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Vietare l'omofobia è un diritto


Sherlock

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http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/09/06/news/manifestazione_contro_l_omofobia_alla_gay_street_a_in_via_san_giovanni-66013937/

 

Stasera si tiene una manifestazione per le vittime dell'omofobia alla gay street organizzata dal gay center. Io come volontario dell'associazione prenderò ovviamente parte alla cosa, ma alcuni miei amici hanno sollevato una questione, che rigiro a voi. Non è controproducente fare questo tipo di cose alla gay street? La gente è sempre la stessa, si finisce per ghettizzarsi. 

Io, personalmente, penso che determinate cose come una commemorazione si possono anche fare lì, essendo comunque un punto di ritrovo per la comunità lgbt. Poi certo, nulla vieta di fare manifestazioni, sit-in, volantinaggi ecc in altre zone di roma. 

Voi che ne pensate? 

Ovviamente colgo anche l'occasione per invitare chi è di Roma alla commemorazione di stasera, principalmente dedicata a Roberto, l'ultimo caso di suicidio di un ragazzo gay avvenuto nella capitale...e aveva solo 14 anni.

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Concordo con te. E' una manifestazione dagli ottimi intenti: obiettivi chiari e semplici e un caso eclatante da catalizzatore.

Il titolo/slogan forse è poco azzeccato: "vietare l'omofobia è un diritto" non trasmette un messaggio univoco ed è 

accattivante solo per chi è già al corrente degli sviluppi della "nuova" legge contro l'omofobia.

Tuttavia lo scopo non dovrebbe essere la protesta in sé, quanto attirare l'attenzione mediatica e quini non posso che 

concordare che manifestare nella Gay Street al più attirerà l'attenzione di qualche turista capitato al Colosseo di notte.

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Dipende, se avevate a disposizione un luogo mediaticamente più esposto e l'avete scartato in favore di una meno visibile gaystreet, è stato controproducente. In tal caso cmq bisogna individuare la ratio (principale) della commemorazione: se è dimostrare la vicinanza della comunità lgbt alle vittime, alle loro famiglie e infondere coraggio a chi è o sarà vittimizzato, la scelta della gay street non sarà un grande svantaggio (chi è nelle condizioni di essere oggetto di omofobia è ovviamente più attento a cosa accade nelle realtà tipicamente gay, quindi ne verrà cmq a conoscenza); se è sensibilizzare la collettività (leggasi "le non vittime") al problema invece l'efficacia dell'iniziativa sarà più sensibilmente ridotta che nel primo caso. 

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Allora, dopo essere stato sia la sera alla gay street sia il giorno dopo davanti l'ambasciata russa, mi viene da dire che la manifestazione al Colosseo è riuscita bene. Intanto è stata bella l'idea di proiettare i video contro l'omofobia fatti dalle scuole con cui il center ha collaborato. Poi ho trovato che la gente stava abbastanza ad ascoltare. Io tenevo il banchetto con un po' di materiale informativo e varie persone si sono fermate a fare domande e a prendere i volantini, insomma sono soddisfatto, pensavo peggio! Quindi posso confermare che ogni tanto manifestazioni alla gay street sono utili. Si ovvio cè sempre gente che sta lì solo per farsi gli affari suoi, ma quello un po' ovunque. Però vuoi o non vuoi se c'è un megaschermo con i video sull'omofobia e un palchetto con vari interventi la cosa si nota eccome.

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