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Cosa pensa la gente sui matrimoni gay


Riso

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Senza dubbio, però sei tu che hai sostenuto che l'obiezione del matrimonio tra fratelli è inconsistente perché non c'è richiesta nella società occidentale.

 

 

Certo, i rapporti amorosi tra 2 persone dello stesso, analoghi a quelli etero sono una realtà conosciuta in qiualsiasi epoca e latitudine, negli utlimi anni si è andata affermando massicciamente una modalità di relazione di coppia monogamica, stabile che abbisogna di determinate tutele

di simili rapporti tra fratelli non ho mai sentito parlare, è una situazione che non esiste

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Sicché quando io e il mio compagno viviamo assieme, facciam colazione assieme, ci salutiamo, andiamo a lavoro, facciam la spesa, decidiamo cosa cucinare, facciam lavatrici, discutiamo sulla gestione della casa e su come passare la serata, condividiamo assicurazioni, spese, proprietà, debiti, tasse, e poi lui viene a trovarmi in ospedale nell'orario "solo parenti" quando mi ammalo di cancro, e quando muoio può continuare a vivere nella casa che era intestata a me e a gestire il mio negozio di articoli da cucina, perché li eredita direttamente, stiamo scimmiottando gli etero.

 

Affascinante.

 

Io non li reggo più questi discorsi.

Non li reggo dagli etero, ma ancor di più non li reggo dai gay.

 

E quando si passa alla questione della omogenitorialità mi sale una bile atroce a pensare alle coppie omogenitoriali che conosco e a quelle che non conosco, e al fatto che per ogni genitore naturale che muore ci son bambini che li perdono entrambi, perché l'altro non è legalmente riconosciuto come tale, e ancora sento e ancora leggo gente che esprime le proprie opinioni senza sapere di che diamine sta parlando e senza porsi minimamente il problema di salvaguardare quelle famiglie.

Perché sono fottute famiglie, non scimmiottamenti!

 

E poi è meraviglioso, semplicemente m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-o, come le "pratiche scientifiche" siano celebrate e osannate quando salvano dalla morte un bambino nato prematuro di due mesi e invece facciano addirittura "schifo" quando servono a farne concepire uno a una coppia che non può averne, etero o gay che sia.

 

Vi fanno schifo l'inseminazione artificiale e la gestazione per altri?

Non vi ritenete naturalmente predisposti ad avere figli a causa del vostro orientamento sessuale?

Non volete tutelare il rapporto col vostro compagno attraverso il matrimonio perché lo sentite come uno scimmiottamento degli etero?

 

Ottimo!

 

Non praticate l'inseminazione artificiale e la gpa.

Non mettete al mondo e non adottate figli.

Non sposatevi.

 

Ma smettetela, smettetela, di vivere nel mondo delle vostre opinioni e rendetevi conto che la realtà che vi circonda non corrisponde a quel mondo, e che i diritti di persone gay e non e dei loro figli non possono dipendere dal fatto che voi non abbiate una visione lucida della realtà e una coscienza civile.

 

Siete in dovere, e sottolineo "dovere", come cittadini di avere l'una e l'altra quando si tratta di garantire diritti e doveri di tutti, quando siete chiamati a rivestire un ruolo pubblico.

 

Ah, e riguardo le ricerche scientifiche sull'omogenitorialità, gradirei che ogni volta che qualcuno le tira in ballo di premurasse di aver letto nel dettaglio tutti gli studi sino ad ora pubblicati che affermano che l'avere genitori dello stesso sesso non ha effetti negativi o positivi sui figli, e tutti gli studi sino ad ora pubblicati che affermano che che l'avere genitori dello stesso sesso ha effetti negativi sui figli.

Tutti, e nel dettaglio.

E che dopo averlo fatto li passasse ad un vaglio scientifico di attendibilità, e che facesse lo stesso per le fonti bibliografiche a cui fanno riferimento.

 

Spero che Iron84 l'abbia fatto.

