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BARILLA = OMOFOBIA!!!!


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Ahah mi son accorto di aver scritto mister BaLilla... viva i lapsus freudiani

 

@Almadel: no effettivamente ad un neonazi non gliene frega nulla di negare l'omofobia di una sua affermazione.

Lì si tratta di gente irrecuperabile, ghè gnent da fa'.

@Kobol, non cogli il punto!

La questione non è se Guido Barilli o altri siano o no personalmente favorevoli ai matrimoni omosessuali o a pari diritti delle coppie o dei singoli ecc.

La questione è che Guido Barilla ha detto prima di tutto che loro fanno campagne pubblicitarie con famiglie felici, bianche, eterossessuali, in poche parole, famiglie tradizionali italiane e non, per dire africane o asiatiche.

E fin qui nulla da eccepire, se non altro perché conviene mantenere nel tempo la stessa immagine pubblicitaria, tanto più che il "nome italiano" si vende bene all'estero!

Poi il Guido nazionale forse si è ubriacato e ha precisato che chi (e ha citato esplicitamente gli omosessuali) non è d'accordo con questa immagine pubblicitaria dell'azienda può andare liberamente a comprare i prodotti di un'altra azienda.

Precisazione giuridicamente inutile dato che Barilla non ha il monopolio di paste, biscotti e alimenti vari, ma commercialmente e pubblicitariamente disastrosa, perché non s'invitano clienti attuali o potenziali a rivolgersi alla concorrenza solo per la, peraltro ovvia, limitazione d'estensione d'una campagna pubblicitaria!

 

Il punto è tutto qui: Guido Barilla ha invitato gli omosessuali a non comprare i suoi prodotti se non si riconoscono nella famiglia eterosessuale della sua pubblicità, invece di essere logicamente conseguente, dato che lui stesso parlava di logiche pubblicitarie e quindi necessariamente "finte" (non false), riconoscendo che i confini della sua clientela attuale e potenziale sono (e lui è ben contento che siano!) molto più ampi di quelli rappresentabili in una campagna pubblicitaria.

 

Non è che ci volesse una grande intelligenza:

anche il salumiere sotto casa ci sarebbe arrivato e avrebbe detto che lui i suoi salumi, benché siano necessariamente fatti di carne di maiale e quindi impura, sarebbe ben lieto di venderli anche a un mussulmano se questi volesse violare i suoi precetti religiosi o se semplicemente se ne fregasse.....

Edited by Mario1944

@Kobol, non cogli il punto!

La questione non è se Guido Barilli o altri siano o no personalmente favorevoli ai matrimoni omosessuali o a pari diritti delle coppie o dei singoli ecc.

La questione è che Guido Barilla ha detto prima di tutto che loro fanno campagne pubblicitarie con famiglie felici, bianche, eterossessuali, in poche parole, famiglie tradizionali italiane e non, per dire africane o asiatiche.

E fin qui nulla da eccepire, se non altro perché conviene mantenere nel tempo la stessa immagine pubblicitaria, tanto più che il "nome italiano" si vende bene all'estero!

Poi il Guido nazionale forse si è ubriacato e ha precisato che chi (e ha citato esplicitamente gli omosessuali) non è d'accordo con questa immagine pubblicitaria dell'azienda può andare liberamente a comprare i prodotti di un'altra azienda.

Precisazione giuridicamente inutile dato che Barilla non ha il monopolio di paste, biscotti e alimenti vari, ma commercialmente e pubblicitariamente disastrosa, perché non s'invitano clienti attuali o potenziali a rivolgersi alla concorrenza solo per la, peraltro ovvia, limitazione d'estensione d'una campagna pubblicitaria!

