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Marine Le Pen: "Il Front National è primo nei sondaggi. Se governo farò uscire la Francia dalla UE"


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PietroUomoDiPietra

Abbiamo visto il fantastico nulla di vent'anni di euroscetticismo leghista

e ci apprestiamo ad altrettanta malmostosità grillina: 

niente mi fa pensare che col Fronte Nazionale sarà diverso.

 

No, pietà, vent'anni di Beppe Grillo in politica no, nooo.... Sia UMANO...  ;)

 

Ciao

La mancata integrazione politica europea e l'ipertrofia

dell'espansione europea verso i mercati costituiti

dai paesi ex membri del patto di Varsavia, è andata

di pari passo con l'espansione della NATO

 

Quindi direi che non sia affatto vero...nei fatti.

 

Ciò che è accaduto è che la Germania ha spinto

per una politica di acquisizione di mercati ad est

smaterializzando ogni possibilità concreta di una

vera integrazione politica e coprendosi con la NATO

e gli USA.

 

Mi pare innegabile

Per ora non mi preoccuperei del fatto che il Front National possa andare al governo: il vantaggio indicato nei sondaggi mi sembra troppo poco consistente, soprattutto considerando che la Francia ha una legge elettorale ideale per sbarrare la strada ai partiti estremisti.

Bisogna anche tenere in conto che fuori dall'Italia l'elettorato è mediamente più mobile, quindi può darsi che parte di coloro che abitualmente votano per l'Ump (o per il Ps, come faceva notare @Isher) siano intenzionati a votare il Front National solo alle elezioni europee, in chiave appunto anti-UE.

 

Per il resto, sono un europeista piuttosto convinto, e ammetto di essermi fatto contagiare dal sogno degli Stati Uniti d'Europa. Certo, non guasterebbe che i partiti che si dichiarano europeisti smettessero di fare del loro meglio per alimentare i sentimenti antieuropei. Ma probabilmente, riprendendo il pensiero di due insigni politologi, mettendo davanti la solidarietà agli interessi nazionali si rischia di prendere percentuali da prefisso telefonico...

 

 


Il guaio è che molte economie del Continente si facevano forti
di una competitività basata sulla svalutazione della moneta nazionale
e l'introduzione dell'Euro ha messo in crisi questi Paesi.

 

a che paesi ti riferisci a parte l'italia ? lo chiedo per ignoranza mia non per far polemica sull'italia.

PietroUomoDiPietra

Per il resto, sono un europeista piuttosto convinto, e ammetto di essermi fatto contagiare dal sogno degli Stati Uniti d'Europa. Certo, non guasterebbe che i partiti che si dichiarano europeisti smettessero di fare del loro meglio per alimentare i sentimenti antieuropei. Ma probabilmente, riprendendo il pensiero di due insigni politologi, mettendo davanti la solidarietà agli interessi nazionali si rischia di prendere percentuali da prefisso telefonico...

 

Questo è proprio il guaio della democrazia occidentale: la testa è troppo sensibile agli umori della pancia. Quando Churchilli (o chi per lui) definiva la democrazia "un sistema orribile a eccezione di tutti gli altri" sapeva  bene cosa stava dicendo. Il forte condizionamento a evitare scelte impopolari è una salvaguardia ma anche, soprattutto in periodi di scarsa informazione e consapevolezza politica della popolazione (cioè piuttosto spesso a dire il vero), un boomerang paralizzante.

 

Ciao

PietroUomoDiPietra

a che paesi ti riferisci a parte l'italia ? lo chiedo per ignoranza mia non per far polemica sull'italia.

 

Penso a quei paesi in cui il basso costo della manodopera rispetto agli altri loro concorrenti era tutto quello che avevano da offrire in termini di competitività. Un vantaggio non da poco comunque visto che anche i cinesi tengono a tutt'oggi la loro moneta volutamente sottovalutata.

