentandosi della situazione.

 

Detesto evidenziarlo, perché come dinamica mi fa abbastanza specie, ma lo schema è esattamente lo stesso del potenziale suocero che lamenta poco impegno da parte del pretendente di sua figlia perché questi non l'ha ancora presentata ai suoi ufficializzando la cosa e rendendola "seria", con la sola differenza che il figlio gay rispetto alla figlia etero, si è cucito volontariamente un abito su misura per adeguarsi al teatrino patriarcale dei ruoli.

 

Una farsa alla quale non era tenuto a partecipare: il suo ruolo non era previsto nella trama, il suo nome e il suo orientamento sessuale non rientravano nel cast, ma evidentemente, per qualche ragione che mi sfugge, ha sentito la necessità impellente di ottenere la parte della figlioletta il cui onore è messo a rischio dalla poca serietà dimostrata dallo spasimante.

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Ciao :) mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo col tuo ragazzo, e vi capisco un po' ad entrambi perchè anch'io in passato ho vissuto una situazione molto simile alla vostra. La differenza diciamo, era che io impersonavo il tuo ragazzo, e il mio ex impersonava te xD

dopo 7 mesi circa che eravamo fidanzati io soffrivo molto del fatto che, sebbene sia io che il mio ex eravamo dichiarati con i nostri rispettivi genitori e lui frequentava assiduamente casa mia da parecchio tempo, io non ero mai neanche entrato in casa sua, sebbene i suoi genitori mi conoscessero di persona perchè ci eravamo visti qualche volta. Il problema era che il mio ex non voleva dire a suo fratello di essere gay e di avere un fidanzato, perchè non aveva quasi rapporti col fratello e diceva che non lo poteva soffrire, che non gli andava proprio di rivolgergli la parola per informarlo della cosa.

A me dispiaceva, anche perchè non si dovrebbero avere questi sentimenti nei confronti di un familiare credo, però d'altronde erano affari suoi e specie nei primi mesi, non mi sono mai azzardato a dire nulla, sebbene comunque sperassi un giorno di essere invitato a salire a casa sua, anche se magari il fratello non sapeva ancora nulla, mi andava bene anche essere presentato come un amico, o anche non essere presentato affatto. Lui invece mi diceva chiaramente che io non potevo mettere piede in casa sua finchè il fratello non sarebbe stato informato da lui, perchè altrimenti dopo che io me ne sarei andato, suo fratello l'avrebbe tempestato di domande ecc ecc e lui si sarebbe sentito in imbarazzo a rispondergli, e poi lui non voleva mentirgli dicendogli che ero un amico.

Io lo capivo, e ho aspettato per mesi, mentre lui mi diceva: "Vorrei tanto che tu venga a casa mia, a cena da me coi miei, ecc ecc" però poi non mi invitava mai perchè diceva: "Quando lo dirò a mio fratello però". Io cominciavo a soffrire un po' di questa situazione, perchè come il tuo ex, pensavo che lui non tenesse abbastanza a me, perché altrimenti, dopo 7 mesi, penso che un piccolo sforzo lo avrebbe anche potuto fare, specie dopo che anche i genitori gli dicevano "Ma il tuo ragazzo non si dispiace che tu non l'hai mai fatto neanche salire in casa, mentre tu da lui ci stai sempre a pensione?" e lui l'unica cosa che lui rispondeva era: "Lui lo sa che finchè non informo mio fratello cari mamma e papà, lui non può venire".

Alla fine, io forse sbagliando, ho fatto la stessa cosa che ha fatto ora con te il tuo ragazzo: gli ho dato l'ultimatum, dicendogli che tanto era palese che lui non aveva voglia di dirglielo, perchè non trovava mai occasione, e quindi gli dissi: "Scegliti un giorno sul calendario, e diglielo, imponitelo, fallo per me, se proprio dici che vuoi tanto avermi anche a casa tua e con la tua famiglia, altrimenti non lo dire per niente che mi vuoi in casa tua, e io non ti chiederò nulla, anche se mi dispiacerà". Alla fine lui ha fatto come gli ho detto io, obbligato da me però in pratica e l'effetto è stato molto positivo, ovvero che suo fratello l'ha presa non bene, ma benissimo, anzi, non gliene poteva proprio importare di meno credo. Ma questo non ha cambiato in meglio le cose, anzi, le ha peggiorate, perchè dopo non cambiava nulla nell'atteggiamento del mio ex e ci siamo lasciati dopo non molto tempo.

