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Gay che rifiutano il sesso fino a se stesso


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Ma... non c'entra nulla...

Cioè davvero se tu avessi fatto sesso con

adesso saresti single?

Io penso di no, penso che invece che saresti ugualmente felicemente fidanzato.

 

 

 

Chi può dirlo...di certo avrei perso tempo, energie, e delusioni dietro a qualcosa che non era cio' che mi interessava di cercare, ovvero un bel ragazzo per una storia seria... e la cosa piu' grave sarebbe stata il ficcarsi consapevolemente in situazioni sgradevoli, visto che tutti e tre avevano, in maniera sincera, palesato la non disponibilità ad altro che non fosse il solo sesso.

Ad oggi quindi non mi pento assolutamente di aver rinunciato a quelle scopate, anzi, col senno di poi è stata una scelta imho ancora piu' saggia, come del resto è stata saggia la scelta di farlo anche la prima volta con una persona che ho amato e che mi ha amato, piuttosto che con una persona a caso.

Edited by ben81
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Non credo che chi fa sesso senza coinvolgimenti sia un pervertito. Ha solamente un diverso modo di vedere il sesso rispetto ad altri, come me ad esempio.
Io non riesco a concepire il sesso senza qualcosa di più. Amore? Forse troppo. Infatuazione? Ecco, già ci siamo.

Posso finire 'a letto' con un tipo anche alla prima uscita. La cosa importante è che lo abbia conosciuto un po', saputo come la pensa su certi argomenti, come 'vede il mondo', se è una persona sensibile, con la testa sulle spalle, attaccato ai valori della famiglia, agli affetti, alla amicizia. Una persona con cui continuare la conoscenza anche dopo il mero atto sessuale.

 

Questo voglio per 'concedermi', altrimenti no. Fare sesso solo per svuotarmi le palle... beh mi chiudo nel bagno e vado di mano. Non ci sarà un pisello da succhiare o un culetto da profanare ma se il culo o il cazzo non sono collegati ad un cervello che 'mi piace' .. preferisco la vecchia e cara Federica. Risparmio un preservativo, una sudata ed uno scambio di liquidi inutile.

Edited by Dreaming

Quante educande vittoriane! Ecco perché poi entrate in crisi non riuscendo ad ottenere il matrimonio.. Perché ormai siete eteronormatizzati. Ormai anche da bambini, quando scoprite di essere gay, la prima cosa che vi viene in mente è come sarà l'abito da sposa...

E poi si sa, è proprio la facilità del sesso che spinge molti etero, a saltare a volte la sponda. Se si dovessero accorgere della morigeratezza dei costumi delle nuove leve gay.. la vedo dura. Allora davvero trovare un vero uomo sarà un impresa.

Edited by Lavipera

"In fondo questi ragazzini No Sex, curiosa alternativa gay ai No Global, vogliono solo essere sbattuti a sangue da uno che finga di non cercare sesso ma di essere stato travolto dal loro fascino. Vogliono essere un'eccezione per noi come noi dovremmo esserlo"

 

Uno degli articoli più banali e tristi che abbia mai letto. Scritto poi da uno che 'ha deciso di prostituirsi' per scrivere un libro.... vabbeh

 

consiglio una lettura del vangelo visto che è domenica http://www.gay.it/channel/sesso/21219/LA--NO-SEX-PLEASE--GENERATION.html però dovete almeno essere nati negli anni 80 per capirci qualcosa
 

Raramente vado a messa. Una domenica il prete diceva: fare sesso non é sbagliato, ma ricordiamoci con chi lo si fà, perché non é fine a se stesso, ma é un donarsi e quando lo si fà non si dona solo il corpo, la propria parte più intima ma anche l' anima" . Son uscito alla fine con questa frase che ancora ricordo e metto in pratica sempre con chi mi rispetta, quando ......

É importante avere aspettative uguali .. Se vado in un cruising per cercare l'amore si..lo posso trovare ( a me é successo e ci stiamo per sposare ) ma non posso se non lo trovo , tornare a casa ,dicendo che i gay sono tutti zozzi e nessuno cerca l'amore.