 

Il punto è tutto qui: Guido Barilla ha invitato gli omosessuali a non comprare i suoi prodotti se non si riconoscono nella famiglia eterosessuale della sua pubblicità, invece di essere logicamente conseguente, dato che lui stesso parlava di logiche pubblicitarie e quindi necessariamente "finte" (non false), riconoscendo che i confini della sua clientela attuale e potenziale sono (e lui è ben contento che siano!) molto più ampi di quelli rappresentabili in una campagna pubblicitaria.

 

Non è che ci volesse una grande intelligenza:

anche il salumiere sotto casa ci sarebbe arrivato e avrebbe detto che lui i suoi salumi, benché siano necessariamente fatti di carne di maiale e quindi impura, sarebbe ben lieto di venderli anche a un mussulmano se questi volesse violare i suoi precetti religiosi o se semplicemente se ne fregasse.....

La compagnia è sua e ha tutto il diritto di indirizzare su quale target puntare.

Se a voi non sta bene non compratela non vedo perché fare polverone del genere.

 

Le battaglie da portare avanti se mai sono ben altre

La compagnia è sua e ha tutto il diritto di indirizzare su quale target puntare.

Se a voi non sta bene non compratela non vedo perché fare polverone del genere.

 

Le battaglie da portare avanti se mai sono ben altre

La cosa è più complessa di così. La pubblicità in tv fa cultura, questo ahimè non lo possiamo negare.

E dare un certo tipo di idea, far passare un certo tipo di messaggio non è cosa che non conti.

Io non voglio andare fuori tema, benchè sia convinta che non lo sia poi fino in fondo, ma rafforzare una determinata visione crea il substrato per una cascata di eventi.

Come (e qui appunto l'ot) la pubblicità che relega la donna "al servizio a tavola" crea il substrato per la violenza di genere.

Quindi le battaglie non sono "ben altre", sono anche queste.

 

 


Le battaglie da portare avanti se mai sono ben altre

 

Il benaltrismo... una tematica amatissima da tutti i troll.

 

Di qualunque cosa si parli loro avranno sempre da polemizzare, dicendo che c'è sempre ben altro di piu' importante ci sui parlare... siete ormai diventati prevedibili, scontati, e ridicoli.

Dirò la mia sull'argomento. 
La rappresentazione di un determinato target, in una pubblicità, non è di per sé un opera maligna. Anzi, è semplicemente un loro diritto insidacabile, purché rispettino la legge. In linea teorica il problema di sostanza non è tanto l'esplicita ammissione che è quello il target della marca, piuttosto l'affermazione secondo cui chi non è d'accordo su quell'immagine, a prescindere dall'orientamento sessuale, è libero di scegliere di non comprare il prodotto. Questa affermazione è stupida a livello imprenditoriale ed è stato già sottolineato da Mario, ma è anche grave da un altro punto di vista, quello propriamente etico. Infatti, se una persona ha un negozio e dice che fa sconti solo per famiglie eterosessuali, sposate, e non conviventi eccetera, e afferma che chi è contrario a questa discriminazione se ne deve andare in un altro negozio, commente ovviamente un abuso. La sua compagnia privata è sua, però, non è che se uno non è d'accordo con la presenza di ebrei sul territorio nazionale gli consigli vivamente di non frequentare i suoi negozi cattolici. La questione, però, è stata ingigantita e si è data un eccessiva importanza a questa esternazione che è stata detta in un contesto un po' viziato, ovvero con degli intervistatori indisponenti, che volevano attirarlo in una situazione spiacevole, non per fare un outing sull'omofobia del Sig. Barilla, anzi per il suo carattere reazionario, bensì per fare odience. Secondo me, una risposta da parte nostra senza invocare discorsi di principio, sarebbe stata :"E' notevole che un imprenditore ci consigli di non comprare il suo prodotto, be', seguiremo il suo consiglio, nel frattempo vorremo darle un altro suggerimento, cambi lavoro."

