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[cinema tematica gay] lo sconosciuto del lago


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  • 5 months later...

l'ho visto in str

e' piu' o meno ambientato in un battuage per cui il tema e le circostanze sono quelle (a volte anche esplicite)

e' anche un film francese..per cui ci si deve aspettare polpettoni di dialoghi bla bla bla

non e' il mio genere

film cattivo...

lascia un sapore vuoto in bocca, è la psicologia del personaggio di Frank che non funziona affatto, c'è qualcosa di estremamente artefatto nella sua devozione per Michel. La fiducia e il silenzio che per lui è disposto a dare, anche di fronte alle informazioni dell'autorità, è davvero irrazionale e fastidiosa. Ho trovato di cattivo gusto il pressapochismo di alcuni passaggi del film, come quella in cui i personaggi durante i rapporti sessuali scelgono di non usare il preservativo e quando uno di loro tenta di farlo passa per "l'antipatico", oppure il modo in cui metabolizzano la morte del ragazzo gay trovato nel lago, dove tutti ritornano a fare le porcate di prima come se niente fosse, con un'insofferenza unica. Certo è che se è un inferno che il regista voleva rappresentare, non è neanche tanto interessante.

Ciò che è riuscito nel film, è l'impatto visivo molto rigoroso, con molti campi lunghi, pochi movimenti di macchina, ma grande composizione interna, senza contare la suggestione del sonoro e dei rumori del vento e dei respiri, c'è una grande consapevolezza del linguaggio cinematografico che riesce a trasmettere un perenne senso di inquietudine e violazione intima. A tratti mi disturbava continuare la visione. Sono sensazioni che mi hanno fatto ricordare un capolavoro del genere horror come "The Wicker Man".

Il finale colpisce, per la serie di violenza che si manifesta, una dopo l'altra. Ma la scelta di chiudere il film in quel modo lì, non l'ho trovata particolarmente convincente:

Frank ripete nell'oscurità il nome di "Michel", che probabilmente non è mai esistito come tale, come uomo che aveva idealizzato, amato, è tutto piuttosto annichilente.

E' un film senza cuore, punto.

L'unico personaggio interessante del film, che sembra il più vero è il povero grassone che ama Frank.

Edited by Rui

 

 


oppure il modo in cui metabolizzano la morte del ragazzo gay trovato nel lago, dove tutti ritornano a fare le porcate di prima come se niente fosse, con un'insofferenza unica.

 

Questo passaggio moralista l'ho trovato davvero assurdo.

 

Se morisse una anziana cliente del supermercato in cui vado ogni giorno

a nessuno importerebbe una sega e la spesa la faremmo come tutti i giorni.

Già sarebbe un miracolo se qualcuno si accorgesse della sua assenza.

E questo non rende noi clienti della Coop insofferenti o amorali.

Per me rimane un film incomprensibile

Sono i personaggi e le loro azioni a risultare talmente surreali da far venire il nervoso: quel Frank lì inizia la relazione col barbetta psYco dopo averlo visto affogare il compagno, il falso magro che raggiunge il "suo scopo" facendosi sgozzare dal solito barbetta, ma quale scopo? Aprire gli occhi all' ""amico"" Frank conosciuto da pochi giorni nei quali ci ha scambiato qualche inconsistente battuta nella sonnolenta spiaggia, suvvia, nessuno può essere tanto sfigato!

L' ispettore segaligno che aleggia costantemente, sbucando dal nulla e nel nulla ritornando dopo i suoi interrogatori informali (forse vive appollaiato nella pineta come un gufo)

Tutto sommato l'indifferenza con cui viene accolta la morte del ragazzo gay sembra la cosa meno insensata (purtroppo) rispetto al resto,

Magari come genere grottesco potrebbe avere un suo perchè

Edited by prefy

Questo passaggio moralista l'ho trovato davvero assurdo.

 

Se morisse una anziana cliente del supermercato in cui vado ogni giorno

a nessuno importerebbe una sega e la spesa la faremmo come tutti i giorni.

Già sarebbe un miracolo se qualcuno si accorgesse della sua assenza.

E questo non rende noi clienti della Coop insofferenti o amorali.

Paragone forzato il tuo. Contesti differenti, legami differenti con il posto. E sopratutto le indagini e gli sviluppi del film lasciano poco su cui pensare, visto gli interrogativi del detective.