Se uno va nelle dark é perché in quel momento ha voglia di cazzo senza se è senza ma. . Però si... Il colpo di fulmine avviene . Ovunque.

Devo dire che sono anni che vivo da fidanzato fedele quindi lo ammetto: in fatto di sesso freddo sarei un po arrugginito

@David_Alex, non è importante se tu mi trovi "esasperatamente cinico" o cosa.

Il mio discorso è che la "condivisione" non può mai essere un "meno" e semmai è sempre un "più".

Immagina che io e te fossimo coinquilini ed entrambi ci masturbiamo alle 15.

Prima lo facciamo ciascuno nella sua stanza (e va bene, no?)

poi lo facciamo nella stessa stanza (e la cosa comincia a disturbarti)

e infine si finisce al sesso orale e tu mi dici: "La cosa mi svilisce!"

Ammetterai che sia difficile capirne il perché...

No, non lo trovo difficile, ma comunque ti ripeto capisco il tuo pensiero e lo rispetto... ma continua ad essere diverso dal mio. Il sesso orale con un estraneo magari è qualcosa che, oltre al piacere fisico, riesce anche ad arricchirti, perché così vivi la sessualità... Cosa che non vale per me! Ma su questo non ho problemi assolutamente! Ciò che non ha senso sono le generalizzazioni che prima hai fatto dicendo:" chi non scopa mai è perché A, B, C"... Mi sembra un discorso riduttivo e banale. Magari sul ragazzo X, puoi avere ragione ma da qui a trarne uno schema generale... Ne passa! :)

Edited by David_Alex

Non è che il sesso in sé arricchisca...è il modo in cui

lo si fa.

 

La capacità di tradurre un desiderio ( sessuale ) in realtà

non è facile, né scontata...ma proprio per questo quando

si è giovani e si hanno fisiologicamente molti desideri sessuali

è un balsamo per l'ego.

 

In realtà, per certi versi, è il grande vantaggio del tutto

contingente e non intenzionale del gay giovane, bello o

comunque abbellito dall'età, ma un po' effeminato o comunque

riconoscibile, che è un gay realizzato 

 

Un gay cioè che vive nella realtà quotidiana e non nel

virtuale ed ha la chiara sensazione di potersi fare un sacco

di gente....

Secondo me però , chi ha deciso di mettere l uccello al chiodo ( oppure in stand bay ) lo fa anche per motivi tecnici e di età . Io dai 25 anni ai 31 ci ho dato di brutto ma ero anche avvantaggiato per il fatto di abitare vicino ad una città dove non esisto odiosissime tessere ( voi italiani siete gli unici ad accettare una simile vergogna per schedarvi) e dove ci sono molti locali gay anche a sfondo sessuale .

Di certo se avessi 18 anni, vivessi lontano dalla vita gay e dovessi schedarmi per accedere nei locali, forse ora , sarei uno di voi " no sex" . Quindi lungi da me dal giudicarvi. Ma nemmeno io voglio esserlo.

L'importante (per sé stessi) è cercare di dare alle cose il giusto nome, non una definizione finta e di comodo.

Se ho paura devo dire che ho paura, se mi sento insicuro devo dire che mi sento insicuro, se sono sensibile devo dire che sono sensibile, se mi sento solo devo dire che mi sento solo, se voglio solo scopare devo dire che voglio solo scopare etc ... Giudicare duramente gli altri per giustificare sé stessi non porta da nessuna parte, invece guardarsi dentro e capire perché desidero certe cose e ne rifiuto altre può essere un esercizio molto utile e salutare.

 

Per esempio, a me le dark room, i cruising e tutte quelle realtà in cui si cerca principalmente sesso con sconosciuti, senza che si possa creare (prima) un'interazione umana decente tra esseri dotati di personalità, non attirano per nulla ... Come ho già detto, innanzitutto ragiono così perché non mi sono mai trovato ad avere "fame di cazzo" (per ora ...), inoltre (e questo non so se potrà mai cambiare in futuro o faccia parte del mio DNA) per me l'attrazione è qualcosa di molto cerebrale, che passa più attraverso la mente che attraverso il corpo, di conseguenza in certi ambienti non ci sarebbero i presupposti per il tipo di coinvolgimento che piace a me.

