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Referendum Istituzionale del 2 giugno 1946: cosa avreste votato?


  

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  1. 1. Referendum 1946

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Parole Sante,ma nonostante tutto,avrei votato monarchia,non fosse altro che per il Re che sedeva sul trono in quel momento!!

E consiglerei a chi parla di revisionismo storico,di leggersi i molti testi che dicono esattamente come andarono le cose fra il 1859 e il 1861,testi che si basano su documenti di quegli anni che per oltre cento anni sono stati accuratamente occultati,non avendo interesse nemmeno la Repubblica a che emergesse la verità,su un Unità che,fu tutto tranne che un Unità di popolo,ma solo di interessi economici,proprio come sta avvenendo or ora con l'Unione Europea!!!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      

 

Definire l'unità d'italia un merito dei savoia è possibile solo per i discendenti della vecchia corte o per chi, parlando d'italia, si riferisca solo ad una certa parte del paese. Per il resto degli italiani è stata solo una espansione quasi coloniale del piemonte. Sullo statuto albertino non direi troppe belle cose viste le condizioni storiche, di mera convenienza, in cui è stato concesso: si tratta di un contentino ad un popolo ignorante che, trascinato dalle turbe rivoluzionarie europee, si è lasciato prendere in giro facilmente. Insomma... la monarchia sabauda conveniva solo ai savoia e al loro popolo (non identificabile col popolo italiano)... il vero problema è che dopo un entusiasmo antifascista iniziale anche la repubblica non è certo riuscita a far di meglio. Aggiungo anche che la cessione della savoia per la lombardia non aveva nulla di ideologico, ma oggettivamente è significato cedere un territorio piccolo e poco utile in cambio di uni molto più conveniente; e la presenza stabile di un re non garantisce vera stabilità politica, ma solo una unitarietà di facciata che intanto va alla deriva in balia dei vari governi e lo stesso vale per la presidenza della repubblica e di una repubblica in particolare che, come oggi viviamo, altro non è che l'alternarsi capriccioso di chi fa di tutto per non perdere privilegi "di casta" guadagnati in modo poco democratico e poco repubblicano. La politica non può essere piegata all'economia pretendendo, per di più, di escludere dai cicli economici i politicanti. penso che in quel famoso 2 giugno avrei scelto di non votare, fare le valigie e andare via

Parole Sante,ma nonostante tutto,avrei votato monarchia,non fosse altro che per il Re che sedeva sul trono in quel momento!!

E consiglerei a chi parla di revisionismo storico,di leggersi i molti testi che dicono esattamente come andarono le cose fra il 1859 e il 1861,testi che si basano su documenti di quegli anni che per oltre cento anni sono stati accuratamente occultati,non avendo interesse nemmeno la Repubblica a che emergesse la verità,su un Unità che,fu tutto tranne che un Unità di popolo,ma solo di interessi economici,proprio come sta avvenendo or ora con l'Unione Europea!!!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  

 

Ti ricordo che fu una guerra, e nelle guerre le cose vanno come vanno, l'Unità fu politica, quella linguistica arrivò dopo ma noi tutti siamo Italiani dall'anno Mille, divisi da culture diverse ma simili, inoltre la letteratura italiana esiste da tempo immemore e ha avuto una straordinaria continuità storica. Non convinciamoci che siamo sempre stati divisi e così doveva continuare ad essere, perché non è la verità, o almeno la è per chi prova nostalgia per il feudalesimo, la servitù e l'assolutismo.

Io mi chiederei anche se una "unità di popolo" idealisticamente intesa sia mai esistita

o possa esistere in assoluto, per chiunque

 

Lo si può presumere della Russia, della Francia o Inghilterra solo perché è una unità

lontana nel tempo e quindi più facilmente mitizzabile, rispetto all'unità italiana

 

Ciò che pesa a loro vantaggio e a nostro svantaggio non è però una originaria unità

ideale, di popolo, quanto semmai il fatto che hanno avuto secoli di tempo per consolidarla

Lo si può presumere della Russia, della Francia o Inghilterra solo perché è una unità

lontana nel tempo e quindi più facilmente mitizzabile, rispetto all'unità italiana

 

Cerchiamo di non finire in OT. In Francia, ad esempio, nella metà del XIX secolo metà della sua popolazione non capiva ancora il francese :)

  • 1 year later...
davydenkovic90
Non scherziamo, che qualcuno poi ci crede.