Questo passaggio moralista l'ho trovato davvero assurdo.

 

Se morisse una anziana cliente del supermercato in cui vado ogni giorno

a nessuno importerebbe una sega e la spesa la faremmo come tutti i giorni.

Già sarebbe un miracolo se qualcuno si accorgesse della sua assenza.

E questo non rende noi clienti della Coop insofferenti o amorali.

Il passaggio è stato senza dubbio controverso, infatti ho letto diverse critiche su internet

Ma è anche il punto di vista di un commissario non giovanissimo

Non saprei se è moralismo, perché alla fine non commenta le libere attività sessuali, però è sicuramente giudicante

 

Però non trovo il paragone col supermarket calzante

Stiamo parlando di un ambiente piccolo, dove ci si conosce abbastanza

E si notano segni visibili di un assenza: la macchina parcheggiata sempre presente, l'asciugamano steso con scarpe e magliette sopra, tutto resta lì finché non ritrovano il corpo. Frank non dice nulla per i suoi (discutibili) motivi, ma gli altri?

Alcuni probabilmente non ci hanno fatto caso, ma è possibile che proprio nessuno se ne accorga?

 

La risposta secondo me sta nell'ambiente descritto, che è un ambiente dove più o meno ci si conosce, ma rimane sempre un certo anonimato, ed in questo c'è un'ambiguità, un confine sempre incerto su quanto si possa entrare nella vita di un altro, fino a che punto sia legittimo scoprire, indagare, cercare cosa ci sia oltre il corpo nudo, il desiderio e il rapporto sessuale.

Infatti chi è "lo sconosciuto" del titolo?

Alla fine del film sembra che sia proprio Michel

Ma potrebbe anche essere Henry

Potrebbe essere l'ex di Michel

O perfino Frank stesso

In fondo, ognuno di loro potrebbe essere "lo sconosciuto del lago"

Questo aspetto, che non è mai arrivato più di tanto al cinema, a me è piaciuto molto, cinematograficamente trattato benissimo

Tutto secondo la mia umile opinione

 

Però non trovo il paragone col supermarket calzante

Stiamo parlando di un ambiente piccolo, dove ci si conosce abbastanza

E si notano segni visibili di un assenza: la macchina parcheggiata sempre presente, l'asciugamano steso con scarpe e magliette sopra, tutto resta lì finché non ritrovano il corpo. Frank non dice nulla per i suoi (discutibili) motivi, ma gli altri?

Alcuni probabilmente non ci hanno fatto caso, ma è possibile che proprio nessuno se ne accorga?

 

e non meno fondamentale che qui la merce esposta sono i corpi, che si guardano continuamente. A volte non ci si rende conto che si è osservati.

Per questo quell'insofferenza è davvero controversa, non penso sia una scelta moralistica il fatto di far notare che comunque è eccessiva nel film, lo è e basta.

Penso che in ambienti simili una reazione più plausibile sarebbe stata la paura, ecco di questa, nel film non c'è nessuna traccia, per questo secondo me è molto forzato.

Non ho trovato la visione dell'autore onesta.

 

 


Stiamo parlando di un ambiente piccolo, dove ci si conosce abbastanza
E si notano segni visibili di un assenza: la macchina parcheggiata sempre presente, l'asciugamano steso con scarpe e magliette sopra, tutto resta lì finché non ritrovano il corpo. Frank non dice nulla per i suoi (discutibili) motivi, ma gli altri?
Alcuni probabilmente non ci hanno fatto caso, ma è possibile che proprio nessuno se ne accorga?

 

Sì.

Vieni a fare la spesa nel mio piccolo supermercato di quartiere.

No, a nessuno gliene fotte un cazzo se la bici della Gina rimane sulla rastrelliera per sei mesi.

Ed è un bene. Quello stronzo del mio macellaio si ricorda tutti gli orari in cui mi ha visto

e quando gli chiedo due etti di speck mi sento scannerizzato fino al midollo.

("E' la prima volta che ti vedo al mattino... Novità?"

"Sì, c'è una novità: i cazzi tuoi mai, vero?")

 

Lo giuro. Sono molto più attento ai battuage rispetto al resto della mia vita.