[non chiamate troll il primo che passa, però, eh XD] 

 

OT: la pasta raffinata "fa venire il diabete" perchè ha un elevatissimo indice glicemico, cioè, essendo composta di carboidrati allo stato puro, questi inondano il sangue non appena digeriti facendo salire la glicemia. Questo per tutte le paste raffinate così come le bevande gassate etc etc. Per ovviare, mangiare pasta integrale o accompagnare sempre i carboidrati con fibre.

(O perlomeno questo è quello che so io)

 

Questa è la ragione principale. Adesso dormirete tutti più tranquilli e potrete mangiare la vostra pasta anche quando non ne avete bisogno! Yeeeee

Io la pasta la mangio, ma quel che cambia sono e la quantità e i momenti in cui lo faccio. Non sto a spiegare tutto, andrei troppo OT.

 

Comunque mi trovo d'accordo con chi mi critica per aver detto una cosa del genere in un forum pubblico, alla fine non posso negare che anche Barilla avrebbe potuto ragionare così. Scusate, mi sono dimenticato dello status di «pubblicità» del forum :)

 

Fine di ogni OT.

 

Potremmo ora focalizzarci sui problemi che dichiarazioni come quelle di Barilla fanno sorgere all'interno di una sfera come quella pubblica?

Non ho letto tutto, quindi mi scuso se ripeto cose già dette, sto riportando quello che ho scritto su fb.
 

L'orgine di tutta questa polemica per me nasce da una confusione tra due piani: quello dell'imprenditoria e quello della politica (i cui esiti in Italia abbiamo visto tutti a cosa ha felicemente portato)

Barilla con quell'intervista ha trasformato una politica di brand in politica e a ha tradotto la fiction pubblicitaria del mulinobianco in realtà sociale.
Una delle prime leggi del marketing è "non importa cosa dici, ma COME lo dici".
Se si fosse limitato a dire che la Barilla ha un preciso target di riferimento e che quindi preferiva fare quel tipo di pubblicità per me non ci sarebbero stati questi casini proprio perchè si sarebbe trattato di una riflessione puramente commerciale.
 
Invece il sig. Barilla s'è lanciato in una paternale ideologica sulla famiglia tradizionale ( "Noi" siamo per la famiglia tradizionale ) e ha detto che gli omosessuali non devono dargli fastidio.
E no stellina, sei un imprenditore (di un prodotto peraltro che destinato ad un pubblico di massa: dall'etero tutto casa&chiesa alla trans affamata di ritorno dal marciapiede), non sei un politico.
Se decidi di prendere delle posizioni politiche (e quindi intrinsecamente partigiane e divisive, lo diceva Schmitt, non io), ne accetti tutte le prevedibili conseguenze. Nel preciso istante in cui rilasci certe dichiarazioni, per quanto tirate fuori con i denti dal giornalista al telefono, devi mettere i conto che alcuni consumatori potrebbero dirti da quel momento in avanti "Addio".
Edited by Orfeo87

Non è che siccome la gente comune, sia pure la maggioranza, non capisce o finge di non capire perchè i gay se la prendono tanto e ci taccia di fare i vittimisti, noi dobbiamo conformarci e abbassare la testa, spesso certe sfumature gli etero non le colgono in quanto non facenti parte di una minioranza tradizionalmente oppressa

Non è che siccome la gente comune, sia pure la maggioranza, non capisce o finge di non capire perchè i gay se la prendono tanto e ci taccia di fare i vittimisti, noi dobbiamo conformarci e abbassare la testa, spesso certe sfumature gli etero non le colgono in quanto non facenti parte di una minioranza tradizionalmente oppressa

Questo è sacrosanto, del resto posso dire che senza qualcuno che mi spiegasse determinate dinamiche non avrei capito molte cose, non avendole vissute in prima persona.

Ma come usa dire una mia cara amica "se Leonardo da Vinci fosse dovuto essere un uccello per concepire delle macchine volanti saremmo ancora tutti col culo per terra..."

La compagnia è sua e ha tutto il diritto di indirizzare su quale target puntare.

Se a voi non sta bene non compratela non vedo perché fare polverone del genere.