 

Io non l'ho fatto, e difatti non mi permetto di tirarli in ballo a favore dell'omogenitorialità, ma aver fatto una ricerca su google e letto "l'infinita letteratura" a disposizione in rete non è sufficiente a tirare in ballo la scienza per sostenere le proprie opinioni.

Una conversazione sull'argomento che sia seria e ragionata, e non da chiacchiere al bar, non lo concede.

 

Perché, giusto per ricordarlo a chi sembra non avercelo presente, stiam parlando della vita di persone realmente esistenti, non dell'incerta tossicità di una nuova specie di muschio scoperta in Amazzonia.

 

 

Quoto pienamente, post da applausi, ed aggiungo la mia chiave di lettura.

 

Quando a proferire certe stronzate è un etero solitamente è spinto da ignoranza, o spesso da lavaggio del cervello religioso...quando invece a proferirle è un gay, situazione ancora piu' imbarazzante, nel 99,9% il motivo è solo uno: siamo di fronte a reietti anaffettivi, gente che, per propria colpa, non ha mai avuto un partner, se non quelli occasionali da una scopata e via, che sa quindi che non avrà mai una quotidianità di coppia come quella che sopra citi, e che quindi si oppone a qualcosa per mera invidia, proprio perchè sa che non l'avrà mai...in pratica gente fallita che rosica per l'altrui felicità, e che quindi vorrebbe imporre agli altri le stesse dinamiche dei propri fallimenti.

In poche parole la favola della volpe e dell'uva in versione gay (il matrimonio non serve=tanto era acerba)... che pietà di gente che esiste.

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Poché storie, il matrimonio è un istituto giuridico-religioso nato per le famiglie tradizionali. Per i gays il pacs va più che bene. Pretendere di più significherbbe scimmiottare una vita che una coppia gay non potrà mai avere. A meno che non si galleggi negli sghei  e si voglia imitare lo stile di vita di Ricky Martin o Elton John.

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Quando a proferire certe stronzate è un etero solitamente è spinto da ignoranza, o spesso da lavaggio del cervello religioso...quando invece a proferirle è un gay, situazione ancora piu' imbarazzante, nel 99,9% il motivo è solo uno: siamo di fronte a reietti anaffettivi, gente che, per propria colpa, non ha mai avuto un partner, se non quelli occasionali da una scopata e via, che sa quindi che non avrà mai una quotidianità di coppia come quella che sopra citi, e che quindi si oppone a qualcosa per mera invidia, proprio perchè sa che non l'avrà mai...in pratica gente fallita che rosica per l'altrui felicità, e che quindi vorrebbe imporre agli altri le stesse dinamiche dei propri fallimenti.

 

In poche parole la favola della volpe e dell'uva in versione gay (il matrimonio non serve=tanto era acerba)... che pietà di gente che esiste.

 

Questo è un intervento pregiudiziale siamo facendo un discorso molto più profondo e comunque dire ho ragione e tutti gli altri sono dei coglioni invidiosi non è il miglior modo per dialogare.

 

E poi ci meravigliamo che in Italia non abbiamo manco i pacs, certo certo la colpa è solo della Chiesa, della mentalità e dei froci repressi

Edited by Iron84
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Già...la colpa è proprio della chiesa, dei fascisti, dei bigotti, e dei froci repressi ed invidiosi di chi ha una vita seria e serena di coppia.

 

Per il resto il mio non è un intervento pregiudiziale, ma una mera constatazione della realtà: nessuno che sia sano di mente od in buona fede si dichiarerebbe mai  contrario a leggi che mirino ad equiparare i diritti di tutte le persone, a maggior ragione se quelle persone sono i propri "simili".

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Hai senza dubbio ragione: i figli, almeno finché non sono maggiorenni di diritto e forse anche indipendenti di fatto, non possono lliberamente scegliere nulla per sé.

Non possono scegliere se nascere o no, quale nome avere, quali genitori avere, in quale status sociale o locale o temporale essere cresciuti, quali scuole frequentare, chi sposare ecc.

Ma questo vale per qualsiasi figlio di qualsiasi genitore:

sarebbe quindi necessario, nell'interesse dei figli, almeno vietare di generare o di adottare figli a chiunque non li possa allevare in condizioni ottimali e costanti di serenità familiare, dignità sociale, sicurezza economica, serietà morale, eccellenza culturale......

