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La mia storia


Etero300

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Innanzitutto ciao a tutti, ho già scritto un mini messaggio di presentazione dove ho introdotto questo post dove vi chiederò consiglio, se avrete la voglia e la pazienza di leggere. Premetto di essere eterosessuale, sposato e padre anche se ancora giovane :)

La mia storia inizia più o meno quando avevo 14 anni, almeno la storia che racconterò qui si intende. A quell'età ero uno sfigato totale, da bambino avevo avuto problemi di salute che avevano fatto di me un adolescente esile e di salute cagionevole, niente di grave però per mia fortuna. Un giorno a scuola un bulletto più grosso e cattivo di me ( all'epoca oltre ad essere mingherlino ero piuttosto tontolone) decise che ero gay e iniziò a darmi il tormento con questa storia. Successivamente il bulletto diventò un gruppo di bulletti e la diceria si arricchì di particolari da loro inventati del tutto falsi. Io ero incapace di reagire, ogni giorno subivo una tortura pazzesca. Non sapevo difendermi, non sapevo reagire, la sera piangevo dalla rabbia per l'ingiustizia che subivo quotidianamente a scuola. Non si tratta di vergognarsi o meno di essere gay, si tratta di subire una calunnia non vera ed essere incapaci di reagire. In quei mesi interminabili pensavo di impazzire e confesso di aver persino pensato al suicidio, specialmente quando gli sfottò quotidiani si trasformarono in assalti fisici, sputi e persino qualche schiaffone. Alla fine di quell'anno di inferno mi feci bocciare di proposito per poter poi cambiare scuola e città. Cercai una scuola che nella mia città non c'era e convinsi i miei genitori che dopo qualche indugio accettarono di mandarmi 60 km lontano da casa. Quindi l'anno dopo ricominciai di nuovo la mia vita, diciamo da zero. Iniziai ad andare in una palestra di boxe per imparare a difendermi e crebbi normalmente buttandomi tutta quella brutta storia di bullismo e prevaricazioni alle spalle. Negli anni successivi feci cose un pò discutibili, compagnie sbagliate, risse, serate a base di droghe e alcool ecc, poi mi fidanzai con una ragazza che mi fece un pò da crocerossina e mi misi in riga...Potevo prendermi una rivincita intorno ai 17 anni su quei bulli ma decisi di lasciar perdere, in fondo ero riuscito a rifarmi una vita, avevo fatto nuove amicizie lontano da quella città, ero rispettato e avevo una fidanzatina che mi amava sicuramente a suo modo. A 20 anni però una piccola rivincita me la presi, in una discoteca conobbi la fidanzata di uno di quei bulli e iniziai a martellarla con i miei pezzi migliori e per mia fortuna il fato mi fece un regalo, una bella rivalsa.

Questa sarebbe una bella storia a lieto fine da raccontare in un gruppo di ascolto per gente che ha subito atti di bullismo se finisse così...ma purtroppo non finisce qui.

Dopo 20 anni da quell'anno maledetto, mi capitò di incontrare nella mia città (nel frattempo mi sono trasferito) uno di quei bulli che lavorava in un albergo, probabilmente per la stagione. Io mi sono tenuto, perché nel frattempo mi sono sposato e ho avuto un bellissimo bambino e non volevo incasinarmi la vita. Mi sono trattenuto dal dargli quattro cazzotti (che si sarebbe meritato) ma lui no. Il bastardo (passatemela) è andato a raccontare alle persone che lavorano in quell'albergo le stesse storielle inventate con cui mi tormentava anni prima. Queste voci fastidiose si sono sparse anche nel mio ambiente di lavoro e uno che ha subito bullismo se ne accorge quando la gente gli parla dietro, quando ti fanno i sorrisini maliziosi e si pensano chissaché. Ora la mia rabbia è tornata ad essere quella di quando ero adolescente, spesso mi attacco alla bottiglia, la mia vita familiare ne risente e certe notti la rabbia non mi fa nemmeno dormire...

Voi avete avuto esperienze simili? Cosa mi consigliate di fare? Io non posso accettare un pettegolezzo non vero, è un'ingiustizia e mi fa letteralmente impazzire.

Beh...questo è tutto, grazie per aver avuto la pazienza di leggere la mia storia fin qui se ci siete arrivati dunque...e perdonatemi gli errori di ortografia ma ho scritto di getto, dal cuore proprio.

Un abbraccio!

 

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Quel bullo probabilmente ti desidera più di qualunque donna attualmente abbia fatto :asd:

Che devi fare? Fregartene xD e quando avrai l'occasione di smentire i pettegolezzi, fallo.