 

Ciao

Guardate che in un sistema a cambio rigido come è l'area euro

la svalutazione competitiva la fa chi tiene bassa l'inflazione

 

Quindi se in Germania l'inflazione in x anni è aumentata  del 25%

mentre in Spagna Italia e Grecia è aumentata del 39-40% il risultato

è che lo stesso bene costa in Germania €1,25 e negli altri paesi € 1,39

ed inizia a convenire comprarlo dalla Germania piuttosto che farselo da sè

 

Il problema è che nonostante i salari minimi, Spagna Italia e Grecia

hanno inflazioni alte per l'aumento della pressione fiscale

 

Non è che nella UE non vi sia possibilità di fare svalutazione competitiva

è che la sta facendo la Germania...

sul lungo termine a un paese conviene avere poca inflazione e nessuna svalutazione competitiva ma essere competitivi con la competitività reale invece che coi trucchi.

L ue che vorrei sarebbe quella basata su una forte collaborazione, solidarietà, aiuto reciproco, di stampo commerciale e sociale, lasciando stare le menate monetarie. L euro ci sta affondando, la supremazia tedesca, che tradisce i VERI PRINCIPI al quale si ispiravano i fondatori, ci sta affondando..

PietroUomoDiPietra

sul lungo termine a un paese conviene avere poca inflazione e nessuna svalutazione competitiva ma essere competitivi con la competitività reale invece che coi trucchi.

 

Una cosa che purtroppo oggi è piuttosto difficile da mettere in pratica: i livelli tecnologici delle economie occidentali ormai sono di fatto parificati tra di loro ed è abbastanza difficile competere su un piano di supremazia produttiva diretta quando le differenze sono più o meno dello stesso tenore dei centesimi di secondo che differenziano tra loro gli atleti di una olimpiade.

La differenza ormai la fanno altri fattori più indiretti tra cui soprattutto la disponibilità di prima mano di energia, materie prime e, mai citata ma importantissima, disponibilità di risorse agricoli per nutrire la propria popolazione e la propria manodopera senza dover importare cibo da nessuno (che è poi la chiave di fondo del sistema cinese: si possono permettere di offrire manodopera a basso costo perché, in sostanza, il sostentamento fisiologico della loro popolazione è fuori dal bilancio dei rapporti economici con l'estero: una situazione che fino a mezzo secolo fa era tipica anche di altri paesi occidentali - tra cui l'Italia - e che fu la base sostanziale che permise all'industria di realizzare profitti e investimenti oggi impensabili che, al tempo, consentirono in tutto l'occidente un boom economico di ampiezza e proporzioni oggi molto difficilmente ripetibili).

 

 

Nel prossimo futuro (a spanne: i prossimi dieci-quindici anni) il conseguimento dell'indipendenza energetica da parte degli Stati Uniti (e Canada) grazie alla tecnologia dello Shale Gas consentirà loro di uscire dalla stagnazione economica e di fungere ancora una volta da locomotiva di traino per buona parte dell'economia mondiale che però, per quanto buona potrebbe riuscire ad essere, rispetto all'espansione economica che si verficò negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso che costituì il succo stesso del "boom", sarà a malapena un buon nanerottolo ma niente di più. Ed è più che probabile che oltreoceano cercheranno il più possibile di trattenersi in casa i vantaggi della ripresa economica, ben consapevoli del fatto che, per quanto possa essere grande la "torta" non ce ne sarà comunque per tutti e sicuramente non quanta ce ne fu mezzo secolo fa.

 

Ciao

 

 


Come evitare che succeda ancora?
"L'Europa deve scoraggiare i viaggi della disperazione. Dobbiamo dire a questi poveretti che non abbiamo più niente da offrire".

Neanche un briciolo di solidarietà per queste vittime?
"La solidarietà non si esercita quando si hanno già milioni di disoccupati, un sistema di protezione sociale che sta andando in rovina. Piuttosto dovrebbero essere solidali le monarchie dei petrodollari, vicine geograficamente a queste popolazioni povere. Noi pensiamo solo ai francesi".


 

Che donna! Lo scarto della feccia di stercorari.

 

 



marco7, on 12 Oct 2013 - 12:30 PM, said:
sul lungo termine a un paese conviene avere poca inflazione e nessuna svalutazione competitiva ma essere competitivi con la competitività reale invece che coi trucchi.
 
Una cosa che purtroppo oggi è piuttosto difficile da mettere in pratica: ....

La differenza ormai la fanno altri fattori più indiretti tra cui soprattutto la disponibilità di prima mano di energia, materie prime e, mai citata ma importantissima, disponibilità di risorse agricoli per nutrire la propria popolazione e la propria manodopera senza dover importare cibo da nessuno ...