 

Ora, ti ho raccontato questo per dirti che secondo me la ragione in queste situazioni, non è mai da una sola parte, ma è sempre nel mezzo. Io capisco te, perchè immagino che dev'essere difficile per te parlare con tuo padre dopo le cose che hai scritto sopra, e ti dico anche che non ti devi forzare a farlo, perchè le cose forzate non vanno mai bene. Però ti dico anche che capisco il tuo ragazzo, perchè, anche se in maniera diversa, anche io ho vissuto la sua stessa situazione, forse la mia ancora peggio perchè tu comunque lo porti in casa, tua mamma sa di lui ecc ecc, io invece aspettavo proprio fuori della porta come i cani O.o e ti assicuro che non è bello, da l'idea che il tuo ragazzo non ti consideri abbastanza importante, o che non sia sicuro di te, tanto da non volersi sbilanciare con le persone delle quali non è sicuro della reazione. Nel mio caso, purtroppo la verità era proprio questa, spero non lo sia nel tuo di caso. Chi capisco molto meno è invece il padre del tuo ragazzo, che non dovrebbe minimamente mettere bocca in tutto ciò, anche perchè credo che siete entrambi dei maggiorenni tu e il tuo lui, quindi non vedo perchè il padre debba difendere il figlio, che non è di certo un bambino. E poi difendere da cosa? Forse vuole solo tentare di intimorirti, ma credo che sia proprio la cosa più errata del mondo intromettersi in questa cosa.

 

Un consiglio che ti do, se posso. Rifletti bene sul perchè non hai ancora voluto parlare di te e del tuo ragazzo a tuo padre, 10 mesi sono tanti. Cerca di capire se è perchè hai solo bisogno dei tuoi tempi (anche se, parere mio, quasi un anno è veramente parecchio tempo come attesa di parlare con tuo padre, se veramente ci tieni a chi hai vicino) oppure se magari è perchè alla fine ci sono altri motivi di fondo, come ad esempio che non sei sicuro al 100% della vostra relazione, e finchè informi persone alle quali sei legato e sai che non ti fanno obiezioni, va bene presentarlo, ma quando si tratta di esporti con una persona che tu reputi un ostacolo, un qualcosa che non ti accetterebbe ciecamente, ma ti opporrebbe resistenza, allora eviti perchè magari non vuoi esporti per qualcosa che poi per te, non è poi così importante. Non voglio minimamente sminuire la tua storia, ci mancherebbe altro. Però purtroppo, nel mio caso il motivo di fondo che spingeva il mio ex a comportarsi così per oltre 7 mesi, era proprio questo credo alla fine.

La cosa dell'ultimatum, col sennò di poi credo che non sia una cosa del tutto giusta, anche se l'ho fatta anch'io a mio tempo. Quella serve solo per persone che sono timide e magari vanno un po' spronate a fare le cose, ma se invece uno non è convinto, non serve proprio a nulla dare ultimatum, serve solo a peggiorare i rapporti tra i due. Però ecco, prova un po' anche a capire perchè lo fa il tuo ragazzo. Evidentemente, se è mosso dai sentimenti che muovevano me all'epoca verso il mio ex, e ha un carattere simile al mio, ti dico che lo capisco e che sicuramente soffre molto per questa situazione, perchè si sente poco considerato da te, poco importante e forse si sente provvisorio. 

 

La decisione comunque rimane a te, ricordalo. In bocca al lupo, spero che ne uscirete nel migliore dei modi :)

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Ma dio mio lascialo, un individuo del genere ti porterà ad imporre la SUA visione anche su tante altre cose che magari in questi 10 mesi non si sono manifestate.

L'argomento C.O in famiglia è estremamente delicato e ognuno deve disporre del tempo che necessita. Gliel'hai spiegato, più di così?

te prego, l'avrei già mandato a quel paese da quando il padre ha inserito il suo zampino (che son convinto che sia dovuto a pressioni del tuo ragazzo).

Non ha un gran rispetto per te, i'm sorry.

Edited by Laen
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Ciao :) mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo col tuo ragazzo, e vi capisco un po' ad entrambi perchè anch'io in passato ho vissuto una situazione molto simile alla vostra. La differenza diciamo, era che io impersonavo il tuo ragazzo, e il mio ex impersonava te xD [...]