 

Non so, altrimenti installa un'enorme insegna al neon sopra la tua macchina, a casa tua e sul posto di lavoro. Puoi anche scriverlo su FB, scegli te.

 

Io ti consiglio di non mostrarti snervato per questo, non farai altro che confermare che quel curioso individuo che ti tormenta ha ragione (agli occhi di chi ascolta i pettegolezzi da quattro soldi!).

 

Anche io sono stato deriso alle superiori per il mio orientamento sessuale, me ne sono sempre infischiato, vivendo bene.

Sciau

Edited by Laen
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Che devi fare? Fregartene xD e quando avrai l'occasione di smentire i pettegolezzi, fallo.

 

Quel tipo è da denuncia. Altroché.

Con le sue dicerie sta compromettendo la vita di un ragazzo (il nostro forumista) che ha ricominciato tutto da capo, si è fatto una famiglia e ha pure avuto la buona educazione di non reagire in malo modo.

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@Dreamer_93

Che lo denunci, allora, anche se credo che il problema maggiore del forumista in questione sia l'effetto che le azioni poco nobili del bullo comportano.

Prima di tutto deve sbattersene di ciò che la gente dice, in secondo potrebbe anche avviare una denuncia per calunnia (o diffamazione? fatico veramente a distinguerle :asd: :asd:) verso il tizio in modo tale da farlo un po' spaventare lol

Edited by Laen
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Ti da fastidio il fatto che ti si parli alle spalle, è normale ma l'unica cosa che puoi fare è fregartene, so che non è facile (parlo per esperienza, anche se di quella ne hai più tu XD) ma devi riuscirci altrimenti le cose non miglioreranno, anzi potrebbero anche peggiorare  :afraid:

 

In ogni caso non pensare neanche lontanamente di far ricorso alla violenza, siamo uomini non animali, e ricorda che se lo aggredisci fisicamente rischi di passare dei seri guai e per un padre di famiglia non è il massimo.

 

Non credo che tu lo possa denunciare (di queste cose non me ne intendo XD) ma tentar non nuoce no???

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Allora, prima di tutto grazie di cuore per il vostro interessamento e per il vostro aiuto. Non penso che la tematica sia particolarmente appassionante, quindi vi ringrazio il doppio ;)

...

Io ti consiglio di non mostrarti snervato per questo, non farai altro che confermare che quel curioso individuo che ti tormenta ha ragione (agli occhi di chi ascolta i pettegolezzi da quattro soldi!).

 

Anche io sono stato deriso alle superiori per il mio orientamento sessuale, me ne sono sempre infischiato, vivendo bene.

Sciau

 

 

@Dreamer_93

Che lo denunci, allora, anche se credo che il problema maggiore del forumista in questione sia l'effetto che le azioni poco nobili del bullo comportano.

Prima di tutto deve sbattersene di ciò che la gente dice,...

Credo che tu abbia centrato il punto, il problema è l'effetto che tali azioni comportano. Effettivamente io sono snervato da questa situazione e probabilmente, dal punto di vista di un gruppo di beceri ignoranti pettegoli, l'essere snervato significa essere veramente "colpevole". La cosa che però mi differenzia da un gay, è che un gay lo può accettare di essere gay e di essere additato come gay, fare pace con se stesso e con il mondo ignorante. Io questo non lo posso fare perché semplicemente non sono gay. Ovviamente i gay nutrono del mio massimo rispetto, proprio perché, vista la mia storia, posso immaginare cosa debbano passare vivendo in un mondo di gente prevalentemente ignorante e cattiva.

 

Quel tipo è da denuncia. Altroché.

Con le sue dicerie sta compromettendo la vita di un ragazzo (il nostro forumista) che ha ricominciato tutto da capo, si è fatto una famiglia e ha pure avuto la buona educazione di non reagire in malo modo.

Si, quel tipo è un gran bastardo e probabilmente un represso, anche se non so e non mi nteressa sapere cosa reprime.E ancora  si,  sono una persona educata e anche un ex pugile e padre di famiglia, quindi se avessi reagito in malo modo gli avrei fatto davvero male e il gioco non sarebbe valso la candela...o forse si...su questo punto sono combattuto perché la rabbia che mi porto dentro è davvero grande e mi divora.

 

Ti da fastidio il fatto che ti si parli alle spalle, è normale ma l'unica cosa che puoi fare è fregartene, so che non è facile (parlo per esperienza, anche se di quella ne hai più tu XD) ma devi riuscirci altrimenti le cose non miglioreranno, anzi potrebbero anche peggiorare  :afraid:

 

In ogni caso non pensare neanche lontanamente di far ricorso alla violenza, siamo uomini non animali, e ricorda che se lo aggredisci fisicamente rischi di passare dei seri guai e per un padre di famiglia non è il massimo.