Praticamente però nessun uomo potrebbe avere figli!

 

Ma in base a questo ragionamento lottiamo per il diritto dei single ad adottare perchè il principio è lo stesso.

Facciamo questa battaglia, magari è anche giusta, ma siete sicuri l'emancipazione degli omosessuali passi per il diritto ad adottare? Alla fine è solo questo l'interrogativo che pongo.

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Già...la colpa è proprio della chiesa, dei fascisti, dei bigotti, e dei froci repressi ed invidiosi di chi ha una vita seria e serena di coppia.

 

Per il resto il mio non è un intervento pregiudiziale, ma una mera constatazione della realtà: nessuno che sia sano di mente od in buona fede si dichiarerebbe mai  contrario a leggi che mirino ad equiparare i diritti di tutte le persone, a maggior ragione se quelle persone sono i propri "simili".

 

Già perchè all'estero non ci sono i fascisti, i bigotti e i froci repressi.

Che poi qua nessuno sta dicendo di essere contrario al riconoscimento dei diritti, sei un pò partito in quarta.

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Io infatti sono da sempre favorevole anche alle adozioni per i singles...non sono uno di quelli che ragiona tipo "siccome a me non interessa fare quella data cosa, o non appartengo alla x categoria, mi oppongo a cio' che per gli altri potrebbe essere importante"... chiamasi democrazia e rispetto per il prossimo.

 

Sull'adottare, tutti i cittadini dovrebbero averne il diritto, se persone in gamba: in tal senso esistono test pre adozione, ad i quali già gli etero sono soggetti.

Ergo il voler negare tale diritto ad eventuali coppie gay o singles, di qualsiasi orientamento, è chiaramente un atteggiamento dettato dal pregiudizio, dal menefreghismo, o dall'invidia...non ci sono altre spiegazioni logiche, escludendo la pazzia.

 

p.s. all'estero i bigotti religiosi contano meno di zero, ecco il perchè della differenza tra le leggi del nostro e degli altri paesi

Edited by ben81
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Sull'adottare, tutti i cittadini dovrebbero averne il diritto, se persone in gamba: in tal senso esistono test pre adozione, ad i quali già gli etero sono soggetti.

 

E' molto semplice infatti. Quando viene fuori la discussione, che invariabilmente inizia con "io non ho niente contro i gay però.." si arriva sempre a dire che alla fine dipende se sono o no in grado di crescere un figlio in modo equilibrato, il che è esattamente lo stesso per le coppie etero. Se una coppia è un grado di crescere un figlio potrà adottarlo, altrimenti no. E siccome non esistono due coppie uguali, tutte le coppie passano al vaglio degli esperti per essere valutate. Punto.

E visto che non esiste una pregiudiziale riguardo ai genitori dello stesso sesso (anzi in questo senso le sentenze hanno parlato in senso positivo) va valutato il potenziale di ogni coppia presa per se stessa.

