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Il senso della vita


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Per me il senso della vita è alzarmi e chiedermi "quale è il mio desiderio più grande?"

- Darmi una risposta

- Fare di tutto per riuscire a realizzarlo. 

 

 

 

Non significa che io ce la possa fare, questo assolutamente no, significa che io debba provarci con tutte le mie forze... per me il senso della vita è proprio questo ... uno sforzo titanico, quotidiano e infinito tra noi e i nostri desideri. 

 

Ma noi e i desideri siamo un po' come Achille e la tartaruga di Zenone, ci avviciniamo sempre di più senza mai toccarci... e anche quando riusciamo a toccarli subentra un altro desiderio che fa scappare la tartriga ancora più avanti.

Ma la speranza di riuscire a realizzarli colma il gap tra volontà e riuscita. 

Edited by lollone

Vi deprimerei tutti anch'io se comincio a parlare, perciò dico solo due parole.

E' da quando ero piccolissimo che mi interrogo sul senso della vita. La mia è stata fino ad oggi un susseguirsi di tragedie (con questo non voglio fare quello che vede sempre tutto nero e dire che non ci sono mai state cose belle in tutta la mia esistenza, sia chiaro, solo che sarebbe potuta andare meglio di così), e soprattutto per questo motivo mi sono sempre fatto tante domande.

Non ho ancora trovato una risposta.... Forse concordo con chi dice che lo scopo della vita è semplicemente viverla giorno per giorno, come se non ci fosse un domani. E ogni giorno porsi degli obiettivi, e fare tutto ciò che ci è possibile per realizzarli, senza arrendersi davanti a niente.

 

E qui mi fermo..

il mio senso della vita è vivere di passioni, di essere felice, senza guardare a quello o quell'altro. appassionarsi, emozionarsi, amare. Nulla ci verrà riconosciuto, quindi non vedo altro modo per vivere in pace con se stessi.

Il mio professore di filosofia in questo ultimo periodo dice spesso che l'esistenza dell'uomo è tragica, perché siamo controllati e mossi da forze che non possiamo controllare... non sono molto attento alle lezioni dato che ho sempre pensieri in testa ma questa frase mi ha colpito..

Edited by Hope~

          (Cesare Pavese)

 

E' una citazione che mi piace molto, perché alla domanda "qual è il senso della vita", non troverei mai una risposta diretta, univoca, valida per sempre, anche solo per me. La risposta, probabilmente, cambierebbe con me, ogni giorno; così trovo che questa citazione esprima pienamente questo concetto di qualche cosa che è in perpetuo mutamento, che non ha etichette o destinazioni prescelte, ma è un continuo principio, è una successione di passi differenti, che talvolta convergono e altre no

Così, alla domanda, alla fine risponderei: il senso della vita è camminare, cioè vivere, verso una direzione qualsiasi

Un po' come l'esistenzialismo sartriano affermava, in poche parole, che l'uomo non è, ma si fa, ogni giorno, attraverso le scelte che compie

Edited by Phyl

Beh perche??

Tu dici che la morte è il punto di inizio..

Perché non iniziare subito dunque?

Rintraccia la frase in cui io ho espresso questo concetto, perché io non ci riesco.

 

"Sarò macabro e banale, ma credo che la morte dia senso alla vita. 

Forse la morte stessa potrebbe essere il senso della vita".

 

Spiegami dove sarebbe scritto quanto detto da te. 

Sì, ripeto la domanda: dove avrei scritto che il punto di partenza sia la morte?
Hai letto quello che ho scritto?

Per me credere che la morte dia un senso alla vita significa dovermi impegnare nella ricerca adesso, sapendo che non ho tempo indefinito per cogliere la Natura dell'esistenza.

 

La morte potrebbe essere un altro momento di passaggio, per quanto mi riguarda. 

Ma è la mortalità che mi spinge a interrogarmi sui perché della vita. 

Se fossi immortale, non credo mi domanderei tanto il senso della mia immortalità, in quanto saprei che non vivrei altre condizioni al di fuori di questa.

Sul suicidio, visto che hai tirato in ballo il tema in modo scherzoso (squallore, se mi permetti): ci ho pensato in passato, più di una volta, ma poi mi sono reso conto che non sarebbe una soluzione, che rovinerei la vita di persone che amo profondamente, e che, nonostante tutto, il mondo è un brutto posto da migliorare, in cui ogni pedone che si schiera è fondamentale.

Tutte queste motivazioni non danno un senso alla mia vita, ma mi tengono impegnato, in attesa di comprenderne il significato (ammesso che ce ne sia uno).

Edited by Voodoo
E' possibile dare una definizione scientifica del senso della vita.

Il senso della vita è infatti una banale misura.

Questa misura riguarda la distanza della vita dalla Morte.

Il senso della vita è la nostra misura alla Morte.

Noi viviamo per morire, quindi il senso della vita è il senso che diamo a questa distanza.

A questa distanza possiamo dare un significato banale: la ricerca del piacere. Questa visione suina della vita lascia il tempo che trova, oltre ad un'immagine: quella disgustosa del maiale che ravana nel suo trogolo.

Ma possiamo darle anche un significato più elevato: la ricerca della conoscenza. Questa è la visione filosofica della vita, rappresentata dalla nottola di Hegel. Ovvero quell'uccello che si eleva di notte con il lugubre auspicio della verità.

Questa verità, è appunto, quella della Morte. L'unica cosa che dà un senso alla vita,  perché è l'unica cosa che la certifica, anche se fin quando siamo vivi non possiamo sperimentarla.

Conferire alla vita un significato sublime è il compito del genio. Mi fermo qui, per dare agio ad una riflessione seria.
  • 1 month later...

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