 

Non credo che tu lo possa denunciare (di queste cose non me ne intendo XD) ma tentar non nuoce no???

Si siamo uomini, ma non è mnemmeno giusto che uno possa distruggere un altro psicologicamente portandolo sull'orlo del suicidio (questo quando ero appena quattordicenne) e ripresentarsi dopo un botto di anni cercando di rovinargli la vita e che quest'altro non possa nemmeno replicare con un sacrosanto ceffone. Non ho mai pensato di ammazzarlo di botte, ma un bel ceffone non sarebbe male, forse un pò animalesco si, ma sicuramente mi farebbe sentire meglio. La denuncia non è percorribile, hai ragione.

 

Concordo. Se riesci ad avere prove concrete delle sue calunnie, querelalo!

Beh, per una denuncia ci vuole un testimone, altrimenti è la mia parola contro la sua. In questi casi purtroppo l'omertà è la regola e nessuno accetterà di testimoniare che questo elemento mi calunnia. Che ci vuoi fare? La maggior parte dellagente è così, non vogliono grane e problemi e quasi nessuno ha le palle per prendere una posizione netta contro un'ingiustizia.

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Si siamo uomini, ma non è mnemmeno giusto che uno possa distruggere un altro psicologicamente portandolo sull'orlo del suicidio (questo quando ero appena quattordicenne) e ripresentarsi dopo un botto di anni cercando di rovinargli la vita e che quest'altro non possa nemmeno replicare con un sacrosanto ceffone. Non ho mai pensato di ammazzarlo di botte, ma un bel ceffone non sarebbe male, forse un pò animalesco si, ma sicuramente mi farebbe sentire meglio. La denuncia non è percorribile, hai ragione.

Ehm ho avuto un'infanzia da schifo per colpa di gente del genere, ti capisco, anche io avrei voglia di pestarli a sangue, ma credi che farlo servirebbe a qualcosa??? Dopo che li pesti cos'hai risolto??? Il tuo passato l'hanno già rovinato, non lasciare che certa gente rovini anche il tuo futuro perchè non ne vale la pena...e poi dubito che pestarli ti farebbe sentire meglio, e poi che razza di esempio saresti per tuo figlio a questo punto??? (Ti chiedo scusa se sono stato un po' brusco)

 

Rinuncia anche al ceffone, lascialo stare e fregatene, è solo un deficiente e tu non dovresti abbassarti al suo livello.

Edited by Hefes
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Io invece la via della denuncia la riterrei possibile. Innanzitutto, credo si tratti di una querela, più che di una denuncia, e non necessita di un testimone per partire.

Tu, querelante, sostieni che.... 

Inoltre, se questa cosa ha veramente effetti su cosa la gente pensa di te, non escluderei il fatto che - proprio visto il coinvolgimento di terzi - tu non trovi persone capaci di confermare che dicerie in tal senso sono stato messe in giro dal soggetto.

Per il resto, querela a parte, distaccati da tutto e intimidiscilo in questo modo, lasciando che sia questo aspetto "giuridico" a fare il suo corso (della serie.. aspetta che se ne accorga, non dire nulla etc.).

P.S. In tal caso la querela sarebbe per DIFFAMAZIONE, non per calunnia. Inoltre troverebbe un certo valore considerando il fatto che il querelante è sposato e padre di famiglia, pertanto "disonorato" anche e soprattutto in virtù di queste due ultime condizioni.

Edited by Fe92
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Ehm ho avuto un'infanzia da schifo per colpa di gente del genere, ti capisco, anche io avrei voglia di pestarli a sangue, ma credi che farlo servirebbe a qualcosa??? Dopo che li pesti cos'hai risolto??? Il tuo passato l'hanno già rovinato, non lasciare che certa gente rovini anche il tuo futuro perchè non ne vale la pena...e poi dubito che pestarli ti farebbe sentire meglio, e poi che razza di esempio saresti per tuo figlio a questo punto??? (Ti chiedo scusa se sono stato un po' brusco)

 

Rinuncia anche al ceffone, lascialo stare e fregatene, è solo un deficiente e tu non dovresti abbassarti al suo livello.