 

Infatti: se uno vuole tagliarsi i coglioni per "entrare come eunuco nel regno dei cieli", fatti sua.

Del resto qui nessuno ha promesso che farà diversamente da quello richiesto dal signor Barilla, cioè acquistare i prodotti di altri produttori di pasta o di biscotti o di alimenti vari: libero lui di fare scelte commercialmente discutibili, liberi i clienti attuali o potenziali di scegliere aziende meno polemiche sui gusti sessuali o sulle scelte di vita degli acquirenti.

Non c'è nessun polverone, ma solo un chiarimento e semmai è il signor Barilla che accortosi della topica ha corretto il tiro!

 

 

 

Questa affermazione è stupida a livello imprenditoriale ed è stato già sottolineato da Mario, ma è anche grave da un altro punto di vista, quello propriamente etico. Infatti, se una persona ha un negozio e dice che fa sconti solo per famiglie eterosessuali, sposate, e non conviventi eccetera, e afferma che chi è contrario a questa discriminazione se ne deve andare in un altro negozio, commente ovviamente un abuso. La sua compagnia privata è sua, però, non è che se uno non è d'accordo con la presenza di ebrei sul territorio nazionale gli consigli vivamente di non frequentare i suoi negozi cattolici.

 

Qui ci sarebbe da fare però una precisazione:  un negozio aperto al pubblico ha certi obblighi giuridici verso il pubblico, obblighi cui si deve attenere, e non può quindi discriminare senza ragione vendendo ad esempio ai bianchi ma non ai negri, agli etero ma non agli omo, agli uomini ma non alle donne ecc, tanto più se si tratta di vendita di beni o di servizi di prima necessità e non voluttuari.

Sarebbe legalmente inammissibile ad esempio se un fruttivendolo o un panetterie e tanto meno un farmacista  distinguesse tra bianchi, negri, omo, etero, ebrei, ariani ecc. vendendo agli uni ma non agli altri.

Altra questione se il negoziante volesse concedere un trattamento di favore, sconti, acquisto a credito a certe categorie, siano pure razziali o di gusti sessuali, e non ad altre:

la questione sarebbe quanto meno sub iudice.

 

La Barilla non è però un'azienda aperta al pubblico e in ogni caso non si è rifiutata di vendere i suoi prodotti agli omosessuali e non ha neppure privilegiato per sconti o crediti i clienti non omosessuali, ma per voce del presidente e socio dominante ha proclamato pubblicamente che i clienti omosessuali che non si riconoscono nella sua pubblicità possono accomodarsi con altri produttori:

quindi non direi che rientri nel caso etico che hai contemplato quanto meno nel modo come l'hai definito.

 

Comunque una certa implicazione etica c'è, perché è un fatto che Guido Barilla non ha detto: "chi non gradisce la nostra pubblicità compri altrove", ma ha detto (se è stato riferito bene):  "i clienti omosessuali che non si riconoscono nella nostra pubblicità comprino altrove".

Perché gli omosessuali e non i negri o i rossi o i gialli o quelli che hanno casa nel dormitorio pubblico o quelli che litigano con moglie e figli anche a tavola ecc.?

Eppure anche questi non possono riconoscersi nella pubblicità ordinaria della Barilla!

Edited by Mario1944

Un etero chiede di rimediare coi fatti:

 

"Caro Guido Barilla, ricordo i primi spot televisivi di Barilla, a cui ho partecipato non solo come attore ma anche come autore dei testi e della sceneggiatura nonché del montaggio. Ebbero un enorme successo e, in quel tempo, ho avuto anche l'occasione di conoscere Pietro, vostro padre"

Chi l'avrebbe mai detto che un Nobel della Letteratura si mettesse a lanciare una petizione on-line su Change.org per chiedere a Guido Barilla di rappresentare 'tutte' le famiglie italiane nella sua pubblicità?