Be', perché scherzo? A me quello di renzi sembra più un regno che altro. Nessuno l'ha mai votato per ricoprire quel ruolo, per dirne una. Si impone e pretende di  stravolgere tutto con atteggiamento supponente senza motivare o spiegare niente. Basta guardare anche il solo tono che usa per esprimere i concetti e la supponenza che ha nei confronti dell'uditorio, dei giornalisti e delle varie opinioni diverse dalla sua. Spettacolarizza e basta, non argomenta.

Idem la donna angelicata Maria Elena Boschi. Ma che ministro? Un ministro dovrebbe avere senso dello stato e sensibilità istituzionale.

Lei è, piuttosto, una regina perfetta: bella, giovane, fredda, ammaliatrice di folle. 

Edited by davydenkovic90
Saramandasama

Ma forse è proprio per queste sue caratteristiche che abbiamo le unioni civili. A noi ci è andata bene in fondo. Altrimenti sarebbero passati altri secoli prima di avere qualche straccio di legge.

Renzi è stato votato dal Parlamento ed è stato confermato dal Capo di Stato, come tutti i Presidenti del Consiglio repubblicani.

 

Sì, si può non apprezzare la retorica politica di Renzi - io non l'apprezzo ad es. -, ma essa non si discosta molto dal resto della classe politica nostrana più 'accettabile'. Monti o Letta, per citarne due, spiccavano per una certa sobrietà e, il primo, per autorevolezza e preparazione. Quella di Renzi, ad ogni modo, non è quella di un Berlusconi qualunque (lui sì che spettacolarizzava al limite del ridicolo se non oltre).

 

La ministra Boschi mi pare abbastanza preparata e ha ottime capacità comunicative, lo ha dimostrato imho ancora una volta con la risposta allo studente di Catania. Poi, gli scivoloni - tipo l'uscita sui 'partigiani veri' - possono capitare a tutti, anche ai politici navigati (che Boschi non è).

 

Nota sulle unioni civili: il ddl è sostanzialmente quello proposto da Cirinnà, direi uno dei parlamentari migliori del PD e del Senato, ed era un ddl che partiva dal Parlamento e non dal governo. Questo è subentrato dopo, con il battibecco PD-M5S sulla questione del ''canguro'', e di conseguenza (per non perdere la faccia, poiché comunque parte del governo e Renzi stesso si erano esposti apertamente a favore) si è dovuto scendere a compromesso con una nuova maggioranza alternativa, anche a costo di qualche stralcio qua e là (come di fatto successo). E' solo l'ennesimo esempio dell'immaturità di molti rappresentati M5S nel gestire un accordo intra-parlamentare e dell'ennesimo ricorso della fiducia da parte di un governo di larghe intese. Ma d'altro canto è anche l'elettorato che è poco maturo o disinformato, se - come successo - si parla ancora del governo Renzi come un governo 'non eletto' (gli italiani vorrebbero il presidenzialismo, non sapendolo, e difendono il parlamentarismo con i suoi inevitabili e naturali compromessi, che osteggiano aspramente).

Edited by Layer

Renzi è stato votato dal Parlamento ed è stato confermato dal Capo di Stato, come tutti i Presidenti del Consiglio repubblicani.

 

Sì, si può non apprezzare la sua retorica politica di Renzi - io non l'apprezzo ad es. -, ma essa non si discosta molto dal resto della classe politica nostrana più 'accettabile'. Monti o Letta, per citarne due, spiccavano per una certa sobrietà e, il primo, per autorevolezza e preparazione. Quella di Renzi, ad ogni modo, non è quella di un Berlusconi qualunque (lui sì che spettacolarizzava al limite del ridicolo se non oltre).

 

La ministra Boschi mi pare abbastanza preparata e ha ottime capacità comunicative, lo ha dimostrato imho ancora una volta con la risposta allo studente di Catania. Poi, gli scivoloni - tipo l'uscita sui 'partigiani veri' - possono capitare a tutti, anche ai politici navigati (che Boschi non è).

 

Finalmente qualcuno che scrive qualcosa di sensato e conosce la politica, scopiamo?

Con il senno di adesso repubblica, fossi stato nel 1946 non saprei. Certo che Vittorio Emanuele come re avrebbe fatto sicuramente parlare dell'Italia all'estero...  :asd:

 

Ancora oggi comunque è indecifrabile perchè tutto il centro-nord votò repubblica e tutto il sud monarchia.

Ancora oggi comunque è indecifrabile perchè tutto il centro-nord votò repubblica e tutto il sud monarchia.

 

Il centro-nord fu teatro di violente ritorsioni, ai danni di civili, da parte delle forze fasciste e naziste occupanti l'Italia del nord.

Ed è sempre nel nord che si svilupparono i movimenti partigiani. Il sud (Regno del Sud) sperimentò pochissime stragi di matrice nazista e fu rapidamente occupato-liberato dagli Alleati, mentre la Corona e il nuovo governo Badoglio si rifugiò in Puglia, garantendo la continuità dello Stato.