Non scusarti, a me piacciono le persone che hanno le palle per dire le cose che pensano.  Mio figlio è ancora troppo piccolo per capire queste cose comunque. Comunque il problema è questo...so che dovrei sbattermene da un lato, ma dall'altro il non reagire mi riporta ad essere quel quattordicenne incapace di reagire, non so se mi puoi capire. Poi, onestamente sto parlando molto fuori dai denti come si dice, nel senso che non sto usando il politichese...penso che a chiunque al mio posto sarebbe venuta la voglia di dsare una pedata nel sedere di quell'abominio umano...è naturale e appunto umano. Non è tanto quello che dicono, ma il fatto che si permettono di dire perché sicuri che l'altra parte intanto non reagisce. Capisci? Io a 14 anni non sapevo reagire, ora il tizio mi ha perso di vista e non ha la minima idea di come potrei reagire...pensare di reagire e poi farlo o meno è comunque in qualche modo dargliela vinta, fregarsene è essere liberi, su questo hai ragione, solo che non ci riesco...se no non sarei venuto qui a chidervi aiuto;) Poi non è detto che una reazione debba per forza sfociare nella più becera violenza da strada, anzi se avete qualche idea su azioni decise ma non violente le ascolto volentierissimo ;)

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Vendicarsi non serve a nulla. È con il pensiero che otteniamo la pace con noi stessi, con tramite le azioni che possiamo compiere.

Ma io dico, anche la gente che lo ascolta è proprio idiota! Se questi individui poi gli danno anche retta sono proprio patetici. Io mi vergognerei.

Se vedi delle risatine o cose così io andrei da loro parlando chiaro e tondo facendoli un po' vergognare per l'infantilità delle loro azioni.

 

Chissà cosa farebbero se ciò che è successo a te capitasse ai loro figli (per il bene dei loro figli spero di no, ovviamente).

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Vendicarsi non serve a nulla. È con il pensiero che otteniamo la pace con noi stessi, con tramite le azioni che possiamo compiere.

Ma io dico, anche la gente che lo ascolta è proprio idiota! Se questi individui poi gli danno anche retta sono proprio patetici. Io mi vergognerei.

Se vedi delle risatine o cose così io andrei da loro parlando chiaro e tondo facendoli un po' vergognare per l'infantilità delle loro azioni.

 

Chissà cosa farebbero se ciò che è successo a te capitasse ai loro figli (per il bene dei loro figli spero di no, ovviamente).

Vengo abbastanza dalla strada per capire che questo è vero, ma solo e soltanto fino ad un certo punto.

 

Possiamo provare a portarci alle spalle in noi stessi quello che vogliamo, ma a volte la "vendetta" serve, perché ogni offeso necessita di un riscatto, comunque.

 

Lui può somatizzare la cosa psicologicamente, ma reprimerebbe una cosa che forse riuscirebbe ad accettare, ma che pure gli lascerebbe un senso di ingiustizia che lo potrebbe portare all'insicurezza, alla sfiducia verso gli altri e verso la giustizia, al dover "accumulare" nella sua ulcera stomacale.

 

E' per questo che sarebbe davvero consigliabile, oltre ad un percorso personale di menefreghismo e parallelamente ad esso, in maniera lievemente distaccata e totalmente formale, legale e circostanziata alla sola messa in opera della cosa, il ricorso alla legge perché venga tutelato come deve, da cittadino oltre che da uomo.

 

Insomma... tu te ne devi francamente fregare, ma se riesci a vendicarti subdolamente, zitto zitto, facendolo chiamare dai carabinieri per una querela che hai fatto..... secondo me male non fai. Gli metti un po' di terrore, lo fai in maniera legale e, parallelamente al fatto che comunque inizia a non fregartene molto, ti vendichi nel modo più giusto e corretto, l'unico possibile, l'unico sano e in un certo senso anche doveroso.

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io penso che oggi tu soffri per la situazione solo perchè questa situazione l'hai vissuta a 14 anni e ti ritrovi nella situazione passata.

 

se non ti avessero scherzato a 14 anni e oggi iniziassero a scherzarti chiamandoti gay forse non te ne importerebbe affatto della cosa. per te però non è così perchè ripiombi nel passato.

 

a 14 anni si fanno cose che in età adulta non si dovrebbero più fare, per questo trovo grave che il tipo ti perseguiti ancora oggi.

 

che fare ? difficile consigliarti. forse se tu l'avresti pestato ora ti sentiresti meglio. forse no. non lo so.

 

il problema è che lui ti colpisce in un punto dove sei stato reso vulnerabile. 

 

avresti bisogno di una consulenza di qualcuno che se ne intende su queste tematiche ma non so chi indicarti.

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Possiamo provare a portarci alle spalle in noi stessi quello che vogliamo, ma a volte la "vendetta" serve, perché ogni offeso necessita di un riscatto, comunque.

 

Non mi sono spiegato molto bene. Intendevo dire che il cambiamento per tornare ad essere sereni deve arrivare da noi stessi, per cui una azione di vendetta fine a se stessa non porta a nulla.

Poi ovviamente vi è necessità di "ripristinare" diciamo quella che è la situazione corretta, dove il reo viene punito.