"La sua azienda rappresenta l'Italia - dice Dario Fo nel suo appello a Barilla su Change.org - Un'Italia di coppie di fatto, di famiglie allargate, di famiglie con genitori omosessuali e transgender. Ecco perché le chiedo di ritornare allo spirito di quegli spot degli anni '50 dove io stesso interpretavo uno spaccato della società in profondo mutamento".

Intanto la petizione "Caro Barilla, dove c'è amore c'è famiglia" sta già facendo il giro del mondo ed è stata rilanciata negli Stati Uniti, in Spagna, Germania e nel Regno Unito. La richiesta di Fo è molto semplice, priva ti toni polemici o di incitazioni al boicottaggio.

"Ci appelliamo a lei, caro Guido, che ha modo di ridare all'Italia di oggi la possibilità di rispecchiarsi nuovamente in uno dei suoi simboli e alla sua azienda di diventare ambasciatore di integrazione e voce del presente. E confido quindi che farà proprio questo attraverso le prossima campagne pubblicitarie del gruppo Barilla", conclude Fo.

http://www.huffingtonpost.it/salvatore-barbera/caro-barilla-dove-ce-amore-ce-famiglia-lappello-di-dario-fo-a-guido-barilla_b_4001436.html?utm_hp_ref=italy

Per chi afferma che Guido Barilla non ha detto nulla di commercialmente riprovevole, riporto dal sito del Sole24Ore le parole correttive dello stesso Barilla le quali implicitamente smentiscono l'interpretazione minimizzante delle sue dichiarazioni precedenti:

 

"Barilla nelle sue pubblicità- conclude la nota- rappresenta la famiglia perché questa accoglie chiunque e da sempre si identifica con la nostra marca".

 

Non si parla più di clienti omosessuali invitati ad acquistare i prodotti altrui: ora accolgono chiunque come una famiglia......

Edited by Mario1944

Va bene non ha detto i gay al rogo.
Va bene è a favore del matrimonio gay, perché è sempre bello un matrimonio.
Va bene la trasmissione Zanzara ha come scopo di estrarre dichiarazioni poco diplomatiche (magari con l'intento di arrivare più vicini al vero pensiero dell'intervistato?) e mister Barilla ci è cascato con tutte le scarpe.

Va bene ha la libertà di esprimere il suo pensiero.

E chi ascolta dovrebbe essere libero di esprimere il proprio. Qualcuno per caso è andato a casa sua armato di forcone?
Rimarchiamo solo che la sua è un omofobia strisciante che ripropone nei messaggi della sua azienda, che sono di pubblico dominio, essendo l'azienda molto grande
Anche Ikea è un'azienda che ha molta familiarità coi concetti di casa e di famiglia no? Eppure il suo atteggiamento e i messaggi che passa sono completamente diversi
E non parlo solo della pubblicità dei letti gemelli, Ikea da anni applica filosofie inclusive nella gestione d'azienda, pubblicità compresa
E' solo questione di marketing? No
Chiediamo ai dipendenti glbt di Ikea come si sentano a lavorare in un azienda che si rivolge a loro, che ci tiene a loro e alle loro battaglie, che approva benefit vari per i conviventi omosessuali
E poi chiediamolo ai dipendenti Barilla
Che me ne faccio di un'azienda che ci tiene ai gay per il mero interesse economico di guadagnare di più, se poi magari i lavoratori gay vengono discriminati o derisi al suo interno?
La filosofia di un'azienda sia coerente, e io la supporterò, non è che manchino i casi

Liberi di esprimere il nostro pensiero in quanto cittadini e anche potenziali acquirenti, saremo pur liberi anche di seguire ciò che lo stesso Barilla consiglia, cioè non comprare i suoi prodotti?
Ma forse possiamo anche andare un po' più in là
Possiamo ripetere il messaggio alle nostre famiglie, amici, conoscenti. Possiamo parlarne nei posti in cui lavoriamo.
Magari riusciamo anche ad andare un po' oltre il 2% di vendite in meno ipotizzato qui

Forse riusciremo a far capire che fare la pubblicità con la cinesina, per rappresentare la multietnicità, ha poco senso se poi si vengono fuori con queste frasi.