 

Assime a ciò, anche il mito della 'fuga', alimentato dalla propoaganda della neonata Repubblica fascista ma abbracciata con favore anche dalle sinistre, ha giocato un certo ruolo nel discredito della monarchia, e forse lo avrà fatto più al nord che non al sud.

Alla fine non credo che un presidente della repubblica costi di più o abbia meno poteri di un qualsiasi re europeo, il ruolo è quello.

Non troverei assurdo immaginare che l'esito del referendum sia stato imposto segretamente dagli Alleati(in fondo la monarchia era troppo compromessa col fascismo):

 

Detto questo avrei votato repubblica e avrei allegramente partecipato a eventuali brogli. Mi sembra incredibile che una famiglia venga tenuta in ostaggio per far si che uno dei suoi membri ed in prospettiva il primogenito di questo ricoprano un ruolo di rappresentanza. E poi è un'istituzione tutta sbagliata rispetto a tutto quel che crediamo oggi: discrimina i figli sulla base dell'ordine di nascita, si regge su un'idea di matrimonio e famiglia rigorosamente eterosessuali e antiquati anche rispetto alle famiglie ed ai matrimoni attuali, legittima la disparità sociale.

 

Per cosa poi, per far tirare i bagigi al re dai turisti, come se fosse una scimmia? 

Molti storici - mi viene in mente ora Roberto Martucci - parlano di una continuità tra il ruolo del PdR e quello svolto dal Re nel Regno d'Italia.

 

Che io sappia, non ci sono prove di influenze dirette da parte degli Alleati sul referendum, che si svolse sostanzialmente in modo libero da pressioni esterne. Oltretutto, il Regno Unito preferiva che l'Italia si mantenesse un regime monarchico (anche se probabilmente sarebbe divenuto da costituzionale a parlamentare, sul modello inglese per intenderci), mentre gli USA tifavano per la repubblica. Li univa, questo sì, la poca stima verso la dinastia Savoia (ma poteva sempre essere sostituita con il ramo cadetto dei Savoia-Aosta).

Molti storici - mi viene in mente ora Roberto Martucci - parlano di una continuità tra il ruolo del PdR e quello svolto dal Re nel Regno d'Italia.

 

Questo è verissimo! La Costituente modellò il ruolo del Presidente della Repubblica su quello del monarca costituzionale sabaudo.

Penso che ci sia andata di culo e nemmeno sappiamo quanto, contando che ci saremmo beccati questi soggetti:

 

Be', considerando quante ne sono state dette da molti su Berlusconi (che aveva istituito un regime, che era un dittatore, che era il referente della mafia ecc.) ed essendo pacifico che tuttavia Berlusconi fu eletto regolarmente, si potrebbe osservare che sarebbe stato meglio avere capi di stato o di governo per diritto di nascita, se non altro perché così non devono dipendere dalla volontà popolare, che è facilmente (a giudizio di molti) manipolabile soprattutto nell'era dei mass-media.

Comunque la preferibilità dell'elezione pro tempore rispetto all'ereditarietà, per di più a vita, sta semplicemente nel fatto che, in caso di errore di giudizio degli elettori sulle virtù e sui vizi dell'eletto, si può cambiare cavallo:

difficilmente si può essere fortunati come gli Inglesi con Elisabetta II, che per peraltro ha scarsissimi poteri (e forse l'essere stata tanto apprezzata e l'aver commesso nessun errore dipende proprio da questo.....).

Edited by Mario1944

A dir la verità più che a Berlusconi il paragone andrebbe fatto con Mattarella, Napolitano, Ciampi e via di presidenti della repubblica, perchè si sta parlando di monarchie parlamentari, se avessimo la monarchia il presidente del consiglio ci sarebbe cmq (così come lo hanno nel Regno Unito piuttosto che in Spagna).

 

Personalmente preferisco molto di più un presidente della repubblica scelto dal parlamento per un mandato di 7 anni piuttosto che tenersi per tutta la loro vita gentaglia come Emanuele Filiberto di Savoia o il padre Vittorio Emanuele.

 

Vittorio Emanuele e Berlusconi fanno a gara per numeri di processi a loro carico.

Edited by Sbuffo

 

 

A dir la verità più che a Berlusconi il paragone andrebbe fatto con Mattarella, Napolitano, Ciampi e via di presidenti della repubblica, perchè si sta parlando di monarchie parlamentari, se avessimo la monarchia il presidente del consiglio ci sarebbe cmq (così come lo hanno nel Regno Unito piuttosto che in Spagna).