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Non mi sono spiegato molto bene. Intendevo dire che il cambiamento per tornare ad essere sereni deve arrivare da noi stessi, per cui una azione di vendetta fine a se stessa non porta a nulla.

Poi ovviamente vi è necessità di "ripristinare" diciamo quella che è la situazione corretta, dove il reo viene punito.

Avrò più semplicemente interpretato io male o parzialmente ;). Comunque si, è così.... anche se io eviterei di avere rapporti con la gente.... si rischia di esser presi in giro assai, è facile ridere sui fatti degli altri quando questi vengono a spiegarceli... se i fatti non sono i nostri....

 

Le migliori "vendette" si preparano nell'ombra... sono subdole... ma l'unica possibile, in questo caso, è quella legale.... E quindi... ^^

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@Etero300

 

Non mi intendo di legge e denunce, sicché salto in toto quel versante, non perché lo escluda, ma perché rischierei di dirti cazzate.

 

Provo a darti un'opinione sulla questione personale, emotiva ed interiore.

 

L'odio che provi è naturale e legittimo, ma è un sentimento distruttivo per definizione, e non distrugge nulla che non sia te stesso: se lo lasci libero di agire, se non te ne occupi per metabolizzarlo, ti farà a pezzi, e facendo a pezzi te farà a pezzi la tua vita, e i legami che hai con le persone che fanno parte della tua vita.

 

Devi prendere quell'odio a due mani e affrontarlo, capire che non puoi permetterti di viverlo come lo stai vivendo, che devi trasformarlo in forza motrice positiva.

Devi fargli assumere una forma, a te scegliere quale, che ti permetta di sfruttarlo per il tuo benessere, di sfruttarlo per distaccarti definitivamente da quella persona che è la radice e la fonte del tuo odio e garantire la tua serenità.

 

Ma quel che ritengo più importante è quanto segue.

 

Quella persona ti ha fatto del male quando eri piccolo, e tu da allora sei certamente cresciuto, ma da come ne parli, il dolore e l'odio che provi non vengono dal te stesso adulto, non vengono dal te stesso di oggi: sono ancora il dolore e l'odio del ragazzino che eri all'epoca, e sono vivi come se non fosse passato un giorno perché quel ragazzino è ancora vivo.

 

Quel ragazzino, quella parte di te offesa, maltrattata e torturata, è rimasta dentro di te, incatenata da quel dolore e da quell'odio, impossibilitata ad andare avanti, impossibilitata a crescere, mentre tu sei andato avanti e sei cresciuto, hai fatto esperienze, costruito legami, amato persone, creato una famiglia.

Quel ragazzino è rimasto dentro di te per tutto il tempo, identico a come era, a come eri, nel medesimo stato di sofferenza, ed è ancora lì.

 

A me è capitato qualcosa di analogo: ho sempre avuto paura, una paura fottuta, prodotta da un mio profondo senso di inadeguatezza.

Una parte di me è rimasta un bambino impaurito ed inadeguato per anni e anni, un bambino impossibilitato a crescere, inchiodato da quella paura e da quel senso di inadeguatezza, me lo son portato dentro senza nemmeno accorgermene.

Nel frattempo son cresciuto, sono andato avanti, ho fatto esperienze, ho creato me stesso, ho prodotto strutture, mi sono, a tutti gli effetti, strutturato ed evoluto, ma senza mai occuparmi di quel bambino o rendermi conto che esistesse.

 

Hai un figlio, quindi probabilmente hai idea di cosa significa prendersi cura di qualcuno che ha bisogno di te.

 

Quel ragazzino ha bisogno che tu ti prenda cura di lui: sei tu l'adulto, oggi, sei tu che sei andato avanti, sei tu che sei cresciuto.

Devi aiutarlo a superare quel dolore, a vincere l'odio, devi rassicurarlo, dirgli che non è solo, che non è debole, che nessuno potrà fargli del male, perché ora ci sei tu accanto a lui, che sei lì per lui.

Mostragli tutto quello che sei diventato, tutto quello che lui è diventato, quello che siete diventati: mostragli tua moglie, mostragli tuo figlio, mostragli la tua famiglia, mostragli la sostanza di quanto è diventata bella la vita, mostragli quanto può stare bene, mostragli tutte le ragioni per cui può essere, e sarà, felice.

Liberalo dalle catene che lo tengono inchiodato, liberalo dal dolore e dall'odio, prendilo per mano e riprendi a camminare con lui, come faresti nel risollevare tuo figlio da una brutta caduta, da una brutta giornata, o dagli stessi eventi che hai vissuto tu.

 

Le chiacchiere della gente, il pettegolezzo, l'idiozia delle persone misere, credimi, non valgono nulla a confronto di quel che hai, nulla a confronto di quel che sei diventato e di quel che sei, non valgono nulla a confronto di quel che quel ragazzino può essere.