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AndrejMolov89

 Più che altro il diritto di adottare non esiste. Esiste il diritto di poter adottare che è diverso. Se due persone sono in grado di fare i genitori, devono poterlo fare. Non si parla di un diritto all'adozione, ma il diritto di poter eventualmente poter usufruire di un istituto pre-esistente. Basta fare un po' di confusione su questi piani e subito inizia il putiferio semantico e poco utile sia per la discussione che per le membra. 
Il matrimonio, oltreché ad essere un atto simbolico giuridico, è un importante strumento di rivendicazione sociale che non implica uno scimmiottamento delle famiglie etero, bensì l'affermazione che l'essere omosessuali non è una discriminante sufficiente per non potervi accedere. Mi spiego meglio, il matrimonio è un istituto giuridico che di per sé non è implicato dall'eterosessualità dei coniugi, né dalla capacità o meno di procreare, è un istituto che regolamenta uno stato di coppia che per essere regolamentata deve essere riconosciuta: sono due doppie implicazioni. Il matrimonio regolamenta uno stato di coppia, quindi la riconosce giuridicamente. Se una coppia viene riconosciuta giuridicamente viene regolamentata. Il riconoscimento giuridico semplicemente stabilisce l'equivalenza di un nucleo famigliare base, senza necessariamente eliminare le diversità intrinseche tra coppie omosessuali ed eterosessuali. Non è uno scimmiottamento dello stile di vita etero, bensì un modo per dare sostanza ad un'altra forma di coppia. La percezione distorta che si ha sul matrimonio, è sintomatica del modo di fare attivismo che punta allo slogan più che alla sostanza di un ragionamento, così come la questione del diritto di poter accedere eventualmente all'istituto dell'adozione. 
La maggior parte delle discussioni in tal senso derivano principalmente, a mio modo di vedere le cose, da un cattivo uso della lingua: ad esempio per la questione della legge contro l'omofobia. I giornali non parlano di estensione della legge mancino, già esistente, alla discriminazione basata sull'orientamento, ma parlano di decreto contro l'omofobia, il risultato più eclatante è che le persone percepiscono questa norma un modo per creare una categoria più uguale degli altri. La questione del linguaggio e della sostanza in certi argomenti sono fondamentali ed è bene trattarli con maggiore cura, e ahimé non è così nella stragrande maggioranza dei casi. 
Per questo una persona come Iron può fare questi ragionamenti e crearsi dei pregiudizi del genere. 

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 Più che altro il diritto di adottare non esiste. Esiste il diritto di poter adottare che è diverso. Se due persone sono in grado di fare i genitori, devono poterlo fare. Non si parla di un diritto all'adozione, ma il diritto di poter eventualmente poter usufruire di un istituto pre-esistente. Basta fare un po' di confusione su questi piani e subito inizia il putiferio semantico e poco utile sia per la discussione che per le membra. 

 

Tra l'altro l'adozione non è dare un bimbo a una coppia, bensì dei genitori a un bimbo. Il punto di vista viene girato in modo opposto e speculare. Le coppie vengono valutate, e se risultano ideonee viene scelta tra queste quella più adatta a quel bimbo in particolare, bimbo che è il protagonista dell'adozione, non le coppie (che infatti di solito alla vigilia della scelta sono sempre 3 o 4, chiamate per fare il colloquio in merito a quel bimbo in particolare).

Il punto è ritenere non idonee una coppia omosessuale in quanto formata da due individui dello stesso sesso. Come se essere maschio e femmina, l'avere un rappresentante per i due generi, fosse condizione essenziale, primaria, per essere una coppia di genitori equilibrati.

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@greed89

E' chiaro che si parla del diritto per tutti di poter accedere all'istituto giuridico nei modi e nelle forme gia esistenti per gli attuali aspiranti genitori adottivi eterosessuali, e non del diritto di adottare per chiunque ne faccia richiesta, anche senza possedere certi requisiti; non a caso ho citato i test gia' esistenti (peraltro piuttosto severi) ai quali i richiedenti gia' sono sottoposti.

Comunque il buttare tutto l'argomento sull'adozione e' quasi sempre un modo per glissare, lo dimostra il fatto che c'e' gente che si opone ai matrimoni gay tout court.

Edited by ben81
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Ho già spiegato dettagliatamente il mio punto di vista ma si vede che non è stato letto o capito ma meglio di così non lo so spiegare pardon.

Di fondo qui si discute su delle pregiudiziali, giacchè sei contro l'adozione sei contro la coppia, sei contro i diritti, sei un frocio represso (non l'avete detto ma si evince) o sei con me o contro di me, non ho altro da aggiungere.

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giacchè sei contro l'adozione sei contro la coppia, sei contro i diritti, sei un frocio represso (non l'avete detto ma si evince) o sei con me o contro di me, non ho altro da aggiungere.

Facciamo un passo indietro e scordiamoci i rispetti orientiamenti sessuali.