Noi gay siamo persone orribili, lo so. Però siamo meno orribili degli etero.

Te lo giuro: se nel mio quartiere ammazzi qualcuno, il giorno dopo è già noia.

A meno che non si tratti di un negro/frocio/albanese/satanista/drogato...

 

Intendo proprio quello che dico: a sette metri da casa dei miei genitori

un vecchio fascista ha sparato alle spalle alla sua figlioletta cattolica

solo perché lei gli aveva detto di smettere di fumare.

Non mi pare ne sia nato un caso nazionale: lui non era abbastanza negro, forse.

Forse le sigarette non erano eroina, forse... forse.. forse... non lo so.

Voglio indietro l'ora e mezza spesa a vedere sto film... L'ultima volta che guardo un film francese...

 

La tematica dello sconosciuto è stata trattata bene, ma se volevo qualcosa di quel genere avrei visto una rappresentazione pirandelliana...

Alla fine comunque penso che quello che ha visto l'omicidio sia stato Henri...? A me dà quell'impressione, infatti si è "sacrificato" per Frank.

Ho visto ieri l'inconnu du lac " , vincitore nella sezione "un certain regard" di cannes 2013.

Mah, dirò , lo spacciano per thriller ma di thriller ci ho visto poco.

Non dico che sia un brutto film, anzi, é piacevole , solo che stringi stringi lo sento un po vuoto.

Avrebbero dovuto sviluppare un po meglio i due personaggi principali.

 

Le scene di sesso sono assolutamente hot ma non sono molte .

Ci sono sia un fellazio dove si vede tutto, sia una masturbazione con orgasmo.

Beh... Niente che ci possa shoccare... Non so come l abbiano presa i fighetti di cannes....

 

Se lo consiglierei ? Si .. Non trovo un motivo valido per dire di no... Però preparatevi a rimanere " putrefatti" alla fine :)))

Intendo proprio quello che dico: a sette metri da casa dei miei genitori

un vecchio fascista ha sparato alle spalle alla sua figlioletta cattolica

solo perché lei gli aveva detto di smettere di fumare.

Non mi pare ne sia nato un caso nazionale: lui non era abbastanza negro, forse.

 

AHHHHHHHHHHH!

 

Comunque, il film non m'è piaciuto per nulla...l'ho visto 4 mesi fa direi, quindi inizio a dimenticarlo.

Non m'ha emozionato...forse il finale m'ha un po' scosso, ma dopo tanti anni di cinema d'essai io mi son stancato di film che si pretendono interessanti senza raccontare quasi nulla. Insomma, è un film con un soggetto esile e praticamente senza sceneggiatura, e già questa cosa mi irrita.

Bella fotografia e alcune belle inquadrature, ma nulla di più.

Ho letto un'intervista al regista in cui affermava di aver mostrato scene di sesso esplicito "per far sì che questo tipo di scene si affrancasse dal genere pornografico", cui fino ad oggi sono state indissolubilmente legate....Ma non so se m'ha convinto.

 

Credo che il personaggio dell'investigatore, colle sue battute pseudo-moraliste, più che altro ci faccia la figura di quello che non capisce un cazzo di come funziona un certo pezzo di mondo. Ora, il battuage può piacere o non piacere, ma possibile che tra i poliziotti non ci sia nessuno che un pelin sa come vanno le cose tra finocchi che si trovano vicino a sto laghetto? Non tanto da immaginare che vi si aggiri un pazzo psicotico -che è un'eccezionalità- ma almeno quanto basta per capire che la gente lì ci va per scopare con una certa nonchalance...

La risposta secondo me sta nell'ambiente descritto, che è un ambiente dove più o meno ci si conosce, ma rimane sempre un certo anonimato, ed in questo c'è un'ambiguità, un confine sempre incerto su quanto si possa entrare nella vita di un altro, fino a che punto sia legittimo scoprire, indagare, cercare cosa ci sia oltre il corpo nudo, il desiderio e il rapporto sessuale.

 

Sì, e su questo tema è già stato realizzato 42 anni fa il bellissimo "Ultimo Tango a Parigi".

No me par tanto nuovo...

  • 5 months later...

Ho visto il film da poco, in lingua originale, e mi è piaciuto molto. Però mi ha lasciato addosso una sensazione di malinconia claustrofobica fortissima.