 

Non valgono nulla a confronto di quel che proverai quando sarete tornati a camminare assieme.

 

Non farlo per tuo figlio, o per tua moglie, o per il te stesso adulto: fallo per quel ragazzino di 14 anni, perché ha continuato a soffrire, e continua a soffrire, e perché ha bisogno di te. E tu sei l'unico che può salvarlo dall'orrore che gli è stato inflitto e che si porta dentro.

Edited by Woland_88
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Grazie, grazie di cuore davvero per l'aiuto e l'interesse. Onestamente non mi aspettavo tanta partecipazione, davvero grazie.Rifletterò  su quanto avete scritto, ma credo che molti di voi abbiano centrato perfettamente il punto (appena metabolizzerò quanto da voi scritto risponderò a tutti quelli che mi hanno dato un aiuto qui). Ci rifletterò e poi vi farò sapere come è andata. Grazie ancora davvero, un abbraccio a tutti.  :)

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Premetto dicendo che sono stato vittima di bullismo anche io, "fortunatamente" non a causa del mio essere omosessuale, ma in parte so cosa si prova. All'epoca ero così arrabbiato, della serie "inca**ato con il mondo intero", da rendere la vita un inferno anche ai miei genitori.

 

Il mio consiglio "anti-popolare" è di tentare con un percorso di psicoanalisi, o quanto meno provare a leggere dei libri che trattano l'argomento della rabbia repressa. Ci tengo a precisare che non ho scritto questa riga con malizia, dato che psicologi e psichiatri in Italia sono ancora visti come "i medici dei matti", ma se a distanza di anni la rabbia (seppur con un motivo molto valido) è tornata in modo così prepotente da farti tornare a cattive abitudini e a non riuscire a vivere la tua vita famigliare con serenità... Considerando anche che la figura paterna è di fondamentale importanza, che il padre lo voglia/ne sia a conoscenza o meno, per l'acquisizione di tutti quei comportamenti maschili... Forse questa tua ferita emotiva è ancora sanguinante, in quanto inferta quando non eri ancora equipaggiato per affrontarla, e l'hai interiorizzata insieme alla rabbia?

 

Comunque una bella denuncia se la merita quel tizio...

Edited by MrPicaxxo
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psicologi e psichiatri in Italia sono ancora visti come "i medici dei matti",

 

Non c'è niente di più sbagliato infatti. Ma in Italia sappiano già che regnano l'ignoranza e i pregiudizi, non solamente in ambito LGTBQI.

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Anche io sono stato bersagliato da ragazzino ed ho passato tutto quello che hai passato tu . Non cambia nulla il fatto che io fossi gay realmente oppure no... Loro avevano deciso per me come lo hanno deciso per te.

Ma vuoi davvero passare la tua vita a tormentarti perché un bullo ti da il tormento? Sarebbe come darglela vinta ! Io opterei per due soluzioni :

Soluzione 1 : appena lo vedi prendi un tuo amico ( d'accordo con te) e dagli un bel bacio in bocca. Così facendo gli dimostrerai che non ti importa di quello che dice quindi non ci sarà più motivo di prenderti per il culo.

 

Soluzione 2 : parlagli ! Tira fuori le palle! Che cazzo serve ad essere etero se poi ti comporti da finocchio?

Se no c é sempre la soluzione di riserva:! Cambia cognome, nome , stato e trasferisciti con la famiglia nel Burundi .

 

Vedi te

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A quest'età ancora non sai che esiste la calunnia? Si va dalla persona e la si minaccia di querela se non basta si va al commissariato  si procede.

Se un padre di famiglia certe voci sono disdicevoli punto.

A meno che non abbia nei tuoi confronti una sorta di rapporto morboso ma in tal caso ci sarà qualcosa che non ci hai raccontato, la storia finisce qui e vedrai che smetterà.

 

Mi meraviglio che vieni in un forum gay per raccontarla...........non è che ci vuoi raccontare altro?

XD

Edited by Iron84
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io penso che oggi tu soffri per la situazione solo perchè questa situazione l'hai vissuta a 14 anni e ti ritrovi nella situazione passata.

 

se non ti avessero scherzato a 14 anni e oggi iniziassero a scherzarti chiamandoti gay forse non te ne importerebbe affatto della cosa. per te però non è così perchè ripiombi nel passato.

 

...

Già, lo penso anche io. Sono passati quasi 20 anni (in realtà 16 ma poco conta) ma è come se una parte di me fosse rimasta quattordicenne ed incapace di reagire. Si, se ora mettessero in giro pettegolezzi su di me non relativi a quella vicenda mi ci farei una risata.