L'adozione è dare una famiglia a un bimbo. Questa famiglia deve amarlo, rispettarlo come essere unico, aiutarlo a crescere ( e un sacco di altre cose, ma per riassumere). Esistono esperti che giudicano se una famiglia è in grado di farlo o no. Se sei contrario vuol dire che per te il fatto stesso di appartenere allo stesso genere rende due persone non in grado di essere buoni genitori. Ecco questo è smentito dai dati scientifici e sottolineato dalle sentenze che a quei dati si ispirano.

Poi tu ( un tu generico) puoi pensare che due persone non dovrebbero adottare un bimbo di colore diverso, per tutta una serie di motivi. Di fatto invece questo succede, perchè è ritenuto compatibile con l'essere una buona famiglia.

Non so se adesso mi sono spiegata meglio :D

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Io ho detto che è un discorso prematuro non ho detto di essere contrario, o meglio in una società che fatica ad accettare l'idea che due persone dello stesso sesso possano amarsi e quindi a riconoscergli relativi diritti, spiattellargli la famiglia omogenitoriale mi sembra, a mio avviso, una scelta controproducente.

In primisi per un discorso di ordine pratico, le battaglie si fanno step by step e quindi strategicamente anche poco intelligente da un punto di vista politico.

 

Creare una famiglia in un contesto ostile mi sembra qualcosa di discutibile ed egoistico questo è il sunto del mio discorso.

Quando avremo una società più aperta dove la famiglia omogenitoriale sarà vista alla stregua delle altre allora si potrà considerare la possibilità di adozione.

E non è che sto parlando di farlo tra 50 anni ma di far passare ancora qualche anno, negli ultimi 10 anni si è fatto molto però di andare con ordine e di farl valere le proprie istanze. Le mentalità si cambiano abituando le persone.

 

La mia è anche una critica al movimento omosessuale che a mio avviso ha pessime strategia comunicative e certa aggressività rinvenibile in questo forum come nella vita reale è uno dei motivi, a mio avviso, della nostra arretratezza e incapacità di farsi sentire.

Perchè l'esterofilia rinvenibile in ben81 è una miopia cronicizzata e generalizzata.

 

Ricordo che paesi che noi prendiamo ad esempio di apertura come l'Inghilterra o la Spagna, fino a pochi decenni consideravano fuori legge essere gay, mentre l'Italia dei bigotti, fascisti e froci repressi è stato tra i primi paesi al mondo a depenalizzare l'omosessualità alla fine dell'ottocento e addirittura ad "invetare" il turismo gay visto che nei primi del 900 e oltre da tutta Europa si veniva in Italia come ad esempio a Capri.

Cosa sia successo poi? Bisognerebbe interrogarsi e fare una sana autocritica e non dire la colpa e degli altri e non voglio ascoltare nessuno, ho ragione punto.

Vabbè questo è un altro discorso scusa l'off-topic

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Creare una famiglia in un contesto ostile mi sembra qualcosa di discutibile ed egoistico questo è il sunto del mio discorso.

Ma io credo di capire il tuo discorso, per questo ho portato l'esempio della famiglia multietnica.

Di fatto, anche allo stato attuale, anche se la famiglie ado multietniche sono una realtà da decenni, vivono spesso in un contesto ostile, fatto di piccole ingiustizie, di rappresaglie e anche di una certa emarginazione. E questo è la "norma" che puoi trovare in qualsiasi forum di genitorialità ado, così come la puoi vivere sentita raccontare da amici cari che hanno adottato bimbi di altre etnie. Il razzismo è stato ed è combatutto anche dalla presenza di famiglie di questo genere.

Ma non per questo è stata vietata la genitorialità multietnica. E' stato privilegiato il concetto di amore che va oltre l'etnia (e l'orientamento sessuale). Ecco perchè quello che è stato fatto per l'adozione multietnica può e deve essere fatto per quella omo.

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Non c'è bisogno di cercare nel multietnico per trovare la difficoltà delle famiglie italiane ad  andare avanti. Con una congiuntura economica così negativa, secondo voi, lo Stato dovrebbe occuparsi dei capricci dei gay. Iron84 ha ragione. Bisogna aspettare, forse tra qualche decennio riuscirete ad avere qualcosa simil pacs.. fino ad allora è meglio che vi mettiate l'anima in pace. Dedicatevi a Dio e seguite gli insegnamenti di Francesco. Almeno non avrete strani grilli per la testa!