 

Il personaggio di Frank mi ha fatto molta tenerezza, e i dialoghi affettuosi totalmente vuoti e privi di senso fra lui e il vecchio Henri mi hanno colpito. Forse proprio perché sono sbagliati, perché non dovrebbero esserci, perché tutti, sulla spiaggia, trovano che il loro sedersi ogni giorno, fianco a fianco, a guardare il lago in silenzio, o scambiando due parole sul nulla, sia assurdo, ingiustificato, contro le regole. Un errore. Fatale.

Questo aspetto, che non è mai arrivato più di tanto al cinema, a me è piaciuto molto, cinematograficamente trattato benissimo

 

Tecnicamente è trattato molto bene, c'è un po' il problema di tutti i film

in cui il regista si nasconde attraverso una abile narrazione oggettiva

insomma i fatti parlano per lui, ma sono quelli che lui ha scelto di mostrare

anche se la telecamera sembra fissa, appesa ad un palo

 

E poi c'è il sesso...inutile stare a dire se non stessimo parlando di sesso

e claustrofobia il nostro atteggiamento nei confronti del film sarebbe lo stesso?

Non credo sia possibile

Mah io l'ho trovato un porno senza spessore. Dialoghi deliranti, recitazione pressoché inesistente. Per caritá non voglio fare il moralista che non puó vedere il sesso esplicito in un film. Per esempio ho apprezzato moltissimo la vita di Adele di Kechiche, nonostante la scena di sesso sia infinita. E soltanto che qui non riesco a vederci altro. L'ho trovato insipido, non capisco perché tutti gridano al capolavoro. Sembra quasi che al festival di Cannes ci sia una gara a chi gira le scene di sesso omosessuale piú esplicite. 

Porno no...cioè non penso possa essere quello il punto

 

Non che sia illegittimo formare il proprio giudizio sulle immagini pornografiche

ma non credo fosse intenzione del regista "dare scandalo"

 

Tu certo vedi una masturbazione ma forse il punto è più il "pelato" che rifiuta la

fellatio perché non ha preservativo, cioè secondo me se ci fermiamo al pene non

cogliamo il vero "messaggio" che passa ( certamente non ciò che circonderebbe

quel pene in un film porno )

 

L'invidia perchè Tizio ti ha preferito Caio, la rassegnazione a ripiegare su Sempronio

per poi finire a masturbarsi come a casa o giù di lì a causa di una fobia, dopo aver

scacciato un guardone etc.

 

Certo non è un inno alla "gioia del sesso libero" ma non per le immagini pornografiche o una

atmosfera morbosa, anzi questa regia così "fissa" oggettiva semmai crea una atmosfera estraniante

ma a suo modo anche "affascinante"

 

Certo, tenendo in considerazione che sono Francesi ( se non fanno sesso non parlano ) ed è un film

francese ( io quando guardo un film francese ho sempre l'impressione che dovrebbe esserci una specie

di suicidio di massa, prima della fine del film XD Cioè il divertimento non è esattamente contemplato )

Porno no...cioè non penso possa essere quello il punto

 

Si penso che porno sia un po' eccessivo. Ma mi infastidisce quando il solito regista intellettualoide francese di turno decide di "osare". Odio ogni forma di censura, ma odio anche chi esagera nel mostrare il sesso. Io invece penso proprio che la sua intenzione fosse quella di fare scandalo, cioé di provocare lo spettatore con immagini crude e forti. E questo é un bene, ma sono dell'opinione che ci devono essere dei contenuti piú profondi a giustificare ció. 

Temo che un Francese darebbe del moralista cattolico italiota, a me solo per la mia richiesta di maggiore joie de vivre....figuriamoci cosa

non direbbe di voi che ci vedete un "inferno" o una "provocazione gratuita" etc.

 

Il contenuto "profondo" in un battuage che di per sé è un gioco sessuale non credo possa esserci, dovremmo semmai concentrarci su

questo enigmatico protagonista  che vive una vicenda certamente singolare, che poi sarebbe il cuore del film. Lui sì con una sconsideratezza

e leggerezza totale

 

Due aspetti però sul battuage - al di là di ciò che un Francese possa pensare di me e di voi mi sembrano ineludibili.