Edited by Krad77

http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/gianluca-buonanno-lega-finocchio-camera-rissa-sfiorata-sel-foto-1676907/

 

Gianluca Buonanno (Lega), finocchio alla Camera. Rissa sfiorata con Sel

 

Che schifo.

 

I prodotti della crisi economica, non mi meraviglierei se alle prossime elezioni in parlamento avremmo direttamente i picchiatori come in Grecia  :angry:.

Ma forse possiamo anche andare un po' più in là

Possiamo ripetere il messaggio alle nostre famiglie, amici, conoscenti. Possiamo parlarne nei posti in cui lavoriamo.

Poi al di là del boicottaggio puro, il messaggio, la discussione, deve e può uscire. E i punti di vista devono essere condivisi, perchè si possa fare un passo avanti invece che uno indietro.

Il benaltrismo... una tematica amatissima da tutti i troll.

 

Di qualunque cosa si parli loro avranno sempre da polemizzare, dicendo che c'è sempre ben altro di piu' importante ci sui parlare... siete ormai diventati prevedibili, scontati, e ridicoli.

Il tuo modo di rispondere non è diverso dai catto talebani quando si parla dei gay.

Stai buono e non ti scaldare.

 

Quindi magari se proprio tu che devi cambiare e non vedere troll ovunque.

privateuniverse

La compagnia è sua e ha tutto il diritto di indirizzare su quale target puntare.

Se a voi non sta bene non compratela non vedo perché fare polverone del genere.

 

Infatti, un omosessuale ha tutto il diritto di non comprare la pasta Barilla perché è di proprietà di una persona che ha opinioni ostili agli omosessuali.

 

Così come Barilla ha il suo "sistema di valori", anche i compratori hanno il loro "sistema di valori".

 

Nessuno pretende che la Barilla faccia la pubblicità con coppie dello stesso sesso; ma un conto è non farla perché "non conviene" o "non è utile", un altro è non farla perché si è "contro".

 

Supponiamo che io sia il proprietario di una casa aumobilistica e dica "ordino pubblicità con belle donne perché so che è il modo migliore di invogliare i potenziali acquirenti del mio prodotto ad acquistarlo"; sarebbe ben diverso che dicessi "ordino pubblicità con belle donne perché penso che la presenza delle donne debba essere soprattutto decorativa". Nel primo caso si rimane all'interno di una logica mercantile, per quanto discutibile; nel secondo no.

 

E non venitemi a dire che però ha detto di essere favorevoli ai matrimoni: non è questo il punto.

 

E' facile dirsi favorevoli a qualcosa su cui non si ha alcuna influenza.

 

Che valore e che credibilità può avere un'affermazione simile fatta da uno che esprime certe opinioni?

Edited by privateuniverse

Un triste ma veritiero articolo in merito.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/26/mi-dia-mezzo-chilo-di-barilla-e-solito-anestetico-grazie/724067/

 

Speriamo che all'estero la gente, che ha più cervello, la faccia pagare cara a Barilla. Nel frattempo noi facciamo la nostra parte(il signor Barilla ci ha invitato esplicitamente a non comprare i suoi prodotti, quindi facciamo come dice) e seguiamo il consiglio finale dell'articolo: "cominciamo a boicottare questa politica"

http://www.facebook.com/photo.php?v=10100857134817001&set=vb.184778364902413&type=2&theater

 

Guardatelo, non vi fa quasi tenerezza?

In Italia invece continuano a difenderlo, anche persone dalle quali non ce lo si aspetterebbe. Quanti ipocriti ha fatto uscire allo scoperto. Per questo, mi sento di ringraziarlo!

Edited by omomon

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