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Capricci di questa minchia.

Se vuoi dedicarti a dio e agli insegnamenti di Francesco fa' pure, la legge te lo concede.

Io voglio che conceda a me e tutti gli altri (single, transessuali, intersessuali, immigrati) di poter vivere nel pieno possesso dei diritti che ci spettano.

 

Ad approvare delle leggi che garantiscano quei diritti, un governo e un parlamento sani di mente impiegherebbero un anno, senza neanche bisogno di dibattere nel merito del "è giusto o non è giusto concedere diritti uguali a tutti", e senza venirne assorbiti al punto da non poter contemporaneamente continuare radiosamente il balletto di manovre anti-crisi, tasse rimosse, rinnovate, rinominate, istituzioni tagliate, introdotte, resuscitate.

 

Invece no, abbiamo un governo e un parlamento le cui più grandi aspirazioni e preoccupazioni risiedono nel presentare tonnellate di emendamenti sull'estensione della legge Mancino all'orientamento sessuale e all'identità di genere, e nel valutare e produrre e dibattere furiosamente forme di diritto "adeguate, ma distinte" per ogni singolo caso e categoria, questo mentre fingono di esser completamente impegnati nel salvarci dal tracollo economico, neanche passassero tutti e mille le giornate e le notti a far conti a mano di micro e macro economia.

 

E vai con la samba del "bisogna aspettare", del "non è il momento", del "ci sono altre priorità", e col mambo de "la società non è pronta", del "bisogna accontentarsi" e de "un passo alla volta".

 

E intanto chi è senza diritti e senza tutele rimane senza diritti e senza tutele, soprattutto in tempo di crisi economica, vivendola non al pari degli altri, ma peggio.

 

Ma va bene così, accettiamo questa cruda e tremenda realtà, sposiamo madama Povertà e abbracciamo sorella Disperazione, abbandoniamoci alla cara zia Rassegnazione e raccontiamo i nostri drammi quotidiani, personali, emotivi ed economici al Buon Dio che ci guarda dall'alto dei cieli, o a fratello Lupo, fratello Passero, sorella Nutria, cugino Piccione.

 

Sei un ermafrodita e t'hanno mutilato da piccolo riassegnandoti ad un sesso apparente? E di che ti lamenti? C'è la crisi!

 

Siete una coppia omosessuale di trentacinque anni e non avete la benché minima possibilità di costruire una progettualità di vita dignitosa qui in Italia? E di che vi lamentatei? C'è la crisi!

 

Sei nato in Italia, cresciuto in Italia, vivi in Italia, parli italiano, hai studiato in Italia, lavori in Italia, ma non sei considerato cittadino italiano, non hai voce in capitolo nella cosa pubblica e l'unica cosa che ti permette di rimanere e vivere qui è la ricevuta di un permesso di soggiorno che devi rinnovare costantemente pagando profumatamente per quel privilegio? E di che ti lamenti? C'è la crisi!

 

Sei una donna in un corpo di sesso maschile e vorresti che tutti, dal tuo vicino di casa, al tuo datore di lavoro, al poliziotto che ti ferma per strada ti considerassero una donna, ma non hai i soldi per permetterti la sterilizzazione (perché di questo si tratta) o il tuo corpo non è il grado di reggere le procedure ormonali o chirurgiche senza gravi rischi per la tua salute, e per questo tutti, dal giudice al vicino di casa, continuano a considerarti un uomo? E di che ti lamenti? C'è la crisi!

 

Ti hanno tolto i figli minorenni che hai avuto con la tua compagna perché adesso per lo Stato ti chiami Antonella e non più Mario, o perché ti sei sempre chiamata Antonella, ma quei figli li aveva messi al mondo lei? E di che ti lamenti? C'è la crisi!