 

Il primo è che in realtà qui c'è il lago, cioè sarebbe una specie di Lecciona o spiaggia gay con annesso battuage...ed io

obiettivamente la spiaggia la trovo un po' "deprimente", non so se è perché il regista ha una certa età o se è perché è francese

( in effetti i Francesi sono un po' così, introversi e chiusi ) ma insomma non mi pare si "muoia dal ridere" XD

 

Il secondo aspetto è che questa sessualità secondo me il regista stesso la critica forse perché vecchio, come non sufficientemente

"libera" : il tic di doversi baciare mentre si gode il tic del preservativo sul sesso orale etc Ci sono una serie di elementi, certamente

presentati in forma oggettiva-neutrale, tanto è vero che voi li avete interpretati a vostro modo, o forse sbaglio io è...con un film francese

non si sa mai del tutto se si capisce o no Lol

 

Però non vorrei neanche imprimere la mia impressione, perché si tratta di dettagli...solo che non sono scelte casuali

questo è matematicamente impossibile, cioè il regista fa una sua scelta ( del tutto legittima ) che rappresenta il suo

modo di vedere il battuage e secondo me non mira alla promiscuità ai corpi etc, ma ai tic, ai limiti

A me è piaciuto perché è concreto, perché ha quel tocco di realismo sfaccendato, serioso, ruvido, un pochino autistico forse, tipico dei film francesi ma che io percepisco come estremamente vicino alla realtà concreta, per esempio molto più del realismo italiano, che nella sua bellezza ha però delle venature romanticheggianti da cui non si può proprio staccare. E' per questo motivo che lo sento come malinconico.

 

Le tematiche sono state affrontate bene, condivido con @HInzelmann il fatto che si è calcato moltissimo sulla "ritualità dei gesti", sull'abitudine, e poi c'è questa ciclicità inesorabile in questo ambiente piccolo, chiuso su se stesso e senza tempo, in cui le vicende vere e proprie sono di fatto pochissime, non c'è quasi nessun intreccio, c'è solo il rumore della ghiaia nel parcheggio e quel dannato vento (chi è stato vicino all'Atlantico mi capirà). E' per questo che si sente la claustrofobia.

 

E il protagonista anche lì è difficilissimo da capire come persona: perché si comporta così? Perché si lascia attrarre da Michel fino a volerselo portare a casa? Che cosa cerca? Il sesso lo ha avuto, quindi accetta addirittura di far finta di niente sull'accaduto pur di vivere il suo amore con questo sconosciuto?

 

Non è una storia di redenzione... e se fosse una storia di perdizione? Frank si è fissato talmente tanto con questa non meglio definita ricerca di un partner, che si è spinto fino a violare la regola di "solosessoepoiciao"... lui è forse l'unico gay, gli altri, come dice Henri, hanno più o meno tutti una moglie o una famiglia, nessuno si sognerebbe di andare "solo con i maschi", ma Frank non è interessato alle donne, lui vuole gli uomini, anzi uno solo, quello perfetto... che infatti è il più sbagliato di tutti...

 

Cosa si è disposti a far finta di non vedere pur di vivere quello che le circostanze rendono normalmente impossibile vivere?

Per come la vedo io in realtà il film non ha niente di realistico è totalmente allegorico, ma il

regista gli ha saputo conferire il realismo dei sogni. E questo è un grosso merito stilistico

 

E' un realismo fatto di rumori, di assenza di colonna sonora e di soggettiva di camera

di piccoli particolari ripescati dalla sua memoria, in questa natura sempre uguale...ma

se ci pensate bene in che anni siamo? Il tempo è scandito solo dalla luce del giorno

 

Siamo negli anni '80 quando il regista aveva 20 anni come potrebbe far pensare il look

di Michel l'oggetto dei suoi desideri? Questo luogo sospeso nel tempo ( i modelli delle

macchine parcheggiate ) è un po' il passato che non passa mai, un luogo ed un tempo

metafisico

 

Per poter godere questo film bisogna estraniarsi dalla realtà, pensare che quella spiaggia

è così proprio perché non si può ascoltare musica, leggere libri vivere etc

 

Per certi versi il sesso ne esce distrutto, fatto a pezzi dall'eros, dall'ebbrezza del pericolo

"vero" ( forse non è un soggetto molto originale, però va detto che è girato con maestria )

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