 

Be', ma anche certi presidenti della repubblica non furono poco censurati da molti, non semprea ragione, pur considerando le opinioni di parte, come ad esempio Leone, costretto a dimettersi perché sospettato, ingiustamente, di corruzione nell'affare Lockeed.

Quanto a Napolitano, lasciamo perdere, perché le accuse di essere divenuto il re (e governante, non solo regnante come quello inglese....) d'Italia si sono sprecate.

 

 

 

 

Personalmente preferisco molto di più un presidente della repubblica scelto dal parlamento per un mandato di 7 anni piuttosto che tenersi per tutta la loro vita gentaglia come Emanuele Filiberto di Savoia o il padre Vittorio Emanuele.

 

Non ho particolare stima né di Vittorio Emanuele né di Emanuele Filiberto, anzi, direi che hanno abbassato notevolmente il livello dei Savoia, al contrario del padre e nonno Umberto e del pur censurabile per molti aspetti, ma in principio di regno niente affatto male Vittorio Emanueke III.

Tuttavia c'è anche da dire che l'essere eletti non è una garanzia, per gli elettori ovviamente, né di virtù private né tantomeno di virtù pubbliche:

probabilmente ad un Hitler eletto sarebbe preferibile un Emanuele Filiberto ereditato: questi farebbe ridere certo, ma l'altro fece piangere anche troppo e prima di tutti gli elettori.

Certamente c'è anche una differenza di poteri:

anche ritornando al re di principio del secolo scorso, quelli di Vittorio Emanuele III furono certamente molto più di ridotti di quelli di un Hitler o di uno Stalin, ma questo deporrebbe a favore delle monarchie, intese almeno come regimi con un re bensì per diritto di nascita, ma con poteri non assoluti.

 

Il problema comunque, già noto a Greci e Romani, oltre e forse più che l'ampiezza del potere è il tempo per cui lo si esercita:

un dittatore in tempi d'emergenza è ammissibile, ma purché sia a tempo (non per nulla il dittatore romano durava in carica sei mesi), affinché l'errore nella scelta della persona non incancrenisca in forza del tempo troppo lungo per cui lo si debba sopportare.

 

 

 

 

Vittorio Emanuele e Berlusconi fanno a gara per numeri di processi a loro carico.

 

Entrambi invischiati in questioni di donne?:

capita anche alle migliori persone ;-)

Avrei votato monarchia.

Anche solo per una questione meramente formale mi piace l'idea di avere una famiglia reale come rappresentante.

In fondo c'è in mezza Europa.

Forse sarebbe stata in grado di dare un maggior sentimento di identità nazionale agli italiani, cosa che non abbiamo per niente.

Benedetto Croce, che votò monarchia, sosteneva inoltre che la monarchia sarebbe stata in grado di arginare la pressione e il potere del Vaticano più di quanto sarebbe stato con la repubblica.

 

 

Anche solo per una questione meramente formale mi piace l'idea di avere una famiglia reale come rappresentante.

 

A parte la questione vaticana, che in effetti negli ultimi Savoia non trovò grandi favori (Vittorio Emanuele II riuscì a farsi scomunicare e Vittorio Emanuele III era notoriamente anticlericale), c'è anche da dire che un re, specialmente se ereditario, rappresenta una concezione patrimoniale dello Stato che non sembra conciliabile con una partecipazione universale, per quanto mediata ed intermediata, al governo comune, se non con la riduzione al minimo dei suoi poteri, facendone però un fantoccio insignificante o significante solo per le cerimonie.

non aveva tutti i torti Giacomo I d'inghilterra quando rivendicava per il sovrano un'autorità reale (nel senso di effettiva....), osservando che, in mancanza, tanto valeva non essere re!

Edited by Mario1944

Secondo la tradizione sabauda però il pretendente al trono che sposa una borghese rinuncia automaticamente ai suoi diritti su un'ipotetica corona, pertanto Vittorio Emanuele (IV) ci rinunciò quando sposò la riccona tamarra Marina Ricolfi Doria. A oggi i veri pretendenti al trono, comunque seri e sicuramente più "reali" dei diretti discendenti di Umberto II e Maria José (i Savoia-Carignano), sono i Savoia-Aosta e Aimone:

 

https://www.youtube.com/watch?v=F_96oUFDUCQ

Edited by Rotwang
  • 5 months later...