 

la svizzera ha inflazione bassa: da 80 anni circa il 2 % annuo. punta molto sulla ricerca scientifica che viene trasferita ad aziende del territorio. non ha materie prime, non riesce a nutrire tutta la popolazione in modo autonomo, importa sempre manodopera e ha un alto tasso di stranieri. esporta più di quel che importa e ciò rende il franco forte rispetto alle altre valute.

 

sembra il contrario di quel che tu dici.

PietroUomoDiPietra

sembra il contrario di quel che tu dici.

 

La Svizzera per il resto del mondo è soprattutto una banca! :-) Che grazie a questo si può permettere di finanziare commerci e produzioni di élite in grado di rendere redditizio anche il suo inevitabilmente alto costo del lavoro: E' un gioco che però regge finché si tratta di un piccolo paese e ha una popolazione relativamente ridotta. Dovesse anche soltanto avere dimensioni pari a quelle del solo nord Italia (che pure è la parte più ricca del territorio italiano) se la passerebbe decisamente peggio. Lo stesso vale per altri paesi europei di dimensioni confrontabili almeno per la parte realmente attiva del territorio.

Mantenere una popolazione di una manciata di milioni (meno di otto, secondo dati del 2012) è una cosa; mantenerne DECINE è tutt'altro discorso e hai bisogno di ben altro che di industrie di élite tecnologica. Senza contare poi il fatto che più cresce la popolazione e più il dipendere dall'estero diventa pesantissimo da reggere: quel che prendi lo devi pagare... e non è che possono farlo tutti mettendosi a vendere orologi o ingranaggerie di precisione ;) . Ad un certo punto le patate sei costretto a scambiarle con qualcosa che serva ALMENO a produrre meglio altre patate altrimenti si ferma tutto.

 

Ciao

@PietroUomoDiPietra

no le banche incidono sul 20% del pil e si occupano principalmente di amministrazione di patrimoni, non di prestiti alla aziende anche se naturalmente fanno anche ciò.

 

non va confusa causa ed effetto: le banche non sono causa di un'economia fiorente ma ne fanno solo parte.

PietroUomoDiPietra

non va confusa causa ed effetto: le banche non sono causa di un'economia fiorente ma ne fanno solo parte.

Non sono la causa ma aiutano non poco visto che accumulano capitali da investire (e una produzione di élite ad alto valore aggiunto di investimenti ne richiede parecchi, come ne richiede una R&D di punta). Comunque è vero, non sono il motore principale: questo è invece sicuramente l'avere una popolazione piccola occupata in una industria di elevata qualità tecnologica che però di per sé non ha (per quanto ne so) consumi particolarmente eccentrici e dispendiosi che si tradurrebbero in importazioni onerose da sostenere.

Il che in altre parole significa che vi è un surplus di introiti dall'estero che si traduce in capitale netto reinvestibile nel sistema produttivo senza dover ricorrere al prestito bancario - o meglio, senza dovervi ricorrere nella misura in cui sono costretti a farlo altri paesi più grandi e soprattutto più popolosi e un'industria meno pregiata (perché espressione di settori in cui il numero di competitori è molto più elevato) sotto il profilo della intensità di profitti realizzabili sulle singole merci vendute.

 

Alla fine, gira e rigira è sempre questione di surplus di introiti che riesci a realizzare in un sistema produttivo rispetto ai costi che devi sostenere per farlo funzionare: la Svizzera e altri paesi europei più o meno confrontabili demograficamente ed economicamente ci riescono nel loro modo, i cinesi in un altro ma alla fine, nel quadro operativo di una economia mercantile capitalistica, i loro obiettivi sono gli stessi e cioè, in ultima analisi contenere i costi della manodopera.

O riuscendo a fargli produrre merci di pregio e prezzo molto superiore alle spese per il suo mantenimento (Svizzera) oppure mantenendola con una seconda economia parallela (agricola cioè), praticamente fuori bilancio rispetto alla prima. Che, ridotto alla sua essenza,significa che alla lunga puoi arricchirti solo NON pagando a qualcuno tutto quel che gli devi... Marx con il suo plusvalore mi pare avesse detto qualcosa in proposito qualche tempo fa... ;)

 

Ciao

Edited by PietroUomoDiPietra

@PietroUomoDiPietrala s

 

la svizzera esporta chimica, farmaceutica, caffè (nespresso), macchine industriali, prodotti ad alto valore aggiunto.