 

Ti hanno menato a sangue, ma si son beccati solo tre mesi di servizi sociali perché lo Stato non riconosce come aggravante il fatto che t'abbiano menato perché sei un frocio di merda? E di che ti lamenti? C'è la crisi!

 

Soffri, fratello! Soffri e abbraccia la tua miseria!

C'è la crisi, e te non conti un cazzo.

 

Ma non illuderti che passata la crisi conterai qualcosa: perché sei nato per soffrire, e perché troveremo altre scuse patetiche, assurde e disumane perché tu resti il cane che sei.

 

Al più ti daremo un'osso da sgranocchiare, un PACS per tenerti buono, un mezzo jus soli con concorso di cittadinanza, un palliativo conto gli omofobi che non li renda comunque incriminabili per quell'aggravante a meno che, nel pestarti, e davanti a testimoni, non specifichino che il loro è un pestaggio "prodotto dalla propria omofobia, con riferimento alla legge Scalfarotto".

 

Bravi, cani, continuate a prendervi le legnate, continuate a non interessarvi delle legnate che prendono gli altri, continuate ad soffrire i morsi della fame, e a non interessarvi al fatto che altri li soffrano, continuate a tener la testa bassa, a godervi l'angolino gentilmente concessovi dal carnefice, a ricordarvi che non si abbaia, che non si ringhia e non si morde, che se il carnefice vi dice "giù", dovete stare giù, e se dice "rotola" dovete rotolare, e che se vi chiede la zampa dovete dargliela, anche se ha una mannaia in mano e la passione per le zampe di cane in umido.

 

Bravi, cani, bei cani.

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Anche se non sono d'accordo nel merito. Bel post! Fa riflettere. C'è troppa insofferenza in questo triste mondo gay. Se solo  imparaste ad accontentarvi...

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Io ho detto che è un discorso prematuro non ho detto di essere contrario, o meglio in una società che fatica ad accettare l'idea che due persone dello stesso sesso possano amarsi e quindi a riconoscergli relativi diritti, spiattellargli la famiglia omogenitoriale mi sembra una scelta controproducente.

In primis per un discorso di ordine pratico, le battaglie si fanno step by step e quindi strategicamente anche poco intelligente da un punto di vista politico.

 

L'intelligenza politica è una faccenda di cui non ho mai capito molto.

Non ho mai capito cosa renda un'azione o una proposta più intelligente dal punto di vista "strategico" di un'altra.

Non mi pare che da destra o da sinistra si stiano facendo grandi passi in alcuna direzione.

Non ho le competenze per valutare quanto "costerebbe" allo Stato aprire alle coppie omosessuali la possibilità di sposarsi,

visto che pare solo i costi contino qualcosa di questi tempi...

 

Non capisco poi nemmeno perché continuare a pensare di doversi comportare come "la società imporrebbe"...

anch'io faccio parte di questa società, o no? Devo avere il placet di Bruno Vespa per potermi fidanzare...???

 

Detto ciò, le mie insicurezze sul fatto dell'omogenitorialità, di cui talvolta ho parlato con amici, riguardano il fatto che io non penso che quello di essere genitori sia un 'diritto' come altri...non fa parte del mio modo di pensare ecco.

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C'è troppa insofferenza in questo triste mondo gay. Se solo  imparaste ad accontentarvi...

E' che a forza di accontentarsi uno si intristisce e crepa dopo aver vissuto una vita piena di piccole mediocrità...

talvolta incazzarsi per delle cose fa sentire più vivi.

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l'Italia dei bigotti, fascisti e froci repressi è stato tra i primi paesi al mondo a depenalizzare l'omosessualità alla fine dell'ottocento e addirittura ad "invetare" il turismo gay visto che nei primi del 900 e oltre da tutta Europa si veniva in Italia come ad esempio a Capri.

Cosa sia successo poi? Bisognerebbe interrogarsi e fare una sana autocritica e non dire la colpa e degli altri e non voglio ascoltare nessuno, ho ragione punto.