Edited by wasabi

@wasabi, io non tirerei in mezzo la darkroom o i battuage

che sono realtà comprensibilmente passate di moda

ed è molto difficile trovare un ragazzo che ci sia stato.

Cioè escluderei dal ragionamento il "sesso forzatamente anonimo"

che può essere anch'esso una forma di insicurezza o di omofobia interiorizzata 

(anche se il più delle volte credo sia praticato quando si tradisce).

 

Un caso semplice è quello che gli etero chiamano "avventura estiva",

quando ero adolescente erano molto popolari le "Tedesche in campeggio"

(che io sappia nessuna di queste storie ha mai avuto seguito in autunno).

Nei casi delle darkroom e dei battuage - per quanto possano essere eccitanti -

è raro che ci sia una dimensione gioiosa o giocosa del sesso.

 

E' proprio la dimensione del sesso come divertimento che manca.

C'è quella della "necessità sessuale" per gli uni, e quella del "legame serio" per gli altri.

Il sesso però non è solo "sfogo fisiologico" o "fusione mistica"

può anche essere un modo per conoscere il proprio corpo e fare esperienza.

 

Questa terza accezione è molto rara,

ma secondo me fornisce una prospettiva più salutare,

quanto meno non drammatizza esageratamente la sessualità.

Non c'è niente di male nel rifiutare dark room e cruising

fermo restando il fatto che esistono altri locali gay senza

tessera e senza dark room dove poter andare e farsi il

proprio giro e le proprie esperienze.

 

Ritengo più giusta l'osservazione di Cambiapelle sull'età: se

non si vivono i 15-20 anni e poi i 20-25....per certi versi sono

persi per sempre, perchè alcune caratteristiche e comportamenti

sono legati all'età.

 

In questo senso non condivido l'articolo sulla no sex generation

perchè io quando avevo certe età c'ero....al contrario di chi ha

scritto forse quell'articolo e tutti questi ragazzini giovani miei

coetanei, intorno a me non li vedevo....

 

Tipico dell'adolescente è forse essere agitato da bisogni

conflittuali: voglio diventare autonomo ma desidero anche

quella protezione familiare che avevo durante l'infanzia etc

Ed anche una certa idealizzazione...come ho scritto da altre

parti. Tutte cose che mi pare spingano altrove rispetto a

certe realtà gay...forse più adatte ad età diverse.

 

Detto questo se io scopro la dimensione del gioco sessuale

in un rapporto "decente" ( nel senso di degno di considerazione

in cui veramente ci si mette in gioco realmente )  io scopro

in me dei desideri di cui ignoravo l'esistenza, ma c'erano e che

sono gli stessi che possono consigliare ad altri di andare in

quei locali in cui io ho scelto di non andare.

 

A questo punto dovrebbe diventare difficile idealizzare il

fidanzato e demonizzare il locale...anche se magari in quel

locale continuo a non andare per mille motivi e nei fatti questa

cosa mi serve per scegliere meglio il fidanzato successivo.

 

In teoria dovrebbe funzionare così...se non si è dei gay

stitici 

 

Lo stesso discorso se ci spostiamo sull'esempio del campeggio

estivo ( data per fatta la scontata battuta sulle lesbiche ) di almadel

o il mio precedente del gay realizzato involontariamente o meno etc

Sono quasi sempre quindici-sedicenni, che come tutti gli adolescenti hanno l'ormone a mille e il sesso come priorità assoluta e vertice di tutta l'esistenza. Tipicamente sono ossessionati da una serie di caratteristiche, del partner e della situazione, che fanno per loro la relazione perfetta, il principe azzurro e il sogno d'amore, nonché, anche se non lo ammettono, lo stallone che li monterà 24/7. 

Si riconoscono tipicamente dall'espressione scritta sul profilo "cerco un ragazzo coetaneo con personalità, intelligenza e simpatia NON PER SESSO! Però, intendiamoci, anche l'occhio vuole la sua parte, quindi se siete grassi, vecchi, o effeminati, o pelosi, o avete i capelli biondi non scrivetemi".