è una domanda che non mi sono mai posto in modo diretto, per il fatto di non poter tornare indietro nel tempo, ma se potessi votare sceglierei la Republica e penso che in quella data sia stata la decisione più corretta da fare dopo le esperienze della dittatura e della seconda guerra mondiale che sicuramente influenzarono il voto.

assolutamente monarchia. Sono attualmente cavaliere di un ordine dinastico di casa savoia. Di certo la repubblica ha vinto piu per un fatto emotivo che per altro. Si usciva da una guerra mondiale e tutti ne davano colpa all'istituzione monarchica. Ma le cause dello sfacelo portato dalla guerra  mondiale è dovuto ad una molteplicità di fattori e la colpa della monarchia è stat quella di non aver sapèuto forse gestire il fascismo (ricordo sono due cose differenti). Una cosa che ha fatto propendere per la repubblica è stata poi la presunta fuga a Brindisi del re che lagente ha percepito come tradimento. Ma la stessa non era una fuga, ma un trasfgerimento della corte voluto dagli alleati che volevano trattare direttamente con il capo dello stato. Il periodo di incertezza che ne è seguito altro non era che il periodo in cui queste trattative si sono svolte. Ricordatevi che gli stati uniti non aiutano nessuno se non ne tirano un vantaggio. Imporre una condotta del genere era un modo per  intromettersinella nostra politica e gettare le basi di un colonialismo non di tipo territoriale, ma nettamente piu subdolo. Non dimentichiamoci poi che il re della seconda guerra mondiale, Vittorio Emanuele III, è lo stesso re che ha portato alla vittoria la nazione (insieme ad altri gran  protaghoniti ovviamente) nella prima guerra mondiale, complketando l'unità d'Italia con l'annessione denord-est ancora in mano austriaca. Poi cio sarebbe da parlare anche sulla validità del referendum stesso. La corte si era riunita per festeggiare la vittoria ed il giorno dopo erano saltati fuopi 1.500.000 di voti che hanno fatto penmdere verso la repubblica. Per non parlare della marea di persone a cui non è stato consentito di votare. E non dimentichiamoci che ancora detto referendum deve essere rattificato dalla Ovviamente la situazione è+ molto complessa e da 70 anni vi si svolge una diatriba che sicuramente non si potrà solgere in maniera esaustiva qui, ma sperimo di fare un discorso cmq chiaro.

 

ps: io non capisco come si possa difendere la repubblica in una situazione come quelòla attuale, con lo schifoso copmportamento di politici, delle istituzioni e della maniera di come viene trattata la gente, come un limone da spremere...mha....

 

 

sulla dubbia capacità dell'attuale rede al trono, mi troveresti anche in accordo. Ma bisognoa tener conto che è vissuto non come erede con l'adeguata educazione e preparazione. Se avesse vinto la monarchia, la sua vita sarebbe stata spesa in preparazione al futuro ruolo di re e non sarebbe caduto nelle problematuiche di cui si è reso protagonista.

 

 

Tanto per puntualizzare, lo  statuto albertino è stata una delle prime carte  costituzionali europee dopo la rivoluzione francese, una carta molto avanti per quei tempi. Adesso sciuramente obsoleta, ma ai tempi all'avanguardia. Di sicuro anche sarebbe stata sostituita se ne avessero avutola  posssibilità con un documento piu adatto ai tempi. E' inutile quanto ovvio dire che sia meglio l'attuale costituzione in merito allo statuto, bisogna contestualizzare per valutarne l'effettiva portata.

 

Sull'8settembre ho già detto.

 

I Savoia sono la dinastia piu antica d'europa e nel corso della storia hanno dato piu volte prova del loro valore,portando una piccola contea subalpina in un crescendo fino a diventare uno stato monarchico. L'opportunismo non è una malattia, ma uno strumento adottato da tutte i governi a seconda delle necessità. Il regno sabaudo, come potere, era nulla in confronto a giganti come Austria, Francia e Spagna ed il giuoco diu alleanze era l'unico sistema per garantire indipendenza e vanmtaggi al regno. Un esempio eemblematico fu quando nel 1858 cedettero la Savoia (terra di origine della famnmiglia) e di Nizza (città natale di Garibaldi) alla Francia in cambio del loro aiuto nella seonda guerra di indipendenza che portò all'annessione della Lombardia al nascente regno italico.

 

Anche io mi trovo assolutamente d'accordo sul valore di Umberto II come uomo e penso sarebbe stato veramente un re eccellente.

 

Volevo dire esattamente le stesse cose dette anni fa da me e ve le ripropongo.

 

Per la questione sulla diatriba Aosta-Carignano, vero che Umberto II non ha mai approvato il matrimonio, ma è anche vero che partecipo al battesimo di EManuele Filiberto. Poi proprio come erede Vittorio Emanuele fu esiliato. Poi magari se l'argomento interessa approfondisco...

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