Non credo che il fatto che Capri o Taormina siano state mete di turismo gay dovrebbe perciò stesso rendere l'Italia più idonea al riconoscimento di diritti per le coppie...a me pare invece che in Italia da sempre, ad un certo tradizionalismo si sia accompagnata una relativa tolleranza per vizi che dovevano rimanere privati...ma non è che questo automaticamente renda un paese più 'civile'...

Edited by schopy
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Se non si vive bene nel proprio paese, si può sempre espatriare.. i motivi che spingono all'emigrazione non sono solo dettati dalla fame eh.. se non vi sta bene come si vive in Italia, cercatevi una vita migliore altrove. Sposatevi e fatevi partorire un bebé.. se è questo quello a cui aspirate, abbiate i coglion* per farlo! Ma in Italia siamo tradizionalisti. Abbiamo salde radici cristiane...

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" la vipera è akinori"... Non so chi sia questo akinori e se sia una vipera.  Comunque non ho niente a che vedere con lui.

Vedo che avere opinioni divergenti dalla massa ad alcuni spaventa. Prendetene atto e accettate anche chi non la pensa come voi.

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L'intelligenza politica è una faccenda di cui non ho mai capito molto.

Non ho mai capito cosa renda un'azione o una proposta più intelligente dal punto di vista "strategico" di un'altra.

 

In Italia funziona che meno si pretende meno si ottiene. In tutti i campi.

Sento spesso dire il contrario, ma non trovo nessun esempio concreto che lo dimostri.

Per il "costo" delle coppie gay ricordo soltanto che noi tutti paghiamo già la reversibilità della pensione delle coppie sposate, il problema è l'esatto opposto di quello che si vuole far credere, non sono le coppie etero a dover mantenere le coppie gay, ma attualmente è l'inverso, siamo noi che paghiamo loro.

Poi il ragionamento per cui si dovrebbe aspettare che la società accolga i gay è privo di consistenza, anche qui funziona all'inverso.

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Non so chi sia akinori, e dal mio punto di vista poco conta.

 

Si può anche espatriare, certo, ma si può anche restare qui e segare quelle belle radici cristiane, giorno dopo giorno, pezzo dopo pezzo, un centimetro di spessore dopo l'altro.

Perché sfortunatamente per chi deve soffrire la mia presenza e la presenza degli altri come me, in Italia non siamo tutti tradizionalisti, e non tutti abbiamo profonde radici cristiane.

 

E quindi sì, a quelle persone tocca soffrire la presenza di chi non vuole espatriare e vuole invece che gli alberi di Cristianesimo e tradizionalismo ognuno possa farli crescere nel proprio giardino privato, ma non in quello altrui, perché sentire le radici cristiane e tradizionaliste di altri attraversare la propria vita dalla famiglia alle mutande, sinceramente da fastidio.

 

E capisco che non piaccia sertirsele consumate, e che siano abituati da secoli a farle crescere a piacere nella vita degli altri, ma non a tutti piace cedere il proprio giardino ad altri, e non a tutti fotte qualcosa dello scontento tradizionalista e cristiano.

 

A me, per esempio, non fotte una sega.

 

Possono sempre cogliere la palla al balzo e andare a piantare i propri semi e le proprie radici nel giardino di qualche nazione in via di sviluppo, e nella vita di persone ben disposte a cedere il proprio giardino privato a quelle radici.

Nessuno li obbliga a vivere qui.

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touché! Purtroppo per te ce ne vorrà ancora molto per estirpare le radici cristiane.. e poi assicurati di non far attecchire altri semi, ché forse, quelli sì che potrebbero essere davvero pericolosi. La forza bimillenaria della chiesa non potrà mai essere erosa.. i fedeli non lo permetteranno. Grazie a Dio i "democristiani" sono ancora la maggioranza nel nostro parlamento:)

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bah il discorso sulle radici cristiane non c'entra un cazzo...e poi in italia pare abbondino i politici gay con 'radici' cattoliche...insomma, non c'è alcuna consequenzialità.

@Lavipera ma io fossi al posto tuo mi vergognerei di scrivere provocazioni così banali...insomma, ci fai la figura dello sfigato.

E non per le idee che professi...ma per il modo un po' rozzo e ingenuotto in cui le divulghi.

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