 

l'italia è forte nel settore manifatturiero.

 

la cina è forte per il basso costo della manodopera.

 

a ognuno il suo.

Edited by marco7
PietroUomoDiPietra

a ognuno il suo.

 

Sicuramente, finché nessuno ha idee migliori. Quello che a me preme però è capire quando possibile da dove viene "il suo" di ciascuno perché secondo me la chiave per venire fuori dai pasticci (o ancora meglio, per non finirvici dentro) sta lì.

 

Ciao

@PietroUomoDiPietra

 

in un mondo ideale ogni paese produce e consuma circa quel che il paese è in grado di produrre. così non si creano disparità sociali tra i paesi. oggi ad esempio ci sono paesi che vivono della produzione di caffè o cioccolato che esportano a prezzi ridicoli. se noi dovessimo pagare la loro manodopera come paghiamo la nostra non potremmo importare nessun caffè, cioccolato, canna da zucchero,..... perchè troppo costoso.

PietroUomoDiPietra

@PietroUomoDiPietra

 

in un mondo ideale ogni paese produce e consuma circa quel che il paese è in grado di produrre. così non si creano disparità sociali tra i paesi. oggi ad esempio ci sono paesi che vivono della produzione di caffè o cioccolato che esportano a prezzi ridicoli. se noi dovessimo pagare la loro manodopera come paghiamo la nostra non potremmo importare nessun caffè, cioccolato, canna da zucchero,..... perché troppo costoso.

 

Infatti la tendenza è quella, soprattutto rispetto a paesi che via via si stanno industrializzando. Ciò che mantiene bassi i prezzi delle materie prime alimentari è che ormai la loro produzione si è industrializzata a livelli impensabili anche solo 30 anni fa. E la situazione è tuttora in evoluzione: negli Stati Uniti vi sono ormai intere coltivazioni gestite unicamente da macchine e una manciata di operatori al computer, in cui in mezzo ai campi il poco personale rimasto è solo quello addetto alla manutenzione e risoluzione dei problemi delle macchine stesse. Dei contadini non ci sono più nemmeno le foto!... al più solo una manciata di agronomi. Ed è una tendenza che ben difficilmente resterà confinata negli USA.

 

Ciao

Simpatico vedere come tutti vi siate stretti intorno ai dubbi (leggittimi) politici ed economici ma pochi o nessuno ha steso un poema sul tema dei valori civili e sociali.

Più di quel che dice la figlia di papà mi preoccupa ciò che non ci dice e che si intuisce..

PietroUomoDiPietra

Simpatico vedere come tutti vi siate stretti intorno ai dubbi (leggittimi) politici ed economici ma pochi o nessuno ha steso un poema sul tema dei valori civili e sociali.

Più di quel che dice la figlia di papà mi preoccupa ciò che non ci dice e che si intuisce..

 

Non vedo perché preoccuparsene. E' come preoccuparsi del fatto che un leone è carnivoro: semplicemente, se te lo ritrovi "benintenzionato" nei tuoi confronti, prendi il fucile e spari. Fine della storia... Della Le Pen non c'è da intuire proprio nulla: era così prima ed è così adesso Cosa vuoi che cambi un cosiddetto "sondaggio" o il fatto che ripeta per l'ennesima volta le sue minchiate su un giornale? L'ultradestra francese, gira e rigira, è sempre sulle stesse percentuali fin dai tempi di Mitterrand e anche se a noi sembra un'enormità, il dato di fondo essenziale è che la sua base politica è rimasta sempre la stessa (al più si è rimescolata tra i seguaci di un capetto o dell'altro ma il totale quello era e quello è rimasto) e non è mai aumentata.

Insomma, una volta assicuratisi del buono stato del "fucile" (e in Francia fortunatamente, politicamente parlando, ne hanno di migliori dei nostri) non ci perderei il sonno più del dovuto (cioè il tempo di rigirarmi dall'altra parte del cuscino, che è tutto quello che merita).

 

Ciao

Edited by PietroUomoDiPietra

Simpatico vedere come tutti vi siate stretti intorno ai dubbi (leggittimi) politici ed economici ma pochi o nessuno ha steso un poema sul tema dei valori civili e sociali.