L'espressione "anche l'occhio vuole la sua parte" è quella cruciale, perché fa supporre che ci sia dell'altro che realmente gli interessa al di là della fisicità. Ma poiché si sono appena affacciati al mondo gay, in realtà per loro la fisicità che non hanno mai esplorato è praticamente esaustiva dell'essere gay. E poiché non è completamente accettata, va mascherata con interessi romantici sublimati. 

Edited by FreakyFred

Francamente credo che uno debba fare le cose che si sente di fare... Bisogna solo vedere se dietro la castità oppure dietro alla ricerca smisurata di cazzi , sia celato un problema più grande.

Altrimenti, in entrambe i casi, sono tutte situazioni degne di rispetto.

Va be', quella era chiaramente una battuta :P

Io cerco di entrare nell'ottica che la castità è un valore, ma proprio non mi riesce. Non vedo che valore sia. 

La morigeratezza può essere una qualità, perché ti insegna una certa indipendenza e ti permette di sopportare periodi di astinenza, ma anche queste capacità sono utili solo in determinate circostanze. La castità in sé, come valore, proprio non la capisco. E' come considerare un valore il digiuno, o la malattia, o i morsi di zanzara...

@Almadel Pienamente d'accordo ...

Ho citato le dark perché ne aveva parlato cambiapelle e sono un po' l'esempio "estremo".

Le avventure estive sono un bellissimo esempio: quando avevo 17 anni e gli ormoni alle stelle (non che adesso sia tanto diverso ...) al mare conobbi un ragazzo bellissimo, passivo convinto ed irremovibile, che non aveva affatto la mentalità della donzella che teme di essere deflorata. Ho un ricordo molto bello della nostra "avventura", durata sì è no tre settimane, e lo stesso vale per lui (lo so perché l'ho rivisto casualmente in uni a Milano l'anno scorso ed è stata una festa). Oserei dire che gran parte della magia stava proprio nel fatto che sapevamo entrambi benissimo che avevamo un tempo molto limitato da goderci insieme, ci era perfettamente chiaro che non ci sarebbe mai stato nulla di più del divertimento di quell'estate. Lo scopo era star bene insieme e direi che il bello è stato proprio il fatto che volevamo gustarci appieno ogni attimo. Ovvio che, una volta tornati a casa, un po' di nostalgia c'è, ma si tratta comunque di un'esperienza positiva e di un bellissimo ricordo.

ma infatti uno è libero di farsi del male e frustrarsi come vuole in nome di un amico immaginario che abita nei cieli o in nome di una ritrovata moralità dei valori (quali?)

 

come diceva l'articolo che ho linkato, molti che fanno questo discorso sono per lo più ragazzini, e per fortuna. se ci fossero 30enni che ancora non sanno discernere il valore di una persona dalla sua condotta sessuale vivrei una vita incredibilmente triste.

@FreakyFred

Devi sempre tener conto della prospettiva religiosa che porta a determinate scelte. 

La religione è al tempo stesso alibi e in alcuni casi ragione di inibizioni psicologiche inutili quando non dannose. Di sicuro non ho intenzione di considerarla una buona motivazione per attribuire valore alla castità. 

E prima che mi si dica "devi rispettare le opinioni altrui", ricordo che io non costringo nessuno a diventare ateo. Ma sono nel pieno del mio diritto quando dico che per me considerare la castità un valore è privo di senso. Specie per un gay. 

La religione non c entra un tubo

 

Almadel non so dove vivi ma di fuori moda non c e nulla per quanto riguarda i locali - bordelli.... É sono anche belli pieni di gente... Insomma, locali senza crisi.

È la stessa differenza che intercorre tra una persona che ama il cibo, che ne apprezza i piaceri, che mangia stando attenta alla salute ma non si sottopone a massacranti digiuni e una persona bulimica, che mangia per placare l'ansia e non vi ricava piacere.

Lo stesso dicasi per un appassionato di vini vs un alcolizzato ...

 

 


Lo stesso dicasi per un appassionato di vini vs un alcolizzato ...

Non è detto che un alcolizzato non sia un appassionato di vini, come un obeso non sia un gourmet..

Tendete troppo a semplificare. Il problema è ammettere di essere morti di cazzo o meno..

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