 

Ti ringrazio per avermi raccontato la tua storia che in alcuni punti è molto simile, mi è stato d'aiuto leggere e capire il tuo punto di vista :) 

Io penso di essere molto comprensivo comunque e gli ho detto più volte di capire ciò che prova lui. Ma questo suo modo di fare è un po' irrispettoso nei miei confronti perché sembra che vuole mettermi fretta, considerando che lui è già da tre anni che l'ha detto ai suoi e si trova a vivere altre situazioni (suo padre ormai l'ha accettato a grandi linee, la madre non molto) Io mi sono trovato molte volte in situazioni serie e delicate nella sua famiglia ma mai mi sono permesso di dirgli ciò che doveva o non doveva fare, al limite gli ho dato consigli o opinioni in merito, lo abbracciavo per stargli vicino, ma non ho agito in modo errato facendogli del pressing psicologico per indurlo a fare ciò che volevo io!

Dal tuo punto di vista è ovvio che ci stavi molto più male. Io al contrario lo faccio entrare in casa, lo faccio cenare con i miei, dormire qui con me nella stessa stanza e nello stesso letto. L'unica cosa che lui mi fa pesare è che non lo sa mio padre e che deve fingere davanti a lui (quando io non glielo impongo). Come per esempio una sera che è venuto fuori casa per farmi una sorpresa e portarmi a cena. Lui è entrato in casa e mentre mi preparavo, senza che io gli dicessi niente, ha riempito mio padre di frottole "dobbiamo uscire con degli amici, non si sa a che ora vengono". Premettendo che mio padre non gli aveva chiesto nulla e io non avevo problemi nel dirgli "Papà noi due usciamo". Poi lui mette in ballo altre questioni (come quella che in casa non può chiamarmi amore) che tra l'altro non fa neanche a casa sua. E questa cosa sinceramente non cambierebbe anche se mio padre lo sapesse.

Tu mi consigli di riflettere sul perché non l'ho ancora detto a mio padre. Ma io lo so bene e i motivi sono molti, tra cui l'infarto recente, i problemi tra lui e mia madre e il nostro dialogo quasi nullo. Ma a parte questi problemi io so che voglio dirglielo e sto risolvendo la cosa gradualmente. Oggi ho anche parlato con mia madre e le ho chiesto consiglio. Quindi nel mio caso non è che non tengo a lui, anzi, da quando sto con lui ho superato molti miei blocchi. Ho cominciato a tenerlo per mano per strada, a baciarlo davanti a tutti e tante altre cose. Da premettere che prima d'ora non l'avevo mai fatto e io sono molto introverso, quindi mi pare che gliel'ho dimostrato più e più volte che ho intenzioni serie con lui! Per finire a me questa cosa dell'ultimatum mi ha fatto male, perché è come se mi costringesse ad agire secondo tempi e decisioni non mie, può essere anche che glielo dico prima della scadenza, ma comunque rimarrebbe il fatto che lui si è imposto su di me in modo sbagliato e questo non si potrà cancellare facilmente. Secondo me questo ha già deteriorato le cose perché alla fine è una decisione che fa star male me ma tranquillizza lui e non mi pare giusto.

 

Grazie mille per tutto e crepi il lupo! :)

 

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Il tuo ragazzo è stupido a fare da tramite a questa folle richiesta, ma il padre è completamente fuori di testa...che titolo ha per importi di prendere decisioni tue personali e familiari?

Io ad un suocero cosi' demente lo avrei mandato a cacare seduta stante...

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Questa è una delle situazioni che odio di più: perché obbligare qualcuno a dire di sé alla famiglia se ancora non è sicuro di farcela? La vedo come un'enorme mancanza di rispetto nei confronti della persona cui viene avanzata questa richiesta... a me interessa che l'altro sia felice di stare con me, e mi basta che lo sappia lui di starci con me, poi se sa anche la famiglia/amici meglio, ma non è certo un must. Poi fidati son ben altre le situazioni in cui potresti "prenderlo in giro" non certamente questa! Che poi la storia del "suocero" che non si fa gli affari propri...ma che avete 5 anni che devono ancora intervenire i genitori? Bah! 