Più di quel che dice la figlia di papà mi preoccupa ciò che non ci dice e che si intuisce..

 

In Francia credo esista ancora il cd. "fronte repubblicano" cioè l'accordo

fra UMP e Socialisti ad appoggiarsi vicendevolmente pur di non far vincere

il FN

 

Quindi i francesi non solo il problema se lo pongono, ma per certi versi

lo drammatizzano e questo forse ci ha portato a discutere di altri aspetti.

 

A quel che risulta a me Marine Le Pen - in quanto donna forse - avrebbe

fatto dei passi avanti in tema di aborto e diritti civili delle donne, ma qui si

ferma la discontinuità col padre ; non ci vuole un grosso sforzo ad immaginare

sia anche un aggiornamento necessario, nella Francia di oggi, per poter

intercettare un voto anche femminile.

 

Su altri temi: antisemitismo, negazionismo, colonialismo, integralismo cattolico

c'è un aggiornamento generazionale...oggi la "preferenza nazionale" viene

declinata contro l'islam e contro gli immigrati extraeuropei, più che contro i

vecchi nemici.

 

Questo non significa affatto che vi sia stata una rottura effettiva col passato

fascista del padre, ma ad esempio l'avversione contro l'islam è abbastanza

condivisa da molti gay....francesi e non.

 

L'insidia sta nel fatto di sottintendere: non siamo noi - lepenisti - razzisti

ma lo sono gli islamici per primi...ed in Francia una avversione basata sulla

difesa dei valori progressisti potrebbe fare breccia nel Fronte Repubblicano.

Non vedo perché preoccuparsene. E' come preoccuparsi del fatto che un leone è carnivoro: semplicemente, se te lo ritrovi "benintenzionato" nei tuoi confronti, prendi il fucile e spari. Fine della storia... Della Le Pen non c'è da intuire proprio nulla: era così prima ed è così adesso Cosa vuoi che cambi un cosiddetto "sondaggio" o il fatto che ripeta per l'ennesima volta le sue minchiate su un giornale? L'ultradestra francese, gira e rigira, è sempre sulle stesse percentuali fin dai tempi di Mitterrand e anche se a noi sembra un'enormità, il dato di fondo essenziale è che la sua base politica è rimasta sempre la stessa (al più si è rimescolata tra i seguaci di un capetto o dell'altro ma il totale quello era e quello è rimasto) e non è mai aumentata.

 

Conosco un po la situazione politica francese, specie quella delle regioni confinanti (PACA), diciamo che l'elettorato del FN è un elettorato "di pancia" che va spesso su e giù, un po come la Lega qui o appunto FPO in Austria, negli anni '90 era oltre il 16%, poi è crollato al 4% ora è di nuovo sopra il 10%, cavalcando temi che fanno breccia tra gli elettori in determinati momenti aumentano di brutto, anche considerato che in Europa (Italia compresa vedi il caso M5S) l'elettorato non è più stabile come lo è stato fino agli anni '80.

Non credo che l'ascesa di questi partiti sia particolarmente preoccupante, discorso diverso per alcuni partiti apertamente violenti come in Grecia, Ungheria e Bulgaria, quelli sono partiti con statuti apertamente antidemocratici, omofobi e con tanto di militanti armati.

PietroUomoDiPietra

Non credo che l'ascesa di questi partiti sia particolarmente preoccupante, discorso diverso per alcuni partiti apertamente violenti come in Grecia, Ungheria e Bulgaria, quelli sono partiti con statuti apertamente antidemocratici, omofobi e con tanto di militanti armati.

 

Concordo. I veri pericoli non vengono tanto da variazioni quantitative dell'elettorato ma proprio qualitative. Quando forze praticamente emerse dall'oggi al domani sul piano elettorale (non organizzativo) conquistano fette importanti di elettorato, quello è proprio il momento in cui si deve avere più attenzione di tutti,anche perché raramente sono forze realmente democratiche (semmai sono populiste, che è tutt'altra cosa).

Io sono sempre stato contrario all" Europa" e se c'è ne fosse la possibilità , ne uscirei subito.

Detto ciò il F.N. non vincerà . Piazzerà qualche rappresentante in qualche piccolo comune forse, ma non ha nessuna possibilité di imporsi a presidenza della Francia .

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