 

Ma quel che ritengo più importante è quanto segue.

 

Quella persona ti ha fatto del male quando eri piccolo, e tu da allora sei certamente cresciuto, ma da come ne parli, il dolore e l'odio che provi non vengono dal te stesso adulto, non vengono dal te stesso di oggi: sono ancora il dolore e l'odio del ragazzino che eri all'epoca, e sono vivi come se non fosse passato un giorno perché quel ragazzino è ancora vivo.

 

Quel ragazzino, quella parte di te offesa, maltrattata e torturata, è rimasta dentro di te, incatenata da quel dolore e da quell'odio, impossibilitata ad andare avanti, impossibilitata a crescere, mentre tu sei andato avanti e sei cresciuto, hai fatto esperienze, costruito legami, amato persone, creato una famiglia.

Quel ragazzino è rimasto dentro di te per tutto il tempo, identico a come era, a come eri, nel medesimo stato di sofferenza, ed è ancora lì.

...

Si, credo che tu abbia centrato perfettamente il punto, penso che tenterò di lavorare su questo. Grazie mille per l'impegno e la passione che hai messo nel tuo post.

 

Il mio consiglio "anti-popolare" è di tentare con un percorso di psicoanalisi, o quanto meno provare a leggere dei libri che trattano l'argomento della rabbia repressa.

Ti ringrazio del consiglio ma la vedo in modo diverso. Ho avuto altri episodi di rabbia repressa nella mia vita non legati a questo episodio e la rabbia si è sciolta non appena ho affrontato la cosa a muso duro...il problema è che in questa vicenda non ci riesco.

 

A quest'età ancora non sai che esiste la calunnia? Si va dalla persona e la si minaccia di querela se non basta si va al commissariato  si procede.

Se un padre di famiglia certe voci sono disdicevoli punto.

A meno che non abbia nei tuoi confronti una sorta di rapporto morboso ma in tal caso ci sarà qualcosa che non ci hai raccontato, la storia finisce qui e vedrai che smetterà.

 

Mi meraviglio che vieni in un forum gay per raccontarla...........non è che ci vuoi raccontare altro?

XD

Non ti meravigliare, semplicemente pensavo di trovare persone che hanno passato una esperienza analoga, vista l'ignoranza e la cattiveria che c'è in giro. Certo un gay ha un vantaggio rispetto a me, ovvero lui può accettare il fatto che dicano che è gay, in quanto appunto lo è davvero. La mia rabbia ha avuto origine proprio dal fatto che la cosa non sia vera, hai voglia altrimenti l'avrei superata da un pezzo. Per il resto non c'è un rapporto particolare tra me e quel soggetto, anzi prima di vederlo dopo tanti anni ne avevo quasi dimenticato l'esistenza, anche perché ai tempi non fui bersagliato solo da lui ma da un gruppo di idioti. Per il resto non c'è altro che non vi ho detto o che vorrei dirvi.

 

Anche io sono stato bersagliato da ragazzino ed ho passato tutto quello che hai passato tu . Non cambia nulla il fatto che io fossi gay realmente oppure no... Loro avevano deciso per me come lo hanno deciso per te.

Ma vuoi davvero passare la tua vita a tormentarti perché un bullo ti da il tormento? Sarebbe come darglela vinta ! Io opterei per due soluzioni :

Soluzione 1 : appena lo vedi prendi un tuo amico ( d'accordo con te) e dagli un bel bacio in bocca. Così facendo gli dimostrerai che non ti importa di quello che dice quindi non ci sarà più motivo di prenderti per il culo.

 

Soluzione 2 : parlagli ! Tira fuori le palle! Che cazzo serve ad essere etero se poi ti comporti da finocchio?

Se no c é sempre la soluzione di riserva:! Cambia cognome, nome , stato e trasferisciti con la famiglia nel Burundi .

 

Vedi te

Amico mio, nella mia vita ho avuto un periodo in cui i calci in bocca a terzi li ho rifilati per davvero, ho frequentato delinquenti della peggior risma e ho fatto cose diciamo evitabili. Forse l'ho fatto per reazione a quello che ho subito, ma poi da lì fortunatamente sono evoluto...il periodo tamarro rissaiolo da discoteca tipo shock l'ho passato da un pezzo per mia fortuna. Ora ho un lavoro che mi piace e una famiglia che amo alla follia e un pò di paura di quello che potrei fare se optassi per la strada violenta ce l'ho. Oppure forse è una scusa perché effettivamente quando mi sono trovato davanti a quel tizio sono regredito a 14 anni, gambe paralizzate e incapacità di dire una sola parola...anzi, quasi quasi mi vergognavo pure per una cosa non vera, pensa tu...In realtà la ferita è talmente profonda che permette a quelle persone di avere un potere enorme su di me, perché è una cosa che non ho mai risolto, l'ho messa come dire in stand-by, ma è sempre lì. Apprezzo molto il tuo tentativo di spronarmi comunque e per questo ti ringrazio.