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Mi accodo a tutti quelli che dicono che suo padre dovrebbe farsi i c...i propri

Il tuo ragazzo sicuramente sbaglia a pressarti ma non prendere sottogamba la questione del CO, ti assicuro che pesa e tanto su una relazione!! Se pure non ti desse un ultimatum, fino alla fine l'ultimatum se lo mette lui stesso superato il quale potrebbe benissimo lasciarti (come feci io) senza avvisi ed ultime possibilità.

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privateuniverse

Io ti direi di lasciarlo, ma questo è il consiglio che darei sempre a tutti ahahahaha.

 

 

Quindi, vediamo.

 

Che il padre di lui dovrebbe farsi gli affari suoi mi pare il minimo. E' la prima volta che sento di un genitore che mette bocca nelle relazioni dei figli.

 

Poi state insieme da dieci mesi, non da dieci anni. Se tutti dovessero presentare ai propri genitori il ragazzo o la ragazza con cui stanno da dieci mesi sai che confusione.

 

Non mi pare giusto che il tuo ragazzo ti debba imporre qualcosa che, più che il rapporto tra voi due, riguarda, in fin dei conti, il rapporto fra te e tuo padre.

Io gli direi le cose con franchezza.

"Se per te è indispensabile che io mi dichiari con mio padre e magari ti presenti ai miei, sappi che non so se, e quando, potrò farlo, per i motivi che conosci. Purtroppo le cose stanno così. Mi rendo conto che per te è una questione importante, ma devi essere cosciente che io non mi vergogno di te, e non credo, per questo motivo, che la nostra sia solo una storiella. Ciononostante, pensaci; se questo per te è impossibile da accettare è meglio finirla qui."


PS Francamente, anche l'ingerenza del padre nella vostra relazione mi pare una questione da porre, della stessa importanza del tuo coming out.
Il padre non ha il diritto di porre condizioni a te; e, se il tuo ragazzo glielo lascia fare, non vedo perché tu debba accettarlo.
Io non credo che accetterei.

Edited by privateuniverse
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E' la prima volta che sento di un genitore che mette bocca nelle relazioni dei figli.

 

Intenderai forse dire "un genitore che mette bocca nelle relazioni dei figli gay" ...

E' segno della "normalizzazione", stiamo ereditando il meglio e il peggio della vita degli etero :-D

 

 

 



PS Francamente, anche l'ingerenza del padre nella vostra relazione mi pare una questione da porre, della stessa importanza del tuo coming out.
Il padre non ha il diritto di porre condizioni a te; e, se il tuo ragazzo glielo lascia fare, non vedo perché tu debba accettarlo.
Io non credo che accetterei.

 

Credo anch'io che questo problema sia forse il più importante.

Il tuo ragazzo è succube di suo padre (e, in qualche misura, anche del tuo, perchè vorrebbe l'approvazione anche del tuo).

Questa faccenda può essere trasversale e avere un impatto molto generalizzato sulla vostra vita. Vale la pena farci una riflessione.

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Certo un rapporto padre figlio del genere non è così

frequente....

 

Per come la vedo io se lui si sente un ladro a casa tua

perchè non gli va di coprirti con le bugie a causa del fatto

che non hai il coraggio di fare CO, dovrebbe evitare di

venirci e tu non dovresti costringerlo a venirci e mentire.

 

Non puoi imporre al tuo ragazzo di coprirti coi tuoi, se a lui

non va.

 

Quanto al fatto invece che a causa del mancato CO il vostro

rapporto non possa essere ufficializzato e quindi tu saresti poco

serio....dubito sia farina del sacco del padre del tuo ragazzo.

 

Tendo a ritenere sia una costruzione tutta del tuo ragazzo e che

avendone fatto lui un dramma....si sia appoggiato a suo padre,

il quale invece di tranquillizzarlo e tenerlo buono pare invece lo

appoggi al 100% come farebbe con una figlia femmina ( che si

presume debole, di fronte a dei torti del proprio fidanzato )

 

Facendo così sbaglia...però che volete ne capisca un padre

etero di relazioni gay?

 

Ovviamente non ho elementi per dire che la questione stia

esattamente in questi termini...però dubito che una persona possa

soffrire o fare scenate solo per le ingerenza del padre, evidentemente

questa situazione lo fa soffrire per problemi suoi di autostima, insicurezza

etc.

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