 

Cosa ne pensa tua moglie?

 

Mia moglie al pensiero che io possa essere gay o anche bisessuale si è fatta una gran risata, visto che sono praticamente un satiro e mi conosce da una decade :) Lei non capisce come io possa dare tanta importanza a una cosa a suo parere così stupida. Da fuori è difficile capire.

Edited by Etero300
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Di solito le calunnie che fanno stare peggio sono quelle che toccano qualche nostro tasto dolente ...

Tu sembri molto turbato dall' "accusa" di omosessualità ...

Ammettendo che tu non abbia dubbi riguardo alla tua sfera sessuale, come dici, qual è il tasto dolente che questo tizio va a toccare? Il fatto che detesti sentirti debole? Il fatto che credi poco in te stesso?

 

Non so, sto ipotizzando da dove possa venire tanta rabbia ...

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Di solito le calunnie che fanno stare peggio sono quelle che toccano qualche nostro tasto dolente ...

Tu sembri molto turbato dall' "accusa" di omosessualità ...

Ammettendo che tu non abbia dubbi riguardo alla tua sfera sessuale, come dici, qual è il tasto dolente che questo tizio va a toccare? Il fatto che detesti sentirti debole? Il fatto che credi poco in te stesso?

 

Non so, sto ipotizzando da dove possa venire tanta rabbia ...

Il tasto dolente è che il tizio mi fa sentire un vigliacco, la cosa non è relativa alla sessualità. All'epoca dei fatti ero stato incapace di reagire e quindi cacasotto e vigliacco.  Il fatto che lui dicesse cose relative all'omosessualità non è determinante in sé, credimi, se quel giorno gli fosse venuto in mente di accusarmi di coprofagia, coprofilia o altro sarebbe stata la stessa cosa. La cosa che mi fa soffrire è la mia incapacità di reagire davanti ad una palese ingiustizia. LA mia rabbia arriva da quello ed è rabbia soprattutto nei confronti di me stesso in fondo. Se riuscissi a reagire, prendere il tizio, metterlo in un angolo dove nessuno vede, caricarlo di nomi e magari un ceffone, poi la cosa svanirebbe, di questo ne sono certo. Il problema è che non ci riesco.

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Detesti sentirti debole, appunto.

Proprio perchè magari ritieni di esserlo ...

Riparti dalle cose positive che hai fatto, dalle tante volte in cui sei stato forte e non debole, riparti dalle persone che hanno bisogno di te e per le quali tu sei un sostegno, che vedono in te un punto di riferimento.

Pensa qualche volta in più a quello che sei capace di fare invece di concentrarti su quello che non hai saputo o non sai fare.

Tutti abbiamo dei limiti, ma anche molte potenzialità e tu hai già dimostrato di poter fare tanto di positivo e di buono.

Edited by wasabi
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Va bene ragazzi, c'è ancora una cosa a riguardo, una cosa che ho omesso perché non è fondamentale saperla e perché faccio ancora oggi fatica a parlarne. Quando avevo 8 anni ho subito un tentativo di violenza sessuale da un uomo adulto, il tizio è riuscito a tirarmi giù i pantaloncini e poi per mia fortuna sono riuscito a scappare. A scuola, quell'anno maledetto, confidai la cosa ad un mio compagno che poi lo andò a raccontare a tutti e da lì iniziarono a chiamarmi finocchio, pigliainculo e tutte le cose che ho scritto sopra. Forse non è determinante per voi saperlo, però a questo punto mi sembrava giusto essere onesto fino in fondo. Quell'episodio di tentata violenza lo superai abbastanza in fretta psicologicamente, l'essere bersagliato dai bulli e incapace di reagire no. Con questo direi che ho scoperto tutte le mie carte.

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Caro Etero300,

 

oltre a suggerirti di adire le vie legali nei termini che ti ho suggerito (fatti consigliare anche da una persona più competente di me!), credo sia interessante parlarne anche con uno psicologo.

Credo che un BREVE (!) percorso ti aiuterebbe ad eliminare ogni piccola ferita in questo senso. Secondo me non ti ci vuole molto, basterebbero poche sedute da un bravo professionista perché TU STESSO, con i tuoi mezzi e con il solo aiuto di una guida, possa risolvere questa questione una volta per tutte.

Non spaventarti della parola "psicologo", perché - checché se ne pensi in Italia - non c'è veramente nulla da preoccuparsi o vergognarsi.

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